23 December, 2025

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E’ stata ufficializzata oggi un’importante novità nel progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. La centrale a carbone, prevista per l’approvvigionamento energetico dell’Eurallumina, è stata stralciata dal progetto della Rusal presentato alla Regione e che ora prevede, in accordo con l’Enel, il collegamento al vaporodotto attraverso la centrale Grazia Deledda di Portoscuso. Su questa variante si dovrà pronunciare il ministero dell’Ambiente che stamane si è confrontato sull’iter procedimentale con i tecnici dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente guidati dalla direttrice generale, Paola Zinzula, e dal coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi.
«Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano – perché non si farà più la centrale a carbone: era un’ipotesi già tentata nel 2012, ma che è diventata percorribile grazie al nostro lavoro, alla collaborazione e all’azione sinergica del ministro Carlo Calenda e del presidente Francesco Pigliaru, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale e mantenendo l’equilibrio tra tutela dell’ambiente e occupazione.»
«Accogliamo con favore che a Roma, questa mattina, si sia fatta chiarezza sull’istruttoria che riguarda il progetto Eurallumina – ha concluso Donatella Spano -, stabilendo modalità e tempi sia per il livello nazionale che per quello regionale e riconoscendo l’importante lavoro fatto dai tecnici dell’assessorato.» 
Il coinvolgimento del Ministero sospende la procedura regionale, che riprenderà una volta che arriverà il pronunciamento sulla Via (valutazione di impatto ambientale) nazionale. La Rusal potrà decidere se mantenere il procedimento con la variante proposta o presentare un nuovo progetto.

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Monsignor Arrigo Miglio.

Nel corso della riunione ordinaria della Conferenza Episcopale Sarda, tenutasi martedì 17 aprile nell’Episcopio di Oristano, sotto la presidenza di S.E. Monsignor Arrigo Miglio, ampio spazio è stato dedicato alla proposta di poter usare la lingua sarda nel testo integrale della Santa Messa, che si celebrerà nella cattedrale di Cagliari il prossimo 28 aprile, in occasione di “Sa Die de Sa Sardigna”. Tale proposta è pervenuta alla CES, tramite il suo Presidente, da parte del Comitato organizzatore della ricorrenza e del gruppo di lavoro “Prego in sardu”, con il quale la CES da tempo ha avviato una collaborazione sul tema. L’ampia discussione si è conclusa con una unanime e articolata risposta della CES alla richiesta.

In primo luogo i Vescovi hanno espresso convinta adesione allo spirito e alla portata storico-culturale della Giornata, per una sempre più corale e partecipata autocoscienza del popolo sardo circa la propria identità e i percorsi più idonei a rafforzarne la coesione sociale e il comune impegno nella costruzione del proprio futuro.

I Vescovi, si sono detti altresì onorati e felici della presenza di S.E. Monsignor Angelo Becciu, Sostituto alla Segreteria di Stato di Sua Santità, illustre figlio della nostra Terra, che contribuirà a dare lustro alla “festa dei Sardi” e a sottolinearne gli alti significati sociali e culturali, circa i quali la Chiesa non può essere estranea.

I Vescovi sono anche fortemente convinti che cultura, identità e lingua sono fortemente collegati e interdipendenti fra di loro. Anche la trasmissione della fede, la preghiera e la liturgia, perciò, possono trovare nuova linfa e vigore dall’essere espressi e tramandati nella propria lingua madre. Per tale ragione la CES ha ultimamente accelerato l’iter necessario per arrivare alla stesura e alla richiesta di approvazione “ad experimentum” da parte della Santa Sede di una decina di formulari, come previsto dalle leggi canoniche. Questo materiale, al quale sta lavorando il gruppo di lavoro “Prego in Sardu”, non è ancora pronto. Appena lo sarà e, dopo un’attenta lettura dell’apposita Commissione della CES, dell’assemblea della Conferenza Episcopale Sarda, e da questa sarà inoltrato alla Santa Sede per la dovuta approvazione.

Il prossimo 28 aprile, testo guida sarà quello già usato lo scorso anno da S.E. Monsignor Arrigo Miglio con l’aggiunta di alcune parti (canti, riti iniziali, letture e salmo, preghiera dei fedeli, orazioni, Santus, Agnus Dei, Padre nostro…). Non può essere ancora inclusa la Preghiera eucaristica, cuore sostanziale della Santa Messa, circa la quale, unica Autorità competente a valutarne la conformità e a darne l’autorizzazione è la Santa Sede, dopo l’iter suddetto. Né al singolo vescovo, né alla Conferenza Episcopale è riconosciuto alcun potere di delega.

I Vescovi sono convinti che, per il momento, già la prassi introdotta e le possibili aggiunte appena dette, siano un passo molto importante e significativo, nella direzione da tutti auspicata. E, comunque, un tangibile gesto di convinta partecipazione della Chiesa sarda alla “Festa dei Sardi”.

+ Sebastiano Sanguinetti, segretario

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Un ordine del giorno rivolto al Consiglio dei ministri accoglierà lo schema di norme di attuazione dello Statuto predisposto dalla commissione paritetica ma ribadirà i fondamenti della specialità della Regione Sardegna.

E’ il risultato della seduta congiunta delle commissioni Prima (Autonomia) e Terza (Bilancio) che si sono riunite questo pomeriggio in Consiglio regionale per approfondire lo schema di norme di attuazione 5 XV Collegio dei revisori dei conti.

Nel corso della lunga seduta sono stati auditi i componenti della Commissione paritetica sulle norme di attuazione, presieduta dall’on. Francesco Sanna e rappresentativa tanto del Governo quanto della Regione. L’on. Francesco Sanna ha ribadito che lo schema di norme di attuazione «è maturato davvero in modo congiunto sfociando con la proposta in esame, che sotto il profilo della gerarchia delle fonti è rafforzata rispetto alla legge ordinaria e mette al riparo davanti al rischio che il Governo sollevi la questione di legittimità costituzionale».

Al termine dell’audizione e del confronto con i commissari e con l’assessore Raffaele Paci, i presidenti delle commissioni Franco Sabatini e Francesco Agus hanno ribadito «la necessità di riaffermare anche in questa sede il valore dei principi costituzionali posti a fondamento dell’Autonomia e dello Statuto speciale della Sardegna. Nell’ordine del giorno che presenteremo all’Aula aggiungeremo alcune integrazioni, nel segno della specialità della Sardegna che non ostacoleranno il cammino delle norme di attuazione come redatte dalla Paritetica».

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«La lotta alla peste suina, come rivelato la scorsa settimana dai vertici dell’Unità di progetto della Regione Sardegna, sta dando ottimi risultati. C’è un calo rilevante dei focolai e dei capi infetti. Anche la presenza di suini allevati allo stato brado nelle terre pubbliche è stata fortemente limitata. Ci sono tutte le condizioni per arrivare all’obiettivo finale dell’eradicazione della malattia.»

Lo ha detto il comandante del Corpo forestale Gavino Diana alla commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale al lavoro su una proposta di legge per la valorizzazione della suinicoltura sarda.

«L’attività di contrasto alla Psa portata avanti in questi mesi ha raggiunto risultati importanti – ha aggiunto Gavino Diana – è confortante il fatto che le popolazioni interessate abbiano finalmente capito la rilevanza del problema. Molti allevatori si sono messi in regola, rimangono alcune sacche di resistenza costituite da poche persone, in gran parte hobbisti e allevatori improvvisati, che non vogliono sentire ragioni. Occorre proseguire nella linea tracciata dalla Regione. Nei terreni comunali servono regole chiare, poche norme ma inequivocabili.»

All’audizione ha partecipato anche Michele Chessa, direttore dell’Ispettorato forestale di Nuoro e rappresentante del Cfva all’interno dell’Unità di progetto contro la peste suina: «Finora sono stati abbattuti circa 1800 maiali irregolari, la gran parte dei quali positivi alla Psa – ha detto Michele Chessa – questo dato va moltiplicato per dieci, la maggior parte dei capi era infatti costituito da scrofe gravide. Con gli abbattimenti si è annullata la loro capacità riproduttiva e conseguentemente impedito al morbo di diffondersi». La situazione oggi è nettamente migliorata: «Molti siti da noi censiti sono oggi liberi da maiali allevati al pascolo brado – ha proseguito Michele Chessa – ciò che più conta è che molti allevatori abbiano deciso di regolarizzare la loro attività (140 solo a Orgosolo) perché hanno capito che da questa attività si può trarre reddito».

La commissione “Attività produttive”, intanto, ha approvato la proposta di legge che è stata trasmessa agli assessorati all’Agricoltura e alla Programmazione per la relazione tecnico finanziaria. Il testo, dopo il passaggio in Giunta, approderà in commissione Bilancio per il parere finanziario e tornerà poi in Quinta Commissione per l’approvazione definitiva.

«Speriamo di portarlo quanto prima in Aula – ha detto il presidente della commissione Luigi Lotto – la suinicoltura può essere un settore importante dell’economia isolana. Oggi si portano avanti le azioni di contrasto alla peste suina ma occorre pensare al dopo. Il vero antidoto al ritorno all’illegalità è uno sviluppo razionale del settore che garantisca capacità di reddito e lavoro.»

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E’ prossimo alla conclusione il pellegrinaggio militare interforze della Sardegna, partito sabato 14 aprile scorso da Fonni. I pellegrini hanno fatto tappa poi a Gavoi, Mammoiada, Orgosolo e Oliena, mentre oggi affrontano la penultima tappa del percorso spirituale che li porterà da Oliena a Dorgali in un percorso lungo circa 20 km.

90 chilometri, in cinque tappe, di fatica e sudore, in un continuo alternarsi tra soste in suggestivi luoghi di fede della Barbagia e della Baronia, lungo paesaggi di incantevole bellezza colorati dalle meraviglie della natura primaverile, impreziositi dalla vicinanza di arcigne cime rocciose e freschi corsi d’acqua.

Nell’ambito delle precedenti giornate i pellegrini, giunti da diverse località della penisola e da tutta la Sardegna, sono stati accolti molto calorosamente dai sindaci del territorio e dalle comunità locali tanto che la tabella di marcia è stata sempre rallentata da piacevoli incontri che hanno scandito la conoscenza personale.

L’attività, inquadrata nelle iniziative di scambio sociale e culturale del Comando Militare Esercito Sardegna, coordinata con l’Ordinariato Militare e la XVI Zona Pastorale Sardegna, ha visto la nutrita partecipazione di personale civile e militare.

Domani mercoledì 18 aprile 2018, alle ore 16:00, presso la chiesa di San Giacomo Apostolo di Orosei, la conclusione con la celebrazione della liturgia eucaristica officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E.R. mons. Santo Marcianò, unitamente ai cappellani militari isolani.

Ciò, alla presenza del Generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, delle più alte Autorità civili e militari dell’isola e delle rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e della Guardia Forestale.

L’ultima tappa del pellegrinaggio, muoverà nei territori di Onifai, Irgoli, Galtellì e Orosei, e ad essa sarà gradita la partecipazione di tutti i fedeli che vorranno unirsi al cammino nell’egida della fede e nella fratellanza.

 

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La sicurezza in montagna e la prevenzione degli incidenti nelle attività outdoor: sarà questo l’obiettivo dell’incontro che si terrà domani, mercoledì 18 aprile, a partire dalle ore 10.00, tra il CNSAS della Sardegna e le guide regionali iscritte all’AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche.

L’evento si terrà presso la sala del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, ospiti della Cooperativa Viseras, da sempre sensibile alle tematiche legate al turismo ambientale.

Le Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE incontreranno il Direttore della Scuola Alpina per parlare delle buone pratiche per prevenire gli incidenti in montagna, di come comportarsi quando accade un incidente, come attivare il Soccorso Alpino e sulla procedura da seguire in caso di recupero con elicottero. L’incontro prevede anche un importante approfondimento su quali sono le principali tipologie di incidenti che in genere si verificano in ambiente impervio e le statistiche relative agli ultimi anni.

L’evento nasce da un’iniziativa del Coordinamento Regionale dell’AIGAE nell’ambito della formazione periodica per i propri associati, per la quale la sicurezza applicata all’escursionismo praticato a livello professionale rappresenta uno degli argomenti principali. Da qui la collaborazione con i professionisti della sicurezza in ambienti impervi quali i tecnici del CNSAS.

La promozione della sicurezza in montagna e la prevenzione degli incidenti nelle attività outdoor, oltre a far parte dei compiti istituzionali del CNSAS, rappresenta per l’AIGAE un importante passo nella preparazione dei propri associati all’esercizio delle attività in territorio montano e ambiente impervio.

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Il Parlamento europeo oggi ha approvato la proposta della Commissione europea volta ad impedire ai singoli individui di creare partiti europei, permettendone la creazione solo ai partiti nazionali. Ciò serve per impedire che singoli membri di un partito nazionale creino più di un partito europeo con lo scopo di massimizzare l’accesso ai fondi pubblici, senza che i loro partiti abbiano la giusta dimensione europea. 

Sarà più semplice per il Parlamento europeo recuperare gli importi indebitamente versati e le persone colpevoli di frode saranno tenute a rimborsare i fondi indebitamente spesi. La Procura europea, che deve ancora iniziare ufficialmente il suo lavoro, sarà chiamata a indagare su presunti abusi in futuro.

Se un partito europeo e la sua fondazione affiliata non riescono a soddisfare i requisiti di sponsorizzazione necessari o forniscono false informazioni al momento della registrazione, l’Autorità indipendente per i partiti politici europei annullerà la registrazione.

Il Parlamento desidera che i partiti nazionali mostrino il logo e il manifesto politico del loro partito europeo affiliato sui propri siti web, come condizione per accedere ai fondi. Devono farlo almeno 12 mesi prima della presentazione della domande di finanziamento.

Infine, il regolamento rivisto sul finanziamento ridurrà la quota attualmente assegnata equamente a tutti i partiti europei dal 15% al 10%. Il restante 90% dovrà essere distribuito proporzionalmente al numero di deputati eletti in ciascun partito.

Le modifiche al regolamento sui partiti politici e le fondazioni europei sono state approvate con 561 voti favorevoli, 89 contrari e 36 astensioni.

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Si accenderanno sabato 21 aprile i riflettori sul “Muay thai explosion”, la manifestazione sportiva di sola muay thai che in questi anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento per atleti e appassionati dell’arte marziale del Sud-Est asiatico. La manifestazione che vede salire sul quadrato dilettanti e professionisti è arrivata alla sua 24esima edizione. A ospitare i match sarà, ancora una volta, il Tarantini fight training center di via Venezia a Sassari, dove si preannunciano scintille.

C’è grande attesa, infatti, per gli incontri della categoria professionisti nei quali i “nak su” combattono senza protezioni. I tifosi sassaresi si stanno già scaldano, nell’attesa di pregustarsi il match che vedrà il beniamino di casa, il talentuoso Antonio Viglietti, contrapposto al sennorese Cicito Chighini. Il padrone di casa, categoria 67 kg, metterà in mostra il suo carattere combattivo per non deludere, ancora una volta, i suoi sostenitori.

Ma i match del main event, in programma per le ore 20, vedranno schierati anche Pilloni contro Carta, Meloni contro Fenudi, Fois contro Demurtas e Pintus contro Arthemalle.

Come ogni edizione il Muay thai explosion prenderà il via alle ore 17.00, con le categorie bambini. Saranno oltre 70 quelli che si esibiranno sui tatami del Tarantini fight training center, e settori giovanili delle maggiori scuole dell’Arte dei re della Sardegna.

Spettacolo garantito quindi con i cinque incontri dilettantistici che precederanno il main event e che, in tutte le edizioni, hanno sempre catturato l’attenzione del vasto pubblico di appassionati.

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Dopo la conferenza di lunedì, tenuta dalla musicologa Myriam Quaquero, entra nel vivo l’VIII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari dedicato alla figura e opera di Claude Debussy nel centenario della morte.

Domani, mercoledì 18 aprile, alle 18,30 nell’Auditorium (in piazza Porrino) è in programma il primo concerto cameristico di questa nuova edizione.

Protagonista sarà il Quartetto “Andala” composto dai violinisti Corrado Masoni e Giorgio Oppo, dal violista Luigi Moccia e dal violoncellista Andrea Pettinau con la partecipazione della pianista Francesca Carta. Il programma della serata proporrà di Debussy L’Intermezzo e Scherzo per Violoncello e Pianoforte, la Sonata in sol minore L 140 per violino e pianoforte e il Quartetto in sol minore per archi.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i dipartimenti di Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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«Serve un progetto politico comune per il rilancio del Nord Sardegna.»

A sostenerlo è l’ufficio di coordinamento provinciale del partito di Energie Per l’Italia, riunitosi ieri sera, coordinato dalla coordinatrice  provinciale Elena Vidili e alla presenza del coordinatore di Sassari Alessio Paganini, per «affrontare la situazione di profonda crisi economico occupazionale che il territorio del triangolo Sassari Alghero Porto Torres» sta attraversando. Troppe incompiute e piani di rilancio annunciati e mai decollati. Che fine hanno fatto i piani di bonifiche dell’area di Porto Torres? Che fine ha fatto il frigo macello di Truncu Reale? Che fine ha fatto il piano di rilancio del porto di Porto Torres? Che fine ha fatto l’investimento sulla chimica verde a Porto Torres? Che fine ha fatto il piano industriale di rilancio dell’aeroporto di Alghero? Che fine ha fatto il piano di rilancio dell’area industriale provinciale di Truncu Reale? Che fine ha fatto il completamento della 4 corsie della Sassari-Alghero? Queste alcune delle domande che il partito di “Energie per l’Italia” si chiede. «Troppe incompiute e troppa assenza di una forte azione politica a favore del territorio da parte dei Sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres. Il nostro è un territorio addormentato e mal governato” serve una scossa straordinaria per ricreare la fiducia dei cittadini, degli imprenditori creando sinergie  fra le amministrazioni del triangolo Sassari, Alghero e Porto Torres che si confrontino unite e con forza  nei confronti di Regione e del Governo Nazionale, per ottenere il rispetto degli accordi e maggiori attenzioni e finanziamenti. Bisogna da subito stabilire linee programmatiche comuni, un’analisi approfondita dei disagi del nostro territorio, creando un tessuto socio-economico per poter vivere meglio, combattere la sempre crescente disoccupazione e aumentare la qualità della vita, del lavoro, del turismo, della tutela dei nostri beni culturali ed ambientali.»

«Rivolgo un appello al buon senso – è il messaggio finale, di Elena Vidili -, alla costituzione urgente di un tavolo di lavoro unico rivolto alle forze politiche ed associazioni civiche, alternative al PD e al M5S , nei comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres e Sorso, interessate al rinnovo dei consigli comunali, guardando alla realtà politica complessiva dei comuni del triangolo Sassari Alghero Porto Torres, che si meritano un governo delle città diverso da quello proposto oggi da Nicola Sanna a Sassari, da Mario Bruno a Alghero e da Sean Wheeler a Porto Torres.  Serve un progetto politico amministrativo locale alternativo , che sappia rivendicare con forza le esigenze del territorio nei confronti del Governo nazionale e di quello regionale.»