21 December, 2025

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REIS - linee guida 2018x2020

Gli assessori regionali della Sanità Luigi Arru e del Lavoro Virginia Mura, hanno illustrato stamane le linee guida del REIS per il triennio 2018-2020, nel corso di una conferenza stampa.

«Il reddito di inclusione sociale è una risposta concreta della Giunta e della maggioranza alle persone in difficoltà, che non devono restare ai margini della società, ma potersi risollevare sentendo vicino le Istituzioni.»

Il documento, approvato nell’ultima seduta della Giunta, indica priorità di intervento, requisiti dei beneficiari, l’affiancamento al Rei nazionale, il ruolo dei Comuni e dei Plus, gli importi minimi e massimi. C’è poi la parte dell’inclusione attiva e dell’impegno che i beneficiari assumono per uscire dalla condizione di disagio, non solo economico, familiare o del singolo individuo.
«E’ un momento di profondo orgoglio politico – ha esordito l’assessore delle Politiche sociali – perché, dopo un anno di sperimentazione, inizia una seconda fase per il Reis, cui siamo arrivati dopo un confronto serrato con l’Anci Sardegna e il Tavolo contro le povertà. Con i progetti di inclusione attiva usciamo dal mero trasferimento monetario e aiutiamo persone e famiglie in difficoltà a risalire, a riacquistare un posto nella società.»
«Come Giunta e come maggioranza non volevamo lasciare indietro nessuno – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – ed ora possiamo partire con i progetti di inclusione attiva. Iniziamo con una sperimentazione, utilizzando per ora 16 milioni e mezzo del Fondo Sociale europeo. Queste risorse potranno essere integrate qualora ce ne fosse bisogno e, per il momento, serviranno a dare coperture alle due linee di azione di C.a.r.p.e.d.i.e.m, il “Catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione ed empowerment”. Abbiamo pubblicato il preavviso, attendiamo suggerimenti e integrazioni da parte di tutti i soggetti interessati e per il 1 luglio contiamo di avere proposte progettuali che poi potranno essere utilizzate dalle equipe multidisciplinari che prendono in carico le famiglie o il singolo soggetto beneficiario del Reis.»
I nuclei familiari con ISEE fino a 6 mila euro sono 24.485 (8 su 449.440 totali); 8.945 beneficiano della misura nazionale Rei, cui il Reis sardo si affianca. Secondo le stime, i potenziali beneficiari al 1 luglio 2018 sono 41.624. I sussidi mensili vanno da 200 a 540 euro, a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.
Hanno priorità i nuclei familiari ammessi al beneficio REI alla data di scadenza degli Avvisi Comunali. A queste famiglie è riconosciuto un sussidio pari al 30% dell’importo minimo del sussidio economico riconoscibile ai destinatari del solo REIS, in relazione alla composizione del nucleo e a prescindere dall’ammontare del sussidio mensile REI di cui beneficiano. Il Progetto di inclusione attiva è quello definito in relazione al REI; i nuclei familiari ammessi al REI dal 1° gennaio 2018 alla data di scadenza degli Avvisi Comunali non devono presentare domanda di accesso alla misura regionale ma sono inseriti d’ufficio nelle graduatorie comunali di accesso al REIS.
Le risorse stanziate nel bilancio regionale (quasi 45 milioni nel 2018) per l’attuazione del REIS sono impegnate a favore delle amministrazioni comunali che le erogano agli aventi diritto, rispettando le priorità e i principi generali riguardanti i requisiti d’accesso e l’ammontare minimo e massimo del sussidio economico. Entro 15 giorni dall’approvazione definitiva delle Linee guida, i Comuni pubblicano gli Avvisi per l’individuazione dei destinatari del REIS e definiscono con proprio Regolamento i criteri oggettivi per la definizione della durata dell’erogazione a favore di ciascun nucleo familiare destinatario, che non può comunque essere inferiore ai 6 mesi e superiore ai 9 mesi.
A regime la progettazione e gestione delle misure d’inclusione attiva previste dal REIS sono in capo agli Ambiti Plus.
Lo svolgimento di un progetto di inclusione attiva rappresenta la condizione per l’erogazione del sussidio economico ed è definito a fronte dei reali bisogni delle famiglie attraverso la presa in carico professionale. I beneficiari partecipano a percorsi di politiche attive del lavoro, secondo il principio di condizionalità.

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Sabato 2 giugno, in piazza Venezia, a Cortoghiana, si svolgerà l’8ª edizione dell’iniziativa intitolata “Il Raduno dei Bikers. Due ruote, motori e solidarietà”, organizzata dall’ASD Cortoghiana Bike con il patrocinio del comune di Carbonia. 

Un evento a 360 gradi che prevede al suo interno il 1° torneo di tiro alla fune tra biciclette e moto e il 1° concorso fotografico “Fatti un Selfie al raduno dei bikers tra biciclette e moto”.
«Sarà una bellissima giornata per tutti gli amanti delle biciclette e delle moto, che potranno partecipare a un’iniziativa unica nel suo genere, con un ampio ventaglio di attrattive e, soprattutto, con un fine meritorio, quello di aiutare le persone affette da neurofibromatosi», ha affermato l’assessore dello Sport Valerio Piria.
I proventi della manifestazione “Il Raduno dei Bikers” saranno devoluti all’Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, amicizia e solidarietà.
Questo il programma della giornata:
• Dalle ore 7.00 alle ore 17.00: 1° concorso fotografico “Fatti un Selfie al raduno dei Bikers tra bicilette e moto”;
• Ore 8.00: raduno e iscrizioni bike;
• Ore 9.00: partenza escursioni;
• Dalle ore 10.00: motoincontro (aperto a tutti i tipi di moto);
• Ore 11.00: esibizione di stacco da terra della squadra H.O.B. Powerlifting di Cortoghiana;
• Ore 13.00: pranzo sociale su prenotazione;
• Dalle ore 15.00: 1° torneo di tiro alla fune; esibizione di ArmWrestling (Braccio di ferro) a cura del Team Sulcis Markos Braccio di Ferro (in collaborazione con la Palestra Hob Cortoghiana);
• Ore 16.00: esibizione di balli di gruppo dei bambini della Forever Dance;
• Ore 17.00: estrazione biglietti “Sottoscrizione a premi”; premiazioni e ringraziamenti.

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Dopo quello di ieri a Porto Torres, si è svolto questa mattina a Carbonia. nella sala conferenze della Sotacarbo, il secondo incontro organizzato da Regione e Invitalia per presentare alle amministrazioni locali, al Consorzio Industriale, alle associazioni di categoria e alle imprese, la ‘call’ dedicata all’Area di crisi industriale complessa di Portovesme che verrà pubblicata sui quotidiani il prossimo 8 giugno.

A presentare i contenuti della ‘call’ sono stati il responsabile Sviluppo e Crm di Invitalia, Corrado Diotallevi, ed il referente per l’attuazione del piano di riconversione e riqualificazione industriale, Roberto Saba, che hanno spiegato le modalità attraverso le quali le imprese interessate potranno manifestare a Invitalia la loro intenzione a presentare i progetti che, una volta raccolti, permetteranno di definire le risorse e gli strumenti agevolativi a sostegno delle imprese intenzionate a insediarsi nell’area. I programmi di investimento potranno riguardare la produzione di beni e servizi (creazione di impresa, creazione di nuova unità da parte di impresa esistente, ampliamento e diversificazione di unità esistente), programmi di investimento per la tutela ambientale, progetti di innovazione dei processi e della organizzazione, progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro e non oltre il 8 luglio di quest’anno.

      

 

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Il comune di Sant’Antioco ha diffuso una nota per comunicare che l’acconto delle imposte Imu e Tasi (le cui aliquote restano invariate rispetto al 2017) dovrà essere corrisposto entro il 18 giugno 2018. Per entrambi i tributi, la scadenza del saldo finale è fissata per il 16 dicembre 2018. E c’è una novità rispetto al 2017: la modifica delle tabelle relative ai valori delle aree edificabili, rintracciabili nell’Informativa IMU/TASI 2018 pubblicata sul sito www.comune.santantioco.ca.it . Il pagamento deve essere effettuato tramite F24 e che l’imposta minima da versare è di € 2,00, mentre il codice catastale ente da indicare nel modulo è I294.

Per ottenere i modelli di versamento (F24) sia della TASI che dell’IMU senza spese, sono disponibili i seguenti servizi on line:

– il servizio “Calcolo IMU/TASI 2018” presente nel sito istituzionale dell’Ente, www.comune.santantioco.ca.it , già personalizzato con le aliquote IMU e TASI applicate dal comune di Sant’Antioco per le diverse tipologie di immobili, che richiede l’inserimento della propria anagrafica e dei dati (rendita catastale, percentuale di possesso, mesi di possesso, ecc.).

–  il servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate per conoscere le proprie rendite catastali, al quale si può accedere tramite il link presente nell’informativa IMU

– TASI 2018 pubblicata sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco.

Per una corretta applicazione dell’imposta e per l’eventuale stampa del modello F24, si informa che gli sportelli del Servizio tributi (telefono 0781 8030225; 0781 8030290; e-mail: uff.tributi@comune.santantioco.ca.it) sono aperti al pubblico il lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00, il martedì e il giovedì mattina dalle 11.00 alle 13.00. Eccezionalmente, in vista delle scadenze Imu e Tasi, l’Ufficio Tributi riceverà il pubblico anche dalle 11.00 alle 13.00 di lunedì 4, 11 e 18 giugno prossimi.

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Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, presso la sala Convegni dell’Edificio Sali Scelti (Ingresso Parco di Molentargius), a Cagliari, l’Assemblea costitutiva della FIARC (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) della provincia di Cagliari, aderente alla Confesercenti.

Durante l’Assemblea si svolgeranno tutti gli adempimenti statutari per la sua costituzione e per la nomina degli organismi dirigenti in seno alla federazione provinciale.

Ma sarà anche l’occasione per fare il punto sulle numerose problematiche che gli agenti e i rappresentanti di commercio devono affrontare quotidianamente, sia in relazione ai rapporti con le case mandanti, sia ai rapporti con gli organismi che regolano le questioni amministrative e previdenziali del loro settore.

All’Assemblea parteciperanno tutti gli agenti di commercio iscritti alla Confesercenti della provincia di Cagliari, il presidente provinciale di Confesercenti Davide Marcello ed interverrà anche il coordinatore nazionale Fabio D’Onofrio.

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Social Empowerment in Digital Theatre: è il titolo del workshop organizzato da KyberTeatro e condotto da Roaa Bzeih, attrice e co-direttrice artistica della compagnia teatrale libanese Minwal Theatre, che si terrà a Cagliari, allo Spazio Osc di via Newton 12, da sabato 2 a lunedì 4 giugno. Il laboratorio – della durata complessiva di 12 ore, con frequenza dalle 16.00 alle 20.00, aperto a un massimo di 20 partecipanti – ha come tematica la consapevolezza sociale, l’attenzione verso le proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale. Una parte del workshop prevede, in relazione al tema trattato, l’utilizzo di nuove tecnologie interattive che verranno sperimentate dai partecipanti.

Il laboratorio, che si svolge nell’ambito del progetto di residenza artistica tecnologica A.R.T.E Augmented Reality Theater Experience della compagnia KyberTeatro, spin off dell’Aquilone di Viviana, è anche finalizzato alla ricerca di attori, attrici e performer under 35, e non, da inserire nelle produzioni finali del progetto. La residenza A.R.T.E. si è aggiudicata il secondo posto nella graduatoria ufficiale del bando ScrabbleLAB – Residenze artistico-creative in Sardegna – POR FESR 2014-2020, promosso dall’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna.
Il progetto è da realizzarsi nell’Isola attraverso la mobilità degli artisti e delle loro opere provenienti da paesi europei (Francia) ed extraeuropei (Libano). Prevede lo scambio creativo digitale con gli artisti sardi, collaborazioni stabili e continuative per nuove produzioni di spettacoli che verranno realizzati durante la residenza e che saranno rappresentati, ultimato il progetto, oltre che in Sardegna anche nei paesi degli artisti ospitati e nei principali festival internazionali di ambito creativo digitale.

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Nel primo pomeriggio odierno, nell’ambito di un mirato servizio antidroga, i militari della stazione dei carabinieri di Selargius hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, R.A., 29 anni, disoccupato del posto con precedenti di polizia. I militari, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 90 grammi di hashish, 1 di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

L’arrestato è stato tradotto presso la camera di sicurezza della Compagnia di Quartu Sant’Elena, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata di domani dall’autorità giudiziaria, informata dalla stazione di Selargius.

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Giunge agli esiti finali “La via delle storie”, destinatario del finanziamento Bando “Progetto Scuola” istituito dalla Fondazione di Sardegna per l’anno scolastico 2017-2018, progetto innovativo rivolto al mondo della scuola realizzato dagli esperti de La Cernita Teatro, che operano dal 2009 nel territorio del Sulcis Iglesiente con azioni di promozione ed educazione al teatro strutturati in specifici e diversi obiettivi educativi e didattici.

“La via delle storie” si è svolto presso l’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu” (scuola primaria e secondaria di primo grado di Sant’Anna Arresi e Teulada).

L’Istituto Cossu è partner del progetto insieme al comune di Sant’Anna Arresi e alla stessa compagnia La Cernita Teatro.

Il percorso laboratoriale ha coinvolto 14 classi tra Teulada e Sant’Anna Arresi, proponendosi l’obiettivo di educare alla narrazione creativa, stimolando i bambini/ragazzi a raccontare se stessi utilizzando un linguaggio artistico espressivo per tradurre le proprie emozioni.

Esprimersi liberamente nella fase di costruzione della propria identità significa vivere ed esternare il proprio spazio interiore, le proprie emozioni, e contemporaneamente far affiorare alcuni nodi conflittuali senza dover necessariamente viverne le eventuali conseguenze spiacevoli.

Il lavoro con i linguaggi artistici, propri della metodologia didattico-teatrale, permette di instaurare un rapporto non esplicitamente terapeutico ma che comunque mostra una continua tensione evolutiva verso il benessere individuale, scolastico e sociale.

La produzione di storie ha poi evidenziato una serie di temi chiave all’interno dei gruppi: amicizia, storia del gruppo, sentimenti, amore, bullismo, violenza, unione di gruppo, dialogo, risorse alternative. Da tali materiali sono emersi gli elementi narrativi che hanno poi portato ai “copioni” finali, tutti diversi quanti erano i gruppi all’interno di ogni classe e questo per ogni classe che ha partecipato al progetto laboratoriale.

Particolarmente importante nel percorso laboratoriale è stata la presenza delle insegnanti, figure di riferimento che bambini e ragazzi conoscono nel quotidiano e che risultano essere elementi preziosi di continuità tra la didattica consueta e le attività extra.

Paolo Meloni, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu”: «Il bullismo è solo la punta dell’iceberg. Oggi il vissuto quotidiano di adolescenti e preadolescenti si consuma in una dimensione isolata, chiusa in sé. I social e l’omologazione mediatica producono individui poco abituati a interfacciarsi concretamente, a sperimentarsi l’un l’altro nel rapporto faccia a faccia. Nella Scuola secondaria, dove si è lavorato per classi aperte, durante il laboratorio i ragazzi, partendo dal racconto delle proprie emozioni (paure, desideri…), hanno creato un gruppo intimo, senza filtri sociali, senza maschere. Hanno scoperto o perlomeno “assaggiato” la scopertadi sé e degli altri. In alcuni casi l’espressione concreta del sé è stata quasi un coming out.

Altro elemento positivo del progetto è stata la ricaduta sul comportamento dei ragazzi e sui loro genitori, che hanno avuto la possibilità di assistere alla rappresentazione dello spettacolo finale, leggendolo come un copione quasi “intimo” nato dai bambini e dai ragazzi come racconto del laboratorio. Espressione di sé, emozione e inclusione sono insomma la chiave di lettura del percorso.»

La Cernita Teatro ha inoltre maturato un’esperienza quadriennale con il progetto “Per una pedagogia del teatro sociale”, realizzato con il finanziamento del comune di Sant’Anna Arresi presso la Scuola primaria.

È da tale esperienza che è nato il progetto “La via delle storie, che Fabio Diana, vicesindaco di Sant’Anna Arresi, ha sostenuto sin dal suo esordio«I bambini, i ragazzi e i genitori sono entusiasti del progetto, iniziato con un laboratorio aperto e poi portato nelle scuole. Auspico che l’esperienza de “La via delle storie, in virtù del grande significato che ha rivestito nell’offrire un linguaggio per l’espressione autentica dei nostri adolescenti e preadolescenti, si estenda ad altri centri del territorio».

Come sottolinea la Fondazione di Sardegna «il mondo della scuola evidenzia difficoltà che richiedono energia e impegno collettivi, capaci di invertire le tendenze negative degli ultimi anni. (…) Hanno assunto carattere di emergenza alcuni deficit storici, tra i quali la dispersione scolastica, che – accompagnandosi a fenomeni sociodemografici quali lo spopolamento delle zone interne e dei piccoli centri – sta generando una realtà dalle prospettive allarmanti».

Per contrastare tali fenomeni la Fondazione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, seleziona proposte progettuali di Istituti scolastici di ogni ordine e grado della Sardegna caratterizzate da soluzioni efficaci e sostenibili in un percorso operativo di misure concrete.

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A Decimomannu sale la preoccupazione per la sorte della Nuova casa di cura. A evidenziare i timori è il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI), che invoca chiarezza sulla possibile chiusura dell’istituto: «Non vorremmo che l’hinterland cagliaritano potesse perdere uno dei poli di eccellenza per la cura dei pazienti oncologici – rimarca Edoardo Tocco -. Solleciterò l’audizione dei vertici della struttura all’interno del parlamentino, per comprendere le cause della probabile interruzione dell’attività nel reparto dedicato all’oncologia». Il blocco del servizio provocherebbe non pochi disagi per i pazienti. «La Clinica rappresenta ancora un centro all’avanguardia per le cure ma anche per le diagnosi, con terapie avanzate per i malati affetti da patologie tumorali – aggiunge Edoardo Tocco -. La chiusura del reparto di medicina oncologica sarebbe legato al drastico ridimensionamento, da parte della Regione, della compartecipazione alle spese. L’Azienda tutela della salute ha, infatti, ridotto notevolmente i budget di spesa a favore delle strutture convenzionate. I ritardi nel rinnovo della convenzione con il Brotzu hanno determinato l’improvvisa assenza delle terapie salvavita. La chiusura del centro andrebbe ad aumentare le liste d’attesa degli ospedali.»

All’interno del presidio vengono seguiti pazienti provenienti da tutta la Sardegna: «La commissione Salute – conclude Edoardo Tocco – deve intervenire per scongiurare che venga soppressa un’altra realtà nel panorama privato, con conseguenze devastanti derivanti dalla riorganizzazione della sanità».