28 December, 2025

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«La sentenza del Tribunale di Nuoro sull’illegittimità dei conguagli regolatori è l’ennesimo fallimento di Abbanoa.»

A sostenerlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale che sottolinea che si tratta di «una condanna senza appello per Abbanoa che non lascia spazio ad equivoci e produce inevitabilmente riflessi politici, con il rischio che la società debba restituire 106 milioni di euro agli utenti».

«E’ l’ennesimo fallimento di Abbanoa – accusa Gianluigi Rubiu – con il solito atteggiamento persecutorio e scorretto verso le famiglie e imprese sarde. Sarebbe ora che la giunta prenda atto della situazione con la revoca degli incarichi all’amministratore unico e al direttore generale della società, considerato che sono innumerevoli le cause che Abbanoa continua a intentare e sempre di più a perdere, con costi pesantissimi sulle casse della pubblica amministrazione e quindi dei cittadini sardi. L’ultimo episodio in ordine di tempo – conclude Gianluigi Rubiu – è gravissimo e, nel momento in cui verrà sancita la sentenza, saranno dolori visto il rimborso milionario.»

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Il dirigente della provincia di Oristano Alberto Cherchi è il nuovo commissario straordinario del comune di Riola Sardo. Il provvedimento, adottato su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, si è reso necessario in seguito alle dimissioni rassegnate lo scorso 22 gennaio dal precedente commissario Antonio Podda. La Giunta ha poi deciso di avviare il processo di valorizzazione dei compendi immobiliari di proprietà regionale nel comune di Burgos, località Foresta Burgos, attraverso gli strumenti di partenariato pubblico privato quali quelli previsti dal Codice dei contratti pubblici e quello della concessione di valorizzazione. Temporaneamente, la parte destinata a scuderie sarà concessa all’agenzia Agris. L’agenzia Forestas dovrà vagliare la fattibilità di un incremento della sua presenza nel territorio in modo da garantire un costante presidio e una corretta manutenzione del compendio già sede della Scuola di Polizia.
E’ stata approvata la delibera dell’assessore Cristiano Erriu con cui viene costituito presso la Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia un Comitato di Coordinamento dell’informazione geografica, composto da un referente tecnico per ciascuna Direzione generale degli Assessorati e degli enti del sistema Regione, che provveda al censimento del patrimonio di dati territoriali e cartografie in possesso, alla valutazione sulle necessità di acquisizione e/o realizzazione di immagini aeree o telerilevate, cartografie di base e tematiche, dati digitali con riferimento geografico e progettazione/realizzazione di sistemi GIS o SIT tematici al fine di consentire la programmazione delle azioni necessarie. Tutti i dati geografici conferiti al SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale) saranno condivisi attraverso Sardegna Geoportale.
Su proposta dell’assessore Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’intervento del rinnovo con variante di autorizzazione di un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi a Serrenti, condizionato a prescrizioni. Escluso da ulteriore valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, anche l’intervento denominato “Impianto di produzione di conglomerati bituminosi, operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi derivanti dall’attività di scarifica del manto stradale mediante fresatura a freddo”, nei comuni di Abbasanta e Norbello.

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La convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e la Regione per l’acquisto dei nuovi treni e le disposizioni attuative del programma di investimenti per il rinnovo dei bus sono state approvate dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu. L’importo totale delle risorse messe in campo, esclusi i cofinanziamenti delle aziende, è di 72 milioni di euro. «Procedono così gli interventi per migliorare la qualità della mobilità su gomma e su ferro – ha detto l’assessore – finalizzati soprattutto a innalzare gli standard di competitività e di accessibilità per gli utenti diversamente abili e ad abbattere le emissioni inquinanti». 
I due provvedimenti dell’esecutivo regionale assegnano alle società Arst e Trenitalia rispettivamente 15,5 e 52,9 milioni di euro per l’acquisto, attraverso procedura di evidenza pubblica, di nuovi convogli diesel ed elettrici da 4/5 carrozze a media e ad alta capacità e per lo scartamento ridotto, a seguito di un cofinanziamento delle stesse società pari al 40%. Inoltre, definiscono gli aspetti amministrativi del piano di rinnovo di 15 bus, per un importo totale di 4,5 milioni di euro: in questo caso il cofinanziamento delle aziende di trasporto pubblico locale assegnatarie delle forniture dei pullman è del 10%.
Questi gli altri interventi per il rinnovo dei treni. Rete ferroviaria a scartamento ordinario: 4 treni diesel tipo “Minuetto“, per un importo totale di 14.860.000 euro, a valere sulle risorse finanziarie messe a disposizione della Regione dal POR FESR 2007-2013; 8 treni diesel ad assetto variabile, per un importo totale di 85.347.754 euro. Rete ferroviaria a scartamento ridotto: 9 unità di trazione, per un importo totale di 44.315.000 euro.

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Ci sono una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità fra i premi che andranno al vincitore dell’11° “Premio Andrea Parodi”. È l’unico concorso italiano di world music, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione ed in programma il prossimo autunno con la direzione artistica di Elena Ledda.

Il vincitore avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Su www.fondazioneandreaparodi.it è disponibile il nuovo bando. Per la nuova edizione l’iscrizione è come sempre gratuita ed aperta ad artisti di tutto il mondo. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2018, tramite il format presente suwww.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il Premio intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “world music”, ovvero artisti che mescolano la cosiddetta musica folk o etnica con suoni e modelli stilistici di diversa provenienza.

Tra tutte le iscrizioni la commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari al festival “Premio Andrea Parodi” 2018, davanti a una giuria tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una giuria critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte: nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

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Nei giorni scorsi gli operai della So.Mi.Ca., a Carbonia, hanno disegnato le nuove aree di sosta, corrispondenti a 27 stalli adibiti al parcheggio delle automobili nel tratto di viale Trento compreso tra via della Vittoria e via Cannas. La città potrà così contare su ben 137 metri in più di strisce bianche in un’area ad alta densità di traffico, lungo le due arterie stradali di via della Vittoria e viale Trento.

«Si tratta di 137 metri di nuova segnaletica stradale finalizzati a regolamentare nel miglior modo possibile le nuove aree di sosta, lasciando libero il marciapiede e restituendolo così alla sua funzione originaria, ossia quella di consentire il transito dei pedoni – ha detto l’assessore delle Manutenzioni con delega So.Mi.Ca., Gian Luca Lai -. Una misura necessaria per porre fine alla pratica, fino ad ora invalsa, di parcheggiare le automobili a cavallo tra la strada e il marciapiede, occupando quindi una parte della corsia di circolazione e una porzione dello spazio destinato al passaggio dei pedoni. Con la realizzazione di 27 nuovi stalli, gratuiti, le macchine potranno sostare nelle aree a ciò deputate.»
Inoltre, sempre in un’ottica tesa al miglioramento della viabilità, la So.Mi.Ca. ha provveduto a sistemare uno specchio stradale di fronte a via Risorgimento, in prossimità di un incrocio la cui visibilità risultava ostruita dalla presenza delle macchine parcheggiate.

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Giovedì 1° febbraio, alle ore 15.00, nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia, si svolgerà il secondo incontro avente per oggetto la prossima istituzione del Centro commerciale naturale. L’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca, alcuni consiglieri comunali e i commercianti della zona si erano già incontrati due settimane fa per cominciare a parlare di questo nuovo strumento proposto dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di contribuire concretamente alla rivitalizzazione e riqualificazione della città. Al termine della riunione non si era però giunti ad una soluzione condivisa. «Soluzione che ci auguriamo di trovare al termine del prossimo incontro – ha affermato l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -. Abbiamo esaminato i principali aspetti e le criticità emerse nello scorso incontro e siamo pronti a gettare le basi per la nascita di una moderna forma di aggregazione e cooperazione tra tutti gli operatori economici del centro urbano, finalizzata a realizzare politiche comuni di marketing, pubblicità e comunicazione. Una nuova entità di cui il comune di Carbonia sarà socio onorario».

Un’innovativa leva di sviluppo a cui guarda con favore anche il sindaco Paola Massidda: «il Centro commerciale naturale può rappresentare una risposta alla crisi dei centri storici tradizionali e alle difficoltà del commercio al dettaglio, soprattutto a seguito dell’espansione della grande distribuzione organizzata, sviluppatasi in particolar modo nelle zone periferiche. La presenza di questa nuova entità può contribuire in modo determinante al riequilibrio del rapporto tra centro e periferia».

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, oggi ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili e alimentari per le abitazioni situate nei quartieri di Serbariu e Medadeddu.

Il provvedimento è stato adottato in seguito alle comunicazioni effettuate dall’ATS Sardegna – ASSL Carbonia – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. Le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 24 gennaio presso il rione di Serbariu, in via Filzi 5, sono risultate non conformi agli standard di qualità previsti dal d.lgs. n. 31/2001 per il superamento del parametro di ferro.
«Si tratta di un provvedimento cautelativo e urgente a tutela della salute pubblica. Il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili e alimentari è previsto fino alla revoca dell’ordinanza», ha affermato il Sindaco Paola Massidda.

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«La decisione dell’Ufficio regionale del Referendum in merito al quesito sull’insularità, pur nella sua correttezza formale, non può non stupire. Per il tema trattato, per il grande sostegno popolare, per la natura consultiva del referendum che non avrebbe esposto a rischi ma avrebbe avuto, come in Lombardia e in Veneto, un forte impatto politico. Nel recente passato lo stesso organo fu molto più tollerante e applicò la normativa in maniera estensiva permettendo, senza sollevare particolari problemi formali, la celebrazione di quesiti addirittura in palese contraddizione con lo Statuto d’autonomia.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Agus, presidented ella commissione Autonomia del Consiglio regionale.

«L’atto burocratico non deve però essere confuso con la rinuncia a ogni iniziativa sul tema – aggiunge Francesco Agus –Credo che sul tema, referendum o no, sia indispensabile la chiusura dei tanti ragionamenti aperti. L’insularità è una condizione geografica oggettiva dalla quale derivano per la nostra regione condizioni di innegabile difficoltà. Condizioni che devono essere superate garantendo il diritto dei sardi ad essere pari rispetto ai cittadini della penisola. Questo tema è causa, trasversalmente e inesorabilmente, di parte dei problemi legati alle dinamiche di sottosviluppo a cui oggi è interessata l’isola. Negli ultimi anni nella legislazione statale e regionale sono stati fatti importanti passi in avanti che ora occorre concretizzare.»

«L’art. 4 c. 5 della Legge di stabilità regionale 2017 prevede che il Consiglio regionali approvi e proponga allo Stato le modifiche al trattato di adesione dell’Italia alla UE affinché alla Sardegna sia riconosciuto in ambito europeo lo status di regione insulare. A questo si sono aggiunte le norme inserite per merito dei parlamentari sardi nell’ultima legge di bilancio dello Stato che prevedono, tra l’altro, l’istituzione di un comitato paritetico stato-regione che definisca al meglio ogni proposta di modifica dei trattati. Su questi temi e per dare concretezza a quanto approvato dal Consiglio e dal Parlamento nelle prossime settimane – conclude Francesco Agus – verrà convocata un’apposita riunione della commissione “Autonomia” del Consiglio regionale.»

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Venerdì 26 gennaio 2018, a Lisbona, presso la sede della Rete Rurale Portoghese, si sono tenuti due eventi internazionali di presentazione dei progetti di cooperazione del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari.

Gli obiettivi degli incontri sono stati: la costruzione dei partenariati istituzionali internazionali e la definizione delle azioni dei progetti di cooperazione con i GAL francesi, portoghesi e sardi.

Hanno preso parte all’incontro: il GAL Pays Vichy Auverghe, il GAL Pays de Chaumont, il GAL Arde, il GAL Adrepes, il GAL A2S, il GAL Adritem, il GAL Grater, il GAL ATA, il GAL Adrepes, il GAL Adeliacor, il GAL Nuorese Baronia, il GAL Sinis e il GAL Ogliastra.

Il GAL Sulcis intende presentare due progetti di cooperazione internazionale: Accorciamo le distanze – filiera corta tra terra e mare, attraverso cui si intendono realizzare degli eventi internazionali, che divengano lo strumento per la promozione dei territori coinvolti e che sappiano valorizzarne le specificità e gli attrattori agroalimentari e ittici, ambientali e culturali. Attraverso il progetto di cooperazione si vuole creare un format di evento internazionale, capace di promuovere i prodotti e le eccellenze dei territori, coniugando anche la promozione territoriale delle aree rurali e costiere; Memoria e web TV – raccontiamo i territori ha l’obiettivo di riscoprire, salvaguardare e valorizzare le competenze e i saperi delle aree rurali con il coinvolgimento attivo degli attori locali e delle nuove generazioni, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di apprendimento legate alle nuove tecnologie di informazione e comunicazione. Si prevede, la creazione di una piattaforma digitale attraverso la realizzazione di un format televisivo (web tv), quale strumento che raccolga e diffonda le esperienze e i documenti realizzati dalle scuole secondo un principio di condivisione e scambio di esperienze tra i ragazzi di diversi paesi europei partner di progetto.

L’evento fa seguito a numerosi eventi realizzati nel territorio del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari con i GAL sardi e i dirigenti scolastici del territorio.

«Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente del GAL Luciano Cristoforo Piras – per l’ottimo risultato ottenuto! Il coinvolgimento dei GAL portoghesi e francesi ci permette di costruire dei progetti di cooperazione che permettano lo scambio di buone pratiche ed esperienze per le nostre aziende e per gli istituti scolastici del nostro territorio.»

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Le Università di Cagliari e Sassari realizzeranno due progetti pilota per lo sviluppo di Smart Grid e rendere più efficienti dal punto di vista energetico le strutture degli atenei. Su proposta dell’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato i programmi di intervento presentati dalle due Università e individuati nell’ambito del Patto per la Sardegna siglato da Regione e Governo. Il costo è di 24 milioni di euro, 12 per ciascun intervento, con risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Si tratta di azioni che rientrano tra quelle previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale e si inseriscono nella più ampia strategia energetica della Regione che punta modernizzare il sistema, passando da un modello centralizzato a uno regionale, distribuito, integrato, interconnesso e, soprattutto, sostenibile.

«Quando abbiamo deciso di coinvolgere in questa strategia le due Università sarde, lo abbiamo fatto perché sono i poli della ricerca in Sardegna e sono il veicolo migliore per divulgare una nuova cultura dell’energia – afferma l’assessore Maria Grazia Piras -. Grazie ai due progetti finanziati, gli atenei dell’isola diventeranno un luogo di buona pratica, oltre che di interesse da parte di altri ricercatori. Luoghi dove soprattutto i giovani potranno essere sensibilizzati su un tema che costituisce uno dei punti forti del PEARS, cioè l’efficienza e il risparmio energetico. Con l’implementazione dei progetti, i sistemi energetici dei due poli universitari saranno trasformati in una configurazione integrata e intelligente. Oltre ai vantaggi ambientali ed economici, ciò consentirà di sviluppare nuove attività di ricerca, approfondire l’uso di nuove tecnologie e integrare il sistema con la mobilità elettrica. Stiamo investendo risorse importanti per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici, e i progetti delle due Università rientrano in quest’ottica. Gli obiettivi sono molteplici: risparmiare sui costi, migliorare la qualità del servizio energetico e ridurre le emissioni climalteranti.» 
I programmi presentati dai due poli universitari consistono nella realizzazione di smart grid a servizio del Campus di Monserrato e del Polo di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari e dei Poli di Agraria, Monserrato, Bionaturalistico Piandanna e Giuridico dell’Università di Sassari. L’ateneo cagliaritano ha proposto la realizzazione della smart grid attraverso interventi di tipo infrastrutturale che prevedono l’utilizzo di un sistema di cogenerazione alimentato con gas naturale, per la copertura dei consumi elettrici e termici di base nel periodo invernale, e l’installazione di impianti fotovoltaici per il resto dei consumi. Si tratta, quindi, di un progetto che integra la gestione di fonti rinnovabili non programmabili, come il fotovoltaico, con fonti non rinnovabili a basso livello di emissioni, quali il gas. Il tutto sarà integrato con la mobilità elettrica attraverso la sperimentazione nel settore della e-mobility: una flotta di veicoli elettrici da destinare al car sharing e car pooling grazie ai quali i docenti e il personale amministrativo potranno raggiungere il campus partendo dalle proprie abitazioni. L’Università di Sassari, invece, realizzerà una smart grid, per ciascuno dei poli più energivori dell’ateneo, dotata di impianti di produzione fotovoltaica e di storage che consentiranno di minimizzare gli assorbimenti di energia da rete e di innalzare il livello di autosufficienza energetica del singolo polo. Inoltre, nel polo di Monserrato è prevista la realizzazione di un impianto ad alta concentrazione fotovoltaica che produrrà energia elettrica e termica per integrare l’attuale centrale termica dell’Ospedale Veterinario, sia per la climatizzazione invernale che per quella estiva. Infine, anche nella proposta dell’Università di Sassari, è previsto un intervento per promuovere la mobilità elettrica grazie all’installazione di stazioni di ricarica e al car sharing con veicoli elettrici.