16 December, 2025

Si è tenuta stamane, alla Caserma Trieste di Iglesias, la solenne cerimonia del giuramento e conferimento degli alamari agli allievi carabinieri del 142° Corso formativo per carabinieri effettivi, intitolato alla Medaglia d’oro al Valor militare ed eroe della Resistenza Andrea Marchini, che perse la vita da Eroe a Monte Carchio (Toscana), il 15 dicembre 1944.

La costruzione dell’attuale Scuola allievi carabinieri risale agli anni ’30 del secolo scorso. Il 25 luglio 1946, la Caserma fu denominata Caserma Trieste con una nota illustrativa che richiamava la passione degli italiani per la città redenta, restituita alla Patria nella Grande Guerra. Nello stesso anno, la Caserma passò all’Arma dei carabinieri. Nel giugno 1950, il reparto qui presente, transitò alle dipendenze della Legione allievi carabinieri, divenendo nel novembre dell’anno successivo III Battaglione della Scuola di Roma.  Il 15 luglio 2008 il Battaglione venne elevato al rango di Scuola autonoma, comandata da Ufficiale Superiore nel grado di colonnello, ed il 20 luglio 2017, infine, le è stata conferita la “Bandiera d’Istituto”.

In questa struttura, che nel corso degli anni ha ospitato ben 42mila allievi, si formarono allievi che, con il sacrificio della loro vita, diedero testimonianza del valore dei Carabinieri e dell’attaccamento al dovere ed all’Istituzione. In particolare si ricordano le medaglie d’oro Al Valor militare App. S. Ciriaco Carru e il Car. S. Walter Frau, che persero la vita a Chilivani il 16 agosto 1995 ed il carabiniere scelto medaglia d’oro al valor militare Vittorio Iacovacci, al quale è stata intitolata l’Aula magna della Scuola, deceduto a Goma (Congo) il 22 febbraio 2021.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione dei familiari di 411 allievi, tra ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, si è svolta alla presenza del Generale di Divisione Carlo Cerrina, comandante della Legione Allievi carabinieri di Roma, a sua Eminenza Reverendissima il cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico e delle massime autorità regionali, provinciali e locali civili, militari e religiose.

Durante la cerimonia, in un segno altamente simbolico, alcune Autorità ed i familiari hanno apposto gli alamari sulle “marsine” degli allievi carabinieri del 142° corso, e a seguire il corale pronunciamento della solenne formula di Giuramento recitata dai frequentatori schierati in formazione al cospetto di Autorità, parenti ed amici.

Ad allietare l’evento, come oramai consuetudine consolidata, la Banda della Brigata Meccanizzata “Sassari”, che al termine della cerimonia ha intrattenuto gli allievi e i parenti, con l’esecuzione cantata in sardo dell’inno “Dimonios”, che richiama al motto di “Forza Paris” e le gesta dei soldati della “Sassari”.

 

 

Una residenza artistica nel Sulcis Iglesiente per rileggere, in chiave contemporanea, le figure delle giudicesse e il loro ruolo nello sviluppo della storia della Sardegna. È il senso dell’iniziativa promossa dalla Società Umanitaria di Carbonia in collaborazione con le associazioni Terras e U-BOOT Lab, che mercoledì 8 novembre ha lanciato un bando di selezione rivolto a un collettivo di artiste e artisti, ricercatori e ricercatrici, per la realizzazione del progetto Giudicesse 2030.

Il progetto si inserisce nel solco dell’agenda europea 2030, che promuove una nuova consapevolezza collettiva per lo sviluppo culturale della sostenibilità, intendendo il patrimonio culturale come fonte condivisa di memoria e identità. E Giudicesse si ispira appunto alla estrema attualità delle strategie di gestione del territorio sardo sviluppato tra il IX e il XV secolo, con i giudicati e le loro “regine”, avvalendosi delle residenze artistiche come strumento utile a rileggerle e declinarle in chiave contemporanea, collocando al centro della ricerca il ruolo della donna in Sardegna.

Tra gli obiettivi del progetto un accrescimento dei processi di valorizzazione dell’area del Sulcis – Iglesiente, territorio fortemente caratterizzato da fenomeni di marginalizzazione economica e sociale, ma anche da una forte e nuova vivacità culturale e associazionistica, in dialogo con la quale da anni si pone l’attività del CSC Carbonia della Società Umanitaria.

La residenza ospiterà, dal 4 al 16 dicembre 2023, un collettivo multidisciplinare di artiste e artisti, ricercatori e ricercatrici, che affronteranno il tema di progetto esplorando nuovi approcci per la scoperta del territorio attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità che lo abitano.

Al centro della ricerca due parole chiave: accessibilità e inclusione. La finalità è infatti quella di stimolare dinamiche di innovazione culturale che rendano le comunità locali partecipi e proattive nella produzione di conoscenza e consapevolezza, innescando così processi continuativi di sviluppo socio-culturale del territorio.

Possono presentare la loro candidatura artisti e artiste raggruppati in un collettivo che operano nel campo della ricerca artistica e scientifica, con particolare riferimento a metodologie di indagine e elaborazione che si avvalgono del linguaggio sonoro e visuale. Il collettivo, che potrà essere già istituito formalmente o da istituirsi in modalità informale in occasione della call, dovrà essere costituito da un numero minimo di due persone. Il compenso previsto è di 6.000,00 euro. Maggiori informazioni e una completa consultazione del bando sono disponibili sul web a questo indirizzo: https://www.umanitaria.it/carbonia.

L’opera realizzata sarà presentata alla comunità durante un evento pubblico, e dovrà essere progettata e realizzata in modo da poter essere successivamente esposta in luoghi diversi dal sito di realizzazione. Per sottoporre la propria candidatura è richiesta la compilazione di form online a questo indirizzo. Il bando resterà aperto sino a domenica 19 novembre.

Questa azione si inserisce nel più ampio progetto di attività realizzate su fondi cineportuali che, a partire dal 2017 e, attraverso la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48, art. 11, comma 26, la Regione Autonoma della Sardegna ha accordato al CSC Carbonia della Società Umanitaria.

Nelle campagne di Decimomannu, in località S’Utturu is Bingias, attigua alla SS 130, in tarda serata da un recinto di allevamento si sono sviluppate fiamme e, soprattutto, una colonna di fumo denso e nero che ammorbava l’aria e invadeva la sede stradale. Il fatto è stato intercettato dal personale del Nucleo Investigativo provinciale del Corpo forestale, che è intervenuto sul posto, sorprendendo in flagranza è stato intimato all’allevatore di   spegnere il fuoco e sono state impartite disposizioni per il corretto smaltimento dei rifiuti.

Nelle campagne di Selargius, in località Calamattias, area agricola nei pressi della 554, all’alba una densa colonna di fumo si sollevava dall’interno di un recinto di una casa rurale. La colonna di fumo è stata notata da una pattuglia della stazione fForestale di Cagliari che è intervenuta sul posto, sorprendendo nella flagranza di reato il proprietario del terreno, ancora intento ad alimentare un fuoco, con il quale intendeva disfarsi di una grande quantità di libri e riviste. I forestali hanno provveduto a fare spegnere le fiamme e a disporre il conferimento in centro autorizzato allo smaltimento dei rifiuti.

Entrambe le persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per incenerimento illecito di rifiuti, reato punito mediante una pena sino a 5 anni di reclusione e, nei casi più gravi, anche l’arresto.

 

Un’esplosione di colori e dinamismo. Si è conclusa con successo l’opera di Remed, l’artista francese di fama internazionale che ha realizzato la sua creazione del campo di basket con annessa pista di pattinaggio di via Matteotti. Da ieri Remed si aggiunge alle “firme” autorevoli del progetto “Street Art – Museo Diffuso Isola di Sant’Antioco”, promosso dal Comune di Sant’Antioco e finanziato dalla Fondazione di Sardegna. Programma che vanta la prestigiosa direzione artistica di Giorgio Casu, in arte Jeorghe, il sardo di San Gavino autore della prima opera che nel 2020 ha dato il là al progetto :”Is Nuus Nous”, nella torretta Enel di via Belvedere.

«Per noi è un vero privilegio avere avuto qui a Sant’Antioco Remed, firma di una realizzazione che si inserisce in un progetto culturale e artistico che dà lustro alla nostra città commenta il sindaco Ignazio Loccicosì come è un privilegio avere il sardo Giorgio Casu quale Direttore artistico (la cui prima opera è già inserita nei circuiti turistici di Sant’Antioco), che ha portato qui da noi i famosi street artist Millo, Leticia Mandragora, Crisa e da ultimo Remed. Tutti firme autorevoli della Street Art internazionale che guarda al futuro e all’arte contemporanea come strumento e mezzo di crescita sociale e culturale. Ed era proprio quello che ci eravamo prefissati nel 2019, quando avevamo gettato le basi del progetto, poi messo in piedi insieme al preziosissimo lavoro dei giovani del Servizio Civile Nazionale. Un progetto che si compone di opere di altissimo livello, che attirano lo sguardo di tanti e di cui andiamo fieri.»

«La Street Art è uno degli strumenti artistici-culturali che, come Amministrazione comunale, stiamo utilizzando da tempo per rendere più bella la nostra città commenta l’assessore della Cultura, Luca Mereu -. Con la nuova opera di Remed, proseguiamo nel percorso già tracciato di riqualificazione e abbellimento di via Matteotti, concentrandoci ora sul campo da gioco di basket e sulla pista di pattinaggio, dopo la vicina torretta Enel (firmata da Crisa), e la poco distante parete di una palazzina Area (con autore Millo). Quest’ultima creazione, con la supervisione del direttore artistico Giorgio Casu, si inserisce armoniosamente nel più ampio programma “Museo Diffuso Isola di Sant’Antioco”, che ha l’ambizioso obiettivo di mettere a sistema tutte le attrattive culturali di Sant’Antioco, compreso questo nuovo, grande “museo” pittorico e artistico a cielo aperto.»

 

Mercoledì 15 novembre, a Sant’Antioco, verrà inaugurata la “Bandiera Azzurra 2023”, ovvero il percorso di atletica leggera individuato nel Parco Giardino (apposita segnaletica spiega il tracciato e lo spirito del progetto), alla presenza del campione olimpico Maurizio Damilano. Il circuito sarà intitolato agli atleti antiochensi Giovanni Lai e Peppino Nocco, vincitori di numerose competizioni a livello nazionale ed europeo nelle specialità fondo e mezzo fondo.

Il programma prevede alle 9.30 un incontro dibattito presso l’aula consiliare con le classi quinte delle scuole superiori di Sant’Antioco, con ospite d’eccezione l’atleta Maurizio Damilano. A seguire, alle 11.00, inaugurazione ufficiale del percorso Bandiera Azzurra 2023 intitolato ai due atleti di Sant’Antioco attivi tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

Sant’Antioco era risultato nel maggio scorso tra i venti Comuni italiani che nel 2023 hanno ottenuto la “Bandiera Azzurra”, il prestigioso riconoscimento attribuito a quelle città del cammino e della corsa che hanno proposto la propria candidatura e fornito le garanzie di iniziative e percorsi sottoposti alla verifica degli esperti della Federazione Italiana di Atletica Leggera e di ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), a favore di migliori stili di vita con attività podistiche all’aperto a garanzia di benessere e salute dei loro cittadini.

Dal 2 al 5 novembre, per il secondo anno consecutivo, lo Speleo Club Nuxis ha partecipato alla 25ª Borsa Mediterranea del Turismo archeologico 2023, svoltasi, a Paestum. Insieme al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, rappresentato dal commissario straordinario dottoressa Elisabetta Anna Castelli e dal direttore dottor Fabrizio Atzori, lo Speleo Club di Nuxis guidato dal presidente Roberto Curreli ha promosso il sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, dove nello scorso mese di settembre si è svolta la prima annualità del secondo triennio di scavi diretti dal professore Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, con i suoi collaboratori, gli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda e da un gruppo di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, avviato su concessione del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna.

Le iniziative di promozione del sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, come la campagna di scavi, sono state rese possibili grazie a un contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, artigianato e commercio.

Il giornalista, politico e scrittore Paolo Guzzanti ha presentato a Carbonia, nel salone dell’oratorio della chiesa di Gesù Divino Operaio, il suo ultimo libro sulla vita di Silvio Berlusconi. La serata, organizzata da Roberto Gibillini, nuovo coordinatore provinciale del Partito liberale italiano nel Sulcis Iglesiente, ha visto anche la partecipazione dell’avvocato Roberto Sorcinelli, segretario nazionale dello stesso Partito Liberale Italiano.

Paolo Guzzanti ha ricostruito alcuni aspetti della sua lunga amicizia con Silvio Berlusconi, un rapporto che ha avuto anche momenti di contrasto, poi sfociati nella sua uscita da Forza Italia il 2 febbraio 2009, per divergenze sui rapporti tenuti dal Governo Berlusconi con il Governo russo, e nell’adesione al Partito Liberale Italiano e al gruppo misto della Camera.

Paolo Guzzanti ha raccontato di aver mantenuto uno speciale rapporto personale con Silvio Berlusconi, fino agli ultimi mesi, quando il leader di Forza Italia aveva ormai capito che gli restava poco tempo da vivere.

Al termine della presentazione del libro, che ha visto l’esibizione del coro polifonico maschile sulcitano con l’esecuzione di due brani e la partecipazione, tra gli altri, del vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta, ho intervistato Paolo Guzzanti.

A distanza di un anno, il Festival Internazionale di Musica da Camera, giunto alla XXV edizione, è pronto per tornare protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 12 novembre al 17 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, propone sei concerti domenicali dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale.

Il sipario si alzerà il 12 novembre, alle ore 19.00, con il concerto “Il violoncello visto dai grandi pianisti” del duo formato da Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). I solisti tra i più apprezzati sulla scena internazionale, proporranno un originale programma costruito su composizioni per violoncello e pianoforte create da quattro tra i più virtuosi ed interpreti del pianoforte: Chopin, Liszt, Rachmaninoff e Busoni. Si tratta di geni assoluti che hanno dedicato grande attenzione anche al lirismo espressivo del violoncello, nobile strumento ad arco.

Sarà quindi un viaggio tra il recupero del folklore etnografico finnico di Busoni, la sperimentazione estrema ed avveniristica del tardo Liszt, per poi arrivare allo sfoggio funambolico del giovane Chopin e terminare con la monumentale sonata di Rachmaninoff, che arriverà dritto al cuore dell’ascoltatore.

 

Venerdì 10 novembre, alle 15.30, nell’Aula consiliare di Piazza Repubblica, ad Assemini, si terrà un convegno sugli scenari energetici nel Sud Sardegna, focus sui grandi parchi eolici e fotovoltaici, impatto ambientale e benefici per la comunità locale.

Dopo i saluti del sindaco di Assemini Mario Puddu e del presidente del Circolo Legambiente Assemini Antonello Deidda, sono previsti numerosi interventi:

Per un Futuro all’insegna del Green Deal – Vincenzo Tiana, responsabile Energia Legambiente Sardegna

Programmi della Regione – Marco Porcu, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente

Prospettive energetiche in Sardegna – Fabrizio Pilo, Università di Cagliari

Il ruolo delle comunità locali: il caso Villamassargia – Debora Porrà sindaca del comune di Villamassargia

I Paesaggi dell’energia – Antonello Sanna Università di Cagliari, Comitato Scientifico Legambiente Sardegna

Esperienza innovativa nel mondo agropastorale – Salvatore Pala, presidente drll’Unione Pastori di Nurri

Percorsi di copianificazione per progetti di sviluppo – Alessia Meloni, assessore LLPP del comune di Assemini

La realtà del Comune di Assemini – Francesco Murtas, assessore dello Sviluppo economico del comune di Assemini

Mancata programmazione energetica: il caso di Guspini – Giuseppe De Fanti, sindaco del comune di Guspini

Le realtà rurali, integrazioni col tessuto produttivo e la valorizzazione del paesaggio – Giacomo Porcu sindaco del comune di Uta

Una giusta transizione ecologica in Sardegna – Giorgio Querzoli, coordinatore del Comitato Scientifico Legambiente Sardegna.

Coordinerà il dibattito Alberto Nioi, presidente del Consiglio comunale di Assemini.

 

Sabato 18 novembre, a Villacidro, verrà presentato l’ultimo libro di Gino Strada dal titolo “Una persona alla volta”. La presentazione si terrà presso il Caffè Letterario, Via Zampillo 6/7, alle ore 18.00, con Elisabetta Pau (narratrice), Lorenzo Argiolas (giornalista), Miranda Corda (referente Gruppo Emergency Sud Sardegna) e l’accompagnamento musicale della Banda di Santa Cecilia (Villacidro).

Una persona alla volta è il racconto in prima persona di un impegno durato tutta la vita, il cui obiettivo non è mai risuonato così urgente e la cui voce non è mai mancata così tanto come in questi giorni in cui un nuovo conflitto porta la distruzione alle porte dell’Europa:

«Dopo anni passati tra i conflitti mi sono scoperto saturo di atrocità, del rumore degli spari e delle bombe. E lì, in Afghanistan, dove avevo vissuto per tanti anni operando feriti, non ce l’ho fatta più a sopportare l’idea di una nuova guerra. Così alla vigilia di un’altra ondata di sofferenza e di morte ho detto il mio “no”: basta con la guerra, basta uccidere mutilare infliggere atroci sofferenze ad altri esseri umani», scrive Gino Strada.

Dall’infanzia nel quartiere operaio di Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia, al lavoro a Kabul come chirurgo di guerra e alla visita a Hiroshima, il libro narra appassionatamente le radici delle idee che lo hanno ispirato giorno dopo giorno, convincendolo della radicale necessità di garantire a chiunque il diritto a una sanità di eccellenza. «Non un’autobiografia, un genere di cosa che proprio non mi piace, ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo dopo tutti questi anni in giro», come scrive nella prefazione.

I ricordi di infanzia della famiglia antifascista si mischiano così al racconto della militanza nel Movimento studentesco e alla scoperta della chirurgia, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Una passione che porta Strada lontano, facendogli conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta la propria esperienza alla cura dei feriti.

Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.