22 December, 2025

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L’assessorato regionale degli Enti locali, finanze ed urbanistica ha pubblicato nel sito Sardegna Autonomie la nota protocollo n. 42335 dell’11 agosto 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e la comunicazione prot. n. 22407 dell’8 giugno 2016 della Direzione generale enti locali e finanze, concernenti le assunzioni nei comuni della Regione Autonoma della Sardegna.

Assessorato Enti locali 2 copia

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Proseguono, nella V commissione del Consiglio regionale, le audizioni sul testo unificato in materia di turismo. I primi ad intervenire oggi sono stati i rappresentanti di Federalberghi, Paolo Manca e Marco Murgia che hanno insistito sull’introduzione di norme a tutela delle professionalità del settore e del cosiddetto sistema classificato della ricettività turistica, minacciato – a loro giudizio – dalle attività extralberghiere che proliferano in violazione delle disposizioni che regolano il comparto dell’ospitalità nell’Isola.

«La professionalità degli operatori – ha dichiarato Manca – è il fulcro della competitività turistica ed è evidente che occorra tutelare chi paga regolarmente le tasse e crea lavoro, attraverso l’introduzione di misure efficaci e utili a combattere ogni forma di abusivismo e dunque di illegalità.»

Sulla base di tali considerazioni ed al fine di salvaguardare le attività alberghiere, l’associazione del presidente Manca ha proposto modifiche ed integrazioni ad alcuni articoli del testo unificato dalla commissione ed in particolare all’’articolo 16 (denominazione strutture ricettive) escludendo la così detta “domo” che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe superare l’affittacamere; l’articolo 19 (specificazione delle strutture ricettive extralberghiere) per ciò che attiene il concetto di attività occasionale riferita ai “Bed&Breakfast”, l’articolo 20 (avvio attività ricettive) in riferimento a più stringenti requisiti igienico sanitari per i B&B; l’articolo 23 (obblighi strutture organizzate per l’esercizio di attività ricettiva), l’articolo 24 (locazione occasionale a fini ricettivi); l’articolo 25 (uso occasionale di immobili e aree campeggio), l’articolo 29 (vigilanza e controlli) prevedendo il coinvolgimento del Corpo forestale in tutte le attività di controllo; l’articolo 32 (individuazione tipologie di turismo tematico) evidenziando l’incompletezza dell’elenco contenuto nel testo proposto dalla commissione.

L’assessore del Turismo, Francesco Morandi ha svolto il suo intervento seguendo quattro direttrici principali: il sistema di governance, il rafforzamento delle imprese, le tipologie di turismo tematico e gli adempimenti che derivano all’amministrazione regionale per effetto dell’approvazione delle norme contenute nel testo unificato dalla V commissione.

Quanto al primo punto, l’assessore ha evidenziato la distanza tra la visione di governance del livello regionale e il livello territoriale anche in conseguenza della soppressione di Apt, Ept, Esit e delle modificate competenze delle Province, nonché delle modifiche prodotte con la riforma degli Enti locali e dalle novità che potrebbero essere introdotte dall’approvazione della legge di riforma costituzionale che riporta in capo allo Stato le competenze esclusive in materia di turismo.

Francesco Morandi ha insistito sulla necessità di non procedere con la creazione di nuovi enti ma ha evidenziato che servono forme adeguate di governance al livello territoriale e il giusto raccordo tra pubblico e privato, rimarcando però come la promozione posta in capo alla Regione garantisca maggiore efficacia nelle azioni mirate, tese ad assicurare una più elevata competitività al comparto, soprattutto sui mercati internazionali.

La semplificazione ed una robusta sburocratizzazione delle procedure sono invece le proposte dell’assessore per ciò che riguarda le imprese del comparto ricettivo che per ciò che attiene le tipologie «deve poter contare su poche tipologie ma molto chiare e ben definite».

L’assessore ha quindi formulato un invito alla riflessione sull’indicazione dei tematismi turistici («l’elenco da una prima lettura ne esclude di importanti») e a questo proposito il presidente Lotto si è detto disponibile a rivedere l’intera formulazione dell’articolo 32 del testo unico.

«Resta il fatto – ha dichiarato l’assessore Morandi – che occorre valutare bene la sostenibilità del provvedimento sul piano amministrativo e burocratico». L’assessore ha citato a titolo esemplificativo il dettato dell’articolo 14 del testo unico che regola le direttive di attuazione che disciplinano il funzionamento della istituendo cabina di regia interassessoriale; il funzionamento dei partenariati e dei distretti turistici; dell’osservatorio del turismo e del portale regionale, a cui si aggiungono i compiti di vigilanza e controllo che attualmente sono in capo alle amministrazioni comunali e che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbero essere svolti dalla Regione. «E’ evidente – ha concluso Francesco Morandi – che il tutto comporta una serie di oneri per l’amministrazione per i quali è necessario compiere opportune e attente valutazioni.»

L’assessore ha quindi concordato con il presidente della commissione, Luigi Lotto, ulteriori approfondimenti sui singoli temi, così da assicurare una più ampia condivisione del provvedimento in vista dell’esame in Aula.

Salvatore Sulis ( Fiavet) e Tiziana Vacca (Assoviaggi) hanno invece illustrato le osservazioni delle organizzazioni delle agenzie di viaggio che si sono incentrate sulla necessità di più puntuali controlli per arginare quello che hanno definito “il dilagante fenomeno dell’abusivismo”. Nel mirino degli operatori le attività di associazioni e di altri soggetti a vario titolo operanti che grazie all’on line e ai social media propongono e pubblicizzano “pacchetti vacanze e viaggi” «senza avere titoli né autorizzazioni e in violazione delle leggi che regolano il settore». I rappresentanti di Fiavet e Assoviaggi hanno dunque auspicato maggiori controlli nell’applicazione della legge regionale 13 del 1998 che disciplina le agenzie di viaggio, nonché l’introduzione di nuove e più stringenti disposizioni che salvaguardino competenze, professionalità e qualità del sistema turistico della Sardegna.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

   

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Dopo la straordinaria esibizione del trio Drake-Parker-Brotzmann, che ieri sera ha incantato il pubblico di piazza del Nuraghe, il festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” propone questa sera propone altri due concerti imperdibili, con i Megalodon Collective e l’ensemble Full Blast capitanato dal sassofonista Peter Brotzmann.

Alle 21.00, il palco del Nuraghe illuminerà i Megalodon Collective, una delle migliori formazioni jazz dell’ambito scandinavo. Un settetto che si è meritato nel 2015 il premio come miglior album jazz ai Grammy norvegesi e districa la sua musica tra improvvisazione e rumore, rigida composizione ed immagini classiche e medievali. La line-up comprende Andreas Winter (batteria), Henrik Lodoen (batteria), Martin Myhre Olsen (sax), Karl Hjalmar Nyberg (sax), Petter Kraft (sax), Aaron Mandelmann (basso), Karl Bjora (chitarra). Esploratori di un linguaggio aperto e libero che travalica il jazz e si espande in territori aperti saranno protagonisti di un concerto innovativo ed accattivante. 

Ritorna sul palco per la seconda serata Peter Brotzmann. Questa volta il padre del free jazz europeo sarà accompagnato dal batterista tedesco Michael Wertmuller e dallo svizzero Marino Pliakas al basso. Nessuno sa quello che può succedere sul palco quando si esibisce questa formazione, un misto tra free, ambient, trash metal e musica mai sentita. 

Drake-Parker-Brotzmann copia

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Cormorani 4 copia

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, a seguito della riorganizzazione delle autonomie locali, ha approvato ieri la nuova ripartizione degli indennizzi 2016, stanziando 916mila euro per i danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni ittiche e a quelle agricole.
Oltre la metà dell’importo sarà destinato esclusivamente agli indennizzi dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche, e sarà ripartito tra le Amministrazioni provinciali di Cagliari, Sud Sardegna, Oristano, Nuoro e Sassari, secondo i criteri stabiliti precedentemente dalla stessa Giunta. La restante quota sarà destinata ai danni arrecati da cormorani alle produzioni ittiche, ripartita tra le Province di Oristano, Cagliari, Sud Sardegna (ex provincia di Carbonia Iglesias), Nuoro (ex Provincia dell’Ogliastra) e Sassari (ex Provincia di Sassari e ex Provincia di Olbia Tempio).
L’Esecutivo ha inoltre approvato la ripartizione di 400mila euro destinati al soccorso e il recupero della fauna selvatica terrestre e marina ferita o in difficoltà. Lo stanziamento va per 240mila euro alle Province. Al Cagliaritano arriveranno 34.285,72 euro. Pari l’importo per Sassari-Olbia e il Sud Sardegna (Villacidro e Villamassargia): 68.571,42 euro. Nuoro (Tortolì) e Oristano riceveranno ciascuna 34.285,72 euro. I restanti 160mila euro saranno destinati, in 7 parti uguali (22.857,14 euro) ai soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina. La Rete è formata dalle cinque Aree Marine Protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula per le operazioni di soccorso, recupero e rilascio della fauna marina previste dal citato protocollo d’intesa.

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Industrie Portovesme 3

«La Regione si dia una mossa e porti avanti le procedure per il riconoscimento delle Aree di crisi industriale complessa, mettendo sul piatto dieci milioni di euro utili a dare ristoro alle migliaia di sardi che a breve si troveranno senza ammortizzatore sociale.»

A dirlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Le misure previste in costanza del riconoscimento, infatti, consentono l’estensione del paracadute sociale in scadenza, nonché percorsi specifici di riqualificazione e ricollocamento lavorativi. Ma come al solito, la Cenerentola Sardegna viene beffata dalle lentezze della Giunta Pigliaru e, mentre il resto d’Italia potrà beneficiare dei vantaggi ammessi dal Governo (tramite il Jobs Act) alle Aree di crisi in cui sono accertati processi di rilancio produttivo, i cittadini sardi resteranno a guardare. E non già per un Governo che non riconosce all’Isola ciò che le spetta – aggiunge Ignazio Locci -, quanto piuttosto per un Esecutivo regionale che non adempie al suo dovere.»

«Nel dicembre scorso, la Giunta Pigliaru aveva deliberato il riconoscimento della Aree di crisi industriale complessa per i poli di Portovesme e Porto Torres ma, a distanza di mesi, non ha formalizzato la richiesta al ministero dello Sviluppo Economico. E così, con il nuovo Jobs Act risultano tagliate fuori le aree sarde. E per i lavoratori ex Alcoa, ad esempio, il cui sostegno al reddito scadrà nel dicembre prossimo, non è dunque previsto alcunché. Naturalmente non possiamo restare a guardare mentre la Regione resta inerme. Pretendiamo che gli assessorati regionali competenti – conclude il consigliere regionale di Sant’Antiocosi attivino immediatamente per garantire ai cassintegrati delle aree di cui sopra i diritti che gli spettano, assicurando, se necessario, l’anticipo di almeno dieci milioni di euro.»

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Si è svolto oggi il secondo presidio della RSU e lavoratori Eurallumina (preceduto da quello svolto il 1 settembre), presso Il servizio Valutazioni Ambientali dell’assessorato regionale dell’Ambiente della Regione Sardegna, che il 1 settembre ha ripreso le attività dopo la sospensione delle procedure autorizzative, come ogni anno, prevista per l’intero mese di agosto e regolamentata dalla norma specifica.

In una nota diffusa stamane, la RSU Eurallumina ricorda, ancora una volta, le motivazioni della mobilitazione permanente, il percorso effettuato e gli step successivi.

«I lavoratori ogni giorno con la loro professionalità operano negli impianti così delicati a loro affidati e, soprattutto, vigilano per raggiungere l’obiettivo della corretta gestione dei parametri ambientali. E’ possibile a tutti consultare sul sito istituzionale della Regione Sardegna, il rapporto Piano Sulcis, dove vengono indicati le opere e gli investimenti realizzati sul fronte della tutela ambientale. Solo chi non vuol vedere e non vuol sentire, può continuare a divulgare notizie false e allarmistiche, da utilizzare per i propri fini, non certo nobili e a vantaggio delle comunità a cui si rivolge per trovare consensi.

Il territorio, la Sardegna, il comparto industriale nazionale, non può privarsi di un così imponente progetto industriale, ne sono convinti i più a tutti livelli, dal fronte politico istituzionale, alle forze sociali, al sindacato, e sarebbe un vero suicidio rinunciare ad investimenti e a questa opportunità».

Entro il 15 settembre l’azienda consegnerà le risposte alle integrazioni richieste e, da quel momento, riparte il conto alla rovescia per l’esito conclusivo e definitivo.

«La RSU continuerà a monitorare il proseguo della vertenza  attraverso interlocuzioni costanti con il Governo, la Regione e gli enti locali, sostenendo a nome di tutti i lavoratori la conclusione positiva dell’iter autorizzativo e per questo verranno messe in campo le appropriate iniziative di mobilitazione. Siamo pronti  a dare una ulteriore spinta affinché il verdetto non ci veda penalizzati. Il livello della “Mobilitazione Permanente” verrà adeguata a seconda del risultato che ne scaturirà, come proporzionata sarà la nostra reazione, come sempre fatto, a testa alta, con la determinazione di chi è certo del diritto per cui si batte – conclude la nota sindacale – senza mai recedere dal raggiungimento dell’obiettivo prefissato: il lavoro.»

Eurallumina 1

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Tra le varie novità in diversi ambiti, per le “Aree di Crisi Industriale Complessa” (ove ci siano in corso processi di rilancio produttivo) sono previsti degli interventi specifici a favore dei lavoratori che permetteranno una proroga degli ammortizzatori sociali (nello specifico la Cigs) per tutto il 2017.

Mentre per i lavoratori che hanno già terminato o termineranno a fine anno gli ammortizzatori sociali (mobilità, naspi, etc..) sarà invece previsto uno straordinario intervento di sostegno al reddito, in cambio dell’accettazione di un percorso di riqualificazione e ricollocazione lavorativa, di 500 euro al mese per un anno da sommarsi ad ulteriori interventi economici regionali legati alle politiche attive per il lavoro.

Si riconosce finalmente, da parte del ministero al Lavoro, la particolare difficoltà e le specifiche peculiarità dei territori con aree industriali che hanno subito gravissimi contraccolpi a causa della crisi economica.

Va tutto bene, o meglio andrebbe tutto bene, se non fosse che nelle “Aree di Crisi Industriale Complessa” individuate,

Mancano proprio quelle sarde. Nello specifico quelle importantissime di Portovesme e di Porto Torres.

Qualcuno potrà pensare a un errore del Governo o della nostra Regione o forse alla solita, ormai consolidata, sottovalutazione delle problematiche industriali riguardanti la nostra isola da parte dell’Esecutivo nazionale.

Personalmente non saprei per quale delle due ipotesi optare.

Di certo c’è che la Regione Sardegna ha deliberato il 29 dicembre 2015 lo Stato di “Area di Crisi Industriale Complessa” per le aree industriali di Porto Torres e Portovesme, da sottoporre successivamente all’attenzione del ministero dello Sviluppo economico.

Ma al mese scorso, secondo anche quanto dichiarato dal ministro Calenda in un incontro ufficiale e secondo quanto risulta da diverse interlocuzioni con diversi rappresentanti della Regione, questa richiesta non era ancora stata sottoposta all’attenzione del Ministero che quindi non ha potuto annoverare le principali aree industriali in crisi della Sardegna in questo specifico “status”.

Non ho notizie se questo sia successivamente avvenuto negli ultimi 30 giorni (ne dubito visto il periodo di ferie), ma l’unico dato certo e incontrovertibile, è che a oggi Portovesme e Porto Torres, ovvero la Sardegna, non saranno destinatarie di questo specifico intervento nel Jobs Act che prolungherà gli ammortizzatori sociali nelle realtà in forte crisi economico-industriale.

Tradotto in parole chiare: i lavoratori sardi, unici in Italia, non potranno usufruire della proroga degli ammortizzatori sociali.

La domanda nasce spontanea: perché la Regione Sardegna nonostante abbia deliberato “l’Area di Crisi Industriale Complessa” nel mese di dicembre 2015, ha aspettato così tanto per inoltrare la richiesta al Ministero e forse non lo ha ancora fatto? Tutto ciò, nonostante le continue e ossessive sollecitazioni delle organizzazioni sindacali di categoria che non hanno lasciato passare incontro nel quale han chiesto conti del completamento dell’iter di riconoscimento del suddetto strumento?

Sperando di essere presto smentito nel merito (ma gli atti ufficiali non citano in alcun modo la Sardegna) o in caso contrario sperando che si riesca a ottemperare velocemente alle pratiche burocratiche per far inserire anche la Sardegna nel novero delle regioni destinatarie di questo importante provvedimento, è impossibile non constatare come anche le questioni più semplici nella nostra Regione diventano clamorosamente difficili (utilizzo per diplomazia un eufemismo).

In altre parole continuiamo a essere ultimi su tutto e nel contempo la Sardegna sprofonda…

Manolo Mureddu

Fsm-Cisl Sulcis Iglesiente

Industrie Portovesme 3

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La comunità di San Giovanni Suergiu ha risposto massicciamente all’“Amatriciana Solidale”, l’iniziativa di solidarietà organizzata dall’Amministrazione comunale con la collaborazione delle associazioni, le parrocchie e le attività commerciali del paese, in piazza IV Novembre, per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto.

«Ringrazio la comunità di San Giovanni Suergiu per la generosità e per la solidarietà dimostrate – ha scritto su facebook il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai -. La serata benefica a favore delle popolazioni colpite dal terremoto è stata un successo. Primo perché abbiamo raccolto € 4.250. Secondo, ma non per questo meno importante, perché le associazioni del nostro paese hanno dimostrato che tutti uniti si raggiungono obiettivi straordinari. Grazie per il vostro impegno, grazie anche alle attività commerciali, ai Dj con la loro musica, alle parrocchie.»

La quota di partecipazione era di 5 euro ma sono state tante le persone che hanno donato spontaneamente, con grande generosità, una cifra superiore.

Amatriciana solidale 1 Amatriciana solidale 2

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto, sotto la direzione di Francesco Pigliaru, ha approvato l’integrazione alla delibera dello scorso luglio sugli indirizzi per le proposte di finanziamento finalizzate a progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale (Delibera n. 44/16). La modifica odierna, proposta dalla Presidenza, consente che il ruolo di capofila delle proposte progettuali ammissibili a finanziamento, a valere sui fondi della L.R. 19/96, possa essere ricoperto, oltre che dagli Enti locali, anche dalle organizzazioni non governative, dalle associazioni di volontariato, dalle università, dagli enti di ricerca e dalle imprese, aventi sede legale e operativa nella Regione Sardegna.
Via libera della Regione ai comuni che chiedono di poter utilizzare le economie derivanti dal finanziamento regionale destinato alla riqualificazione delle case popolari di loro proprietà per interventi aggiuntivi e migliorativi. L’intervento regionale, avviato nel 2014, ha coinvolto 176 comuni per una spesa totale di 10.839.000 euro e con un cofinanziamento da parte delle amministrazioni comunali tra il 24 e il 56%. Con la delibera odierna, proposta dall’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, le amministrazioni comunali potranno impiegare le economie realizzate sugli interventi avviati nel 2014 per realizzare ulteriori lavori negli edifici e nelle aree circostanti: miglioramento delle condizioni abitative, eliminazione di barriere architettoniche, sistemazione degli spazi comuni, del verde urbano, impianti sportivi e centri di aggregazione sociale e culturale. I Comuni sono autorizzati a procedere a condizione di cofinanziare l’opera e ultimare i lavori entro 12 mesi.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato la collaborazione con il sistema camerale attraverso il progetto “Enterprise-Oriented” proposto dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio, con capofila la Camera di Sassari. Attraverso l’utilizzo dello stanziamento, già previsto in Finanziaria, di 200 mila euro, il progetto è finalizzato ad accompagnare le imprese nel processo di definizione della progettazione territoriale, aiutandole nella comprensione degli strumenti da utilizzare per migliorare il proprio grado di competitività e di integrazione con il sistema produttivo di riferimento. Approvazione definitiva è stata poi data a quattro delibere contenenti le direttive alle imprese nell’ambito della strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” della Programmazione Unitaria 2014-2020. Tre delle direttive di attuazione riguardano le micro, piccole e medie imprese (MPMI), la quarta i Progetti di ricerca e sviluppo. Le linee guida sono allegate alle delibere.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari per l’aggiornamento del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Cala Verde, a Pula, nel prossimo triennio. Giudizio positivo, condizionato a prescrizioni, sulla compatibilità ambientale per la realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio della piattaforma di trattamento e smaltimento di Villacidro, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale del Medio Campidano; prorogata la delibera (N. 28/72 del 24 giugno 2011) che esprimeva un giudizio di compatibilità ambientale per l’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi in località Serra Scirieddus, nel comune di Carbonia.
Non sarà sottoposta a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (condizionata a prescrizioni) l’aggiunta di una piattaforma per la produzione di compost di qualità in un impianto di recupero inerti e riciclaggio di materia prima secondaria situato nel comune di Sarroch.
Nulla osta alla immediata esecutività della determinazione del direttore generale dell’Arpas per la “2° variazione al bilancio di previsione 2016-2018” per consentire l’utilizzo straordinario della quota dell’avanzo non vincolato per finanziare spese di manutenzione delle reti di monitoraggio meteorologico, a supporto delle attività del Centro Funzionale Decentrato della Regione Sardegna.

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Spiaggia di Mezzo e Fontanamare  2 copia

L’intervento dell’amministratore unico di Forestas, Giuseppe Pulina, ha aperto il ciclo di audizioni programmato nella Quinta commissione, presieduta da Luigi Lotto (Pd), sul testo unificato in materia di turismo che fa sintesi delle 14 proposte di legge a suo tempo presentate da consiglieri della maggioranza e delle opposizioni.

Il professor Pulina, nel corso dei lavori, ha sinteticamente esposto le osservazioni formulate dall’agenzia istituita con legge del Consiglio regionale lo scorso aprile e che ha superato l’Ente foreste della Sardegna.

I rilievi di Forestas hanno riguardato in particolare l’articolo 13 del testo unificato (sistemi informativi per il comparto turistico e il portale regionale del turismo) a proposito del quale è stata evidenziata l’esistenza di un programma per favorire l’esposizione dei contenuti del portale “Sardegna sentieri” nel portale del turismo, nonché l’articolo 25 del medesimo testo (Uso di immobili e aree campeggio) a proposito del quale è stata rimarcata l’assenza di riferimenti alle strutture ricettive non alberghiere di tipo “Rifugio escursionistico” e “Rifugio alpinistico montano”.

Le ulteriori sottolineature del professor Pulina hanno riguardato l’esigenza di definire in termini più stringenti la cosiddetta “via ferrata” («trattasi di fattispecie diversa dalla sentiero escursionistico attrezzato») e le norme riferite all’istituendo registro delle ippovie («meglio mantenere un unico catasto informativo con quello dei sentieri»).

L’amministratore di Forestas, sollecitato dalle domande dei consiglieri Annamaria Busia (Cd) e Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha inoltre fornito delucidazioni sulla gestione e le attività del settore dell’ospitalità («non svolgiamo attività ricettiva ma ci limitiamo ad ospitare nelle nostre strutture tirocinanti e studiosi»).

Le audizioni della V commissione sul medesimo argomento proseguiranno domani, a partire dalle 10, con rappresentanti di Confcommercio Confesercenti, Federalberghi, Assohotel, Faita Federcamping, Federcampeggio, Fiavet Sardegna ed Assoviaggi, mentre l’audizione dell’assessore del Turismo, Francesco Morandi, è stata aggiornata per domani alle 16.00.