19 December, 2025

[bing_translator]

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, incontrerà domani, mercoledì pomeriggio, alle 17.00, una delegazione del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che oggi ha manifestato con un migliaio di persone a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento, per rivendicare lo sblocco di tutte le risorse contenute nel Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell’avvio immediato dei cantieri, nonché un Piano occupazionale straordinario per il territorio.

La delegazione sarà composta da Fabio Enne, segretario generale dell’Ust Cisl del Sulcis Iglesiente; Elio Cancedda, rappresentante del Movimento delle Partite Iva del Sulcis Iglesiente; Paolo Aureli, rappresentante del movimento Zona Franca; Ivan Garau, rappresentante del movimento artigiani e commercianti; Simone Siotto, rappresentante dei comitati dei disoccupati; e, infine, Ivano Sais, rappresentante del movimento degli studenti.

Marcia su Cagliari 2 copia Marcia su Cagliari 4 copia Marcia su Cagliari 6 copiaMarcia su Cagliari 1 copiaMarcia su Cagliari 3 copiaMarcia su Cagliari 5 copia

 

 

[bing_translator]

Si moltiplicano le prese di posizione delle forze politiche e dei gruppi del Consiglio regionale sulla decisione della Giunta Pigliaru di cancellare l’aumento di Irap ed Irpef per l’appianamento del deficit della Sanità.

Dopo i Riformatori sardi, sulla materia intervengono i consiglieri regionali di Sel Sardegna, Rossomori, Partito Socialista, Unione Popolare Cristiana.

«Apprezziamo lo sforzo della Giunta e la conseguente sospensione degli aumenti IRAP e IRPEF. Questa decisione va nel senso auspicato dalle forze politiche che compongono la maggioranza e alleggerisce in maniera importante il lavoro del Consiglio sulla Legge di stabilità 2016 – si legge in una nota -. Restano però ancora aperti nodi per noi ineludibili: il ciclo di audizioni che ha visto impegnata la commissione bilancio nelle settimane passate ha fotografato un’Isola molto lontana dal superamento della crisi economica e sociale, che necessita di strumenti per rilanciare comparti produttivi in grande difficoltà e alleviare le sofferenze, in particolar modo per le zone interne e più periferiche della Sardegna.»

«La discussione della legge di stabilità 2016 non deve e non può ridursi a mero adempimento burocratico per il Consiglio regionale e per le forze politiche democratiche, progressiste e identitarie che compongono la maggioranza al governo della Regione – aggiungono i consiglieri regionali di Sel Sardegna, Rossomori, Partito Socialista, Unione Popolare Cristiana -. Alcune misure presenti nel testo esitato dalla Giunta rischiano, se non corrette in Consiglio regionale, di non risolvere i problemi e, in alcuni casi, di acuire le difficoltà:

  • In primo luogo, crediamo sia urgente e irrimandabile il ripristino dei livelli relativi alla spesa sociale.
    Gli stanziamenti relativi al finanziamento della L. 162 e della L. 20, il sostegno alle estreme povertà, il finanziamento dei cantieri sociali e verdi, il pagamento dei lavoratori in utilizzo e socialmente utili, i fondi stanziati per coprire il diritto allo studio non sono adeguati alle esigenze, come tra l’altro sancito durante i lavori della conferenza organizzata ieri dall’”Alleanza contro la povertà”.
  • Occorre affrontare le emergenze aperte e evitare di crearne di nuove. L’Università sarda penalizzata da politiche nazionali che hanno ulteriormente accentuato le disparità tra gli atenei del nord e il resto del Paese necessita di risposte immediate. Allo stesso modo occorre un intervento che permetta al tessuto culturale dell’Isola di sopravvivere, compensando i tagli dei trasferimenti statali al comparto spettacolo e adeguando gli stanziamenti ormai storicizzati che da sempre consentono di garantire il mantenimento in tutto il territorio regionale di musei, biblioteche e scuole.
  • E’ indispensabile investire risorse in politiche di sviluppo capaci di rilanciare e in alcuni casi tenere in piedi i comparti produttivi dell’isola con un’attenzione particolare alle zone interne soggette a uno spopolamento che la classe dirigente alla guida dell’Isola non può permettersi di considerare irreversibile.»

«Appare evidente come mezzi e fini siano pericolosamente sproporzionati e che il livello stimato delle entrate di cui dispone la Regione non sia in grado oggi di garantire risposte ai tanti problemi aperti. La vertenza entrate ci appare tutt’altro che risolta. Senza la possibilità di utilizzare in maniera piena e senza limiti le riserve erariali e senza un’azione forte sugli accantonamenti, che nei fatti reintroducono sotto mentite spoglie i meccanismi restrittivi del Patto di stabilità, l’accordo tra Stato e regione sottoscritto nel maggio 2014 rischia di rimanere una riforma monca, priva di effetti o addirittura con effetti negativi sull’economia sarda.

Solo dirimendo questi temi – concludono i consiglieri regionali di Sel Sardegna, Rossomori, Partito Socialista, Unione Popolare Cristiana – potremo dotare la Sardegna di un bilancio che non rimandi a domani problemi che necessitano di una soluzione oggi.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

[bing_translator]

I Riformatori sardi hanno preso posizione sulla decisione adottata dalla Giunta regionale di cancellare l’aumento di Irpef ed Irap per coprire il deficit della Sanità.

«Come preannunciato, dopo la rivolta dei cittadini, degli imprenditori e degli artigiani che minacciava di travolgerla, questa Giunta debole e succube di Roma ha fatto marcia indietro sull’aumento delle tasse – hanno detto il coordinatore regionale Michele Cossa, il capogruppo in Consiglio regionale Attilio Dedoni, il consigliere regionale Luigi Crisponi e il responsabile del Centro Studi del partito Franco Meloni -. Hanno fatto una figuraccia per nulla: era possibile sin da subito evitare nuove tasse. Lo abbiamo sempre sostenuto e oggi ci viene data ragione. All’assessore Paci e al presidente della commissione Bilancio si attorcigliano fantozzianamente  le lingue nelle convulsioni necessarie  a spiegare quella che è semplicemente una retromarcia clamorosa ma la verità è chiara: l’aumento della spesa sanitaria è minimo e se non c’era bisogno di nuove tasse ieri non c’e n’è neppure oggi. Oltre a tutto, come noi Riformatori abbiamo detto loro in tutte le salse, l’aumento dell’Irpef era impostato in modo tale da dare un gettito irrisorio alle casse della Regione e un umiliante obolo agli 800.000 sardi più poveri. E questa è la vera ragione della marcia indietro: il gettito era sotto i venti milioni per cui la rinuncia è stata facile. L’assessore Paci risale sconfitto e in disordine le valli che aveva discesa con orgogliosa sicurezza soltanto due mesi fa. Un’ennesima figura barbina di questi dilettanti allo sbaraglio che, purtroppo, allo sbaraglio stanno conducendo la Sardegna.»

Palazzo della Regione 3 copia

[bing_translator]

Biblioteca 2016

Giovedì 18 febbraio, alle ore 10.00, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia, nel parco di Villa Sulcis, in viale Arsia, si terrà l’incontro con lo scrittore Fabrizio Lo Bianco.

L’incontro è riservato agli alunni della Scuola Media inferiore di Carbonia e Perdaxius, che a causa dell’allerta meteo del 10 ottobre 2015, non hanno potuto partecipare all’incontro che rientrava nel programma della 10ª edizione del Festival TutteStorie. L’incontro è organizzato dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis di cui il comune di Carbonia è capofila.

[bing_translator]

Locandina_LinguaMadre

Sabato 20 febbraio, a La Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo (Testaccio), a Roma, verrà celebrata la giornata mondiale della lingua madre, istituita dall’Unesco nel 1999, e riconosciuta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2007, celebrata il 21 febbraio di ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, in ricordo degli studenti bengalesi dell’Università di Dacca uccisi dalla polizia, il 21 febbraio 1952, mentre protestavano per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale.

La manifestazione si prefigge di valorizzare l’importanza e il diritto alla lingua materna, partendo dalla realtà della lingua sarda riconosciuta come minoranza linguistica dalla legge 482/99.

L’evento ha già avuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO con la seguente motivazione: «… l’evento è in piena sintonia con i principi che ispirano l’attività dell’UNESCO».

Anche il II Municipio di Roma, nonché la sezione ANPI Musu/ Regard hanno dato il loro patrocinio.

Parteciperanno all’evento: Agnese Micozzi, assessore alla Cultura del II Municipio; Maria Antonietta Pinto, docente di psicologia del’Educazione, Facoltà Di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza”; Domenico Morelli Presidente CONFEMILI ( Comitato Nazionale Federativo per le Minoranza Linguistiche Italiane; Nure Alam Siddique, fondatore  dell’associazione Dhuumcatu, in rappresentanza della Comunità Bengalese; Ozlem Tanrikulu, Presidente  di UIKI Onlus, Ufficio di Informazione del Kurdistan in.

Stefano Pinna eseguirà un concerto di launeddas.

[bing_translator]

Giacomo e Giampaolo

Intervista di Giacomo Desole, direttore di Radio Star, a Giampaolo Cirronis, direttore ed editore del periodico “La Provincia del Sulcis Iglesiente” e del giornale quotidiano on-line www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com .

[bing_translator]

Logo Conad

Conad, nata a Bologna nel 1962 grazie all’accordo tra 14 gruppi di acquisto del Centro-Nord d’Italia, è la più grande società cooperativa che opera nella Grande Distribuzione Organizzata. Oggi possiede circa 3.000 tra supermercati e ipermercati sparsi non solo su tutto il territorio nazionale ma anche in 4 paesi del mondo ed è proprietaria anche di altri noti marchi come Margherita, E.Leclerc, Sapori&Dintorni, Conad Superstore, Conad City, etc.

Il bilancio del 2015 si è chiuso con un incoraggiante segno positivo e ci sono ottimi segnali di ripresa per il gruppo nel 2016. L’amministratore delegato e direttore di Conad Francesco Pugliese parla quindi di nuove acquisizioni e nuove aperture per rafforzare la presenza del marchio sul territorio.

In totale saranno 88 i nuovi supermercati che Conad pensa di aprire e che creeranno 1.300 posti di lavoro in tutta Italia.

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_conad.html

[bing_translator]

Pietro Cocco 6 copia

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha espresso soddisfazione, stamane, per la soluzione trovata all’interno della manovra di bilancio in tempi oggettivamente brevi che consente di evitare l’aumento delle aliquote IRAP e addizionale IRPEF.

«Il bilancio approvato entro il 31 dicembre era un passaggio obbligato per rispettare i tempi tecnici di approvazione e quindi, necessario per mettere in sicurezza il documento contabile, dopodiché,   una ricognizione puntuale e articolata ha consentito alla Giunta di sospendere con un emendamento l’aumento delle tasse per il 2016  con la certificazione di  un risultato di amministrazione pari a 226 milioni di euro frutto del lavoro e della gestione oculata di questo governo regionale – ha detto Pietro Cocco -. Siamo quindi in grado di coprire interamente il buco della sanità causato dall’allegra gestione dei governi precedenti coi fondi di bilancio e senza mettere le mani in tasca ai cittadini grazie ai 226 milioni che garantiscono copertura finanziaria, in linea con la cultura politica che caratterizza il governo di centrosinistra.»

«A questo punto – ha concluso Pietro Cocco -, la manovra di bilancio così migliorata può andare avanti e sarà approvata in tempi brevi per sostenere e rilanciare l’economia della nostra Sardegna.»

[bing_translator]

Search engine friendly contentIstruzione, inclusione, contrasto alle povertà, sono stati al centro della conferenza regionale “Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna”, organizzato dall’assessorato regionale delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà e che ha visto la partecipazione degli assessori del Lavoro e della Pubblica Istruzione, Virginia Mura e Claudia Firino, insieme a quello della Sanità, Luigi Arru.

Quest’ultimo ha aperto i lavori sottolineando la stretta relazione tra conoscenza, povertà e possibilità di accesso al mondo del lavoro: «Cerchiamo di fare uno sforzo perché si incrocino le solitudini, lavoriamo insieme laici e cattolici con le istituzioni, facciamo rete, è la scommessa è superare le barriere».

L’assessore Mura è partita dall’assunto che «non bisogna dare per carità ciò che spetta per diritto alla persona». «Solo in Italia e in Grecia, tra gli Stati europei – ha aggiunto – non esiste un reddito minimo garantito. Ora si sta facendo uno sforzo a livello nazionale, anche alla luce del fatto che c’è stato un aumento preoccupante del tasso di povertà». Mura ha poi ricordato gli interventi messi in campo dall’assessorato al Lavoro per l’inclusione sociale e l’accordo con i comuni di Cagliari e Sassari per un progetto sperimentale nei quartieri degradati. «Dobbiamo dare speranza alle famiglie, sostenendole con servizi personalizzati e con lo sviluppo di competenze che accompagniano verso un’attività lavorativa».

L’importanza di lavorare insieme tra assessorati e tra Regione e associazioni è stata ribadita anche dall’assessore Claudia Firino: «La povertà è sempre più diffusa, non è esclusiva di un settore, ma tocca tanti ambiti. Povertà e istruzione hanno un legame importante e certificato: una buona istruzione determina capacità di futuro, lo strumento di ascesa e riscatto. La Sardegna – ha aggiunto – ha una altissima dispersione scolastica, un giovane su cinque dopo lo medie ha difficoltà a proseguire il suo percorso».

Claudia Firino ha poi citato alcune delle azioni poste in essere dall’assessorato all’Istruzione, partendo dall’ultima in ordine di tempo: «Con Tutti a Iscola abbiamo stanziato 29 milioni per diversi interventi e, tra questi, c’è la presa in carico delle situazioni di fragilità sociale, grazie a psicologi, pedagogisti, mediatori per i tanti bambini e adulti migranti».

Infine un appello ad avere il coraggio di dotare anche la Sardegna di una misura di sostegno alle persone in difficoltà: «Lavoriamo per il reddito di cittadinanza, uno strumento di inclusione sociale che prevede il patto tra Stato e cittadino, che si impegna a determinate azioni».

[bing_translator]

È stata pubblicata la prima procedura di gara gestita dalla Centrale regionale di committenza, in qualità di soggetto aggregatore per la Regione Sardegna. Si tratta di una procedura per l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza armata, portierato e altri servizi che potrà essere utilizzata da tutte le pubbliche amministrazioni del territorio isolano, in particolare dalle Aziende sanitarie e dai Comuni. Il bando, da oltre 83 milioni di euro, prevede la stipula di una convenzione quadro della durata di 18 mesi, cui seguiranno singoli contratti delle Amministrazioni aderenti della durata di 36 mesi. La procedura è stata suddivisa in tre lotti territoriali (Nord, Centro e Sud).
I servizi di vigilanza fanno parte delle categorie merceologiche che, secondo quanto previsto dal Decreto Legge n. 66/2014, impone a tutte le pubbliche amministrazioni di ricorrere ai 32 soggetti aggregatori presenti sul territorio nazionale.
La gara è gestita in maniera completamente telematica: a tal proposito viene utilizzata la piattaforma realizzata dalla Regione con fondi comunitari, disponibile all’indirizzo www.sardegnacat.it. La piattaforma è stata messa a disposizione di tutte le Amministrazioni del territorio sardo che possono utilizzarla gratuitamente sia per accedere al mercato elettronico regionale, sia per lo svolgimento di autonome procedure di gara.
– ha sottolineato l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu – prende corpo il programma regionale di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi che, grazie all’aggregazione della domanda pubblica regionale e alla dematerializzazione e semplificazione delle procedure di acquisto, si pone l’obiettivo di riqualificare la spesa pubblica regionale, liberando risorse da destinare al miglioramento dei servizi a cittadini ed imprese, oltre che agli investimenti per la crescita economica dell’Isola.»

Palazzo della Regione 1