25 December, 2025

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Il consigliere regionale della Base, Gaetano Ledda, e il leader de “La Base”, Efisio Arbau, hanno tenuto una conferenza stampa nei locali del Consiglio regionale, sulla questione del prezzo del latte.

«Mai più interventi pubblici nel comparto lattiero-caseario senza che siano state accertate le positive ricadute anche per i pastori» hanno detto Ledda e Arbau che hanno anche rilanciano la sfida agli industriali perché si firmi, per la prima volta in Sardegna, un vero e proprio accordo collettivo (associazioni agricole e trasformatori del latte) sul prezzo minimo del latte.

È questa, infatti, la condizione esplicitata nell’emendamento (primo firmatario Gaetano Ledda) approvato all’unanimità in Consiglio regionale in occasione del varo della legge di stabilità 2017 che vincola, dunque, lo stanziamento di 14 milioni di euro, per il cosiddetto bando per gli indigenti, alla stipula dell’accordo sul prezzo del latte in Sardegna.

«Il meccanismo – ha spiegato Arbau – è quello indicato dall’Unione europea nel “pacchetto latte” che tutela la categoria dei produttori e costringe i trasformatori alla stipula di un accordo sul prezzo del latte. Senza il contratto collettivo e dunque senza ricadute anche per i pastori, la Regione non potrà procedere con il bando da 14 milioni di euro che consentirà alle aziende della trasformazione di liberarsi di produzioni in eccesso per almeno 30mila quintali di pecorino.»

«L’eccesso di produzione di pecorino nella stagione 2015-2016 – ha insistito Gaetano Ledda – ha provocato, nell’attuale stagione di conferimento 2016-2017 (da novembre/dicembre 2016 fino ad agosto 2017)  il crollo del prezzo del latte che, infatti, viene pagato ai pastori 50 centesimi di euro al litro. Ben trenta centesimi al di sotto del costo di produzione ed è per tali ragioni che auspichiamo a breve la stipula dell’accordo tra produttori e trasformatori, così da consentire agli industriali e alle cooperative di partecipare al bando da 14 milioni per liberarsi di parte delle scorte in eccesso e nel contempo, garantire ai pastori il riconoscimento di  un prezzo equo del latte a partire dalla stagione di conferimento 2016-2017.»

Gli esponenti de “La Base” hanno dunque auspicato tempi brevi per l’intesa sul prezzo del latte ovino, ipotizzando anche un prezzo minimo di 80 centesimi di euro al litro: «I principali produttori dell’Isola si sono già detti pronti a sottoscrivere l’impegno in cambio delle risorse destinate con la legge di stabilità per il finanziamento del programma di distribuzione gratuita dei formaggi ovini Dop prodotti nell’Isola».

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La commissione “Lavoro e cultura” del Consiglio regionale, presieduta da Gavino Manca, sentirà in audizione  domani alle 9,30 l’assessore alla Cultura prima di esprimere il parere su “Sa Die de sa Sardinia 2017”.

La commissione “Attività produttive”, presieduta da Luigi Lotto, audirà alle 16,30 l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, e il direttore generale dell’assessorato sul disegno di legge 408 (Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia. Modifiche alla legge regionale n. 23 del 1985, alla legge regionale n. 45 del 1989, alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n. 22 del 1984, alla legge regionale n. 28 del 1998 e alla legge regionale n. 24 del 2016).

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Giovedì 6 e venerdì 7 aprile, dalle 14.30 alle 18.30 e dalle 8.45 alle 18.30, l’Hotel Regina Margherita – viale Regina Margherita, di Cagliari – ospiterà l’incontro 1817-2017: la malattia di Parkinson”. Ai lavori – coordinati dal Centro Parkinson dell’Azienda Brotzu in collaborazione con la Neurofarmacologia del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Cagliari – partecipano alcuni dei principali esperti internazionali.

Dalla lectio di Gian Luigi Gessa (“Interazione dopamina-noradrenalina nel controllo delle funzioni corticali”) a Nicola Modugno (Pozzilli) con “Terapie complementari nella malattia di Parkinson”. Ma alla due giorni, in quattro sessioni si affrontano le tematiche e le più recenti intuizioni terapiche e cliniche sulla patologia che prende il nome di James Parkinson. Da segnalare gli interventi e la partecipazione di, tra gli altri, di Maurizio Melis, Micaela Morelli, Marco Diana, Walter Fratta, Francesco Marrosu. Tra i discussant, di rilievo le presenze degli specialisti Morgante (Messina/Londra), Cortelli (Bologna), Rascol (Tolosa), Ceravolo (Pisa), Bonifati (Rotterdam) e Calabresi (Perugia). Gaetano di Chiara dibatte di “Dopamina, tra movimento ed emozioni”, Gianni Cossu di “Out of Cns: sistema gastroenterico e neuropatie periferiche nella malattia di Parkinson”, Mauro Carta di “Fisiopatologia delle discinesie”.

L’incontro, arricchito dalle presenza di alcuni dei maggiori opinion-leader nazionali e internazionali, è stato immaginato per celebrare duecento anni di progressi nella comprensione dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson, delle sue cause, del suo trattamento e degli auspicabili futuri sviluppi di una cura non più solo sintomatica.

«Una malattia che in questi 200 anni ha mostrato di essere molto più complessa rispetto a quanto apparisse dai primi studi sui sintomi motori. La riunione – spiega Gianni Cossu, neurologo, Centro Parkinson azienda Brotzu, responsabile scientifico dei lavori – è articolata sulla falsariga dei capitoli di “The Shaking Palsy”, elaborati da James Parkinson nel 1817. Si delinea lo stato dell’arte nella conoscenza della malattia. Uno spazio centrale della riunione è dedicato a ricordare il contributo della scuola neurofarmacologica cagliaritana che negli ultimi decenni ha avuto un ruolo centrale nella ricerca preclinica e clinica sulla dopamina e sui suoi straordinari effetti nel controllo del movimento e delle emozioni.»

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Si complica la vertenza dei lavoratori dell’Aias, in presidio permanente nella sede di Cortoghiana dopo l’interruzione del secondo sciopero della fame attuato per rivendicare il pagamento di nove mensilità arretrate ed il rispetto dei loro diritti.

La tensione è cresciuta ulteriormente ieri sera, quando è trapelata la notizia del licenziamento del sindacalista Armando Ciosci, autista del Centro Aias di Iglesias, già destinatario di un provvedimento disciplinare insieme ad altri 17 dipendenti per aver chiesto l’applicazione dell’articolo 1676 del codice civile per il pagamento degli stipendi arretrati, senza – sostiene l’azienda -, avere diritto all’applicazione dello stesso articolo.

Il licenziamento di Armando Ciosci, segue di alcune settimane quello di un altro sindacalista, Roberto Fallo, segretario generale della Funzione pubblica Cisl del Sulcis Iglesiente. Entrambi si erano battuti al fianco dei lavoratori nella difficile vertenza in atto con l’azienda.

La situazione – come sottolineato all’inizio, è diventata ormai insostenibile e non è più rinviabile un intervento della Regione Sardegna per una sua risoluzione. L’Aias rivendica crediti certi verso le Asl di oltre 36 milioni di euro e di circa 7 milioni verso i Comuni, e la Fondazione crediti certi verso le Asl e i Comuni di oltre 2,1 milioni di euro. Le rivendicazioni dell’Aias e della Fondazione – soprattutto le loro entità – sono contestate dalle Asl – e quindi dalla Regione Sardegna – e dai Comuni ed il contenzioso in atto ha fatto precipitare la situazione, con le manifestazioni messe in atto dai lavoratori. I lavoratori chiedono un intervento immediato della Regione Sardegna, perché ogni giorno che passa rende la loro situazione sempre più drammatica.

 

 

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, è intervenuto al Palazzo dei Congressi, ad Ajaccio, al seminario organizzato dal Comitato delle Regioni dell’Unione europea.

«Le isole periferiche hanno svantaggi strutturali oggettivi, immediatamente valutabili – ha detto Filippo Spanu -. Per mitigarli servono politiche mirate, a cominciare dal riconoscimento stesso, da parte dell’Europa, del carattere specifico di perifericità associato alla condizione insulare. È una questione di pari opportunità, un diritto di cittadinanza per le nostre popolazioni, per garantirci una migliore prospettiva di benessere e rinforzarci nel dialogo internazionale.»
L’incontro, guidato da Stanisław Szwabski, componente del Comitato delle Regioni dell’Unione europea e presidente del Gruppo Alleanza europea, si è aperto con l’intervento del presidente del Consiglio esecutivo della Corsica Gilles Simeoni che ha sottolineato il valore strategico dell’alleanza tra la sua isola, la Sardegna e le Baleari. «Con una voce sola portiamo con maggiore forza le nostre istanze all’attenzione dei governi nazionali e delle istituzioni europee – ha detto Gilles Simeoni -. La prospettiva è quella di una visione unitaria e coordinata dei principali problemi che condizionano il nostro sviluppo nel quadro Mediterraneo.»
Filippo Spanu si è poi soffermato su concetti che fanno parte dell’agenda politica dell’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru e che costituiscono oggetto di costante confronto a livello europeo nell’ambito del Comitato delle Regioni.
L’assessore regionale degli Affari generali, nel ribadire l’importanza dell’alleanza tra Sardegna, Corsica e Baleari, ha spiegato che «è necessario un lavoro di squadra per trovare convergenze sull’esigenza improcrastinabile di interventi mirati e duraturi a favore delle regioni permanentemente svantaggiate ai fini di un loro più agevole avvicinamento alle aree più sviluppate dell’Unione europea. Le risorse finanziarie certamente servono ma serve ancora di più un inquadramento normativo che riconosca per le isole, soprattutto per quelle periferiche come la Sardegna, norme che sanciscano lo svantaggio e consentano di non applicare alcune regole, specie quelle sulla concorrenza. Si tratta di vincoli che, validi in normali condizioni di mercato, non possono egualmente essere applicati in condizioni diverse in cui il mercato è caratterizzato da fragilità e debolezze strutturali. La misurazione della distanza dalla piattaforma continentale – ha concluso Filippo Spanu – in questo senso è decisiva e descrive chiaramente le mancate opportunità in termini di trasporto e di conseguente approvvigionamento di qualsiasi bene o utility economica».
Al seminario, che ha dedicato uno spazio al confronto delle buone pratiche, hanno preso parte anche rappresentanti di altri territori insulari, tra cui le isole Shetland, e di altre zone europee geograficamente svantaggiate. Da tutti gli interventi è emersa, in modo netto, la richiesta che nelle prossime politiche di sviluppo e coesione siano tenute in debito conto le specificità delle singole regioni per raggiungere l’obiettivo di un’Europa «misurata sulle caratteristiche dei territori e non a taglia unica».

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Si avvia a conclusione il processo di stabilizzazione di 312 lavoratori a tempo determinato dell’agenzia Forestas: gli operai, infatti, saranno assunti e potranno firmare i contratti a tempo indeterminato.
«Manteniamo gli impegni assunti, insieme all’assessorato del Personale, con questi lavoratori, precari da tanti anni, e le organizzazioni sindacali del comparto – commenta l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano -. Forestas ha compiti strategici in settori delicati come quello della lotta agli incendi, del rischio idrogeologico, del ripristino ambientale. Avere personale stabile e qualificato è fondamentale per l’agenzia e per la nostra Regione. E allo stesso tempo, siamo lieti che finalmente 312 famiglie abbiano maggiori certezze per il futuro. Per l’attività di Forestas, con la finanziaria, sono stati stanziati 169 milioni, otto aggiuntivi, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale».
Per concludere la prima fase del piano di reclutamento, l’Agenzia è impegnata ad avviare i concorsi per i quarti livelli impiegatizi, fase non priva di complessità per l’elevato numero di domande (circa 8.000) pervenute all’Amministrazione.
«Ora guardiamo con attenzione e rapidità alle qualificazioni degli operai – aggiunge l’amministratore unico dell’Agenzia, Giuseppe Pulina -, rese possibili dell’approvazione del regolamento del personale di Forestas: si avvierà così a soluzione definitiva l’annoso problema delle mansioni superiori e si consentirà l’avvio della campagna antincendio con maggiore tranquillità.»
La delibera dell’amministratore unico, Giuseppe Pulina, ricostruisce i passaggi che hanno consentito le stabilizzazioni di questi primi 312 lavoratori, a partire dalla legge regionale (n.7 del 2014) che prevede che «per rafforzare le funzioni di prevenzione delle calamità naturali e del rischio idrogeologico in Sardegna, l’Ente foreste è autorizzato a procedere alla stabilizzazione annuale dei propri dipendenti aventi rapporto semestrale, attraverso una graduazione triennale del contingente per un massimo di 500 unità annue, nel rispetto dell’equilibrio territoriale di provenienza del personale interessato. A tal fine il finanziamento all’Ente foreste è incrementato di euro 6.000.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016». Sono state redatte le graduatorie e proprio a questo proposito, «risultano pendenti due ricorsi, dal primo dei quali dipende la collocazione di un candidato in una graduatoria piuttosto che in un’altra (con effetti quindi circoscritti alla posizione del ricorrente e dei soggetti che dalla collocazione di questo possono subire vantaggio o pregiudizio), e dal secondo dei quali, proposto per la giusta collocazione del ricorrente in una piuttosto che altra graduatoria, dipende anche, visto l’oggetto dell’impugnazione, più radicalmente la sorte degli atti sui quali poggia l’intera procedura».
L’amministratore unico ha ritenuto di procedere e «sottoscrivere coi vincitori i relativi contratti di lavoro per l’assunzione a tempo indeterminato, salvi gli effetti dispiegati sugli atti e sui contratti da successivi eventuali provvedimenti dell’autorità giudiziaria».

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«Dalla manovra finanziaria appena approvata arrivano altre risorse per difendere le sugherete sarde e sostenere produzioni importanti come, appunto, quella del sughero.»

Lo ha detto ieri Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna.

Con riferimento ai 600mila euro stanziati per la prevenzione e la lotta alla lymantria (il lepidottero che sta attaccando le sugherete sarde), l’assessore della Difesa dell’ambiente ha ricordato, inoltre, gli impegni assunti dalla Giunta con i produttori e le associazioni agricole: «Con queste risorse, che si aggiungono al milione e 400 dell’Assessorato – ha sottolineato Donatella Spano -, proseguiremo l’azione di lotta alla lymantria, senza dimenticare che, per il nostro patrimonio boschivo di sughera abbiamo chiesto un piano straordinario al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per evitare il pericolo di ulteriori perdite oltre quelle già verificatesi per le gelate di inizio anno».
Tra gli interventi accolti nella manovra finanziaria, Donatella Spano ha richiamato i 26 milioni per l’attività dell’Arpa Sardegna (uno in più rispetto allo scorso anno) e i 7 milioni e 860 da trasferire ai Comuni per la manutenzione e l’occupazione nei progetti di forestazione (cantieri verdi).

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Il 2017 si preannuncia positivo per il turismo della Sardegna, ma per fare un salto di qualità duraturo occorre programmare un’offerta più ampia, che sappia sfruttare i mesi di spalla alla stagione estiva e offra al viaggiatore il meglio dell’esperienza di vita in Sardegna. Lo ha ribadito ieri, a Milano, l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas nel corso dei tanti incontri con gli operatori alla Borsa internazionale del turismo di Milano (Bit), che si conclude oggi.
«Abbiamo rilevato un grande interesse per il prodotto Sardegna – ha spiegato Barbara Argiolas – e non solo per quanto riguarda il turismo balneare. Con quello andiamo praticamente sul sicuro, come dice anche la classifica sulle spiagge italiane pubblicata oggi da Skyscanner. Ma l’isola adesso è diventata appetibile anche per altre attività ed esperienze, non confinate ai mesi estivi ma utili per rafforzare i flussi nei mesi di spalla: l’enogastronomia, le attività outdoor e sportive, la cultura. E ci sono nuove agenzie e nuovi tour operator che vogliono puntare sulla Sardegna e su quanto può offrire ai viaggiatori.»
La formula rinnovata della Bit e il suo spostamento da febbraio ad aprile impongono un cambiamento di paradigma a Regione e operatori. «La Fiera – ha aggiunto l’assessore del turismo – si svolge con la stagione praticamente ai blocchi di partenza: questo ci suggerisce di lavorare già sulla programmazione per il 2018 e negli incontri che ho avuto oggi con gli operatori italiani e stranieri, ma anche con i gestori degli aeroporti sardi ospitati nello stand della Regione, abbiamo ragionato di co-pianificazione proiettata sul prossimo anno». L’apertura al pubblico nella prima giornata della Bit e non più nell’ultima, quando gran parte degli operatori è già sulla via del ritorno, ha mandato un ulteriore segnale dell’attrattività della destinazione Sardegna: «Il nostro stand – ha sottolineato ancora Barbara Argiolas – è stato preso d’assalto dai visitatori, grazie anche ad eventi come l’imminente Grande Partenza del Giro d’Italia del Centenario: la Sardegna rimane una meta di vacanza che affascina e, mediante un forte coordinamento con gli operatori e con porti e aeroporti, vogliamo renderla una opzione sempre più raggiungibile».Il ruolo della Regione è, dunque, quello di facilitare, tramite l’attività di promozione della Sardegna in Italia e all’estero, il lavoro degli operatori sui mercati obiettivo, «in un’ottica di collaborazione che permetta l’incremento dei flussi e il consolidamento di quelli esistenti. Ma il nostro lavoro – ha affermato l’assessore regionale del Turismo – non può essere rivolto solo all’esterno, deve facilitare l’estensione della stagione di chi fa turismo in Sardegna. Per questo, nelle prossime settimane presenteremo il bando per la destagionalizzazione al quale si sommano le misure messe in campo con la collaborazione dell’assessorato del Lavoro».

L’importanza dell’esperienza enogastronomica in Sardegna è stata ieri al centro dello showcooking dello chef Roberto Carcangiu, ospitato nel percorso tematico dedicato alle cucine regionali italiane dell’area A Bit of Taste. Carcangiu, presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI) davanti a una sala ha rivisitato un piatto simbolo della cucina sarda: la fregola, proposta con carciofi, bottarga, vongole e limone. Domani invece toccherà al capitano di un altro ambasciatore della Sardegna nel mondo: il capitano del Cagliari Calcio Daniele Dessena, infatti, visiterà alle 18.00 lo stand della Regione.

La settimana milanese della Sardegna non si chiude però con la fine dell’edizione 2017 della Bit. Domani pomeriggio, infatti, nell’ambito della Design week 2017 organizzata dalla Triennale, si terrà l’inaugurazione della mostra “Past future – Percorsi nel craft design in Sardegna”, un percorso nell’eccellenza dell’artigianato sardo nella tessitura, nell’oreficeria e nella ceramica voluto dalla Regione a 60 anni dalla prima presentazione dell’artigianato isolano nella prestigiosa cornice della Triennale. La mostra sarà visitabile fino al 9 aprile nella sede della Triennale, in via Alemagna 6.

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Questa sera, nella Cattedrale di Santa Chiara, alle ore 20,00, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari proporrà uno spettacolo con Il Coro della Fondazione, composto da circa 50 coristi, diretto dal maestro Gaetano Mastroiaco. Verranno eseguite musiche di Giuseppe Verdi e Ilebrando Pizzetti. L’ingresso è gratuito.

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Ritengo che il diritto alla salute e alle cure e quello al lavoro non possano essere uno alternativo all’altro. Quanto capitato in questi giorni a Renzo Piras, l’operaio di Iglesias, impegnato però a Cagliari e licenziato perché costretto a curarsi, lasciano senza parole. Davanti a episodi del genere, non solo è doveroso esprimere tutta la vicinanza e solidarietà verso Renzo, ma, come amministratore pubblico, credo sia doveroso adoperarsi perché i diritti delle persone siano sempre rispettati e garantiti.

Non è solo una questione di contratti di lavoro, clausole o altro, ritengo sia un fatto di buon senso perché ci sono le persone prima di tutto. Ritengo che il diritto a curarsi non possa mai comportare la perdita del posto di lavoro. Proprio per questo motivo, come assessore del comune di Iglesias, lancio un appello pubblico al sindaco di Cagliari Massimo Zedda, persona da sempre sensibile verso i problemi delle persone, quelli del lavoro, di poter approfondire questa grave vicenda.

Non mi pare accettabile che una vicenda come questa possa essere liquidata con una mera applicazione del contratto. Su queste cose non si scherza e, davanti alle persone che hanno problemi di salute, è necessario il dovuto rispetto e il tatto del caso.

Confido nella sensibilità del sindaco di Cagliari e rimarco la vicinanza e solidarietà a Renzo Piras.

Alessandro Pilia

Assessore delle Attività produttive del comune di Iglesias