18 December, 2025

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Domani, sabato 26 maggio, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba e tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini, sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

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Sarà un weekend di grande sport, al palazzetto di via delle Cernitrici. Sabato 26 maggio, dalle ore 18.00, circa 200 biciclette pedaleranno a ritmo di musica in occasione della 3ª edizione della Maratona di Spinning.

«Lo spinning aprirà una due giorni che culminerà domenica con un altro evento sportivo di vaglia, la 7ª edizione del Grand Prix del Mediterraneo-Gara di Bodybuilding regionale – spiega l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -. Ci aspettiamo un’ampia partecipazione per due manifestazioni sportive che dovrebbero portare nella città di Carbonia centinaia di atleti che competeranno ad alti livelli agonistici, sempre salvaguardando però i valori della lealtà sportiva.»
Entrambe le iniziative, la 3ª edizione della Maratona di Spinning e la 7ª edizione del Grand Prix del Mediterraneo-Gara di Bodybuilding regionale, sono state organizzate dall’ASD Body&Soul, con il patrocinio del comune di Carbonia.
La 3ª edizione della Maratona di Spinning si svolgerà sabato 26 maggio, dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

«Siamo felici di poter ospitare a Carbonia un evento incentrato su uno sport, lo spinning, tra i più praticati nelle palestre cittadine e dell’intera Sardegna. Una disciplina che unisce uomini e donne, che vogliono aumentare la resistenza muscolare e le proprie capacità respiratorie», ha spiegato l’assessore dello Sport Valerio Piria.
Domenica 27 maggio, dalle ore 16.30, invece, spazio alla 7ª edizione del Grand Prix del Mediterraneo-Gara di Bodybuilding regionale.

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Un nuovo appello a tutti i Comuni dell’Isola per promuovere la raccolta delle firme è stato rivolto oggi, nel corso di una conferenza stampa, dal Comitato per l’Insularità in Costituzione. Tutti i comuni sardi hanno ricevuto i moduli per la raccolta firme, e molti di essi – primo fra tutti il comune di Quartu Sant’Elena – hanno provveduto a divulgare anche attraverso il proprio sito istituzionale la notizia che è possibile apporre la firma direttamente presso gli uffici comunali, cosa che agevolerà enormemente i cittadini che desiderano aderire all’iniziativa.

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Un investimento di 43mila euro per rifare la rete idrica in via della Decima. Proseguono gli interventi di efficientamento del servizio idrico programmati da Abbanoa nella città di Iglesias. L’ultimo cantiere riguarda una zona del centro storico dove complessivamente sono stati appena sostituiti ben 120 metri di vecchi tubature colabrodo. Le nuove sono state realizzate in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta. Sono stati sostituiti anche tutti gli allacci alle utenze servite. Lunedì la nuova rete idrica sarà collegata alle condotte esistenti per renderla operativa.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento sarà necessario interrompere l’erogazione idrica dalle 8.00 alle 16.00 alle utenze ubicate nelle seguenti vie del centro storico: via Della Decima, via Rolfi, via Della Zecca, via Amsicora e via Angioy. Il servizio verrà ripristinato anticipatamente in caso gli interventi dovessero essere completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

Eventuali fenomeni di torbidità in fase di riavvio, dovuti allo svuotamento e successivo riempimento delle reti, saranno contrastati con operazioni di spurgo e pulizia dei tratti interessati. Qualsiasi anomalia può essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa, tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

 

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La Sardegna è stata premiata, alla terza edizione Italia Travel Awards, come Regione italiana preferita dai viaggiatori. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera, a Roma, all’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas. «Il valore dell’ospitalità delle nostre comunità, del nostro paesaggio e della nostra cultura: questo – commenta Barbara Argiolas – è per noi il senso di un premio che riceviamo grazie ai voti dei viaggiatori e che è un riconoscimento soprattutto al lavoro e all’impegno di aziende e operatori turistici sardi».

Nelle votazioni sul sito www.italiatraverlawards.it, cui hanno partecipato oltre 22.755 utenti registrati tra di agenti di viaggio, operatori del settore e viaggiatori, la Sardegna ha prevalso su altre due regioni di grande richiamo turistico come Sicilia e Toscana. «La Sardegna – dice Barbara Argiolas – è una meta sempre ambita: lo confermano questo premio e i numeri in costante crescita delle presenze turistiche nazionale e internazionali. Questo successo, che acquista più valore soprattutto perché arriva da chi la Sardegna l’ha visitata e apprezzata, ci sprona a lavorare ancora meglio affinché la nostra isola possa essere sempre più un’esperienza unica ed irripetibile».

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Secondo una prima valutazione operata dal Mipaaf 9 Comuni sardi, e quindi le aziende agricole operanti su quei territori, sono stati esclusi dalla condizione di svantaggio. Niente di definitivo, ma solo una analisi iniziale a cui la Regione Sardegna ha già risposto inviando documentazione dettagliata che attesta l’effettivo svantaggio delle aree in questione.

L’azione di monitoraggio sulle realtà agricole isolane per la classificazione delle aree colpite da svantaggi naturali, dove operano le aziende, sta interessando tutte le regioni dell’Unione europea. Un iter che vede impegnati in una lunga collaborazione con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) gli uffici dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna già dal 2005. È da allora, infatti, che si è iniziato a discutere di una possibile revisione della mappatura originaria, stilata a metà anni ’70, e sostanzialmente mai riaggiornata. Il primo report realizzato da Laore risale al 2008, mentre l’ultimo è stato chiuso nei giorni scorsi grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali con cui i tecnici dell’Agenzia regionale hanno effettuato anche i rilievi sul campo. Tale documentazione, trasmessa oggi al Mipaaf, è stata elaborata dopo un lavoro congiunto in cui sono state coinvolte l’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente) e il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). Nonostante siano passati 13 anni da quando si è iniziato a pensare a una riforma, le ultime due programmazioni agricole (2007-2013 e 2014-2020) sono state attivate con la classificazione del 1975 con i 377 Comuni sardi così suddivisi: 64 montani, di cui 9 solo parzialmente; 270 svantaggiati, di cui 6 solo parzialmente svantaggiati. Sono invece 48 i territori comunali dell’Isola che non godono di condizione di svantaggio.
Secondo una prima valutazione operata dal Mipaaf 9 Comuni sardi, e quindi le aziende agricole operanti su quei territori, sono stati esclusi dalla condizione di svantaggio. Niente di definitivo, ma solo una analisi iniziale a cui la Regione Sardegna ha già risposto inviando documentazione dettagliata che attesta l’effettivo svantaggio delle aree in questione. I Comuni interessati sono: Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Noragugume, Ottana, Sedilo, Soddì e Tadasuni. In questa fase di revisione delle aree erano stati esclusi, in un primo step, dalla mappatura delle zone svantaggiate ben 35 Comuni. A seguito delle interlocuzioni e delle controdeduzioni inviate dall’Assessorato al Mipaaf si è scesi a 9 e proprio sul recupero di questi ultimi si sta lavorando adesso.
«Con il lavoro svolto dalla Regione nel 2010, dove i parametri biofisici determinavano svantaggi significativi, si ritiene che anche in questa fase esistano le condizioni per poter riconoscere lo svantaggio anche per questi ultimi 9 Comuni». Così l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha aggiunto: «È importante ricordare che tutti i Comuni classificati svantaggiati sulla base dei parametri biofisici dovranno essere sottoposti a una seconda fase di controllo, detta ‘fine tuning’, che è tesa a verificare se l’azione dell’uomo ha consentito la realizzazione di redditi aziendali tali da superare lo svantaggio naturale». 
Le imprese che operano su territori svantaggiati possono godere, proprio per superare tale handicap, di misure di integrazione al reddito come l’Indennità compensativa (fino a un massimo di 4.520 euro annui per aziende di almeno 70ettari di superficie agricola utilizzabile), di sgravi fiscali e previdenziali, di un maggior punteggio nei bandi attivati dalla Regione e di un cofinanziamento pubblico che solitamente è maggiorato del 20% negli interventi previsti dal Programma di sviluppo rurale.

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La Giunta regionale ha stanziato 1,65 milioni di euro quali contributi 2018 per le organizzazioni di volontariato di Protezione civile.
«I criteri per l’assegnazione delle risorse – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano – sono stati definiti dalla Direzione generale della Protezione concordando una serie di aspetti con la Rappresentanza del volontariato, secondo la scelta di condivisione che abbiamo impostato con l’organismo che porta dentro l’istituzione regionale la voce e le idee del generoso mondo dei volontari sardi.»
Degli stanziamenti messi in campo la maggior parte, la cifra di 1,51 milioni di euro, è destinata all’acquisto di mezzi, materiali, attrezzature e/o equipaggiamenti. Il contributo non potrà essere superiore al 90 per cento della richiesta di finanziamento e non oltre i 15mila euro. Altri 80mila vanno alle spese di manutenzione di mezzi e delle attrezzature (esclusa l’installazione di nuovi componenti e accessori). In questo caso il contributo sarà erogato in misura non superiore al 90 per cento dell’importo richiesto e, in ogni caso, non superiore a 4mila euro in caso di quattro o più mezzi da sottoporre a manutenzione. Infine, 60 milaeuro sono dedicati al rimborso delle spese del 2017 per assicurazione contro gli infortuni.
Significativo l’incontro dello scorso aprile con la Rappresentanza regionale del volontariato di protezione civile, l’organismo con funzione consultiva istituito due anni fa con delibera dell’Esecutivo Pigliaru. Tra le principali novità, introdotte sulle proposte del confronto, grazie al fatto che nel triennio sono stati assegnati contributi per l’acquisto di un automezzo a tutte le organizzazioni che ne hanno fatto richiesta, è stato possibile ridurre il massimale per l’acquisto di mezzi, materiali, attrezzature ed equipaggiamenti, da 35mila a 15mila euro. Ciò consentirà di ampliare la platea delle Organizzazioni di volontariato che accederanno al contributo e la più ampia acquisizione di altre tipologie di attrezzare utili alle attività di protezione civili. Su espressa richiesta della Rappresentanza, è stata inoltre introdotta una priorità a favore delle associazioni mai finanziate prima per l’acquisto di mezzi, attrezzature ed equipaggiamenti o che non ne abbiano beneficiato di recente.

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La notte scorsa i carabinieri della stazione di Pirri, dipendente della compagnia CC di Cagliari, hanno arrestato un uomo di origine nigeriana, classe 1984, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività è stata avviata dai carabinieri di Pirri su indicazione della moglie del pregiudicato che ha denunciato il marito convivente per il ritrovamento in casa di due dosi di eroina per un totale di circa 20 grammi. I carabinieri intervenuti presso l’abitazione subito dopo la denuncia della signora, hanno sottoposto l’uomo a perquisizione personale domiciliare rimanendo nella sua disponibilità ulteriori quattro confezioni di eroina, circa 400 € in contanti, nonché diverso materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente, con molta probabilità destinata alla vendita al dettaglio.

I carabinieri hanno proceduto immediatamente all’arresto dell’uomo, che è stato tradotto presso le camere di sicurezza del comando provinciale, ed al contestuale sequestro di quanto ritrovato.

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Questo pomeriggio i carabinieri della stazione di Iglesias hanno arrestato P.M., classe ‘93, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e stupefacenti, con l’accusa di lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia; le indagini dei militari hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere un ordine di esecuzione di misura cautelare per i fatti avvenuti una settimana prima.

Lo scorso 18 maggio la mamma dell’arrestato aveva contattato il 118, chiedendo di essere soccorsa per delle gravi lesioni subite, senta tuttavia specificarne la natura; quando il personale del CTO di Iglesias è intervenuto nell’abitazione in zona Serra Perdosa, ha trovato P.M. ad attenderli, lo stesso ha vietato loro di entrare in casa e prestare le cure alla richiedente. A quel punto, sono stati contattati i carabinieri della stazione di Iglesias che sono riusciti a far soccorrere la donna e porre in essere le prime indagini: la donna, fortemente depressa, dolorante e con un occhio livido, ha riferito che a picchiarla fosse stato proprio il figlio nella giornata precedente. La vittima è stata poi costretta al ricovero con 40 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre gli accertamenti dei militari sono andate avanti, facendo emergere dettagli sempre più significativi.

Il 25enne ormai da tempo maltrattava la madre che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare proprio per paura di aggressioni anche più violente; di più, anche la sorella dell’arrestato in una occasione, mentre era incinta, è stata aggredita fisicamente. Il deferimento, poi avvalorato dalle indagini dei militari, hanno portato al provvedimento odierno: P.M. è stato accompagnato in carcere ad Uta, al fine di evitare che lo stesso reiteri le proprie condotte violente nei confronti dei familiari.

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Un fucile doppietta TFC Flobert, cal. 9, provento di furto è un machete marca Ausonia stainless steel della lunghezza di cm 50, di cui 33 di lama. Questo è quanto è stato rinvenuto e sequestrato questa mattina dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Carbonia che ha portato all’arresto di G.M., 46enne originario di Iglesias. A seguito di mirata attività info-investigativa i carabinieri questa mattina hanno eseguito una perquisizione a casa dell’uomo, al termine della quale hanno hanno rinvenuto le citate armi occultate in un piccolo intercapedine ricavato nel sottotetto. In particolare, dagli immediati accertamenti è emerso che il fucile era stato asportato a seguito di furto in abitazione, denunciato a dicembre 2015. Il 46enne, al termine delle formalità di rito, dunque, è stato arrestato per detenzione illegale di armi e ricettazione. Continuano le indagini da parte dei carabinieri per stabilire l’eventuale utilizzo del fucile per fini illeciti.