16 December, 2025

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In occasione del Girotonno, i carabinieri della stazione di Carloforte hanno intensificato i servizi di controllo sul territorio, pianificando mirati pattugliamenti, al fine di garantire il rispetto della legalità, contrastando in particolare i reati contro il patrimonio e la persona. Ieri, nel corso di un servizio perlustrativo, i militari sono intervenuti presso il pub Munjardin, a seguito della presenza di un soggetto che stava infastidendo gli avventori del locale. A seguito dei controlli, hanno deferito un 55enne di Oristano, disoccupato e con qualche piccolo precedente, per porto abusivo di arma. Nel corso di una perquisizione personale, infatti, l’uomo è stato trovato in possesso di un pugnale della lunghezza complessiva di cm 22 e lama di 11 cm.

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Sabato 26 maggio a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco, che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, il festival vuole fare riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica proponendo concerti in alcuni dei luoghi più suggestivi di Cagliari. La direzione artistica è affidata a Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Echi lontani è tra i membri del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.

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Battute finali a Villacidro (Sud Sardegna) del “Maggio Letterario 2018”. Inaugurata sabato scorso (19 maggio), l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì sfoglia questo fine settimana le sue pagine conclusive. 

Sabato 26 maggio, alle 18,30 nella storica Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre), è in agenda l’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, presidente della Fondazione Dessì, il giornalista e scrittore Ottavio Olita presenta il suo sesto romanzo, “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). È la storia della giovane Adele Mori, ricca fanciulla di provincia calabrese, data in sposa, non ancora diciottenne, il 2 maggio del 1871, all’eroe di guerra Giacomo Perra, capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia; un matrimonio destinato a durare pochi anni: lei, insoddisfatta, ritorna a vivere dai suoi, ritrova la serenità e poi l’amore per un altro uomo che però, per averla solo per sé, uccide il capitano, trascinando così la vita di Adele nello scandalo e in un processo che si concluderà con la condanna dei due amanti. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquanta anni dopo, attraverso le carte dei processi, le pagine di un diario e articoli di giornali, farà luce una giovane ricercatrice universitaria, Simonetta Cerri. 

Chiude il ciclo di appuntamenti, domenica 27, la serata dal titolo “‘Caro Giorgio’, ‘Carissimo Beppe'”. Dalle 18.00, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale. 

L’ingresso ai due appuntamenti del “Maggio Letterario” di sabato e domenica, entrambi inseriti tra gli eventi speciali della manifestazione Monumenti aperti a Villacidro, è libero e gratuito.

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Domani, venerdì 25 maggio, gli appuntamenti con “I talenti del Conservatorio”, la rassegna che vede protagonisti nell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari i suoi migliori allievi, proseguono con una serata interamente dedicata al pianoforte.

Si comincia alle 18.00 con i migliori allievi della classe guidata da Elisabetta Dessì e si prosegue con gli studenti di pianoforte della classe di Francesca Giangrandi.

Il programma della serata spazierà da F. Chopin a F. Prokofiev, da C. Debussy a W.A. Mozart e J. Brahms.

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C’è anche l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari tra le aziende che, grazie ai fondi resi disponibili dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) con il 5 per mille, parteciperanno ai sei progetti speciali dedicati allo studio delle metastasi. L’Aou di viale San Pietro, assieme all’unità di Genetica dei tumori dell’Icb-Cnr di Sassari, fa parte di un’unità di lavoro che vede capofila l’Azienda ospedaliera universitaria senese. Il progetto, che avrà la durata di sette anni, destina per le attività da svolgere a Sassari circa 2,2 milioni di euro.

Lo studio parte dal dato che, come spiegato nei giorni scorsi da Airc, «numerosi pazienti colpiti da melanoma, mesotelioma o glioblastoma in forma avanzata non rispondono all’immunoterapia, ovvero alle cure che stimolano le nostre difese ad attaccare il cancro». Il programma, ha illustrato nei giorni scorsi Michele Maio, direttore del centro di immuno-oncologia dell’Aou senese, «punta a potenziare l’effetto dell’immunoterapia con l’utilizzo di farmaci che aumentino il riconoscimento delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario». Si studierà quindi il ruolo di specifiche alterazioni del Dna che favoriscono il fenomeno delle metastasi, mentre il sistema immunitario non rileva le cellule tumorali e diminuisce l’efficacia clinica dell’immunoterapia.

«La nostra azienda – ha detto Antonio Cossu, dirigente dell’unità operativa complessa di Anatomia Patologia diretta da Francesco Tanda – sarà coinvolta nella classificazione patologica dei prelievi di tessuti da sottoporre ad analisi molecolare. I tessuti potranno essere sottoposti anche a micro-dissezioni che consentiranno l’analisi molecolare anche di singole cellule neoplastiche. Per questo studio arriveranno a Sassari circa 2,2 milioni di euro.»

Questa attività si inserirà in quella più ampia che sarà svolta in stretta collaborazione con l’unità di Genetica dei tumori del Cnr di Sassari diretta da Giuseppe Palmieri. Un lavoro che, attraverso lo studio genetico, punterà a sviluppare i marcatori di risposta e resistenza all’immunoterapia. Si rinnova, così, la forte collaborazione tra Aou e Cnr che da anni, con i loro professionisti, collaborano in attività di studio e ricerca.

A livello nazionale il nuovo ‘Programma Speciale 5 x 1.000 dedicato allo studio delle metastasi‘, promosso dall’Airc, mette in campo sei studi inediti. Vengono previsti oltre 14 milioni di euro di investimento all’anno per 7 anni e saranno impegnati oltre 200 scienziati in tutta Italia. Un investimento importante considerato il fatto che il 90 per cento delle morti per cancro – fa sapere l’Airc – è provocato dalle metastasi, uno dei maggiori problemi a oggi irrisolti per la cura della malattia.

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Dopo una lunga stagione di pioggia, con l’arrivo della primavera, Villamassargia si presenta alla nuova stagione con le sue bellezze: “Villamassargia in fiore e Monumenti aperti”.
Villamassargia si presenta, il paese degli eventi, dell’arte e dell’artigianato, rinnova come ogni anno la propria tradizionale ospitalità. L’evento si svolge in concomitanza con Monumenti Aperti, in cui gli scolari guideranno i visitatori nei principali siti: saranno visitabili la Chiesa della Madonna della Neve, la Chiesa della Madonna del Pilar e di S. Ranieri e la nuova Galleria Comunale dedicata alle opere di Amelia Camboni.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30 e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30, come le case storiche e gli gli antichi portali animati dalle associazioni.

Per tutta la durata dell’iniziativa le attività commerciali proporranno attività e degustazioni per le vie del paese.
Tra le stradine del centro storico, i siti archeologici del Nuraghe Santu Pauli e della Tomba dei Giganti di Mont’Ollastu, gli ulivi secolari di S’Ortu Mannu, i percorsi minerari di Orbai, per due giorni di escursioni, visite e scoperte difficili da dimenticare.

Le novità 2018:

– Siti archeologici aperti a S. Pauli e Mont’Ollastu;

 Viaggio nel cuore della miniera: dall’esposizione partecipata di Casa Fenu alla Galleria di Santa Giuliana di Orbai (a cura dello Speleo Club Villamassargia);

 Su pani pintau a cura di Maddalena Mura presso Casa Fenu (a cura del Gruppo Folk Pilar);

 Villa Fenu e il suo giardino in Via Santa Maria (a cura dell’Ass. Anziani); Strumenti aperti in via di Vittorio (a cura dell’Ass. Sa Trunfa).

Le specialità

 Dimostrazione di cottura tradizionale del pane nel forno a legna a Casa di Tzia Domitilla (a cura dell’Ass. Turistica Pro Loco);

 Esposizioni etnografiche a Casa Fenu (a cura del Gruppo Folk) e a Casa di Tzia Domitilla (a cura dell’Ass. Turistica Pro Loco);

 Mostre fotografiche a Casa Serra (a cura dell’Auser) e a Villa Fenu (a cura dell’Ass. Anziani);

 Laboratorio del maestro carraio, Casa Piras in via Angioy (a cura dell’Ass. Turistica Pro Loco);

 Mostra fotografica delle attività ambientali di protezione civile del GEV Villamassargia;

 Degustazioni a cura delle associazioni locali;

 Attività a cura delle attività produttive e commerciali

Sostenibilità

 Mostra di giochi e arredi realizzati con l’arte del riciclo presso Centro Fenice in Via Santa Maria (a cura dell’Ass. Attivamente);    

 Tour dei portali in calesse;

 Servizio bus navetta gratuito Villamassargia – S’Ortu Mannu – Orbai – Mont’Ollastu – Santu Pauli.

 

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Venerdì 25 maggio, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, andrà in scena un nuovo appuntamento con l’archeologia e la storia nell’ambito di “Carbonia Studia”, edizione 2018. L’evento è organizzato dal Museo Archeologico e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia.

L’archeologa Sabrina Cisci, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Cagliari, Oristano e Sud Sardegna), presenterà una relazione intitolata “Il Sulcis in età tardoantica e altomedievale attraverso le testimonianze archeologiche. Una ricerca in atto”.

La studiosa riprodurrà, attraverso l’analisi dei dati archeologici, la fisionomia assunta dal Sulcis in età tardoantica e altomedievale. Verrà esaminato il ruolo fondamentale della città di Sulci, importante fulcro politico ed economico della regione agricola e mineraria.

All’incontro interverrà l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. Il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’archeologa Carla Perra, direttrice del Museo di Villa Sulcis e del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

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«Nonostante le sollecitazioni dei residenti di via Baden Powell e del Comune, Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa) volta la faccia dall’altra parte e non si assume le sue responsabilità. Pretendiamo un intervento risolutivo e definitivo, al fine di mettere in sicurezza le palazzine e garantire l’incolumità dei residenti. L’intervento in corso, avviato a seguito dei cedimenti strutturali dei giorni scorsi che solo per puro caso non hanno provocato incidenti, non risolve il problema: si tratta, infatti, di opere di messa in sicurezza molto precarie che non risaneranno la struttura in maniera permanente.»

Lo sostiene, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Ciò che appare inaccettabile è che Area disponga di una dotazione finanziaria di oltre dieci milioni di euro per la manutenzione degli immobili e sarebbe utile capire come sono state suddivise le risorse tra i Comuni in cui compaiono strutture fatiscenti appartenenti al patrimonio Area – aggiunge il sindaco di Sant’Antioco -. E quelle di Sant’Antioco versano in uno stato di abbandono e degrado da anni. È una situazione inammissibile che non possiamo accettare, soprattutto perché sembrerebbero non essere in programma progetti Area destinati alle case di via Baden Powell. Pretendiamo che l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa assolva ai suoi compiti e metta mano su quegli edifici che mostrano evidenti cedimenti strutturali. Purtroppo – conclude Ignazio Locci -, non basterà eliminare i pezzi di intonaco e muratura a rischio crollo, così come fatto oggi, per risolvere l’emergenza.»

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Dopo il successo dello scorso anno, sabato 26 e domenica 27 maggio, nell’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu si svolgerà la seconda edizione della “Tattoo Mine Convention”, la manifestazione dedicata al mondo del tatuaggio, organizzata da Eugenia Corpino e Luigi Lorrai, con il patrocinio ed il beneficio economico del comune di Carbonia. L’inaugurazione della Convention sarà sabato 26 maggio, alle ore 15.00. Si tratta di una manifestazione che riveste grande interesse, soprattutto in considerazione della notevole diffusione che la pratica della tatuazione sta registrando tra i giovani del nostro territorio. «Siamo lieti di poter ospitare per la seconda volta consecutiva la kermesse dedicata al mondo del tatuaggio. Un’iniziativa che già lo scorso anno non tradì le aspettative del pubblico: circa 2000 persone affollarono la Grande Miniera di Serbariu per vedere all’opera i migliori tatuatori della Sardegna nella loro capacità di eseguire, a ritmo di musica, delle vere e proprie opere d’arte su pelle», ha commentato il Sindaco Paola Massidda.

Quest’anno la manifestazione di Tattoo raddoppia la sua durata, accompagnando cittadini e visitatori in una due giorni – sabato 26 e domenica 27 maggio – che sarà impreziosita dalla presenza di live show e spettacoli, tra cui si segnala soprattutto il noto rapper underground Noyz Narcos.

Gli spettacoli intratterranno il pubblico fino a tarda notte.

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«Il tema vero che dobbiamo affrontare con decisione riguarda la promozione della Sardegna nel mondo – ha osservato Pierluigi Caria -. La nostra Isola è poco conosciuta all’estero e su questo versante dobbiamo fare ancora molto rispetto agli strumenti già messi in campo dal nostro Esecutivo: dai progetti avviati con l’Internazionalizzazione alle attività di promozione dei territori attivate con numerose delegazioni della stampa estera ospitate e accompagnate in diversi tour per la Sardegna. Se dobbiamo raccontare la nostra terra – ha aggiunto l’assessore – non basta più parlare solo di mare e spiagge. Bisogna affiancare a tutto questo le tradizioni, la storia e le tipicità di ogni territorio. E quindi agricoltura, archeologia, ambiente, agroalimentare e artigianato sono le chiavi di lettura nuove su cui dobbiamo spingere con maggior determinazione. Uniamo le forze – ha concluso Pierluigi Caria – per sfidare i mercati e promuovere la Sardegna nel mondo intero.»
L’assessore dell’Agricoltura ha poi avanzato la proposta, accolta dai rappresentanti dei Consorzi, di avviare un tavolo che chiuda nel breve periodo un ragionamento di aggregazione fra le realtà produttive isolane. I lavori sono stati quindi aggiornati alle prossime settimane, quando sarà presentata in Assessorato una proposta su cui avviare il confronto, supportato dagli uffici regionali.
Erano presenti all’incontro i rappresentanti di: Consorzio di tutela Carignano del Sulcis DOC; Consorzio tutela vini di Sardegna DOC; Consorzio di tutela vini di Cagliari DOC; Consorzio di tutela Vermentino di Sardegna DOC; Consorzio di tutela Alghero DOC; Consorzio Cannonau di Sardegna DOC; Consorzio tutela Malvasia di Bosa DOC; Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura DOCG.
Secondo un report elaborato nel 2016, la superficie vitata in Sardegna è poco meno di 27mila ettari su cui operano circa 28mila aziende. Sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni, ma enormemente al di sotto di quanto veniva coltivato nel 1984: 62,5mila ettari. Le attuali produzioni Dop e Igp interessano, con 14mila e 783ettari, il 55,1% della superficie vitata, circa il doppio rispetto al 2006 (7.504 ettari e circa il 23,5%). Nel 2015 sono stati prodotti in Sardegna poco più di 725mila quintali d’uva per 547mila ettolitri di vino. Di questi, 77mila e 650ettolitri erano IGP e 374mila e 809 Dop.