24 December, 2025

Giorgio Oppi 91 copia

E’ stata presentata oggi in Consiglio regionale, una mozione, primo firmatario Giorgio Oppi (Area Popolare), sul mancato finanziamento delle borse di studio ai neolaureati sardi per l’accesso alle scuole di specializzazione medica per l’anno accademico 2014/2015, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Nella mozione, firmata dagli esponenti di tutti i partiti del centrodestra, Giorgio Oppi fa rilevare che dal 1992 – data di istituzione delle borse di studio regionali per gli specializzandi in medicina, «la Regione Sardegna le ha sempre finanziate venendo in contro ai giovani medici sardi».

«Inoltre – aggiunge l’ex assessore della Sanità – risulta paradossale che la Regione non sia riuscita a rispettare il termine del 25 maggio 2015  per la comunicazione al MIUR, del numero di contratti aggiuntivi in deroga finanziati con risorse regionali AA 2014/2015 e per l’attivazione di contratti di formazione medico specialistica.»

La mozione cita i dati forniti dal Segretariato italiano Giovani Medici, che in merito ai contratti di formazione finanziati con risorse statali destinati alle scuole con sede in Sardegna (194 per il MIUR) li dichiara insufficienti a garantire la frequenza ai circa 250/300 neolaureati abilitati in Sardegna.

La mancanza o “dimenticanza” della Regione di aver chiesto ulteriori posti in deroga al MIUR risulta ancor più grave se si pensa che durante la discussione della legge finanziaria in Commissione bilancio, lo stesso Oppi aveva fatto rilevare anche la carenza di risorse per il finanziamento alle Università di Cagliari e Sassari delle borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione destinate a medici e ai laureati appartenenti alle categorie dei biologi, chimici, farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi, e che lo stesso Assessore al bilancio Paci aveva dovuto correggere lo stanziamento, imputandolo ad un mero errore degli uffici competenti.

Giorgio Oppi conclude segnalando altresì che «con la legge regionale 7 maggio 2015, n 9, in merito alla ripartizione dei contratti di formazione medico specialistica finanziati con fondi regionali, si è abbassato da sei a cinque anni il limite minimo di residenza in Sardegna per l’accesso a tali contratti, quindi svantaggiando ulteriormente i giovani medici sardi».

L’obiettivo della mozione quindi è di impegnare il presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, affinché stanzino ulteriori risorse per garantire un numero adeguato di borse di studio per consentire ai neolaureati sardi l’accesso alle scuole di specializzazione medica per l’anno 2015; e di intraprendere adeguati contatti con il MIUR affinché vengano incluse le borse di studio aggiuntive della Sardegna, rettificando così l’allegato del decreto ministeriale n. 315 del 2015 che dispone i finanziamenti regionali ammessi a tal fine.

La seconda commissione (Lavoro), presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd) si riunirà martedì 23 giugno, alle ore 16.00. In programma le audizioni dell’Unione precari del settore giustizia e dei rappresentanti delle Fondazioni culturali.

Queste attività rientrano nella riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro su cui è impegnata la commissione, a partire dell’esame del disegno di legge n. 216 della Giunta (Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 30/2005 – Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Abrogazione della legge regionale 9/2003 in materia di lavoro e servizi all’impiego). I lavori della commissione proseguiranno mercoledì 24 giugno, alle ore 10.00, con le audizioni dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, sulle problematiche relative ad ammortizzatori sociali, lavoratori in utilizzo e Flexsecurity e dei rappresentanti dei lavoratori in utilizzo.

Sempre per martedì 23 giugno alle 16.00 è programmata la seduta della quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd). Si comincerà con le audizioni del commissario straordinario e del direttore generale di Area per proseguire con l’esame dei testi normativi riguardanti la riforma dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa: il disegno di legge n.207 (norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa Area) ed il n. 110 (misure urgenti e modifiche alla legge regionale 12/2006 inerenti l’organizzazione dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area), entrambi della Giunta regionale, e la proposta di legge n. 181 – Desini/Busia (organizzazione dell’intervento regionale nel settore abitativo e modifiche alla legge regionale 12/2006). Le sedute della commissioni andranno avanti anche nelle giornate di mercoledì 24 e giovedì 25 giugno con lo stesso ordine del giorno.

La quinta commissione (Attività produttive) si riunirà mercoledì 24 giugno, alle ore 16.00. All’ordine del giorno l’esame del Testo Unico 45-61 sull’Apicoltura, del disegno di legge della Giunta n. 202 (Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna Ricerche” istituito con la legge regionale 21/1985 – Istituzione di un fondo per l’assistenza alle piccole e medie imprese in attuazione della legge 268/1974), della Proposta di legge n. 227 – Lotto e più – (norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica. Modifiche alla legge regionale n. 1/1977 – Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali – e alla legge regionale n. 23/98 – Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna ed interventi per la lotta alla peste suina). La commissione, inoltre, dovrà esprimere il suo parere sul disegno di legge n. 218 – Giunta regionale (legge forestale della Sardegna). I lavori proseguiranno anche nella giornata di giovedì 25 giugno, con inizio alle ore 10.00 e lo stesso ordine del giorno.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

L’assessorato del Lavoro ha ulteriormente integrato le graduatorie definitive per la concessione del “credito d’imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno” relative ai cinque scorrimenti dell’ex elenco delle domande sospese.

I nuovi beneficiari potranno utilizzare il credito d’imposta fruibile (ossia risultante dalla differenza tra l’importo totale concesso e l’importo corrispondente alle inadempienze contributive nei confronti di Inps e Inail) esclusivamente in compensazione, a decorrere da oggi, 22 giugno 2015, e fino al 31 dicembre di quest’anno.

Entro 30 giorni a partire da oggi, gli stessi datori di lavoro dovranno, inoltre, inviare alla Regione la documentazione attestante la spesa sostenuta e i dati relativi al monitoraggio.
L’agevolazione è riconosciuta per le assunzioni di lavoratori considerati “svantaggiati” o “molto svantaggiati” in base alla normativa comunitaria, effettuate in Sardegna a tempo indeterminato.

L’assessorato dell’Igiene, sanità e assistenza sociale ha approvato l’elenco dei progetti ammessi e di quelli non ammessi ai finanziamenti dell’avviso pubblico “7 petali di loto” a seguito dell’incremento della dotazione finanziaria.
Gli ulteriori progetti finanziati sono 69, per una spesa complessiva di 1.117.151 euro.
L’avviso finanzia tirocini di orientamento e formazione destinati a soggetti svantaggiati e presentati da enti pubblici, organizzazioni di volontariato e cooperative sociali con almeno una sede operativa in Sardegna e un dipendente a tempo indeterminato.
I percorsi formativi dureranno 6 mesi, durante i quali i tirocinanti riceveranno un rimborso, sotto forma di voucher, pari a 600 euro lordi mensili.

Verrà inaugurata il 4 luglio, al MACC di Calasetta, la mostra monografica “Geometrie di confine”, di Rosanna Rossi, a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali. La mostra origina dall’opera acquisita da Ermanno Leinardi per l’istituzione del Museo Civico di Calasetta, ora Fondazione MACC, per il nucleo d’opere di autori sardi da accostare alla collezione astratta e concreta raccolta nel corso di trent’anni da Leinardi – che annovera artisti del calibro di Sonia Delunay, Fontana, Albers, Capogrossi, Dorazio, Veronesi e Munari.

Trentacinque pezzi di grandi e medie dimensioni, di cui venticinque inediti appartenenti alla produzione ultima dell’artista, prenderanno posto nelle sale del Museo fino al 30 settembre, mentre in una sala appositamente attrezzata sarà possibile consultare le varie fasi del percorso artistico della Rossi attraverso video, foto e testi raccolti nel corso degli anni. La colonna sonora sarà il brano composto ed eseguito da Francesca Romana Motzo nel 2012 appositamente per l’artista.

Sarà poi presentato il catalogo con i testi dei curatori Efisio Carbone e Roberta Vanali e una introduzione di Pino Mantovani e Ivana Mulatero, rispettivamente direttore e vicedirettore del MACC.

L’inaugurazione sarà accompagnata dalla degustazione dei vini della Cantina di Calasetta.

Rosanna Rossi 2014 by Anna MarcedduErmanno Leinardi 1 copia

Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copiaMassimo Melis 0 copiaConsiglio comunale Sant'Antioco 7 copia

Tempesta nella coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Mario Corongiu, a Sant’Antioco. Il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile, Massimo Melis, e i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, passano all’opposizione. Con questa decisione, maggioranza e opposizione hanno lo stesso numero di consiglieri, otto. A fare la differenza, da oggi in avanti, sarà quindi solo il voto del sindaco. Una maggioranza risicatissima che espone a grossi rischi la nuova maggioranza e l’approvazione dei provvedimenti che, di seduta in seduta, verranno portati all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.

Di seguito la lettera al sindaco delle dimissioni irrevocabili di Massimo Melis con l’annuncio del suo passaggio all’opposizione e di quello dei due suoi colleghi di gruppo.

Signor Sindaco,

con la presente le rassegno formalmente le dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore e Vice Sindaco, da Lei affidatami tre anni fa.

Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta, sofferta, che è maturata negli ultimi sei mesi. Prima tra tutte la mancanza di risposte riguardo alla richiesta, fatta a inizio di quest’anno, rispetto alla necessità di rinnovare la Giunta per dare maggiore vigore all’operato dell’esecutivo.

L’entusiasmo che ci aveva portato alla vittoria delle elezioni del giugno 2012, per alcuni componenti la Giunta non è mai esistito, e a risultato elettorale acquisito, alcuni di questi, sembravano addirittura dispiaciuti che la vittoria fosse stata determinata dal risultato del gruppo, di cui sono onorato di appartenere. Con Valerio Lecca e Luca Cabras abbiamo ottenuto in totale circa 650 preferenze, delle quali 410 alla mia persona.

Nonostante ciò per la prima metà del mandato abbiamo lavorato mettendoci il massimo impegno, pur consapevoli delle grosse difficoltà legate alla mancanza di risorse, siamo riusciti attraverso la presenza quotidiana, costante e ininterrotta, anche dei due consiglieri del gruppo, a dare risposte alle problematiche del paese.

Sono a disagio, mi creda!

In questi anni, sia durante l’attuale mandato Amministrativo, sia in quello precedente, il cittadino poteva recarsi in comune, qualsiasi giorno e fino a tarda sera, che era certo di trovare Lei Signor Sindaco e il sottoscritto, nessun altro, salvo altre sporadiche apparenze.

L’assenza del resto della Giunta, non solo in termini fisici ma anche di contenuti, nella prima metà di questo mandato, è stata sopperita dal nostro lavoro. Chi per un motivo chi per un’altro lasciava la cittadinanza senza risposte. La situazione più imbarazzante si è determinata quando a fronte di una discussione, in qualità di Vice Sindaco, con un componente della Giunta, per la sua perenne assenza dagli uffici, questi mi ha risposto che riusciva a fare funzionare il servizio anche dando disposizioni telefoniche, non era necessario essere presenti. Signor Sindaco ha capito subito che stiamo parlando di Servizi Sociali, dove per mesi abbiamo avuto tutto il personale del servizio in protesta, uffici chiusi per mancanza di personale, quasi tutti in malattia. Durante la campagna elettorale, che ci ha portato ad amministrare, abbiamo detto che il comune sarebbe stato un palazzo di cristallo, trasparenza su tutto, ebbene nell’ordinativo c’è stato un errore per le camere dei servizi sociali sono arrivati i vetri oscurati.

Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa, ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, tutto il mio tempo, la mia professionalità, il mio saper fare e i risultati li lascio illustrare alla popolazione, prima di tutto e poi a Lei, per alcuni in svariate occasioni ne è andato fiero.

Il suo pensare riguardo al fatto che io non difenda l’Amministrazione su Facebook dagli attacchi (per molti versi condivisibili) di parte della cittadinanza, mi stupisce, forse Lei dimentica che, per lungo periodo, sono stato l’ariete di questa Amministrazione, prendendomi da solo le bordate, dell’opposizione, in consiglio e non solo.

Ho dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. Subito.

La logica del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene, a differenza del resto della Giunta Lei compreso “VEDIAMO”. E’ una questione di stile.

Con questo spirito che allo scadere di metà legislatura le ho chiesto Signor Sindaco, l’inserimento di nuove energie in Giunta in sostituzione di chi ormai da troppo tempo aveva perso lo smalto vitale per un proficuo lavoro per il bene della collettività, se mai l’ha avuto.

Ma, nonostante tutto, evidentemente c’è dell’ altro, non posso immaginare che la Giunta sia determinata da questioni di amicizia o di altri fattori che poco hanno a che fare con il merito, il lavoro e la disponibilità totale per il bene del paese.

Per questi motivi, dopo aver riscontrato ripetutamente, da parte sua Signor Sindaco, la mancanza di iniziative tese a dare maggior vigore all’operato dell’esecutivo, le rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore è da Vice Sindaco.

A tutte le persone che hanno creduto e credono in me voglio dire che con questo non intendo disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Non intendo demandare ad altri il tentativo di costruire una Sant’Antioco diversa, più sana.

Voglio, al contrario, investire il mio tempo per immaginare una vicenda nuova, in cui il protagonismo vero di gente laboriosa sia al centro di tutto. Distante da storie che vengono da lontano, che non appartengono a me né a tanti che come me vorrebbero solo “provare” a fare politica.

Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa.

Non ritengo giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, una postazione remunerata, non condividendo più il percorso che la stessa maggioranza sta portando avanti.

Non riesco a far finta di niente!

Da oggi il nostro confronto sarà nei banchi del Consiglio, io, assieme ai consiglieri Lecca e Cabras, posizionati nella zona occupata dai consiglieri dell’opposizione.

Ebbene, sono sereno: lascio con il paese all’ 80% di raccolta differenziata, per questo ho sempre ringraziato la cittadinanza oltre ai lavoratori che svolgono il servizio. Un sistema di pulizia del paese efficace siamo l’unico comune nel territorio ad avere un piano di spazzamento stradale. Con il verde urbano curato, nonostante il bilancio non prevedeva risorse per questo settore, per questo ringrazio la società ATI IFRAS e chi gratuitamente con il suo lavoro aiuta il paese. Le grandi bonifiche in itinere, è in corso il bando per le aree Sardamag, con i lavori pubblici con alti e bassi, seconda rescissione del contratto in danno per il campo bocce, le imprese che fanno i lavori le decide il mercato si può essere fortunati oppure no. Progetti per le scuole in corso, uno già approvato dalla Giunta, sono ripresi i lavori della pista ciclabile, i cantieri occupazionali stanno procedendo come programma e ne abbiamo altri tre pronti. Abbiamo approvato il documento preliminare alla progettazione per la cittadella sportiva, ma, se l’urbanistica non definisce la questione PAI, rischia di non servire a niente. Abbiamo il Piano di Protezione Civile pronto da approvare, non l’ho portato all’attenzione della Giunta perché prima volevo presentarlo alla cittadinanza, ma è pronto. Abbiamo l’assegnatario dei lavori per la ristrutturazione della Casa del Mutilato e per i lavori nel campetto di Via Trilussa. Ho sollecito quotidianamente l’ufficio per i lavori riguardanti la realizzazione dei 30 alloggi, dopo una buona partenza c’è stato un rallentamento. Queste sono SOLO ALCUNE delle cose in itinere dei settori di cui mi sono occupato.

Sono sereno anche per tutta la restante attività programmata con i miei settori, gli Uffici avranno di che lavorare per portare a compimento quanto già avviato, a meno di volontà diverse.

Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui.

Ringrazio tutti i funzionari, in particolare quello del settore LL.PP. e i dipendenti che mi hanno accolto, supportato, ascoltato, che hanno interagito con me per il bene di tutti, che hanno fatto dell’umiltà e dello spirito collaborativo un’arma vincente.

Infine, mi sento in dovere di ringraziare i cittadini tutti perché mi hanno quotidianamente manifestato il loro attaccamento alla nostra terra e il loro desiderio di vederla migliore, con le continue sollecitazioni, mi hanno aiutato a tenermi vigile sulle tante problematiche che attanagliano il nostro paese.

Ora desidero cambiare pagina.

Voglio continuare a spendermi per questo territorio, in ogni modo.

Infine, Signor Sindaco, auguro a Lei e alla Sua Giunta un proficuo lavoro per il bene della collettività.

Cordiali Saluti

Massimo Melis

«Expo Milano 2015 è straordinaria sotto ogni profilo: per la qualità, per la creatività e per aver saputo unire centinaia di Paesi del mondo». Sono queste le parole usate dal presidente della Repubblica francese Francois Hollande, presente oggi all’Esposizione universale, per celebrare il National Day del Paese. «La Francia – ha spiegato il presidente Hollande – sta preparando progetti per le prossime Esposizioni universali e prende ispirazione proprio da Expo Milano 2015, che è già un successo per il numero di visitatori».

Ad accogliere la delegazione francese, questa mattina, sono stati il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. Hanno preso parte alla cerimonia dell’alzabandiera il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, il commissario generale di Expo 2015 Bruno Pasquino, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’assessore regionale dell’istruzione Valentina Aprea e il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. La delegazione francese ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura Stéphan Le Foll, dell’ex Ministro della Cultura Jack Lang, dell’ambasciatrice francese in Italia Catherine Colonna e del commissario cenerale del padiglione francese Alain Berger. Tra i presenti anche l’attrice Carole Bouquet.

Al termine della cerimonia il premier Renzi e il Presidente Hollande, accompagnati dal commissario Sala, hanno percorso a piedi il Decumano, attorniati dalla folla dei visitatori, e visitato il padiglione Francese, prima di fermarsi a Palazzo Italia, dove il Capo di Stato francese ha firmato la Carta di Milano. A dare loro il benvenuto è stato il commissario Generale del padiglione italiano Diana Bracco.

«Ho firmato la Carta di Milano – ha dichiarato Francois Hollande – perché la Francia, come tutti i Paesi presenti in Expo 2015, è pronta ad assumersi la responsabilità del destino del pianeta per quanto riguarda la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente e tutti i temi di questa Expo, con spirito di condivisione. Lo stesso spirito che deve continuare a esserci in Europa, che è un’identità, un modo di vivere e di progettare l’esistenza.»

«La Carta di Milano – ha sottolineato Matteo Renzi – è l’eredita che Expo 2015 vuole lasciare, in vista della conferenza COP 21 a Parigi, indicando proposte concrete in tema di sicurezza alimentare e di diritto al cibo. Expo Milano 2015 oggi e COP21, che si terrà a dicembre a Parigi – ha dichiarato il premier Renzi nella conferenza stampa a seguito dell’incontro bilaterale con il presidente francese -, sono due occasioni per fare di Italia e Francia punti di riferimenti internazionali. In questo è importante il contributo di Expo 2015 che si sta dimostrando luogo di discussione politica a livello Mondiale.»

Il National Day francese che, come ha sottolineato il presidente Hollande, coincide con il giorno più lungo dell’anno – il 21 giugno è il giorno del solstizio d’estate – è dedicato alla musica. In serata, nel padiglione, sono previsti i dj set Yuksek e Jabberwocky.

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«Le lavoratrici e i lavoratori Eurallumina hanno appreso con soddisfazione la notizia dell’accordo raggiunto tra Regione Sardegna (assessorati del Lavoro e dell’Industria) e organizzazioni sindacali, relativo alla possibilità di inserire (in modo che abbiano anche un minimo sostentamento economico) nelle attività formative previste dal Piano Sulcis, i lavoratori della ex Ila che hanno perduto o a breve perderanno completamente gli ammortizzatori sociali, insieme ai lavoratori dell’indotto Eurallumina.»

Lo scrive, in una nota, la RSU Eurallumina.

«Grande soddisfazione nel vedere un’ancora di salvezza per chi ormai non può più accedere agli ammortizzatori sociali, ma sopratutto una grande soddisfazione perché questa enorme  possibilità è permessa dallo stato avanzato in cui si trova la vertenza Eurallumina, che solo per le operazioni di preparazione dell’impianto avrà una disponibilità di occupazione per circa 200 unità. Tutto questo è il frutto della lotta e del sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina, della loro “Unità interna” che è alla base di tutto, della collaborazione tra organizzazioni sindacali, rappresentanti dei lavoratori e istituzioni (ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, Regione Sardegna, Coordinamento Piano Sulcis, istituzioni locali, ecc.) e da tutti coloro che in questi anni hanno sempre creduto nel progetto di riavviamento della fabbrica. Il sacrificio di chi continua senza tregua a difendere il proprio posto di lavoro – conclude la RSU Eurallumina – è messo a disposizione anche di altri lavoratori che provengono da altre realtà e questo per noi è l’espressione massima della solidarietà mai mancata in questi anni.»

Eurallumina.