28 December, 2025

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Riunione Giunta dicembre 2017

La Giunta regionale ha approvato gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, con riferimento al Piano triennale 2018/ 2020. In particolare, la delibera proposta dalla Presidenza ha puntato su quattro obiettivi: lo sviluppo della piattaforma gestionale RAS-ELP per il completamento della mappatura dei processi dell’Amministrazione con possibilità di estensione al Sistema Regione per la misurazione del rischio ed il monitoraggio delle misure preventive; l’evoluzione e l’implementazione della sezione Amministrazione trasparente del sito; azioni di formazione destinate al personale dell’Amministrazione, già approvate nel Piano triennale e, eventualmente, da riprogrammare in base a nuove esigenze e, infine, l’adozione di iniziative, collaborazioni e strumenti che favoriscano i contatti con la società civile per divulgare la cultura della legalità.
La Giunta ha poi stabilito che il manuale “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi”, elaborato dall’Osservatorio Legislativo Interregionale (OLI) ed improntato a principi di chiarezza e semplicità di formulazione e al rispetto delle regole di tecnica legislativa adottate a livello europeo e nazionale, sia il riferimento ufficiale per gli atti di sua competenza.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano, la Giunta ha espresso un giudizio positivo di compatibilità ambientale, condizionato a prescrizioni, per il progetto di sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo-Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nelle località Poggio dei Pini e altre frazioni, dagli attraversamenti sulla S.S. 195 verso monte. Giudizio positivo, condizionato a prescrizioni, anche per il progetto proposto da Anas nella SS. 195 Sulcitana, per la demolizione e ricostruzione dei ponti in corrispondenza del Rio San Girolamo al km 12+650 e del Rio Masone Ollastu, al km 13+250 e il raccordo plano-altimetrico del tratto stradale intermedio, ubicato a Capoterra e proposto sempre da ANAS.

La Giunta ha dato il via libera inoltre al Piano regionale delle ispezioni degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante per il triennio 2016-2018 e al Programma regionale annuale relativo al 2017-2018. Non sarà infine sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, l’intervento, a Capoterra, per le attività di recupero di rifiuti non pericolosi da utilizzare in parziale sostituzione del cemento nella produzione di misto cementato. L’esecutivo ha inoltre autorizzato l’esercizio provvisorio di bilancio per Arpas.

Il Servizio Patrimonio, di concerto con l’Industria, vende a un privato un terreno in territorio di Uta acquisito dalla Regione a seguito della liquidazione della Valriso Spa. L’acquirente si farà carico delle bonifiche del terreno oggetto di vendita.

Con la delibera presentata dall’assessore Luigi Arru sono state approvate definitivamente direttive e linee di indirizzo per l’avvio dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).

Via libera dalla Giunta, su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras, alle Linee guida per l’Autorizzazione Unica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Saranno ridotte le fasi procedimentali non necessarie; saranno ridotti, dove possibile, i termini del procedimento amministrativo e saranno introdotti elementi di innovazione tecnologica e informatica nei rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. Le Linee guida sono le stesse utilizzate dall’assessorato dell’Agricoltura per gli impianti fotovoltaici installati sulle serre.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato due delibere che autorizzano l’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno 2018 delle Agenzie agricole regionali Argea Sardegna e Agris Sardegna. Tale esercizio è autorizzato per quattro mesi dall’1 gennaio al 30 aprile 2018.

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A Rivoli (Torino), nella mattina di domenica 21 gennaio 2018, presso la Sala al 2° Piano della Casa del Conte Verde, Via F.lli Piol 8, si è svolto con pieno successo l’incontro organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “4 Mori” in onore di Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) a 127 anni dalla nascita del Grande Sardo.

Dopo i saluti del presidente del Circolo, Renzo Caddeo, e di Franco Dessì, sindaco di Rivoli, Giovanni Carpinelli (docente di Storia contemporanea presso Università di Torino e coordinatore scientifico della Fondazione Istituto “A. Gramsci” del Piemonte) ha proposto un ritratto del grande politico e pensatore sardo, partendo da questa premessa: «C’è un Gramsci prima della morte e uno dopo la morte. Come è accaduto per un pittore come Van Gogh, anche per Gramsci la fama postuma è di gran lunga superiore a quella del personaggio stesso da vivo». In sintesi: «Nelle cose che Gramsci fa e scrive si percepisce una fede comunista vicina allo spirito delle origini. L’obiettivo è l’emancipazione delle classi subalterne più ancora che la vittoria di un partito. In un primo tempo, sulla base dei Quaderni del carcere, si è pensato a lui come al teorico della rivoluzione in Occidente (con l’idea dell’egemonia). Oggi appare ancora più giusto vedere in lui un pensatore politico della crisi».

Maria Luisa Righi, della Fondazione Gramsci, ha presentato l’Edizione nazionale degli scritti di Gramsci, illustrando uno per uno i volumi finora pubblicati ed  esponendo i criteri specifici di questa grande operazione critica volta a inserire l’opera omnia di Gramsci nel patrimonio culturale che costituisce il vanto dello spirito nazionale dell’Italia in quanto “immortala” la eredità lasciataci dai grandi autori classici. Per il piano dell’opera ci si colleghi a questo link: http://www.fasi-italia.it/index.php/calendario-eventi-a-cura-di-paolo-pulina/icalrepeat.detail/2018/01/21/1775/10/presentazione-dell-edizione-nazionale-degli-scritti-di-antonio-gramsci-associazione-di-promozione-sociale-4-mori-di-rivoli-to

Nella sezione “Scritti 1910-1926” è stato pubblicato il secondo volume relativo al 1917. Nella sezione “Quaderni del carcere” sono stati pubblicati: Quaderni di traduzioni (uscito nel 2007), Quaderni miscellanei (il cui primo tomo è uscito nel 2017). Per quanto riguarda “l’Epistolario”, sono già stati pubblicati i volumi relativi al 1906-1922, e al gennaio-novembre 1923.  Nella sezione “Documenti” sono apparsi nel 2016 gli “Appunti di glottologia 1912-1913”.

Maria Luisa Righi ha sottolineato il fatto che i volumi già editi hanno messo in rilievo numerose novità nella biografia politica e umana di Gramsci, da cui gli studi gramsciani non potranno prescindere (le lettere dei corrispondenti, le lettere inedite, la relazione con Eugenia Schucht, l’attività di critico musicale, il ristabilimento corretto dei testi, le nuove annotazioni, ecc.).

«Le novità portate dai volumi editi – ha detto Righi – possono stimolare a studiare Gramsci sia chi lo ha fatto in passato, sia chi si approccia ad esso per la prima volta.»

Nell’intervento finale l’on. Umberto D’Ottavio, della commissione Cultura della Camera dei deputati, ha ricordato che il Parlamento italiano (Legge 3 novembre 2016, n. 207) ha approvato a larga maggioranza il benemerito provvedimento, promosso dalla deputata sarda Caterina Pes del PD, che attribuisce lo status di “monumento nazionale” alla casa di Ghilarza dove Gramsci visse dal 1898 gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza con i suoi familiari, casa-museo gestita da anni da un gruppo di volontari, che in qualche momento ha rischiato la chiusura per mancanza di fondi.

Richiamata l’opposizione incrollabile manifestata coraggiosamente da Gramsci contro il regime fascista, D’Ottavio  ha invitato a seguire la lezione gramsciana “Odio gli indifferenti” e contrastare  la riabilitazione di un dittatore come Benito Mussolini che gruppi vari, specie sui social network,  cercano vergognosamente di operare trascurando tranquillamente la negazione delle libertà democratiche  che ha caratterizzato  tutto il Ventennio fascista.

Paolo Pulina

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Oggi, mercoledì 24 gennaio, la compagnia Is Mascareddas ha tenuto un incontro con la stampa per lanciare un appello sulla sua situazione: ad aprile lascerà il teatro MomoTI di Monserrato ed è ancora senza un nuovo spazio a Cagliari che possa ospitare un ingente patrimonio culturale frutto di 38 anni di attività: i pupazzi, burattini e marionette di 32 produzioni, la mostra permanente di creazioni, il laboratorio artistico, la biblioteca Yorick con oltre 4mila volumi sul teatro di figura e soprattutto la stagione di teatro per famiglie con oltre 38mila spettatori paganti dal 2008 al 2017.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Tonino Murru e Donatella Pau di Is Mascareddas, e hanno preso la parola l’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Paolo Frau ed il critico teatrale e giornalista Walter Porcedda.

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Con l’intesa firmata dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e dal presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, si rinnova anche quest’anno l’impegno del Miur e della Regione Sardegna per la lotta alla dispersione scolastica, per l’innalzamento delle competenze e per garantire l’inclusione nelle situazioni di svantaggio socio-culturale delle studentesse e degli studenti. Il protocollo riguarda la realizzazione del progetto Tutti a Iscol@, attivato dal 2015.

«Strutturare politiche di contrasto alla dispersione scolastica – ha commentato il ministro Valeria Fedeli – è di fondamentale importanza non solo per il mondo della scuola e per la filiera della conoscenza, ma per tutto il Paese. Combattere la povertà educativa è, infatti, un modo per combattere tutte le altre povertà. Studentesse o studenti che non trovano risposta alle loro esigenze e alle loro ambizioni nel percorso di studi e abbandonano così l’iter formativo sono una perdita incalcolabile per la società nel suo complesso. Dobbiamo agire sulla dispersione scolastica e sulla povertà educativa in maniera sinergica e condivisa, perché è responsabilità di tutte e tutti noi che componiamo la comunità educante. L’intesa che abbiamo firmato va proprio in questa direzione. E lo fa predisponendo azioni di lungo termine, grazie a una programmazione pluriennale. La scuola è società e l’impegno su questi temi è quindi responsabilità di tutte e di tutti.»
«La dispersione scolastica è il nostro grande nemico e lo combattiamo con tutto l’impegno, investendo energie e risorse – ha detto il Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru -. Nello specifico del protocollo per Tutti a Iscol@, la certezza dell’articolazione triennale è per noi molto importante, perché ci permette di avere lo sguardo lungo, offrendo ai ragazzi una prospettiva di continuità che amplifica e rafforza il valore del programma. Importante sottolineare, inoltre, che l’intesa, nella sua estensione triennale, consentirà a docenti e personale ATA di veder riconosciuto il punteggio maturato per il servizio prestato in Tutti a Iscol@. È un altro, importante tassello nelle politiche per la scuola che abbiamo portato avanti con determinazione fin dal primo giorno – ha concluso Francesco Pigliaru -, nella ferma convinzione che solo attraverso l’istruzione possiamo costruire un futuro per i nostri ragazzi e, con loro, per la Sardegna.» 
Tutti a Iscol@ è articolato su tre linee di intervento che, attraverso diversi strumenti, possono essere utilizzate per operare in maniera integrata. La linea A, recupero delle competenze di base, la Linea B con scuole aperte e i laboratori extracurricolari e, infine, la Linea C che garantisce il supporto psicologico e l’integrazione nel sistema scuola. Il protocollo si inserisce nell’attuazione della linea A che, al fine di garantire il miglioramento delle competenze, prevede docenti, individuati tra quelli inseriti nelle graduatorie a esaurimento, e personale Ata aggiuntivo, inserito nelle graduatorie provinciali permanenti o nelle graduatorie/elenchi provinciali ad esaurimento, che saranno a supporto degli studenti e delle istituzioni scolastiche coinvolte nei progetti. Sia al personale docente che Ata, con le risorse aggiuntive della Regione Sardegna, è riconosciuta la valutazione del servizio prestato con l’attribuzione del punteggio nelle graduatorie a esaurimento, permanenti, d’istituto e negli elenchi provinciali a esaurimento. Inoltre, la Regione e il Miur, potranno valutare di attivare un potenziamento organizzativo in caso di Autonomie scolastiche che si trovino in situazioni di reggenza e risultino beneficiarie di finanziamento di progetti Tutti a Iscol@.
Oltre al programma straordinario di edilizia scolastica Iscol@, con 250 milioni di investimenti, in questi anni la Regione ha stanziato per il diritto allo studio circa 30 milioni destinati a diverse azioni e circa 50 milioni per il progetto Tutti a Iscol@, avviato in via sperimentale a partire dall’anno scolastico 2015/2016.

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Oggi, mercoledì 24 gennaio, alle ore 17.00, presso la Lilith-sezione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu, si svolgerà la presentazione della raccolta di saggi di Paola Atzeni, dal titolo “Saper vivere. Antropologia mineraria della Sardegna nell’Antropocene”, la cui pubblicazione informatizzata è stata promossa dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’incontro è stato organizzato dalla Società Umanitaria e dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

I saggi di Paola Atzeni stimolano la riflessione sul grande patrimonio culturale umano presente nelle zone minerarie e forniscono una serie di spunti per aprire un dibattito che sarà moderato dall’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. All’incontro saranno presenti i seguenti relatori: Tarcisio Agus, Commissario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis, Francesco Bachis, ricercatore afferente al Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari e Felice Tiragallo, professore associato presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari.

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Preziosa vittoria in chiave salvezza, per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, contro il fanalino di coda della classifica Junior CDP Lves Roma, nell’ultima giornata di andata del girone F del campionato di serie B di volley maschile. 3 a 1 il risultato finale, con parziali di 25 a 18, 25 a 9, 18 a 25, 25 a 18. La squadra di Tony Bove ha dominato i primi due set, chiusi con larghi vantaggi, ma ha poi avuto una flessione sulla reazione d’orgoglio della squadra capitolina che ha fatto suo il terzo set. Nel quarto i biancoblu hanno rimesso le cose a posto, imponendosi senza più problemi.

Con i tre punti conquistati, la VBA/Olimpia ha raggiunto quota 15 in classifica, agganciando al 7° posto il Cus Cagliari Sandalyon, piegato nettamente nel derby sul campo della capolista Pol. Sarroch (3 a 0, 25 a 22, 25 a 18, 25 a 17) e la Lazio Pal. G. Castello, battuta nettamente in casa dall’Ist. Estetico It. Sab. Latina (0 a 3, 20 a 25, 21 a 25, 21 a 25).

La Pol. Sarroch, dopo aver espugnato il campo della Roma Volley con un netto 3 a 0, scavalcandola in testa alla classifica, con la netta vittoria sul Cus Cagliari Sandalyon s’è confermata capolista, ora con un punto di vantaggio sulla Fenice Pallavolo Roma che ha vinto con autorità il derby di vertice con la Roma Volley (3 a 1, 25 a 19, 28 a 26, 19 a 25, 25 a 23), quest’ultima scivolata al terzo posto dopo la seconda sconfitta consecutiva, a quattro punti dalla Pol. Sarroch e a 3 dalla Fenice Pallavolo Roma, un solo punto avanti ad un’altra squadra capitolina, la Pol. Roma 7 Volley.

Il campionato osserverà ora una giornata di riposo e ripartirà il 3 febbraio, con la VBA/Olimpia impegnata in casa con il Volley Marcianise (sesta in classifica con 5 punti di vantaggio sulla squadra antiochense), impostasi all’andata per 3 a 0 (26 a 24, 25 a 22, 30 a 28).

 

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Venerdì 26 gennaio, alle ore 15.30, l’ Aula 1b, Edificio Psicologia della Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa, Via Is Mirrionis 1) a Cagliari, ospiterà la 16ª Giornata della Memoria, organizzata come sempre dal prof. ordinario Aldo Natoli, quest’anno in collaborazione con una rete di organizzazioni di persone con disabilità. In particolare, interverrà anche Nicola Melis, presidente uscente dell’Associazione Lps Sardegna e ricercatore presso l’Ateneo cagliaritano, che affronterà il tema del nazismo e le malformazioni craniofacciali.

Ospite d’onore sarà il professore Christoph Schminck-Gustavus dell’Università di Brema (Germania) che parlerà del giudice Lothar Kreissig e della sua resistenza contro il nazismo. L’intervento del professor Natoli, invece, riguarderà la famigerata operazione T4 e le cliniche-fabbriche della morte naziste. L’evento sarà coordinato dal professore ordinario Francesco Atzeni (Università di Cagliari).

Nel 1920, lo psichiatra, Alfred Hoche (1865-1943), e il giurista Karl Binding (1841-1920) pubblicarono un libro dal titolo “L’autorizzazione all’eliminazione delle vite non più degne di essere vissute”,  dove sviluppavano il concetto di “eutanasia sociale”: il malato incurabile era da considerarsi portatore di sofferenze personali, ma soprattutto un peso sociale ed economico.

Il nazismo coltivava l’idea di ottenere un miglioramento della “razza” germanica coltivando e favorendo i caratteri ereditari favorevoli, “eugenici”, e impedendo lo sviluppo dei caratteri ereditari sfavorevoli, “disgenici”. All’interno di questo progetto non trovavano ovviamente posto i malati incurabili e le persone con disabilità di ogni tipo.

Il movimento nazionalsocialista giunse al potere nel gennaio del 1933, con la nomina di Hitler come Cancelliere da parte del presidente del Reich. Il 14 luglio 1933 fu promulgata la legge sulla sterilizzazione, con il macchinoso nome di “Legge per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie”. La legge aprì l’offensiva contro le persone con disabilità e servì da pietra angolare per la legislazione eugenetica e razziale del regime. Alle politiche di sterilizzazione furono affiancate politiche di eugenetica positiva, ossia d’incoraggiamento e promozione delle nascite ritenute “positive” per il regime.

 

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La nuova gestione della So.Mi.Ca. targata Movimento 5 Stelle con il nuovo amministratore unico Giuseppe Baghino (in carica dal 3 novembre 2016), è l’obiettivo di due interventi molto critici del consigliere regionale di Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto e del dirigente regionale del Partito democratico Giacomo Guadagnini (ex presidente e direttore della So.Mi.Ca.).

«Osservo con una certa preoccupazione le azioni politiche messe in atto dall’Amministrazione comunale di Carbonia – scrive in una nota Luca Pizzuto -. In particolare negli ultimi mesi ci sono stati due interventi che non ho condiviso affatto. Il primo riguarda la So.Mi.Ca. L’Amministrazione ha scelto di aumentare quasi del doppio i compensi dell’amministratore di So.Mi.Ca., di cui il Comune è unico socio, dimenticandosi, però, di dare certezze ai lavoratori circa il loro futuro occupazionale. Negli anni la So.Mi.Ca. si è distinta per l’importante lavoro svolto a favore della città e dei suoi cittadini e oggi pare stia attraversando un periodo finanziario infelice. Senza alcun dubbio mi schiero in difesa dei lavoratori, che hanno sempre operato con serietà ed efficienza, e lotterò insieme a loro per difendere una realtà importante per la nostra città. Il secondo intervento riguarda la decisone di chiudere il centro per disabili, ultima di una interminabile serie di inaccettabili chiusure come la ludoteca, la casa dell’anziano, la sala prove, il centro diurno di prima assistenza e altri servizi.»

«Queste scelte mettono in evidenza una politica distante dagli interessi reali dei cittadini, gli unici ai quali bisogna rendere conto – conclude Luca Pizzuto -. È chiaro che questa linea politica non è da me condivisa: Carbonia si è sempre distinta per la sua azione sociale e solidale a favore delle persone con maggiore difficoltà e non permetteremo che venga privata di questa sua identità.»

«I grillini, sia in campagna elettorale che nelle dichiarazioni programmatiche in Consiglio Comunale, hanno sempre sostenuto che con la loro gestione la So.Mi.Ca  avrebbe fatto solo lavori a programma (global service), mentre i lavori a progetto sarebbero stati assegnati agli imprenditori locali – dice Giacomo Guadagnini -. L’Amministratore So.Mi.Ca. ha presentato il Bilancio di previsione per l’anno 2017, con l’approvazione del “socio Sindaco”, nel quale si prevedeva un fatturato di euro 1.935.400 di cui solo euro 1.200.000 erano lavori programmati (global service) mentre euro 490.000 erano lavori a progetto, mentre euro 220.000 non previsti da fare a prezziario.»

«Il Bilancio di previsione per il 2017 presentato dalla Giunta Comunale, e approvato dal Consiglio, avrebbe dovuto contenere, tra le altre cose, anche le cifre presenti nel bilancio So.Mi.Ca.; in realtà non è stato così: cifre fasulle, partite finanziarie legate a vendite irrealizzabili per il periodo previsto – aggiunge Giacomo Guadagnini -. Davanti alle perplessità di molti sul futuro della So.Mi.Ca. il Sindaco e il Vicesindaco, in Consiglio, ma anche con una nota scritta condivisa, hanno sostenuto che la copertura assegnata alla So.Mi.Ca  nel 2016 pari a 1.866.269 è stata similare a quella prevista nel 2017; anche se da un punto di vista sostanziale le risorse previste per la So.Mi.Ca. nell’annualità 2017 sono decisamente superiori.»

«Nel luglio 2017 è apparso sulla stampa un articolo sui famosi 150.000 euro da assegnare alla So.Mi.Ca. per la pulizia dei canali, soldi sbandierati e promessi sin dal dicembre 2016 ma già disponibili dall’agosto 2016 – sottolinea ancora Giacomo Guadagnini -. Di questi soldi, però, solo circa 90.000 sono stati assegnati alla So.Mi.Ca. in Dicembre 2017, mentre per i restanti esiste una trattativa in corso, estesa anche ad altre imprese non di Carbonia (come, peraltro, non lo è il progettista, cagliaritano, remunerato con una parcella di circa 15.000 euro). Purtroppo, già la relazione di Agosto, presentata dall’Amministratore della So.Mi.Ca. al Comune, mostra che la Società per la prima volta, dopo quindici anni, ha una gestione passiva, e che gli impegni presi e scritti  in sede di bilancio 2017 sono stati abbondantemente disattesi. I lavori a canone, quelli programmati per intenderci, sono rimasti complessivamente gli stessi, mentre quelli a contratto non hanno superato i 200.000 euro. Inspiegabilmente sono aumentati i costi di alcuni servizi.»

«Cito due fatti emblematici: uno riguarda il servizio di uscierato in comune, nel 2016 è costato 111.786 euro/anno mentre nel 2017  è costato 167.800 euro/anno, quindi, un costo superiore rispetto all’anno precedente di 56.000 euro; l’altro riguarda il contratto di pulizia dei canali il cui costo a metro lineare, pagato dall’amministrazione alla So.Mi.Ca. nel 2017 è più del doppio di quello pagato negli anni precedenti per la stessa tipologia di servizi. Un altro fatto riguarda la manutenzione dei semafori, data in appalto ad una società del “continente”; la stessa società successivamente ha però dato in subappalto la stessa manutenzione alla So.Mi.Ca.; roba da corte dei conti! Inizio a pensare – conclude Giacomo Gaudagnini – che si stia facendo l’impossibile per togliere i lavori alla So.Mi.Ca. e per dirottarli a ditte esterne, e non, come tanto sbandierato in campagna elettorale, affidarli a ditte locali.»

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League, 93 a 78 alla Juventus Utena (primo tempo 47 a 44). L’incontro è stato equilibrato per tutto il primo tempo, poi la Dinamo ha trovato gli spunti giusti per allungare nel terzo quarto, concluso con un margine di 11 punti (22 a 11) e nell’ultimo ha controllato tutti i tentativi di reazione degli ospiti, riuscendo ad imporsi con autorità.

A trascinare la squadra è stato un super Scott Bamforth, ritrovato ai massimi livelli, autore di ben 28 punti, ben coadiuvato da Darko Planinic (21 punti con 9 su 11 da 2 punti e 9 rimbalzi in 22’37”) e Dyshawn Pierre (17 punti, 11 rimbalzi e 4 assist). Menzione speciale per l’ottimo lavoro difensivo di tutto il gruppo che per 40’ ha difeso senza sosta, arginando i tentativi di rimonta degli avversari. Bene Shawn Jones, a referto con 9 punti, 7 rimbalzi in 17’, fondamentale il lavoro difensivo del capitano Jack Devecchi partito in quintetto, buona prestazione di William Hatcher (9 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) e ottimo apporto dalla panchina di Marco Spissu.

Da domani la squadra lavorerà in vista del prossimo impegno di campionato, sabato sera contro l’Auxilium Torino.

«Abbiamo approcciato male, forse perché avevamo ancora delle tossine mentali e ci sono voluti un paio di contropiede per scioglierci – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Poi siamo stati bravi a lavorare bene a livello difensivo e anche nelle letture a zona mista. Sono contento che li abbiamo tenuti a 34 punti nel secondo tempo e questo è il tipo di atteggiamento e di energia che ci volevano. Sono anche molto contento – ha concluso il coach sassarese – che non siamo entrati nel panico negli ultimi 5 minuti, mantenendo lucidità e concentrazione fino alla fine.»

Dinamo Banco di Sardegna 93 – Juventus Utena 78

Parziali: 19-23; 28-21; 22-11;24-23.

Progressivi: 19-23; 47-44; 69-55; 93-73.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 28, Planinic 21, Devecchi, Pierre 17, Jones 9, Hatcher 8, Polonara 2, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

Juventus Utena: Gaines 10, Bickauskis 5, Ireland 8, Siksnius 16, Guscikas 12, Komiienko 14, Buterlevicius 3, Dendy 4, Flowers 6, Kupsas. All. Zydrunas Urbonas.

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La crisi alla Rosa del Marganai di Iglesias precipita. Nei giorni scorsi 21 dipendenti hanno ricevuto le lettere di licenziamento, motivate con una sensibile riduzione del numero degli assistiti.

Sull’accaduto prende posizione il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, che ha chiesto la convocazione immediata della commissione d’inchiesta sulla sanità.

«Non ci sono dubbi – dice Gianluigi Rubiu – che queste decisioni scaturiscono da una riforma sanitaria scellerata, fatta di tagli, e in alcuni casi dalla volontà di distruggere un’azienda privata da una maggioranza che soffre di risentimento politico. La San Raffaele spa, che gestisce la struttura di accoglienza per anziani non autosufficienti e pazienti affetti da patologie invalidanti come la Sla, non ha avuto altra scelta. Purtroppo il riordino della sanità – aggiunge Gianluigi Rubiu, che ha presentato la presentazione di un’interpellanza urgente – è stato un misto tra incoscienza e incapacità. I tagli minacciati, poi attuati dagli stati generali dell’Ats, hanno indotto l’area socio sanitaria locale di Carbonia a non inviare alla struttura sanitaria della Rosa del Marganai ospiti da ricoverare, con la motivazione dettata dall’esaurimento delle assegnazioni extra budget.»

«Una situazione che è la conseguenza della miopia della Assl e dei sui dirigenti, mentre i pazienti in sofferenza sono stati palleggiati da una struttura all’altra in ambulanza. E’ inaccettabile e inaudito – conclude Gianluigi Rubiu, che invoca le dimissioni dell’assessore Luigi Arru e la revoca dell’incarico di Fulvio Moirano -. I vertici dell’Ats dovrebbero essere mandati a casa per palese incapacità.»