25 December, 2025

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Partenza falsa per la VBA/Olimpia nel girone B del nuovo campionato di B1 di volley 2015/2016. L’Edilfox Sol Caffè Grosseto ha violato il Palazzetto dello sport di Sant’Antioco con il punteggio di 3 set a 1 (25 a 19, 22 a 25, 25 a 19, 25 a 17).
La VBA/Olimpia è parsa in ritardo di condizione ed ha sofferto fin dalle battute iniziali la maggiore aggressività della squadra toscana che ha fatto suo il primo set con un netto 25 a 19.
Nel secondo set la VBA/Olimpia, trascinata dal suo impareggiabile pubblico, ha sbagliato meno ed ha accumulato un buon margine di vantaggio che ha saputo amministrare chiudendo il set sul 25 a 22 e riportandosi così in parità: 1 a 1.
La partita della squadra di Adrian Pablo Pasquali è finita praticamente qui, perché è ritornata molto fallosa in ricezione, in difesa e in attacco e i toscani hanno ripreso a macinare gioco e punti, chiudendo il terzo set 25 a 19 ed il quarto 25 a 17.
Il coach isolano le ha tentate tutte, nel quarto set ha impiegato a lungo un sestetto “basso” tenendo in panchina Damir Kosmina e Max Di Franco, ma la situazione non è cambiata.
La sconfitta brucia, soprattutto per il modo netto in cui è maturata ma non è il caso di fare drammi. Oggi l’unica certezza è che Adrian Pablo Pasquali ha tanto da lavorare per trovare la sua nuova squadra.
Sugli altri campi, la Foris Index ha superato la Roma 7 Volley per 3 a 1, la Monini Spoleto ha battuto i Lupi Santa Croce per 3 a 2, la OSGB United Service ha violato il campo della Medea Montalbano per 3 a 2 e in serata la Pallavolo Carpi ha battuto nettamente l’esordiente Pallavolo Sarroch per 3 a 0 (25 a 21, 25 a 19 e 25 a 17).

Time out VBA-OlimpiaAdrian Pablo Pasquali 3 copia Muro della VBA-Olimpia

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«Un genio come Leonardo da Vinci avrebbe ammirato tantissimo questa Esposizione universale». Con questa battuta ad effetto il segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, John Kerry, ha aperto ufficialmente la sua visita a Expo Milano 2015. Accolto dal commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e dal Ministro per gli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, Kerry nel suo discorso di apertura ha dimostrato vivo apprezzamento per l’Italia e l’Esposizione Universale, strappando applausi a scena aperta quando ha letto una breve parte dello speech in italiano.

Davanti ad una platea ricca di personalità ed autorità, dall’ex presidente del Consiglio, Mario Monti, al presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, da Letizia Moratti a Emma Marcegaglia, il Segretario americano ha incentrato il suo intervento sulla necessità di garantire cibo sano e sufficiente per tutti, con uno sguardo rivolto al futuro, preoccupato per le generazioni che verranno, e determinato nell’apportare cambiamenti concreti. Le parole di Kerry suonano quasi come imperativi: «Dobbiamo imparare a gestire meglio il cibo che abbiamo» ha detto, e poi, ricordando il grave problema del cambiamento climatico e l’influenza negativa che questo ha sulla sicurezza alimentare, ha assicurato l’impegno degli Stati Uniti a lavorare con l’Italia e proprio per trovare soluzioni condivise.

John Kerry non ha la bacchetta magica ma ha esortato «tutte le nazioni ad impegnarsi e unirsi per intervenire velocemente. E’ necessario essere più creativi ed essere più flessibili». Solo in questo modo, secondo John Kerry, «possiamo far fronte al problema della malnutrizione e della fame, provando, tutti insieme, a sconfiggerlo».

Giuseppe Sala, nel suo intervento, ha voluto rimarcare che «la presenza degli Stati Uniti a Expo Milano 2015 è un grande successo, visto che le visite al Padiglione americano hanno superato i cinque milioni». Il Commissario Unico ha ricordato l’importanza dell’Esposizione universale, occasione unica e irripetibile per discutere di tematiche cruciali per l’avvenire del pianeta: «Ieri, in occasione del World Food Day abbiamo ospitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, nei mesi scorsi Michelle Obama e il segretario americano dell’Agricoltura, Tom Vilsack e oggi è un grande onore avere qui John Kerry”.

Il discorso di John Kerry è stato preceduto dalle parole del ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni: «La presenza americana qui conferma la centralità della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici, che poi sono il cuore di Expo Milano 2015. Speriamo che la nuova agenda delle Nazioni Unite su queste tematiche possa sensibilizzare tutta la comunità internazionale affinché si arrivi a vincere la sfida contro la fame entro il 2030».

La visita di John Kerry è proseguita nel pomeriggio con la visita a Palazzo Italia, dove ha incontrato il Presidente di Expo 2015, Diana Bracco, e successivamente proprio al padiglione degli Stati Uniti.

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Luca Pizzuto 66

Anni fa alla Società Igea SpA sono stati affidati 8 milioni di euro per fare la bonifica dell’area ex Sardamag di Sant’Antioco. È successo invece che, sotto la gestione del centrodestra, Igea non ha fatto le bonifiche, è finita in liquidazione ed è stata travolta da uno scandalo giudiziario. Il centrosinistra ha dovuto prima risanare e togliere dalla liquidazione Igea, processo faticoso concluso a fine settembre, riaffidando  successivamente alla stessa Igea la missione di fare la bonifica. 

Bisogna evitare di perdere altro tempo, ma non bisogna neanche dimenticare che le responsabilità del ritardo sono di chi ha governato nella scorsa legislatura. I consiglieri di centrodestra che oggi raccolgono firme contro il centrosinistra dimenticano che altri consiglieri di centrodestra del territorio sulcitano hanno grosse responsabilità nei ritardi della bonifica dell’area ex Sardamag. 

Luca Pizzuto

Consigliere regionale e coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà

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Su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, la Giunta regionale ha stanziato 600mila euro per la lotta contro gli insetti nocivi. Le somme sono destinate a un programma di lotta ai lepidotteri defogliatori della sughera nella primavera del 2016, con l’obiettivo di contenere e ridurre il grave rischio di ulteriori estese e più intense defogliazioni. I territori interessati dall’intervento saranno selezionati, ultimato il monitoraggio, tra quelli più colpiti dal fenomeno e i trattamenti saranno effettuati fino a completo esaurimento delle risorse disponibili. L’Esecutivo ha poi stabilito di non assoggettare alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) l’intervento per l’impianto di un oliveto superintensivo in località Santa Barbara, nel comune di Sassari. Esclusi da ulteriori procedura di Via, condizionati al rispetto di una serie di prescrizioni, l’intervento denominato “Cava Sa Perda Fitta” in agro del comune di Narcao (CI); l’intervento per la realizzazione di un impianto di frantumazione inerti per il recupero e stoccaggio di rifiuti da costruzione, in Comune di Dorgali (NU); l’impianto di produzione di calcestruzzo e manufatti in calcestruzzo, con l’utilizzo di rifiuti inerti e ceneri da biomasse, nel comune di Serramanna e il progetto relativo alla proroga dell’autorizzazione di coltivazione e ripristino ambientale della cava Silvaredda in agro di Olbia. Giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per l’impianto di trattamento fisico chimico per rifiuti pericolosi/non pericolosi in località Serra Scireddus, nel comune di Carbonia, condizionato a una serie di prescrizioni. L’Esecutivo ha infine anche adottato le disposizioni relative ai requisiti acustici passivi degli edifici. La delibera, prima dell’approvazione definitiva, sarà pubblicata per 15 giorni sul sito di Sardegna Partecipa per essere sottoposta al pubblico dibattito.
All’interno della Programmazione Unitaria 2014-20 (Strategia 1, Investire sulle persone) e su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, la Giunta ha istituito un Fondo per la concessione di “prestiti previdenziali”.

La Giunta regionale, riunita in viale Trento con il vicepresidente Raffaele Paci, venuto meno il Piano Paesaggistico approvato il 25 ottobre 2013, ha deciso di rinunciare al ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale, non essendoci più la motivazione del contenzioso. Allo stesso tempo la Regione ha ripreso i contatti con il Mibact per avviare il percorso finalizzato alla stesura di un nuovo Protocollo d’Intesa. E’ stato anche nominato l’amministratore unico di Enas nella persona di Giovanni Sistu, docente universitario.
E’ stata deliberata, presentata dall’assessore Claudia Firino, la riprogrammazione sugli interventi di edilizia scolastica all’interno del Piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@ con l’approvazione della graduatoria “Scuole Innovative”.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru la Giunta ha dato il via libera alla rimodulazione dell’intervento di ammodernamento tecnologico dell’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari. Approvata anche l’istituzione del Gruppo Tecnico Regionale per la realizzazione del Servizio di Elisoccorso Regionale.

Palazzo della Regione 3 copia

 

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il Coordinatore regionale per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno illustrato ai sindacati regionali lo stato di attuazione del Piano Sulcis aggiornato al 15 ottobre 2015. Nel corso dell’incontro, svoltosi nel palazzo di viale Trento a Cagliari, il presidente della Regione ha anche riferito in merito alle interlocuzioni in corso con il Governo su diversi temi: energia, continuità territoriale, infrastrutture contro il dissesto idrogeologico, istruzione e servitù militari. «Con Roma stiamo lavorando per costruire degli interventi – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – che incidano prioritariamente sui divari determinati dall’insularità. Da parte del Governo c’è l’impegno a stringere i tempi per la messa a punto definitiva del Patto Stato-Regione». Il presidente ha quindi fatto il punto sul lavoro dei tavoli tecnici e politici attivati per il rilancio del settore industriale, che riguardano gli investimenti per il riavvio di Eurallumina e gli impegni (in primis sulla certezza e stabilità delle condizioni di mercato dell’energia) per la cessione e la messa in produzione dello smelter di alluminio di Alcoa. Il Coordinatore del piano Sulcis, Tore Cherchi, si è invece soffermato sull’aggiornamento dei singoli punti del Piano. «Nessun progetto è in stallo – ha detto – nel passato sono stati accumulati ritardi che non possono essere eliminati. Dopo avere rimesso in moto i progetti, l’obiettivo è procedere speditamente».
I fondi (europei, nazionali, regionali e provinciali) ammontano a 602,17 milioni di euro. Rispetto al precedente stato di attuazione di 6 mesi fa, si registra una lieve diminuzione (-1,93 per cento). Le risorse – è stato detto – sono soggette a variazioni e rimodulazioni in seguito al percorso di realizzazione degli interventi.
La Zona franca urbana opera a pieno regime. Il rilevamento del 2 settembre fa registrare un aumento delle imprese che usufruiscono delle agevolazioni fiscali e contributive rispetto a gennaio 2015: le aziende sono 3.282 e il totale dello sgravio fiscale e contributivo già usufruito è pari a 31,2 milioni di euro. La copertura finanziaria disponibile (124,9 milioni) è sufficiente per almeno 3 anni. Da segnalare che, tuttavia, circa 1.100 imprese su 4.375 ammesse al beneficio non stanno ancora utilizzando questa opportunità. L’aiuto fiscale alle imprese è concretissimo: la liquidità iniettata nelle aziende corrisponde a una retribuzione annua di 18mila euro netti di 1.730 lavoratori.
Va avanti l’iter autorizzativo per il progetto di costruzione di un impianto di cogenerazione alimentato a carbone di potenza termica pari a 285 MWt, infrastruttura preliminare alla ripresa produttiva della fabbrica. Intanto è in corso la pratica per la concessione di CIG straordinaria per il triennio necessario per l’investimento e l’avvio a regime dell’impianto. È anche in corso l’avviamento ai corsi di riqualificazione di 320 lavoratori, in funzione degli investimenti di Eurallumina.
Sotacarbo (per cui il piano prevede interventi pari a 38,5 milioni con 30 ricercatori impegnati) ha approvato il piano di attività triennale. I ricercatori con contratto di lavoro precario sono stati stabilizzati.
Da luglio è operativa a Monteponi l’unità di assistenza tecnica alle imprese. In questo periodo sono state sviluppate le azioni che consentiranno di attuare i programmi relativi a infrastrutture per valorizzare i luoghi e per la produzione, la ricerca e la formazione. Il complesso di questa azione vale 55,7 milioni di euro.
Le attività sono in concreto sviluppo e un ruolo decisivo lo sta avendo IGEA che è stata tolta dallo stato di liquidazione. Compiti importanti sono stati assegnati anche ai Comuni. Oltre agli interventi già previsti, sono state istruite le azioni necessarie per avviare la bonifica dell’area ex Sardamag. Entro un mese sarà operativa la convenzione che affida il compito a IGEA (stanziamento di 5,5 milioni di euro).
È stata raggiunta l’intesa tra Governo e Regione per riformare il decreto istitutivo e lo Statuto. La comunità del Parco ha approvato il testo, e la Regione ha fatto quanto di propria competenza. È stato definito anche il testo condiviso per l’Accordo di Programma sul Cammino di Santa Barbara che comprende itinerari con estensione di 400 chilometri. È pronta la delibera per l’avvio del primo programma finanziato con 600mila euro.

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La settimana prossima sarà pubblicato il bando per i caregivers (gli assistenti familiari), entro metà novembre verrà definito e partirà il progetto sperimentale di assistenza domiciliare che vedrà qualificato il ruolo del caregiver e dell’assistente familiare, in collaborazione con l’assistenza infermieristica attuale.
Sono i punti condivisi al termine dell’incontro in Viale Trento, tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre onlus.
Il progetto di assistenza domiciliare infermieristica, proposto da Usala, sarà realizzato in forma sperimentale, limitato nel tempo, basato su indicatori medici precisi e attuato nella ASL 8. Sarà su base volontaria, coinvolgerà un numero massimo di trenta malati di Sla e casi di coma tracheostomizzati. Per ulteriori garanzie di sicurezza, si svolgerà nella zona che è maggiormente collegata al sistema di emergenza – urgenza.
Salvatore Usala, concorde sul progetto sperimentale, ha interrotto lo sciopero dell’alimentazione.

 

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L’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica Militare diventerà una cittadella della solidarietà e del volontariato. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. Il compendio immobiliare di Monte Urpinu, che si affaccia sulla via Guadazzonis, fu costruito negli anni Trenta e nel 2011 è stato ceduto alla Regione dal Demanio dello Stato. Il bene comprende alcuni fabbricati destinati ad alloggi, uffici, magazzini, officine, laboratori, un’autorimessa e impianti sportivi. La superficie complessiva è di 149mila metri quadrati.
«Si tratta di un’importante risorsa territoriale che, per la prima volta, la Regione destinerà alle Associazioni appartenenti al terzo settore – spiega l’assessore Erriu -. Il mondo del volontariato sardo, delle Onlus e del terzo settore è in continua espansione ed è anch’esso una grande risorsa della Sardegna. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno attivare processi che coinvolgono tale mondo nella gestione di questi spazi. Le Direzioni generali dell’Urbanistica e delle Finanze con l’organismo istituzionale, cioè l’Osservatorio regionale del Volontariato, dovranno elaborare un programma di utilizzo e il conseguente disciplinare per stabilire i criteri di assegnazione, naturalmente nel pieno rispetto delle disposizioni in materia urbanistica e paesaggistica». Il programma verrà attuato con un forte coinvolgimento del Comune di Cagliari.
Le organizzazioni di utilità sociale, le istituzioni, fondazioni e Associazioni non aventi scopo di lucro dovranno garantire la fruibilità degli spazi alla collettività e/o per fini di utilità sociale. I locatari, inoltre, dovranno impegnarsi ad affrontare le spese di riqualificazione e manutenzione degli immobili.
Cagliari vista da Monte Urpinu

 

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L’assessore degli Affari Generali, Personale, Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha difeso autonomia e specialità della Sardegna Riforme al convegno sul regionalismo svoltosi a Roma, organizzato dall’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali, Federali e sulle Autonomie, nell’Aula “Marconi” del Consiglio nazionale delle ricerche.
«La specialità ha un grande significato per la Sardegna in relazione a temi molto concreti come i costi dell’energia e la continuità territoriale, questioni reali che riguardano la vita delle persone. Ma è obbligatorio dare alla stessa specialità una dimensione europea perché su molte partite gli interlocutori sono gli uffici di Bruxelles.»
«Dobbiamo individuare – ha aggiunto Demuro – un processo comune di revisione degli Statuti speciali da arricchire con contenuti più moderni». A proposito del dibattito in corso in Sardegna, l’assessore degli Affari Generali ha ribadito che la Giunta guidata da Francesco Pigliaru «non vuole fare passi indietro nel confronto con lo Stato per la difesa della nostra autonomia».
«Le ragioni della specialità sarda – ha sottolineato ancora Demuro – sono sempre attuali, non vanno sacrificate ma valorizzate per costruire un rapporto più corretto ed equilibrato con il Governo centrale. Stiamo lavorando, nelle sedi istituzionali competenti, per garantire alla Sardegna un’autonomia vera, in sintonia con il mutato quadro sociale ed economico e nell’ampia prospettiva delle relazioni, ormai costanti e necessarie, con l’Europa.»
Gianmario Demuro, infine, ha sottolineato l’esigenza di dare concretezza all’attività delle commissioni paritetiche nelle quali le regioni a Statuto speciale vogliono far valere i loro legittimi interessi. Negli interventi degli altri relatori è stato più volte richiamato il caso della Sardegna, «una regione che deve necessariamente fare riferimento, per ragioni storiche e caratteri peculiari, ai valori dell’autonomia e della specialità».
Gianmario Demuro 07

 

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La Giunta regionale ha dato il via libera all’Agenzia regionale Argea per la stipula della convenzione con Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura), che permetterà il riesame delle domande in anomalia delle annualità 2011-2013 derivanti dal refresh sull’uso dei suoli, eleggibili o meno a finanziamento europeo. La convenzione prevede di ampliare le competenze dello Sportello territoriale di servizio al pubblico Agea, gestito da funzionari Argea, che si occuperà di curare la raccolta e l’istruttoria delle richieste di riesame delle domande di agricoltori e pastori. Qualora necessario, si effettueranno anche nuovi controlli in loco finalizzati all’interpretazione delle situazioni controverse.
L’autorizzazione dell’Esecutivo, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è giunta dopo mesi di continue interlocuzioni portate avanti dalla titolare dell’Agricoltura e dal presidente Francesco Pigliaru con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e gli uffici di Agea a Roma.
La convenzione stabilisce che la Regione, attraverso Argea, metta a disposizione le risorse professionali, strumentali e logistiche, mentre Agea si impegna ad assicurare la formazione del personale, l’assistenza tecnica e il supporto operativo al personale addetto allo sportello, le applicazioni informatiche.
Si prevede che dalla prima decade di novembre potranno essere presentate le nuove istanze di riesame ad Argea, che provvederà all’analisi delle pratiche e ai controlli sul posto.

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La Giunta regionale ha stanziato 150mila euro per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà e, in particolare, le attività di soccorso, recupero, trasporto, riabilitazione e rilascio.
L’assessore Donatella Spano, ricordando che sono operanti in Sardegna due centri regionali di recupero (CRAS) situati a Monastir e Bonassai e gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna e i centri provinciali di primo soccorso aperti 24 ore su 24, festivi compresi (fatta eccezione per la Provincia di Nuoro che non ha ancora attivato il proprio centro).
«Abbiamo un patrimonio faunistico di rilievo tutelato da norme di rango comunitario e internazionale. I risultati in termini di successi terapeutici e riabilitativi, quando le distanze e i tempi per il trasporto sono limitati, motivano la scelta di proseguire le attività nei Centri», ha detto l’assessore dell’Ambiente, specificando che occorre assicurare interventi capillari di soccorso, recupero e riabilitazione anche alla fauna marina (tartarughe e mammiferi marini), trattandosi di specie fortemente minacciate nel Mediterraneo, di cui alcune al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane.
Gli stanziamenti saranno divisi, per il 60 per cento della somma, tra le Province, e per il restante 40 per cento tra i soggetti della Rete regionale formata dalle aree marine protette e dai parchi. Per il funzionamento dei Centri di primo soccorso della fauna selvatica terrestre, ferita o in difficoltà sono destinati 90mila euro, ripartiti in parti uguali (quasi 13mila euro) tra le Province, con esclusione di quella di Nuoro, che dispone di residui degli anni precedenti per poter attivare il Centro. Per le operazioni di soccorso, recupero e rilascio della fauna marina, previste in un protocollo del 2009, è stanziata la quota restante di 60mila euro, divisa in 7 parti uguali (circa 8.500 euro) tra i soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina formata dalle cinque Aree Marine Protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula.
Ieri, inoltre, la Giunta ha deliberato 100mila euro per le aree marine protette della Sardegna come sostegno per gli oneri derivanti dalla gestione dei Siti di interesse comunitario (SIC) marini e per favorire la creazione di una rete tra le stesse aree. Le risorse sono ripartite equamente, per 20 mila euro, tra le cinque aree: Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo e Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre.