22 December, 2025

[bing_translator]

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Hanno prestato giuramento questo pomeriggio i quattro nuovi consiglieri regionali Pier Franco Zanchetta, Antonio Gaia, Gianfranco Congiu e Gianni Lampis.

Il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il provvedimento relativo alla sostituzione dei quattro consiglieri regionali dichiarati decaduti dal Consiglio di Ststo. Il presidente Gianfranco Ganau ha letto l’ordinanza cautelare della quinta sezione del Consiglio di Stato, con cui sono state respinte le istanze dei consiglieri esclusi Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu ed ha invitato i subentranti Gianfranco Congiu, Antonio Gaia e Pier Franco Zanchetta ad entrare in Aula e prestare giuramento ai sensi della legge. Dopo aver comunicato l’elezione del consigliere Paolo Truzzu alla carica di vice presidente della Giunta per le elezioni ha informato l’Aula di una nota della stessa Giunta che, prendendo atto della citata sentenza Consiglio di Stato, si propone la sostituzione del consigliere escluso Modesto Fenu con il signor Gianni Lampis.
Successivamente, il presidente Ganau ha informato il Consiglio che, in base alla decisione della conferenza dei capigruppo, i consiglieri potranno intervenire per un tempo massimo di 5 minuti e, subito dopo, ha dato la parola al relatore del provvedimento Anna Maria Busia (Sdl).
Il consigliere Mario Floris, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha affermato che si sta affrontando «un problema con impatto mediatico straordinario che continuerà ancora; non era perciò opportuno contingentare i tempi dato che sono in gioco composizione e prerogative del Consiglio regionale, per questo è sbagliato chiudere tutto con una “sveltina”, mentre occorre chiarezza sui riflessi voto per i singoli consiglieri».
Il presidente ha risposto che quella dei capigruppo è una proposta rivolta all’Aula e l’ha sottoposta al voto del Consiglio, da cui è stata approvata.
La consigliera Busia, aprendo la sua relazione, ha dichiarato che «le sentenze vanno rispettate anche quando non sono gradite le motivazioni e la vicenda imponeva un percorso molto dettagliato senza margini di discrezionalità, altrimenti si sarebbe posta in dubbio la facoltà del giudice di intervenire sulla procedura elettorale; serviva in altri termini una attuazione concreta della decisione perché questo era il mandato della Giunta delle elezione nel rispetto di tutte le persone coinvolte a vario titolo, compresi gli elettori». «Sul punto – ha proseguito – c’è peraltro una decisione delle sezioni unite civili della Cassazione del 2004 che esclude la possibilità di porre un problema di esecutività della pronuncia giudiziale, che come tale non richiede alcuna forma di ottemperanza ma solo la presa d’atto; inoltre non ha rilevanza l’omissione relativa al quarto consigliere subentrante perché si affermavano comunque la decadenza degli altri esclusi ed il criterio per la loro sostituzione». «ll Consiglio – ha detto ancora la Busia – doveva prendere atto delle determinazioni della sentenza, anche per ciò che concerne la composizione dell’Assemblea nella sus articoloazione di maggioranza ed opposizione; su questo la Giunta per le elezioni ha indicato Vanni Lampis come da verbale della Corte d’Appello e tale decisione viene ora proposta all’Aula».
Il consigliere Mario Floris (Misto), ha ribadito che a suo avviso «la vicenda mette in gioco non solo diritti ed interessi di persone ma la stessa credibilità dell’istituzione regionale; si è verificato un fenomeno che ha trasformato i consiglieri regionali in operatori del diritto incartando di fatto il Consiglio e delineando ipotesi di grande incertezza anche per il futuro». «D’altra parte – ha aggiunto – la giurisprudenza della Corte dei conti indica precise responsabilità per gli atti compiuti dagli organi politici». Floris ha concluso annunciando il suo voto contrario, «perché l’argomento non compete all’Aula e gli errori dei giudici devono essere corretti dai giudici».
Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta, ha espresso alcuni dubbi sulla relazione della consigliera Busia e pur non volendo entrare entro nel merito, ha sostenuto che «il Consiglio non può decidere chi ne fa parte», annunciando che non parteciperà allo scrutinio.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha osservato che «per fugare ogni dubbio, è importante ribadire che il Consiglio non è un’aula di tribunale e non decide le sorti di nessuno ma deve essere rispettoso delle decisioni degli organi giurisdizionali, come ha chiaramente spiegato la collega Busia». «Non stiamo interpretando nulla – ha detto ancora il consigliere – ma solo prendendo atto di quando deciso a suo tempo dalla Corte d’Appello di Cagliari in relazione alla situazione del signor Gianni Lampis; non ci sono quindi situazioni di illegittimità».
Il consigliere Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia) ha premesso che non si vuole mettere in discussione la decisioni dell’autorità giudiziaria, ma a suo giudizio si è creata una situazione strana, in cui «da una parte il Consiglio ha piena autonomia legislativa in materia elettorale al punto che può escludere oltre 100.000 elettori dalla rappresentanza mentre, dall’altra, deve subire decisioni dello Stato che stravolgono la legge elettorale; allora non si capisce in cosa consista l’esercizio della competenza legislativa esclusiva». «Stiamo per prendere una decisione – ha proseguito – che sicuramente darà spazio ad altri momenti di confusione istituzionale; la sentenza va rispettata ma essa stessa non appare rispettosa della volontà degli elettori».
Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha assicurato la partecipazione del suo gruppo al voto, il cui significato è quello di «affermare la correttezza dell’operato della Giunta per le elezioni; noi, a suo tempo, non abbiamo votato la legge elettorale e ne abbiamo denunciato le carenze, ma ora bisogna affermare la dignità delle istituzioni e su questo non sono ammesse speculazioni».
Il consigliere Mario Floris (Misto) ha manifestato critiche sul provvedimento in discussione: «Non siamo giudici né giuristi e mi chiedo perché la Giunta abbia deciso da sola a luglio senza un passaggio in Assemblea mentre ora vuole trasferire il problema al Consiglio». «Da allora ad oggi – ha concluso – non è successo nulla, anzi tutti i giuristi consultati hanno detto che la Giunta non ha nessun potere».
Il capogruppo di Sel Daniele Cocco, ha affermato la necessità di rispettare la sentenza come ha dimostrato la collega Busia, osservando che «prima non si è arrivati in Aula a causa della sospensiva del Consiglio di Stato; poi tutti possono tutelare i loro diritti nelle sedi opportune come potrebbe fare anche il mio partito ma il voto cui siamo chiamati non riguarda queste situazioni».
Il consigliere Paolo Truzzu (Fdi) ha annunciato il voto favorevole, definendo la relazione della consigliera Busia «chiara ed esaustiva; nessuno si può sostituire agli organi giurisdizionali e del resto il verbale della Corte d’Appello con cui veniva indicato Lampis come 24esimo consigliere dell’opposizione, non lasciava spazio ad interpretazioni diverse».
Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha precisato che il Consiglio è chiamato a prendere atto sentenza del Consiglio di Stato ma, ha specificato, «la questione riguarda le istituzioni ed il Consiglio non può fare una cosa diversa da quella che si accinge a fare; non si può mettere in discussione la presa d’atto una sentenza, poi la vicenda proseguirà in altre sedi ma ciò non riguarda il Consiglio regionale che, a questo punto, deve riprendere a lavorare al servizio della Sardegna».
Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente Ganau ha messo in votazione il provvedimento, che il Consiglio ha approvato con 40 voti favorevoli ed uno contrario.
Al termine dello scrutinio ha prestato giuramento il nuovo consigliere regionale Gianni Lampis.
L’Aula è passata poi all’esame del secondo punto all’ordine del giorno: il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale per l’approvazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2014.
Il presidente Ganau ha dato la parola al relatore del documento, il presidente della Terza commissione “Bilancio” Franco Sabatini.
Il relatore  ha ricordato che il rendiconto «è stato elaborato per l’ultimo anno ai sensi della legge regionale di contabilità n. 11 del 2006. A decorrere dal 2015, infatti, il consuntivo sarà redatto secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, provvedimento che  consente di rinviare all’esercizio 2016 l’adozione da parte della Regione dei principi applicati riguardanti la contabilità economico-patrimoniale e l’attuazione del bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate».
Il presidente della Terza Commissione ha poi elencato nei dettagli i risultati di bilancio del 2014: «Si evidenzia un disavanzo al 31 dicembre 2014 di quasi 505 milioni di euro determinato dall’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione di euro 530 milioni per la copertura della reiscrizione dei residui perenti in conto capitale in applicazione del decreto legislativo n. 118 del 2011. Disavanzo che, dopo l’accertamento straordinario dei residui attivi e passivi, è stato rideterminato al 1°gennaio 2015 in oltre un miliardo di euro (1.005.625.656,65), al netto del debito autorizzato e non contratto di 504.971.572,63».
Sabatini ha concluso il suo intervento sollecitando una rapida approvazione del provvedimento.
Il presidente Ganau ha quindi dato la parola alla Giunta. L’assessore al Bilancio Raffaele Paci, dopo aver annunciato il parere favorevole dell’esecutivo, ha sottolineato che «il fondo di accantonamento consentirà nel corso degli anni un graduale riassorbimento del disavanzo con chiaro sollievo degli enti locali che hanno il problema delle somme perenti».
Non essendoci dichiarazioni di voto, l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli che sono stati approvati in rapida successione. Prima del voto finale, il presidente Ganau ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno della minoranza contro la legge n. 107 sulla riforma della scuola e del sistema dell’istruzione.
Alessandra Zedda (Forza Italia) ha illustrato il documento chiarendo la ratio dell’iniziativa: «La scuola attraversa un momento di grave difficoltà – ha detto Zedda – insegnanti, alunni e genitori sono davanti a uno dei periodi più difficili. La riforma è lesiva delle leggi e della Costituzione. Ciò che appare ancora più grave è che viene disatteso l’articolo 5 dello Statuto che afferma l’autonomia e la specificità della scuola sarda».
Alessandra Zedda ha quindi sollecitato l’impugnazione da parte della Regione della legge 107 davanti alla Corte Costituzionale offrendo la disponibilità della minoranza a un accordo per una battaglia unitaria nei confronti del Governo.
Sull’argomento è intervenuta Anna Maria Busia (Cd) che ha chiesto una sospensione di cinque minuti accordata dal presidente Ganau.
Alla ripresa dei lavori, ha preso la parola il presidente della Giunta Francesco Pigliaru. «La scuola è uno degli argomenti fondamentali attorno a cui ruotano le speranze della Sardegna – ha detto il presidente – il Progetto “Iscola” è stato finanziato con 190 milioni di euro. E’ un argomento che va affrontato con serietà. Questo ordine del giorno crea qualche difficoltà perché non consente una riflessione approfondita». Francesco Pigliaru ha poi affermato di condividere alcuni punti del documento, in particolare il riferimento al dramma dei docenti sardi costretti a migrare in altre regioni: «Il tema è serio – ha sottolineato Pigliaru – così come è urgente rivedere i parametri con i quali lo Stato calcola gli organici della scuola sarda. Un ragazzo del Sud perde due anni di competenze rispetto a uno del Nord. Noi abbiamo il dovere di fare proposte allo Stato italiano. Siamo disposti a un confronto e ad accogliere suggerimenti che possano migliorare la situazione. Serve però una riflessione più ampia». Il presidente ha quindi chiesto il ritiro dell’odg e proposto una giornata di dibattito sul tema della scuola e dell’istruzione in generale.
A Frqncesco Pigliaru ha risposto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «Prendiamo atto delle dichiarazioni del presidente e delle interlocuzioni che ci sono in atto con il Governo. Avremmo voluto però una presa di posizione netta e decisa per quelle parti della legge che sacrificano diritti e interessi dei docenti sardi. Su questo aspetto insistiamo e vorremmo che ci fosse una maggiore attenzione da parte della Giunta». Pietro Pittalis ha quindi chiesto una breve sospensione per verificare la disponibilità al ritiro del documento da parte degli altri gruppi di minoranza.
La richiesta è stata accolta dal presidente Ganau che ha sospeso la seduta per alcuni minuti.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto il capogruppo dei riformatori Attilio Dedoni. «Cogliamo con favore la disponibilità del presidente Pigliaru a discutere di scuola, il problema è serio e va dibattuto attentamente – ha detto Dedoni – la questione è complessa e non riguarda solo la “buona scuola”, non è corretto però che si discuta fuori da quest’aula». Attilio Dedoni ha quindi proposto di convocare una seduta straordinaria del Consiglio per la prossima settimana.
Sulla proposta di Dedoni è intervenuto il capogruppo del Pd Pietro Cocco che ha invitato l’opposizione al ritiro dell’ordine del giorno e offerto la disponibilità della maggioranza a dedicare  un’intera giornata all’argomento, proponendo la data del 22 settembre.
Ha quindi preso la parola il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «L’ordine del giorno chiedeva alla Giunta di impugnare la legge. Abbiamo capito che non c’è la volontà politica ad accogliere la nostra proposta. La subordinata è parlare di scuola – ha affermato l’esponente della minoranza – è una magra consolazione, mi fido della capacità del presidente Pigliaru di stupirci con soluzioni alternative rispetto a quelle proposte da noi. Se questo dibattito servirà a fare chiarezza ben venga. Si vada pure a martedì 22».
Gianfranco Ganau ha quindi preso atto del ritiro dell’ordine del giorno da parte dell’opposizione e annunciato la convocazione del consiglio per martedì 22 settembre che dovrà essere ratificata dalla conferenza dei Capigruppo.
L’aula è quindi passata alla votazione finale del Rendiconto della Regione per l’esercizio finanziario 2014 che è stato approvato con 30 voti favorevoli.
Il presidente del Consiglio Ganau ha quindi aperto la discussione sulla Pl 239 ed ha concesso la parola al primo firmatario e relatore del provvedimento, Gianmario Tendas (Pd). L’esponente della maggioranza ha, in apertura del suo intervento rivolto un ringraziamento ai componenti la Quinta commissione consiliare ed in particolare ai rappresentanti le forze dell’opposizione per la “collaborazione e la disponibilità” mostrata nel confronto sulla proposta di legge (approvata in commissione all’unanimità) che in sostanza aggiorna le disposizioni contenute nella legge regionale n. 39 del 1956, in particolare per quanto attiene le acque interne e lagunari con «l’obiettivo di definire un quadro normativo più chiaro ed efficace che riafferma la legittima titolarità sui beni oggetto di concessione e l’esclusività delle attività di pesca ma che definisca e uniformi su tutto il territorio regionale le misure di tutela dei compendi e la repressione delle pratiche illecite».
Per quanto attiene quest’ultimo aspetto, il consigliere Tendas ha più volte ribadito l’opportunità di una normativa più stringente, tale da scongiurare le diverse situazioni di tensione che si registrano tra gli addetti alla vigilanza e i trasgressori delle norme che regolano le attività di pesca in laguna e nelle acque interne.
Il consigliere del Pd, Antonio Solinas ha denunciato il perdurare di situazioni “illegalità” nei compendi ittici di proprietà della Regione che sono stati dati in concessione alle cooperative o ai consorzi di cooperative e che «oggi non possono contare su efficaci strumenti legislativi per far cessare il fenomeno delle ruberie».
Antonio Solinas ha quindi auspicato una rivisitazione delle gestioni e una rivalutazione dei compendi ittici dal punto di vista ambientale. «Il settore pesca – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – può dare molto di più alla Sardegna, sia in in termini di occupazione che di reddito». Antonio Solinas ha concluso con l’invito a scongiurare il rischio che «in pochi siano chiamati a gestire un bene pubblico mentre è opportuno che chi rispetta le regole per l’utilizzo degli stagni deve poterci lavorare».
L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nell’esprimere il parere favorevole della Giunta alla Pl 239 ha sottolineato i numerosi problemi che derivano dal perdurare delle attività illegali. L’assessore Falchi ha inoltre ribadito che i «compendi ittici sono un bene dei territori e che come tali devono essere utilizzati per generare maggiori posti di lavoro». «Con questa norma mettiamo ordine nel settore – ha concluso Elisabetta Falchi – e lavoreremo per garantire un migliore sfruttamento della risorsa pesca e garantire la tutela degli equilibri delle lagune».
L’Aula ha quindi approvato il passaggio agli articoli e il presidente del Consiglio Ganau ha annunciato la presentazione di un emendamento (Tendas e più) che sostituisce l’intero articolo 1 (Vigilanza e sanzioni) e sul quale hanno espresso parere favorevole sia la Giunta che il relatore.
Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha fatto osservare che al comma 3 dell’emendamento si prevede di reimmettere in acqua all’interno dello specchio acqueo dal quale è stato prelevato, il pescato prelevato senza il consenso del concessionario. «Tale disposizione – ha dichiarato Michele Cossa – rischia di essere di difficile applicazione e c’è il rischio di far morire il pescato». Michele Cossa ha quindi proposto con un emendamento orale, di abrogare le parti del comma 3 evidenziate.
Dopo il parere favorevole del relatore Tendas, all’osservazione formulata dal consigliere Cossa, il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’emendamento che stabilisce, in sintesi, le sanzioni per chiunque peschi nelle cosiddette acque concesse senza il consenso del concessionario e rapporta le sanzioni amministrative alla quantità di pescato prelevato illegalmente.
L’emendamento che sostituisce l’articolo 1 è stato quindi approvato dall’Aula con 45 voti a favore e con il medesimo scrutinio è stato approvato l’articolo 2 che stabilisce l’entrata in vigore della legge nel giorno della sua pubblicazione sul Buras.
Il testo finale della legge è stato approvato, invece, con 44 voti.
A conclusione della votazione il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la discussione del disegno di legge n. 253 presentato dalla Giunta regionale “Modifiche all’articolo 16 della legge regionale 14 novembre 2000, n. 21 (Adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell’agricoltura agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e interventi a favore delle infrastrutture rurali e della silvicoltura)”.
Il relatore Luigi Lotto (Pd) ha spiegato che la Giunta ha presentato il disegno di legge  per modificare la scadenza (dicembre 2015) della legge 40, approvata nel 2013, per consentire la notifica del regime di aiuti alla commissione europea in tempi utili per disporre delle risorse a partire dal 2016 ed ha fissato la nuova scadenza nel 2021, così da assicurare l’operatività dell’agenzia regionale allevatori.
L’esponente della maggioranza ha quindi annunciato la presentazione di un emendamento (Lotto e più) che sopprime il comma 1 dell’articolo 1 «per rendere la legge più “asciutta” ed evitare possibili disguidi politico-burocratici in sede comunitaria».
Aperta la discussione generale, la giunta ha espresso il parere favorevole con l’intervento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi che ha ringraziato la commissione consiliare per il lavoro svolto e l’intero consiglio per la rapida discussione in Aula. «La notifica del regime di aiuti alla commissione europea – ha concluso Falchi – avverrà nei tempi utili per dare continuità alle attività ed evitare così gli inconvenienti sorti nel 2014».
Approvato il passaggio agli articoli, il capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda, ha lamentato il protrarsi di interventi a favore dell’associazione regionale allevatori che – a suo giudizio – svolge compiti e funzioni che potrebbero essere garantite dall’agenzia regionale Laore. Quindi, l’assemblea ha dato il via libera all’emendamento che sopprime il comma 1 dell’articolo articolo 1 (39 sì e 3 no) ed ha approvato l’articolo 1 (modifiche all’articolo 16 della legge n. 21/2000 “Aiuti alle associazioni degli allevatori e proroga applicazione”) con 40 sì e 4 no.
Aperta la discussione sull’articolo 2 (norma finanziaria) non essendoci iscritti a parlare, l’Aula ha proceduto con la sua approvazione (39 si e 4 no) e sempre con 39 voti a favore e 4 contrari è stato approvato il testo finale.
Il presidente del Consiglio ha quindi dichiarato “tolta” la seduta ed ha annunciato che il Consiglio sarà convocato al domicilio.

[bing_translator]

expo2015 (2)

Il 7 settembre 2015 una rappresentanza di tutte le scuole di Carbonia ha presentato a “Expo 2015”, in corso di svolgimento a Milano, il progetto “I colori della nostra terra, i colori del nostro mare, i colori che ci nutrono”.

La partecipazione degli alunni delle scuole cittadine è stata sostenuta dall’Amministrazione comunale di Carbonia che ha voluto offrire ai nostri ragazzi questa importante opportunità di crescita e formazione.

I ragazzi hanno esposto il risultato di un lavoro durato un anno che li ha portati a confrontarsi con un tema importante come quello della buona e sana alimentazione. Gli alunni, guidati dai loro insegnanti, si sono impegnati per rivalutare l’educazione del gusto e dei sapori e sollecitare la ricerca degli alimenti capaci di integrare al meglio la dieta per renderla varia ed equilibrata, attraverso la conoscenza di prodotti tipici e garantiti. Attraverso questo progetto, accolto in maniera molto positiva a “Expo 2015” i ragazzi hanno potuto anche valorizzare il patrimonio storico/culturale, sociale ed economico, che passa per il recupero delle nostre tradizioni e degli stili di vita sani ed equilibrati, nel rispetto della “risorsa ambiente”.

Il lavoro realizzato, che è consultabile nel sito internet vivaioscuole (http://www.vivaioscuole.it/?p=3225) ha coinvolto tutte le scuole che hanno, infatti, lavorato alla realizzazione di una parte specifica del progetto:

• Istituto di istruzione superiore Cesare Beccaria – “Consumare e mangiare a chilometri zero”.
Studio socio-economico sugli stili alimentari dei giovani, sugli stili di acquisto delle famiglie e della valenza economica del consumo consapevole delle produzioni locali. Spreco e rifiuti. Campagna informativa sul consumo a km. 0
• I.T.C.G. G.M. Angioy – “Il cibo del domani di ieri”;
Impatto speciale e biologico sanitario del cibo del passato e di quello della modernità: indicazioni per il futuro.
• Istituto di Istruzione Superiore “A. Gramsci – F. Amaldi” – “I colori della nostra terra… I colori che nutrono”.
Paesaggio minerario che si armonizza con le abitudini alimentari nella tradizione agropastorale e allo sviluppo nel tempo, trasformazione del territorio e delle abitudini alimentari.
• Istituto Professionale per l’Industria – “Sano come un pesce”.
Conoscenza delle specie presenti nei nostri mari, con particolare riferimento a quelle specie spesso meno note ma nutrizionalmente importanti, approfondendo diversi aspetti quali l’ambiente nel quale vivono e la loro importanza da un punto di vista alimentare, economico e sociale, in un percorso educativo non solo alimentare ma anche culturale e orientato al consumo critico.
• Istituto Comprensivo “Don Milani” – “Alla scoperta di antiche tradizioni e nuovi sapori”.
Recuperare le ricette di dolci tipici della nostra isola e favorire la conoscenza tra i nostri alunni di prodotti sani costituiti da ingredienti presenti in loco al posto delle merendine consumate quotidianamente.
• Istituto Comprensivo “Deledda – Pascoli” – “Cibo e identità”.
Il carciofo: valorizzazione di un prodotto DOP del territorio nei molteplici aspetti (culturale, storico, scientifico, economico).
• Istituto Comprensivo Carbonia “Satta” – “Il filo d’oro del grano”.
La filiera del grano tra storia, tradizione, ambiente e innovazione scientifiche-tecnologiche, per il recupero e la tutela della tipicità dei nostri prodotti.
• Scuola paritaria Primaria e Secondaria di primo grado “Camilla Gritti”“A spasso con gusto per una energia di vita 1 e 2”;
Valorizzazione delle risorse alimentari e potenzialità del territorio sardo con particolare attenzione al sud-ovest della Sardegna.

«L’esperienza vissuta dai ragazzi ha permesso loro di studiare in profondità un argomento di assoluta attualità e di conoscere le tradizioni alimentari e culturali del nostro territorio – hanno detto il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dell’Istruzione e formazione, Lucia Amorino -. Grazie alla partecipazione all’Expo gli alunni delle scuole cittadine si sono potuti confrontare con i loro coetanei provenienti da diverse parti d’Italia, arricchendo così il loro bagaglio di conoscenze e esperienze. Nell’esprimere grande soddisfazione per quanto fatto dai ragazzi, va a loro e ai loro insegnanti il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale, che continuerà a spendersi per offrire ai nostri adulti di domani tutti gli strumenti per una formazione completa e trasversale.»

[bing_translator]

«L’Esposizione Universale di Milano è un grande evento e rappresenta un’occasione unica per mostrare al mondo come ciascun Paese contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo della sicurezza alimentare, attraverso progetti e modalità che siano sempre più sostenibili.»

Con queste parole Uhuru Kenyatta, Presidente della Repubblica del Kenya, ha inaugurato le celebrazioni per la giornata nazionale del Paese africano, alla presenza, tra gli altri, di Andrea Orlando, ministro della Giustizia, Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, commissario Expo 2015, Diano Bracco, presidente di Expo 2015, Mauro Massoni, Ambasciatore d’Italia a Nairobi, e Josephine Gaita, Ambasciatore del Kenya in Italia.

«Ringrazio l’organizzazione di Expo Milano 2015 per aver reso possibile questo evento e il popolo italiano per il caloroso benvenuto riservato a me e a tutta la delegazione del Kenya – ha proseguito il presidente Kenyatta -. La vostra ospitalità ci fa sentire come se fossimo a casa nostra. Siete benvenuti nel nostro Padiglione per scoprirne i prodotti, come il tè e il caffè, ma anche come il Kenya cerca di garantire una sempre migliore qualità di vita alla sua popolazione attraverso una produzione alimentare sostenibile e perseguendo l’obiettivo della lotta alla povertà.»

«Il Kenya è veramente una terra dalle illimitate possibilità, come recita il tema del Padiglione – ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ricordando le diverse opportunità di investimento che offre la nazione africana alle imprese italiane -. Un Paese che può e deve giocare un ruolo decisivo per il risveglio dell’Africa, nella sfida per sradicare la povertà nel mondo e per garantire sempre migliore qualità del cibo, della vita e così favorire un crescente sviluppo sociale per tutta la sua popolazione e quella dell’intero continente.»

Le delegazioni dei due paesi hanno, infine, raggiunto il Padiglione, all’interno del Cluster del Caffè, dove sono proseguite le festose esibizioni musicali e dove sono state offerte degustazioni di piatti tradizionali, e Palazzo Italia per una visita.

AF6I7587 AF6I7643 AF6I7648 AF6I7712 AF6I7736 AF6I7755 AF6I7761 AF6I7784 AF6I7798 AF6I7828 AF6I7945 AF6I8062 AF6I8067 AF6I8219 AV8Q9271 AV8Q9288 AV8Q9302 AV8Q9423 AV8Q9437 AV8Q9455 - Copia AV8Q9527 AV8Q9605

[bing_translator]

Sardegna ancora protagonista all’Expo di Milano grazie ai suoi prodotti alimentari con quattro giornate culinarie dedicate ognuna a un prodotto diverso dell’Isola, alla mattina nel padiglione Copagri dell’EXPO ed alla sera nel ristorante LOVE IT. Dal bue rosso ai formaggi, dai vini al miele ed alla pasta: i prodotti delle nostra terra per raccontare la Sardegna.

Dal 10 al 13 settembre Copagri Sardegna organizza quattro giornate dedicate ai prodotti di punta del nostro territorio, cucinati appetitosamente dal Ristorante LOVE IT e presentati ai tanti visitatori che continuano ad affollare lo spazio dedicato alla nostra Regione e sono quindi curiosi di conoscere i nostri sapori. L’iniziativa rientra nell’evento la “Settimana delle eccellenze” a cui prenderà parte anche l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi (venerdì, infatti, è prevista la sua presenza).

Le giornate sono realizzate grazie a quattro Organizzazioni dei produttori sarde e un Consorzio: le OP (Organizzazioni di produttori) sono l’Unione Pastori Nurri, S’Atra Sardigna, OrtoSestu e Terrantiga e il Consorzio del Bue Rosso. Le prime quattro hanno partecipato singolarmente ad EXPO con un corner espositivo nel padiglione Copagri, situato a fianco dell’Albero della Vita. Adesso le OP si cimentano, insieme al Consorzio del Bue Rosso (presidio Slow Food), in una iniziativa che ha il merito di focalizzare l’attenzione, sia in Expo nel padiglione Copagri, che nel Centro di Milano, sui prodotti di eccellenza della Sardegna agroalimentare.

Ogni degustazione, alla presenza dei produttori, sarà accompagnata dall’illustrazione dei territori da cui provengono le prelibatezze della giornata e sarà possibile assaggiare un po’ di tutto: dai formaggi alle carni, dall’ortofrutta al miele, dai vini e all’olio Made in Sardinia, spaziando abbondantemente anche tra i prodotti biologici. Un sunto di quello che la Sardegna produce per raccontare l’origine dei profumi e dei sapori dei prodotti regionali.

Le degustazioni sono gratuite, grazie al contributo della Regione Sardegna, è però necessario prenotare uno dei 100 posti disponibili inviando una e-mail all’indirizzo: eventi@loveitfood.com , specificando nome e cognome delle persone che vogliono prenotare e un recapito telefonico.

Le aziende partecipanti sono cinque:

OP Unione Pastori Nurri, 18 milioni di fatturato, 46 occupati, 700 soci, mercati regionale, nazionale ed estero

OP S’Atra Sardigna, 7 milioni di fatturato, 40 occupati (compreso ristorante), 80 soci, mercati regionale, nazionale ed estero

OP OrtoSestu, 5 milioni di fatturato, 24 occupati (compresa sociuetà di servizi), 24 soci, mercato regionale

OP Terrantiga, 500.000 euro do fatturato, 10 occupati, 6 soci, mercati regionale e nazionale

Consorzio del Bue Rosso, 230.000 euro di fatturato, 1 occupati, 35 soci, mercato regionale.

[bing_translator]

festa etnica  san giov. suergiu

E’ stata un’esplosione di canti, musiche e colori, la 12° edizione della manifestazione etnica “Sfila la tradizione: colori e musiche di Sardegna”, svoltasi domenica scorsa, 6 settembre, a San Giovanni Suergiu. Sulla piazza IV novembre, per due ore, si sono alternati, artigiani, cori e rappresentanze dei gruppi folk di Elmas, Pirri, Settimo San Pietro, Gesico, Terralba, Teulada, Samassi, Domusnovas, Guspini, Ogliastra con diversi paesi e San Giovanni Suergiu. Meritano un dieci e lode tutti i partecipanti, tra si è distinto il ricamatore e sarto guspinese Roberto Maccioni che ha presentato due coppie con abiti cerimoniali da matrimonio e alcuni scialli, dei quali due indossati da due archeologhe spagnole, in questi giorni impegnate in una campagna di scavo internazionale di un nuraghe di San Giovanni Suergiu.

Ad aprire la serata, commentata da Emanuele Garau, è stato il coro di Tratalias che ha intonato “Sardu seu”, una ballata tradizionale sarda che, insieme agli altri momenti culturali in scaletta, ha entusiasmato i tanti residenti e i numerosi ospiti e turisti che hanno gremito la piazza principale del paese.

La manifestazione è stata organizzata dal gruppo Acli “Le Mani Amiche” insieme alle associazioni e ai cittadini, le Acli, l’apporto del gruppo di Sel in Consiglio regionale, con il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu.

«E’ stato un successo superiore alle migliori aspettative per l’attenzione dimostrata da associazioni e gruppi folk vicini e lontani – ha detto Cristina Dessì, rappresentante del gruppo “Le Mani Amiche”-. Quest’anno l’appuntamento con le tradizioni e la cultura sarda, per mancanza di fondi, è stato possibile realizzarlo grazie alla formula di “S’aggiuru torrau”. Un doveroso ringraziamento va quindi alla disponibilità dimostrata da tanti gruppi e associazioni, non solo del territorio, che hanno aderito alla manifestazione.»

Tito Siddi

[bing_translator]

12 consiglieri di opposizione (Arturo Troilo, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Mario Porcu, Annalisa Usala, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Antonello Mereu, Antonio Carta, Michele Stivaletta, Gianluca Arru) hanno chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Carbonia per affrontare l’emergenza dell’ufficio postale di Cortoghiana, chiuso da ieri.

I consiglieri definiscono tale iniziativa di chiusura dell’Ufficio «illogica e deleteria nei riguardi della frazione di Carbonia sia per posizione geografica dello stesso, sia per l’enorme bacino di utenza, sia perché non concertata», considerano «infruttuose e fallimentari le poche iniziative avviate nel corso di questi mesi» e visto «l’enorme danno arrecato alla comunità e ritenendo necessario che il Sindaco riferisca in aula circa le azioni intraprese», chiedono «l’immediata convocazione di un Consiglio comunale per la chiusura dell’ufficio postale» e ritengono opportuno che tale assemblea si svolga presso i locali dell’ex circoscrizione di Cortoghiana.

 Poste Cortoghiana 1

[bing_translator]

Scade il prossimo 25 settembre il termine per la presentazione delle domande di contributo per l’annualità 2015 a favore delle Associazioni Cooperativistiche legalmente riconosciute ed operanti in Sardegna, ai sensi della L.R. 5/1957 e successive modifiche, e della L.R. 3/2009, art. 2, comma 39.

Criteri e requisiti sono pressoché immutati rispetto all’avviso precedente, relativo all’annualità 2014. Le poche modifiche riguardano l’eliminazione di alcune formalità che, sulla scorta dell’esperienza maturata, risultavano superflue e che andavano a costituire inutili appesantimenti nelle procedure di richiesta ed erogazione dei contributi. L’avviso e i modelli per presentare le domande di contributo sono pubblicati sul sito internet della Regione, all’indirizzo www.regione.sardegna.it/regione/assessorati/lavoro/, nella sezione Bandi e Gare.

La domanda e la documentazione richiesta, secondo le modalità stabilite nell’Avviso, dovranno essere inviate entro la data di scadenza all’indirizzo di posta elettronica certificata: lavoro@regione.sardegna.it .

[bing_translator]

Il Cagliari ha iniziato la nuova stagione in serie B con una larga e convincente vittoria sul Crotone. Il 4 a 0 rifilato alla squadra calabrese conferma l’enorme potenziale della squadra di Massimo Rastelli, accreditata dei favori di tutti i pronostici per un immediato ritorno in serie A. La squadra rossoblù, in un Sant’Elia pieno con 14.000 spettatori e carico di entusiasmo, ha sbloccato il risultato nel primo tempo con un bel goal di Diego Farias, su assist di Marco Sau, e lo ha irrobustito nella ripresa, con le reti di Alessandro Deiola, Marco Sau e Niccolò Giannetti.

La partita ha visto il Crotone reggere il confronto, con un gioco piacevole, solo fino al goal di Diego Farias, giunto poco prima della mezz’ora. Poi in campo c’è stata una sola squadra, il Cagliari, soprattutto dopo che il Crotone è rimasto in dieci uomini, per l’espulsione di Salzano per doppia ammonizione, al quarto d’ora della ripresa.

Il gol del 2 a 0, un minuto dopo l’espulsione di Salzano, è stato un capolavoro dell’esordiente Alessandro Deiola con un bolide dalla lunga distanza. Al 22′ Marco Sau ha sfruttato un assist di Pisacane portando i rossoblù sul 3 a 0 e al 33′, infine, Nicolò Giannetti ha messo la sua firma, con un’azione personale, sul 4 a 0 finale.

Sabato prossimo il Cagliari giocherà al Liberati di Terni, contro la Ternana, sconfitta 3 a 0 all’esordio sul campo del Trapani.

Cagliari: Storari, Pisacane, Salamon (dal 36′ del secondo tempo Benedetti), Capuano, Balzano; Dessena, Di Gennaro (dal 26′ del secondo tempo Fossati), Deiola (dal 20′ del secondo tempo Joao Pedro); Farias; Sau, Giannetti.  In panchina: Montaperto, Colombo, Del Fabro, Tello, Munari, Arras. All.: Massino Rastelli.

Crotone: Cordaz, Dos Santos, Yao, Ferrari (dal 40′ del secondo tempo Cremonesi); Zamparo, Paro, De Giorgio (dal 26′ del,secondo tempo Budimir), Martella; Salzano, Tounkara, Firenze (dal 7′ del secondo tempo Capezzi). In panchina: Festa, Ricci, Barberis, Galli, Modesto, Bruno). All. Ostojic.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Reti: 27′ Farias, 61′ Deiola, 67′ Sau, 78′ Giannetti.

Il Cagliari 2015/2016.

Il Cagliari 2015/2016.

Il tecnico Massimo Rastelli, il capitano Daniele Dessena e il presidente Tommaso Giulini.

Il tecnico Massimo Rastelli, il capitano Daniele Dessena e il presidente Tommaso Giulini.

[bing_translator]

I quattro consiglieri di opposizione del comune di Giba, Roberto Zanda, Giacinto Granella, Learco Fois e Mario Camboni, hanno chiesto al Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, e al segretario comunale di Giba un parere sulla legittimità del provvedimento di nomina della Giunta comunale del 10 giugno scorso e su tutte le conseguenze pregiudizievoli che possono derivare dalla stessa, in relazione al rispetto delle quote di genere, previste dall’articolo 46 del Testo Unico sugli Enti Locali.

Nella nota inviata al prefetto e al segretario comunale, i quattro consiglieri di opposizione sottolineano che l’articolo 46 comma 2 del Decreto Legislativo n. 267/2000 statuisce nitidamente che «il sindaco e il presidente della provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco e un vicepresidente, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione».

«In seno alla maggioranza del Consiglio comunale di Giba siede un consigliere di sesso femminile al quale non è stato domandato di ricoprire la carica di assessore», aggiungono Zanda, Granella, Fois e Camboni che, dopo aver riportato sentenze analoghe, sottolineano che «sussistono seri e fondati motivi per ritenere palesemente illegittimo il provvedimento di nomina della Giunta Comunale; ad oggi, non risulta essere stato posto rimedio alla lamentata illegittimità del provvedimento di nomina dell’organo di governo comunale; l’emanazione, successiva alla nomina della Giunta illegittima, della Legge Regionale del 19.6.2015, n. 16, non può porre rimedio all’illegittimità dell’organo di governo comunale quantomeno per il periodo in cui lo stesso è rimasto privo di almeno un assessore di sesso femminile; non solo la minoranza comunale, ma anche la maggioranza e la popolazione tutta ha un interesse concreto a conoscere le conseguenze negative che potrebbero derivare dalla illegittimità del predetto provvedimento di nomina; e, infine, che è di tutta evidenza che il sindaco non ha garantito la presenza di entrambi i sessi in seno alla giunta comunale, in palese violazione dell’art. 46, comma 2 del TUEL e delle disposizioni di legge richiamate».

Municipio Giba copia

[bing_translator]

Giorgio Madeddu 8 3

I servizi sanitari sardi e in particolar modo del Sulcis Iglesiente hanno registrato negli ultimi decenni un progressivo ridimensionamento. L’incremento della mobilità passiva, a favore di altre regioni e per il Sulcis verso altre Asl, testimonia la crescente sfiducia della nostra Comunità per ospedali e servizi un tempo apprezzati oltre i confini provinciali. Il patologico default sanitario ha la sua origine nell’invadenza dei partiti politici che progressivamente (dalla prima riforma sanitaria Andreotti-Anselmi 1978) hanno asservito la sanità ai propri interessi. Le recenti iniziative regionali (d.G.R. 38/12 ) e locali (Piano Onnis) devastano irreparabilmente l’offerta sanitaria del Sulcis, tanto da prospettarsi in tempi brevi una migrazione sanitaria collettiva verso Cagliari. La riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi sanitari in Sardegna ha essenzialmente l’obiettivo di polarizzare il più possibile su Cagliari e Sassari, amputando posti letto e qualità sanitaria dalle periferie, anche se ricche di storia, talenti e progettualità. Registriamo la negazione totale dei Livelli Essenziali e Uniformi dell’Assistenza, valore solo formale delle riforme sanitarie 1992 e 1999. I partiti politici che si sono cimentati nella gestione della sanità sarda e sulcitana si sono dimostrati intercambiabili, stessi metodi (arroganti e clientelari, negazione assoluta della meritocrazia medico-infermieristica, esaltazione dei propri portaborse), stesso obiettivo: sostenere il partito d’appartenenza.

Noi abbiamo un sogno: fuori tutti i partiti politici dalla sanità!

Parteciperemo alla manifestazione di sabato 12 settembre 2015 organizzata dal Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente e invitiamo le Associazioni e Movimenti di Volontariato del territorio, ad unirsi a noi, in questa giornata di proposta e speranza.

Noi ci saremo perché:

a) Non intendiamo rassegnarci davanti al crollo dei servizi sanitari del Sulcis

b) Il Progetto Sanità Sulcis da noi sostenuto in collaborazione con l’Ordine dei Medici e il medico Tonio Barranca è decisamente superiore all’ecatombe Arru-Onnis.

c) La Sanità deve recuperare la propria missione: amore, premura e cura della Vita Debole.

Giorgio Madeddu

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol-Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo