23 December, 2025

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Nuova denuncia per un ricovero in emergenza di un malato di Sla. Di seguito la lettera integrale della moglie di un malato di Sla.

«La nostra odissea è iniziata il primo luglio 2015 all’avvio della fase mista, di quel famoso progetto che ha creato “l’unità operativa di terapia del dolore, cure palliative e hospice” che avrebbe cambiato l’assistenza domiciliare integrata della ASL 7. Quel tanto acclamato sistema che doveva essere dedicato, che avrebbe garantito tante migliorie, altro non ha garantito che l’ennesimo ricovero di mio marito Tore, affetto da SLa a seguito dello sciopero della fame. Esattamente come preannunciato da me e dagli altri famigliari dell’associazione le Rondini, l’Unità Operativa voluta dal commissario Onnis, si è rivelata un buco nell’acqua. Un servizio fallimentare in tutti i sensi (se pensiamo che ad oggi il sistema si regge solo perché due rianimatrici si sono viste l’ennesimo ordine di servizio che scade il 30 novembre). L’U.O è composta da un’unica dottoressa con esperienza che deve gestire 40 ventilati, più un rianimatore in formazione (erano previsti 5 medici rianimatori). Che belle aspettative!!! Dovremo rivolgerci al 118 così come consigliato dal commissario nel mese di luglio!!!

Per contrastare questo ignobile progetto, nonostante la mia riluttanza, mio marito ha deciso di aderire allo sciopero della fame, prima al 50% e da una settimana al 100%. Da qualche giorno non si sente bene si sente debole, assonnato, gli chiedo di interrompere lo sciopero, ma lui imperterrito continua. Nella sera di sabato 28, mio marito inizia a stare peggio del solito. Cambia colore della pelle, mi dice che gli manca il respiro, ha persino forti dolori alla pancia. La saturazione scende, i battiti cardiaci aumentano, lui è molto agitato, io e le mie collaboratrici, dopo ore di ambu, ossigeno, di mobilizzazione a destra, poi a sinistra, aspirazioni bronchiali, aspirazioni salivari, ecc., ci ritroviamo sfinite e disarmate. Mio marito continua a star male e io chiamo il mio medico di base!!! Non voglio chiamare il 118, non voglio ricoverarlo, magari lei può aiutarci.

Arriva a casa in pochi minuti, visita Tore e si accorge che c’è qualcosa che non quadra, mi dice che è necessario il ricovero. Tore è affaticato, ha sonnolenza, scarsa diuresi, tachicardia e ipotensione! Sono le 20.00, chiama lei stessa il 118, ci rispondono dicendo che non c’è nessuna medicalizzata disponibile «Come???» dice lei «Ha i parametri che non vanno bene, è un malato tracheotomizzato, come facciamo se no arrivate subito? Ha necessità di essere ricoverato immediatamente prima che la situazione precipiti e non sia troppo tardi, è denutrito da 7 giorni!»; « la richiamo appena si libera, faremo il possibile!!!» risponde l’operatore. Ebbene, ore 21.30 ben un’ora e mezza dopo, in cui mio marito ha avuto crisi di panico e ansia, in cui piangeva perché stava male, è arrivata la medicalizzata. Controllano i parametri, vedono anche loro che non sta bene, meglio ricoverarlo, si va all’ospedale!

Salgo in ambulanza con mio marito, troppe cose mi frullano per la testa???PERCHè DEVO RICOVERARE MIO MARITO PER COSE CHE AVREI RISOLTO A DOMICILIO SE NON CI FOSSE STATO IMPOSTO UN SISTEMA INCOMPLETO IN CUI NON VENGONO GESTITE LE EMERGENZE?? Perché L’ASSESSORE ARRU NON HA ASCOLTATO I MIEI COLLEGHI??? PERCHE’ IL CAPO DI GABINETTO CI DA DELLE CERTEZZE CHE HO PAURA NON VENGANO RISPETTATE???

Siamo stanchi, sfiniti, purtroppo Tore è stato solo il primo della lunga serie di ricoveri a cui si andrà incontro se non sarà la rianimazione ad andare a casa dei pazienti. I miei colleghi dell’associazione sono spaventati quanto me, qualcuno inizia a sentire la cannula tappata (è periodo di cambio cannula), qualcuno inizia a vedere gli effetti dello sciopero della fame, i malati si sentono stanchi, fiacchi, iniziano a non voler ricevere visite, gli attacchi di ansia sono troppi, la situazione inizia ad essere ingestibile!!!

Ahh dimenticavo ore 23.00 mio marito è stato ricoverato!!! Dalle 20.00 sono passate ben tre ore!!! Che efficienza ragazzi nella gestione delle emergenze!!! E se avesse avuto bisogno urgente di un cambio cannula???

Lascio trarre a voi le conclusioni.

Grazie Assessore Arru!!!

Simonetta Locci

Moglie di Salvatore Zedda

Malato di Sla.

Narcao 29/11/2015»

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Ritorna a Stintino “Dialogando” e, dopo l’esperienza dello scorso gennaio sui temi del confronto tra identità e religioni, questa volta volgerà la sua attenzione sulle “Crisi umanitarie nel Mediterraneo, conseguenze e risposte”. Il 4 dicembre la sala consiliare del comune di Stintino vedrà esperti, religiosi, politici e docenti universitari concentrare la loro attenzione sul fenomeno dei grandi flussi migratori che stanno interessando il Mediterraneo, creando vere e proprie situazioni di crisi umanitarie. L’incontro, organizzato dall’associazione “Il Tempo della memoria” in collaborazione con il comune di Stintino e il Mediterranean Gulf Forum, sarà anche l’occasione per inaugurare il presepe a grandezza naturale che quest’anno si arricchisce di nuove statue.

Anche questa seconda edizione, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole tenere vivo il dialogo e il confronto tra popoli di culture diverse.

Sono centinaia di migliaia gli uomini, le donne e i bambini che, dalle sponde del Nord Africa o dal Medio Oriente, a causa dell’instabilità politica o delle guerre presenti nei loro paesi cercano di raggiungere l’Europa. Questi eventi hanno aumentato la necessità di garantire risposte immediate, coordinate e comuni.

I lavori del convegno “Crisi umanitarie nel Mediterraneo, conseguenze e risposte”, saranno divisi in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. Alle 10.00, nella prima parte, sarà il sindaco di Stintino Antonio Diana introdurre gli ospiti e illustrare i contenuti dell’incontro. Ad aprire la discussione sulla necessità di analizzare i motivi delle crisi umanitarie che, in questo periodo, stanno interessando l’area del Mediterraneo sarà Luigi Berlinguer, già ministro della Pubblica istruzione.

La sessione che seguirà consentirà di discutere delle possibili linee politiche e giuridiche da attuare a livello locale, nazionale e internazionale per prevenire efficacemente questo fenomeno.

A moderare gli interventi della prima sessione sarà Amer Al Sabaileh, segretario generale del Mediterranean Gulf Forum. Seguiranno quindi le relazioni di Vera Yammine rappresentante del partito politico libanese Al Marada, di Henri Malosse (Francia) già presidente e membro del Comitato economico e sociale europeo, di Ali Alayed già ministro dell’Informazione e della comunicazione del governo di Giordania, di Mariano Rabino parlamentare italiano e membro della commissione Affari Esteri e di Elly Schlein parlamentare europea e componente italiana della Commissione sviluppo.

La sessione pomeridiana delle 15, moderata dal presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi, analizzerà il ruolo italiano nella crisi ed esplorerà il ruolo dei Paesi di transito come il Libano e la Tunisia.

Seguiranno le relazioni di Mezri Haddad già ambasciatore della Tunisia all’Unesco, di Hassan Jouni docente di Diritto Internazionale in Libano, di Sergio Giangregorio presidente del Centro europeo di orientamento e studi e dell’ammiraglio Mario Rino Me già presidente del Comitato direttivo delle iniziative 5 + 5 Difesa e capo di Gabinetto del Comitato militare della Nato. È prevista la partecipazione di don Gaetano Galia per la Caritas.

La chiusura dei lavori sarà affidata al sindaco di Stintino, Antonio Diana.

Dopo la conclusione del convegno, nella piazza del Municipio sarà inaugurato il presepe a grandezza naturale, realizzato dall’associazione il Tempo della Memoria, che quest’anno si arricchisce di nuove statue, portando a ottanta il numero delle sculture che lo compongono. Tra queste anche una riproduzione della Fontana del Rosello di Sassari messa a disposizione dal Comune capoluogo di Provincia.

Anche questa volta, a dimostrazione dell’attenzione che “Dialogando” crea attorno a temi di rilevante portata, all’evento parteciperanno giornalisti dal Libano, Francia, Giordania, Tunisia, Egitto, Italia, e corrispondenti di TV europee e arabe.

 Stintino - Via Sassari e la chiesa parrocchialeStintino - Esterno Comune

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Francesco Morandi 2

L’attività di mappatura dei servizi accessibili nelle strutture turistiche isolane attivata dalla Regione sta suscitando un diffuso e crescente impatto positivo su associazioni, federazioni e opinione pubblica. È di pochi giorni fa il giudizio espresso dalla FISH Sardegna onlus – Federazione per il superamento degli handicap – che ha ringraziato l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e l’Agenzia Bic per l’iniziativa, annunciando di “porsi a disposizione per collaborare al buon esito del progetto”. Dello stesso tenore l’intervento del comitato regionale della F.A.N.D. onlus – Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità – pronto a un supporto nel consolidamento dell’azione.
Prima iniziativa di questo tipo in Sardegna e con pochi precedenti in Italia, la mappatura procede tuttora con lo screening su comparto alberghiero ed extra – alberghiero, aree archeologiche e musei, spiagge attrezzate e stabilimenti balneari, per fornire un quadro informativo dettagliato sui servizi dedicati a viaggiatori con inabilità permanenti o temporanee.
Molteplici anche le proposte di partnership. La sezione regionale del Comitato italiano paralimpico (Cip), che ogni anno organizza eventi nazionali e internazionali, ha espresso soddisfazione e curiosità, nell’ottica della preparazione di manifestazioni di alto livello che potranno usufruire dell’appoggio delle strutture mappate. Anche dalla Penisola giungono informazioni sulla possibilità di visionare e contattare le aziende che hanno risposto al questionario, per accordi nell’organizzazione di eventi sportivi in bassa stagione. Come nel caso della squadra di baseball CSV di Varese (www.ciechisportivivaresini.it), che intende organizzare un camp a febbraio prossimo in preparazione del campionato nazionale di baseball per diversamente abili.
Aumentano inoltre le richieste di possibile inserimento delle strutture mappate dalla Regione in cataloghi nazionali e internazionali di agenzie di viaggi e tour operator destinati alle vacanze accessibili. «L’animazione a vari livelli che l’iniziativa sta generando è la conferma che stiamo andando nella direzione desiderata – spiega l’assessore Francesco Morandi –. Grazie al progetto le persone con disabilità potranno consapevolmente valutare le opzioni a disposizione e scegliere in base ad esse la destinazione di soggiorno in Sardegna».
In una imminente seconda fase di implementazione del progetto saranno presi in considerazione anche i tanti suggerimenti giunti agli uffici. A fine anno, intanto, sarà scaricabile l’applicazione per smartphone e tablet con tutte le aziende aderenti. Parallelamente alla mappatura dell’offerta accessibile, l’assessorato ha avviato anche la ricognizione su strutture e aziende specializzate nel turismo congressuale e nel wellness.

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La Big Delta, la grande stampante 3 D alta 5 metri e capace di costruire pezzi che trovano impiego nella bioedilizia, arriva per la prima volta in Sardegna. L’appuntamento è nella Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli a Cagliari, dove grazie all’impegno di Sardegna Ricerche, Progettobarega.org e Wasp, il grande strumento che sino a poco tempo fa sembrava solo una bizzarria sarà messo alla prova davanti a tutti.

La stampante approderà alla Mem mercoledì 2 dicembre, alle 15.00, e subito cominceranno le operazioni di montaggio e prove, aperte al pubblico. Il 3 e il 4 dicembre, il grande strumento sarà a disposizione delle scuole (per alcuni laboratori) e del pubblico per delle dimostrazioni incentrate sulla costruzione di un orto in 3D.

Prodotta in provincia di Ravenna nei laboratori della Wasp (un gruppo di ricerca leader nel mondo nel campo della stampa digitale), la Big Delta lavora utilizzando materie naturali come l’argilla o la paglia per dar vita a pezzi utilizzabili, ad esempio, nella costruzione di edifici. Si tratta di un apparecchio ad innovazione tecnologica continua e piuttosto veloce (al momento la sua capacità di stampa è di 50 mm/s). Al mondo del modello atteso mercoledì a Cagliari ne esistono solo due esemplari, entrambi prodotti dalla Wasp: il secondo è attualmente in Thailandia.

L’arrivo della Big Delta, non è la sola attività in programma questa settimana all’interno di Terra Mobile,  la rassegna che celebra lo spazio urbano attraverso progetti di contaminazione con la cultura rurale. Sino a venerdì alla Mem, il pubblico potrà fare un’esperienza sensoriale basata sul contatto a mani nude con terre di provenienza, granulometria e composizione diversa, grazie a “Essere, terra”, un laboratorio a cura dell’associazione Dallamente&dallemani, che mercoledì 2 alle 18.00 proporrà anche n una performance di Stefano Coccodi, artigiano della terra cruda.

Il 3 e 4 dicembre, in occasione dei laboratori per le scuole, ai bambini sarà offerta una merenda a base di prodotti di stagione, per sensibilizzare sul consumo dei cibi prodotti dalla terra.

Terra Mobile propone anche, venerdì alle 19.00, nello Spazio Osc di via Newton 12, a Cagliari, la conferenza dal titolo “Valorizzazione del territorio e nuove tecnologie“, organizzata dall’associazione L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro. Interverranno: Leandro Pisano, curatore impegnato in diversi progetti ed eventi concernenti l’aspetto estetico del suono e delle nuove tecnologie, Francesco Casu, regista multimediale, Jorma Ferino e Massimiliano Mallus di SJ Metch.

Ancora: da a mercoledì a sabato, negli spazi della Mem, saranno proiettati audiovisivi dedicati alle tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità sociale, economica e ambientale realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20, un progetto europeo sperimentale, unico in Italia, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Assessorato Regionale dell’Industria – Servizio Energia e  Sardegna Ricerche. Heros 20.20.20 trasforma  la necessità di informare i cittadini sulle azioni di risparmio ed efficientamento energetico attive e disponibili in Sardegna in una occasione d’investimento su nuove forme di comunicazione con originali prodotti audiovisivi destinati al grande pubblico. Tra le opere proiettate le puntate pilota delle serie web: “Il filo di lana”, per la regia di Tomaso Mannoni e di “Nuova era”, per la regia di Manuele Trullu, i cortometraggi “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; “Domus”, di Salvo Nicotra, “La vita in verde” per la regia di Joe Bastardi, “Ogni cosa al suo posto”, diretto da Paolo Zucca e “Il mio cane si chiama vento” di Peter Marcias.

  Big Delta 3 Big Delta 4 Big Delta 5 Il filo di lana- cortometraggio

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Calasetta C copia

Si è tenuto a Calasetta un incontro sul tema “Pesca e specie marine protette”. Organizzato nella sede del nuovo Centro di monitoraggio delle specie protette dall’associazione regionale di Federcoopesca e dalla cooperativa Acquacoltura e ricerca. Nell’incontro è stato spiegato come comportarsi in caso di catture accidentali di specie protette, come cetacei, squali e tartarughe, rimarcando l’importanza di monitorare il fenomeno delle catture accessorie e della loro gestione, con l’obiettivo di preservare gli animali ancora vivi ed evitare sanzioni. Inoltre, nell’ambito di progetti aggregati come Tartalife, sono state esposte ai pescatori metodologie volte alla riduzione delle catture accidentali di tartarughe. Nel caso dei palangari è risultato determinante l’uso di ami circolari rispetto a quelli standard a J per cui il prossimo anno partirà un progetto sperimentale per dotare i pescatori di palamiti attrezzati con questi ami e verificarne l’efficacia. Utilizzando le reti, invece, queste si sono dimostrate funzionali allo scopo di sistemi acustici e strutturali per lo strascico.

Tito Siddi

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Municipio e via Manno 31

Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per i contributi finalizzati ad aiutare le famiglie a sostenere le spese per l’istruzione, al fine di assicurare l’effettivo diritto allo studio nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado,

Gli interventi per il diritto allo studio riguardano:

• BORSA DI STUDIO (a.s. 2014/2015)

Per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, il cui nucleo familiare presenta un indicatore della situazione economica equivalente (I.S.E.E.), in corso di validità, inferiore o uguale a 14.650 euro

• BUONO LIBRI (a.s. 2015/2016)

per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il cui nucleo familiare presenta un I.S.E.E., in corso di validità, inferiore o uguale a 14.650 euro.

Possono presentare la domanda al Comune di Carbonia (Ufficio: Pubblica Istruzione o presso le sedi istituzionali di Bacu Abis e Cortoghiana) entro il 31 dicembre 2015: il genitore, il rappresentante legale dello studente o lo stesso studente se maggiorenne, compilando
l’apposito modulo e allegando la seguente documentazione:

1. fotocopia dell’attestazione dell’ISEE in corso di validità;

2. fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità;

3. fotocopia del codice fiscale del richiedente;

4. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sulle spese effettivamente sostenute corredate dalla documentazione che le comprova (scontrini, ricevute, fatture).

Nel caso si presenti richiesta per entrambi gli interventi (borsa di studio e buono libri), devono essere compilate due dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà distinte, a cui allegare la relativa documentazione della spesa sostenuta.

La modulistica è a disposizione nel sito della Regione Sardegna: ww.regione.sardegna.it e nel sito del Comune: www.comune.carbonia.ci.it (sezione Servizi Comunali-Servizio Pubblica Istruzione-Contributi Pubblica Istruzione), presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68, oppure presso le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana. L’Avviso è pubblicato sull’Albo Pretorio on line.

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La consigliera regionale Rossella Pinna, del Partito Democratico, ha presentato un’interpellanza «sulle problematiche relative al servizio di trasporto degli alunni disabili delle scuole secondarie di secondo grado del Medio Campidano e sulla necessità di ripristinare urgentemente il servizio di manutenzione e riscaldamento degli edifici scolastici»

«E’ indubbio che il diritto allo studio è un diritto che deve essere garantito alla collettività, senza distinzioni, ancor più se questo diritto è rivolto a persone già fortemente limitate, soprattutto negli spostamenti, sarebbe come trasformare la loro disabilità in una doppia disabilità» afferma l’on.le Pinna.

«E’ assolutamente inaccettabile e grave che non si possa provvedere ad erogare il servizio di trasporto a scuola e viceversa, per motivi come la carenza di risorse o ritardi nell’approvazione di un bilancio. Vorrei ricordare – spiega l’on.le Pinna – che oltre alle tutele previste dalla L.104 del 1992, la Corte Costituzionale, è intervenuta più volte sui diritti delle persone disabili, affermando che si tratta di diritti tutelati dal massimo livello della nostra carta costituzionale. Oltre a pregiudicare il diritto allo studio degli alunni con disabilità, si procura un grave disagio alle loro famiglie, fino a configurare un’ interruzione di servizio pubblico, e la soluzione non può certamente essere il rimborso di 1/5 della benzina, senza considerare che tale modalità è impraticabile per le famiglie che devono conciliare esigenze lavorative o che non hanno la disponibilità di mezzi di trasporto propri.»

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Francesco Birocchi copia

Da Zingaro a cittadino è il titolo dell’incontro che si svolgerà giovedì tre dicembre prossimo, dalle 9.30 alle 13.30, presso l’aula magna del Seminario Arcivescovile in via Monsignor Cogoni 19, a Cagliari. L’evento, organizzato dalla Caritas e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, rientra nel programma di formazione continua dei giornalisti sardi. Per la frequenza saranno attribuiti sei crediti formativi.

Saranno approfonditi i temi legati ai percorsi di conoscenza e inclusione sociale di rom e sinti, e saranno messi a fuoco i rapporti tra l’informazione e la permanenza di rom e sinti nel territorio italiano, anche in riferimento alla deontologia professionale dei giornalisti.

Dopo l’introduzione di mons. Marco Lai, direttore della Caritas diocesana, dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, del sindaco Massimo Zedda e dei rappresentanti delle Istituzioni, interverranno: Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna; Carlo Stasolla, presidente dell’associazione “21 luglio” di Roma, impegnata nella promozione dei diritti delle comunità rom in Italia e nella lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza; Giovanni Maria Bellu, giornalista, presidente dell’Associazione “Carta di Roma”, nata per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, del diritto d’asilo e delle minoranze; Anthony Muroni, direttore dell’Unione Sarda. Chiuderà i lavori mons. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma, in prima linea nella battaglia contro gli sgomberi indiscriminati dei campi rom che si stanno moltiplicando alla periferia della capitale.

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MovimentoDisoccupatiAlBreakfastPub_28nov2015

E’ stato costituito sabato 28 novembre 2015, il “Movimento disoccupati Iglesias”. Stanchi di vivere una condizione sociale di emarginati da ogni aspirazione, i giovani di Iglesias si aggregano intorno al “Movimento Disoccupati Iglesias” – oltre 250 aderenti – che nell’omonima pagina Facebook lanciano messaggi di forte valore sociale. Sabato sera, in via Gramsci, nella sala riunioni dei Combattenti, si è svolto un incontro aperto al pubblico alla presenza di lavoratori, pensionati e commercianti, per ragionare sulla situazione, ma anche per lanciare un aggregante progetto. Nel corso della riunione è emersa tutta la maturità dei giovani Iglesienti, molto attenti alle dinamiche sociali e di ciò che gravita intorno a loro. Non poteva essere diversamente, considerata la velocità del web: un territorio tutto loro.

Nel corso dell’incontro è stato dedicato molto spazio all’assemblea popolare organizzata a Carbonia dalle forze sindacali, del mondo produttivo, movimenti, comitati, associazioni, alla quale hanno partecipato alcuni rappresentanti dei disoccupati Iglesienti. «Abbiamo soprattutto apprezzato che è stata una vera occasione di confronto popolare, senza la presenza ingombrante di politici nella tradizionale ‘passerella’. Plaudiamo a questa formula che ha dato voce al popolo, con un tavolo di presidenza vuoto e una sala strapiena» hanno detto Simone Siotto e Ornella Melis, coordinatori del Movimento disoccupati.

«Le immagini del Piano Sulcis che sono state proiettate ci hanno aperto gli occhi, e manifestiamo pieno appoggio alle iniziative del comitato organizzatore della mobilitazione. Saremo impegnati in prima persona per realizzare l’assemblea popolare a Iglesias, e attraverso internet sensibilizzeremo i giovani di tutti i comuni del Sulcis Iglesiente per favorire la più elevata condivisione della nostra positiva esperienza. Iglesias con la sua storia di lotta non si sottrarrà nel dare il proprio contributo per costruire un futuro migliore – aggiungono Simone Siotto e Ornella Melis -. Sappiamo bene di doverci rimboccare le maniche per poter avere una prospettiva dignitosa… e ce le rimboccheremo. Siamo stufi di una politica inconcludente che per anni ha lasciato che le cose precipitassero fino a questo livello di disperazione sociale!»

Sono stati tanti gli spunti di riflessione sulla storia delle rivendicazioni sociali dell’Iglesiente. Una per tutte la rivolta del pane del 11 maggio 1920, nella quale sette minatori persero la vita e ventisei rimasero feriti tra via Satta e piazza Municipio. Una pagina tragica della storia di Iglesias. Oltre duemila minatori in protesta per la scarsità di viveri entrarono in sciopero per richiedere l’aumento della razione del pane. «Dalla storia dobbiamo trarne i dovuti insegnamenti» è stato il ragionamento dei partecipanti all’incontro. «Non dobbiamo più permettere che le istituzioni portino il popolo all’insurrezione. La tensione sociale che si sta creando deve essere interrotta con significativi interventi per alleggerire le famiglie da una insostenibile condizione di precarietà».

All’incontro ha partecipato anche Ivano Sais, coordinatore del Comitato ‘I figli della crisi’. Ivano, residente a Villamassargia, è ricordato in città anche per il suo passato impegno di rappresentante degli studenti nell’Istituto Baudi Di Vesme. «Sono qui per darvi coraggio – ha detto Ivano Sais -, perché non dobbiamo abbandonarci alla rassegnazione! Noi siamo il futuro! Dobbiamo riappropriarci della nostra vita in maniera concreta e attiva. Il Sulcis Iglesiente ha bisogno di noi giovani per far ripartire l’economia. Ci dobbiamo impegnare tutti in un grande progetto che parte dalla consapevolezza delle potenzialità che stanno in ognuno di noi!»

Invitato all’incontro Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. «Un invito non formale ma sostanziale», ha detto Simone Siotto nel presentare il presidente Bullegas. E così è stato. Il rappresentante del mondo produttivo ha esposto una nutrita relazione sulle problematiche legate al lavoro autonomo con i numeri del comparto.

«9.400 mila imprese iscritte al registro della camera di commercio, alla quale si aggiungono i professionisti, danno oggi occasione di lavoro a oltre 23mila addetti; ma questa parte fondamentale del nostro tessuto economico oggi è messo fortemente a rischio dall’assenza di domanda, dovuto alla disoccupazione che sta dilagando sul territorio – ha detto Bullegas -. Il Movimento Partite Iva che rappresento, sta lottando affinché Voi disoccupati, giovani e non più giovani, possiate presto entrare in modo stabile nel mondo del lavoro. Solo così possiamo pensare di risolvere il problema principale del Sulcis Iglesiente: un territorio ricco di risorse!»

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Cattedrale di Bonaria 1

È stato inaugurato ieri – nel corso di una riunione a Oristano tra i direttori dei media ecclesiali dell’isola e alla presenza del direttore dell’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, don Ivan Maffeis – il portale ufficiale della Conferenza Episcopale Sarda (CES) www.chiesasarda.org .

Realizzato a cura dell’ufficio regionale per le comunicazioni sociali della CES, con il supporto dell’ufficio informatico della CEI, il sito si colloca nel solco di quanto auspicato dai vescovi della Sardegna che in diverse occasioni avevano sottolineato «la necessità di un sempre più organico lavoro di coordinamento e di individuazione di percorsi per dare all’azione della Chiesa in Sardegna un volto sempre più unitario e incisivo, capace di individuare obiettivi rispondenti alle domande poste dalla nostra realtà regionale».

Attraverso le nuove pagine internet e grazie all’utilizzo di una grafica pulita ed essenziale, che offre la possibilità di fruire facilmente dei contenuti e ben si adatta alla natura “istituzionale”, sarà possibile essere costantemente informati in merito alle iniziative promosse a livello regionale dalla chiesa sarda, conoscere i principali appuntamenti ecclesiali regionali, scaricare i documenti ufficiali e consultare i comunicati stampa relativi alle riunioni periodiche dei vescovi della Sardegna.

Il sito, inoltre, descrive la composizione della Conferenza Episcopale Sarda con i nomi e le foto dei vescovi in carica e di quelli emeriti e contiene i dati relativi alla regione ecclesiastica e alle singole diocesi tratte dall’Annuario Pontificio.

Alcune aree tematiche verranno implementate nel corso dei prossimi mesi: si tratta dello spazio “Volti della fede” che presenterà profili biografici di persone significative nel panorama ecclesiale dell’isola e della sezione “Chiesa e Mondo” che aprirà una finestra sul panorama ecclesiale oltre i confini della Sardegna.