27 December, 2025

[bing_translator]

Una delegazione del Movimento artigiani del Sulcis ha manifestato oggi a Cagliari, per rivendicare attenzione al settore, in grave crisi ormai da anni, da parte della Giunta regionale e, in particolare, una rimodulazione del Piano Sulcis, con l’assegnazione di 30 milioni di euro, risorse che potrebbero rilanciare l’edilizia e, di conseguenza, una fetta del tessuto economico del territorio.

Al termine della manifestazione, la Giunta regionale ha annunciato con un comunicato stampa, che gli uffici sono al lavoro per delineare le modalità di assegnazione delle risorse (8 milioni di euro) che l’articolo 3 della Finanziaria regionale destina per gli ‘Interventi a sostegno delle filiere produttive’, nell’ambito del programma compreso nel Piano straordinario del Sulcis. Per contribuire alla salvaguardia del tessuto produttivo e al rilancio dell’economia, attraverso il sostegno alla ripresa e alla crescita del settore edile, sono previste azioni di agevolazione per interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
Come già anticipato nei giorni scorsi al Comitato degli artigiani del Sulcis, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni datoriali, la Presidenza della Giunta ha dato la disponibilità ad organizzare un incontro la prossima settimana, per illustrare gli interventi previsti. L’attuazione della norma, infatti, richiede una serie di passaggi amministrativi nel rispetto delle disposizioni contenute nella legge di stabilità. Nel frattempo, proseguono l’istruttoria da parte della Regione e le interlocuzioni con l’Agenzia delle Entrate per l’individuazione delle modalità attuative di più efficace attuazione.

[bing_translator]

Il carnevale con le sue feste in maschera è ormai passato. Questo non vuol dire che si debba fermare l’intrattenimento nella Riviera del Corallo ed il Miramare Gastro & Music Pub prosegue con la sua fitta programmazione di eventi e musica dal vivo.
Lo scorso weekend il nuovo locale di Alghero ha presentato, venerdì 16, un omaggio ai Queen, con l’esibizione dei “Queen in rock – a Magic Tribute” per la rassegna Friday Tribute Night, uno show davvero curato in ogni particolare sia musicale che vocale e scenico, il giorno successivo poi a far da padrone è stato il rock italiano di “Sheila e i suoi schiavi”.
Questo fine settimana invece sul palco del pub affacciato sulla passeggiata degli algheresi ben due spettacoli in esclusiva. Venerdì 23 febbraio Friday Tribute Night, la rassegna che porta nella Riviera del Corallo i concerti delle migliori tribute band presenti sul territorio sardo, giunge al dodicesimo appuntamento con l’anteprima in esclusiva del tributo ai Negrita da parte della band “La pillola”. Il longevo progetto musicale sassarese presenta per la prima volta ad Alghero il proprio omaggio a Pau & co. proprio il giorno in cui la storica band toscana pubblica il nuovo singolo “scritto sulla pelle” che anticipa il tredicesimo disco “desert yacht club”. Sabato 24 invece saranno i “Cabbijos” a salire sul palco del Miramare, si tratta di una prima volta anche per il gruppo di Porto Torres che da un decennio ormai propone un repertorio dalle sonorità pop-rock con particolare attenzione all’ironia e al coinvolgimento del pubblico come il nome stesso racconta.

I concerti sono ad ingresso libero ed il locale ha anche attivo il servizio di cucina a cura di chef Claudio Cubeddu con piatti e burger di pesce, carne e vegetariani. 

[bing_translator]

Questa sera, alle ore 21.00, nell’ambito della sesta edizione della rassegna cinematografica “Identità in transito”, al Teatro Centrale di piazza Roma andrà in onda la proiezione del film “The Witch” di Robert Eggers. 

La rassegna è organizzata dalla Società Umanitaria, in collaborazione con il comune di Carbonia. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di arricchire l’offerta di spettacoli presenti in città, con proposte di alto livello qualitativo. In questo contesto rientra in pieno l’appuntamento con “Identità in transito” che, dopo la proiezione dei film “Easy. Un viaggio facile facile” e “Mr. Ove”, oggi propone “The Witch” di Robert Eggers.
Presentato per la prima volta al Sundance Film Festival 2015, “The Witch” è uno degli horror più acclamati degli ultimi anni e ha ricevuto il plauso della critica, incassando oltre 40 milioni di dollari, a fronte di un budget di 3 milioni.

[bing_translator]

Alcune centinaia di persone hanno partecipato questa sera, a San Giovanni Suergiu, alla manifestazione organizzata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, don Tonino Bellu, per denunciare la precarietà dei servizi sanitari.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla diocesi di Iglesias, rappresentata da don Salvatore Benizzi (era prevista anche la presenza del vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, poi impossibilitato a partecipare per un imprevisto dell’ultim’ora), dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Elvira Usai, dalle associazioni locali e da tanti cittadini, gravemente penalizzati da un servizio sanitario assolutamente inadeguato.

Al termine della fiaccolata, c’è stato il concentramento in piazza, sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, nel corso del quale sono state denunciate le motivazioni della manifestazione di protesta, che si possono sintetizzare in lunghe liste di attesa per ricoveri ospedalieri e visite specialistiche, reparti ospedalieri chiusi e male organizzati e nello stato di completo abbandono in cui si trova il poliambulatorio locale, con i suoi già precari servizi, e i gravissimi disagi per i cittadini, costretti a percorrere molti chilometri per essere sottoposti a visite nelle strutture degli altri centri del Sulcis.

[bing_translator]

La Regione ha celebrato oggi con due eventi, a Sassari e Cagliari, la “Festa de sa limba mama”. Il tema scelto per la giornata è “Sa trasmissione intergeneratzionale de sa limba”. Iscolas e familias a confrontu. A Sassari, l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, ha presenziato l’incontro-dibattito che si è tenuto all’Università, nel Dipartimento di Scienze Umanistiche, mentre a Cagliari, alla Mem, si è svolta una caccia al tesoro linguistica dedicata ai ragazzi delle scuole, e la proiezione di film in lingua sarda in collaborazione con lo Sportello linguistico regionale e la Cineteca Sarda.
«La Giornata internazionale della lingua madre – ha detto l’assessore Giuseppe Dessena – è stata proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura UNESCO nel novembre del 1999, e dal 2000 viene celebrata per promuovere la diversità linguistica e culturale e il poliglottismo. Per ciò che concerne la Sardegna, la famiglia è il luogo dove i ragazzi conoscono e imparano la lingua sarda, mentre la scuola e l’Università hanno il compito di fornire un insegnamento formale. Occorre dunque sensibilizzare le famiglie, i luoghi dell’Istruzione e le Istituzioni affinché avvenga la trasmissione di un patrimonio così importante, come la lingua, ai giovani. La Regione investe molte risorse per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Per ciò che concerne solo la conoscenza della lingua la cifra è di circa 3,5 milioni per il 2018.»
La Regione promuove la lingua sarda con un finanziamento, per il 2018, di circa 3,5 milioni. Per la Tutela delle minoranze linguistiche (legge 482/99) sono previsti 700mila euro di fondi statali, ai quali si aggiungono 550mila euro di integrazione regionale, dedicati agli sportelli linguistici comunali. Lo Sportello linguistico regionale invece conta su un contributo di 200mila euro. Altri 850mila euro sono destinati alla sperimentazione linguistica nelle scuole, un contributo che viene erogato dal 2009 e che è andato aumentando negli anni (50mila euro nel 2009), e interessa 350 scuole, molte delle quali primarie.
«Ci siamo focalizzati sull’insegnamento nelle scuole perché i ragazzi – ha precisato Giuseppe Dessena – imparino in maniera formale e attraverso processi didattici la lingua, dopo averla conosciuta e parlata in famiglia. La Regione ha inserito progetti nel programma di Tutti a Iscol@ e abbiamo riscontri molto positivi sulla partecipazione dei giovani. Anche all’Università e nelle istituzioni l’uso della lingua è in aumento: un plauso va agli studenti che hanno sostenuto la loro tesi in sardo, dando un esempio importante.» 
Per “Sa die de Sa Sardigna” e le celebrazioni in lingua sarda sono previsti 50mila euro. Per i cori e le bande dell’isola 700 mila euro di contributo, 210mila dei quali per la parte in lingua. La lingua sarda viene inoltre promossa attraverso i canali di comunicazione, radio e tv, e l’editoria, con oltre un milione di euro. Rai tv, ha un finanziamento di 300mila euro, 90mila dei quali per programmazione in lingua sarda. Le tv locali hanno un contributo di 1milione 700mila euro, 340mila euro destinati alla programmazione in lingua sarda. Stesso discorso vale per le testate giornalistiche on line: 250mila euro, 50mila per la lingua. Le pro loco hanno 75mila euro di finanziamento per la lingua, sui 250mila totali. Per la produzione di materiale didattico la Regione ha stanziato 200mila euro, per i periodici non quotidiani invece 50mila euro. Sul Cinema, per il doppiaggio in lingua sarda, sono previsti 150mila euro.
Presenti a Sassari, oltre all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, Massimo Carpinelli, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Aldo Maria Morace, Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, Nicola Sanna, sindaco. Gli interventi sono stati curati da Fiorenzo Toso, professore ordinario del Dipartimento, Michele Pinna, Insegnante e Direttore Scientifico dell’Istituto Bellieni, Giovanni Strinna, Ricercatore del Dipartimento, Mauro Maxia, professore associato di linguistica e filologia italiana e Letizia Portas, esperta e insegnate di lingua catalana ad Alghero. Hanno partecipato ai lavori gli studenti delle scuole e dell’Università di Sassari, e la loro presenza è stata certificata tramite attestato per i crediti formativi. Si è esibito il coro degli studenti “Città di Sassari”.

[bing_translator]

Quattro imprese sarde della moda femminile, Barbara Pala di Macomer, Pretziada Boot di Santadi, Quattromani di Cagliari e Silvio Betterelli di Macomer con attività a Milano, esporranno le loro produzioni al “White” di Milano, durante la Fashion Week in programma dal 23 al 26 febbraio nella Capitale meneghina, che vedrà la partecipazione di oltre 30mila top buyer provenienti da tutto il Mondo.

Grazie alla collaborazione tra Confartigianato Imprese Sardegna e la talent scout della moda e giornalista Michela Zio, direttore artistico di ConfExport, quello che emergerà a Milano, sarà un panorama inedito ma di eccellenza per il comparto sardo; infatti sarà la prima volta che un numero così consistente di stilisti provenienti dalla Sardegna, avrà la possibilità di presentare le proprie creazioni a una platea di acquirenti così ampia e qualificata.

La novità arriva dopo il successo di partecipazione agli “Stati generali della Moda”, iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna a novembre a Cagliari, da parte di stilisti, sarti, produttori e designer di abiti, calzature, occhiali, gioielli e accessori d’abbigliamento provenienti da tutta la Sardegna, oltre che degli addetti e dei giornalisti del settore.

E di quanto questo settore sia importante per lo sviluppo della Sardegna, lo dimostra l’attenzione che stanno ponendo gli assessorati dell’Artigianato e dell’Industria; si sta lavorando per le azioni sull’internazionalizzazione che supporteranno le imprese, ovvero artigiani, designer e tutto il mondo della produzione, nel mettere insieme domanda e offerta, per conoscere meglio le quote di mercato e far conoscere le nostre aziende.

Barbara Pala di Macomer, Pretziada Boot di Santadi e Quattromani di Cagliari saranno ospiti in via Tortona al’“It’s  Time to South”, iniziativa di “White” e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, nata per scoprire, valorizzare e promuovere i nuovi talenti del Made in Italy provenienti dalle regioni del Meridione d’Italia, supportandoli nella loro corsa verso i mercati esteri.

Un progetto interdisciplinare che unisce giornalismo, design, moda, artigianato e turismo, è invece quello di Pretziada che, la scenografa californiana Kyre Chenven e il marito Ivano Atzori, il cui spazio di progettazione/headquarter è in un piccolo borgo rurale nei pressi di Santadi.

IL SISTEMA MODA IN SARDEGNA

Abiti, calzature, occhiali, gioielli e accessori, ma anche indumenti da lavoro e articoli tecnici.

Sono 1.688 le imprese del “settore moda” che in Sardegna si occupano di tessile, abbigliamento, calzature e di altre numerose produzioni, impiegando oltre 1.800 persone. Il 71,8% della realtà produttiva sarda è rappresentato dalle imprese artigiane (1.212 attività) che offrono lavoro a 1.444 addetti.

Sono questi gli ultimi dati sul comparto moda isolano rilevati dall’Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI (fonte UnionCamere 2016-2017), che descrivono una piccola ma consolidata e vivace economia regionale che per il 23,6% si occupa della produzione di abbigliamento, per il 13,8% di quella dei filati e per il 5,6% della lavorazione della pelle. Tra gli altri settori il 20% è coperto dalla produzione di gioielli e monili mentre altre lavorazioni coprono la restante percentuale.

Anche tra gli addetti dell’artigianato, il 43% si concentra tra tessile (20,2%), abbigliamento (17,6%) e articoli in pelle (5,2%).

Tra le province, 511 imprese artigiane, operano in provincia di Cagliari, 399 in quella di Sassari, 218 a Nuoro e 84 a Oristano.

 

[bing_translator]

Approda in Sardegna la tournée nazionale di Uno Nessuno Centomila, interpretato da Enrico Lo Verso, adattato e diretto da Alessandra Pizzi.

Lo spettacolo andrà in scena lunedì 5 marzo al Teatro Piccolo Auditorium di Cagliari e mercoledì 7 marzo al Teatro Civico di Sassari, anziché sabato 3 al Comunale come precedentemente annunciato.

I biglietti già acquistati in prevendita per la data del 3 marzo al Teatro Comunale sono validi anche per il 7 marzo al Civico. I posti sono stati riposizionati per settori e fasce di prezzo simili.

Coloro che invece non volessero assistere allo spettacolo del 7 marzo potranno chiedere il rimborso del biglietto presso il punto vendita di acquisto dello stesso, entro e non oltre il 10 marzo. Sono rimborsabili solo i biglietti perfettamente integri.

Il celebre attore darà vita ai personaggi del romanzo più conosciuto di Pirandello, “il più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”, quello che sintetizza meglio il pensiero di uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi.

Ospite dei più importanti festival e teatri nazionali ed internazionali, da più di un anno lo spettacolo sta attraversando l’Italia riscuotendo grandi consensi di critica e di pubblico, soprattutto dei più giovani, e registrando il sold-out quasi ovunque. Nello scorsa stagione il “mattatore” della narrazione e la sua dinamica regista si sono pertanto aggiudicati il Premio Franco Enriquez.

“Uno Nessuno Centomila” è l’adattamento teatrale della storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano attorno ad un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità, lasciano il posto alla ricerca del Sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporarla, la vita.

Avrebbe voluto che Pirandello fosse vivo, spiega Alessandra Pizzi, per mostrargli la grandezza della sua parola, l’attualità del suo messaggio, chiedendosi, nell’osservare l’immobilità del pubblico ad ogni spettacolo, se Pirandello fosse mai stato consapevole delle conseguenze che avrebbe potuto produrre la tumultuosa portata dello stesso.

Da qui l’idea di una nuova ed originale messa in scena volta a rendere la perennità del messaggio pirandelliano, l’atemporalità del protagonista, uomo di ieri, di oggi, di domani.

In forma di monologo, il testo è affidato al racconto e alla bravura di Enrico Lo Verso che, dopo anni di assenza dal teatro, torna sul palcoscenico per dar vita ad un contemporaneo Vitangelo Moscarda, l’uomo “senza tempo”, e ai personaggi del romanzo, in un allestimento minimale ma mutevole in ogni contesto. Una sorta di seduta psicoterapeutica, da cui ci si sente irrimediabilmente attratti, per affondare le mani nella propria mente, inconsapevoli degli scenari che potrebbero aprirsi.

[bing_translator]

Giovedì pomeriggio, alle 15.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, è in programma un nuovo incontro pubblico sul Centro Commerciale Naturale di Carbonia. L’iniziativa dell’Amministrazione comunale ha coinvolto commercianti, imprenditori ed artigiani della città di Carbonia, per stabilire tutti i dettagli in merito all’istituzione del nuovo Centro Commerciale Naturale, un’entità di cui il comune di Carbonia sarà socio onorario. L’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca, farà il punto della situazione e darà conto delle adesioni pervenute da parte di imprenditori, commercianti e artigiani, che hanno consegnato la modulistica necessaria per entrare a far parte di questo nuovo strumento di rilancio del tessuto commerciale cittadino. La consapevolezza è che il Centro Commerciale Naturale possa contribuire alla rivitalizzazione e riqualificazione della città attraverso una moderna forma di aggregazione e cooperazione tra i commercianti del centro urbano, mirata a realizzare politiche comuni di marketing, pubblicità e comunicazione.

 

[bing_translator]

Una “storia d’amore mediterranea” per la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC con “Odyssey Ballet” di Mvula Sungani – in tournée nell’Isola nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: dopo il debutto in prima regionale venerdì 23 febbraio, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, l’affascinante spettacolo ispirato al celebre poema omerico sarà in cartellone sabato 24 febbraio, alle 21.00, nel Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, domenica 25 febbraio, alle 21.00, al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine martedì 27 febbraio alle 20.45 approderà al Teatro Centrale di Carbonia.

Odyssey Ballet” s’ispira ad uno dei poemi fondanti della letteratura occidentale, tradizionalmente attribuito al cieco aedo, cantore delle gesta di re e guerrieri alla conquista di Troia e del periglioso viaggio di Ulisse verso la sua “petrosa” Itaca tra i capricci degli dei e l’imperscrutabilità del fato, per raccontare il dramma di coloro che abbandonano la patria e i propri cari in cerca di fortuna e di chi – madri e spose, sorelle e fratelli, genitori e figli – ne attende a casa il ritorno tra angoscia e speranza. Un moderno balletto, costruito come un racconto per quadri, con una rigorosa partitura per corpi in movimento in cui l’eleganza della danza classica e l’espressività e la libertà della danza contemporanea si fondono ai caratteri dei diversi balli tradizionali, ma anche alle tecniche circensi e alle arti marziali secondo la cifra energica e sensuale della Mvula Sungani Physical Dance.

Sulle tracce del poeta vittoriano Samuel Butler, per il quale le sottili analisi psicologiche e la conoscenza dell’universo femminile presenti nei versi suggerivano l’esistenza di una poetessa, forse siciliana, all’origine dell’Odissea (un’intuizione ripresa da Robert Graves e da Lewis Greville Pocock) Mvula Sungani crea il suo “Odyssey Ballet” privilegiando il punto di vista dell’autrice, donna innamorata e fedele, irresistibile seduttrice, tenera e ardente, custode del focolare e degli affetti.

Sull’evocativa colonna sonora curata ed eseguita da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, tra musiche popolari e brani originali, le (dis)avventure del sovrano d’Itaca e gli incontri con il Ciclope e altre figure mitologiche, che diventano le «maschere delle incertezze del futuro», fanno da contrappunto alle malìe di Circe e all’amore di Calipso, alla giovinezza di Nausicaa e alla pazienza di Penelope: tutte le figure femminili rappresentano altrettante sfaccettature dell’ipotetica autrice, proiezioni della sua complessa personalità e dei suoi cangianti stati d’animo.

Un’opera visionaria e coinvolgente, ricca di simbolismi, quella del coreografo italo-africano con esordi da enfant prodige e all’attivo un’intensa carriera in Italia e all’estero, che affronta con taglio quasi cinematografico un tema cruciale come l’integrazione e l’incontro con l’altro in un’epoca caratterizzata da intensi e inarrestabili flussi migratori: nel mondo greco antico l’ospite era sacro, come dimostra l’accoglienza riservata ad Ulisse nella terra dei Feaci, di contro alla ferocia del Ciclope, ma soprattutto a fronte della xenofobia verso gli stranieri che giungono sulle nostre coste al termine di moderne, spesso terribili, “odissee”.

Odyssey Ballet” di Mvula Sungani racchiude l’idea del tempo sospeso, della solitudine e dell’ansia della sposa e della consapevolezza dei rischi cui va incontro chi sceglie o è costretto a varcare il mare o il deserto: alle insidie per chi parte, oltre alle tentazioni e alle distrazioni lungo il cammino e alla necessità di confrontarsi e sconfiggere “mostri” che son metafora dei tanti pericoli e ancor più dei giustificati timori, corrisponde allo stillicidio dei minuti e delle ore per rimane e vive nel tempo indefinito dell’attesa, fra speranza e disperazione. Il desiderio di una donna – la poetessa immaginata da Butler e Graves e la sua moderna erede – prende la forma delle eroine del mito, incantatrici e sapienti: se Calipso può rappresentare il matrimonio, Nausicaa l’innamoramento, Circe la trasgressione, mentre Penelope la fedeltà, in ciascuna di loro è un riflesso dell’autrice, una variazione sul tema della dolcezza e della passione nella trama di “una storia d’amore mediterranea”.