27 December, 2025

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A Giba, a conclusione delle indagini effettuate in collaborazione con il laboratorio di dattiloscopia investigativa del RIS di Cagliari, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato a piede libero due disoccupati di Siliqua, B.F. di 41 anni e C.M. di 36, entrambi celibi, identificati quali autori del furto avvenuto nel lontano 1° marzo 2012, quando di notte penetrarono all’interno di un’abitazione di Porto Pino, di proprietà di un impiegato di Carbonia.

Nel sopralluogo effettuato dal personale specializzato della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, intervenuti su richiesta dei carabinieri di Giba, sono state ritrovate alcune impronte digitali considerate utili ai fini comparativi e, pertanto, l’identificazione è avvenuta a seguito dell’esito degli accertamenti effettuati da personale del laboratorio dattiloscopico del RIS di Cagliari che, nonostante siano passati 5 anni dai fatti, sono riusciti, con pazienza, a rilevare la corrispondenza delle impronte papillari acquisite sul posto all’epoca dei fatti con quelle dei due soggetti indagati (corrispondenza di almeno 18 punti caratteristici delle impronte). Dopo aver acquisito le impronte, infatti, queste sono state inserite nel sistema AFIS che ha dato la corrispondenza con le impronte giù classificate dei due ladruncoli.

I due disoccupati, che a distanza di oltre 5 anni avranno probabilmente già dimenticato il furto commesso, si ritroveranno a doverne rispondere davanti all’Autorità giudiziaria.

 

 

 

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Il magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, con i professori Ignazio Putzu e Maurizio Virdis ed il ricercatore, Duilio Caocci, è intervenuta nella Seconda commissione del Consiglio regionale per la programmata audizione sul testo unificato della proposte di legge in materia di lingua sarda. I vertici dell’Ateneo cagliaritano hanno riaffermato in premessa la centralità del tema della “limba” e hanno offerto piena disponibilità alla collaborazione per favorire l’approvazione e l’attuazione di norme efficaci per garantire salvaguardia e tutela del patrimonio linguistico sardo. «La cultura – ha dichiarato la professoressa Del Zompo – come didattica e ricerca dell’identità, di cui la lingua è il pilastro, è parte fondamentale della più grande università della Sardegna». Il rettore ha quindi ricordato l’attivazione della cattedra di lingua sarda nell’Università di Cagliari  («qualche giorno fa si sono svolti i primi esami») ed ha poi svolto una serie di considerazioni sul testo unificato.

Maria Del Zompo ha evidenziato l’assenza di una norma finanziaria («è evidente che senza le risorse adeguate nessuna politica linguistica si potrà realizzare in Sardegna») e lamentato la mancanza di un rappresentante delle università sarde nell’istituenda agenzia sarda per le lingue. Ulteriori sottolineature hanno riguardato la certificazione delle competenze per l’insegnamento della lingua («dobbiamo applicare regole internazionalmente accettate») e la necessità di scelte strategiche («si inizia dagli adulti oppure si parte dalle scuole o si procede contemporaneamente, ma in ogni caso con quali certezze nelle risorse?»).

Il professor Duilio Caocci ha salutato con favore «la connessione prevista nel testo di legge tra la lingua e l’editoria» ma ha sottolineato l’assenza di un esperto linguista in seno al previsto comitato tecnico scientifico («è paradossale che manchino i linguisti in una legge per la lingua»).

«La lingua – ha aggiunto il professor Maurizio Virdis – non è un bene da museificare e la scuola e l’università dovranno saper fare la loro parte non solo per non disperdere ma per far vivere a lungo una così grande ricchezza della Sardegna.»

Il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca (Pd), in conclusione dei lavori ha formulato l’auspicio di un comune impegno nel Consiglio regionale per garantire le adeguate risorse alla legge sulla lingua e nel ringraziare l’Ateneo cagliaritano per la collaborazione offerta ha preannunciato un nuovo ciclo di audizioni da tenersi anche a Sassari e Nuoro.

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Sabato 24 giugno, alle ore 19.00, nei locali del ristorante Bar “Centrale 38” di via Fosse Ardeatine, a Carbonia, verrà inaugurata la personale “Acquarelli” del pittore De Musset (Alfredo Mussetti).

La mostra rientra nella più ampia rassegna “itiner-ARTE-incittà”, Aperitivo Culturale organizzato dal Gruppo Liberi Pensatori in collaborazione con gli imprenditori della città e con il patrocinio del Comune di Carbonia – Assessorato della Cultura.

«Si tratta di un appuntamento che dimostra la sensibilità e l’attenzione della nostra Amministrazione comunale verso ogni forma di cultura – dice il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. L’arte, la musica, il teatro, la pittura, il disegno e la recitazione sono forme ed espressioni culturali che intendiamo valorizzare nel migliore dei modi nel corso del nostro mandato amministrativo. La nostra città, da questo punto di vista, ha grandi potenzialità, grazie alla presenza di numerosi artisti di talento.»

La rassegna vuole essere un ideale percorso culturale in compagnia di artisti della nostra città i quali – con appuntamenti settimanali – esporranno le proprie opere in appositi spazi all’interno di bar caffè della città.

Alfredo Mussetti, artista bergamasco di nascita ma sardo di adozione, dimostra sin da giovanissimo un’innata predisposizione per il disegno e la pittura, che affinerà nel corso degli anni frequentando la Scuola d’Arte “Accademia Carrara” di Bergamo.

In quella città partecipa a diverse estemporanee di pittura, distinguendosi per l’originalità e la padronanza compositiva.

Nel 1972, per motivi di lavoro, arriva a Carbonia. Nei momenti liberi da impegni professionali continua a coltivare la passione per la pittura: diverse le sue partecipazioni a Collettive ed Estemporanee, inframmezzate con altrettante Personali che lo vedono protagonista nel nostro territorio.

Ma sarà soprattutto l’incontro con Ines, la donna della sua vita, a fargli maturare la decisione di trasferirsi definitivamente a Carbonia.

In questa sua mostra, dal titolo: “Acquarelli”, l’artista celebra il trionfo della luce e dei colori della natura sarda – tra terra e mare, con invidiabile maestria. E tutto diventa anima, libertà e movimento. Un vero trionfo dell’amore per la vita.

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Il Comitato regionale faunistico si è riunito ieri a Cagliari,nella sede dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, alla presenza dell’assessore Donatella Spano. Dopo il confronto con tutte le componenti e le relative osservazioni, è stato proposto lo stesso calendario venatorio dello scorso anno con una novità per i tordi. Il ministero dell’Ambiente e l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno comunicato, infatti, che i periodi di chiusura della caccia ai tordi può essere posticipata di una decade rispetto ai limiti indicati in passato dalle direttive. Per tali motivi la caccia ai tordi verrà estesa fino al 28 gennaio.
Gli Uffici regionali ora invieranno la proposta deliberata all’Ispra per il parere obbligatorio. Una volta che l’Istituto verificherà che nella scelta delle date siano rispettate le norme di legge per ogni specie cacciata in Sardegna, il Comitato verrà riconvocato per deliberare il definitivo calendario venatorio 2017-2018.

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Approvato il programma preliminare di 8 milioni di euro per lo sviluppo dello sport in Sardegna. Le risorse, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, saranno così ripartite: 6,7milioni sono destinati alla partecipazione degli atleti a campionati nazionali federali e a squadre, per manifestazioni sportive nazionali e internazionali e per la partecipazione a campionati nazionali e federali a squadre di rilievo, e ancora per contributi per le singole trasferte fuori dal territorio regionale. 60mila euro andranno alla Commissione organizzatrice regionale per i Giochi Sportivi studenteschi. Per il sostegno dell’attività sportiva giovanile sono previsti 430mila euro, mentre 100mila euro sono per la sezione sarda del Comitato italiano Paralimpico. 300mila andranno a sostegno delle attività istituzionali degli Enti di promozione sportiva e delle Federazioni. Un contributo annuale di 390mila euro è stato pensato invece per le iniziative promosse e organizzate dal CONI, e 7mila euro per premi in manifestazioni dilettantistiche nel territorio regionale.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato la ridefinizione dei Comitati Etici della Regione Sardegna. In coerenza con il nuovo assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale, sono stati individuati nel Comitato Etico dell’ATS, al quale afferisce anche l’AREUS, e nel Comitato Etico dell’AOU di Cagliari, di cui fanno parte anche l’AOU di Sassari e l’Azienda Ospedaliera Brotzu. L’Esecutivo ha inoltre disposto l’integrazione alla delibera che definisce la programmazione delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per le Politiche della Famiglia per gli anni 2014, 2015 e 2016, con la completa descrizione delle attività da porre in essere. Approvato lo schema di convenzione con la Regione Campania relativo al sistema informativo per il monitoraggio del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Approvata, infine, la riconversione della REMS di Capoterra, da temporanea a definitiva.
Il Centro Regionale Amianto di Oristano dell’Arpas è stato individuato come Laboratorio di riferimento regionale per specifiche metodologie analitiche e acquisisce le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall’Accordo, recepito senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per le altre metodologie vengono individuati il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’Arpas di Cagliari e i Laboratori centrali (Istituto superiore di Sanità, Inail-Settore Ricerca e Cnr). Su proposta dell’assessore Donatella Spano, di concerto con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, la Giunta ha recepito, infatti, l’accordo del 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che, ai sensi del decreto legislativo n. 281 del 1997, ha consolidato e portato a regime il percorso di qualificazione dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto.
Via libera al Piano dei Porti e al Piano degli interventi sulle dighe della Sardegna da 50 milioni ciascuno, come proposto dall’assessore ad interim dei Lavori pubblici, Raffaele Paci. Cento milioni che arrivano dal Patto per la Sardegna: i particolari saranno illustrati venerdì mattina in una conferenza stampa a Villa Devoto.
La Regione garantisce le risorse per il mantenimento in sicurezza della miniera di Olmedo in attesa dell’avviso pubblico per l’assegnazione del sito al nuovo concessionario. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras.
Su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la giunta ha deciso di dare attuazione alla delibera sulla legge 7, approvata nella seduta del 23 maggio, dando via libera a requisiti e criteri per la rendicontazione e l’erogazione dei contributi a favore degli eventi con valenza di animazione territoriale e sviluppo turistico nei territori con popolazione fino a 5mila abitanti. La delibera fissa l’agevolazione al 70% delle spese ammissibili e il contributo, in ogni caso, non potrà superare i 15mila euro.

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Le attività di supporto alle azioni dell’Unità di Progetto per l’eradicazione alla Peste suina africana hanno portato a casa un nuovo risultato importante con l’istituzione, da parte dell’Agenzia Laore Sardegna su indicazione dell’assessorato dell’Agricoltura, dell’elenco regionale degli operatori di inseminazione artificiale e di impianto embrionale per le specie di suini e bovini. L’Agenzia ha pubblicato sul sito internet di Sardegna Agricoltura le procedure per l’iscrizione degli operatori e per la tenuta dell’elenco.
Il progetto è partito con la formazione e l’abilitazione di 180 operatori laici, addetti alla fecondazione artificiale del comparto suino, con lo scopo preciso di contrastare la diffusione del virus della PSA e di altre malattie trasmissibili limitando così lo spostamento dei verri da un allevamento a un altro. È infatti pratica diffusa, in certi territori dell’Isola, lo scambio dei verri per la riproduzione che spesso, se non controllati o addirittura detenuti illegalmente, diventano pericolosissimi vettori dell’epidemia. La formazione ha riguardato, e continuerà a riguardare con un corso che sarà attivato nei prossimi mesi del 2017, anche gli operatori per il settore bovino.
Gli operatori, veterinari o operatori pratici, che intendono esercitare l’attività di inseminazione artificiale e di impianto embrionale sulle specie bovine o suine del territorio regionale della Sardegna devono presentare domanda di iscrizione negli appositi elenchi predisposti da Laore: Sezione 1 dedicata agli operatori pratici in possesso di diploma che attesti la capacità di effettuare le fecondazioni e Sezione 2 riservata ai veterinari, iscritti ai propri albi, che praticano l’inseminazione artificiale o l’impianto embrionale.

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Per garantire l’accesso all’Università agli studenti con disabilità o provenienti da famiglie con basso reddito, la Giunta regionale ha approvato i criteri generali sulle borse di studio per 18 milioni di euro in vista dell’anno accademico 2017/2018. Come proposto dall’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena, la Regione partecipa con uno stanziamento di 3milioni di euro ai quali si aggiungono 3,4 milioni di gettito della tassa regionale per il diritto allo studio universitario incassati dall’Ersu nel corso dell’anno accademico 2017, ulteriori 7,5 milioni di Fondo integrativo statale e altri 4milioni del Por FSE 2014-2020. La Giunta chiede inoltre, ai due Ersu, di destinare l’avanzo di amministrazione disponibile da bilancio 2016 prioritariamente alle borse di studio per all’anno accademico 2017/2018.
«Le risorse stanziate nell’ambito del diritto allo studio, che questa Giunta sostiene fortemente attraverso azioni e progetti quali Iscol@, Tutti a Iscol@ e le varie forme di finanziamento destinate all’Università, compreso l’Orientamento – ha spiegato l’assessore Dessena – serviranno a garantire massimi livelli di accessibilità agli Atenei. Con questo atto diamo un sostegno agli studenti più meritevoli con disabilità o difficoltà finanziarie, perché non sia loro precluso l’accesso agli studi universitari e l’alta formazione.» 
Tra i requisiti per accedere alle borse di studio ci sono i limiti degli indicatori Isee per 20mila euro, e Ispe per 50mila euro. Per gli studenti fuori sede, sono previsti 3.778 euro; per i pendolari 2.134 euro e per gli studenti in sede 1.459 euro.

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Come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta regionale presieduta dal presidente Francesco Pigliaru, ha votato ieri sera il via libera al riconoscimento dell’eccezionale avversità atmosferica per la siccità che, a partire dai primi mesi di quest’anno, sta interessando l’intero territorio della Sardegna.
L’Esecutivo ha inoltre dato mandato al presidente Pigliaru e a Caria per la richiesta al Governo nazionale e al Consiglio regionale della Sardegna di individuare e approvare misure emergenziali che consentano di limitare gli effetti dell’evento sull’intero comparto agricolo. L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricevuto mandato specifico affinché richieda al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di voler proporre l’adozione di un provvedimento normativo che consenta alle imprese agricole, che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura del rischio siccità, di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva, secondo le indicazioni dell’art. 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Fra queste possibili azioni, ci sono quelle permesse attraverso l’eventuale accesso al Fondo di solidarietà nazionale, con provvidenze di tipo compensativo, che prevedono sconti sulla proroga delle cambiali agrarie, ma anche previdenziali con lo sgravio degli oneri fino al 50%.
«Mercoledì mattina sarò a Roma al Mipaaf per incontrare il ministro Maurizio Martina. Consegnerò nelle sue mani la delibera e la documentazione necessaria che racconta uno stato di estrema difficoltà dovuta alla grave siccità che ha colpito la nostra Isola – ha detto Pierluigi Caria -. Spiegherò al Ministro il livello di forte sofferenza che hanno raggiunto le nostre campagne e le decine di migliaia di aziende agricole e pastorali che da mesi stanno facendo fronte a uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni. Uno stato di cose che si inserisce nel quadro delle altre criticità ambientali che hanno interessato l’Isola dall’inizio dell’anno: le nevicate del 16 e 17 gennaio dove si sono registrate coperture nevose cospicue, anche a quote molto basse; il ciclone extratropicale del 21 gennaio che ha investito soprattutto la costa orientale e quella meridionale della Sardegna con particolare intensità nel Campidano, in Gallura e Ogliastra. E per finire – ha aggiunto l’assessore – ci sono le gelate di metà-fine aprile che, con un’ondata di freddo invernale e sbalzi di 20gradi nel giro di 24 ore, hanno compromesso le colture vitivinicole, cerealicole, orticole e foraggere. In quest’ultimo caso la scarsa produzione di foraggio per il pascolamento e per la fienagione è andata a danno del sistema agro-zootecnico regionale.»
L’assessored ell’Agricoltura ha quindi osservato che illustrerà al ministro Martina il quadro di carattere economico-finanziario che nelle ultime due stagioni ha colpito le imprese ovi-caprine sarde. Con la caduta del prezzo del Pecorino romano di quasi il 50%, il latte ovino ha infatti perso oltre il 40% del suo valore di mercato. «La crisi – ha concluso Pierluigi Caria – è stata caricata, soprattutto, sulle spalle dei produttori primari, i pastori, e questo è francamente inaccettabile e da cambiare quanto prima».
Dai dati della Rete pluviometrica regionale risulta che già nell’anno idrologico 2015-2016 sono state registrate piogge inferiori alla media con deficit di circa il 20% su base regionale. Nell’anno in corso, fatta eccezione per le aree del Flumendosa e della Gallura, si registrano deficit di pioggia che vanno da un minimo del 30% del Campidano a un massimo del 45% del Logudoro. In termini di frequenza storica si sottolinea che per il Logudoro si tratta dell’anno più siccitoso registrato dall’inizio delle osservazioni nel 1922 e per le altre aree dell’Isola fra i primi casi critici registrati in quasi 100 anni di osservazioni. Ancora più drammatica la situazione degli ultimi tre mesi (marzo-aprile-maggio), strategici per le esigenze idriche delle campagne, con deficit intorno al 70% per tutte le aree con punte prossime al 90% per Gallura e Flumendosa. Inoltre, secondo quanto contenuto nel “Rapporto sullo stato di criticità del sistema idrico regionale” approvato con delibera dall’Autorità di Bacino della Sardegna lo scorso 17 maggio, le precipitazioni registrate negli ultimi anni sul territorio regionale sono state così ridotte che il quadriennio 2013-2017 si sta rivelando come uno dei più critici mai registrato in Sardegna a partire dal 1922.

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Ieri mattina a Roma, nell’Auditorium ‘La Nuvola’ , si è svolta l’Assemblea annuale di Confartigianato. 

Il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, ha conferito il Premio Giano 2017 al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Il Premio testimonia i valori dell’artigianato, raffigurato nell’opera realizzata in esclusiva dal maestro Davide Servadei con la seguente motivazione: 

«Protagonista delle battaglie per garantire giuste regole all’attività d’impresa e per tutelare la qualità manifatturiera del vero made in Italy. Il presidente Tajani è un esempio prezioso d’impegno istituzionale svolto con sensibilità ed equilibrio al servizio degli ideali comunitari e delle istanze degli imprenditori D’Europa. Confartigianato esprime al presidente Tajani il riconoscimento per la competenza e la passione dedicata a promuovere i valori dell’artigianato e delle piccole imprese».

Nel corso dell’Assemblea, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha dichiarato «senza imprese non si può rispondere ad una delle priorità dell’Europa: dare lavoro e prospettive ai giovani. Per questo è importante dare un forte sostegno all’economia reale semplificando e migliorando le condizioni per la competitività delle imprese artigiane, abbassando la pressione fiscale e favorendo l’accesso al credito, pagando entro 30 giorni il debito alla pubblica amministrazione. Le imprese artigiane esprimono i valori dell’identità europea: libertà d’ intraprendere di fare e di creare».