24 December, 2025

Centrale Enel 1Maria Grazia Piras 4

L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras ha partecipato, a Sassari, al convegno EnerLoc sul tema “L’energia in Sardegna: verso la riduzione dei costi e il rilancio dell’edilizia”, organizzato dalla Fondazione Promo P.A.

«Risparmio, efficienza e reti di gestione intelligenti – ha detto Maria Grazia Piras nel suo intervento – sono al centro della politica energetica della Regione già inclusa nei documenti strategici e di programmazione. Efficienza e risparmio hanno la stessa valenza e la stessa importanza di una fonte energetica principale.»

L’esponente della Giunta Pigliaru si è poi soffermata su alcuni degli interventi previsti nel Programma Operativo FESR, condiviso con la Commissione Europea, che contiene le azioni e le risorse finanziarie in tema energetico. L’intervento Smart Buildings prevede la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche, per un valore 26 milioni di euro. Il sostegno all’installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile, da destinare all’autoconsumo (dando priorità a tecnologie ad alta efficienza) ha un valore di 7,5 milioni di euro.

Non meno importante la realizzazione di Smart Grids con l’obiettivo di incrementare e migliorare la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, per un valore di 20 milioni di euro. Infine, l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane, con nuove infrastrutture e nodi di interscambio e sistemi di trasporto intelligenti, per un valore di 15 milioni di euro. L’assessore Piras, ricollegandosi al tema dell’incontro, ha ricordato quindi l’approvazione recente, da parte della Giunta, del disegno di legge sulle “Disposizioni in materia di attestati di prestazione energetica degli edifici e di impianti termici civili”. Si tratta di «un provvedimento essenziale – ha concluso l’assessore – che nasce dall’esigenza di dotare la Regione di una norma quadro in armonia con le normative nazionali».

Luigi Arru 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha approvato il Piano regionale di Prevenzione (Prp). Sono previsti vntiquattro programmi per 6 milioni di euro di investimento nel 2015, 12 milioni per ogni anno nel triennio 2016-2018 (Fondo sanitario regionale).

«La Sardegna ha ora un piano di prevenzione coerente con il nuovo piano nazionale – dice l’assessore della Sanità – e adeguato alle specificità della nostra Regione.»

Il Piano regionale di Prevenzione (Prp) è il quadro strategico pluriennale delle politiche di promozione della salute e di prevenzione, adottato dalla Regione a seguito dell’intesa Stato-Regioni che, nell’approvare il Piano Nazionale di Prevenzione (Pnp) stabilisce che tutte le Regioni elaborino il proprio Piano, declinando le linee guida nazionali in progetti, programmi e metodologie sulla base delle esigenze del territorio.

«Il livello di partecipazione nella fase di pianificazione è stato altissimo – ha sottolineato l’assessore Arru – una equipe multidisciplinare composta da 9 gruppi di lavoro, con circa 150 persone impegnate tra operatori sanitari e socio sanitari appartenenti all’area della Prevenzione umana e veterinaria, dei servizi territoriali e ospedalieri. Ancora, rappresentanti degli assessorati dell’Ambiente, Agricoltura, Pubblica Istruzione e Sport, e agenzie ed Enti come la Polizia Stradale, l’Anci, l’Inail e altri che voglio ringraziare per il proficuo lavoro.»

I principi che guidano il Piano regionale di Prevenzione sono la trasversalità, l’intersettorialità, la sostenibilità, l’evidence based prevention (Ebp), l’equità e il contrasto delle diseguaglianze e la centralità delle persone all’interno delle comunità, la valutazione e il monitoraggio degli interventi oltre alla valutazione del rapporto costo/efficacia.

«Serve un importante cambiamento culturale e organizzativo – ha aggiuno l’assessore Arru – molte attività di prevenzione non sono competenza esclusiva e responsabilità del Dipartimento di prevenzione, ma sono distribuite in tutta l’Azienda sanitaria, con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale alla prevenzione. Il contrasto della povertà e delle diseguaglianze rappresenta una delle priorità di intervento in quanto aumentano l’esposizione di rischio a malattie, e dunque alla mortalità.»
Tra i dieci macro obiettivi previsti dal Piano di Prevenzione, cinque sono novità del 2015: gli screening neonatali dei disturbi neurosensoriali, la promozione del benessere mentale nei bambini adolescenti e giovani, la prevenzione delle dipendenze, legata a progetti come “Una scuola in salute”, la riduzione alle esposizioni ambientali potenzialmente dannose e il rafforzamento delle attività di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Gli altri cinque punti includono la riduzione delle morbosità, mortalità e disabilità per malattie croniche non trasmissibili (MCNT), la prevenzione degli incidenti stradali e domestici, infortuni e malattie professionali. E l’obiettivo di riduzione della frequenza di malattie infettive e infezioni.
Per ogni obiettivo sono previsti dei programmi significativi, tra i quali “Una scuola in salute”, “Passi d’argento” e “Sicurezza alimentare”, “Una comunità in salute”. Esiste inoltre un programma di sviluppo e potenziamento dei sistemi di sorveglianza e risposta alle emergenze infettive e di quelle trasmissibili tramite vettori animali. I programmi hanno degli obiettivi specifici, azioni da intraprendere, indicatori e valori attesi e un piano di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

«Si stima che per ogni milione speso per la prevenzione ci sia un risparmio di tre milioni sul fronte delle cure – ha evidenziato l’Esponente della giunta Pigliaru – si tratta, dunque, di un investimento ad alto valore aggiunto per la nostra Regione.»
I dati elaborati dal gruppo di lavoro preposto mettono in evidenza numeri significativi. La prevalenza dei fumatori nella popolazione sarda è del 27,1%, il valore atteso per il 2018 è meno 5%. La percentuale baseline dei consumatori di alcol a rischio in Sardegna supera il dato nazionale: 19,3% contro il 16,7% nel resto dello Stivale. Il valore regionale atteso è una riduzione del 15%. La Sardegna è invece regione degna di nota per la quantità di frutta e verdura consumata: più di tre porzioni quotidiane per il 55,9% della popolazione, contro il 46,7% delle altre regioni. L’obiettivo è avere un aumento del 10%. Per ciò che concerne l’attività fisica di giovani e meno giovani si punta a un aumento del 30% e del 15% per gli ultrasessantacinquenni.
Il Piano di prevenzione prevede anche la ridefinizione dei percorsi di screening. L’obiettivo entro il 2018 è estendere al 100% l’indagine diagnostica del tumore della cervice uterina, del colon retto e della mammella, e l’uso esclusivo del test Hpv-Dna in tutte le Asl, l’estensione del programma di screening mammografico (+58%), e colorettale (+65%).
Attraverso accordi interistituzionali sarà avviato un programma di sorveglianza epidemiologica salute/ inquinanti ambientali, per realizzare uno studio di esposizione a contaminanti, ai quali determinate popolazioni sono esposte, e definire e adottare atti di indirizzo in tutto il territorio per la gestione coordinata di problematiche sanitarie attribuibili all’inquinamento ambientale.

 

Miniera Seruci Carbosulcis copia

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Regione Autonoma della Sardegna hanno firmato un protocollo d’intesa per il prossimo sviluppo del progetto Aria, finalizzato alla realizzazione di un’innovativa infrastruttura di ricerca presso la miniera di Monte Sinni, nel bacino carbonifero del Sulcis, in Sardegna. L’accordo consentirà di aprire un tavolo di discussione tra INFN e Regione Autonoma della Sardegna per l’installazione nella miniera di un impianto tecnologico di altissimo livello, in corrispondenza dei pozzi di Seruci. L’altezza e il diametro dei pozzi, la loro configurazione, con accessi multipli e sistemi di sicurezza integrati, la disponibilità di un’autostrada camionabile dalla superficie fino alla profondità di 500 metri e le professionalità presenti nel sito, sono condizioni ideali per l’installazione in sicurezza di un impianto che avrà dimensioni uniche al mondo.

L’obiettivo del progetto Aria è la separazione dell’aria nei suoi componenti fondamentali, elementi che trovano utilità in diversi ambiti di ricerca e applicazione. Uno di questi componenti, l’Argon-40, è un materiale pregiatissimo che permetterà lo sviluppo di una innovativa tecnica per la ricerca della materia oscura ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, progettata e realizzata dall’esperimento DarkSide, una collaborazione internazionale guidata dall’INFN, che vede la partecipazione di oltre trenta istituti provenienti da nove nazioni (Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Svizzera, USA).

Altri componenti dell’aria, come l’ossigeno-18 e il carbonio-13, sono elementi che, propriamente e completamente selezionati e isolati, sono anch’essi pregiatissimi in diversi ambiti di applicazione. Questi elementi hanno un mercato internazionale di grande rilievo, dal quale tuttavia il nostro Paese è attualmente escluso. Grazie alle infrastrutture uniche della miniera di Monte Sinni, il progetto Aria permetterebbe di sviluppare un ciclo produttivo in grado di abbassare notevolmente i costi energetici di produzione di questi materiali speciali, rendendoli più accessibili e fruibili. In questo modo, Aria contribuirebbe ad aumentare la disponibilità di tecnologie avanzate per lo screening medico, incluse le tecniche diagnostiche per la lotta al cancro. Utilizzando per la separazione dell’aria strutture pre-esistenti, l’innovativo processo tecnologico comporterà inoltre un impatto ambientale nullo.

Il primo passo di Aria prevede l’installazione di una torre-pilota di distillazione criogenica: un prototipo di dimensioni tali da rappresentare un unicum al mondo. Tale progetto, senza precedenti a livello internazionale, è reso possibile dalla cooperazione tra INFN, con ruolo di guida e coordinamento dei gruppi di ricerca coinvolti, Regione Sardegna, che guida lo studio dell’implementazione del progetto e le relazioni istituzionali, e Princeton University, oltre che dal contributo cruciale di aziende italiane. La prima fase di progettazione è già partita, grazie a un finanziamento garantito dalla US National Science Foundation (US-NSF).
«È un progetto sul quale lavoriamo da mesi d’intesa con l’INFN, convinti che ricerca e collaborazione con le eccellenze internazionali, tra cui anche la Princeton University, siano una delle opportunità per rinnovare il ruolo della Sardegna e delle sue attività economiche – commenta Francesco Pigliaru, presidente della Regione Autonoma della Sardegna -. Lavoreremo perché alla ricerca di base, in presenza di buoni risultati, segua la “scalabilità” industriale del progetto, in considerazione delle ottime prospettive di mercato e dello sviluppo tecnologico legato all’utilizzo di tali prodotti. La Sardegna, oltre che per le precise esigenze infrastrutturali legate alla realizzazione del progetto, si è proposta come partner affidabile grazie alla scelta precisa di puntare su ricerca e innovazione, all’alto livello di qualificazione dei lavoratori che potranno essere coinvolti e alla disponibilità di eccellenze provenienti dalle Università sarde. L’iniziativa – conclude il presidente Pigliaru – è un ottimo esempio di come anche settori critici quali quello in cui opera la Carbosulcis possono trovare nuovi indirizzi e potenzialità grazie alle competenze maturate, alle tecnologie sviluppate e all’apporto di nuova ricerca.»
«Il progetto Aria è un esempio importante di come la ricerca di base può offrire l’opportunità di un potenziale sfruttamento industriale delle tecniche sviluppate per gli esperimenti alla frontiera della conoscenza – commenta Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare -. L’INFN è da sempre attento alla ricaduta nel contesto produttivo delle sue iniziative di ricerca. In questo caso specifico, l’ente presta grande attenzione a questo progetto e al suo modello di collaborazione; ci adopereremo con energia per il suo successo.»
«Siamo chiaramente eccitati per l’impatto positivo sulle ricerche di materia oscura in corso ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Ma la sfida è altrettanto eccitante dal punto di vista del possibile piano di sviluppo industriale e di trasferimento tecnologico – aggiunge Cristian Galbiati, della Sezione INFN di Milano, professore all’Università di Princeton e coordinatore del progetto DarkSide -. Se giochiamo bene le carte a nostra disposizione, potremmo stabilire un nuovo ciclo produttivo ad altissimo contenuto tecnico, con potenziali ricadute sull’occupazione locale. Abbiamo trovato nella Regione Sardegna e in Carbosulcis dei partner eccezionali, Le competenze tecnologiche degli ingegneri e tecnici sono di elevatissimo livello: sarebbe stato impossibile arrivare alla dimostrazione di fattibilità di questo progetto senza il loro contributo determinante.» 
«Il progetto Aria è di notevole importanza strategica regionale e nazionale e di elevato interesse per le possibili ricadute a livello locale che le attività condotte potrebbero comportare», commenta Speranza Falciano, membro della Giunta Esecutiva dell’INFN che segue i progetti di trasferimento tecnologico.

«Lo spin-off di questa tecnologia potrebbe permettere un impatto importante a livello sociale, delle imprese sul territorio e dei centri di ricerca della Regione Sardegna, a partire dall’Università – conclude Falciano -. I settori che ne tratterrebbero beneficio sono quelli della medicina diagnostica, con particolare riferimento allo screening avanzato di diverse patologie, dell’energia pulita, dell’eco-sostenibilità, dell’agricoltura, e dello studio del cambiamento del clima.»

Molo Ichnusa Cagliari 1 copia

Il Molo Ichnusa di Cagliari, dal 22 al 24 giugno, sarà teatro delle tre giornate di lavoro organizzate dalla Direzione Generale per la Comunicazione della Regione Sardegna sui temi della Digital Library, dell’Archivio storico virtuale e il sistema integrato dei portali.

L’evento, intitolato “La memoria della Sardegna in Rete”, segue il “Think tank” (“serbatoio di pensiero“) dell’aprile scorso, dove esperti del settore e amministrazione regionale si sono confrontati su temi di stretta attualità, quali il valore della conservazione dei dati, riuso, copyright, interoperabilità e integrazione tra i sistemi. Argomento che ha messo d’accordo tutti, “la necessità di creare una biblioteca digitale che valorizzi ogni risorsa di qualunque provenienza e natura essa sia, rendendola fruibile e accessibile alle diverse tipologie di pubblico”.

Il confronto proseguirà con l’evento di giugno al quale parteciperanno, tra gli altri, Monica Grossi, la Sovrintendente Archivistica per la Sardegna, Alessandro Lovari, Università di Sassari, Paul Gabriele Weston, Università di Pavia, Carlo Meghini, CNR, Mariella Guercio, Università della Sapienza Roma.
Novità rilevante delle giornate del 22-23-24 sarà proprio l’apertura della fase di consultazione con il pubblico: chiunque potrà iscriversi, inviare il proprio contributo, e intervenire al dibattito, compilando la scheda di adesione allegata.

La scelta è in linea con la politica di democrazia “partecipata”, promossa e portata avanti e dalla Regione Sardegna in linea con il Trattato di Lisbona.

E’ stato presentato al Salone Internazionale della Logistica di Barcellona, il progetto Optimed, creato per valorizzare la centralità strategica della Sardegna nei traffici mediterranei. Obiettivo dell’iniziativa, finanziata dal Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Enpi Cbc Med e di cui la Direzione generale dell’assessorato dei Trasporti è il partner capofila, è quello di promuovere migliori condizioni e modalità per incrementare la circolazione delle merci e dei capitali tra i territori del bacino Mediterraneo.
La Regione, il centro di ricerca Cirem dell’Università di Cagliari, l’Autorità portuale del Nord Sardegna e gli altri partners provenienti da Libano e Spagna, hanno sfruttato l’opportunità dell’appuntamento spagnolo allestendo uno stand espositivo dedicato a “Optimed”, organizzando due workshop di presentazione alle aziende e ai diversi operatori del settore e illustrando i primi risultati delle attività al pubblico dell’ottavo convegno internazionale “Meda Port Summit”.
Il “Circulo logistico”, lo spazio della fiera dedicato al confronto tra i rappresentanti delle imprese, ha ospitato gli incontri “Business to Business” tra le diverse aziende specializzate nella movimentazione di merci via mare. Gli interlocutori commerciali si sono dichiarati interessati ad approfondire le possibilità di sviluppo di nuove relazioni commerciali attraverso i sistemi innovativi proposti dal progetto.
Optimed, con un budget complessivo di 1,9 milioni di euro, è uno dei 95 progetti finanziati dal Programma di cooperazione transfrontaliera multilaterale Enpi Cbc Med 2007-2013, nel quadro delle politiche europee di vicinato. Il Programma mira a rinforzare i rapporti tra i paesi dell’Unione e le regioni confinanti che si affacciano nelle sponde del Mediterraneo: Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Siria (partecipazione attualmente sospesa), e Tunisia. La Regione è l’autorità di gestione del Programma, ruolo che i 14 Paesi cooperanti hanno confermato anche per il periodo 2014-2020.

«Per valorizzare il paesaggio, la Sardegna si deve dotare di un palinsesto di eventi più strutturato e significativo: si può cambiare l’immagine della regione nel mondo e il suo posizionamento strategico promuovendo la cultura, su larga parte del territorio e con un cartellone in un arco di tempo di almeno otto o nove mesi. Questo è l’obiettivo a cui stiamo lavorando.» 
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi ieri mattina nella presentazione della XXXIII edizione del festival Cedac, La notte dei poeti.

Il mondo è interessato al turismo culturale. «La svolta si gioca su questo terreno – ha continuato l’assessore Morandi – perciò la Regione investirà più risorse in tale direzione, puntando su una programmazione almeno triennale e sulla stabilizzazione delle manifestazioni di carattere storico”. Gli eventi consentono di dare grande visibilità alla Sardegna come destinazione turistica, ma anche e soprattutto come destinazione culturale: «Per noi è un’opportunità straordinaria, i grandi appuntamenti generano flussi turistici e aiutano a modificare il posizionamento dell’isola rispetto ai mercati esteri come prevede la nostra strategia», ha spiegato Francesco Morandi.

Le grandi iniziative valorizzano il territorio. Riscoprire e rilanciare il valore del nostro paesaggio archeologico anche attraverso gli appuntamenti culturali: «Le location prestigiose fanno da trama alla programmazione degli eventi di quest’anno e consentono di promuovere in forma inedita i luoghi, catalizzando l’attenzione su attrattori turistici straordinari», osserva l’assessore. Quindi è fondamentale rafforzare un’ampia visione internazionale: «Dobbiamo dimostrare al mondo che siamo in grado di ospitare il top degli avvenimenti sportivi e di spettacolo per far parlare dell’isola a livello globale, della Sardegna quale palcoscenico ideale», ha concluso Francesco Morandi.

Francesco Morandi 2

 

L’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) ieri mattina ha ufficializzato l’elenco dei soggetti aggregatori che svolgono attività di centrali di committenza, iscritti all’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti. L’ANAC ha accolto la richiesta della Regione Sardegna per la designazione del Servizio provveditorato della Direzione generale degli Enti locali e Finanze, che opera come Centro di acquisto territoriale per tutta la pubblica amministrazione presente nell’Isola. Regione, Province, Comuni, Enti e Agenzie dell’intero sistema regionale, comprese le Aziende del servizio sanitario, insieme a università e scuole possono farvi riferimento per gli acquisti di beni e servizi.
«Si tratta di un importante, ulteriore passo avanti verso l’esigenza di semplificazione della pubblica amministrazione – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. La centrale unica di committenza, infatti, consentirà di razionalizzare e controllare la spesa, diminuire il contenzioso perché le gare saranno bandite da un solo soggetto appaltante dotato delle necessarie professionalità, ma anche ottenere prezzi migliori dai fornitori di beni e servizi, risparmiando quindi risorse importanti. Non solo: è il sistema più efficace per fronteggiare i fenomeni di corruzione.»

Palazzo della Regione 4 copia

Sono aperte, a Carbonia, le iscrizioni per l’anno 2015-2016 per la frequenza dell’Asilo nido comunale di via Manzoni. Il servizio è rivolto ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.

Le domande scadono il 15 luglio 2015 (fatta salva la possibilità di fare la domanda tutto l’anno compatibilmente con i posti disponibili).

Sulla base delle iscrizioni saranno preparate, secondo l’art. 5 del “Regolamento comunale dei servizi educativi per la prima infanzia”, le graduatorie per l’inserimento nel servizio Asilo nido comunale.

La coordinatrice e il personale educativo, in base agli appuntamenti fissati accoglieranno le famiglie che vorranno visitare il nido comunale. Per fissare l’appuntamento e per avere ulteriori informazioni chiamare al numero 0781 671184.

I moduli per le iscrizioni potranno essere ritirati presso la sede dell’asilo nido di via Manzoni; presso l’Ufficio servizi sociali del Comune, in via XVIII Dicembre ex tribunale), dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00; sul sito internet del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Servizi comunali – Servizi sociali e Politiche giovanili.

Scuola dell'infanzia di Via Manzoni 1

Dinamo Banco di Sardegna 2

Incredibile Dinamo: a un passo dal baratro con la Grissin Bon, 47 a 56 al 30′ con soli 4 punti in 10′, risorge trascinata da Super Logan (7 su 12 dai 6,75, 19 punti nell’ultimo quarto) e con un ultimo quarto straordinario, 33 a 21, chiude sull’80 a 77 e riapre la serie della finale scudetto del basket.

Le batoste subite a Reggio Emilia hanno fatto male alla Dinamo che si presenta a gara 3 con uno spirito completamente diverso e l’impatto con la partita lo conferma subito. Dopo il canestro iniziale di Andrea Cinciarini, l’MVP di gara 2, una “bomba” da tre punti di David Logan (l’uomo che alla fine risulterà decisivo!) e un canestro da sotto di Jerome Dyson, il peggiore in campo in gara 2 (con zero punti e un rendimento prossimo allo zero), portano la Dinamo sul 5 a 2. La Grissin Bon sembra in difficoltà ma reagisce subito, approfittando di alcune distrazioni difensive sassaresi e con un parziale di 9 a 0 scatta avanti sull’11 a 5, con una schiacciata di Vitalis Chikoko, una “bomba” di Rimantas Kaukenas, una schiacciata di Achille Polonara e un canestro da sotto di Kaukenas.

La partita è velocissima, Meo Sacchetti scuote i suoi che piazzano a loro volta un parziale pesante, 10 a 2, e fanno il controsorpasso, 15 a 13, con una spettacolare schiacciata di Shane Laval, l’uomo più atteso dopo un’assenza per squalifica e un’opaca gara 2, una “bomba” di Dyson, un canestro da sotto di un pimpante Rakim Sanders ed un’azione da tre punti, canestro e tiro libero, di Lawal.

La Dinamo c’è, una “bomba” di Sanders la porta sul 20 a 16, Sanders e Dyson confermano di essere in serata sì e dopo due tiri liberi di Cinciarini, Edgar Sosa realizza da sotto il canestro che fissa il punteggio del primo quarto sul 26b a 22 per la Dinamo.

In avvio di secondo quarto la Dinamo allunga, Logan trova un’altra “bomba“, imitato da Sosa, la Dinamo è a +11 al 13′, 36 a 25, e sono Della Valle e Kaukenas a tenere la Grissin Bon a distanza ancora rimediabile (tra i 7 e i 9 punti). Ma la Dinamo opera un altro allungo al 17′ con Dyson (+12, 41 a 29) e una “bomba” dai 6,75 di Ojars Silins riporta gli emiliani a -9, 41 a 32.

Nel finale del secondo quarto, prima dell’intervallo lungo, è il centro “zimbabweese” Vitalis Chikoko a mettere una “doppietta” da sotto in meno di un minuto, riportando la Grisisn Bon a – 6: 43 a 37.

La partita è ancora aperta e la Dinamo sembra in grado di farla sua. Ma è solo un’illusione, perché nessuno, al PalaSerradimigni, avrebbe potuto prevedere quanto sarebbe accaduto di lì a poco, nel terzo quarto! Un altro letale terzo quarto, dopo quelli vissuti in gara 5 e gara 6 con l’Olimpia Milano, che hanno rischiato di compromettere l’impresa della Dinamo in semifinale. E questa volta il black out che colpisce la Dinamo è ancora più clamorosa, tanto da trasformare la fase della partita in un vero e proprio incubo. Risulta persino difficile cosa accade in campo, perché la Dinamo sbaglia tutto, in attacco e in difesa, e non riesce a superare quota 43 addirittura per quasi 8′! Un record negativo assoluto! La Grissin Bon riaggancia la Dinamo con due “bombe”di Amedeo Della Valle in tre minuti (43 a 43), poi allunga con un’azione da tre punti di Lavrinovic, una terza “bomba” di Della Valle e un canestro da sotto di Polonara: 43 a 51! Lavrinovic porta la Grissin Bon a +10 (43 a 53) e al 28′, finalmente, spezza l’incantesimo sassarese un canestro da sotto di Jerome Dyson: 45 a 53. Una schiacciata di Sosa accorcia ancora il ritardo a – 6, 47 a 53, ma Reggio Emilia con tre tiri liberi consecutivi di Kaukenas e Della Valle chiude ilo terzo quarto avanti di 9 punti: 47 a 56.

A questo punto pochi oserebbero scommettere anche solo qualche euro su una rimonta sassarese, ma il cuore della Dinamo è grande e non è facile costringerlo a smettere di battere davanti all’entusiasmo del suo straordinario pubblico. La Grissin Bon lo capisce in fretta e al PalaSerradimigni accade qualcosa di incredibile!

Al 33′, sul 49 a 62 segnato da un canestro da sotto di Lavrinovic, la partita cambia totalmente quando sale in cattedra il “maestro”: David Logan! Una prima “bomba”, l’errore di Kaukenas dai 6,75; una seconda “bomba” e la Dinamo e a – 7: 55 a 62. Reggio Emilia reagisce con Lavrinovic ma Logan fa tris da tre punti, 58 a 64, poi poker, 61 a 64 al 36′!

Achille Polonara riporta i suoi sul +5, 66 a 63 ma lo show di Super Logan non è ancora finito, e prima un canestro di fuori e poi la cinquina dai 6,75, concludono l’operazione riaggancio sul 68 a 68 al 39′. A quel punto la partita si trasforma in un minuto finale da infarto! La Dinamo non sbaglia praticamente più niente,la Grissin Bon quasi tutto, e Sosa, Logan e Dyson piazzano l’allungo: + 6, 74 a 68! Sembra finita ma non è così, perché ormai non si gioca più, si va al fallo sistematico e ai tiri liberi a ripetizione, la Dinamo ne sbaglia uno con Sanders e uno con Logan, la squadra di Massimiliano Menetti non ne sbaglia più e con Kaukenas, Polonara e Della Valle è nuovamente a -1 a una manciata di secondi falla fine!

Silins commette fallo su Brian Sacchetti che infila i due liberi dell’80 a 77 e un errore di Della Valle su un tiro impossibile dalla lunghissima distanza, chiude i conti di una partita dalle mille emozioni, indimenticabile!

I numeri dicono che l’uomo decisivo è stato David Logan, miglior realizzatore con 25 punti (lo ripetiamo, 19 negli ultimi 10 minuti!), 1 su 2 da due punti, 7 su 12 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi; 16 i punti di Jerome Dyson, rimato dopo solo due giorni, autore di 16 punti (4 su 6 da due, 1 su 4 da tre e 5 su 7 ai tiri liberi; 8 rimbalzi); 13 punti a testa per Edgar Sosa e Rakim Sanders (7 rimbalzi). Per Shane Lawal 7 punti e solo 3 rimbalzi (per centrare lo scudetto ci vuole il vero Lawal!).

Nella Grissin Bon 18 punti per Amedeo Della Valle (1 su 1 da due punti, 4 su 7 da tre punti, 4 su 6 ai tiri liberi); 16 per Rimantas Kaukenas (4 su 6 da due, 1 su 5 da tre e 5 su 6 ai tiri liberi); 14 per Achille Polonara (4 su 7 da due, 1 su 5 da tre e 3 su 6 ai tiri liberi; 8 rimbalzi). In ombra rispetto a Reggio Emilia, Andrea Cinciarini, autore di 9 punti (3 su 8 da due punti e 3 su 5 ai tiri liberi).

Non c’è tempo per riposare gambe ed emozioni, sabato sera gara 4, ancora sul parquet del PalaSerradimigni, alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

 

Il ministro delì’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha confermato il professor Gianluigi Pillola Commissario Straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna per altri sei mesi a partire dal 4 giugno 2015. Il decreto ministeriale prevede che, comunque, l’incarico non andrà «oltre la ricostituzione degli organi del Consorzio». Gianluigi Pillola «provvederà a relazionare al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in merito alle azioni poste in essere per la migliore funzionalità del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, a cadenza bimestrale».

Il terzo comma del decreto prevede, infine, che «al Commissario Straordinario spettano le indennità previste per il Presidente del Consorzio del Parco, nonché il rimborso, in conformità a quanto prescritto dalle norme vigenti in materia, delle spese di trasporto, vitto ed alloggio sostenute per l’esercizio della funzione commissariale».

Gianluigi Pillola, come prevede la procedura di nomina, ha firmato la dichiarazione di accettazione dell’incarico.

Gian Luigi Pillola