21 December, 2025

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Avvio col botto, a Carbonia, per il programma organizzato per il Natale 2016 dall’associazione Primavera Sulcitana guidata da Alessia Littarru e Ivan Scarpa e dal comune di Carbonia, con la collaborazione di numerose associazioni, tra le quali la Pro Loco e i commercianti. La via Gramsci e il centro della città si sono animati come da moltissimi anni non si vedeva nel periodo natalizio, con migliaia di persone, bambini e bambine accompagnati dai loro genitori, che hanno fatto festa dal primo pomeriggio fino a sera. Ua ventata di colore e di entusiasmo è stata portata dalle majorettes di Samassi e dai bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Satta, coordinati dalla maestra Nadia Pische.

I festeggiamenti continueranno fino alla vigilia del Natale. Per una settimana, il centro cittadino verrà avvolto dall’atmosfera natalizia: un’area molto ampia di giochi gonfiabili in piazza Roma e una marea di stand addobbati a tema. Con un ampio e doveroso spazio legato al buon gusto: tanti i punti di street food, nei quali è possibile perdersi tra gusti locali e non solo.

E’ previsto anche il concorso Mestolo di legno 2016: il web writer e CEO Daniele Puddu, insieme a Michele Baldussi e Luca Boschetto ha il compito di valutare e premiare le pietanze e i dolci migliori messi alla portata di tutti a Carbonia. Tra via Gramsci e piazza Roma il programma vede serrande alzate tutti i giorni.

    

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E’ stata ufficializzata oggi, a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. Dopo il raduno nella chiesa di San Francesco, alla presenza di mons. Liberio Andreatta, responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi, e del vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, un gruppo di giornalisti ha iniziato il Tour lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, mentre nell’aula del Consiglio comunale, presenti i 21 sindaci dei comuni aderenti, è stato stipulato l’Atto notarile di costituzione della fondazione di partecipazione denominata “FONDAZIONE CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA”. E’ stato eletto anche il Cda che si è riunito subito ed ha eletto presidente Giampiero Pinna, già presidente dell’associazione Pozzo Sella, da anni impegnato per la realizzazione del progetto del Cammino di Santa Barbara. Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali del Turismo Francesco Morandi e degli Enti Locali ed Urbanistica Cristiano Erriu, è stata sottolineata più volte l’importanza unitario che ha portato al traguardo, che in prospettiva potrebbe aprire strade nuove nel processo di sviluppo del territorio.

Alle 13.30, nella Sala Branca del Palazzo Municipale di Iglesias, si è svolta una degustazione di prodotti tipici locali con il gruppo di giornalisti al loro rientro dal Tour lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara. Alle 15.00, al monastero del Buon Cammino, si è svolta la cerimonia della benedizione dell’icona di Santa Barbara “scritta” dalla monaca iconografa del Monastero del Buon Cammino, preceduta dalla presentazione da parte della rappresentante delle monache di clausura, dell’ordine delle Clarisse, della tecnica di “scrittura” delle icone.

Poco dopo le 16.00, in piazza Sella, è stato posato il primo cippo-pietra miliare del Cammino Minerario di Santa Barbara (altri 20 verranno posati negli altri 20 comuni aderenti alla Fondazione, il primo domani a Carbonia, nel corso dell’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai. Alle 17.30, nella sala conferenze dell’Istituto Minerario di Iglesias, sono stati presentati il Cammino e la “Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara”, con il coordinamento di Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico.

E’ intervenuto al telefono Paolo Piacentini, rappresentante del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, che ha preannunciato un probabile inserimento del Cammino di Santa Barbara tra i cammini che nel prossimo anno riceveranno finanziamenti per lo svolgimento delle loro attività e la promozione dei territori coinvolti. Analogo interessamento era stato assicurato nel corso della mattina dagli assessori regionali Morandi ed Erriu, confermata dal pieno sostegno dato dalla Giunta regionale al progetto.

La giornata si è conclusa nella sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi, dove Mario Tozzi e il musicista Enzo Favata hanno presentato spettacolo: “Parole e musica nel sottosuolo della terra più antica d’Italia lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara”.

Vediamo ora l’intervista realizzata con Giampiero Pinna, neo presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, l’intervento dell’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, e due stralci dell’intervento telefonico di Paolo Piacentini, rappresentante del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, raccolto da Mario Tozzi.

                                                                  

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Una Dinamo bellissima domina il primo tempo, chiuso avanti di ben 12 punti, 41 a 29, ma nel secondo tempo la partita cambia, la squadra di Federico Pasquini crolla nell’ultimo quarto e alla fine vince l’Orlandina dell’ex Drake Diener: 72 a 65. La Dinamo è arrivata ad avere un vantaggio di 17 punti in avvio di secondo tempo, ma non è bastato. La squadra è ancora in formazione, Pasquini ha inserito David Bell, oggi meno brillante rispetto alle ultime uscite in campionato e Champions League, ma non ha potuto contare sull’altro nuovo arrivato, Gani Lawal e su Darius Johnson Odom, sul quale ci sono ancora voci di una possibile partenza.

Stipcevic e compagni domani mattina lasceranno la Sicilia per raggiungere il Belgio, seconda tappa di questa doppia trasferta prenatalizia tra campionato e coppa. A Charleroi martedì affronteranno il Proximus Spirou nella sfida della 10° giornata di regular season di Basketball Champions League.

«Una partita completamente divisa da due situazioni totalmente diverse – ha detto Federico Pasquini – con un primo tempo in cui eseguiamo perfettamente il piano partita, dando profondità all’attacco per ottenere buone spaziature, sapevamo che questo era importante per fronteggiare l’aggressività di Capo d’Orlando. Lo abbiamo fatto egregiamente nei primi venti minuti e al secondo tempo ci siamo completamente disuniti, abbiamo smesso di dare la palla dentro palla fuori, abbiamo iniziato ad attaccare esclusivamente in maniera perimetrale, cascando in pieno nel loro piano partita, consentendo loro di prendere fiducia e di svegliare il pubblico. Noi ci siamo fatti prendere dall’ansia di volerla risolvere senza riuscire a mantenere la lucidità e siamo finiti nella parte sbagliata della partita, facendo tanti errori. Ha vinto la squadra che nel secondo tempo ha giocato meglio. Domani partiremo per il Belgio, ci alleneremo lì e ragioneremo sugli errori. Siamo una squadra esperta – ha concluso Federico Pasquini –, non possiamo esaltarci dopo due vittorie né disperarci dopo una sconfitta.»

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Sono stati prorogati i contratti di servizio per il trasporto pubblico locale su gomma e semplificate le agevolazioni tariffarie per le categorie svantaggiate. Per garantire la continuità del servizio la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha rinnovato tutti gli affidamenti alle aziende di TPL per complessivi 70 milioni di chilometri all’anno, così erogati: Arst 1,9 milioni di km/anno in ambito urbano e 35,9 milioni di km/anno in ambito extraurbano; Ctm Cagliari, Atp Sassari e Nuoro e Aspo Olbia per un totale di 19 milioni di km/anno; 53 aziende private per circa 1,4 milioni di km/anno come servizio urbano e 8,7 milioni di km/anno come servizio extraurbano. «Procediamo con le proroghe dei contratti che auspichiamo le più brevi possibile – spiega l’assessore – in attesa del completamento del processo di pianificazione e di programmazione dei servizi di TPL regionale e della definizione dei bacini ottimali e degli enti di governo, entro il termine del 2 dicembre 2019, data ultima per gli affidamenti tramite gara, secondo quanto stabilito dalla normativa».
L’Esecutivo ha inoltre modificato gli interventi di sostegno alle categorie svantaggiate che usufruiscono del trasporto pubblico. Si passa dalle attuali 30 differenti classificazioni di agevolazione a sole 3 tipologie. «In questo caso abbiamo snellito notevolmente la burocrazia a carico dell’utenza e degli uffici amministrativi, lasciando assolutamente immutati i costi per il viaggiatore e favorendo in molti casi anche un risparmio» spiega Massimo Deiana. In base a una percentuale di invalidità tra il 50 e il 79 per cento e con reddito Isee inferiore a 18mila euro, il ticket per l’utente agevolato è pari al 10 per cento della tariffa intera. Con invalidità tra l’80 e il 100 per cento e reddito Isee inferiore a 25mila euro, il ticket è del 5 per cento. Infine, per i reduci di guerra con reddito Isee inferiore a 18 mila euro, il ticket è del 10 per cento del prezzo totale del biglietto.
Le tariffe per gli accompagnatori sono invece equiparate a quelle stabilite per gli utenti over 65. Pertanto la Regione corrisponderà alle aziende di trasporto l’agevolazione massima di 16,50 euro per l’abbonamento mensile e di 135 euro per l’abbonamento annuale per Cagliari e Sassari e di 13,50 euro per l’ abbonamento mensile e 113 euro per l’abbonamento annuale per gli altri Comuni. Mentre per il servizio extraurbano l’agevolazione massima è pari a 270 euro. Resta confermato il diritto all’agevolazione per gli accompagnatori anche degli utenti disabili che superino il limite di reddito massimo previsto per la categoria di appartenenza.

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La Giunta regionale ha stanziato quasi 91 milioni di euro per l’attivazione del nuovo servizio di elisoccorso regionale. Otto anni di affidamento, tre elicotteri, tre basi (in corrispondenza di altrettanti aeroporti).
Luigi Arru ha ricordato che, nel 2012, è stato affidato alla Asl di Lanusei il compito di predisporre le procedure di gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso e la realizzazione di due elibasi: allora a Lanusei furono assegnati oltre 20 milioni. Ad essi, nel corso di quest’anno, se ne sono aggiunti altri sei per la messa a norma delle elisuperfici, risorse assegnate a Lanusei ma che saranno poi trasferite all’Areus.
«Per supportare la Asl di Lanusei – ha ricordato Arru – abbiamo deciso l’istituzione, a novembre dello scorso anno, di un Gruppo tecnico regionale sull’emergenza urgenza e l’elisoccorso. Anche alla luce del lavoro da loro fatto, abbiamo scelto basi, mezzi e durata del servizio». L’affidamento, quindi, avverrà per otto anni e il servizio dovrà svolgersi con cosiddette ambulanze aeree attrezzate. Le basi individuate – per ora – sono, per il Sud, quella aeroportuale di Elmas e, per l’area Nord, le basi aeroportuali di Alghero e Olbia.
«L’Areus – ha sottolineato Luigi Arru – nei prossimi due anni potrà, qualora le condizioni epidemiologiche lo rendessero necessario, ridefinire le sedi delle basi. Per quanto riguarda l’area aeroportuale di Olbia, la scelta è stata fatta per garantire la tempestività del servizio oltre che per la popolazione della Gallura anche per quella di La Maddalena e per la popolazione dell’Ogliastra settentrionale. Le tre basi rafforzano il progetto di attuazione della nuova rete ospedaliera e consentono una migliore riorganizzazione dei servizi assistenziali sul territorio.» 
Le basi di Elmas e Alghero dovranno avere una operatività massima del servizio pari a 12 ore e trenta minuti, mentre quella di Olbia sarà attiva h24, così da tener conto delle condizioni orografiche del territorio e del fatto che il servizio di elisoccorso nelle ore notturne viene utilizzato prioritariamente per i trasporti secondari (che nell’area Sud e nell’area Nord-Ovest possono essere garantiti in tempi accettabili con il trasporto in ambulanza). L’attività annuale regionale complessiva è stimata in circa 1.100 ore di volo.
Il personale dell’elisoccorso dovrà essere dedicato al servizio: Olbia avrà sette medici e sette infermieri, a Elmas e Alghero – dove il servizio sarà h12 – ci saranno quattro medici e quattro infermieri per base.
In tutto ci sono quasi 91 milioni di euro: oltre 18 sono già stati erogati alla Asl di Lanusei. I due milioni e mezzo trasferiti per le elibasi dovranno essere utilizzati prioritariamente per la realizzazione dell’elisuperficie dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Sassari e la restante parte per l’adeguamento e messa a norma delle altre elisuperfici, sulla base delle indicazioni tecniche che saranno impartite dall’Areus.

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Nuove idee a Sant’Antioco per conquistare visitatori e turisti tutto l’anno e cercare di riportare la città lagunare agli antichi sfarzi e splendori di quando era la capitale sulcitana dell’intrattenimento. La parola d’ordine è fare cultura tra la gente e con la gente sorseggiando un aperitivo, degustando ottimo cibo e un buon vino, leggendo un buon libro o ascoltando musica nel trascorrere una serata in compagnia. Apripista di questa nuova tendenza è Andrea Maggipinto, di origini antiochensi, che con sua moglie tedesca Sabine Hammerle ha ristrutturato il vecchio magazzino della “casa della nonna”, in pieno centro storico. E’ “il magazzino dello spirito”: un locale alternativo che promuove il buon cibo costituito da prodotti locali, arte e cultura, con appuntamenti su storia, letteratura e musica. Nel locale, situato nel vecchio centro storico cittadino, si ritrovano intatti gli ambienti familiari e i riferimenti del mondo dei nonni come, per esempio, le damigiane trasformate in lampadari, vecchi quadri di famiglia e l’utilizzo di materiali di riciclo per realizzare “scaffali e banconi”. Esperimento simile è anche quello di un bar situato nel Corso principale, chiamato “Falesia”, nato trasformando un precedente negozio di abbigliamento. E’ un locale moderno con ampi saloni e giardino, nel quale vengono proposti anche eventi culturali. Quasi dirimpetto, il Bier Garten, dove i gestori propongono una cucina creativa. Si beve birra tedesca e si degustano cibi preparati solo con ingredienti del Sulcis. Sempre nel corso principale la pizzeria Biancaneve offre piatti e pizze a chilometro zero preparati con prodotti esclusivamente della Sardegna.

Nuove proposte anche al lungomare, dove la primavera scorsa ha aperto il Muma: museo del mare e Ostello che si sviluppa su tre piani, composto da 32 stanze di diverse tipologie, gestito da una cooperativa che aderisce al centro di educazione ambientale “Isola di Sant’Antioco”. Al piano terra è ubicato il museo del mare, bar, ristorante, ampi saloni e giardino vista mare. Punto di forza: convegni, feste, incontri culturali, reading, presentazione di libri e musica. Si presenta come punto di riferimento del territorio e il suo mare con l’offerta di pacchetti turismo tutto l’anno, visite in laguna e alle saline con guide e personale altamente specializzato. A questi si aggiungono la novità della degustazione del sushi nel Corso principale e l’affermata “Birreria Pizzeria Rubiu” che, per far fronte alla sempre più vasta clientela, si è spostata in periferia. Il bar “Is Solus in viale Trieste” ha attivato all’interno una zona biblioteca mentre nella ristrutturata “Tavernetta Ipogeo”, in piazza De Gasperi, da qualche giorno, dopo le visite alle catacombe e ai musei cittadini, si può degustare la pizza in un locale dai muri originali di due secoli fa.

Tito Siddi

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«La decisione di chiudere il centro vaccini di Sestu è inaccettabile e dev’essere immediatamente revocata dalla ASL». Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru. «Non si possono prendere decisioni di questo genere sulla testa dei cittadini e senza nessuna concertazione. Sestu è uno dei Comuni sardi dove nascono più bambini. Ci si aspetterebbe da una ASL seria un potenziamento del servizio di vaccinazione, e invece lo chiude. Una scelta priva di razionalità e di logica, che metterà in difficoltà centinaia di famiglie con lo splendido risultato di scoraggiare le vaccinazioni. Le famiglie dovrebbero infatti perdere giornate intere di scuola e di lavoro per andare a Selargius. Dove potrebbero recarsi solo in auto: con i mezzi pubblici per andare e tornare ci vorrebbero tra le due e le tre ore. La commissaria ASL si è presa la briga di analizzare seriamente il contesto prima di prendere una decisione come questa? – aggiunge Michele Cossa -. L’assessore Arru mi dovrà spiegare se questa è la politica sanitaria che la Regione intende perseguire nei prossimi anni. Dica con precisione quali criteri si seguono nella distribuzione dei servizi sul territorio e nell’edilizia sanitaria, con chi si confrontano e se le decisioni che prendono hanno una base razionale o sono invece legate a simpatie di natura politica. Ci sono delle zone dove si potenziano i servizi e si investe, altre che vengono punite. Sestu è certamente tra queste: è stata progressivamente spogliata di servizi sanitari importanti, ed ha una guardia medica indegna di un Paese civile. Mi aspetto risposte chiare e tempestive – conclude Michele Cossa – o possono stare sicuri che la popolazione non esiterà a mobilitarsi.»

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Un diario che consentirà alle donne che soffrono di dolori cronici di tenere aggiornato il proprio quadro clinico in modo tale da consentire ai medici di intervenire in tempi rapidi aiutandoli a formulare una diagnosi precoce. Lo ha realizzato il Centro Endometriosi della Clinica Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

«La nostra azienda – dice Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia – si conferma tra i migliori e più importanti centri di riferimento a livello nazionale per la qualità delle pubblicazioni scientifiche e l’alta specializzazione nelle cure di questa malattia.» 

«Il diario – spiega Stefano Angioni, responsabile del Centro Endometriosi – verrà distribuito in tutta Italia ai medici di famiglia con il contributo non condizionato di una ditta farmaceutica (Bayer). L’endometriosi è una patologia frequente che colpisce le donne durante la vita riproduttiva. La manifestazione della malattia varia da piccole lesioni a cisti ovariche, fibrosi e aderenze di gravità tale da sovvertire l’apparato riproduttivo della donna. L’insorgenza è spesso precoce perfino in età adolescenziale. La malattia è causa frequente di una sintomatologia dolorosa, spesso invalidante, che comprende: dolore durante la mestruazione, dolore durante i rapporti, dolore pelvico cronico e, nel 30-40% dei casi, è associata a infertilità. A volte, soprattutto nei casi in cui la malattia infiltri altri organi, possono essere presenti sintomi intestinali e/o urinari. Esistono diverse forme di endometriosi e diverse risposte alle terapie mediche e chirurgiche.»

Viene definita una malattia cronica che ha elevati costi in termini di salute fisica e psichica per la donna che ne è affetta. Spesso induce effetti negativi sulla qualità della vita, anche sociale, con gravi ripercussioni sia sul lavoro che a livello personale.

Questa malattia è spesso sottovalutata in quanto solo una bassa percentuale di donne che ne soffre è consapevole di soffrirne. Secondo i dati italiani risulta che il tempo medio per la diagnosi sia di circa 10 anni.

Il diario mensile elaborato dal Centro Cagliaritano potrà diventare un valido ausilio per il medico di famiglia nel valutare il tipo dei sintomi che possono suggerire la diagnosi di endometriosi ed anche la loro intensità e frequenza e, conseguentemente, indirizzare la donna ad uno specialista o ad un centro di riferimento. Oltre ad un aiuto per una diagnosi più precoce il diario potrà diventare un utile strumento nel valutare l’efficacia delle terapie mediche proposte.

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La Dinamo Banco di Sardegna va a caccia del tris di vittorie, dopo quelle con Trento in campionato e con lo Szolnoki in Champions League, al Palafantozzi di Capo d’Orlando, contro l’Orlandina, una delle formazioni più in forma, reduce da cinque vittorie interne consecutive.

Il coach sassarese, Federico Pasquini, è fiducioso.

«La partita di sabato sera è una partita contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha detto in conferenza stampa il coach biancoblu – che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono tutti gli altri giocatori – da Stojanovic a Drake, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che loro facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo.»

«Le due partite vinte con Trento e con Szolnok hanno un aspetto particolarmente positivo – ha aggiunto Federico Pasquini -, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le partite, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello.»

A Capo d’Orlando non ci saranno Gani Lawal e Darius Johnson Odom, alle prese con le terapie per recuperare la migliore condizione fisica.

«Gani Lawal sta facendo le terapie, da valutare giorno per giorno, siamo in una situazione in cui abbiamo delle alternative senza dover prendere rischi su un giocatore che è molto importante per noi – ha spiegato Federico Pasquini -. Darius Johnson Odom ha un problema al ginocchio, una cosa di poco conto, anche lui sta facendo le terapie ed è soggetto a valutazione giorno dopo giorno.»

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Un unico regolamento edilizio per tutta la Sardegna, in grado di dettare regole certe per tutti i Comuni. Ad avanzare la proposta è il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), in seguito all’accordo tra Governo, Regioni e Comuni per l’adozione di un solo disegno per tutto il territorio isolano. «Il recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo ha l’obiettivo di uniformare le definizioni tecniche – sottolinea l’esponente degli azzurri nell’interrogazione all’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – identificando le definizioni che ricadono poi sulle previsioni degli strumenti urbanistici». Un provvedimento che la giunta dovrebbe attuare entro aprile, mettendo fine così alle differenziazioni tra i singoli centri. Con il piano si andranno a seguire le medesime procedure, da Cagliari a Sassari, in relazione agli interventi edilizi, alle destinazioni d’uso, ai requisiti generali delle opere edilizie. «Con questo provvedimento si andrebbe ad attuare un passo molto importante verso l’adozione dello stesso lessico comune per l’edilizia nella pubblica amministrazione a livello regionale, dove fino ad oggi si sono parlate lingue diverse tra un ente e l’altro anche a pochi chilometri di distanza. Oltre all’esigenza di parlare la stessa lingua – conclude Edoardo Tocco – c’è anche la necessità di superare l’eccessiva interpretazione della disciplina edilizia, anche qui con il paradosso che le stesse leggi statali o regionali hanno trovato applicazioni diverse in territori contigui».