21 December, 2025

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Mentre divampano le polemiche per il temporaneo trasferimento della sede legale della compagnia Tirrenia a Milano e per il caro prezzi per l’imminente stagione estiva, il patron della compagnia e dell’intero gruppo Onorato, Vincenzo Onorato, interviene oggi con un comunicato stampa molto critico…per le critiche ricevute negli ultimi giorni.

«Da uomo di mare sono abituato a non spargere parole al vento – scrive in una nota Vincenzo Onorato -. E’ per questo motivo che in qualità di presidente del gruppo Onorato Armatori ho deciso di chiarire una volta per tutte, al di fuori e al di là delle polemiche e delle illazioni, la realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è che Moby e Tirrenia CIN diventeranno entro fine anno un’unica compagnia e che questa compagnia sarà sarda.»

Secondo Vincenzo Onorato «è grottesco e lesivo dei reali interessi dei sardi e della comunità isolana continuare a dare fuoco allo sterile albero delle polemiche. E proprio per questi motivi è venuto il momento di chiarire una volta per tutte i confini, le motivazioni e le ricadute dell’operazione che, per la prima volta nella storia della marineria italiana – afferma il presidente del gruppo – e sottolineo per la prima volta, riconosce alla Sardegna il diritto di essere arbitra del suo destino, non ospitando, termine questo che sarebbe errato e improprio, ma condividendo direttamente il destino della compagnia che assicura oggi e assicurerà per gli anni a venire quel legame strategico irrinunciabile con il continente.»

Per Vincenzo Onorato, i sardi per primi, hanno il pieno e inviolabile diritto a conoscere la verità. «E la verità – sottolinea il presidente del gruppo Onorato armatori – è che Tirrenia CIN per pochi mesi trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i piú stretti possibile; condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida mantenendo le sedi legali separate. Quindi, come deliberato dal Consiglio di amministrazione e come comunicato anche agli investitori, entro fine anno le due società, Tirrenia CIN e Moby, si fonderanno in un’unica realtà che – è il caso di ricordarlo – è la numero uno al mondo per flotta di ferry passeggeri e per offerta di cabine. In contemporanea con la fusione, la sede legale della nuova compagnia sarà trasferita in Sardegna in modo definitivo.»

«Sul mare – conclude Vincenzo Onorato – non c’è spazio per i se e per i ma. La scelta, che produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire da quelli fiscali, è stata compiuta e chiunque creda di poter mestare nel fango, e mi riferisco a tutti quelli che vogliono “dimenticare”, con la loro becera demagogia, che oltre 500 sardi lavorano da decenni in Onorato Armatori, ha sbagliato indirizzo. Tirrenia e Moby sono abituate a navigare nelle acque azzurre del Mediterraneo.»

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Per le libere professioniste sarde parte il progetto Conciliando, che consentirà loro di migliorare le condizioni di lavoro e la conciliabilità con i tempi di vita familiare e di cura. Fino al 30 giugno le professioniste potranno inviare le proprie candidature a Confprofessioni Sardegna per accedere all’utilizzo di voucher fino a 2.000 euro per l’acquisto di servizi di cura, educativi e di accompagnamento per figli fino a 15 anni, per l’acquisto di servizi di assistenza per anziani non autosufficienti o per persone disabili, oltre che per l’accesso a spazi di co-working per l’esercizio della propria professione e/o attività lavorativa autonoma. In alternativa sarà possibile accedere a contributi fino a 3.500 euro per la sostituzione per esigenze di maternità o a fronte di necessità legate a responsabilità di cura.  

Al progetto Conciliando possono accedere le libere professioniste che non svolgono contemporaneamente lavoro dipendente, iscritte agli Ordini o ai Collegi professionali della Sardegna e/o alle associazioni di rappresentanza delle libere professioni aderenti al sistema di Confprofessioni Sardegna (Associazione Dottori Commercialisti, Associazione Nazionale Archeologi, Associazione Nazionale Commercialisti, Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Associazione Nazionale Forense, Federnotai, Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti Professionisti Italiani, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Federazione Italiana Medici Pediatri, Associazione Psicologi Liberi Professionisti, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e Federazione Italiana dei Dottori in Scienze Agrarie e Scienze Forestali). 

L’esito della valutazione e l’ammissione al contributo verranno comunicati via email alle beneficiarie aventi diritto entro il 10 luglio e l’elenco delle stesse verrà pubblicato sul sito Internet della Confprofessioni Sardegna. 

Per realizzare queste misure di welfare aziendale  e di conciliazione, la Confprofessioni ha a disposizione circa 140mila euro del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020, all’interno del piano di welfare e work life balance nella vita quotidiana delle aziende, delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie e, con tali risorse, si prevede di poter soddisfare le esigenze di circa 48/50 beneficiarie.

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A Iglesias scadono domenica 17 giugno, alle 20.00, i termini per eventuali dichiarazioni di collegamento (apparentamenti) per il ballottaggio di domenica 24 giugno ma, salvo sorprese, non ce ne saranno. Sia Mauro Usai sia Valentina Pistis, dunque, dovrebbero presentarsi agli elettori con gli stessi schieramenti, rispettivamente di 4 e 5 liste, con le quali hanno affrontato il primo turno, che riproponiamo con i relativi risultati.

Mauro Usai, 5.727 voti, 41,75% (Partito democratico, lista civica “Rinnova Iglesias con Mauro Usai”, lista civica “Piazza Sella” e lista civica “Il tuo segno per Iglesias”)

Valentina Pistis, 3.862 voti, 28,15% (Fratelli d’Italia, lista civica “Cas@ Iglesias”, Riformatori Sardi, lista civica “Iglesias in Comune” e Forza Italia).

I risultati lista per lista.

Partito democratico 2.138 voti, 17,67%

Lista civica “Piazza Sella” 1.412 voti, 11,67%

Lista civica “Rinnova Iglesias con Mauro Usai” 1.161 voti, 9,60%

Lista civica “Il tuo segno per Iglesias” 569 voti, 4,70%

Forza Italia 1.231 voti, 10,17%

Riformatori sardi 921 voti, 7,61%

Lista civica “Iglesias in Comune” 499 voti, 4,12%

Lista civica “Cas@ Iglesias” 497 voti, 4.10%

Fratelli d’Italia 198 voti, 1,63%

Di seguito i risultati delle liste collegate ai candidati sindaco che non sono arrivati al turno di ballottaggio.

Movimento 5 Stelle 2.319 voti, 19,17%

Lista civica “Iglesias risorge” 520 voti, 4,30%

Lista civica “Progetto per Iglesias” 394 voti, 3,25%

Totale liste a sostegno di Carlo Murru 914 voti, 7,55%

Sinistra Sarda 234 voti, 1,93%.

All’esito del ballottaggio è legata la composizione del nuovo Consiglio comunale, molto differente in caso di vittoria dell’uno o dell’altro candidato.

Vediamo le due ipotesi di composizione del nuovo Consiglio comunale di Iglesias in base all’esito che maturerà nel ballottaggio del 24 giugno tra Mauro Usai e Valentina Pistis, nell’eventualità, ormai quasi certa, che gli schieramenti dovessero restare invariati.

Il calcolo della distribuzione dei seggi viene effettuato utilizzando il metodo d’Hondt e tenendo conto del premio di maggioranza (il 60% dei seggi se non già raggiunto al primo turno) spettante alla coalizione del candidato che verrà eletto sindaco.

Il calcolo lo abbiamo effettuato sulla base dei dati delle singole liste e dei singoli candidati, aggiornati alle ore 19,00 di oggi, lunedì 11 giugno 2018, e subirebbe inevitabilmente dei correttivi qualora ci fossero ulteriori aggiornamenti.

Ipotesi n° 1 – Mauro Usai vince il ballottaggio del 24 giugno e la coalizione che lo sostiene, con il premio di maggioranza, elegge 15 consiglieri, così distribuiti tra le quattro liste:

Partito democratico, 7 consiglieri – Francesco Melis 476 preferenze, Daniele Reginali 417, Marco Loddo 325, Monica Marongiu 242, Franca Maria Fara 227, Carlotta Scema 207, Ubaldo Scanu 136.

Piazza Sella, 4 consiglieri – Ignazio Mocci 449, Eleonora Deidda 381, Vito Didaci 153, Nicola Concas 106.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai, 3 consiglieri – Alessandro Pilurzu 182, Claudia Sanna 169, Matteo Demartis 126.

Il tuo segno per Iglesias, 1 consigliere – Simone Pinna 198.

Minoranza, 9 consiglieri, così distribuiti:

Valentina Pistis candidata alla carica di sindaco in questa ipotesi non eletta al ballottaggio.

Forza Italia, 2 consiglieri – Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242.

Riformatori sardi, 1 consigliere – Roberto Carlo Frongia 229.

Iglesias in Comune, 1 consigliere – Alberto Cacciarru 224.

Movimento 5 Stelle, 3 consiglieri – Federico Garau candidato sindaco non eletto, Francesca Tronci 399, Bruna Moi 231.

Iglesias risorge, 1 consigliere – Carlo Murru, candidato sindaco non eletto.

Ipotesi n° 2 – Valentina Pistis vince il ballottaggio del 24 giugno e la coalizione che la sostiene, con il premio di maggioranza, elegge 15 consiglieri, così distribuiti tra le quattro liste:

Forza Italia, 6 consiglieri – Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242, Gianfranca Mannu 240, Teresa Zanvettor 183, Claudio Rosina 132, Valeria Carta 92.

Riformatori sardi, 4 consiglieri – Roberto Carlo Frongia 229, Luisella Corda 66, Franco Meloni 61, Arianna Maria Cortese 59.

Iglesias in Comune, 2 consiglieri – Alberto Cacciarru 224, Matteo Medda 124.

Cas@ Iglesias, 2 consiglieri – Marco Fadda 81, Antonio Paride Reale 80.

Fratelli d’Italia, 1 consigliere – Giomaria Graziano 33.

Minoranza, 9 consiglieri, così distribuiti:

Mauro Usai, candidato alla carica di sindaco in questa ipotesi non eletto al ballottaggio.

Partito democratico, 2 consiglieri – Francesco Melis 476 preferenze, Daniele Reginali 417.

Piazza Sella, 1 consigliere – Ignazio Mocci 449.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai, 1 consigliere – Alessandro Pilurzu 182.

Movimento 5 Stelle, 3 consiglieri – Federico Garau candidato sindaco non eletto, Francesca Tronci 399, Bruna Moi 231.

Iglesias risorge, 1 consigliere – Carlo Murru, candidato sindaco non eletto.

Gli scenari suindicati, ovviamente, non tengono conto di eventuali apparentamenti che le due coalizioni dovessero siglare, entro fine settimana, con le liste dei tre candidati che non sono arrivati al ballottaggio.

Giampaolo Cirronis

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Verrà presentato sabato 16 giugno, dalle 18.30, nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, il libro “L’Africa di mio padre – 10 anni di lavoro, guerra e prigionia fra Africa e India”, di Aurelio Fadda. Interverranno il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai; il vicesindaco ed assessore della Cultura Marco Zusa; il giornalista Marco Corrias e il direttore della Società Umanitaria di Carbonia, Paolo Serra.

Appassionato di fotografia, dalla fine degli anni ’70, Aurelio Fadda si dedica allo sviluppo e stampa in bianco e nero dei negativi riportati dalla prigionia e gelosamente custoditi da suo padre. Osservando quelle immagini, ha sentito il bisogno di saperne di più sull’esperienza in Africa di suo padre, di conoscerne meglio la storia, il contesto, le persone. Da quelle foto è partita la sua lunghissima ricerca ed è nato questo libro fotografico che ha cercato di ricostruire al meglio la storia di Angelo Fadda e di molti suoi colleghi poco più che ventenni.

«Quando rientrai a casa dopo l’Africa, dopo la prigionia, erano trascorsi ben 11 anni da che avevo lasciato la mia di Mamma. Allo sbarco a Cagliari, seppi quando chiesi di lei a mio Padre e mi fu risposto “la Mamma è morta”! Il mondo, anzi l’universo intero, mi crollò addosso. Morì nel 1942, aveva 46 anni. A scrivermi per lui fu mia sorella Anita, imitandone la calligrafia. Questo per un certo periodo, poi mandavano i suoi saluti, il suo pensiero. Per lei io devo ancora tornare. La ricordo sempre come la lasciai: piangente, abbracciandomi dal suo letto poco prima di partissi.»

Aurelio Fadda.

 

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Coghinas
«I contratti di fiume rappresentano un’opportunità per i territori che li adottano in grado di restituire protagonismo alle comunità locali attraverso un ruolo attivo nella gestione, nell’uso e nella protezione del suolo, della risorsa idrica e la tutela dal rischio idraulico. Nel contempo essi pongono le condizioni per un maggiore sviluppo degli stessi territori dal punto di vista economico, sociale ed educativo.»

Lo ha detto l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, intervenuto oggi ad Alghero, al convegno “I contratti di fiume, finalità, opportunità, esperienze a confronto” promosso dall’Autorità di Bacino della Sardegna ed inserito nell’ambito del progetto comunitario “Proterina 3 Evolution” (Programma Operativo Interregionale Italia-Francia).
Nel corso del convegno, sono state presentate le linee guida regionali per l’attivazione dei contratti di fiume sviluppate come progetto di ricerca all’interno dell’Accordo di collaborazione tra l’Università degli studi di Sassari, Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero e l’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna (ARDIS). L’iniziativa è stata anche un’occasione per avviare un confronto con i rappresentanti del ministero dell’Ambiente e della Regione Lombardia.
Sono intervenuti Gabriela Scanu del ministero dell’Ambiente che ha presentato l’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume, con lei Massimo Bastiani, del Tavolo nazionale dei contratti di fiume e Marco Melis, dirigente del Distretto Idrografico della Sardegna che ha illustrato la normativa regionale in materia. Giovanni Maciocco del dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e Domenico D’Orsogna del dipartimento di Giurisprudenza dello stesso Ateneo hanno si sono invece concentrati rispettivamente sulle opportunità di ri‐disegno del territorio e della città attraverso i contratti di fiume e sugli aspetti giuridici. Il funzionamento dei contratti di fiume in Lombardia è stato invece spiegato dal rappresentante regionale Marco Clerici. Dopo l’illustrazione del progetto Proterina 3‐Evolution da parte di Chiara Franciosi e Marta Giambelli della Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale) è stata infine affrontata la situazione in Sardegna con gli interventi dei rappresentanti delle amministrazioni locali che hanno parlato dei Contratti di Fiume della bassa valle del Coghinas, di quello per la valle del Temo e del contratto di Laguna del Calich.
«Con la normativa regionale del Pai (Piano di assesto idrogeologico) e il Piano di Gestione del rischio alluvioni la Sardegna ha fatto propri gli obblighi nazionali ed europei in materia inserendo una serie di strumenti e concetti, tra questi i contratti di fiume, che partono da una visione del territorio inteso come un unicum che necessita di un approccio integrato, multidisciplinare e partecipato – ha ricordato l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini -. Nello specifico i contratti di fiume non significano un aumento del livello e della complessità della pianificazione ma rappresentano una semplificazione e una integrazione di strategie con il coinvolgimento dei privati, delle comunità locali, degli imprenditori e delle associazioni. La realizzazione dei contratti di fiume implica una responsabilità nell’effettuare delle scelte a tutti i livelli decisionali e presuppone una conoscenza profonda, del territorio in tutte le sue accezioni: fisico, geografico, biotico, culturale, storico e paesaggistico.»

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Sarà un’estate all’insegna del grande cinema quella che si appresta a vivere Carbonia. Il Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias-Società Umanitaria ha organizzato con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia la rassegna “Cinema sotto le stelle”, che prevede la proiezione di 7 film nella splendida location dell’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma.
“7 film di altissimo livello che saranno in grado di intercettare i gusti dei nostri concittadini con pellicole che spaziano tra i vari generi: dalla commedia al thriller, dai film di animazione alla commedia drammatica. Una rassegna propedeutica allo svolgimento di un altro grande evento, il Carbonia Film Festival, previsto per il mese di autunno», ha detto l’assessore dello Spettacolo Sabrina Sabiu.
“Cinema sotto le stelle” prenderà il via martedì 26 giugno e si concluderà martedì 7 agosto.
Si comincia con “Smetto quando voglio – ad honorem” di Sydney Sibilia, film del 2017 con Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Luigi Lo Cascio, Valeria Solarino, Neri Marcorè. L’inizio del film è previsto per le ore 21.30.

 

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Sarà il grande pianista franco-libanese Billy Eidi a chiudere domani, sabato 16 giugno, la seconda edizione di 5×88, la rassegna per pianoforte solo ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei ritratti della Fondazione Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114), dove Billy Eidi delizierà il pubblico con un concerto tutto incentrato sul pianoforte francese. Saranno proposte partiture di compositori come Fryderyk Chopin, Gabriel Fauré, Maurice Ravel, sino a Guy Sacre e Reynaldo Hahn.

Organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS, sotto la direzione artistica della pianista Irma Toudjian, 5×88 deve il suo nome al numero di appuntamenti inseriti nel cartellone (cinque) e a quello dei tasti del pianoforte (88).

La rassegna si avvale del supporto delle associazioni Le OfficineACCuS (Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna) e Suoni&Pause.

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Favorire la creazione, l’integrazione e l’implementazione di strutture di volontariato di Protezione civile in grado di rispondere alle esigenze di tutela dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, di fronte al pericolo incombente derivante da calamità naturali. Sono queste le principali finalità che si pone l’Amministrazione Comunale di Carbonia, che ha pubblicato un avviso finalizzato ad assegnare contributi economici a favore delle associazioni di Protezione civile. Le domande dovranno essere presentate, sotto forma di progetto, entro lunedì 25 giugno alle ore 12.00, presso il Comando di Polizia locale, sito a Carbonia in via Mazzini 68.

«Il nostro obiettivo è rafforzare la struttura di Protezione civile comunale e garantire l’integrazione ed il coordinamento delle associazioni operanti nel settore. Un’azione doverosa anche alla luce degli straordinari eventi meteorologici che hanno causato allagamenti a strade, campagne ed edifici pubblici e privati il 4 maggio scorso. Riteniamo pertanto imprescindibile consolidare un settore di capitale importanza, favorendo anche l’attivazione di progetti che coinvolgano la cittadinanza e le scuole attraverso un percorso di informazione e prevenzione dei rischi di alluvione e dissesto idrogeologico», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Il Comune è pronto a stanziare fondi per un importo totale di 8.500 euro, di cui 4.000 euro per il progetto più meritevole; 3.000 euro per il secondo progetto; 1.500 euro per il terzo progetto.

Le associazioni che intendono presentare domanda di ammissione al contributo dovranno essere iscritte al registro regionale delle associazioni di volontariato di Protezione civile e svolgere attività operativa nel territorio comunale di Carbonia. 

Come ha spiegato l’assessore dell’Ambiente e delle Manutenzioni Gian Luca Lai, «il potenziamento del settore della Protezione civile rientra nell’ambito di un ampio progetto portato avanti in questa direzione dalla nostra Amministrazione Comunale, che ha recentemente ampliato la propria dotazione di attrezzature necessarie per fronteggiare i rischi di alluvione e di dissesto idrogeologico, investendo nell’acquisto di 100 transenne per la chiusura del traffico stradale e di 50 cartelli mobili che prescrivono il divieto di sosta. Una serie di strumenti preziosi in caso di allerta, in fase di emergenza idrica o idraulica e in ogni criticità che possa verificarsi nella quotidianità della vita cittadina. A ciò si aggiunge la piena funzionalità assunta dal Centro Operativo Comunale di Protezione civile, il cosiddetto C.O.C., che mira a fornire supporto alle attività di direzione e coordinamento delle attività del Sindaco in materia di Protezione civile. È stata completata la redazione del Piano di Emergenza comunale, che a breve dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Per l’anno in corso – ha concluso Gian Luca Lai – abbiamo possibilità di spesa per mezzi, strumenti e attrezzature, ancora da definire compiutamente, per circa 60.000 euro».

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Sabato 16 giugno, l’associazione Terra Battuta ospita nella propria sede di Cagliari un’importante iniziativa organizzata dall’associazione di amicizia Italia-Cuba.

RIVOLUZIONE E RESISTENZA IN AMERICA LATINA è il tema dell’evento in programma, a partire dalle ore 18.00, in via San Domenico 10, nel quartiere di Villanova.

Si inizierà con l’inaugurazione della mostra fotografica CUBA LIBRE in collaborazione con l’associazione Antonio Gramsci di Ghilarza. Prevista, a seguire, la presentazione del libro “Chavez. Come nascono le bandiere”.

Partecipano:

Julián Isaías Rodríguez Díaz, ambasciatore venezuelano

Geraldina Colotti, giornalista e scrittrice

Lorena Cordeddu, presidente dell’associazione Terra Battuta

Rosaria Congiu, dirigente dell’associazione Italia Cuba.

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Il mare più bello d’Italia è quello della Sardegna, anche quest’anno la regione più premiata con 5 comprensori a 5 vele da Legambiente e Touring Club Italiano.

Le più belle località di mare e di lago per scegliere la propria meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale. Rimangono al top delle classifiche la Sardegna con 5 comprensori marini a 5 vele e il Trentino Alto-Adige con Molveno (Tn) in testa alle località lacustri

Ci sono perle ammirate in tutto il mondo come le Cinque Terre o la Costiera amalfitana, luoghi densi di storia e tradizione come Maremma e Salento, aree come Ustica dove la natura è meno segnata dall’intervento umano. E, al di là dell’iconografia classica del binomio “spiaggia dorata più mare cristallino”, non mancano paradisi naturali come il Delta del Po o l’aspra Lampedusa e una selezione di laghi. La guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano, Il mare più bello 2018, è stata presentata questa mattina a Roma.

La Sardegna è anche quest’anno la regione più premiata con 5 comprensori a 5 vele: dalle terre della Baronia di Posada, poco sotto Olbia, all’area più a Nord che comprende la Gallura costiera; e poi più a Sud dal comprensorio di Baunei e lungo il litorale di Chia per arrivare alla costa occidentale, lungo il litorale della Planargia, che comprende il comune di Bosa. Importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Sicilia (4 comprensori a 5 vele), Puglia, Campania, Toscana (tutte e tre con due comprensori a 5 vele), Liguria e Basilicata.

All’appuntamento, coordinato dal responsabile Turismo di Legambiente Sebastiano Venneri, sono intervenuti Maurizio Gubbiotti, presidente RomaNatura, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Giulio Lattanzi, direttore generale Touring Club Italiano, Corrado Matera, assessore Turismo e Sviluppo sostenibile Regione Campania, Angelo Gentili, segreteria nazionale Legambiente, Tore Sanna, vice presidente di Federparchi, Giuseppe Dodaro, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Leonardo Rubattu, direttore generale Iccrea Banca, Antonio Fentini, sindaco isole Tremiti, Roberto Vitali, presidente Village for All, Gianfranco Conti, direttore Fondazione Cesare Serono e Federica Barbera, progetto Clean Sea Life.

«Per il secondo anno abbiamo confermato la divisione del territorio costiero in comprensori turistici dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani -. Abbiamo preferito cioè valutare territori un po’ più ampi del singolo comune costiero, nella convinzione che il turista ormai si muova su un areale che non rispetta confini amministrativi. Inoltre, ci preme raccontare come le reti territoriali e le comunità riescano a valorizzare le località e il loro patrimonio naturale. I turismi che coltivano uno stretto legame con il territorio stanno infatti diventando veri e propri apripista dell’intero sistema turistico, il modo migliore per raccontare le eccellenze è lanciare la sfida di distretti turistici che guardino alla sostenibilità come ingrediente principale. Intanto, le località a cinque vele non sono solo le più belle del nostro Paese, ma anche quelle più capaci a rispondere alle sfide del cambiamento del turismo prossimo venturo, più in grado di rinnovarsi e rilanciare la loro proposta di vacanza.»

«La scelta di promuovere territori più che singoli comuni è una scelta che abbiamo sposato con convinzione perché i territori rappresentano il contesto integratore della evoluzione dell’offerta turistica e valorizzano l’identità plurale del paese – afferma Giulio Lattanzi, Direttore Generale del Touring Club Italiano -. La selezione rigorosa proposta dalla guida rappresenta bene la nostra missione di valorizzazione del paesaggio, del patrimonio artistico culturale e delle economie produttive dei territori. La collaborazione tra il Touring e Legambiente – conclude Lattanzi – si basa non tanto e non solo sul lavoro comune che sfocia in questa guida quanto sul principio della condivisione di quello che è il ruolo della pratica turistica italiana, che ci vede uniti e vicini rispetto ai grandi temi del Paese.»

«Per molti il tempo delle vacanze è quello dei giorni in cui si ritrova la voglia e la gioia di fare qualcosa, di rimettere in moto il proprio corpo e pedalare, camminare, scalare, remare e quant’altro – dice Sebastiano Venneri, responsabile Turismo Legambiente -. Sono le cosiddette ‘vacanze attive’ che hanno preso il posto della vacanza sedentaria di un tempo. Si tratta di un vero e proprio esercito di villeggianti che da tutto il mondo sceglie le mete che offrono proposte di turismo dinamico. In questo senso il nostro Paese ha margini molto ampi di miglioramento, un’occasione anche per affrancarsi da un cliché che rischia di costringere l’Italia fra i confini del Belpaese, un luogo cioè attraente solo per la sua storia, le sue tradizioni, il suo passato insomma. Un po’ rischioso se si considera che nel 2025, fra pochi anni, il 50% dei turisti sarà costituito dai cosiddetti millennials di oggi, un pubblico giovanile cui piace individuare mete in grado di soddisfare la loro voglia di esperienza. Le nostre migliori mete, quelle a cinque vele per intendersi, hanno saputo raccogliere da tempo questa sfida e si stanno attrezzando di conseguenza.»

La guida racconta 44 tra le più belle zone balneari del nostro Paese e una serie di località lacustri. Non pretende di essere un censimento dei comprensori balneari italiani ma ne rappresenta una selezione in base a criteri principalmente ispirati alla qualità delle acque e, più in generale, all’attenzione all’ambiente. Alla base della selezione ci sono le analisi e le valutazioni della Goletta Verde, che per il secondo anno consecutivo assegna le “vele” non più alle località balneari ma a interi comprensori turistici. Una particolare attenzione è rivolta, inoltre, alle possibilità di escursioni, immersioni, percorsi in bicicletta, noleggio di canoe, luoghi che meritano una visita speciale o piccole esperienze che sarà difficile dimenticare. Il racconto delle località costiere, insomma, è integrato con proposte e consigli per una vacanza verde, di sole e di mare ma anche, per chi vuole, di attività fisica.

Sono 17 i comprensori marini che hanno ottenuto il riconoscimento delle cinque vele e 6 quelli lacustri. In totale, i comprensori turistici marini raccolti nel volume sono 96 e 40 quelli lacustri. Individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. Sono territori vasti che possono contenere anche più comuni, una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante.

In testa alla classifica dei comprensori turistici a cinque vele ci sono le terre della Baronia di Posada e del Parco di Tepilora (in provincia di Nuoro sulla costa occidentale della Sardegna, con Posada come miglior comune, seguito da Siniscola), il litorale di Chia (a sud della Sardegna che interessa l’area del comune di Domus de Maria in provincia di Cagliari) al secondo posto e al terzo la Maremma Toscana (con Castiglione della Pescaia come miglior comune, seguito da Scarlino, Marina di Grosseto e Follonica in provincia di Grosseto). Al quarto posto svettano le Cinque Terre (in Liguria guidate da Vernazza, Riomaggiore e Monterosso al Mare), al quinto la costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari (in Puglia, guidata dal comune di Polignano a Mare seguito da Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno nelle provincie di Bari e Brindisi), al sesto il Cilento Antico (in Campania, in provincia di Salerno, con Pollica-Acciaroli e Pioppi, Castellabate, San Mauro Cilento e Montecorice). Seguono in graduatoria la costa d’Argento e l’isola del Giglio (in testa l’isola del Giglio, e poi Capalbio, Magliano in Toscana, Orbetello e Monte Argentario tutti in provincia di Grosseto), il Litorale di Baunei (sulla costa orientale sarda), l’isola di Ustica (in Sicilia), il litorale Nord Trapanese (un comprensorio nella Sicilia orientale con al vertice il comune di San Vito Lo Capo, seguito da Custonaci e Erice), la Planargia (ovvero il litorale del comune di Bosa), l’Alto Salento Adriatico (con i comuni di Melendugno e Otranto in provincia di Lecce), la costa di Maratea (in provincia di Potenza in Basilicata). E poi l’isola di Salina (nell’arcipelago delle Eolie in Sicilia), la costa della Gallura (in provincia di Olbia-Tempio, in testa Santa Teresa di Gallura, poi Palau e Arzachena), la costa del Mito (in Campania, in provincia di Salerno, con il comune di Camerota in testa seguito da Centola-Palinuro e Pisciotta) e Pantelleria (Sicilia).

Nella classifica dei comprensori lacustri a cinque vele svetta al primo posto il Lago di Molveno (Tn), seguito da quelli di Fiè (Bz) e di Monticolo (Bz), tutti in Trentino Alto Adige. Seguono in graduatoria il Lago del Mis in Veneto, il Lago dell’Accesa (Toscana) ed il lago di Avigliana Grande (in Piemonte). Il Trentino Alto-Adige si conferma la regione con il maggior numero di comprensori tra i primi classificati.

Ad Antonio Fentini, sindaco delle isole Tremiti, questa mattina è stato consegnato il premio Io sono amico del mare, assegnato da Legambiente a coloro che nel corso dell’ultimo anno si sono distinti per iniziative a tutela del mare. Il Comune è stato premiato per la messa al bando, a partire dal 1 maggio scorso, delle stoviglie in plastica monouso in tutto l’Arcipelago.

Sul tema della plastica, inoltre, sono stati presentati i progetti Clean Sea Life e Med Sea Litter, con gli obiettivi di promuovere la consapevolezza sui rischi dell’inquinamento da plastica e strumenti di monitoraggio.

Da segnalare, infine, due appuntamenti per i prossimi mesi che vedranno protagoniste le località premiate da Legambiente e Touring Club Italiano. Il primo, “A scuola di Trentino”, si terrà a Molveno dal 18 al 22 settembre all’interno dell’iniziativa Laghinfesta a cura di Legambiente e Comune di Molveno: cinque giorni di studio e vacanza per quanti vogliono imparare a fare turismo ambientale. Il 19 e 20 ottobre si terrà invece a Capalbio l’appuntamento con la Comunità delle Vele, il workshop per la condivisione delle buone pratiche costiere con le località premiate con i vessilli di Legambiente e Touring Club Italiano.

La guida Il mare più bello, edita dal Touring Club Italiano in collaborazione con BCC Credito Cooperativo, è in libreria al prezzo di 19.90 euro (256 pagine).

  Classifica comprensori marini a cinque vele

 

 
1 Baronia di Posada e Parco di Tepilora

Posada e Siniscola (Nu)

Sardegna
2 Litorale di Chia

Domus De Maria (Ca)

Sardegna
3 Maremma Toscana

Castiglione della Pescaia, Scarlino, Marina di Grosseto e Follonica (Gr)

Toscana
4 Cinque Terre

Vernazza, Monterosso al Mare e Riomaggiore (Sp)

Liguria
5 Costa del Parco agrario degli Ulivi secolari

Polignano a Mare, Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno (Ba e Br)

Puglia
6 Cilento Antico

Pollica, Castellabate, S. Mauro del Cilento, Montecorice (Sa)

Campania
7 Costa d’Argento e Isola del Giglio

Isola del Giglio, Capalbio, Orbetello, Magliano in Toscana e Monte Argentario (Gr)

Toscana
8 Litorale di Baunei

Baunei (Og)

Sardegna
9 Isola di Ustica

Ustica (Pa)

Sicilia
10 Litorale Nord Trapanese

San Vito Lo Capo, Custonaci, Erice (Tp)

Sicilia
11 Planargia

Bosa (Or)

Sardegna
12 Alto Salento Adriatico

Melendugno e Otranto (Le)

Puglia
13 Costa di Maratea

Maratea (Pz)

Basilicata
14 Isola di Salina

Santa Maria Salina, Malfa, Leni, (Me)

Sicilia
15 Gallura costiera e AMP Capo Testa

Santa Teresa Gallura, Palau, Arzachena (Ot)

Sardegna
16 Costa del Mito

Camerota, Centola-Palinuro, Pisciotta (Sa)

Campania
17 Isola di Pantelleria (Tp)

Pantelleria (Tp)

Sicilia

 

  Classifica delle Regioni
1 Sardegna
2 Sicilia
3 Puglia
4 Campania
5 Toscana
6 Liguria
7 Basilicata

 

Classifica comprensori lacustri a 5 vele
Regione Comune PR Lago Vele 2017
Trentino Alto Adige MOLVENO Tn Lago di Molveno 5
Trentino Alto Adige FIE’ ALLO SCILIAR Bz Lago di Fiè 5
Trentino Alto Adige APPIANO SULLA STRADA DEL VINO Bz Lago di Monticolo 5
Veneto SOSPIROLO Bl Lago del Mis 5
Toscana Massa Marittima Gr Lago dell’Accesa 5
Piemonte AVIGLIANA To Lago di Avigliana Grande 5

MOTIVAZIONI 5 VELE

BARONIA DI POSADA E PARCO DI TEPILORA – SARDEGNA

Comuni di Posada e Siniscola (Nu)

Si compone dei territori dei Comuni di Siniscola e Posada, contraddistinti dalla presenza di ampie zone umide retrodunali e da un lungo litorale sabbioso che delimita l’articolata foce a delta del Rio Posada che poche settimane fa ha festeggiato l’inserimento all’interno della convenzione internazionale di RAMSAR. Il Comune di Posada in quest’anno ha potenziato il servizio di mobilità sostenibile per i turisti con mezzi elettrici sostitutivi delle auto private per la fruizione delle spiagge e il servizio di bike sharing comunale. Il Comune ha recuperato al patrimonio pubblico il Monte Orvile, affidandolo all’Ente Foreste che prosegue negli interventi di riforestazione ed ha visto finanziarsi dalla Regione Sardegna un corposo progetto di recupero di un antico palazzo del centro storico destinato a diventare vetrina delle produzioni tipiche del territorio. Il parco di Tepilora è stato riconosciuto come “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO.

LITORALE DI CHIA – SARDEGNA

Comune di Domus De Maria (Ca)

Il comprensorio coincide con il territorio del Comune di Domus De Maria. Parzialmente interessato dal Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, il Comune ha recentemente concluso l’aggiornamento dei piani di gestione delle aree natura 2000. Quest’anno sono andati a buon fine inoltre gli studi istruttori avviati con ISPRA che hanno permesso all’Area Marina Protetta di Capo Spartivento di essere inserita dall’ultima legge di stabilità fra le aree marine di prossima istituzione. Buono il lavoro di difesa dell’imponente sistema delle dune di retrospiaggia, realizzato con il progetto Life Providune. Continuano gli scavi a Bithia con la prospettiva della visitabilità del sito archeologico fenicio-punico e si rafforzano le azioni di tutela del patrimonio archeologico costiero portato alla luce dalle mareggiate dello scorso anno. Da segnalare ancora l’opera del Centro di Educazione Ambientale “Acqua Durci” con funzione informativa sulla corretta fruizione del territorio e il lavoro di formazione agli operatori turistici svolto dall’Unione dei Comuni del territorio con il corso ASTA, Alta Scuola di Turismo Ambientale.

MAREMMA TOSCANA – TOSCANA

Comuni di Castiglione della Pescaia, Scarlino, Marina di Grosseto e Follonica (Gr)

Solida terra di località a cinque vele che ha fatto, nel corso degli anni, del turismo ambientale il tratto distintivo del suo territorio. Grazie alla presenza di aree naturalisticamente eccezionali, come la Diaccia Botrona o la spiaggia di Cala Violina, sapientemente valorizzate dalla presenza del parco regionale della Maremma e dall’attività amministrativa di località come Castiglione della Pescaia che da tempo porta avanti politiche avanzate di gestione e promozione sostenibile del territorio. Da segnalare a questo proposito le azioni messe in campo quest’anno per la pulizia degli arenili, le nuove attrezzature per lavaggio e pulizia stradale, la riorganizzazione e il potenziamento delle postazioni di raccolta differenziata, il nuovo erogatore raccogli-cicche e l’utilizzo di stoviglie biodegradabili per gli stabilimenti balneari.

CINQUE TERRE – LIGURIA

Comuni di Vernazza, Monterosso al Mare e Riomaggiore (Sp)

Presenza storica e consolidata nel novero delle Cinque Vele, le Cinque Terre si confermano anche quest’anno fra le località più abili nella capacità di coniugare buon turismo e attenzione al territorio. Tra le novità degli ultimi mesi la smaterializzazione della famosa Cinqueterre Card, la tessera che permetta al turista di usufruire di una serie di servizi e opportunità ora facilmente scaricabile sul proprio cellulare. Grazie alla Cinque Terre Card l’Ente Parco può impegnare in agricoltura fondi che arrivano dal settore turistico: il Parco assegna agli agricoltori le pietre per la ricostruzione ed il mantenimento dei muretti a secco, ma anche la manutenzione dei sentieri stessi, facilita il trasporto di pietrame con l’elicottero nei siti di difficile accessibilità e consegna le piantine di vite per la futura coltivazione. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra le principali attività di sostegno all’agricoltura con i proventi derivanti dalla Card (e per favorire l’integrazione), ha istituito la Banca del Lavoro che offre ai richiedenti la disponibilità gratuita di personale qualificato individuato fra i migranti a supporto delle attività agricole di recupero e manutenzione dei terrazzamenti ricadenti nei Comuni di Riomaggiore, Monterosso al Mare e Vernazza. Grazie agli introiti derivanti dalla Card è possibile inoltre il mantenimento delle monorotaie indispensabili all’agricoltura per il trasporto verticale di pesi. Da segnalare infine il lavoro svolto per fronteggiare i fenomeni di erosione costiera e il progetto MedSea Litter, realizzato con Legambiente, per ridurre la presenza di plastica in mare.

COSTA DEL PARCO AGRARIO DEGLI ULIVI SECOLARI – PUGLIA

Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno (Ba e Br)

Un patrimonio storico, culturale e paesaggistico all’interno della Piana degli Olivi Monumentali che si estende dalla collina al mare, inserito di recente all’interno dell’Albo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici da parte del Mipaaf. Un paesaggio unico nel suo genere, che comprende splendidi borghi dalla calce bianca, elementi storici di pregio tra cui la via Traiana e Francigena del Sud, simboli di antichità con aree archeologiche di pregio, masserie storiche fortificate e ben due parchi naturali, cioè l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto e il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo. Le amministrazioni di questo comprensorio hanno puntato su mobilità dolce, gestione sostenibile dei rifiuti e del ciclo di tutela delle acque. Degno di nota il sistema di affinamento di Fasano-Lago Forcatella dove le acque reflue vengono riutilizzate in agricoltura. Inoltre, dallo scorso luglio 2017 è stata attivata anche la prima fontana di acqua potabile dai reflui, nell’ambito della sperimentazione «potabilizzazione acque reflue» con finalità zootecniche.

COSTA D’ARGENTO E ISOLA DEL GIGLIO – TOSCANA

Comuni di Isola del Giglio, Capalbio, Orbetello, Magliano in Toscana e Monte Argentario (Gr)

Può rappresentare una sorta di porta d’ingresso meridionale al Santuario dei mammiferi marini. Si sviluppa quindi tra dune costiere, le spiagge ben curate del litorale di Capalbio e le limpide acque dell’isola del Giglio con un entroterra di straordinaria qualità. L’isola dell’arcipelago ha rapidamente recuperato sul fronte turistico dopo le stagioni segnate dalla presenza del relitto della Costa Concordia.

CILENTO ANTICO – CAMPANIA

Comuni di Castellabate, Montecorice, San Mauro del Cilento, Pollica (Sa)

Una fascia costiera che corre da Santa Maria di Castellabate fino alla frazione di Pioppi del Comune di Pollica, impreziosito da un’area marina protetta, dalla presenza del Parco nazionale del Cilento e dall’iniziativa del Comune di Pollica. Il piccolo Comune cilentano ha svolto e continua ad esercitare una funzione di traino rispetto al resto del territorio, sviluppando in particolare i temi della promozione della Dieta mediterranea che qui ha trovato la sua culla e la sua consacrazione voluta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità. Da sottolineare più recentemente la realizzazione della Cilento Card che consente di integrare in un percorso virtuoso le aree di eccellenza del territorio e il lavoro portato avanti con Slow Food per la promozione del pescato di qualità, a cominciare dalle alici di menaica, oggi sottoposte a un prelievo esagerato che sottrae risorse alla piccola pesca costiera artigianale.

LITORALE DI BAUNEI – SARDEGNA

Comune di Baunei (Og)

Noto per gli incredibili paesaggi di una costa tra le più suggestive della Sardegna, il comprensorio, che coincide con il territorio di Baunei, offre percorsi naturalistici unici nel Mediterraneo (il famoso sentiero Selvaggio Blu) che consentono il raggiungimento in sicurezza, via terra, di cala Goloritzè, Ispuligidenie (cala Mariolu), cala Biriola, cala Sisine e cala Luna. Dal 1 luglio inoltre su Cala Mariolu e Cala Biriola sarà istituito il numero chiuso, o “numero comodo”, come preferiscono chiamarlo qui, per limitare l’impatto antropico su aree di particolare pregio naturalistico. Presso la spiaggia di Ispuligidenie è stato installato un pontile amovibile come unico punto di attracco al fine di regolare gli accessi e contingentare le presenze a tutela del delicato ecosistema. Nella marina di Baunei-Santa Maria Navarrese la mobilità a servizio del porto è garantita dall’uso di bici e veicoli elettrici alimentati con energia solare ed è a disposizione dei turisti un servizio di bike sharing comunale. Una convenzione fra amministrazione locale e operatori costieri e balneari consentirà di migliorare il servizio di pulizia dell’arenile e di vigilanza contro i furti di sabbia. Infine nell’area del Supramonte sono stati recentemente sostituiti 5 inquinanti e rumorosi gruppi elettrogeni con linea di alimentazione interrata.

ISOLA DI USTICA – SICILIA

Comune di Ustica (Pa)

L’isola che può vantare la prima area marina protetta istituita nel nostro Paese. Nel corso degli ultimi anni ha saputo dare una decisa accelerazione alle politiche di tutela ambientale chiudendo il ciclo virtuoso delle acque con la realizzazione di un desalinizzatore ad osmosi inversa che consente il risparmio del 75% di energia elettrica e prevedendo il riutilizzo a scopo irriguo delle acque chiare. Il dissequestro dell’area di trasferimento dei rifiuti, bloccata da anni, ha permesso di partire con la raccolta differenziata. Infine l’impiego delle canoe a fondo trasparente per apprezzare la meglio la zona A della riserva. Questa e altre iniziative hanno fatto registrare un vero e proprio boom dell’affluenza turistica con incrementi percentuali a due cifre nel corso del 2017.

LITORALE NORD TRAPANESE – SICILIA

Comuni di San Vito Lo Capo, Custonaci, Erice (Tp)

È un tratto di costa tra i più suggestivi e ricchi dell’intera isola. Incastonata fra il promontorio di Monte Cofano e la riserva dello Zingaro quest’area, guidata sapientemente dalle iniziative del comune di San Vito lo Capo, alterna coste frastagliate, spiagge imponenti e altrettanto maestose falesie a picco sul mare. Buona l’attività di lotta al piccolo abusivismo edilizio che ha portato all’abbattimento di numerosi manufatti. Esemplare anche il lavoro che è stato fatto per promuovere il tema dell’accessibilità presso le strutture turistiche.

PLANARGIA – SARDEGNA

Comune di Bosa (Or)

Rappresentato lungo il litorale dal territorio di Bosa, il comprensorio è caratterizzato dalla presenza di uno dei borghi fluviali tra i più affascinanti che aderisce alla rete dei Borghi più belli d’Italia. Bosa vanta un impegno sul fronte della salvaguardia dei valori ambientali del vasto ed imponente sistema costiero che per 30 km si sviluppa fino ad Alghero e di studio e tutela della biodiversità: in partenariato con l’Università  di Sassari il Comune realizza una campagna di monitoraggio dei cetacei con giornate di informazione e divulgazione e sempre con l’Università, la Regione e il Corpo forestale effettua studi e mette in atto azioni di salvaguardia dell’habitat dei grifoni e di informazione per cittadini e turisti.

ALTO SALENTO ADRIATICO – PUGLIA

Comuni di Melendugno e Otranto (Le)

A contraddistinguere i Comuni di Otranto e Melendugno che rientrano in questo comprensorio una politica di tutela ed educazione ambientale tesa al recupero dei beni paesaggistici e culturali presenti sul territorio, grandi attrattori turistici. Notevole l’impegno per la definizione dell’Area Marina Protetta, strumento fondamentale per la tutela della biodiversità.

COSTA DI MARATEA – BASILICATA

Comune di Maratea (Pz)

L’area della costa di Maratea abbraccia il tratto tirrenico della provincia di Potenza. Qui da tempo si lavora per percorsi di identità e valorizzazione del paesaggio e per la definizione di politiche turistiche fortemente centrate sui temi dell’attenzione all’ambiente, al turismo attivo e alle attività all’aria aperta. Da segnalare al proposito il lavoro per la realizzazione di ben 60 pareti di climbing lungo il litorale, di sentieri di mezza costa e in quota per provetti escursionisti e di un outdoor centre che ospiterà le associazioni sportive del territorio. In questo senso si è dato vita al recupero di antichi sentieri di costa per un turismo sostenibile e fuori stagione, itinerari mozzafiato che creano accessi a baie e spiagge nascoste.

GALLURA COSTIERA E AREA MARINA PROTETTA CAPO TESTA PUNTA FALCONE – SARDEGNA

Comuni di Santa Teresa Gallura, Palau, Arzachena (Ot)

I tre comuni del comprensorio rappresentano un sistema turistico fortemente integrato che ha il suo territorio di maggior pregio nell’area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone, il cui iter istruttorio si è concluso qualche settimana fa con l’istituzione della nuova area protetta. Molto interessanti le azioni di efficientamento del sistema della mobilità, dalla realizzazione di parcheggi decentrati alle azioni di incentivazione degli spostamenti a piedi funzionali alla riduzione del traffico, alla riduzione del numero di auto in sosta e alla scoperta dei caratteri di autenticità del centro abitato e del territorio rurale.

COSTA DEL MITO – CAMPANIA

Comuni di Centola-Palinuro, Pisciotta, Camerota, (Sa)

È il tratto di costa cilentana più imponente, caratterizzato da maestose falesie e ampie grotte paradiso di subacquei ed amanti del mare. Anche in questo caso la presenza di un’area marina protetta, quella della Costa degli Infreschi, suggella la ricchezza paesaggistica e naturalistica di un territorio ben gestito. Tra le buone pratiche vale la pena segnalare l’esperienza dei Lidi del Parco, gli stabilimenti balneari che ogni anno vengono montati e smontati interamente sul litorale di Marina di Camerota.

ISOLA DI SALINA – SICILIA

Comuni di Santa Marina Salina, Malfa, Leni, (Me)

Nel corso di quest’ultimo anno sull’isola siciliana sono state portate avanti importanti iniziative di salvaguardia ambientale. In particolare sull’isola è stato implementato il sistema di raccolta “porta a porta spinto” per una corretta raccolta differenziata e l’adozione di pratiche di compostaggio domestico. Ciò ha permesso in pochi mesi di raddoppiare le percentuali di raccolta giungendo a circa il 50%. Prossimi obbiettivi sono la creazione di un Centro Comunale di Raccolta a Santa Marina e un piccolo impianto di compostaggio di comunità, al fine ridurre ulteriormente l’utilizzo delle discariche.

Importante slancio è stato dato alla programmazione e progettazione di azioni di difesa degli abitati e del litorale, soggetto a continua e costante erosione, così come per la messa in sicurezza di alcuni torrenti e costoni rocciosi. Entro fine anno dovrebbero essere avviati i lavori di salvaguardia della costa nella frazione di Lingua, tra località nero e il Faro di Punta Lingua, mettendo in sicurezza tutta l’area del Laghetto, sito archeologico e riconosciuta come Z.P.S. per l’alta valenza naturalistica, nonché del circostante abitato.

In tema di fonti rinnovabili e risparmio energetico, è in corso di istituzione la figura dell’Energy Manager e nel mese di giugno (23 e 24) è in programma la manifestazione “Energy Days” per promuovere l’utilizzo di tecnologie solari e fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica. È stata avviata inoltre una progettazione per aderire alla misura 8.5 del PSR per il miglioramento della pubblica illuminazione.

ISOLA DI PANTELLERIA – SICILIA

Comune di Pantelleria (Tp)

È una delle più grandi, nonché tra le più suggestive isole minori italiane. Dopo il violento incendio del 2016 è stato istituito il Parco nazionale completato con la più recente nomina del Presidente e del Consiglio direttivo che ha permesso finalmente l’avvio di un’intensa opera di promozione e tutela di uno dei paesaggi agrari fra i meglio conservati del nostro Paese. Famosa per i vitigni ad alberello e per gli antichi terrazzamenti a picco sul mare che disegnano un paesaggio particolarmente pittoresco, l’isola e la sua piccola comunità hanno saputo custodire un territorio ancora integro con eccezionali emergenze naturalistiche e geologiche.