25 December, 2025

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Sono in programma domani, a partire dalle 9,30, al Palazzetto dello Sport “Roberto Melis” di Elmas, i campionati regionali di Judo, categorie Esordienti B, Cadetti ed Assoluti.

Alla manifestazione, evento federale clou dell’anno, parteciperanno oltre 200 atleti provenienti da tutta la Sardegna, che si contenderanno il titolo di campione regionale nelle varie classi e categorie. Saranno presenti all’evento il presidente del Comitato regionale FIJKAM Sardegna, maestro Gavino Piredda, e il vice presidente Efisio Mele, nonché vari rappresentanti di istituzioni politiche e sportive.

La gara si svolgerà durante tutta la mattinata con picchi agonistici di livello in particolare dalle ore 11.00 alle ore 13.00 circa.

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Meo Sacchetti 1

Niente da fare. L’Euroleague per la Dinamo Banco di Sardegna si conferma un ostacolo troppo ostico e la quarta sconfitta in quattro partite la allontana quasi definitivamente dalla qualificazione alla seconda fase. La squadra di Meo Sacchetti sul campo dell’Unicaja Malaga regge il confronto solo per un tempo, andando al riposo avanti di un punto, 37 a 36, ma un terzo quarto disastroso, 24 a 7, con un parziale di 19 a 0 (i biancoblu sono rimasti a secco nei primi 8′), ha segnato la seconda parte dell’incontro, aprendo la strada alla netta vittoria della squadra iberica che ha chiuso sul punteggio di 80 a 62.

Meo Sacchetti manda in campo Haynes, Petway, Logan, Alexander ed Eyenga, il coach del Malaga Plaza risponde con Suarez, Hendrix, Kuzsminkas, Markovic e Smith. I padroni di casa partono forte con Jackson, risponde Logan con una splendida “tripla”. Malaga opera il primo allungo con Kuzsminkas, 12 a 5, ma la Dinamo, nonostante alcuni falli di troppo, reagisce con Petway, Haynes e Stipcevic. Una “tripla” di Jack Devecchi chiude i primi dieci minuti sul 20-16 per l’Unicaja. L’avvio del secondo quarto è favorevole alla Dinamo che va a segno con Jarvis Varnado e due “triple” di Marquez Haynes e con un parziale di 10-0 va avanti di 5: 24 a 29.

Unicaja “lima” quattro punti di ritardo e va al riposo sotto di un solo punto 36-37.

Al ritorno in campo dall’intervallo lungo la partita cambia volto e la Dinamo sparisce dalla scena. L’Unicaja piazza un parziale di 19-0 e chiude il tempo sul 60 a 44.

L’ultimo quarto non ha storia, la Dinamo prova a rientrare in partita ma ogni suo sforzo è vano e l’Unicaja chiude sull’80 a 62, infliggendo alla Dinamo un’altra pesante batosta.

La fotografia del periodo nero della Dinamo è David Logan, ancora una volta irriconoscibile, l’ombra dello straordinario giocatore simbolo della Dinamo del “triplete”.

«Noi abbiamo fatto non una buona partenza ma siamo riusciti a recuperare con una discreta difesa, trovando in attacco tiri aperti e buone soluzioni che ci hanno permesso di fare canestro e non farli andare in contropiede – ha commentato Meo Sacchetti -. Nel secondo tempo loro hanno iniziato con pressione importante che ci ha messo in una condizione di grande sofferenza fisica, non abbiamo trovato cose facili e ci siamo trovati a giocare negli ultimi secondi delle azioni con tiri affrettati mentre loro hanno trovato tanti contropiede e rimbalzi in attacco che hanno sbloccato la partita. Tanti sono nati dai nostri brutti attacchi, noi abbiamo avuto problemi di falli con i nostri lunghi e abbiamo dovuto rincorrere alcune soluzioni.»

C’è poco tempo per riposare e riordinare le idee, perché lunedì sera, alle 20.45, sarà nuovamente campionato, al Paladelmauro di Avellino, contro la Sidigas, e per spezzare la serie negativa di tre partite, tra campionato ed Eurolega, ci vorrà decisamente un’altra Dinamo.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha partecipato ai lavori della Conferenza delle Regioni periferiche marittime d’Europa, nella sala convegni della Fiera di Firenze.
«Le disposizioni normative comunitarie riconoscono formalmente che l’insularità è una condizione di svantaggio strutturale che ostacola lo sviluppo economico e sociale di alcuni territori dell’Unione, ma non sono ancora corrisposte linee di finanziamento mirate o azioni specifiche indirizzate in maniera esclusiva alle regioni insulari.»

I lavori dell’Assemblea generale della CRPM, al 43º appuntamento, hanno messo al centro l’approfondimento dei vari aspetti che determinano svantaggio, confrontando le differenti esperienze territoriali per trovare soluzioni comuni. Nella sua relazione il presidente Pigliaru ha messo l’accento sulla condizione di insularità, «non solo un dato geografico ma uno sviluppo storico e culturale differenziato, che ha creato una forte identità ma anche un importante svantaggio competitivo influenzando negativamente le prospettive di crescita. La situazione periferica e la scarsa accessibilità – ha spiegato – creano seri ostacoli allo sviluppo economico e sociale, in quanto determinano costantemente costi aggiuntivi. Ma la discontinuità territoriale data dall’insularità crea svantaggi superiori e specifici, mettendoci fuori, di fatto, dalla rete dei trasporti e dell’energia. Discontinuità territoriale per noi significa non avere il metano, non potendo diluire i costi di distribuzione lungo il percorso. Ma vuol dire anche molto altro, a partire dal costante rischio di posizioni monopolistiche sul fronte dei trasporti. Su questo, in particolare, la Commissione europea deve finalmente capire che non può far solo riferimento al libero mercato: per le isole servono deroghe specifiche perché hanno problemi specifici. Nel momento in cui le politiche di coesione si traducono essenzialmente in politiche di connessione in rete, è chiaro che la condizione insulare rende necessarie politiche di integrazione diverse da quelle continentali».»

Francesco Pigliaru ha poi sottolineato come però il problema sia stato «sempre sottovalutato non solo dall’Italia ma anche dall’Unione Europea. La programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali non sembra infatti averne tenuto sufficientemente conto. È tempo di cambiare rotta – ha detto il presidente della Regione – e di inaugurare una nuova stagione di rapporti politici e istituzionali, di occasioni di integrazione e di riequilibrio di poteri che costituiscano il quadro della nuova specialità, in modo che la rivendicazione di pari opportunità delle regioni insulari possa declinarsi in atti concreti, capaci di ridurre lo svantaggio. E bisogna farlo subito, perché l’assenza di una tutela mirata e calibrata rischia di non rispondere alle nostre aspettative non solo nella attuale fase di programmazione ma anche nella prossima. Nel momento in cui si aprirà il negoziato sui criteri per l’assegnazione dei finanziamenti, sarà cruciale far valere il principio della specialità proprio per favorire l’adozione di misure specifiche e di risorse adeguate a favore delle isole. Sappiamo che non mancheranno difficoltà e qualche resistenza per il riconoscimento, nei fatti, di quella attenzione particolare prevista nella Costituzione europea. È necessario perciò un lavoro di squadra per riuscire a consolidare un livello elevato di attenzione sulla questione – ha concluso Francesco Pigliaru -. Sono problemi specifici, più facciamo chiarezza e meglio possiamo aggredirli senza ricorrere a generiche compensazioni. L’assistenza non ci interessa e va contro lo sviluppo. Ciò che serve sono interventi mirati e duraturi che garantiscano alle isole un più agevole avvicinamento alle aree più sviluppate dell’Unione europea».

Francesco Pigliaru 371

 

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La Sardegna paga un prezzo altissimo al diabete mellito: è la regione, infatti, che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1, poiché l’incidenza del diabete infanto-giovanile è di oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia i nuovi casi annuali registrati si aggirano intorno a 6-7 per 100.000 abitanti. Nel resto del mondo questi numeri vengono raggiunti solo dalla Finlandia. Ogni anno, in Sardegna, abbiamo circa 700 nuovi casi di diabete tipo 1, che è quello che richiede almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulina per la sopravvivenza. Non ci sono dati ufficiali per quanto riguarda l’incidenza del diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, alcune fonti portano a ipotizzare un numero approssimativo di almeno 5.000 nuovi casi all’anno.

Attualmente in Sardegna il numero dei diabetici (tipo 1 e tipo 2) è di oltre 50.000. Se a questi si aggiunge il cosiddetto diabete ignoto si raggiunge facilmente un numero, approssimato per difetto, di oltre 80.000 persone interessate. Questo significa altrettanti nuclei familiari, con circa 250-300.000 persone in totale, quasi il 20 per cento della popolazione sarda, che hanno a che fare con problemi legati alla gestione della malattia diabetica. In effetti, il diabete mellito è da ritenersi una vera e propria emergenza sociosanitaria, non solo in Sardegna ma in tutto il mondo.

E’ da sottolineare che il diabete mellito di tipo 2 – il cosiddetto diabete dell’adulto – è in costante e drammatica crescita per vari motivi: tra i principali, gli inadeguati modelli di vita, una scorretta e squilibrata alimentazione unitamente a una scarsa o totalmente assente attività fisica.
Questi numeri pongono numerosi problemi di carattere assistenziale, sociale, lavorativo, scolastico. Le Nazioni Unite proclamano ogni anno la Giornata Mondiale del Diabete, che sarà organizzata per il 2015 a Cagliari dall’ Associazione per il Diabete Infantile Giovanile e dell’Adulto Sarda ( Adig Sarda ) e dal Coordinamento delle Associazioni Diabete Regione Sardegna.
E’ previsto un incontro alla presenza di esperti con la partecipazione dei diabetici della Sardegna sul tema “Sviluppo della nutrizione: arrestare l’epidemia di diabete attraverso una sana alimentazione”, che si concentrerà sulla sana alimentazione come fattore-chiave nella lotta contro il diabete e pietra angolare della salute e dello sviluppo sostenibile.

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questa mattina è intervenuto al convegno “La riforma della scuola – Novità e criticità”, organizzato dalla Onlus Ierfop. Nel corso del dibattito, Cristiano Erriu ha sottolineato tra le altre cose che 1in merito al diritto all’istruzione e allo studio per gli studenti con disabilità, esistono una serie di fabbisogni che coinvolgono il nostro Assessorato, almeno per la parte relativa al patrimonio e al demanio: ci sono le condizioni per far partire progetti pilota fortemente mirati a dare risposte a necessità specifiche, per esempio a favore di iniziative che consentano di realizzare strutture e fornire servizi informativi, anche con residenzialità, all’interno di un’offerta di eccellenza. È una sfida che la Regione deve giocare e nella quale la Giunta crede molto. È un’attenzione che merita tutto il mondo dell’associazionismo sociale che tutela e rappresenta le persone con disabilità. Se vi saranno progettualità di alto profilo, magari aperte a un mondo più vasto – penso per esempio ai Paesi africani -, saremo pronti a confrontarci e a fare tutti i passi opportuni per sostenerle».
Cristiano Erriu 1

 

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Argea, l’Agenzia regionale per la gestione ed l’erogazione degli aiuti in agricoltura, ha avviato sulla base dell’esito istruttorio delle domande presentate, la procedura per le assegnazioni individuali dei diritti di impianto viticolo presenti nella riserva regionale.

Il bando prevede la cessione a titolo oneroso di diritti di impianto dalla riserva regionale a:
– imprenditori agricoli, al fine di piantare vigneti per la produzione di vini a Denominazione di Origine (D.O.) e ad Indicazione Geografica (I.G.) la cui produzione abbia sicuri sbocchi sul mercato (sottointervento 1);
– enti di ricerca, istituti scolastici ad indirizzo agrario che conducono vigneti sperimentali, associazioni senza scopo di lucro con finalità didattica-educativa. I diritti di impianto sono inoltre attribuibili per progetti di agricoltura sociale, didattica-educativa e per la conversione di vigneti impiantati esercitando diritti sperimentali in vigneti per la produzione di vini da commercializzare (sottointervento 2).

Vigneti Is Solinas 25

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A Malaga tra alcuni minuti, alle 20.45, è in programma la sfida tra Unicaja Malaga e Dinamo Banco di Sardegna per la quarta giornata del girone della Turkish Airlines Euroleague. Una prima assoluta tra queste due squadre che si contendono la quarta sfida della regular season 2015/2016, gli spagnoli si presentano con all’attivo tre vittorie e i sardi alla ricerca del primo successo europeo. Un match che potrebbe essere avvincente e acceso, come si augurano i molti tifosi sardi giunti in Spagna per sostenere i giganti biancoblu.

È l’assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli a proporre l’analisi dell’avversario che questa sera la Dinamo affronterà. «Malaga è una squadra molto solida che sta facendo benissimo in Europa e un po’ di fatica in campionato. L’Unicaja ha un roster lunghissimo che può permettersi di schierare dieci giocatori con un minutaggio che va tra i 12 e i 24 minuti, che fa del gioco interno una delle caratteristiche principali – spiega Maffezzoli -. Brilla la stella di Kuzminskas che, dopo un europeo giocato ad altissimo livello, sta producendo 17 punti a partita con un mirabolante 73% da 2 punti a cui unisce anche 2 rimbalzi offensivi. La cabina di regia è affidata a Markovic, serbo visto anche a Treviso ad inizio carriera, che sta illuminando il campo con i suoi 7 assist di media. Lo spot di guardia titolare è affidato a Jamar Smith (già affrontato quando vestiva la maglia di Bamberg) tiratore mortifero. Anche gli esterni che entrano dalla panchina possono avere grandissimo impatto: Nedovic e Jackson sono infatti capaci di prove balistiche importanti. Ma grandissimo impatto possono avere i lunghi: nel quintetto troviamo l’ex Avellino Will Thomas e l’ex Milano capaci di produrre rispettivamente il 62 ed il 79% da 2 punti. Dalla panchina coach Plaza può contare su  Suarez, giocatore solido ed esperto, l’ex Bilbao German Gabriel e il veterano Fran Vazquez».

Meo Sacchetti 1

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Ignazio Locci 3 copia

«Il centrosinistra non sfugga dalla discussione e si assuma immediatamente le sue responsabilità reperendo i 2 milioni di euro necessari per il proseguo della normale attività dei Beni culturali della Sardegna (musei, siti archeologici, biblioteche), oggi a rischio chiusura a causa della penuria di risorse.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«In ballo ci sono circa 600 posti di lavoro che, alla luce dei fondi attualmente a disposizione, potrebbero essere cancellati per colpa di una Giunta regionale che valorizza e salvaguarda la Cultura soltanto a parole – aggiunge Locci -. Per questo ho presentato un ordine del giorno urgente, sottoscritto dai colleghi del centrodestra, con il quale impegno la Giunta a intervenire con determinazione per scongiurare il pericolo di interruzione dei rapporti di lavoro degli addetti alla gestione e valorizzazione dei Beni culturali sardi che, tra gli altri aspetti, rappresentano un’importante componente turistica dell’isola.»

«In sostanza, il bilancio di previsione per l’anno 2015 della Regione prevede una competenza pari a circa 14 milioni di euro per i costi del personale che si occupano dei Beni in questione. Tale stanziamento, tuttavia, non sarebbe in grado di garantire la copertura dei progetti per tutto il 2015. Ecco perché la Regione – conclude Ignazio Locci – ha il dovere di intervenire per scongiurare un’ulteriore emergenza sociale e culturale, individuando, tramite una legge urgente, i 2 milioni di euro indispensabili per evitare in un colpo solo ripercussioni su occupazione, cultura e turismo.»

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L’Ente acque della Sardegna ha pubblicato l’avviso per l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse all’incarico di direttore generale dell’Ente.

Possono presentare domanda coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti:
– diploma di laurea (DL – Lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di
lauree specialistiche (LS Lauree specialistiche nuovo ordinamento) in materie giuridiche, tecniche o
economiche;
– cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea con adeguata conoscenza
della lingua italiana;
– godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
– dirigenti del “Sistema Regione” e dirigenti estranei al Sistema Regione con comprovata professionalità nel settore dei sistemi idrici e con esperienza nella direzione di sistemi organizzativi complessi di medie o grandi dimensioni per almeno cinque anni nei dieci anni precedenti.

Le candidature dovranno essere pervenire entro le ore 14.00 del 16 novembre 2015 all’Ufficio di segreteria dell’Enas, in via Mameli n. 88 a Cagliari esclusivamente con consegna a mano o con trasmissione via posta elettronica certificata (PEC) alla casella segreteria@pec.enas.sardegna.it .

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L’assessorato regionale della Sanità ha pubblicato la graduatoria provvisoria per l’ammissione in soprannumero di 3 laureati al corso triennale di formazione specifica in medicina generale anni 2015/2018.
Gli interessati potranno richiedere la correzione di eventuali errori materiali all’Assessorato, che provvederà entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria sul Buras.
I candidati collocati ai primi 3 posti della graduatoria riceveranno una comunicazione scritta e, entro 7 giorni dal ricevimento, dovranno comunicare l’accettazione o il rifiuto all’inserimento nel corso.
Per l’ammissione al corso i vincitori, unitamente alla comunicazione devono indicare la sede didattica prescelta, tra le due sedi regionali di Cagliari e Sassari, per la frequenza del corso il cui avvio è fissato per il 24 novembre 2015.
In caso di mancata comunicazione entro il termine indicato il candidato sarà considerato decaduto.
I candidati utilmente collocati nella graduatoria ed iscritti a scuole di specializzazione in medicina e chirurgia dovranno, inoltre, presentare una dichiarazione con la quale esprimeranno la volontà di partecipare al corso triennale per la formazione specifica in medicina generale e di rinunciare al percorso formativo specialistico già intrapreso, in quanto incompatibile.
L’assessorato della Sanità ha, inoltre, reso disponibile l’elenco degli esclusi