22 December, 2025

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Non si spengono le polemiche sul progetto della Giunta regionale di aumentare le aliquote Irpef per ripianare i debiti accumulati dal servizio sanitario regionale.

«L’intenzione di ripianare il buco della Sanità con l’aumento delle aliquote Irpef è soltanto un pretesto – dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna -. Ancora una volta la Giunta dei professori naviga a vista e dimostra di non avere le idee chiare, discostandosi dalle direttive a livello nazionale.»

«Mentre il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, infatti, attraverso la Legge di stabilità, vieta alle Regioni di aumentare la pressione fiscale – sottolinea Ignazio Locci -, la Sardegna va nella direzione opposta e mette le mani nelle tasche dei cittadini, facendogli pagare il fallimento politico del centrosinistra. E come se non bastasse, le norme che regolano l’Irpef proibiscono aumenti tributari che non siano volti allo sviluppo economico. E non mi pare che ripianare il deficit della Sanità possa in qualche modo stimolare lo sviluppo. L’unico obiettivo della Giunta è quello di salvare la baracca obbligando i sardi a uno sforzo ingiusto e immotivato.»

«L’Esecutivo di Francesco Pigliaru – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – farebbe bene a ritornare sui suoi passi. Di sicuro il centrodestra darà battaglia e si opporrà in tutti i modi all’aumento della pressione fiscale voluto da una Giunta di sanguisughe che si disinteressa totalmente degli interessi dei sardi.»

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Gianluigi Rubiu 65 copia

Il taglio dei contributi rischia di produrre il ridimensionamento dei servizi dei centri di assistenza fiscale, con il licenziamento di migliaia di operatori. Lo dice il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che auspica un intervento forte della Regione per evitare l’ennesimo disastro sociale. «Con la legge di stabilità si applica una sforbiciata incomprensibile ai patronati tenuti da sindacati e organizzazioni di categoria – sottolinea Gianluigi Rubiu – che anche in Sardegna svolgono un servizio indispensabile per le tutele previdenziali e socio assistenziali verso l’universo dei lavoratori». Un’attività di pubblica utilità che potrebbe essere cancellata. «Un danno enorme dal punto di vista sociale. Nel Sulcis Iglesiente i patronati sono un polo di riferimento anche per i senza lavoro, con il sostegno fornito per orientare i lavoratori svantaggiati – conclude Gianluigi Rubiu -. Ecco perché la Regione dovrebbe sollecitare il governo per incrementare le risorse a favore dei patronati isolani, vista l’attività di supporto indispensabile a favore di precari e soggetti deboli».

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Legacoop Sardegna punta sulla valorizzazione del pecorino romano e tiene a battesimo il primo accordo di filiera tra le cooperative di trasformazione. Un impegno importante, siglato a Oristano il 21 dicembre, per le 11 coop che hanno aderito all’accordo di rete (Tre A Arborea, Unione pastori Nurri, Cao Formaggi, Coop. Pastori perfughesi, Latteria Pozzomaggiore, Coop La concordia Pattada, Sa Costera Anela, Coop Lait Ittiri, Coop La. Ce. Sa. Bortigali, Coop allevatori Villanovesi, Cooperativa pastori oschiresi, Coop Agriexport) che ha come obiettivo la predisposizione e l’attuazione di un progetto della filiera ovi caprina. L’accordo prevede, tra le altre cose, la sottoscrizione di un contratto di rete con lo scopo di stabilizzare il mercato e garantire un’adeguata remunerazione del latte conferito. Tra gli aspetti indicati dall’accordo il fatto che la quantità di latte destinato a diventare romano per la campagna 2015/16 non possa superare quello prodotto nella precedente annualità. Tra i punti salienti anche il fatto che nessuna azienda possa vendere prodotto a un prezzo inferiore al valore stabilito dal comitato prezzi istituito dal Consorzio di tutela del pecorino romano pari, attualmente, a 8,75 euro al chilo, franco stabilimento.

Per Salvatore Pala, responsabile settore ovi caprino Legacoop Sardegna si tratta di «un fatto storico». «Pensiamo che questa strategia messa in piedi momentaneamente dalle Coop e che speriamo possa essere allargata al mondo industriale – spiega Pala che è anche presidente della cooperativa Unione pastori Nurri -, porti a una calmierazione  della pressione troppo alta subita dal prodotto Pecorino romano. Riteniamo sia una politica da mettere in piedi perché il prodotto primario latte possa avere una boccata d’ossigeno». Per Salvatore Palitta, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano si tratta di un passaggio epocale. «Principale vantaggio è la stabilizzazione del prezzo – spiega – e l’obiettivo della durata nel tempo. Una migliore attività potrà essere possibile anche grazie al contingentamento della produzione e alla gestione dell’intero sistema».

Daniele Caddeo, direttore generale della Legacoop Sardegna spiega che: « L’accordo di rete dimostra la volontà e la maturità delle cooperative lattiero casearie sarde di aggregarsi su punti fondamentali e strategici per il settore. Siamo convinti, come Legacoop, che la rete sottoscritta lunedì verrà estesa anche alle cooperative non presenti perché unico strumento in grado realmente di garantire una remunerazione importante del prodotto pecorino romano. A gennaio ci ritroveremo per fare il punto della situazione, siamo convinti che l’ampliamento della discussione alla parte dei trasformatori non cooperativi possa essere utile e di reale prospettiva per l’intero comparto». Non solo. «Legacoop metterà in campo (per i firmatari dell’accordo di rete) tutti i propri strumenti finanziari oltre che rendersi disponibile a convocare un tavolo tecnico con le banche per un’eventuale rimodulazione su un accordo relativo alle giacenze 2014/15, nonché al nuovo fabbisogno 2015/16».

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Assessorato del Turismo copia

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha aperto i termini per le adesioni alla fiera internazionale CMT che si svolgerà a Stoccarda dal 16 al 24 gennaio 2016.
Potranno partecipare, in qualità di co-espositori, presso lo stand della Regione, un massimo di 24 aziende con le seguenti tipologie:
– strutture ricettive alberghiere classificate 3,4 e 5 stelle, aventi un minimo di 20 stanze;
– catene alberghiere;
– consorzi regolarmente costituiti e associazioni turistiche anche non riconosciute a
condizione che abbiano un proprio codice fiscale, aventi almeno 10 associati;
– consorzi e associazioni di B&B regolarmente costituiti, aventi almeno 10 associati;
– aziende ricettive all’aria aperta;
– agenzie di viaggio incoming e tour operator regolarmente iscritti al registro regionale delle agenzie di viaggio;
– società e servizi turistici;
– gestori di Cav;
– attività di noleggio di autobus con conducente regolarmente iscritte nel Registro regionale delle imprese esercenti il noleggio di autobus con conducente;
– società di gestione aeroportuali;
– compagnie aeree e di navigazione.
La quota di partecipazione alla fiera è pari a 100 euro per azienda e saranno a carico degli interessati anche le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale.
Le schede di adesione dovranno essere inviate entro le ore 9.00 dell’8 gennaio 2016 esclusivamente tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica tur.sviluppoofferta@regione.sardegna.it .

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17° sit-in della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina stamane all’assessorato regionale dell’Ambiente. Il lungo iter procedurale relativo alle autorizzazioni propedeutiche alla ripresa della produzione dell’Eurallumina è giunto alle battute conclusive. L’iter procedurale che prevede autorizzazioni dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente e dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, infatti, vedrà un passaggio decisivo il 29 e il 30 dicembre prossimi, quando dovrà essere presa la decisione definitiva.

I lavoratori ribadiscono oggi la loro forte preoccupazione e chiedono che non si aggiungano nuovi ritardi e quindi che i tempi fissati vengano rispettati.

I lavoratori ricordano ancora una volta che il Piano industriale e gli accordi istituzionali sottoscritti a tutti i livelli prevedono, per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, investimenti per 185 milioni di euro, l’impiego di oltre 200 addetti degli appalti per la realizzazione degli impianti e 357 lavoratori diretti (molti dei quali saranno nuovi assunti), oltre agli addetti ai servizi (mensa, trasporti), ai fornitori, all’indotto in generale, per una valenza complessiva di circa 1.000 posti di lavoro.

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Poliambulatorio di Giba 2

Fino al 31 dicembre 2015, presso gli Uffici cup-ticket di Giba e Sant’Antioco, è possibile attivare la tessera sanitaria con funzione di firma digitale in favore degli allevatori del territorio.
Gli orari dedicati al pagamento del ticket nei suddetti uffici subiranno delle modifiche (limitatamente ai giorni indicati) e termineranno alle ore 11.00.

Lo stesso servizio di attivazione tessera sanitaria sarà erogato nel Distretto a Carbonia il lunedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e il martedì e mercoledì dalle 12.00 alle 13.00.

L’attivazione della tessera sanitaria può essere effettuata anche presso le strutture private.
Per ciascuna delle sedi indicate saranno serviti 8 utenti a ora per ciascun operatore presente in ufficio.
Nelle tre sedi il servizio di cui sopra dovrebbe concludersi il 31 dicembre 2015, salvo proroga da parte del Ministero della Salute.

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È  Natale… si dice solitamente che è Natale per tutti ma questa volta no… non per noi che combattiamo da ormai 8 mesi contro un sistema che mette a rischio la nostra vita. Un sistema che è uno degli scempi messi in atto dal Commissario Onnis della Asl n. 7 e avallato dall’Assessore e da tutto il sistema politico che, pur riconoscendo le nostre ragioni, sta lì, in silenzio a guardare chi ha voluto comunque vivere seppur con la SLA o attaccato ad una macchina. Guardano la dignità e il diritto che viene tolto a queste persone. Guardano impassibili ogni volta che uno di loro finisce in ospedale in condizioni drammatiche perché il loro sistema provoca questo. Sono questi i motivi per cui questi malati insieme ai loro cari saranno in presidio permanente il giorno 29 dicembre 2015 dalle ore 10.30 presso il palazzo regionale in viale Trento 69. Non ci sposteremo senza una soluzione concreta. Non riinvieremo per sentire solo parole. Chiediamo aiuto al presidente Pigliaru, affinché risolva definitivamente  questa tragica situazione. 

I disabili dell’associazione di volontariato le Rondini e le loro famiglie.

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Manifestazione Alcoa 4 novembre 2015 7

Una numerosa delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali ex Alcoa è partita questa sera per Roma, dove domani pomeriggio è in programma un’attesissima al ministero dello Sviluppo economico, per fare il punto della vertenza della fabbrica chiusa ormai da alcuni anni. Le segreterie regionali e nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl sono state convocate per le 15.00 dal ministro Federica Guidi. Al centro dell’incontro che verterà sul regime di essenzialità elettrica in Sardegna, parteciperà anche il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.

L’incontro di domani arriva dopo quelli che hanno visto riuniti prima il Governo e la Glencore giovedì, poi il Governo e l’Alcoa venerdì. Il governo ha proposto alla Glencore, la multinazionale svizzera che ha siglato lo scorso anno il Memorandum, l’intesa per rilevare lo stabilimento Alcoa, quanto offerto dalla Commissione europea, e cioè tariffe agevolate per due anni, successivamente rinnovabili. La Glencore, è noto, chiede la concessione di 10 anni di super interrompibilità ed è ferma su questa sua richiesta, mentre il Governo ha chiesto una risposta definitiva della società entro il 20 gennaio.

 

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha liquidato quasi 4 milioni di euro (3 milioni 666,159 mila euro) a 1.054 studenti universitari per assegni di merito che fanno riferimento alle graduatorie dell’anno 2013, distinti per tre categorie.

Un importo di 884,977 mila euro sarà destinato a 298 beneficiari, gli studenti diplomati nel 2011/2012 e immatricolati nell’anno 2012/2013. Altri 432,810 mila euro saranno contributi per assegni da erogare a 135 universitari iscritti al primo anno di corso di laurea magistrale/specialistica, nell’anno accademico 2011/2012.

Un contributo di 2 milioni 348,372 mila euro sarà da ripartire tra 621 studenti beneficiari, iscritti in corso ad anni successivi al primo, nell’anno accademico 2011/2012.

«Abbiamo mantenuto gli impegni presi con gli studenti – ha detto l’assessore della pubblica Istruzione Claudia Firino – appena è stato possibile abbiamo fatto la determinazione liquidato i contributi.»

Claudia Firino copia

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Il nuovo Programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo è stato adottato il 17 dicembre dalla Commissione europea ed è tra i primi programmi di cooperazione transfrontaliera approvati all’interno della Politica Europea di Vicinato per il periodo 2014-2020. Con uno stanziamento pari a 209 milioni di euro l’ENI CBC Med mira a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale equo e sostenibile nelle regioni situate lungo le coste del Mar Mediterraneo.
«La cooperazione transfrontaliera riveste un ruolo chiave per evitare la creazione di nuove divisioni. Questo nuovo finanziamento contribuirà a uno sviluppo regionale più integrato e sostenibile nei territori frontalieri e a una cooperazione più armoniosa lungo le frontiere esterne dell’Unione europea», ha dichiarato il Commissario per la Politica Europea di Vicinato e i negoziati di allargamento, Johannes Hahn.
ll quadro strategico del Programma prevede quattro obiettivi tematici per la realizzazione di progetti di cooperazione:
• Sviluppo delle imprese e delle PMI;
• Supporto a istruzione, ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione;
• Promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà;
• Protezione dell’ambiente, adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici.
Si tratta di un quadro all’interno del quale l’occupabilità e la valorizzazione dei talenti dei giovani e delle donne, lo sviluppo delle PMI, l’innovazione e la sostenibilità ambientale costituiscono le sfide più importanti. Il dialogo interculturale e il rafforzamento delle capacità istituzionali sono invece principi trasversali a tutta l’attuazione.
«L’adozione del Programma mette in evidenza l’importanza del Mediterraneo nelle relazioni esterne dell’Unione europea. Sono molte le sfide comuni che uniscono le regioni mediterranee e sono lieto di constatare che la Commissione ha confermato la sua fiducia nel Programma e nei confronti della Regione Autonoma della Sardegna. Con queste nuove risorse abbiamo la possibilità di consolidare il quadro di relazioni avviate nel periodo 2007-2013 attraverso i 95 progetti finanziati, che hanno coinvolto enti pubblici, comuni, università, imprese e società civile sulle due sponde del Mediterraneo», ha dichiarato il Presidente Francesco Pigliaru.
La Regione Sardegna continua ad essere l’istituzione responsabile della gestione del Programma per conto della Commissione europea e dei Paesi partecipanti. Ad oggi sono 13 quelli che hanno aderito: Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo e Tunisia. Altri potranno unirsi al più avanti.
I prossimi bandi per finanziare nuovi progetti potranno essere lanciati a partire da metà 2016, in seguito alla firma degli accordi di finanziamento tra la Commissione europea e i paesi partner del Mediterraneo. Il Programma Bacino del Mediterraneo 2014-2020 si inserisce all’interno della componente transfrontaliera (Cross-Border Cooperation – CBC) dello Strumento finanziario della Politica Europea di Vicinato (European Neighbourhood Instrument – ENI) che prevede 17 programmi e a cui è dedicato un investimento comunitario pari a 1 miliardo di euro.