27 December, 2025

[bing_translator]

«Il Governo si impegna a sostenere in Europa la richiesta della Sardegna del riconoscimento effettivo dello status di insularità. La voce dei referendari inizia a farsi sentire a Roma! Il fronte comune di tutti i sardi di buona volontà inizia ad ottenere ascolto, che è ancora troppo debole, nei Palazzi romani.»

Lo scrive in una nota Roberto Frongia, presidente del comitato per il riconoscimento dell’insularità nella Costituzione.

«Chi fino a ieri sosteneva che la nostra è una battaglia impossibile si deve ricredere: le nostre ragioni sono troppo evidenti e troppo forti. Ma è chiaro che non ci possiamo accontentare di un primo, timido passo, che assomiglia alle tante prese in giro che abbiamo subito negli anni ed è davvero ancora troppo poco rispetto al nostro obiettivo. Siamo sempre dentro la solita logica delle promesse condiscendenti e degli impegni generici e privi di risultati pratici. Il grave e permanente svantaggio naturale della Sardegna non può più essere oggetto di trattative nelle quali il Governo consideri la Sardegna alla stessa identica stregua delle regioni di terraferma. È fondamentale che i sardi sommergano il Governo con una valanga di firme sul referendum per l’insularità: solo così, rafforzando il grande fronte unito su questo tema – conclude Roberto Frongia -, vinceremo questa grande battaglia per il futuro della nostra terra.»

[bing_translator]

Storie a lieto fine di bimbi nati prematuri, venuti al mondo prima che si sia completata la 37esima settimana di gestazione. Storie di chi ha iniziato un percorso in salita, fatto di bisogni speciali. Storie di genitori speciali che quei neonati non hanno mai lasciato soli, dando loro quel particolare sostegno per farli crescere e vederli diventare bambini, ragazzi, adulti. E ancora, storie di chi, purtroppo, non ce l’ha fatta, circondato dal calore e dall’amore dei genitori e dagli sforzi della medicina che, dagli anni Sessanta a oggi, ha ridotto notevolmente i tassi di mortalità dei neonati prematuri.

Questo e molto altro ancora vuole raccontare l’appuntamento che la Clinica di Neonatologia dell’Aou di Sassari ha organizzato per il 17 novembre, in occasione della “Giornata mondiale della prematurità”.

Un open day, il primo per la Clinica diretta da Giorgio Olzai che, dalle ore 12.00 alle ore 17.00, condurrà il “visitatore” lungo un percorso di immagini, video e foto sino alle porte della terapia intensiva dove, all’interno delle incubatrici, i piccoli sono seguiti da medici, infermieri, personale di supporto e genitori nel loro cammino verso la “maturità”. Un percorso che vuole raccontare la realtà della prematurità e le problematiche a essa legate. Ma per la Clinica di Neonatologia l’iniziativa vuole essere anche occasione per trasmettere un messaggio di speranza all’esterno della mura, dove racchiude e protegge quei piccoli bimbi nati troppo presto e che pesano poco più di una piuma. In questo viaggio di immagini è prevista la partecipazione di ex pazienti, ora cresciuti, e di genitori che potranno portare la preziosa testimonianza della loro esperienza nella terapia intensiva neonatale dell’Aou.

Secondo i dati del Ministero della Salute, ogni anno nel mondo circa 15 milioni di bambini nascono prima del termine di 37 settimane per una gravidanza completa, con un rapporto di oltre una nascita pretermine ogni dieci. In Italia, ogni anno nascono circa 40 mila bambini prematuri che rappresentano il 6,9-7 per cento dei nati.

A Sassari la percentuale sale sino al 13,5 per cento, dato riconducibile al fatto che, nella clinica di Ostetricia dell’Aou, vengono conteggiate anche le gravidanze a rischio del bacino di utenza della Neonatologia. Piccoli bimbi grandi tanto da stare quasi nel palmo di una mano e dal peso che, nella maggior parte delle volte, non supera il kg.

E se ancora non sono spiegati i motivi di molte nascite pretermine, – secondo gli esperti di Epicentro, il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità – nei Paesi ad alto reddito il loro incremento risulta associato all’aumento dell’età materna al parto, al maggiore ricorso alle tecniche di procreazione assistita con conseguente maggiore frequenza di gravidanze gemellari e, in alcuni Paesi, ai tagli cesarei effettuati prima della 38esima settimana di gestazione.

Il tasso di sopravvivenza per i neonati prematuri è, per fortuna, in continuo miglioramento grazie ai progressi compiuti dalla scienza.

«Il bambino pretermine – spiega Giorgio Olzai – inizia un percorso in salita, con difficoltà inizialmente massime, dovute all’immaturità degli organi. Un cammino complesso e complicato con esiti che, in alcuni casi, il bambino porterà con sé per tutta la vita». Un bambino con problemi speciali, da quelli respiratori a quelli visivi, che troverà in genitori speciali il supporto per la sua crescita. «Perché non basta essere ospitati in una incubatrice per sopravvivere e continuare a crescere – aggiunge il responsabile della Clinica – e nessun supporto tecnologico potrà mai sostituire l’utero materno. Ecco che la nostra terapia intensiva neonatale, da anni ormai, si è aperta alla presenza dei genitori che partecipano attivamente alle varie fasi di cura e assistenza: fondamentale diventa il contatto con il piccolo e l’approccio all’alimentazione».

Per le mamme è diventato importante il supporto che la struttura sassarese ha fornito nel tempo, arrivata sino a prevedere una sezione balie in grado di ospitare 12 mamme per il soggiorno notturno e altre ancora per il soggiorno diurno. «Questo – conclude Giorgio Olzai – consente alla mamme di stare vicino ai loro piccoli, permette un precoce contatto e favorisce l’allattamento materno che potrà proseguire anche dopo le dimissioni».

Attualmente la struttura dell’Aou di Sassari dispone di una terapia intensiva neonatale, di una terapia sub-intensiva, di una patologia neonatale. Nella Clinica lavorano 12 medici e 32 infermieri. Nel 2016 al primo piano della palazzina del Materno infantile sono stati ospitati 440 neonati, la metà circa dei quali nati prima della 37esima settimana.

[bing_translator] 

L’Associazione Parkinson del Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, il primo convegno sulle “Patologie collegate al Parkinson”. L’incontro sarà utile per focalizzare l’attenzione su questa malattia e sui sintomi che la caratterizzano, tra cui i tremori, la lentezza nei movimenti e le difficoltà nella deambulazione. 
Il Parkinson registra alti indici di diffusione tra le persone al di sopra dei 65 anni, ma negli ultimi anni si sta propagando anche tra i cittadini di età inferiore ai 40 anni.

L’appuntamento con il primo convegno sulle “Patologie collegate al Parkinson” è fissato per sabato 11 novembre, alle ore 10,00, nella Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu. Si tratta di un evento incoraggiato dall’Amministrazione Comunale di Carbonia che, come ha spiegato il sindaco Paola Massidda, “intende tenere alta l’attenzione su una malattia neurodegenerativa che colpisce circa 230mila persone in Italia. La giornata di domani rappresenta un’occasione per unire e sensibilizzare tutta la comunità sul problema del Parkinson, e per fare luce sulle numerose patologie ad esso collegate».

[bing_translator]

Penultimo appuntamento sabato 11 novembre, a Cagliari, per il VI Festival degli strumenti antichi, organizzato dalla sezione interdipartimentale di Musica antica del Conservatorio di Cagliari. Alle 21.00, nella splendida cornice del Palazzo Siotto, in via Dei Genovesi 114, in collaborazione con l’associazione Mozart Italia è in programma il concerto “Mozart – Hummel, il maestro e l’allievo”.

Le intriganti musiche di J.N. Humme e W. . Mozart saranno ripercorse nella serata che vedrà sul palco Manuela Giardina (fortepiano), Carlo Ipata (traversiere), Attilio Motzo (violino) e Fabrizio Meloni (violoncello).

Il costo dei biglietti è di 8 euro.

Il Festival degli strumenti antichi è organizzato per far conoscere la bellezza del patrimonio musicale barocco e non solo.

E’ realizzato in collaborazione con: i Padri Gesuiti della Chiesa di San Michele in Stampace, l’Associazione Mozart Italia, l’associazione musicale Echi lontani, il negozio di strumenti musicali “Il Controfagotto”.

[bing_translator]

Anche le associazioni del terzo settore possono presentare progetti per favorire iniziative di volontariato rivolte ai migranti ospitati nel territorio regionale. Lo prevede il nuovo Avviso promosso dalla Regione Sardegna e pubblicato nella sezione bandi del sito dell’Osservatorio interregionale per la cooperazione allo sviluppo (Oics). In tal modo, rispetto al precedente Avviso pubblicato lo scorso 29 agosto, dove veniva riconosciuta unicamente ai Comuni la possibilità di presentare le proposte, la Regione intende ampliare il novero di soggetti che possono presentare e quindi realizzare i progetti di volontariato sociale.
«Sono state già finanziate – sottolinea l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu – le proposte avanzate dai comuni di Cargeghe, Valledoria, Iglesias e Cagliari che impegneranno circa 40 richiedenti asilo in attività volontarie e gratuite nei settori individuati dal Comune e dalle associazioni del territorio. Si tratta, in generale, di servizi alla collettività, che non richiedono specializzazione, nei campi della salvaguardia dell’ambiente e della cura del verde, della tutela e cura dell’arredo urbano, del patrimonio storico, artistico e culturale e degli ambienti dedicati al tempo libero e allo sport. E’ una forma di impegno civico che agevola il processo di integrazione e consente ai richiedenti di offrire servizi utili alla comunità che li ospita.»
Le azioni di volontariato sociale, parte integrante del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati e oggetto del recente Protocollo di intesa per l’impiego dei richiedenti protezione internazionale in attività di utilità sociale sottoscritto da Regione, Prefetture e Anci – mirano a promuovere il coinvolgimento dei migranti in attività di pubblica utilità per instaurare relazioni sociali con le popolazioni locali e favorire così un reale e effettivo processo di inclusione sociale e lavorativo.
Per la presentazione delle domande, nell’ambito del nuovo Avviso, c’è tempo sino alle ore 12.00 del prossimo 3 dicembre, salvo ulteriori proroghe che saranno valutate alla luce delle proposte ricevute e delle risorse impegnate.
Le attività di volontariato dovranno essere svolte da migranti che hanno raggiunto la maggiore età, ospitati nei Centri di Accoglienza straordinaria. I giovani devono aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale o essere in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione territoriale.

[bing_translator]

Sociale e lavoro, sono i temi affrontati dagli assessori del Lavoro, Virginia Mura, e della Sanità, Luigi Arru, nel corso dell’Assemblea congressuale delle Cooperative sociali, svoltasi questa mattina al THotel di Cagliari. «Siamo consapevoli delle difficoltà che vivono le cooperative sociali e come istituzioni siamo intervenuti, e continuiamo a farlo, per sostenere il sistema», ha detto nel suo intervento l’assessore del Lavoro, Virginia Mura.
«La Sardegna si sta lasciando alle spalle un lungo periodo di crisi. Un ruolo fondamentale in questa fase di ripresa lo ha svolto e lo sta svolgendo il terzo settore, sia per quanto riguarda l’aspetto lavorativo sia nell’ambito dell’inserimento dei soggetti svantaggiati. È necessario che mondo della cooperazione e istituzioni pubbliche programmino nuovi servizi, consolidando sempre di più il rapporto fra la Regione e le imprese sociali esistenti sul territorio. Come cittadina – ha sottolineato l’assessore Mura – auspico che gli utenti abbiano sempre più servizi di qualità, come assessora del Lavoro ritengo indispensabile che i lavoratori delle cooperative abbiano la giusta remunerazione, nel rispetto del contratto nazionale di lavoro. Dobbiamo puntare a ridurre il precariato e, al tempo stesso, rafforzare il sistema delle imprese sociali che, soprattutto in Sardegna, hanno dimostrato un’ottima capacità di risposta nell’affrontare i problemi legati alla crisi.»

L’assessore Mura si è poi soffermata sul sostegno finanziario nei confronti delle cooperative sociali. I finanziamenti regionali ordinari in conto occupazione, previsti dalla legge 16/97, pari a 1 milione 100mila euro, nel 2017 hanno dato risposte a 40 cooperative; mentre con la legge 5/57 la Regione ha erogato 1 milione e 700mila euro ad altre 58 cooperative sociali per contributi in conto capitale. «Il bando – ha ricordato l’assessore Mura – è stato pubblicato a marzo e i pagamenti sono in corso. Abbiamo anticipato i tempi, visto che negli anni precedenti il bando veniva pubblicato a ottobre».

Per l’assessore della Sanità Luigi Arru «reiteriamo modelli organizzativi che non tengono conto dell’epidemiologia e dell’invecchiamento della popolazione sarda. È necessario metter mano al sistema dell’accreditamento e provare a riscrivere rapidamente un piano dei servizi alla persona. È fondamentale – ha ribadito l’assessore – chiedersi se strumenti come la legge 162, di sostegno alle disabilità gravi e gravissime, rispondano realmente al bisogno di chi ne beneficia: finanziamo oltre 38 mila piani, poco più di 24 mila di questi sono per persone anziane non autosufficienti e con ISEE molto basso. Investiamo quasi 210 milioni, tra risorse regionali, nazionali ed europee, per il Fondo della non autosufficienza e dobbiamo chiederci che impatto hanno queste risorse, quale ricaduta sui territori».

[bing_translator]

Le ACLI provinciali di Cagliari, in collaborazione con IPSIA Sardegna e GA Cagliari, nell’ambito del servizio di informazione offerto ai giovani “Sportello Europa”, organizzano, nei mesi di novembre e dicembre 2017, un ciclo di incontri gratuiti sui temi della mobilità internazionale e sulle opportunità offerte dalla Commissione europea a giovani, studenti, docenti, imprenditori e associazioni.

Il primo degli incontri si terrà sabato 18 novembre, dalle 18.00, presso il Segretariato ACLI di San Giovanni Suergiu, in vico Cavour n° 2, e sarà incentrato sulle opportunità di mobilità transnazionale offerte dal programma Erasmus+. Seguiranno altri incontri in circoli, Comuni e Scuole superiori della provincia del Sud Sardegna.

Fra i temi trattati durante gli incontri

• Le opportunità di mobilità offerte da Erasmus+

 Erasmus per giovani imprenditori

• Tirocini in Italia e all’estero

Gli incontri, delle durata di circa due ore, sono gratuiti e verrà rilasciato attestato di partecipazione.

[bing_translator]

«Apprendiamo che mercoledì 14 novembre é convocato il Consiglio regionale della Sardegna per votare l’introduzione, nella legge elettorale, della norma sulla doppia preferenza di genere, da ben 5 anni al centro delle battaglie delle donne sarde, delle associazioni, dei movimenti, delle Istituzioni e degli organismi di parità e oggi, prevista anche dalla normativa nazionale.»

Il “Coordinamento3 – Donne di Sardegna” esprime, tuttavia, seria preoccupazione in quanto, ad oggi, non c’è stato alcun pronunciamento “ufficiale” da parte dei capigruppo «per un impegno di assunzione di responsabilità, ferma e inequivoca, a garanzia del voto palese», così come richiesto con lettera  formale, indirizzata al presidente Gianfranco Ganau e ai capigruppo. 

«E’ sempre in agguato, infatti, il rischio che possa ripetersi quanto accaduto il 21 giugno 2013, quando la stessa norma fu vergognosamente bocciata proprio con il vile ricorso al voto segreto, “una  strategia dell’inganno” che non può più essere tollerata e che non sarà consentita – aggiunge il Coordinamento 3 – Donne di Sardegna -. Il movimento delle donne sarde unitario e trasversale, adotterà misure adeguate, pubbliche e visibili, per impedire che ciò possa avvenire. Stigmatizziamo ogni forma di autotutela e autoreferenzialità, ancora oggi disvalori della massima Assemblea che omettono ogni richiesta di trasparenza compatibile con l’agire collegiale, nel rispetto degli elettori e delle elettrici.»

Il “Coordinamento 3 – Donne di Sardegna”, nel denunciare il pericolo dell’affossamento della DPG con voto segreto, richiama il presidente del Consiglio e i capigruppo alle proprie responsabilità e afferma che «il voto palese, nell’evocare ad aprire straordinari orizzonti di civiltà e democrazia, guadagnerebbe una rinnovata fiducia delle donne per la realizzazione di un’ auspicabile paritaria partecipazione politica ed accesso alle cariche elettive della nostra Regione».

[bing_translator]

E’ partita la VII edizione di Spazi di Frontiera, la rassegna storica organizzata da La Cernita Teatro. Per questa nuova edizione la rassegna si ripropone in una veste nuova con differenti spazi di rappresentazione a Carbonia, Iglesias e Cagliari, con una sezione dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore ed una serie di eventi collaterali organizzati in cooperazione con altri enti del territorio impegnati in attività culturali e sociali.
Durante l’intero periodo autunnale, ottobre/dicembre 2017, spettacoli e incontri con gli  autori avranno luogo presso Il Teatro di Bacu Abis, La Comunità di via Marconi di Carbonia, Il Centro Culturale Casa del Cinema di Iglesias gestito dall’Arci e lo Spazio Fucina La Vetreria di Pirri del Crogiuolo di Cagliari.

La rassegna si è aperta giovedì 12 ottobre presso il teatro di Bacu Abis, in occasione della Festa del tesseramento organizzata dallo SPI-CGIL del Sulcis Iglesiente, durante la quale La Cernita è andata in scena con “Cose dell’altro mondo“, uno spettacolo incentrato sul tema delle truffe agli anziani, materia inerente agli argomenti trattati nel dibattito svolto durante la serata.

Proseguirà l’11 novembre, a Carbonia, presso il Salone della Comunità di Via Marconi con la sezione Teatro dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore dove Andrea Rosas, autore e attore della compagnia, presenterà “La gran follìa” Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore.

Andrea Rosas racconta dell’amore di Orlando per Angelica e di come si può – per amore (o per qualcosa che si crede sia amore) – perdere il senno e impazzire: «Parlando di Orlando ed Angelica, alla fine mi sono ritrovato a parlar di noi, uomini e donne di questo tempo , noi nudi davanti alle nostre certezze e fragilità, oggi come ieri. Anzi, forse oggi più di ieri“. Un monologo per provare a ri-scrivere insieme le pagine di un Amore oggi sempre più malato, per aiutarlo a “guarire”».

Lo stesso spettacolo, inserito nel programma delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”, andrà in replica sabato 18 novembre presso il Centro culturlae-Casa del Cinema di Iglesias, in collaborazione con l’ARCI di Iglesias.

Anche il mese di dicembre sarà ricco di appuntamenti.

In occasione della Festa del Minatore organizzata da “Il comitato Santa Barbara” e “Associazione pensionati di Bacu Abis“ la Cernita, venerdì 1 dicembre alle ore 21.00, presenterà  al Teatro di Bacu Abis il riallestimento di un cavallo di battaglia della Compagnia, “STORIA DI UNA PICCOLA CITTÀ” Prog. Il lavoro mobilita-abitare le storie: Carbonia, una piccola città, appena uscita dalla guerra si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere.

Il giorno seguente, sabato 2 dicembre, alle ore 18.00, al Teatro di Bacu Abis, ancora nell’ambito dei festeggiamenti della “Festa del Mnatore”, andrà in scena la Compagnia la Maschera con “Donne al bivio di…”, performance teatrale tra commedia musicale e cabaret.

Sabato 16 dicembre ci sposteremo a Cagliari, presso lo spazio Fucina della Vetreria, per il terzo e ultimo matinee con gli Istituti Superiori in cooperazione con il Crogiuolo, storica compagnia di Cagliari fondata Mario Faticoni. Durante la mattinata l’autore ed attore Andrea Rosas andrà in scena con un suo secondo lavoro diretto da Monica Porcedda, “Nulla succede per caso“, una storia cagliaritana sul Bene e sul Male liberamente ispirata a “Il vento soffia, dai bastioni” di Sergio Atzeni.

La rassegna si chiude al Teatro di Bacu Abis, sabato 23 dicembre, alle ore 18.00, con “Chàos” ultimo lavoro nato all’interno del “laboratorio teatrale permanente di Bacu Abis” diretto da Monica Porcedda, quest’anno giunto alla sua 9ª edizione con la partecipazione di 16 allievi. La pièce, tratta dalla Teogonia di Esiodo, porterà in scena 16 allievi.

[bing_translator]

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, sui «danni economici incalcolabili per le aziende e le attività che ruotano attorno al mondo venatorio sardo causati dalla sospensione del calendario venatorio, con diverse giornate a lepri e pernici abolite dall’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale».

«Oltre alle ricadute economiche negative si aggiunge ora la beffa – sottolinea Gianluigi Rubiu –. E’ arrivata una nota dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che garantisce di  non aver potuto provvedere al monitoraggio delle specie faunistiche per mancanza di risorse strumentali, finanziarie e di personale. Una lacuna non da poco. Un vuoto nell’assetto degli enti strumentali regionali. Si tenga conto – aggiunge Gianluigi Rubiu – che da tempo è stato istituito l’istituto regionale fauna selvatica, che dovrebbe avere il ruolo di fornire dei dati certi sulle specie prelevabili. Nulla di tutto questo, invece, è stato fatto. Peggio ancora, la Regione ha stanziato risorse ingenti per studi, monitoraggi e dossier, senza che questi abbiano prodotto dei risultati per favorire la predisposizione del calendario venatorio. Sarebbe opportuno – conclude Gianluigi Rubiu – attivarsi per mettere fine a queste incertezze e assicurare il censimento delle specie da prelevare a cura di un organismo isolano.»