20 December, 2025

Il consigliere regionale del PD Cesare Moriconi ha presentato una proposta di legge di modifica dell’articolo 2 della legge regionale n° 19 del 2014, nel punto in cui stabilisce il definanziamento delle opere pubbliche dei Comuni.

L’intervento normativo consiste nel proporre una proroga della scadenza prevista, sino al 30 marzo 2015, per dar tempo ai comuni che hanno già avviato, se non addirittura terminato, la progettazione definitiva e sono quindi nelle condizioni di concludere positivamente l’iter, di poter assolvere agli impegni di spesa già assunti e avviare le procedure di aggiudicazione dei lavori.

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge  n. 135/A riguardante l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2013. L’Aula ha poi approvato la richiesta di far tornare in commissione, per un ulteriore esame, la progetto di legge 139/A (Lotto e più) su modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2014, n. 16 (Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agro biodiversità, marchio collettivo, distretti). I lavori del Consiglio riprenderanno domani pomeriggio alle 16.00. Domani mattina, alle 10.00, si riuniranno la V e la VI commissione. La conferenza dei capigruppo è prevista per le ore 12. 00.

Elisabetta Giuseppina Falchi 1 copia

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha partecipato ieri all’assemblea generale dei pescatori sardi che si è tenuta alla fiera di Cagliari. Centinaia di persone, rappresentanti di cooperative e delle associazioni di categoria di tutte le marinerie della Sardegna hanno partecipato all’iniziativa con numerosi interventi, descrivendo la forte contrazione che attraversa il mondo della pesca regionale.

«In questi mesi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – ho incontrato e ascoltato chi rappresenta le vostre esigenze, raccogliendo proposte e suggerimenti. I problemi non si risolvono tuttavia invitando i politici ad andare a casa come ha detto qualcuno in sala. Io stessa non sono politica, poiché vengo dal mondo produttivo agricolo, e capisco bene quali sono le difficoltà che bisogna affrontare quotidianamente. Per troppi anni la pesca e l’agricoltura sono stati considerati dei settori non trainanti per l’economia della nostra regione. Adesso però c’è un atteggiamento diverso che riguarda tutto l’agroalimentare che dalla pesca va all’agricoltura passando per l’allevamento e la pastorizia.

Nei rapporti con Bruxelles l’assessore ha fatto il punto sulle norme europee: «Le regole e i paletti all’interno dei quali ci si può muovere non sono scritti dalla Regione, ma dall’Unione europea e, a volte, vengono incontro alle esigenze dei pescatori del Mare del nord piuttosto che alle nostre. Quello che possiamo fare è prendere tali regolamenti comunitari e adattarli alle produzioni locali, rimodellarli tenendo conto delle nostre peculiarità come è stato fatto in passato da Spagna o Francia. A livello ministeriale, per l’appunto, stiamo lavorando al FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e già dal mese di giugno abbiamo iniziato a discutere in Conferenza Stato Regioni i possibili provvedimenti per migliorare la competitività delle imprese, sostenendo ad esempio gli interventi per ammodernare le barche».

«Convocheremo già la settimana prossima il tavolo per la pesca – ha detto l’assessore – un tavolo più ristretto rispetto all’assemblea di oggi, dove i vari attori del settore possano lavorare da subito. Al contempo inizieremo a riorganizzare l’assessorato potenziando gli uffici che seguono la pesca.»

Sul tema del tonno, già da giugno gli uffici di via Pessagno hanno scritto al ministero affinché le quote venissero incrementate per la Sardegna: «Sia per le tonnare fisse sia per le barche che la nostra isola non possiede. La nota agli uffici romani è stata comunque reiterata più volte. A oggi – ha continuato Falchi – la quota tonno per l’Italia è stata aumentata dall’Ue. Adesso stiamo facendo in modo, anche attraverso i deputati e senatori sardi, che una quota parte di questo incremento ricada anche sulle imprese dell’isola».

Il Consiglio regionale ha approvato con 44 voti favorevoli e 1 voto contrario sui 50 consiglieri presenti in Aula, il progetto di legge n. 48 (Cozzolino e più) contenente disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi. I lavori proseguono con  l’esame del disegno di legge n. 135/A riguardante l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2013.

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha integrato il programma annuale di concessione dei contributi destinati alla realizzazione di manifestazioni di grande interesse turistico.
L’integrazione riguarda i network del turismo culturale, del turismo enogastronomico, degli eventi di spettacolo e dell’artigianato artistico.
I singoli organismi beneficiari dovranno trasmettere all’Assessorato entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione di concessione del contributo formale dichiarazione di accettazione del contributo.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle domande di contributo a favore delle associazioni cooperativistiche legalmente riconosciute per l’attuazione degli interventi relativi alle attività connesse al Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna.

Le attività connesse del fondo, finalizzato a supportare il processo di capitalizzazione e rafforzamento delle cooperative sarde già esistenti, riguarderanno in particolare:
– le attività di animazione e di informazione che avranno luogo nell’intero territorio regionale e verranno direttamente attuate dalle Centrali cooperativistiche, cui verrà affidato il compito di supportare le cooperative per l’accesso ad ogni informazione necessaria, legata alla partecipazione del fondo;
– le attività di tutoraggio che consisteranno nello sviluppo del gruppo di progetto candidato a costituire la cooperativa attraverso la formazione manageriale, la definizione degli ambiti di mercato e del piano organizzativo, la definizione del piano finanziario, la formazione degli operatori economici nella fase successiva al finanziamento nonché le verifiche periodiche che si pongono l’obiettivo di analizzare i risultati ottenuti, i cambiamenti osservati e di valutare insieme i passi successivi.

Il contributo complessivo di 500mila euro verrà ripartito tra le associazioni che faranno richiesta.

Le domande dovranno pervenire entro il 10 dicembre all’Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale Via XXVIII Febbraio, 1 – 09131 Cagliari.

Donne Igea in miniera 4  Donne Igea in miniera 1Donne Igea in miniera 2
La Giunta regionale oggi ha approvato, come già concordato con i sindacati, una delibera che permette entro il 2014 il prepensionamento di tutti coloro che ne hanno diritto. In questo modo si riorganizza l’azienda accelerando il suo risanamento.
In una nota, intanto, la Giunta Pigliaru chiarisce la sua posizione in merito alla situazione di crisi della società e alla protesta in atto nella Galleria Villamarina della miniera di Monteponi.
«La protesta dei lavoratori di Igea attraversa tutti i media, soprattutto in questi giorni nei quali a manifestare sono soprattutto le lavoratrici – si legge nella nota -. I media riprendono la protesta riassumendola in uno slogan: la Regione non paga lo stipendio ai lavoratori Igea. Ma non è questa la verità. Prima di tutto perché lo stipendio alle lavoratrici e ai lavoratori deve pagarlo la società da cui dipendono: Igea. Che, è vero, è al cento per cento della Regione. Ma la Regione può solo pagare le prestazioni fornite dall’azienda, che a sua volta, incassati i soldi, pagherà i dipendenti, i contributi, i fornitori, le tasse. E quando questa Giunta si è insediata la società non era in grado di presentare resoconti di attività di lavoro che giustificassero le fatture emesse. Niente resoconti, niente fatture, niente pagamenti dell’attività svolta. E quindi niente stipendi. Se la Regione avesse pagato Igea senza giustificativi di prestazioni e fatture sarebbe stata colpita dalla Corte dei Conti e dall’Ue per aiuti di stato. Illegittimi.»
«Non solo. La Giunta al suo insediamento trovò una voragine di circa 20 milioni. Il capitale sociale completamente mangiato. Un’azienda praticamente in stato di fallimento. Si poteva scegliere tra due opzioni. La prima: decretarne il fallimento, garantendo ai dipendenti il pagamento degli stipendi arretrati, quattro anni di mobilità e poi il vuoto. Un futuro senza lavoro. La seconda opzione: l’apertura di una fase di liquidazione, passando la mano a un commissario liquidatore, esperto manager di industria, che ponesse le basi per il rilancio. Una scommessa che impediva il pagamento degli stipendi arretrati (infatti all’appello mancano le retribuzioni di marzo, aprile, maggio e giugno) perché bloccati dalla legge in attesa dell’uscita da questa fase. Ma permetteva di scommettere sul futuro. La Giunta regionale ha scelto questo secondo percorso. Il primo commissario liquidatore Antioco Gregu ha messo in grado l’azienda di predisporre i piani di lavoro permettendole di fatturare e alla Regione di pagare i giusti compensi. Così sono stati pagati gli stipendi di luglio, agosto, settembre e un acconto di 500 euro a testa per ottobre. Dunque, in questo momento mancano all’appello il saldo di ottobre e, da due giorni, lo stipendio di novembre.
Nel frattempo la Regione ha predisposto una convenzione quadro per un totale di 36 milioni in tre anni. La convenzione, firmata dall’assessorato dell’Industria e da Igea, affida alla società la custodia e la messa in sicurezza delle miniere e le convenzioni di bonifica già stipulate in passato. E’ un’ottima base da cui ripartire per la ripresa produttiva.
Intanto, al manager d’industria Antioco Gregu, che ha portato a termine il suo lavoro, è subentrato il nuovo commissario Michele Caria, che deve gestire la seconda fase: la richiesta di concordato. In questi giorni Caria sta lavorando con lo staff dell’assessorato dell’Industria per individuare i percorsi che possano permettere il pagamento di fatture già emesse, l’emissione di nuove fatture in base alla conclusione di attività affidate all’azienda, la ricerca di altri fondi da altre voci di bilancio. Il tutto per pagare gli stipendi dovuti e per mettere insieme la liquidità indispensabile per andare avanti.
Questa è la difficile situazione in cui si trova oggi Igea. Michele Caria, appena insediato, sta facendo il punto della situazione economico finanziaria. Nei prossimi giorni sarà possibile dare ulteriori informazioni, con dati più precisi e prospettive più chiare e definite. Lo stesso commissario domenica scorsa ha incontrato le lavoratrici e i lavoratori –
conclude la nota – portando loro la solidarietà propria e dell’assessore e condannando i gesti di violenza e di sabotaggio.»

 

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco critica la sospensione della procedura per il bando di accesso al microcredito comunicata ieri sera dalla Sfirs, la società finanziaria che dipende dalla Regione. Una brutta notizia per centinaia di aziende isolane e diversi soggetti svantaggiati, compresi molti disoccupati, che avevano riposto nei finanziamenti una speranza di lavoro.

«Il bando – attacca Edoardo Tocco che al riguardo ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale – avrebbe dovuto concludersi il 30 dicembre, con opportunità uniche per l’universo dei senza lavoro. Ieri in tanti si sono collegati con il sistema, trovando la comunicazione sulla sospensione del bando. Una mazzata.»

«Non si comprende questa decisione improvvisa ed inopportuna – aggiunge Tocco – che mortifica le attese di molti disoccupati o inoccupati. Senza tralasciare le nuove imprese, che hanno riposto le speranze di rilancio in queste risorse provenienti dal fondo sociale europeo.»

Un tesoretto pari a 25mila euro a tasso zero, in grado di dare una boccata d’ossigeno all’universo delle attività che gravitano dal settore turistico all’artigianato sino alle nuove tecnologie.

«E’ necessario che la Giunta intervenga per ripristinare i tempi del bando sino al 30 dicembre – conclude Tocco – aumentando, nel caso sia necessario, il pacchetto di risorse disponibili per far ripartire l’economia.»

«Le dichiarazioni dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, sono sorprendenti. Per tentare di giustificare il disastro che ha combinato sulla continuità territoriale 2, cioè quella sulle rotte cosiddette minori, affondata da lui e da Pigliaru per fare un favore ai low cost, tira in ballo l’Europa in maniera impropria e totalmente sbagliata». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa.

«Il ragionamento dell’assessore – spiega Cossa – è il seguente: l’Europa vieta l’imposizione degli oneri di servizio pubblico nelle rotte dove altre compagnie operano in libero mercato. Ma questo non vale per Torino con Cuneo, giusto per fare un esempio che vale anche per le altre rotte. Per tre motivi. Innanzitutto perché Cuneo non è Torino, come è di tutta evidenza. In secondo luogo perché se questo vale per Torino (ma anche per le altre rotte) dovrebbe valere anche per Roma o Milano, visto che Ryanair collega l’Isola a Ciampino e Bergamo. In terzo luogo perché, ammesso e non concesso che questo fosse vero, Ryanair dovrebbe garantire i voli per 365 giorni l’anno, cosa che sappiamo benissimo non fa. Inoltre: se questa è la logica, perché la Commissione europea dovrebbe autorizzare una continuità territoriale con le maggiori capitali europee, visto che queste sono praticamente tutte servite da compagnie low cost?»

«Non si capisce che tipo di ragionamento sia quello di Deiana. Il risultato delle politiche dei trasporti di questa Giunta è solo uno: siamo tornanti indietro di 15 anni in appena otto mesi di esperienza di questo esecutivo. Prezzi alle stelle per viaggiare e i sardi in ostaggio. Non delle compagnie, questa volta. Ma di una Giunta – conclude Michele Cossa – che sta sbagliando tutto.»

Proseguono i lavori del Consiglio regionale. Dopo l’ora dedicata alle interpellanze, il presidente Ganau ha convocato una conferenza dei capigruppo. Questa ha deciso di discutere subito il disegno di legge 140 sul mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifiche all’articolo 5, comma 32, della legge regionale n. 7 del 2014. Il Consiglio ha approvato il disegno di legge con 33 voti favorevoli, 1 contrario e 13 astenuti sui 49 consiglieri presenti in Aula.

Ora il Consiglio sta esaminando il progetto di legge n. 48 (Cozzolino e più) su disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi. Seguirà l’esame del disegno di legge n. 135/A riguardante l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2013.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia