28 December, 2025

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A partire da lunedì 27 novembre 2017, l’Ufficio tecnico edilizia privata – Suape del comune di Sant’Antioco osserverà il seguente orario al pubblico: il lunedì, dalle 11.30 alle 13.30, ed il mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00. I nuovi orari avranno validità temporanea.

Per consulenza ed informazioni sulle Attività produttive/Suape, il responsabile del servizio, arch. Francesca Picardi, e l’istruttore ing. Francesco Valentino Mei, ricevono su appuntamento il lunedì ed il mercoledì, dalle 11.30 alle 13.30.

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Gli attivisti del gruppo “5 stelle per Iglesias Afferente al M5S” hanno organizzato un incontro per venerdì 24/11/2017, dalle ore 18,00, presso la sala Lepori, in via Isonzo, a Iglesias, con gli attivisti del gruppo 5 stelle per Iglesias, per parlare di Iglesias città vivibile”, cosa realizzano i consigli comunali M5S sardi.

Parteciperanno: Mario Puddu, portavoce M5S sindaco di Assemini; Emanuela Serra, portavoce M5S del comune di Gonnesa; Emanuela Corda, portavoce M5S alla Camera; Fabiola Cardia, portavoce del comune di Sestu; Antonella Cancedda, portavoce del comune di Elmas; e, infine, Giuseppe Carboni, punto civico anti Equitalia.

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La rappresentativa Atletico Loi di Cagliari ha vinto il 37° torneo internazionale di Savosa Massagno, a Lugano, in Svizzera. Nella squadra guidata brillantemente dal mister Sandro Massa di Quartu Sant’Elena figurano, tra gli altri, Alessio Mulas e Fabio Mazzotta del Carbonia calcio, e quattro giovani di Sant’Antioco, il portiere Dimitri Pintus ed Andrea Matzeu, Cristian Basciu e Riccardo Porcu.

Il premio per il miglior giocatore è stato assegnato ad Andrea Corda, di Sardara.

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Partito per Udine con la convinzione di poter tenere testa alla squadra di Luigi Delneri e di riuscire a tornare a casa con un risultato positivo, il Cagliari è forse andato oltre le più rosee previsioni, disputando una grande partita, vinta meritatamente con un goal di Joao Pedro su assist di Nicolò Barella, maturato in avvio di secondo tempo.

Diego Lopez ha avuto le risposte che si attendeva, da un Cagliari autoritario che ha saputo controllare sempre il gioco e creare tanto. Già nel primo tempo la squadra rossoblu aveva costruito diverse occasioni da goal ed altrettante sono arrivate dopo il goal. Quella odierna è la seconda vittoria esterna stagionale ed i tre punti conquistati sono pesantissimi, considerato che la squadra ha raggiunto quota 15 punti, con un vantaggio di 6 lunghezze sulla terz’ultima posizione, occupata dal Genoa, protagonista della vittoria di Crotone nell’anticipo dell’ora di pranzo.

«L’avevo detto ai ragazzi prima della gara: dovevamo essere aggressivi, corti e compatti – ha commentato a fine partita Diego Lopez -. Mi è piaciuta la determinazione messa in campo, questa è la mentalità che dobbiamo acquisire. Sono contento per l’intensità, non abbiamo preso gol e abbiamo dimostrato di essere squadra. Non giocando con questo atteggiamento, non avremmo portato punti a casa oggi. Ho visto comunque anche alcune buone cose sotto il profilo tecnico: la squadra è stata brava a crederci.»
«Ci sono stati alcuni errori tecnici e soprattutto nel primo tempo abbiamo concesso troppe ripartenze, che sono la forza dell’Udinese. Anche in attacco dobbiamo essere più cinici, sfruttare meglio determinate occasioni – ha aggiunto il tecnico uruguayano -. Oggi abbiamo colto 3 punti pesanti, che danno fiducia, ma non dobbiamo abbassare la guardia: la classifica continuiamo a guardarla con la coda dell’occhio, ma soprattutto dobbiamo continuare a lavorare e migliorare la cura dei dettagli. Dare continuità è fondamentale per crescere e lavorare con serenità. Sappiamo che il minimo errore in Serie A lo si paga a caro prezzo. Oggi siamo stati continui anche in fase di non possesso di palla, importantissimo contro una squadra molto fisica come l’Udinese.»

Sabato prossimo, alle 20.45, il Cagliari ospiterà alla Sardegna Arena l’Inter di Luciano Spalletti, una delle squadre più in forma del campionato, balzata al secondo posto in classifica a due punti dalla capolista Napoli, con i tre punti conquistati questa sera nel posticipo vinto per 2 a 0 con l’Atalanta.

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Quattro appuntamenti in agenda, lunedì a Cagliari per Nues, il festival internazionale dei fumetti e cartoni nel Mediterraneo che ieri (sabato 18) ha inaugurato (con le mostre allo spazio SEARCH su Aurelio Galleppini e su Sherlock Holmes) la settimana clou della sua ottava edizione.

In mattinata, dalle 9.30 alle 13.00 all’Hostel Marina, per l’immancabile sezione del festival dedicata alla sostenibilità ambientale, si parla di “green jobs” in “Ecologia Economia”: un incontro di conoscenza e orientamento rivolto agli studenti degli Istituti Superiori moderato dal giornalista Marco Gisotti, uno dei massimi esperti in Italia di comunicazione ambientale, green economy e green jobs. Previste le testimonianze di Vincenzo Imbrosciano, imprenditore agricolo di “Il paese del vento – AgriCultura del Buon Senso”, di Villacidro, Guido Ostanel, direttore delle Edizioni BeccoGiallo, che propongono fumetti di impegno civile, Sandro Mezzolani, titolare di Si.Me Editoria e Cartografia Turistica, Pietro e Roberta Lilliu, titolari della Cantina Lilliu di Ussaramanna, e del giornalista e critico greco Aris Malandrakis sul progetto Gallerie a cielo aperto, programma di recupero degli spazi urbani a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Atene.

Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.00, l’illustratrice Margherita Tramutoli, in arte La Tram, tiene invece un incontro con gli studenti all’Istituto Comprensivo di Pirri (in via Enrico Toti) per un laboratorio sul suo libro illustrato, realizzato con Marco Rizzo, “L’ecologia spiegata ai bambini” (edizioni Beccogiallo).

Due appuntamenti pomeridiani anche alla Biblioteca Metropolitana “Emilio Lussu” in via Romagna: la storica struttura sita nel parco di Monte Claro ospita dalle 16.30 alle 17.30 un pitch con Bepi Vigna e Guido Ostanel per giovani interessati a intraprendere una carriera nell’ambito del fumetto; poi, alle 17.30, un focus sul graphic journalism con lo stesso Ostanel, cofondatore e direttore della casa editrice padovana BeccoGiallo. Titolo dell’incontro: “Il linguaggio del fumetto può raccontare la realtà?”.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata. Dopo la brillante vittoria in Champions League sull’Hapoel Holon, stasera in campionato ha “asfaltato” la Pallacanestro Varese sul suo campo, con Achille Polonara ancora migliore in campo: 82 a 61 (primo tempo 44 a 38). Per i biancoblu si tratta della prima vittoria esterna stagionale in campionato.

Ancora indisponibile Rok Stipcevic, Federico Pasquini ha schierato un quintetto con Bamforth, Pierre, Jones, Hatcher e Polonara, e la squadra ha iniziato alla grande, chiudendo il primo quarto avanti di ben 11 punti, con percentuali al tiro eccellenti: 27 a 16.

Nel secondo quarto la Pallacanestro Varese si è riavviciniata fino al -6 con Okeye, Ferrero e Cain ma la Dinamo ha riallungato con i canestri di Achille Polonara e Scott Bamforth. Finale di quarto equilibrato con la Dinamo avanti al riposo sul 44 a 38.

Chi si aspettava un terzo quarto con Varese in rimonta, è rimasto sorpreso dall’impatto devastante della Dinamo che ha piazzato un break di 11 a 2, arrivando al massimo vantaggio di +16. Prima Pierre e Polonara, poi Spissu e Jones, hanno allungato ancora. Una schiacciata di Achille Polonara ed il canestro allo scadere di Scott Bamforth hanno fissato il punteggio sul 46 a 62 al 30’, con un parziale di 18 a 8!).

L’ultimo quarto è stato un vero e proprio show dei “bombardieri” della Dinamo dai 6,75, Bamforth, Polonara e Hatcher. Nel finale c’è stata gloria anche per Jonathan Tavernari, autore di 5 punti (1 su 1 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti), per il 61 a 82 finale.

Nella Dinamo il migliore è stato Achille Polonara, con 11 punti (1 su 1 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 8 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate, 22 di valutazione; in doppia cifra anche Scott Bamforth (19 punti, 4 su 8 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist, 16 di valutazione) e Shawn Jones (10 punti, 5 su 8 da 2 punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 15 di valutazione).

Pallacanestro Varese 61 – Dinamo Banco di Sardegna 82

Parziali: 16-27; 22-17; 8-18; 15-20.

Progressivi: 16-27; 38-44; 46-62; 61-82.

Pallacanestro Varese. Avramovic 7, Bergamaschi, Pelle 8, Natali 2, Okoye 11, Seck, Tambone, Cain 11, Ferrero 6, Wells 8, Waller 6, Hollis 2. All. Attilio Caja.

Banco di Sardegna. Spissu 7, Bamforth 19, Planinic 6, Devecchi, Randolph 8, Pierre 9, Jones 10, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli, Tavernari 5. All. Federico Pasquini.

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Carloforte e Carbonia cercavano conferme e sul campo le hanno trovate. La squarta tabarchina ha espugnato il campo del Sant’Elena Quartu, con il netto punteggio di 3 a 1 (goal di Samuele Curreli, Giuseppe Corona e Nicola Lazzaro), centrando la quarta vittoria esterna in cinque giornate (con un pareggio) e riportandosi ad un solo punto dalla vetta, ora occupata dalla San Marco Assemini ’80 che ha superato di misura l’Arborea ed ha scavalcato il Seulo 2010, battuto 1 a 0 dall’Andromeda a Siurgus Donigala, dopo cinque vittorie consecutive. Il Carloforte ha nettamente il miglior attacco del girone, con 24 goal realizzati, ma non una delle migliori difese (9 goal subiti) ed è su questo aspetto che dovrà lavorare maggiormente il tecnico Massimo Comparetti per ottenere il massimo dall’eccellente organico a sua disposizione che punta apertamente a competere per il salto di categoria in Eccellenza regionale.

Il Carbonia al “Carlo Zoboli” ha superato il Vecchio Borgo Sant’Elia come da pronostico, con un goal realizzato da Momo Konate al 76′, ma è stata una vittoria molto sofferta (prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Gianni Giganti, ex portiere del Carbonia, scomparso in settimana all’età di 70 anni). La squadra di Andrea Marongiu l’ha dominata dall’inizio alla fine, giocando un gran bel calcio con i suoi tanti giovani (i soli calciatori di esperienza nell’11 iniziale erano il portiere Daniele Bove e i centrocampisti Riccardo Milia e Marco Foddi), costruendo tantissimo ma sciupando altrettanto. Ha sbagliato un rigore in avvio, conquistato e sbagliato da Fabrizio De Gradi; ha colpito tre pali (clamorosi, nel primo tempo, quelli di Fabrizio De Gradi e Lorenzo Loi, entrambi a portiere battuto); costruito e sciupato una quindicina di palle goal (clamorosa una di Alessio Lintas nel primo tempo, a due metri dal portiere avversario), con tre salvataggi sulla linea nel secondo tempo ed altre due occasioni incredibili costruite nei minuti finali, con Marco Foddi in entrambi i casi alla conclusione senza avversari davanti al portiere ospite. Andrea Marongiu, costretto a rinunciare all’inizio a Momo Cosa e Gabriele Concas, ha recuperato Riccardo Milia (uno dei migliori in campo) e, nell’ultima mezz’ora, ha tentato la carta Momo Konate che lo ha ripagato con il goal partita. Con i tre punti odierni il Carbonia ha raggiunto i 10 punti conquistati nelle ultime quattro partite e scalato altre posizioni in classifica fino al sesto posto, con 14 punti, sulla stessa linea del La Palma Monte Urpinu, battuto in casa per 1 a 0 dal ritrovato Arbus, dopo il ko di Carloforte.

Sugli altri campi, vittoria per 1 a 0 per il Selargius di Gianni Maricca sul Siliqua di Titti Podda (i due tecnici sono entrambi di Carbonia); l’Idolo ha travolto il Quartu 2000 con il punteggio tennistico di 6 a 1; il Gonnosfanadiga, infine, ha battito il Bari Sardo per 2 reti a 0.

 

 

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Il Coordinamento3 – Donne di Sardegna lancia un appello ai consiglieri regionali per l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere.

«Martedì 21 novembre sarà una data da ricordare per la Democrazia Paritaria della Sardegna – si legge in una nota -. La possibilità di conferire o togliere dignità a questa data è nelle mani, nell’intelligenza e nella coscienza di 60 onorevoli cittadini, eletti con una legge elettorale vecchia e discriminatoria che ha consentito a sole 4 donne di accedere alla massima Assemblea regionale. Un gap rappresentativo che ha tracciato l’evidente distacco fra la classe politica e il mondo femminile. Autorevoli rappresentanti della società civile, istituzionale, culturale e accademica della Sardegna si uniscono alla battaglia che il “Coordinamento3 – Donne di Sardegna” sta portando avanti in favore del recepimento della L. n.20/2016 che disciplina l’adeguamento delle leggi elettorali nelle singole regioni, laddove previsto il sistema delle preferenze, con l’introduzione della Doppia Preferenza di Genere.»

«L’approvazione della norma, risolverebbe il vulnus costituzionale insito in un’ eventuale mancata attuazione – aggiunge il Coordinamento 3 – Donne di Sardegna -. Pertanto, un vivo apprezzamento ai consiglieri che si sono schierati da subito a favore della nostra rivendicazione, nei contenuti, nelle forme e nei tempi ed un appello a quanti invece, refrattari all’affermazione dei diritti di democrazia e civiltà, perderanno l’occasione per superare il proprio egoismo e contribuire realmente all’ emancipazione della nostra Regione. Se la doppia preferenza di genere martedì verrà bocciata con voto segreto, come le ultime manovre ci inducono a credere, i responsabili di tale insolente violazione del diritto, sappiano che non solo non avranno mai il nostro voto, ma che la lista coi loro nomi verrà divulgata pubblicamente durante le campagne elettorali allo scopo di indurre tutte le elettrici e gli elettori della Sardegna ad una scelta politica superiore, rassicurante eticamente, portatrice di trasparenza e progresso, di libertà, legalità, serietà e rispetto. Cari consiglieri – conclude il Coordinamento3 – Donne di Sardegna -, non bruciate il futuro della Sardegna.»

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In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, lunedì 20 novembre dalle ore 15,00 alle ore 18,00 presso il Servizio di Diabetologia di Iglesias (presidio ospedaliero Santa Barbara) si svolgerà una giornata di screening con visite e consulenze gratuite (senza impegnativa): i medici del reparto saranno a disposizione della cittadinanza per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e far aprire gli occhi su quello che oggi rappresenta un vero e proprio problema sociale.

I riflettori della giornata quest’anno – all’insegna dello slogan “Diritto a un futuro sano” – sono puntati sulle donne.

Verrà sottolineata in modo particolare l’importanza di un equo accesso alle cure per le donne con diabete o a rischio di svilupparlo. Accesso alle cure significa ai farmaci, alle tecnologie, alle informazioni e ai supporti necessari per essere il più possibile autonome e protagoniste nella gestione e nella prevenzione del diabete ottenendo così i migliori risultati.

Nel mondo, si calcola, 199 milioni di donne hanno il diabete e il loro numero è destinato ad arrivare a 313 milioni nel 2040. Le differenze di ruolo e le dinamiche di potere insite nelle dinamiche di genere rendono le donne ancora più vulnerabili al diabete, incidono sul loro acceso ai servizi sanitari e sulla loro possibilità di intraprendere abitudini di vita salutari. E il diabete è al nono posto tra le cause di morte per le donne, parliamo di 2,1 milioni di decessi ogni anno.

Condizioni socio-economiche creano barriere alle ragazze e alle donne con diabete che limitano la loro possibilità di prevenire, di diagnosticare per tempo e di trattare il diabete, soprattutto nei Paesi meno sviluppati. Ma a queste si aggiungono le ineguaglianze di genere: secondo i dati degli ANNALI AMD di Genere le donne con diabete tipo 1 presentano un compenso glicemico peggiore nonostante un trattamento insulinico più intensivo; quelle con diabete di tipo 2 sono spesso sovrappeso o obese, rispetto agli uomini, con livelli più elevati di colesterolo LDL (quello “cattivo”) e rischio cardiovascolare maggiore di 10 volte.

A differenza di quello che accade nel resto del mondo, Europa compresa, le donne con diabete in Italia hanno un uguale accesso alle campagne di screening e alle cure, ma i risultati non sono soddisfacenti.

Due donne con diabete su cinque (e quindi 60 milioni di persone nel mondo) sono in età fertile, ma il diabete rende più difficile iniziare e portare a termine felicemente la gravidanza. Senza una pianificazione delle nascite, il diabete di tipo 1 e di tipo 2 comporta un rischio significativamente più alto di problemi durante e dopo la gravidanza per la madre e per il feto.

Una gravidanza su sette è caratterizzata dal diabete gestazione, una minaccia grave e poco conosciuta alla salute della madre e del bambino. Molte donne con diabete gestazionale soffrono di complicanze come l’ipertensione durante la gravidanza, partoriscono neonati in sovrappeso, incontrano problemi nel parto.

Il GDM, infatti, se non riconosciuto e trattato, può associarsi ad un’elevata morbilità della madre, del feto e del neonato, invece con un buon controllo metabolico si riduce sensibilmente la probabilità di eventi avversi.

In Italia si calcolano più di 3,5 milioni di persone con diabete diagnosticato (6,2% della popolazione) di cui oltre il 90% di tipo 2, 1 milione di persone con diabete tipo 2 non diagnosticato (1,6% della popolazione) e 3,6 milioni di persone (6,2% della popolazione) con una alterazione dei valori della glicemia tali da configurare un alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. In pratica oggi oltre il 10% della popolazione italiana ha difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia. E nel 2030 si prevede che le persone diagnosticate con diabete saranno 5 milioni.

E’ necessario educare i più piccoli ad uno stile di vita sano, abituandoli a svolgere attività fisica in modo regolare, nella quotidianità. Bisogna combattere la sedentarietà. Quindi puntare su una corretta alimentazione, preferendo i cibi semplici, a km zero, eliminando tutto ciò che è molto ricco di grassi, come ad esempio le merendine. Abitudini da mantenere anche crescendo, evitando per di più di saltare i pasti, a partire dalla prima colazione. Insieme al controllo del peso, all’attività fisica e ad un’alimentazione sana, dopo i 40 anni è doveroso controllare la glicemia ogni 2-3 anni in rapporto al tipo di rischio. La prevenzione è fondamentale, con un controllo periodico si evitano anche complicanze importanti che possono incidere sulla qualità della vita.

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È stato presentato, a Cagliari, il progetto definitivo di tutela, protezione e valorizzazione della spiaggia della Pelosa. L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha finanziato con fondi regionali anche il secondo lotto per una somma complessiva sinora stanziata per il comune di Stintino di 5 milioni di euro.

Soddisfatta l’assessore Donatella Spano, che afferma: «Si tratta di un progetto di carattere strategico per la tutela della Pelosa ed il contrasto all’erosione costiera. La spiaggia sopporta un carico antropico tale che è necessario un intervento importante».

Il primo cittadino di Stintino, Antonio Diana, sottolinea l’aspetto progettuale: «Dopo tutti i necessari approfondimenti di studi e progettazione abbiamo trovato una soluzione ottimale per difendere la nostra spiaggia».

Scomparirà la strada litoranea che costeggia la Pelosa, tra lo stabilimento Il Gabbiano e la Pelosetta, e verrà sostituita da passerelle in legno, mentre saranno riposizionati i servizi presenti.

Il progetto del Comune prevede, quindi, il posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti che, assieme alle barriere installate da dieci anni sulla spiaggia e per le quali periodicamente viene fatta manutenzione, hanno evitato l’erosione delle dune. La nuove passerelle che sostituiranno la strada saranno sollevate da terra, per favorire lo scambio della sabbia e consentiranno il passaggio di mezzi elettrici leggeri. Le aree parcheggio permetteranno di contingentare il numero delle auto e, contemporaneamente, fungeranno da siti di interscambio. Le persone lasceranno la loro vettura e prenderanno i mezzi pubblici o biciclette.

Il progetto, oltre a questa operazione, prevede la ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione. Un intervento che potrebbe essere realizzato con l’utilizzo della sabbia sottomarina che si deposita all’ingresso del porticciolo dell’Ancora. Sabbia ricca di materiale organico in grado di innescare il sistema dunale.

L’amministrazione comunale, inoltre, ha avviato un piano di espropri finalizzato a ricondurre i terreni nel “patrimonio” dunale, così da essere rinaturalizzati. Si tratta del trattato compreso tra la spiaggia del Gabbiano e l’albergo Roccaruja, sia a monte che a valle della strada quindi, della zona alle spalle della Pelosa e di aree condominiali private.

Un’operazione che permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno così ricostituire un prezioso sistema dunale, in grado di alimentare la spiaggia.

I lavori, una volta aggiudicato il bando che deve essere emesso, dovrebbero partire dopo l’estate del prossimo anno.

All’incontro cagliaritano, erano presenti anche l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani e l’assessore dell’Urbanistica Francesca Demontis.