22 December, 2025

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Le temperature che ieri hanno quasi raggiunto i 30° tra Sondrio e Valmalenco sono il miglior viatico per le manifestazioni del fine settimana. Due le iniziative di particolare richiamo turistico: “Percorri la Valmalenco” domenica 22 aprile (ultravalmalenco.com) e gli eventi della Ponte in Fiore che si allungano fino al 25 aprile.

La prima si divide in due: per runner e per famiglie. Partendo dalla corsa non competitiva (minimo 14 anni) lungo il rinnovato e panoramico sentiero Rusca, con partenza a Sondrio, in piazza Campello, e arrivo a Chiesa in Valmalenco, in via Roma. Il percorso ha una lunghezza di 15,8 km e un dislivello positivo di 800 m. Per le famiglie invece prevista una camminata non competitiva di 6 km con partenza da Torre di Santa Maria. Per i partecipanti di entrambe previsti pettorale, pacco gara, pranzo al palazzetto di Chiesa in Valmalenco e servizio bus per il ritorno.

Ma il clima già estivo permetterà di godere appieno anche lo splendido borgo di Ponte in Valtellina, partecipando ai vari appuntamenti previsti dalla Ponte in Fiore. In particolare sabato alle 21.00 con gli incontri corali presso la Chiesa di Sant’Ignazio con il coro Vetta di Ponte in Valtellina , il coro Croz Corona della Val di Non e il coro Stelvio dell’Alta Valtellina. Da non perdere domenica alle 14 la passeggiata di primavera attraverso l’agro pontese. Un fantastico itinerario nel paese con soste allietate da musica e prodotti tipici, con arrivo nel giardino di casa Patrizi, con rinfresco.

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Si celebreranno i cent’’anni dalla nascita di Armando Trovajoli alla nona edizione del Bif&st – Bari International Film Festival ideato e diretto da Felice Laudadio che si svolgerà dal 21 al 28 aprile. L’’evento “Armando Trovajoli, la Musica tra Teatro e Cinema”, si svolgerà il 22 aprile al Teatro Petruzzelli, e sarà presentato da Pippo Baudo, grande amico e estimatore di Trovajoli. Si tratta di una produzione originale del Festival “Creuza de Mà – Musica per Cinema”, ideata da Gianfranco Cabiddu, con la direzione musicale di Rita Marcotulli.

Il cine-concerto di 90 minuti in ricordo del grande Maestro avviene nel centenario della nascita, con proiezione di immagini dai suoi film, le sue musiche e le sue canzoni, trascritte e arrangiate in una veste nuova, ed affidate all’esecuzione di grandi musicisti, in omaggio alla passione di Armando Trovajoli per il jazz, che fra l’’altro curò le musiche di quasi tutti i film diretti da Ettore Scola, presidente onorario del Bif&ST e presidente effettivo fino alla sua scomparsa. Al pianoforte ci sarà Rita Marcotulli, Peppe Servillo alla voce, Luciano Biondini alla fisarmonica, Daniele Tittarelli al sax, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Alessandro Paternesi alla batteria, Enrico Rava alla tromba.

È quasi sold out la vendita dei biglietti a conferma di quanto sia attuale Armando Trovajoli. Per l’’occasione sarà inoltre presentata l’’ultima intervista audiovisiva rilasciata dal Maestro per il Bif&ST 2013, pochi giorni prima della sua scomparsa. Il tributo comprenderà inoltre il documentario Armando Trovajoli. Cent’’anni di musica di Mario Canale e Annarosa Morri, che è stato presentato in anteprima al Festival “Creuza De Mà”. Il doc sarà proiettato al Mulcinema Galleria alle 17.00 del 21 aprile in Sala 1.

“Cent’anni di musica” è il lungo racconto autobiografico di un musicista che ha segnato con la sua opera quasi un secolo. Armando Trovajoli parla con tono leggero delle sue passioni: Bach, Mozart, l’amore per il jazz, la musica per il cinema e le commedie musicali. Un ritratto molto personale ma anche una grande lezione sulla musica del ‘900 e sul cinema fatta da un artista che ha composto musiche indimenticabili ed ha firmato alcune tra le musiche più celebri del nostro cinema, componendo un centinaio di colonne sonore, da quella di “Riso Amaro” di Giuseppe De Santis del 1949 a quella di “Giovani e belli” di Dino Risi nel 1996, ma anche “Un giorno in pretura”, “La ciociara”. “C’eravamo tanto amati”, “Profumo di donna”, “Una giornata particolare”. Armando Trovajoli è stato pianista, direttore d’orchestra, compositore prolifico e poetico. La commedia musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e Giovannini deve tanto alle sue composizioni. Tra le sue canzoni più celebri anche “Aggiungi un posto a tavola” e “Roma nun fa’ la stupida stasera”, scritta e musicata per Nino Manfredi nel 1961.

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All’Aou di Sassari è tutto pronto per l’appuntamento con le urne del 23 aprile, quando quasi 2mila dipendenti andranno a votare la componente elettiva del personale del comparto all’interno del comitato di dipartimento delle Professioni sanitarie.

Le elezioni di lunedì rappresentano l’ultimo passo per il completamento dei dipartimenti aziendali.

Il seggio resterà aperto dalle ore 9.00 alle ore 18.00, nei locali della struttura complessa, Direzione igiene e controllo infezioni ospedaliere, in via Padre Manzella numero 4.

Possono votare i dipendenti in servizio a tempo indeterminato alla data del 15 dicembre 2017 e coloro che sono assunti a tempo determinato qualora in possesso dei requisiti per la stabilizzazione previsti del Dpcm del 6 marzo 2015, così come recepito dalla Dgr numero 45/35 del 2 agosto 2016.

Può essere eletto il personale sanitario del comparto in servizio a tempo indeterminato alla data del 15 dicembre 2017, data di prima indizione delle elezioni o in possesso dei requisiti per la stabilizzazione previsti del Dpcm del 6 marzo 2015, così come recepito dalla Dgr numero 45/35 del 2 agosto 2016.

Il seggio è stato allestito con il contributo del comune di Sassari che ha fornito le cabine elettorali e le urne.

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Il Parlamento europeo ha approvato ieri una risoluzione sui rischi per la salute derivanti dalla caduta dei tassi di vaccinazione. Nella risoluzione i deputati rilevano che i dati epidemiologici evidenziano notevoli lacune nella diffusione dei vaccini e un tasso di copertura vaccinale troppo basso per assicurare che il pubblico goda di una protezione adeguata contro le malattie prevenibili con la vaccinazione.

La diffusa e crescente riluttanza nei confronti dei vaccini sta già avendo conseguenze, quali epidemie di morbillo in un certo numero di Paesi, che si sarebbero potute evitare. 

I deputati sottolineano che i vaccini sono rigorosamente testati attraverso molteplici fasi di prova e periodicamente rivalutati. Accolgono con favore l’imminente avvio di un’azione comune, cofinanziata dal programma dell’UE per la salute, volta ad aumentare la copertura vaccinale.

Propongono, inoltre di rafforzare la base giuridica per la copertura vaccinale e invitano la Commissione ad agevolare un programma di vaccinazione più armonizzato e meglio allineato in tutta l’UE.

Il documento chiede una maggiore trasparenza nella produzione e nella valutazione dei vaccini e dei loro coadiuvanti e il finanziamento di programmi di ricerca indipendenti sui loro eventuali effetti collaterali, per ristabilire la fiducia nei confronti delle vaccinazioni.

Si evidenzia inoltre che i ricercatori sono tenuti a dichiarare ogni eventuale conflitto di interessi e chi si trovasse in tale posizione dovrebbe essere escluso dal comitato di valutazione dell’EMA. Anche la riservatezza delle decisioni di detto comitato dovrebbe essere abolita e i dati scientifici dovrebbero essere resi pubblici.

I deputati chiedono di fornire ai cittadini informazioni inclusive, fattuali e basate su dati scientifici per contrastare le informazioni inaffidabili, fuorvianti e prive di fondamento scientifico in materia di vaccinazioni.

E’ ingiustificabile che il costo di una confezione completa di vaccini per un solo bambino sia aumentato di 68 volte tra il 2001 e il 2014. I deputati sostengono, quindi, l’accordo esistente che consente di acquisire congiuntamente i vaccini, mettendo in comune il potere d’acquisto degli Stati membri.

La risoluzione non vincolante è stata approvata per alzata di mano.

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La Dinamo Banco di Sardegna sarebbe orientata su Vincenzo Esposito come guida tecnica per la stagione 2018-19. Il tecnico di Pistoia – che ha un contratto per la prossima stagione ma con escape a suo favore – sarebbe l’unico candidato nei programmi del presidente Stefano Sardara: le parti approfondiranno i contatti al termine della stagione, ma qualunque pista alternativa verrebbe valutata solo in caso di eventuale, ma al momento non probabile, fumata nera con Esposito.

La squadra, intanto, sotto la guida di Zare Markovski, prepara un’altra sfida fondamentale in chiave play-off. Domenica, alle 12.00, al PalaSerradimigni è in programma la partita con i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, seconda in classifica con 40 punti, a due sole lunghezze dalla capolista solitaria EA7 Emporio Armani Milano. La Dinamo insegue la seconda vittoria consecutiva, dopo quella di Pistoia.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

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Emergenza nei reparti di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. Dopo la grande polemica sui punti nascita con meno di 500 parti l’anno da chiudere, con un dissenso aperto della popolazione, nel presidio sanitario della Gallura si apre un nuovo caso. La carenza di personale, infatti, ha prodotto la chiusura dell’unità medica inglobata nel nosocomio con gravi rischi per le future mamme. La questione è approdata anche in Consiglio regionale con la denuncia di Edoardo Tocco (vicepresidente della commissione salute nell’aula di via Roma) e del rappresentante gallurese Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci. I forzisti porteranno la protesta all’interno dell’assemblea regionale: «Nessun intervento per le partorienti del territorio per la mancanza di personale all’interno dell’ospedale – spiegano i due consiglieri regionali di Forza Italia -. E’ l’ennesima storia di ordinaria follia della sanità sarda, che sta ormai ignorando le esigenze dei pazientiUna situazione insostenibile – aggiungono Tocco e Fasolino, che annunciano per la prossima settimana un sopralluogo nel presidio ospedaliero con i sindaci galluresi – anche perché, con la stagione estiva alle porte, la domanda di cure si sposterà nelle aree rivierasche del territorio. Quattro medici su sette risultano assenti dal servizio. Abbiamo messo da tempo in luce gli effetti devastanti dei tagli sulla sanità. Il segnale che arriva da Tempio è solo l’ultima nota dolente. Si apprende che poi la Corte dei Conti ha dato il via libera alla gestione economica regionale. E’ la conseguenza logica delle sforbiciate ai servizi, che stanno producendo lo smantellamento della sanità isolana». 

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Mercoledì 25 aprile, a Carbonia, verrà celebrato il 73° anniversario della Liberazione (1945-2018). Questa data è il simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica messa in campo, durante la Seconda Guerra Mondiale, dai partigiani contro il governo fascista della Repubblica di Salò e l’occupazione nazista. «Renderemo omaggio a tutti gli uomini e le donne che hanno lottato, anche sacrificando la loro vita, per la conquista dei diritti e dei valori della democrazia e della libertà – dice il sindaco, Paola Massidda –. Conquiste di cui oggi possiamo beneficiare tutti noi. È nostro impegno far sì che la libertà che i nostri padri ci hanno donato 73 anni fa venga difesa contro qualsivoglia forma di oppressione». 

Per festeggiare il 73° anniversario della Liberazione, mercoledì 25 aprile alle ore 10.00, in piazza Roma, il sindaco Paola Massidda deporrà una corona d’alloro presso la targa dedicata ai caduti per la Liberazione dell’Italia. La celebrazione sarà accompagnata dal sottofondo musicale della Banda Vincenzo Bellini. A seguire, dalle ore 10.30, la sala polifunzionale di piazza Roma ospiterà lo spettacolo teatrale “Storia di una piccola città”, organizzato dalla compagnia La Cernita Teatro, insieme all’Anpi sezione di Carbonia e al Comitato provinciale Carbonia Iglesias, con il patrocinio del comune di Carbonia. La performance, che si inquadra all’interno del progetto denominato “Il lavoro mobilita_abitare le storie”, è diretta da Monica Porcedda e vedrà la partecipazione di Pietro Carta, Piero Deidda, Lucia Longu, Mariella Mannai, Luciano e Rosanna Sulas. Lo spettacolo sarà incentrato su alcuni temi chiave: famiglia, comunità, memoria, diversità e multiculturalismo. Verrà ricostruita la storia di una piccola città che, appena uscita dalla guerra, si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere. Carbonia è una piccola città costruita a bocca di miniera, che rappresenta il sogno di emancipazione per molti giovani attratti dalla speranza di un lavoro e di una nuova vita. Una città che però, dopo soli dieci anni dalla sua fondazione, mostra i segni della sua esistenza precaria quando i più economici carboni esteri mettono in crisi il settore estrattivo.

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Presso l’Ufficio Tributi del comune di Carbonia, è in distribuzione il Modello 730/2018, per la denuncia dei redditi percepiti nel 2017.

L’Ufficio sarà a disposizione nei seguenti giorni ed orari:

Martedì, dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle ore 18.00.

Giovedì, dalle 10.00 alle 13.00.

Il Modello può essere ritirato, tutti i giorni, anche presso la Portineria del Comune.

 

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Oggi scadevano i termini per aderire alla class action intenta dall’associazione dei consumatori Adiucomsum contro Abbanoa per il risarcimento dei danni subiti a causa dell’erogazione di acqua non potabile nel periodo 2011/2015.  E oggi l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, ha diffuso una nota, nella quale afferma che «la class action sulla non potabilità si sta ormai configurando come un grande bluff. Il principio cardine: oggi in Italia il sistema tariffario non prevede alcuna decurtazione per i periodi di non potabilità. Non c’è un caso a livello nazionale a cui poter fare riferimento».

«Il motivo è semplice: l’Autorità vuole evitare che un Gestore trovi più conveniente avere una tariffa più bassa  che fare gli investimenti necessari per adeguare il sistema di potabilizzazione. Trova più incisivo utilizzare lo strumento  delle sanzioni, anche severe, qualora i Gestori siano inadempienti ai loro obblighi per negligenza o sottovalutazione. Personalmente – conclude l’Amministratore Unico – ritengo che le penalizzazioni anche severe verso i Gestori, peraltro previste  anche in Sardegna dalla Convenzione di Servizio stipulata con l’Ente d’Ambito, siano la strada corretta. Fermo restando che non possono essere addebitate al Gestore inadempienze riconducibili alle condizioni a volte disastrose con cui gli impianti a suo tempo sono stati affidati.»

«I Gestori devono essere impegnati e controllati affinché attuino gli interventi di regolarizzazione e ammodernamento di questi impianti: si tratta di investimenti ai quali è destinata una parte importante della tariffa, che anche per questo deve essere integralmente riscossa. Attacchi strumentali e dal sapore politico.»

«Abbanoa ritiene di essere in presenza di attacchi portati avanti in modo strumentale dagli ormai noti “professionisti dalle cause facili” e da personaggio politici in cerca di ribalta in una fase che precede la prossima campagna elettorale per le Regionali. Abbanoa ritiene di essere in presenza di una campagna che cerca toni forti e frasi ad effetto  ma debole nei contenuti e gestita con spregiudicatezza e approssimazione. Basti pensare agli “strafalcioni” presenti negli elenchi dei Comuni non potabili diffusi in questi giorni da un’Associazione di Consumatori» (Adicomsum, n.d.r.). 

«Sul fronte dei numeri, sui 377 Comuni della Sardegna, appena una quarantina (un laconico 10 per cento circa) sono stati interessati da ordinanze per l’acqua non potabile tra il 2011 e il 2015 e si è evitato accuratamente di guardare all’andamento 2016/2017. Fra l’altro, dagli elenchi diffusi da un’Associazione regionale di consumatori spuntano centri non gestiti da Abbanoa. E’ l’esempio di tre Comuni messi in bella mostra nel materiale informativo diffuso attraverso la Rete, che non ricadono sotto il governo del Gestore Unico. A riprova anche del fatto che la non potabilità riguarda anche i Comuni che sono alimentati da fonti proprie (sorgenti o pozzi).

Oggi, grazie agli interventi strutturali realizzati nelle reti e negli impianti portati avanti da Abbanoa, l’incidenza della non potabilità è bassissima ma c’è chi pur di affilare le armi contro Abbanoa non tiene conto del lavoro fatto in questi anni. Eppure i risultati sono evidenti. A Porto Torres la non potabilità è ormai solo un ricordo. A Sassari sono crollati sia i giorni di non potabilità sia le zone interessate (soprattutto frazioni con pochi abitanti). Se nel 2015 la popolazione interessata era il 58,37%, nel 2016 è risultata del 33,4% e nel 2017 è crollata al 9,01%. Emblematico è il caso di Musei dove proprio nel 2017 è stato completato un impianto di filtraggio all’avanguardia e completamente automatizzato per eliminare la torbidità che caratterizza l’acqua delle sorgenti di Musei (ogni anno la fonte di Guttureddu che approvvigiona il centro abitato è infatti soggetta a un aumento esponenziale dell’intorbidimento). Negli impianti di Siniscola (Marfili e Frunche e Oche) è in corso un intervento di potenziamento di circa 300.000 euro ma in progettazione c’è anche un ulteriore intervento di 925.000 euro. 

Esistono casi di rilievo Tempio, Luras, Calangianus e Bortigiadas ma anche qui Abbanoa ha lavorato per trovare la soluzione: a Tempio è stata bandita la gara per la progettazione del maxi intervento (finanziamento complessivo a disposizione è di 7.580.000 euro) e a Buggerru il Comune ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori  del nuovo impianto di trattamento (che risolverà i problemi di non potabilità).

Morimenta, frazione con pozzo locale. E’ considerato il centro maggiormente interessato, in territorio di Mogoro, da una non potabilità cronica. Si deve però sapere che la frazione di Morimenta non è servita da alcun potabilizzatore di Abbanoa, ma da un pozzo locale. La soluzione l’ha trovata proprio Abbanoa che servirà la frazione con un collegamento all’acquedotto Tirso garantendo acqua potabile. L’intervento, in fase di progettazione, renderà l’acqua da sempre non potabile in acqua buona da bere nelle frazioni di Morimenta stessa e di Sa Zeppara (Guspini). A questi interventi si affiancano, nel Bord Sardegna, i 20 milioni di euro in lavori già appaltati per realizzare un maxi potabilizzatore (Torpè) all’avanguardia e due nuovi acquedotti al servizio dell’Alta Baronia e della Bassa Gallura. Serviranno a garantire stabilità, specie nella stagione estiva, ai Comuni con difficoltà di approvvigionamento.

A garanzia dell’acqua distribuita in rete, il Gestore effettua infatti circa 17.000 prelievi di campioni annui (per determinare circa 300.000 parametri chimici e batteriologici). Significa che ogni giorno vengono eseguiti fino a 50 controlli a campione. I controlli interessano l’intera filiera del processo: verificano la qualità della materia prima, dello stato della potabilizzazione e delle proprietà chimiche e batteriologiche del prodotto in distribuzione, il tutto per garantire la massima sicurezza a ciascuno di noi. Un aspetto che merita ancora più attenzione se si  considera che la Sardegna, a differenza delle altre regioni d’Italia, preleva l’acqua grezza per l’85% da invasi artificiali che spesso non offrono una buona qualità dell’acqua. Acqua grezza che necessita di  trattamenti di potabilizzazione più delicati rispetto a quanto avviene in altre parti del Paese: a questo servono i 45 potabilizzatori presenti in Sardegna, vere fabbriche dell’acqua potabile.»