28 December, 2025

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Il crollo del traffico al porto Canale di Cagliari ha travolto le aziende che lavorano nella scalo cittadino e la principale compagnia di trasporti navali che rappresenta il più importante operatore di movimentazione container, la tedesca Hapag Lloyd, ha deciso di cancellare alcuni scali al porto canale di Cagliari.

«Ciò ha avuto come conseguenza la comunicazione del ministero delle Infrastrutture all’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna che non avrebbe concesso nessuna autorizzazione alla costituzione dell’Agenzia del lavoro a causa dei bassissimi, quasi nulli, livelli di traffico che si sono registrati in quest’ultimo anno di attività. I vari i incontri tra il presidente dell’Autorità Portuale con i colleghi degli altri porti d’Italia e, l’ultimo incontro al Ministero per definire una soluzione che potesse confermare la costituzione dell’agenzia del lavoro, non hanno, a questo punto, prodotto gli effetti sperati – dice il consigliere regionale del Partito democratico Piero Comandini -. Comunque, quello su cui occorre concentrare l’attenzione è la perdita di traffico del porto canale, di cui la non istituzione  dell’Agenzia del Lavoro  è una conseguenza diretta. Il mercato della movimentazione dei container sta attraversando una fase di grandi cambiamenti per effetto di una riorganizzazione dei mercati, determinata da nuovi assetti ed accordi fra le grandi compagnie, dall’ingresso delle stesse nella proprietà dei terminal, dall’acquisizione degli stessi da parte di nuovi operatori. A ciò si somma la diminuzione rilevante che l’intero gruppo Contship Italia ha avuto nei terminali italiani coinvolgendo anche il porto di Cagliari (-28% nei primi nove mesi dell’anno 2017).»

«Nel caso del porto canale di Cagliari quindi occorre, in prima istanza, dialogare con l’attuale terminalista Contship e valutare e verificare insieme, unendo le forze, le più opportune azioni congiunte per rilanciare le attività di movimentazione dei container – aggiunge Piero Comandini -. C’è da rimarcare, ancora una volta, il grande potenziale che offre il Porto canale di Cagliari, grazie alla disponibilità di immensi spazi nell’entroterra dedicati alla movimentazione dei container e all’invidiabile posizione geografica nel Mediterraneo. Il porto è diventato uno dei principali terminal container del traffico destinato ai principali porti del Mediterraneo e non solo. Nel 2015 ha registrato, rispetto al 2014, un incremento di fatturato di circa il 2,46%, e si conferma quarto porto italiano di movimentazione container e transhipment con un trend in continua crescita; l’attuale area utilizzata è di 400.000 mq contro i 900.000 mq sfruttabili, attorno alle attività è impegnata una forza lavoro, che ha acquisito nel tempo grande esperienza e competenza, di circa 350 addetti; questo significa che il porto canale di Cagliari offre ancora grandi possibilità di crescita, assolutamente necessaria per assicurare all’Isola tutte le opportunità di sviluppo, capace di cogliere le opportunità che si aprono e accettare la sfida competitiva che arriva dagli altri porti del Mediterraneo.»

«Una delle chiavi vincenti che può essere messa in campo da parte della politica per un forte rilancio, in considerazione del fatto che dal 2003 ad oggi non è stato fatto nessun concreto investimento nè pubblico né privato facendo venir meno la flessibilità e l’efficienza dei processi portuali in cui il porto primeggiava, sarebbe promuovere azioni per attrarre nuovo traffico proponendo una riduzione delle tasse di ancoraggio, non sconti sulle tariffe determinati anno per anno, ma una programmazione pluriennale così da consentire alle compagnie di poter programmare a lungo termine – conclude Piero Comandini -. Al momento non servono ipotesi o tavoli tecnici, ma una seria ed efficace politica per salvare i posti di lavoro: la preoccupazione è grande, è assolutamente necessario un’ulteriore ed immediata verifica con tutte le parti coinvolte al processo produttivo del terminal, per mettere in campo tutte le strategie possibili al fine di individuare le soluzioni che consentano non solo la prosecuzione delle attività ma il rilancio ed il potenziamento delle stesse, così da rendere il Terminal altamente competitivo nell’interesse dello sviluppo della Sardegna e, scongiurare la conseguente perdita di un ingente numero di posti di lavoro.»

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Una condotta lunga 17 chilometri e mezzo che parte dal potabilizzatore di Bau Pressiu, in Comune di Nuxis, fino a Perdaxius, realizzata con materiali di elevata qualità. Prenderanno il via martedì 28 i lavori del nuovo acquedotto Sulcis che attraversando i territori di Nuxis, Narcao e Perdaxius serve tutto il Sulcis Iglesiente, da Carbonia a Iglesias, da Sant’Antioco all’Isola di San Pietro.

E’ quindi la più importante opera idrica del Sulcis, inserita nel Piano regolatore generale degli acquedotti, che verrà realizzata con un finanziamento di 21,5 milioni di euro. Soprattutto, si tratta di un intervento che consentirà  di risolvere le gravi criticità legate alle frequenti rotture che interessano la condotta attuale.

I vantaggi per i territori serviti. Verranno utilizzati materiali resistenti grazie all’adozione di tubazioni in ghisa sferoidale (un tratto verrà realizzato in acciaio con particolari rivestimenti adatto per la posa su roccia) e valvole di sezionamento della condotta motorizzate. Questo permetterà un migliore approvvigionamento idrico nel Sulcis, senza più interruzioni dovute a rotture della tubazione con conseguenti disagi per le utenze. Ancora: un sistema di telecontrollo consentirà il monitoraggio in continuo della qualità dell’acqua e dei parametri idraulici (pressioni e portate), con l’obiettivo di individuare immediatamente eventuali anomalie: le 5 postazioni di telecontrollo saranno installate presso i serbatoi esistenti di Acquacadda, Narcao, Pesus e Perdaxius e presso la camera di consegna delle acque a valle della condotta . Questo consentirà ad Abbanoa di monitorare istantaneamente e continuamente lo stato del sistema acquedottistico.

Dopo aver chiuso il perfezionamento delle autorizzazioni – con la Conferenza dei Servizi che si è chiusa il 13 del mese – Abbanoa in questi giorni ha scritto a tutti i soggetti coinvolti, compresi naturalmente i Comuni interessati. Le opere progettate interessano infatti i territori dei comuni di Nuxis, Narcao e Perdaxius.

Il cantiere partirà dall’impianto di Bau Pressiu, dove verrà realizzato l’ampliamento dei volumi idropotabili con una nuova vasca di accumulo. Successivamente verranno realizzati gli attraversamenti stradali previsti nel tracciato della condotta, comincerà poi la posa dei tubi. Il tempo contrattuale previsto per il completamento dei lavori è di circa 10 mesi.

Nello specifico gli interventi, comprendono:

• Condotta dorsale di lunghezza complessiva di circa 17,4 km, di cui 2,3 km circa in acciaio con rivestimento antiroccia DN 1.000 mm; 6,3 km circa in ghisa sferoidale DN 1.000 mm; 8,8 km circa in ghisa sferoidale DN 900 mm;

• due partitori in pressione di Terrubia-Rio Murtas e ramo Sud-Narcao (solo le parti interrate);

• diramazioni dai due partitori ai serbatoi a servizio dei centri abitati di Terrubia-Rio Murtas e Narcao;

• raddoppio della vasca di accumulo dell’acqua potabilizzata nell’impianto di Bau Pressiu.

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Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare.
«Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» 
«È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi». 
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere». 

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Sabato 25 e domenica 26 novembre, il Circolo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Sant’Antioco, in Piazza Italia, dalle 10.00 alle 13.00, raccoglierà le firme contro lo “Ius Soli”.

«Siamo contrari allo “Ius Soli” – spiega Simone Caddeo, dirigente di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale di Sant’Antioco – perché la cittadinanza non è qualcosa di accidentale, ma è il frutto della trasmissione secolare di valori condivisi. Servono leggi per attrarre cervelli, non per attrarre persone non qualificate con il miraggio della cittadinanza facile. Non è modello di accoglienza, ma strumento di sostituzione etnica e l’Italia, ancora di più, diventerebbe colonia europea dove parcheggiare e stazionare manodopera a basso costo per il resto dell’Europa.»

«Lo Ius Soli renderebbe quasi impossibile il reimpatrio di chi si macchia di reati comuni ( rapine, furti in abitazione, truffe, lesioni, maltrattamenti, stalking, etc.) per il diritto al mantenimento dell’unità famigliare, polverizzando la possibilità di risposta alla criminalità proveniente da altri paesi – aggiunge Simone Caddeo -. La cittadinanza è frutto della trasmissione dei valori dei propri genitori; si può anche scegliere la propria Patria di elezione, ma solo dopo avervi vissuto per 10 anni, aver dimostrato di avere reddito sufficiente a vivere dignitosamente e a non pesare sul welfare italiano, non essere stato condannato per reati di allarme sociale e contro la persona e il patrimonio, aver dimostrato di aver metabolizzato valori italiani.»

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energia

Il progetto Europeo Enerselves sull’efficientamento energetico negli edifici delle pubbliche amministrazioni approda giovedì prossimo, 23 novembre, ad Arborea, nella sala del Teatro dei Salesiani. L’inizio è fissato per le 9.30.

Si tratta di un progetto finanziato dal programma Interreg Europe 2014-2020 per promuovere le buone pratiche di integrazione delle risorse energetiche negli edifici pubblici. Insieme alla Sardegna sono coinvolte altre sette regioni di nazioni europee, tra le quali Spagna, Svezia, Romania, Polonia e Malta.

All’incontro pubblico sarà presente l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, e i lavori saranno introdotti dal direttore del Servizio Energia ed Economia Verde dell’assessorato dell’Industria, Stefano Piras. Interverranno, tra gli altri, l’amministratore unico di AREA, Giovanna Porcu, il sindaco di Arborea, Manuela Pintus, e Giovanni Fois della società Thera Bio.

Il progetto prevede il coinvolgimento di 175 stakeholder, con lo scopo di elaborare e promuovere nuove politiche finanziate dai fondi strutturali e d’investimento europei per supportare la sostenibilità e l’efficientamento energetico negli edifici pubblici e privati, attraverso lo scambio di informazioni e conoscenze tra i paesi partner.

La Regione intende promuovere pratiche virtuose in tema di energia tramite il coinvolgimento delle amministrazioni comunali. Giovedì, a conclusione dell’incontro, è prevista anche la presentazione dell’impianto comunale di Arborea e del progetto AREA di Carbonia.

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Gli assessori dell’Agricoltura Pierluigi Caria e degli Affari generali Filippo Spanu, hanno partecipato alla Tavola Rotonda promossa, a Cagliari, dalla Flai-Cgil sul tema “Agricoltura e zootecnia: una strategia per lo sviluppo”.

«Nessuna forma di assistenzialismo ma la necessità di rafforzare, con scelte mirate e risorse erogate con una logica ben definita, lo sviluppo del comparto agricolo che, per la sua particolare tipologia e l’importanza che riveste nel contesto sociale ed economico, ha bisogno di un’attenzione costante», ha detto nel suo intervento l’assessore dell’Agricoltura.

Filippo Spanu ha evidenziato il ruolo dell’agricoltura «nella tutela del territorio, nella cura del paesaggio e nella crescita complessiva delle comunità». «Esiste un binomio inscindibile tra agricoltura e foreste, due valori assoluti che arricchiscono il nostro ambiente e il paesaggio rurale. Dobbiamo insistere sugli investimenti che puntano sulla qualità delle nostre produzioni e sull’equilibrio tra le nuove frontiere della tecnologia e le competenze antiche. Per sostenere lo sviluppo delle aziende stiamo portando la fibra ottica in tutti i territori. 75 comuni hanno già a disposizione la nuova rete che garantisce connessioni internet notevolmente più veloci rispetto all’attuale standard», ha aggiunto l’assessore degli Affari generali.

Pierluigi Caria ha ricordato che «sono in corso i pagamenti previsti dalla legge 20/17 approvata dal Consiglio regionale nello scorso mese di settembre per sostenere e mettere in sicurezza il comparto ovicaprino. Abbiamo in cassa 45 milioni di euro e grazie al lavoro delle strutture di Laore, Argea e Agris stiamo dando risposta agli allevatori nei tempi previsti».
L’assessore dell’Agricoltura ha aggiunto che «i 185 milioni di euro stanziati annualmente nell’ambito del Programma di sviluppo rurale offrono l’opportunità di tutelare le aziende svantaggiate e contrastare lo spopolamento delle campagne». Ha inoltre evidenziato le misure sul lato del credito, come il pegno rotativo e il prestito di conduzione, e il buon esito del bando “Terra ai giovani” per favorire il ricambio generazionale.

Pierluigi Caria e Filippo Spanu, infine, hanno ribadito che la Giunta Pigliaru è sempre disponibile al dialogo e al confronto sui problemi dell’intero sistema agricolo.

Alla tavola rotonda ha preso parte il segretario regionale della CGIL Sardegna, Michele Carrus, e il presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto. Hanno inoltre partecipato ai lavori Salvatore Pala, presidente dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (OILOS), ormai giunto al traguardo della piena operatività, e Pierluigi Pinna, presidente dell’industria casearia Pinna di Thiesi.

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Imperdibile serata rock, questo venerdì (24 novembre) a Cagliari, per il prolungamento “winter” del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” organizzato dalla cooperativa Vox Day, che il mese scorso (dal 5 all’8 ottobre) ha vissuto la prima parte della sua edizione numero undici.

Al Fabrik, in via Mameli, arriva – per la prima volta in Sardegna – Hugh Cornwell, già cantante, chitarrista e principale autore degli Strangler, una delle band più importanti emerse dalla scena punk inglese di fine anni Settanta (di cui lui stesso ha scritto in due libri: “The Stranglers: Song by Song” e l’autobiografico ” A Multitude of Sins“).  

Dopo la separazione dal gruppo – con cui ha condiviso i successi dalla fondazione, nel 1974, fino al 1990, registrando dieci album e hit come “Peaches”, “No More Heroes”, “Golden Brown”, “Always the Sun” – Hugh Cornwell ha intrapreso una carriera solista che oggi conta otto dischi in studio (più vari live e compilation): il più recente è “Totem and Taboo”, registrato a Chicago e prodotto nel 2013 da Steve Albini (Nirvana, PJ Harvey, Pixies).  

Affiancato da Patrick Hughes al basso e Windsor McGilvray alla batteria, il sessantottenne rocker londinese proporrà a Cagliari brani del suo repertorio e “grandi classici” degli Stranglers in un concerto che si annuncia dal ritmo serrato e coinvolgente.

In apertura di serata, a precedere sul palco Hugh Cornwell e la sua band, riflettori puntati su Igor Lampis StravyPaz: chitarrista e membro fondatore de Punkillonis, formazione nata a Cagliari nel 2000, l’artista sardo ha intrapreso cinque anni fa un percorso parallelo da solista, come necessità rivolta soprattutto ad accompagnare  con musica e canto la sua attività di autore di romanzi, racconti e poesie durante i reading di presentazione. Da quel momento in poi non ha smesso di imbracciare la chitarra acustica vestendo anche i panni di cantautore e traendo spunto dai grandi nomi del passato che ha sempre apprezzato. Venerdì sera al Fabrik lo accompagnano Panky Alma Stram (cajon e cori), Fabio “Goblin” Perria (basso) e Max Viani (violino).

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Tre giornate di incontri, lezioni, concerti e visite guidate per riscoprire l’organo storico custodito nella chiesa di San Giovanni Battista, a Orani, uno tra i più antichi esistenti in Sardegna.

Da venerdì 24 a domenica 26 novembre il piccolo centro della Barbagia diventa un laboratorio organistico grazie a “Boghes et organos”, progetto nato da un accordo stipulato tra il Conservatorio di Cagliari e l’amministrazione comunale del centro barbaricino.

Per i cittadini di Orani, e non solo, sarà l’occasione per conoscere meglio lo strumento, datato 1732, ben restaurato e custodito, ed apprezzarne le qualità sonore, i repertori musicali a esso più congeniali e riflettere sul suo ruolo all’interno della comunità nel passato e nel presente.

La manifestazione prende il via venerdì alle 16.00, con delle visite guidate all’organo, a cui seguirà la conversazione tenuta dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “Macchine meravigliose”.

Sabato 25 novembre, si comincia alle 10.00, con una conferenza sui temperamenti e le accordature storiche tenuta da Angelo Castaldo, docente di Organo nel Conservatorio di Cagliari. La mattinata proseguirà con delle lezioni rivolte a un gruppo di studenti del Conservatorio, mentre alle 15 è in programma un incontro con la Scuola civica di musica “Costantino Nivola”. La giornata si conclude alle 18.00, con un concerto dal titolo “Boghes et organos, repertori religiosi in Sardegna fra oralità e scrittura”: l’appuntamento sarà accompagnato da una guida all’ascolto curata da Roberto Milleddu.

Domenica, sempre nella chiesa di San Giovanni Battista, dopo le prove aperte al pubblico, gli allievi del Labos (il Laboratorio di organi storici del Conservatorio) saranno i protagonisti del concerto “Musiche organistiche della tradizione italiana ed europea tra Rinascimento e Barocco”.

In Sardegna esistono diverse centinaia di organi storici, quelli funzionanti sono però sono solo poche decine: tra gli scopi del Laboratorio organi storici del Conservatorio c’è quello di creare sensibilizzazione affinché si arrivi all’avvio di alcuni restauri.

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Penultima giornata della settimana di Nues a Cagliari: domani (giovedì 23 novembre) l’8° festival internazionale dei fumetti e cartoni nel Mediterraneo propone una ricca scaletta, con appuntamenti per i più piccoli e presentazioni di novità editoriali.

La mattina, alle 10.00, nella Sala Polifunzionale al Parco di Monte Claro (in via Cadello, 9/b), si presenta il romanzo a fumetti “Badù e il nemico del sole”, edito quest’anno da Tunué. Ambientato in un’immaginaria città dell’Africa occidentale, a cavallo del periodo coloniale, il libro ha per protagonista un ragazzino dall’insaziabile curiosità, accompagnato nei suoi vagabondaggi dal suo amico Armand de Bernier, un geco intellettuale con occhiali e foulard. Un giallo, un’avventura e un viaggio verso terre lontane dove il pregiudizio, la superstizione e la magia raccontano una storia di emarginazione al contempo distante e vicinissima. Replica dell’incontro alle 15.00 all’Istituto Comprensivo di Pirri. Alle presentazioni, proposte in collaborazione con C.R.D.B.R. Città Metropolitana di Cagliari, intervengono Francesca Ceci e Christian Bouah, sceneggiatori di “Badù e il nemico del sole”, con le disegnatrici Laura Congiu e Stefania Costa.

Ancora nel pomeriggio, dalle 17.30 alle 19, è invece in programma alla MEM (nello spazio Bambini e Ragazzi), la Mediateca del Mediterraneo in via Mameli, un laboratorio di disegno per bambini dai cinque ai sette anni con l’illustratrice GioMo (Giovannella Monaco).