19 March, 2024
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Per la seconda, e ultima giornata, del corso teorico pratico di GPS e cartografia, la pioggia ci costringe, nostro malgrado, a rimanere “chiusi” nella sala convegni.

Immersa in una paradisiaca macchia mediterranea, della pineta di pino d’aleppo di Candiani, la sala fa parte di una serie di edifici ristrutturati, tre (oltre alla sala, ristorante ed infopoint) al momento gestiti dal comune di Sant’Anna Arresi.

Purtroppo, non “vissuti” come dovrebbero, restano lì in attesa di proposte, di idee e di tanta voglia di essere utilizzati.

In questa splendida location, è stato facile parlare di percorsi utilizzando carte e GPS… ma leggiamo cosa scrivono dell’esperienza vissuta gli stessi corsisti…

Giacomo ha un’opinione positiva, esattamente mi dice: «Il corso è servito per squarciare un po’ di nebbia sull’utilizzo del dispositivo GPS, fino ad avantieri misterioso…sicuramente ci sarà da applicarsi per digerirlo meglio»!

«Esperienza costruttiva, ritengo di aver ricevuto una buona base per un utilizzo futuro di uno strumento prezioso come sicuramente è il GPS», sono le parole di Loredana.

In mezzo a loro, seduto nel suo banco, trovo Federico che lancia subito un suggerimento… «Mettendo mano al GPS siamo riusciti a capire come funziona il Garmin. Per ciò che concerne  il lavoro di cartografia, farei delle esercitazioni pratiche sul Pc… ogni allievo al comando del proprio computer»!

Un banco più in là trovo Mauro, i suoi hobbies sono softair (guerra simulata) ed escursionismo, nonostante avesse già una buona base di conoscenza di carte e GPS, mi dice, «necessitavo di un corso più avanzato di orienteering per l’elaborazione di mappe e/o percorsi… questo corso era proprio ciò che mi serviva»!

Franco e Francesco, escursionisti affamati di… natura da vivere a 360 gradi, ritengono valida la frequenza a questo corso, ma non sono ancora convinti di iniziare ad usare il GPS…d i sicuro continueranno ad avventurarsi per il piacere di poter godere della pace che solo in mezzo alla natura si può trovare.

Passeggiando tra i banchi, mi fermo da un gruppo di tre amici, Alessandro, Giorgio e Mattia… Alessandro mi racconta «Grazie a questo corso ho affinato certe tecniche, visto che le basi erano già in mio possesso, ora sarò più preparato in ambito lavorativo, mi occupo di campionamento rocce, e sportivo, pratico softair».

I suoi amici, Giorgio e Mattia, la pensano come lui, hanno trovato il corso molto utile e da questo momento in poi riusciranno ada usare il GPS in tutte le sue funzioni… «Trasmetteremo le nozioni acquisite a tutta la nostra squadra di softair».

Matteo è soddisfatto, tra l’altro ha conosciuto persone che come lui amano fare le escursioni, d’ora in poi potrà realizzare mappe di suo interesse con cognizione di causa, tutto sarà più semplice.

Marco invece, pur avendo gradito il corso nella sua completezza non comincerà ad utilizzare un GPS, proseguirà come ha fatto sino ad ora… ma con una sicurezza maggiore nella creazione di percorsi.

Luciano poi dichiara di aver seguito un corso originale per i contenuti trattati, che è partito dal mapping ordinariamente conosciuto, per arrivare a tecniche cartografiche digitali, ma anche GPS ed App, tutto realizzato in ambiente informatico ma anche mobile.

Antonella avrebbe voluto qualcosa un po’ più semplice, da applicare al cellulare, per poter continuare a fare le sue passeggiate in cerca di funghi, magari con una maggiore sicurezza.

Per ultimo ho lasciato Pierluigi… per lui, perito edile, le tecniche cartografiche sono state un ripasso, «è stato più difficoltoso dal punto di vista tecnologico» ed aggiunge: «Dal punto di vista umano e sociale è stato molto piacevole per via della varietà dei partecipanti per età e professione, ho simpatizzato con Matteo, bonaccione come me, con cui proseguirò l’amicizia».

Maestra Nadia poi mi ha colpito per la voglia di imparare e di trasmettere tutto ai suoi alunni… entusiasmo al 100%! In effetti, dal canto mio il corso è stato molto interessante, trasferirò di sicuro la nuove conoscenze ai miei alunni cercando di stimolare in loro la stessa curiosità che Sandro è stato capace di farmi provare col suo modo estroverso e professionale di spiegare le cose.

I pareri del cartografo Sandro Mezzolani e della guida escursionistica della cooperativa Destinazione Sulcis, non li leggerete, ma avrete il piacere di ascoltarli direttamente dal vivo, dai microfoni della nostra nascente TV WEB, dove, intervistati dalla sottoscritta e ripresi dal direttore del giornale Giampaolo Cirronis, hanno dato il meglio di sé.

Un consiglio… non fatevi sfuggire il prossimo corso… noi ci saremo!

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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Sarà Olbia la destinazione dell’estate che si aggiunge al network dei voli operati da Air Vallée.

Cominceranno, infatti, dal 13 giungo i voli che collegheranno Rimini e Pescara con l’aeroporto “Costa Smeralda” con frequenza bisettimanale per ciascuna delle due rotte, e si protrarranno fino all’ 8 settembre.

«Olbia è una destinazione storica per Air Vallée: già dal 2001 la compagnia operava voli sull’aeroporto sardo da Cuneo e Albenga. Per noi è sempre un piacere tornare ad operare voli su Olbia potendo inoltre offrire la possibilità di collegare direttamente la bellissima costa adriatica all’altrettanto meravigliosa Costa Smeralda. Questi voli sono sollecitati da tempo sia da agenzie di viaggio e tour operators, sia da imprenditori con interessi commerciali tra queste due aree. Abbiamo creato le condizioni per poter operare durante la prossima stagione estiva e ci auguriamo di riscuotere il successo necessario per poter riproporre il volo anche nella prossima stagione invernale» comunica Matteo Santin, Accountable Manager della compagnia.

Rimini-Olbia – giovedì 17.25, domenica 16.35

Olbia-Rimini – giovedì 19.40, domenica 18.55

Pescara-Olbia – lunedì 15.20, giovedì 7.30

Olbia-Pescara – lunedì 17.35, giovedì 9.45

I prezzi per entrambe le rotte partono da 137 euro a tratta per passeggero, tasse e bagaglio standard inclusi.

Maggiori informazioni a riguardo di orari, tariffe e promozioni si possono ottenere visualizzano il nuovo sito della compagnia Air Vallée all’indirizzo http://www.airvallee.it oppure contattando il Call Center al numero +39 0541 648667 o via e-mail all’indirizzo info@airvallee.com.

La compagnia con sede a Genova, nasce nel 1987 per promuovere lo sviluppo commerciale dell’aeroporto “Corrado Gex” di Aosta operando con un Beechcraft C90 da 6 posti. Dieci anni più tardi ottiene da ENAC il certificato di operatore di linea, posizionano quindi Air Vallée come uno dei primi operatori privati di voli di linea italiani. Nel 2000 entra in servizio il primo Dornier 328 Jet a 31 posti che collegherà Torino con diversi aeroporti italiani quali Pescara, Perugia, Alghero e Napoli, e l’aeroporto di Aosta a Roma ed Alghero. Nel 2014 vengono dismessi i Dornier 328 jet e sono entrati in flotta i Fokker 50 con una configurazione da 50 posti. Attualmente Air Vallée serve 4 voli internazionali collegando Rimini, Pescara e Bari a Tirana e 4 voli domestici collegando Rimini e Pescara a Catania ed Olbia.

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Mare

Il Som ((Senior official of the member states), organo tecnico dell’UfM, l’Unione che raggruppa 43 Paesi del Mediterraneo, ha “promosso” nei giorni scorsi il progetto del Cirem inerente i traffici marittimi e le autostrade nel Mare Nostrum. Il lavoro dei ricercatori del Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità, con Paolo Fadda coordinatore scientifico e Gianfranco Fancello responsabile del coordinamento tecnico, insiste su un Hub&Spoke che vede lo scalo di Porto Torres strategico per lo sviluppo degli scambi e del comparto. Dopo il primo positivo passaggio il progetto Enpi-Optimed è atteso da una seconda verifica con i tecnici del Som. Il “parlamentino” deve confermare la Labellizzazione, ovvero l’approvazione per il finanziamento da parte delle Banche europee tipo Bei. Un risultato di pregio che premia sia le qualità dei ricercatori dell’ateneo di Cagliari, sia le strategie della Regione, in particolare dell’assessorato ai Trasporti e della Giunta, abili nel supportare le analisi e gli studi.Le ricerche degli specialisti del Cirem hanno avuto il via libera dal Som anche in relazione alla coerenza degli studi con le politiche di sviluppo nel Mediterraneo. Ottenuto il parere positivo della Regione, con l’imprimatur della Giunta e la delibera dell’assessorato ai Trasporti, nel giro dei prossimi 45 giorni il progetto approda alla valutazione finale che apre le porte ai finanziamenti. Un risultato che il “parlamentino” dell’UfM ha dato solo a un altro elaborato, realizzato in Germania e inerente le politiche del lavoro.Lo scalo di Porto Torres riveste – con Beirut nell’altro versante – un ruolo centrale con carattere internazionale per raccolta, smistamento e distribuzione delle merci dei porti dell’arco dell’alto Tirreno, con riferimento all’area che va da Valencia a Napoli. I traffici coinvolgerebbero anche la sponda sud orientale del Mediterraneo, in particolare, dall’Egitto alla Turchia. L’OPTIMED Rationalising Mediterranean Sea Ways: from Southern-Eastern to Northern-Western ports viene finanziato con il Programma di cooperazione transfrontaliera ENPI CBC Med 2007-2013. Al progetto partecipano, con l’ateneo di Cagliari e il Cirem, la Regione, l’Autorità portuale del Nord Sardegna, l’Ascame (Associazione Camere commercio Mediterraneo), la scuola europea di Navigazione (Spagna), la Camera di commercio di Beirut (Libano), il ministero dei Trasporti e dei lavori pubblici (Libano).

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Il Pan di Zucchero.

Oltre 60 operatori del settore associati, accolti 3.000 scandinavi e avviata una lunga serie di collaborazioni. Sono i numeri dei primi cinque mesi di attività del neonato Consorzio Turistico per l’Iglesiente che sta raccogliendo riscontri positivi non solo in termini di associati ma anche e, soprattutto, in presenze sul territorio.

Quello della promozione e dell’accoglienza, infatti, è la mission del Consorzio nel quale lavorano, con entusiasmo e voglia di fare, un gruppo di giovani che hanno visto in questo progetto una grande opportunità di crescita per Iglesias e le realtà limitrofe.

E i numeri già raccolti sono la testimonianza che la strada intrapresa è quella giusta: ben 61 sono i soci attuali, di cui 12 tra hotel, b&b, affittacamere e agriturismo; 20 attività ristorative (ristoranti e bar); 13 guide turistiche e ambientali; 7 associazioni di promozione turistica; 2 stabilimenti balneari; 1 immobiliare; 5 società di servizi e ovviamente il Comune di Iglesias come socio onorario.

«Il percorso è stato lungo – spiega il presidente del Consorzio, Attilio Casti – ma già dai primi mesi di lavoro siamo riusciti ad accogliere, in collaborazione con il Comune di Iglesias e il Centro Città, oltre 3.000 scandinavi che ritorneranno anche quest’anno.»

Sono state tante le collaborazioni fino ad ora attivate, con scuole, università e tour operator. Risultati positivi per neanche un anno di lavoro. Ci riproponiamo nel 2016 di ampliare le collaborazioni affinché si possa dare un servizio migliore in grado di attirare sempre più turisti, facendo conoscere la città di Iglesias e il territorio e facendo crescere l’economia. Con la nuova programmazione 2016, dove si cercherà di promuovere la nostra storia, le tradizioni e tutte le attività, dal punto di vista ambientale, storico e turistico nonché economico e sociale, si è deciso di partire dalla presentazione del Consorzio al pubblico previsto per metà marzo. Occorrerà infatti garantire un reddito sufficiente al settore affinché i giovani possano essere incentivati nel non partire.

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Virginia Mura 12

L’assessore del Lavoro Virginia Mura mercoledì prossimo, 2 marzo, incontrerà a Roma Giovanna Melandri che, in qualità di presidente della fondazione Human Foundation, da due anni coordina l’Advisory Board italiano della Social Impact Investment Task Force del G8 e, dallo scorso 21 gennaio, guida la Social Impact Agenda per l’Italia. L’incontro, fissato dopo una lettera di invito e apprezzamento inviata all’assessore Mura dall’ex ministro, è stato convocato per illustrare il fondo Social Impact Investing approvato ai primi di febbraio dalla Giunta regionale.
Nella sua lettera di invito, la presidente Melandri, infatti, si è complimentata con l’assessore Mura per l’iniziativa assunta dall’esecutivo regionale, definendola “pionieristica”: la Sardegna è la prima regione italiana a sperimentare questo strumento di ingegneria finanziaria auspicato dalla Commissione Europea. «L’esempio sardo – scrive Giovanna Melandri – è particolarmente rilevante per la creazione dell’ecosistema italiano dell’impact investing e credo che dovrebbe quanto prima essere replicato su scala nazionale». L’assessore Mura è stata inoltre invitata a far parte di un gruppo di lavoro che dovrà accompagnare i lavori della Social Impact Agenda, che mira all’estensione, in tutta l’Italia, di strumenti finanziari analoghi.
Il Social Impact Investing ha avuto anche un primo “battesimo” in sede europea: il 2 e 3 febbraio scorsi a Bruxelles si è tenuta una conferenza in cui si sono messe a confronto le varie iniziative in questo campo avviate dagli stati membri. Anche in quella prestigiosa cornice è stata riconosciuta la “buona pratica” avviata in Sardegna.
Strumento di ingegneria finanziaria con una dotazione iniziale di otto milioni di euro, il SII è stato pensato per sostenere interventi pilota di attività imprenditoriali che abbiano ricadute positive di impatto sociale ed occupazionale misurabili. Tali impatti sociali positivi saranno infatti sottoposti a verifica, al fine di assicurare trasparenza e accountability nella gestione dello strumento finanziario. Per restare alla realtà sarda, e a titolo di esempio, il Fondo potrà fornire prestiti, capitale di rischio o emissione di bond in favore di progetti di inclusione di lavoratori espulsi da comparti produttivi, iniziative rivolte alla formazione e al reinserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti, o a favore dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio culturale. La logica del fondo perduto viene superata: i soggetti privati si impegnano, infatti, a restituire i finanziamenti ricevuti per dar vita alle proprie iniziative. Per le finanze pubbliche l’evidente vantaggio è il risparmio delle ingenti risorse che sarebbero necessarie per realizzare in proprio interventi analoghi. Il Fondo inoltre punta ad attirare capitali privati che ne incrementino la dotazione, garantendo un vantaggio fiscale a chi li fornisce. Contemplato nel pacchetto di misure della delibera “Priorità Lavoro”, approvata dall’esecutivo regionale nello scorso giugno, Il Social Impact Investing rappresenta la prima sperimentazione di uno strumento su cui – come ha ricordato l’assessore Mura nella sua lettera di risposta – esistono «numerose sollecitazioni anche dall’Europa e dalla comunità internazionale».
La Human Foundation è tra le organizzazioni promotrici di Social Value Italia, rete nata per promuovere la misurazione dell’impatto sociale nel Paese. Human Foundation fa parte del GIIN (l’organizzazione che riunisce i principali stakeholder dell’impact investing) ed ha promosso MHUSE, punto di aggregazione, di formazione, di condivisione delle esperienze e di rafforzamento dell’imprenditorialità sociale. Promuove la collaborazione tra imprese, pubblica amministrazione, imprese sociali, fondazioni, investitori istituzionali, operatori economici e mondo della finanza per generare e realizzare soluzioni innovative ai problemi sociali. Il 21 gennaio di quest’anno è stata costituita la Social Impact Agenda per l’Italia, un’associazione creata per raccogliere e continuare l’esperienza dell’Advisory Board italiano della Social Impact Investment Task Force del G8, istituito nel summit dei Capi di stato del 2013 con la presidenza britannica, proprio con lo scopo di portare in primo piano, nelle agende dei paesi membri, gli investimenti ad impatto sociale.

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Assessorato regionale della Sanità 6 copia

Da domani, 1 marzo, la ricetta elettronica di prescrizione di farmaci potrà essere utilizzata in tutte le farmacie d’Italia, indipendentemente dal medico che l’ha prescritta o dalla residenza dell’assistito. La novità entra in vigore a livello nazionale e riguarda solo la ricetta elettronica e non la ricetta rossa tradizionale, che non va ancora in pensione per tutti i casi previsti dalla normativa e per le prestazioni specialistiche.

Da domanii – spiega l’assessorato della Sanità – un cittadino sardo potrà recarsi nella farmacia di qualsiasi regione, mostrare il promemoria stampato dal proprio medico di famiglia e ritirare il farmaco, come se fosse nella farmacia sotto casa. Vale anche per i tanti turisti che frequentano la Sardegna, che non dovranno più ricorrere ad un medico sardo, ma potranno utilizzare la ricetta elettronica del proprio.

La ricetta elettronica (il “promemoria”) è ormai diventata diffusa e familiare anche in Sardegna, dove oltre il 90% dei medici di famiglia e dei pediatri la utilizza nella propria pratica quotidiana. Dalle statistiche risulta che la ricetta dematerializzata, con oltre un milione di promemoria al mese, è già più utilizzata della ricetta SSN tradizionale (quella “rossa), ferma a 700mila ricette a mese e in diminuzione.

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“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna” di Andrea Zuliani si sono aggiudicati i Primi Premi del concorso cinematografico “Visioni Sarde” (sezione di “Visioni Italiane”, concorso nazionale per corto e mediometraggi), assegnati rispettivamente dalla Giuria e dalla Giuria Giovani.

Entrambe le Giurie hanno attribuito la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.

Il Premio Speciale FASI è andato ad “Alba delle Janas” di Daniele Pagella.

La cerimonia di premiazione, che si è tenuta domenica 28 febbraio al Cinema Lumière di Bologna, gremito in ogni ordine di posti, è stata coordinata da Anna Di Martino (direzione di “Visioni Italiane”). Vi hanno presenziato tutti i membri della Giuria  (Pier Giorgio Bellocchio, Saverio Costanzo, Daniele Furlati, Alba Rohrwacher, Davide Turrini) e i registi Renato De Maria e Luca Rosini.

Il concorso “Visioni Sarde”, nato nel 2013 con l’obiettivo di mettere a disposizione dei migliori registi sardi indipendenti una importante vetrina “continentale”, quest’anno ha offerto un panorama molto interessante della cinematografia isolana, fornendo positivi segnali sulla sua vitalità.

Su una sessantina di film pervenuti all’organizzazione, la Cineteca di Bologna ha selezionato nove  opere differenti per tema, linguaggio espressivo, impianto stilistico, intenzionalità estetica.

Questi i film ammessi alla finale di “Visioni Sarde”:

“Alba delle Janas” di Daniele Pagella

“Centenari” di Paolo Zucca

“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria

“La danza dei sacri demoni” di Franco Fais

“Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi

“Meandro Rosso” di Paolo Bandinu

“Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas

“Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno

“Per Anna” di Andrea Zuliani.

La Giuria “Visioni Sarde”, presieduta da Paolo Pulina (scrittore, giornalista, membro dell’Esecutivo  nazionale della FASI), con Marcello Fois (scrittore, commediografo, sceneggiatore), Alberto Masala (poeta, scrittore, traduttore), Bruno Mossa (organizzatore), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni), ha tributato il Primo Premio di 1.000 euro a “El Vagòn” (Italia/2015; 19’) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (Sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine) con la motivazione: «Una storia che comunica le sofferenze di un ambiente degradato, rappresentandolo con mezzi tecnici poveri che ben si adattano alla situazione. Apprezzabile il supporto documentario inserito in maniera non tradizionale».

La Giuria ha quindi assegnato  la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) con la motivazione: «Particolarmente indovinata l’ambientazione insolita in una piscina che vuole essere evocativa di una vita solitaria ancora immersa nel liquido amniotico. Molto raffinato il riferimento alla poesia “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Raymond Carver che ha ispirato il titolo».

Il progetto cinematografico ha coinvolto anche i giovani. Il loro contributo in termini di passione ed entusiasmo è stato determinante per la  riuscita della manifestazione.

I Giovani della FASI, in particolare, hanno dato vita ad una Giuria che ha operato in maniera completamente autonoma ed indipendente.

Questi i componenti: Stefano Pilu (presidente Giuria e coordinatore circuitazione festival nei Circoli), Giacomo Ganzu (segretario relatore e coordinatore circuitazione nei Circoli), Ilaria Ardu, Sibilla Chapel, Chelu Deiana, Pasquale Gregu, Mattia Lilliu, Giovanni Maria Marchi, Marco Mazza, Fiorella Mura, Gabriella Murru, Giancarlo Palermo, Paolo Piredda, Alessandra Pirisi, Francesco Tomba e Andrea Uldankh.

I Giovani hanno  tributato il Primo Premio  di  500 euro a “Per Anna” (Italia/2015; 20’) di Andrea Zuliani (Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili) per «l’avvincente trama, il tema di carattere sociale e l’originalità del finale; “è difficile sopravvivere in questo Paese per chi non può parlare”».

La Menzione Speciale dei giovani è andata a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) per «l’originale sviluppo e il finale a sorpresa».

La FASI ha inoltre assegnato il Premio Speciale FASI ad “Alba delle Janas” (Italia/2015; 13’) di Daniele Pagella (Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le fiabe che riguardano questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà nuragica) con questa motivazione: «Questo cortometraggio, che vuole essere primo di una serie di tre, realizzato con le più moderne tecniche di ripresa e di animazione 3D, riesce nell’intento di visualizzare i fantastici protagonisti dei miti e delle leggende della storia sarda. Risulta particolarmente adatto, per il suo accattivante valore didattico, per una visione nelle scuole primarie e medie inferiori».

Ma su “Visioni Sarde” non cala il sipario: tutti i film finalisti saranno  ora  riproposti nei cinema delle città ove hanno sede i Circoli della FASI. In questo modo si potranno  raggiungere gli obiettivi di far emergere i nuovi talenti sardi in campo cinematografico, di sostenere la valorizzazione del loro lavoro creativo e di offrire agli autori isolani la possibilità di farsi conoscere, fuori dalla Sardegna, da un pubblico più ampio.

In questa direzione si conferma fondamentale e veramente prezioso il ruolo che la rete dei Circoli può fornire a supporto della fase più onerosa e difficile che riguarda la vita di un’opera cinematografica: la distribuzione di un film indipendente.

“Visioni Sarde nel Continente” progetto regionale  ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art. 19 – fruisce dei contributi dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

Info: Bruno Culeddu, fasicentro@virgilio.it

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L’assessorato regionale del Lavoro ha aperto i termini per la presentazione delle domande relative all’avviso pubblico per la formazione di graduatorie per il conferimento di incarichi di docenza a collaboratori esterni nei corsi di formazione professionale nei Centri polifunzionali lavoro e formazione (CPLF).
I candidati, per poter essere inclusi nelle graduatorie per l’insegnamento delle diverse discipline dovranno possedere, oltre ai requisiti generali, un età superiore ai 18 anni e inferiore ai 65 anni, essere laureati e avere un esperienza minima di tre anni nell’insegnamento della materia di interesse.
Le candidature dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 18 marzo 2016 tramite raccomandata o consegnate a mano al CPLF di Cagliari, al seguente indirizzo:
Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
Servizio attività territoriali
Via Caravaggio snc (località Mulinu Becciu) – 09121 Cagliari.
Per informazioni gli interessati possono rivolgersi tutti i giorni lavorativi dalle ore 11 alle 13 e nei pomeriggi di martedì e mercoledì dalle ore 15.00 alle 17.00 ai seguenti numeri telefonici: 070 606 5149 – 5153 – 5104.

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L’assessorato regionale della Pubblica Istruzione ha approvato la graduatoria relativa alla linea A dell’Avviso “Tutti a Iscol@”. In particolare la linea A riguarda il miglioramento delle competenze di base finalizzata allo sviluppo delle competenze di base linguistico/espressive, logico/matematiche e scientifiche degli studenti, nonché al sostegno delle capacità cognitive, comunicative e relazionali. Destinatari sono gli alunni delle scuole secondarie di I grado e del biennio delle scuole secondarie di II grado.

Il progetto ha l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare i processi di abbandono scolastico attraverso azioni che saranno attuate in maniera integrata.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è intervenuta ieri ad un incontro promosso a Dorgali dalla Cantina sociale e dalle agenzie Laore e Argea sul “Sostegno alle imprese alimentari vitivinicole”.
«In Sardegna sappiamo produrre qualità e lo confermano anche i recenti riconoscimenti all’ultimo Grenache du monde, ma dobbiamo lavorare meglio sulla promozione – ha detto l’assessore dell’Agricoltura -: i consumatori non cercano solo produzioni di eccellenza ma anche storia, tradizione, “racconto” e in Sardegna abbiamo questo valore aggiunto che può aprirci nuove strade sui mercati internazionali, non solo per quanto riguarda i vini.»
I vini Cannonau dorgalesi sono stati premiati alla recente kermesse enologica tenutasi a Saragozza con due medaglie d’oro e una d’argento, a conferma del momento favorevole e del trend crescente sotto il profilo di qualità e riconoscimenti che sta attraversando il comparto vitivinicolo sardo.
«Questa cantina rappresenta un esempio su come investire in modo graduale e intelligente sul versante dell’innovazione tecnologica, ma tenendo sempre al centro l’eccellenza della produzione – ha aggiunto Elisabetta Falchi durante la visita agli impianti produttivi -. È un approccio in linea con le strategia della Regione per potenziare la competitività, l’innovazione, l’integrazione della filiera produttiva, nell’ottica di una produzione di grande qualità e sostenibilità.»
«Gli interventi della Regione a sostegno del settore – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Agricoltura – passano attraverso le misure del PSR 2014-2020 e il programma OCM Vino 2014-2018, che ogni anno assegna alla Sardegna circa 8,5 milioni di euro di risorse europee per la filiera vitivinicola.»
Proprio sul programma OCM Vino, l’assessore ha anche aggiunto: «Nel 2013 e nel 2014 le somme pagate ai beneficiari sono state inferiori all’assegnato alla regione Sardegna, per mancanza di domande presentate dai soggetti interessati: viticoltori, cantine e consorzi di tutela. Tuttavia, nel 2015 le scelte fatte dalla Regione hanno invertito la precedente tendenza che e abbiamo ottenuto 500mila euro aggiuntivi di assegnazioni dal Ministero: lo vediamo anche dall’esperienza delle altre regioni, se mettiamo le aziende nelle condizioni di spendere, lo faranno». Sulle misure del PSR che possono favorire la filiera vitivinicola, l’assessore dell’Agricoltura ha richiamato l’attenzione, soprattutto, sulle misure che prevedono investimenti a favore dell’aggregazione e cooperazione tra produttori e dei sistemi di produzione biologica e integrata per i vigneti.
«Il passaggio cruciale è quello legato alla promozione del prodotto, «un prodotto che in Sardegna è legato a filo doppio al territorio di provenienza, alla sua storia e alla sua bellezza: un vero valore aggiunto – ha spiegato Elisabetta Falchi -. Per questo motivo abbiamo lavorato affinché il concorso Grenache du monde si tenga qui il prossimo anno, in modo da dare risalto all’importanza dei territori».
Vigneti Is Solinas 26