24 December, 2025

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E’ stato presentato a Roma il progetto che porterà le produzioni musicali della Sardegna alla New York City Opera, per esportare nel mondo anche cultura, tradizioni, arte e un paesaggio unico al mondo. «Sosteniamo fortemente e con assoluta convinzione l’operazione del Teatro Lirico che porta la sua Campana Sommersa negli Stati Uniti», ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci presiedendo la conferenza stampa con il soprintendente Claudio Orazi e il delegato consigliere del ministro ai Beni Culturali Luca Giovanni Lioni. Il progetto punta all’internazionalizzazione e all’innovazione delle produzioni ma anche alla valorizzazione turistico-culturale degli attrattori territoriali.

«Abbiamo stanziato 4 milioni e 700mila euro per completare questo progetto con un doppio obiettivo – spiega Raffaele Paci -. Il primo è favorire la sinergia fra le realtà artistiche della Sardegna che, facendo rete, creino un circuito regionale importante e, allo stesso tempo, rafforzino le collaborazioni internazionali ed esportino le nostre eccellenze. Il secondo obiettivo è utilizzare al meglio questo canale per far conoscere tutte le nostre bellezze artistiche e ambientali per supportare una forte politica di attrazione turistica. Oggi promuoviamo il processo di apertura all’estero del Teatro Lirico, che è la più grande impresa creativa della nostra isola, e lo suggelliamo con un gemellaggio importante, che rende note Cagliari e la Sardegna in tutto il mondo. Le collaborazioni internazionali sono fondamentali per far uscire dai confini regionali e nazionali le nostre produzioni, non solo quelle artistiche e culturali ma anche quelle artigianali, enogastronomiche e paesaggistiche, e la Giunta – assicura il vicepresidente della Regione – continuerà a lavorare per favorirle e incrementarle. Abbiamo un patrimonio esclusivo e lo mostriamo al mondo.»
Arte, cultura, turismo. Valorizzazione delle produzioni, internazionalizzazione nel nome della Sardegna ma anche riqualificazione urbanistica di tutta la zona del capoluogo per realizzare una vera e propria Cittadella della Musica capace di ospitare 5.000 spettatori all’interno di un parco ricco di alberi e vegetazione. Grazie al progetto presentato oggi a Roma si procederà al completamento del piccolo teatro da 320 posti per le produzioni da camera e opere più piccole, all’attivazione dei nuovi laboratori del teatro, alla trasformazione dei vecchi laboratori in spazi per la fruizione pubblica. E poi interventi per la sicurezza, parcheggi, l’istituzione del MediaLab che curerà le attività di ricerca per lo sviluppo di produzioni innovative, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in connessione con l’hub creativo della ex Manifattura tabacchi.
«Tutti questi interventi sono fondamentali per consentire la realizzazione delle produzioni di eccellenza che, con l’attivazione di accordi di collaborazione con le Opera House internazionali, verranno coprodotte e rappresentate nei Teatri più prestigiosi – sottolinea il soprintendente Orazi -. Ed è solo l’inizio: ad aprile insieme al Teatro di Charlotte del North Carolina e alla New York City Opera portiamo in scena ‘La fanciulla del West’ di Puccini, che arriverà in autunno a Cagliari e poi a Lucca per diffondersi in Toscana e in tutta l’Italia centrale, ma vogliamo esportare la nostra musica anche a Shanghai e in Russia.»

«È un’occasione strategica per sviluppare importanti relazioni commerciali e promuovere le produzioni sarde di eccellenza, in campo turistico, culturale, enogastronomico – conclude Raffaele Paci -. La cultura è storia e qualità della vita, e può diventare un volano per il business e un’occasione di forte sviluppo economico per tutta la Sardegna.»

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Il senatore del Partito democratico Silvio Lai, interviene sull’emergenza venutasi a determinare nel sistema di sicurezza dei cavalcavia stradali, con particolare riferimento al dramma verificatosi a Camerano, costato la vita a una coppia di automobilisti rimasti schiacciati nel crollo della struttura sull’autostrada A14.

«Troppi incidenti e troppi pericoli causati dal precario stato di salute dei cavalcavia – denuncia Silvio Lai -. I recenti fatti di cronaca, ultimo in ordine di tempo il crollo del ponte sul cavalcavia di Camerano, rendono necessario un intervento nei confronti dell’Anas per sapere se e con quale periodicità vengano effettuati i controlli e se esista, o intenda avviare un piano generale di controllo e di manutenzione di tutti i manufatti.” Così il senatore del PD Silvio Lai scrive in una lettera inviata al ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Il parlamentare prende spunto da una serie di gravi incidenti, quello di pochi giorni fa ha causato la morte di due persone nell’autostrada A14, ad ottobre invece il crollo di un cavalcavia in Brianza era costato la vita ad un automobilista.»

«La verifica delle condizioni di sicurezza dei cavalcavia è indispensabile per poter prevenire eventi come quelli che si sono verificati recentemente e da questo punto di vista riteniamo che da parte di Anas ci debba essere massima chiarezza sui controlli che vengono effettuati e sugli interventi programmati – aggiunge il senatore del Partito democratico -. Ma se si parla di prevenzione è giusto domandarsi anche se, come fa oggi il professor Francesco Annunziata dell’Università di Cagliari, la riduzione del costo dei lavori si accompagni sempre ad un’adeguata preparazione ed esperienza da parte di chi è chiamato a dirigere ed effettuare gli interventi. Lo stesso discorso vale per l’affidamento degli incarichi di progettazione per opere di questo tipo, quanto si può essere garantiti quando viene consentito il massimo ribasso d’asta? Prendo spunto poi anche dalla protesta che in questi giorni ha visto come protagonisti i sindaci dei comuni del Meilogu in Sardegna. Gli amministratori e le popolazioni locali hanno espresso preoccupazione per le condizioni del ponte sul cavalcavia di Mesu Mundu, nel territorio del comune di Siligo. Strati di calcestruzzo mancanti hanno scoperto le gabbie di armatura del cemento a cui si aggiunge il danno provocato da un Tir che nel 2009 stava effettuando un trasporto eccezionale. Non è escluso che a breve possano essere adottate in via precauzionale dai primi cittadini misure ostative al traffico nella zona. I Sindaci si apprestano ora ad interessare il Ministero per chiedere l’invio di ispettori che possano verificare le reali condizioni del cavalcavia.»

«È evidente – conclude Silvio Lai – che su questo argomento ci debba essere un impegno massimo da parte di chi ha la competenza dell’esecuzione dei lavori ma anche dei controlli e della messa in sicurezza. Per questo motivo chiediamo che da parte di Anas venga presentato al Parlamento un quadro generale ed un piano di interventi su tutte le situazioni a rischio per prevenire incidenti come quelli che si sono verificati recentemente.»

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Mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

Giovedì 23 marzo 2017, alle ore 10.30, presso la Sala Benedetto XVI della curia diocesana (Cagliari, via mons. G. Cogoni 9) si terrà una conferenza stampa per la presentazione della “Scuola di formazione all’imprenditorialità per giovani”, promossa dall’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) di Cagliari.

La proposta formativa, interamente gratuita, intende coinvolgere giovani tra i 20 e i 30 anni interessati a sviluppare motivazioni, consapevolezze e competenze per un orientamento all’imprenditorialità.

Interverranno:

• Mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari: saluti e introduzione

• Dott. Enrico Orrù, presidente Ucid Cagliari: presentazione dell’identità e della mission dell’Ucid

• Dott. Nicola Calace Salvemini, responsabile formativo: presentazione della Scuola di formazione

• Dott. Raffaele Pontis, responsabile organizzativo: indicazioni logistiche per le iscrizioni.

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L’assessore dello sport del comune di Carbonia, Carla Mario, ha convocato una riunione delle associazioni sportive cittadine per il 22 marzo, alle ore 17.00, presso la Sala Polifunzionale in piazza Roma (sotto i portici) per discutere della partecipazione delle associazioni alla manifestazione sportiva “Olimpiadi cittadine” e della Consulta dello sport.

In caso di partecipazione, è necessario dare conferma tramite mail all’indirizzo mittente (dsabiu@comune.carbonia.ca.it) entro e non oltre le ore 12.00 del 20 marzo 2017.

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Sabato 18 marzo, alle ore 10.00, presso l’aula consiliare del comune di Gonnosfanadiga, via Porru Bonelli, si terrà una conferenza stampa per presentare la nascita della consulta Ambiente Territorio Energia (ATE).

Alla consulta hanno, finora, aderito i comuni di Guspini, Gonnosfanadiga, Sardara, Villanovaforru e Palmas Arborea; i comitati No Megacentrale (Guspini), Terra che ci Appartiene (Gonnosfanadiga), No TrivelPaby (Pabillonis), Fuori dalle Pale (Villanovaforru), Terrasana (Decimoputzu), Progetto Comune (Villacidro), No Trivelle (Sardegna), Pro Nosu a Tutela del Territorio (San Gavino Monreale), Per la Salute e la Qualità della Vita (Oristano); l’associazione ambientalista Italia Nostra ed esperi quali l’ing. Mauro Gargiulo, il prof. Sergio Vacca e la dott.ssa Mariapaola Morittu.

La consulta è stata costituita per realizzare un luogo di confronto e di iniziativa comune attorno alle diverse tematiche legate alle emergenze ambientali del territorio, in particolare essa scaturisce dal movimento di mobilitazione contro i numerosi interventi di speculazione energetica, portati avanti, soprattutto, dalle multinazionali.

Nel corso dell’incontro, verranno illustrate anche le iniziative di lotta contro la recente decisione da parte del ministero dell’Ambiente, che ha espresso parere favorevole per la realizzazione di un mega impianto termodinamico solare nelle campagne tra Gonnosfanadiga e Guspini.

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Emilio Usula.

I consiglieri regionali Paolo Zedda ed Emilio Usula hanno presentato una mozione contro l’impianto solare termodinamico che una società di Bolzano ha proposto nel territorio del comune di Oristano (borgata ex Etfas di San Quirico).

La richiesta è contenuta in una mozione che, con primi firmatari i consiglieri Paolo Zedda ed Emilio Usula, chiede la convocazione urgente del Consiglio regionale, perché si possa esprimere sull’argomento, come già accaduto l’anno scorso per il progetto di Gonnosfanadiga.

Secondo Zedda e Usula, che hanno ricordato il radicale dissenso espresso già espresso dalle comunità interessate e dalle amministrazioni locali (comuni di Oristano e Palmas Arborea, provincia di Oristano), «esistono ostacoli tecnico-giuridici insuperabili che impediscono la realizzazione dell’impianto, sia per quanto riguarda la sua compatibilità con la pianificazione urbanistica ed ambientale regionale, sia in relazione alla produzione energetica da fonti rinnovabili».

«Sul primo punto – sostengono i consiglieri – è evidente che il progetto contrasta con il Piano paesaggistico regionale che prevede per quell’area una destinazione agro-forestale, con divieto di trasformazioni del territorio per altri usi ed inoltre, dal punto di vista ambientale, l’impatto della centrale sarebbe devastante, anche per la produzione a regime di 133 kg di ceneri all’ora, immesse nell’aria attraverso un camino alto 27 metri ad appena 500 metri dal più vicino centro abitato.»

«Ma i conti non tornano – affermano ancora Paolo Zedda ed Emilio Usula – neanche a voler valutare il progetto per la sua capacità di produrre energia da fonti rinnovabili, per almeno due ragioni: il Piano energetico regionale fonda la sua strategia su impianti di piccola taglia e micro reti di distribuzione e poi, con una media di energia “pulita” del 45% (dati 2015 di Terna) la Sardegna ha abbondantemente superato la quota del 27% assegnata dall’Unione europea.»

«Con la nostra mozione – concludono i due consiglieri regionali – contiamo di raggiungere due obiettivi: creare le condizioni per respingere il progetto dell’Oristanese e richiamare l’attenzione della Regione sulla necessità di una pianificazione più stringente per questo tipo di impianti che, a nostro giudizio, vanno realizzati nelle zone industriali come sta facendo la stessa Regione nei siti di Ottana e Villacidro.»

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I Riformatori sardi hanno presentato una proposta di legge per incentivare i “turisti residenti” e fare della Sardegna la Florida d’Europa, concedendo sgravi fiscali ai pensionati che scelgono di soggiornare nell’Isola per almeno nove mesi l’anno. È l’obiettivo della proposta di legge dei Riformatori sardi (inserita nel pacchetto delle misure fiscali denominato “Sardegna no tax”) che è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa, oltreché dal capogruppo in Consiglio, Attilio Dedoni, dal segretario del partito, Pietrino Fois, dal presidente, Roberto Frongia, e dal responsabile dell’ufficio studi, Franco Meloni.

«Nei giorni in cui si discute la “finanziaria-stipendificio” del centrosinistra, affermiamo che alla Sardegna serve qualcosa di straordinario per rilanciare economia e sviluppo – ha dichiarato Pietrino Fois – e la nostra proposta lo è perché consente di incrementare il gettito fiscale e di creare una serie di opportunità per il lavoro e i redditi».

«Nel “bilancio fuori dal mondo” che si discute in Aula – ha aggiunto Attilio Dedoni – più della metà delle risorse  sono destinate a spese fisse (sanità, stipendi e agenzie) e non ci sono fondi per programmare lo sviluppo della Sardegna». «Servono maggiori entrate – ha proseguito il capogruppo – e con la nostra proposta le otteniamo favorendo la crescita del settore chiave per la nostra economia: il turismo».

«In sostanza – ha spiegato Franco Meloni – a tutti i pensionati che decidono di spostare la loro residenza in Sardegna, la Regione riconosce il rimborso Irpef pari alla metà delle tasse pagate e il beneficio aumenta fino al 60% se si sceglie di risiedere in un paese con meno di duemila abitanti.»

Per comprendere i vantaggi che ne deriverebbero alla Sardegna è stato ipotizzato il caso di un pensionato con 40mila euro lordi di pensione/anno. Sulla base degli scaglioni fiscali in vigore pagherebbe di Irpef circa 12mila euro/anno: 8.400 euro finirebbero nelle casse della Regione, in applicazione di quanto disposto dall’articolo 8 dello Statuto di Autonomia che stabilisce che la quota di compartecipazione regionale per i tributi sia pari ai 7 decimi Irpef e 9 decimi dell’Iva.

Verrebbe dunque restituita al “turista residente” la somma di 4.200 euro di Irpef, mentre le altre 4.200 euro resterebbero alla Regione che introiterebbe anche i 9 decimi dell’Iva sulle spese effettuate nel territorio regionale («stimando che si spenda l’80% della pensione rimanente dopo le tasse, circa 23mila euro, si incasserebbero  in media 4mila euro dall’Iva»).

In sintesi, un pensionato con 40mila euro lordi che sceglie di risiedere in Sardegna per nove mesi l’anno, in applicazione delle norme proposte dai Riformatori sardi, godrebbe di un sostanzioso sgravio fiscale e nel contempo genererebbe un incremento delle entrate fiscali della Sardegna pari almeno a 12mila euro l’anno.

«Ipotizziamo che centomila pensionati potrebbero scegliere la Sardegna invece del Portogallo o la Tunisia, dove già vigono queste forme di incentivo – ha spiegato ancora Meloni – e così il Pil sardo farebbe un balzo di almeno l’8% annuo (circa due miliardi di euro in più)».

I Riformatori sardi auspicano che la proposta possa registrare l’attenzione della maggioranza: «Ma non ci facciamo troppo affidamento anche se l’unica buona riforma che hanno fatto, quella della Asl unica, è nata da una nostra idea».

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L’Amministrazione comunale di Carbonia promuove l’adozione dei cani randagi, ritrovati nel territorio comunale e ospitati presso la struttura convenzionata della “Lega Nazionale per la Difesa del Cane”. La finalità è promuovere il benessere degli animali, contenere il numero di cani ospitati presso la struttura e ridurre le spese che gravano sul bilancio comunale.

Il randagismo è la condizione in cui si trovano i cani abbandonati o smarriti che sono costretti a vivere vagando senza padrone.

Il randagismo è un problema serio per la sicurezza delle persone e degli stessi animali. Tra le sue conseguenze, è opportuno segnalare:

– malessere dell’animale

– peggioramento del livello di igiene urbana

– pericolo per l’incolumità dei cittadini

– pericolo per la sicurezza della circolazione stradale

– peggioramento dell’immagine del territorio

– costi economici pubblici, poiché i Comuni devono, per legge, ricoverare i cani, rinvenuti e vaganti, presso canili pubblici o convenzionati

La Giunta del comune di Carbonia ha manifestato la volontà di contrastare il fenomeno del randagismo e promuovere la tutela degli animali di affezione, condannando gli atti di crudeltà, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.

L’adozione di un cane avviene con la compilazione di una semplice domanda da presentare al comune di Carbonia. Il modulo è scaricabile dal sito web istituzionale o reperibile direttamente presso il canile.

L’adozione non può avvenire prima che siano trascorsi quindici giorni dal trasferimento del cane nel canile e ha natura di affidamento temporaneo, sino a quando non siano trascorsi i sessanta giorni di tempo che ha a disposizione l’eventuale proprietario per reclamare la proprietà del cane.

Trascorsi i sessanta giorni senza che nessuno abbia reclamato la proprietà del cane, l’affidamento temporaneo diventa automaticamente adozione definitiva e l’affidatario acquista la piena proprietà del cane con contestuale registrazione all’anagrafe canina. Il richiedente, da questo momento, assume tutte le responsabilità relative alla custodia e al mantenimento del cane, impegnandosi a rispettare gli obblighi previsti dalla legge e dal regolamento comunale sul benessere animale.

Il personale del canile è disponibile a fornire informazioni e a consigliare, tra quelli ospitati, il cane più vicino alle esigenze e attitudini all’aspirante adottante.

Oltre che presso il canile, nel sito web del Comune di Carbonia, sezione Animali, vengono pubblicate le schede in cui è possibile vedere la fotografia di alcuni cani in attesa di adozione.

Per informazioni è possibile contattare il Comando di Polizia Locale, in via Mazzini 68. Telefono 0781.62257 e 675900. E-mail: polizialocale@comune.carbonia.ca.it .

È anche possibile rivolgersi direttamente al canile de “La Lega nazionale difesa del cane”, presso la località Sa Terredda (zona via Nazionale) o ai numeri 0781.673244 . 380.7883877. E-mail: canile.carbonia@gmail.com .

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Domenica 19 marzo, al Teatro delle Saline, in piazza Billy Sechi, a Cagliari – per la rassegna “Famiglie a Teatro 2017“, si terrà lo spettacolo “Cipollino” del Teatro Libero di Palermo. Progetto e regia di Annamaria Guzzio, con Domenico Bravo e Giada Costa. Scene e costumi di Lia Chiappara e Annamaria Guzzio. Luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo. Musiche di Antonio Guida.

Da caos, dolore, disgrazie e disastri nasce sempre qualcosa di buono e comincia sempre un cammino di crescita. È quello che succede a Cipollino, che superstite di un disastro ambientale che ha distrutto la sua piantagione di cipolle decide coraggiosamente di mettersi in cammino, oltre il fiume, nella speranza di trovare una terra più ricca dove poter fare fortuna e ritornare nella sua terra per aiutare la sua famiglia e il suo popolo. Durante il viaggio Cipollino s’imbatte in un giardino bellissimo con tanti fiori profumati, e qui incontra Violetta, una bambina della sua età sola e annoiata con una zia, Donna Orchidea, piuttosto severa e un precettore, don Pirro Porro che regolano rigidamente la sua vita. Unica alleata della piccina la governante, Sora Zucca, ed è proprio con il suo aiuto che riuscirà a costruire la sua amicizia con Cipollino. Ispirata al romanzo di Gianni Rodari, Le Avventure di Cipollino, la rielaborazione teatrale conduce ad un percorso di riflessione sull’integrazione e l’importanza dell’accoglienza, sulla crescita favorita dallo scambio e dall’amicizia. Uno spettacolo concepito appositamente per i bambini che parla dunque il loro linguaggio e pensa con le loro idee.

La rassegna”Famiglie a Teatro 2017“, suddivisa in A e B, prevede cinque spettacoli e si chiuderà ad aprile.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha nominato il commissario regionale per la reggenza del comune di Palau, in seguito alle contemporanee dimissioni del sindaco e del vicesindaco. Mario Carta, già segretario generale della Provincia di Olbia Tempio, eserciterà le funzioni del sindaco per il tempo strettamente necessario. Il presidente Francesco Pigliaru disporrà con proprio decreto l’atto formale di nomina del commissario regionale.