21 December, 2025

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E’ stato approvato oggi, in via definitiva, in Giunta regionale, il Programma annuale dello Sport 2018, proposto dall’assessore dello Sport Giuseppe Dessena, che prevede risorse per 8 milioni 468mila euro. I finanziamenti hanno l’obiettivo di supportare e migliorare gli interventi per lo sviluppo dello sport e dell’attività motoria in Sardegna.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge che prevede misure urgenti per il reclutamento di nuovi dirigenti nel Sistema Regione.
«Con il testo, che ora passa all’esame del Consiglio regionale – sottolinea Filippo Spanu – vogliamo far fronte alla necessità di introdurre nell’ordinamento regionale strumenti adeguati per il reclutamento di personale di qualifica dirigenziale per le amministrazioni del sistema Regione. L’assunzione di nuovi dirigenti è una priorità assoluta sulla base delle gravi carenze negli organici che si vanno delineando.»
Viene prevista in particolare la possibilità di conferire incarichi dirigenziali a figure esterne nei limiti dell’8 per cento della dotazione organica complessiva del sistema Regione.
Con il disegno di legge viene inoltre modificata la disciplina del corso-concorso selettivo per l’accesso alla qualifica dirigenziale, sopprimendo la limitazione riferita all’età (inferiore a 35 anni, nella legislazione vigente) per la partecipazione alle prove dei candidati esterni.
In tal modo si intende adeguare l’ordinamento regionale ai principi costituzionali in materia di parità di accesso al lavoro nelle pubbliche amministrazioni.
Inoltre, per dare maggiore speditezza all’azione amministrativa della Regione in materia concorsuale nel Ddl viene chiarito, una volta per tutte, che i bandi di concorso siano adottati dal dirigente e non dall’assessore del Personale.
«La modifica – spiega l’assessore Filippo Spanu – si rende necessaria, da una parte per adeguare la norma al principio della separazione tra funzioni di indirizzo politico ed esercizio dei poteri di gestione e, dall’altra e soprattutto, per superare le criticità che deriverebbero dall’esecuzione delle recenti decisioni del TAR Sardegna. Il Tribunale amministrativo, infatti, sulla base dell’errato presupposto che il principio in questione sia stato introdotto nell’ordinamento regionale dalla legge regionale n. 6 del 2000 anziché, come è evidente, dall’articolo 8, comma 5, della legge regionale n. 31 del 1998, porrebbe nella completa incertezza l’azione amministrativa della Regione in materia concorsuale costringendo, di volta in volta – conclude Filippo Spanu –, a confrontarsi con l’irrisolvibile dubbio se applicare la legislazione vigente, disobbedendo all’ordine del giudice amministrativo, oppure la decisione del TAR, disapplicando in questo modo una legge regionale vigente.»

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Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, all’Assemblea regionale della Federlavoro e Servizi di Confcooperative, che si è tenuta questa mattina a Sestu. Il tema dei lavori era “Stare insieme costruendo: strategie e opportunità per nuovi servizi alle imprese”. 
«Abbiamo diverse leggi, anche regionali, dedicate al mondo della cooperazione – ha aggiunto l’assessore Cristiano Erriu -. Ma si prefigurano nuovi spazi di miglioramento e di crescita: penso, per esempio, al nuovo Codice degli appalti che è una grande legge di riforma economica e sociale. Tra le modalità di gestione degli appalti, per esempio, sarà utile prevedere una premialità per la territorialità dei fornitori. La valorizzazione di questo elemento non è escluso dalle normative europee e nazionali, così come non sono esclusi i valori sociali e ambientali. La politica, su questa materia, dovrebbe avere più coraggio nel contrastare una certa tendenza dello Stato ad accentrare ed omogeneizzare gli istituti giuridici che rischiano di rafforzare la cooperazione spuria. Non dobbiamo avere paura di fare le cose giuste.» 
«C’è la possibilità concreta di attivare un tavolo di concertazione che poggia su tre gambe: Comuni, Regione e privati concessionari. Su tutto ciò – ha concluso Cristiano Erriu – si gioca molto della capacità di dare risposte ai cittadini, sia quando si utilizzano risorse pubbliche, sia quando si svolgono attività interamente private.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha oggi approvato l’aggiornamento delle prescrizioni regionali antincendio, che saranno a disposizione di tutti i cittadini sul sito della Regione (Protezione civile e Corpo forestale) e diffuse tra le associazioni di categoria dei soggetti più esposti al rischio.
«La prevenzione è sempre il primo passo per contrastare gli incendi boschivi e le prescrizioni regionali antincendi costituiscono lo strumento per evitare l’innesco di incendi e per disciplinare l’uso del fuoco nell’intero anno solare – afferma l’assessore Donatella Spano -. Con l’approvazione dell’Esecutivo le prescrizioni possono essere subito applicate e promosse a beneficio di cittadini, turisti e degli operatori del mondo delle campagne». 
Le prescrizioni antincendi costituiscono parte integrante del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (PRAI), redatto lo scorso anno per il triennio 2017-2019. In particolare contengono indicazioni e regole dettagliate per alcune categorie di attività svolte da: allevatori, agricoltori e selvicoltori; proprietari e gestori di strade e ferrovie; proprietari e gestori di linee e cabine elettriche; amministratori comunali; proprietari e gestori di insediamenti turistico-residenziali, di campeggi, di villaggi turistico alberghieri ed alberghi, ristoranti, agriturismi, discoteche, locali di spettacolo e trattenimento.
«Sugli incendi – conclude Donatella Spano – teniamo alta la guardia tutto l’anno e non solo dal 1° giugno al 31 ottobre, cioè nel ‘periodo di elevato pericolo di incendio boschivo’. Ma per la tutela del nostro patrimonio boschivo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. A questo proposito è stato significativa l’intesa siglata lo scorso mese tra Regione, associazioni di categoria delle aziende agropastorali e Anci Sardegna per le attività di collaborazione in materia di antincendio boschivo e rurale. Stiamo, intanto, rafforzando le azioni per le strutture ricettizie.»

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Sono undici le donne che questa mattina hanno ricevuto dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’attestato che riconosce il percorso di inclusione attiva fatto grazie al progetto di alta cucina del Plus di Ales Terralba. Le donne, di diversi Comuni dell’Oristanese, sono state individuate dai Servizi sociali e supportate da psicologhe nell’inserimento nel gruppo di lavoro, guidato dallo chef Gianni Picci.
L’assessore Arru, dopo aver ringraziato i sindaci del Plus (32 le Amministrazioni coinvolte) ed il coordinatore del progetto, Marco Zurru, ha sottolineato come quello di Ales Terralba rappresenti un esempio concreto di ciò che il Reis deve essere.
«Con questa iniziativa – ha detto l’assessore della Sanità – tocchiamo con mano la logica del Reddito di inclusione sociale. C’è la volontà di fare gruppo, di mettere insieme amministrazioni diverse che fanno comunità, persone che stanno insieme e mettono a disposizione le proprie capacità ed esperienze, che recuperano la propria autonomia in un’ottica di riscatto. Questo è il Reis e a breve avremo la nuove linee guida, elaborate in collaborazione con l’Anci Sardegna.»
In pochi mesi, le partecipanti si sono cimentate con oltre trecento piatti di alta cucina, seguite dallo chef Picci e, al termine del percorso, hanno acquisito una professionalità spendibile sul mercato del lavoro (una di loro ha già trovato impiego come cuoca).

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La musica millenaria delle launeddas ancora una volta protagonista del grande schermo: questa volta lo strumento musicale sardo è stato interpretato dall’artista francese Aurélien Froment. Il risultato è il film “Allegro Largo Triste” dedicato a Franco Melis di Tuili – allievo del maestro Aurelio Porcu, di Villaputzu – l’unico suonatore che ha seguito la scuola tradizionale. L’opera sarà presentata a Cagliari lunedì 7 maggio 2018, alle 20.00, alla Cineteca Sarda – viale Trieste, 126. Un secondo appuntamento è previsto per il giorno dopo, martedì 8 maggio, a Villaurbana – alle 20.30 in via De Gasperi 12, sempre con la preziosa collaborazione tra l’Associazione Iscandula con la Cineteca Società Umanitaria, Labimus-Università di Cagliari e l’Associazione Tradizioni Popolari Biddobrana.

Il film diAurélien Froment inquadra Franco Melis in diversi momenti della sua attività di artista, insegnate e costruttore di launeddas ma l’impostazione del regista francese è molto diversa rispetto agli altri film finora realizzati sul clarinetto sardo che hanno tutti un taglio etnomusicologico-antropologico. Inoltre, fatto eccezionale, per le riprese di Allegro Largo Triste – terminato un anno fa – Aurélien Froment ha addirittura adoperato il Super 35 mm, uno standard di pellicola alto e caro poco usato anche nel cinema, ormai quasi tutto in digitale. Questa è l’ultima produzione a tema. Ad aprire la tradizione di film dedicati ai suonatori è stato l’antropologo danese Andreas Fridolin Bentzon che nel 1962 girò buona parte delle sue poche pellicole con il maestro Antonio Lara di Villaputzu; nel 1982 Diego Carpitella girò un film su Dionigi Burranca, nel 1991 l’Associazione Iscandula ha dedicato tutta una produzione ad Aurelio Porcu.

A dare il benvenuto al pubblico a Cagliari saranno Antonello Zanda, direttore della Società Umanitaria – Cineteca Sarda; a seguire gli interventi di Paolo Frau, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari. E poi la parola passa ai protagonisti: Aurélien Froment, autore del film e Franco Melis di Tuili. A seguire l’intervento di Ignazio Macchiarella, docente di Etnomusicologia dell’Università di Cagliari che guiderà un gruppo di studenti e l’intervento di Dante Olianas, Presidente di Iscandula che ha fatto da tramite col regista francese per la realizzazione del film ed ha organizzato l’evento di Cagliari e Villaurbana. Dopo la proiezione e la discussione, il maestro Franco Melis e il gruppo dei Sonus Antigus, eseguiranno alcuni brani con le launeddas.

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Continua a piovere con insistenza ed abbondanza in tutto il Sulcis Iglesiente, i fiumi sono in piena, i campi allagati, molti casolari isolati. Uno degli episodi più preoccupanti si è verificato nella frazione di San Benedetto, una delle borgate più popolose di Iglesias, con danni a diverse abitazioni. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia un appello urgente all’assemblea di via Roma.

«Il bilancio di questa ondata di maltempo che ha investito il Sulcis Iglesiente – denuncia Gianluigi Rubiu, che ha presentato una mozione con la richiesta di convocazione urgente del Consiglio – richiede un intervento urgente per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. L’agricoltura è in ginocchio. Nella zona le esondazioni dei fiumi e dei torrenti e le piogge straordinarie hanno provocato danni ingenti, con le produzioni distrutte e centinaia di aziende allagate.»

In tutta l’area colpita, è difficile la circolazione, in alcuni casi il transito è stato temporaneamente interrotto. La strada che conduce a Fluminimaggiore, costeggiando il corso d’acqua, è stata distrutta dal nubifragio. Diversi chilometri di fila lungo alcuni tratti delle strade provinciali che attraversano la Provincia.

«Si auspica – conclude Gianluigi Rubiu – la convocazione immediata della commissione Lavori pubblici per risanare i disastri e ripristinare le adeguate condizioni dei collegamenti stradali, evitando così disagi ai cittadini.»

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Nonostante gli impegni assunti dall’ATS Sardegna, la situazione dei tempi di attesa per la Specialistica Ambulatoriale alla ASSL di Carbonia resta critica e, in qualche caso, non solo i tempi non si accorciano, ma si allungano sensibilmente.

E’ quanto emerge dal caso segnalatoci stamane da un cittadino, Onofrio Lampis, che il 26 aprile scorso ha prenotato un elettrocardiogramma ed una visita cardiologica per la moglie, Sandra Melargo, al Poliambulatorio di San Ponziano, in piazza San Ponziano, a Carbonia, ricevendo un’impegnativa a presentarsi per le visite e gli esami alle ore 10.00 di lunedì 10 giugno 2019!!! 410 giorni dopo!!!

L’attesa è molto più lunga di quella, già di per sé lunghissima, riportata nell’ultima rilevazione dei tempi di attesa mesi per Sede Strutture Pubbliche e Private Autorizzate, effettuata il 5 febbraio 2018, che per una visita cardiologica al poliambulatorio San Ponziano, a Carbonia, riportava una media di 303 giorni. Da 303 a 410 giorni, l’incremento è di oltre un terzo!!!

La situazione riportata nella rilevazione effettuata dalla ASSL di Carbonia nel presidio ospedaliero Sirai (337 giorni di attesa) e negli altri poliambulatori della ASSL di Carbonia, non era certamente migliore, tranne che al poliambulatorio di Iglesias (239 giorni): poliambulatorio di Giba 343 giorni, poliambulatorio di Sant’Antioco addirittura 513 giorni. Unica eccezione lo studio cardiologico Sassu, dove i giorni medi di attesa stimati sono 81.

La situazione non è rosea neanche per molte delle altre visite specialistiche ambulatoriali (vedi elenco della ASSL di Carbonia con la rilevazione del 5/02/2018 pubblicato nel sito internet aziendale Specialistica Ambulatoriale – Tempi di attesa ATS Sardegna – ASSL Carbonia).

Stamane abbiamo intervistato Onofrio Lampis.

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La pioggia, questa mattina, non ha fermato il sit-in promosso dal circolo cittadino dei Riformatori sardi, d’intesa col coordinamento territoriale, davanti alla sede INPS, in via Trieste a Carbonia, per richiamare l’attenzione sul rischio di smantellamento della sede, dopo che non sono stati sostituiti i lavoratori cessati o spostati e dopo che non si effettua più da tempo il servizio per le imprese e i giorni di apertura sono stati ridotti da cinque a tre la settimana. Al sit-in, oltre ai dirigenti dei Riformatori sardi Peppino La Rosa e Roberto Gibillini, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda, il capogruppo del Patto Civico in Consiglio comunale Daniela Garau, i presidenti del Movimento Partite Iva e del Comitato Artigiani e Commercianti Elio Cancedda ed Ivan Garau.

Durante il sit-in, abbiamo intervistato Roberto Gibillini, coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi; il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda e Peppino La Rosa, dirigente regionale dei Riformatori sardi.