23 December, 2025

Miniera Serbariu 2 copia

Dal 12 al 19 ottobre 2014 il Museo del Carbone e il Museo PaleoAmbienti Sulcitani (PAS) aderiscono alla Settimana del Pianeta Terra – l’Italia alla scoperta delle Geoscienze.

L’iniziativa, promossa da Geoitalia-Federazione Italiana Scienze della Terra Onlus, si svolge ogni due anni in tutta Italia con il fine di diffondere tra il grande pubblico la cultura geologica, il rispetto per l’ambiente e la cura per il territorio. Obiettivo dell’iniziativa è divulgare l’inestimabile patrimonio che l’Italia possiede, non soltanto dal punto di vista artistico e monumentale, ma anche ambientale e geologico, come strumento di promozione turistico-culturale.

Per l’occasione, il Museo del Carbone presenta la mostra “Documentare il buio. Grotte e grotte di miniera attraverso gli archivi del tempo”. La mostra propone un percorso all’interno del mondo sotterraneo isolano. Terre misteriose per eccellenza, le grotte, per la particolarità dei loro ambienti, si comportano come archivi del tempo, conservando al loro interno le tracce della loro formazione ed evoluzione e quelle dell’evoluzione delle specie che le abitano e le frequentano, compreso l’Homo sapiens.

Dopo l’inaugurazione dia domenica 12 ottobre, la mostra è visitabile fino al 16 novembre, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00, con ingresso gratuito. L’allestimento è a cura del Centro Italiano della Cultura del Carbone, del Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A.Martel” Carbonia e della Federazione Speleologica Sarda.

Mercoledì 15 ottobre, alle ore 17.00, si terrà la conferenza su “Il ruolo dei Geo-Musei e dei Geositi nella diffusione e conservazione del patrimonio Geologico”. La conferenza avrà luogo presso il Museo PAS-Martel di Carbonia, all’interno della “Grande Miniera di Serbariu”, e sarà tenuta da Gian Luigi Pillola, Direttore Scientifico del Museo.

L’evento sarà seguito dal dibattito, dalla visita guidata alle sale espositive e alle attività pratiche nel laboratorio didattico. Il Museo sarà aperto per le visite abituali.

L’elenco completo dei Geoeventi è disponibile sul sito web www.settimanaterra.org

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Teulada, intendono promuovere la creazione di un Gruppo comunale di volontari di Protezione Civile. A tal fine, giovedì 16 ottobre, alle ore 18.00, presso la casa baronale di Piazza Parrocchia, a Teulada, si terrà un incontro informativo. Introdurrà i lavori il sindaco, Daniele Serra.

Sergio Carrus, responsabile del settore volontariato della Direzione Generale di Protezione Civile Regionale, fornirà informazioni sui gruppi di volontari di Protezione Civile, la costituzione, la gestione e l’ambito di operatività.

Piazza Teulada 1

Ottavia Salidu

Ottavia Salidu, la più longeva nonnina di Sant’Antioco e del Sulcis, nata il 12 ottobre 1909, ha compiuto 105 anni. A festeggiarla, domenica, nella sua casa di piazza Parrocchia, i suoi tre figli, di cui due risiedono a Sant’Antioco, sei nipoti e due pronipoti insieme ai parenti e conoscenti che le hanno fatto visita per tutta la giornata.

Nonna Ottavia vive da sola, è arzilla e ancora autosufficiente. Solo da qualche anno, i figli le hanno affiancato una badante che le fa compagnia e alla quale vuole bene come una figlia. Sempre lucida e con una memoria di ferro, Ottavia Salidu, prima di tagliare la torta sulla quale spiccava il numero 105, ha ricordato tra tanti fiori e regali momenti importanti della sua vita. Nonna Ottavia da oltre un secolo, infatti, è testimone e memoria storica dei tanti avvenimenti succedutesi in città. Ricorda ancora persino le poesie imparate a scuola che ha iniziato a frequentare nel periodo della grande guerra. Ama raccontare quando, ancora giovinetta, si recava nella campagna del padre appena fuori città, per innaffiare l’orto e raccogliere la frutta. «C’era di tutto -ricorda – aranci, mele e limoni». Tra i suoi ricordi più belli, la vita vissuta col marito Nicolino, che l’ha lasciata vedova trent’anni fa, i viaggi fatti dopo l’ultima guerra. E’ stata a Torino, Roma e due volte in Algeria, dove si è recata a trovare il figlio Mario che lavorava nel paese del nord Africa.

«E’ una gioia che sia ancora con noi – dice il figlio Mario – speriamo possa continuare ancora per molti altri anni.»

Tito Siddi

L’attore Francesco Pannofino, protagonista del film Patria, di Felice Farina, trasmesso sabato sera nell’ambito della quarta serata del 7° Mediterraneo Film Festival, noto soprattutto per essere il doppiatore ufficiale di George Clooney e per aver prestato la propria voce a grandissimi attori quali Kurt Russel, Antonio Banderas, Denzel Washington, Jean Claude Van Damme e Mickey Rourke, ha fatto visita ai lavoratori ex Alcoa che ormai da cinque mesi e mezzo presidiano lo stabilimento di Portovesme per sollecitare Governo e Regione a creare le condizioni per la vendita dello stesso e la ripresa dell’attività produttiva.

L’attore ha seguito con grande attenzione la testimonianza dei lavoratori che lo hanno aggiornato sullo stato delle trattative che dovrebbero essere prossime ad un punto di svolta, mostrando una grande sensibilità ai problemi del lavoro.

Le fotografie allegate sono di Gianfranco Nurra.

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Luigi Arru 3 copia

«Accorciare i tempi di attesa e migliorare le prestazioni delle Commissioni Invalidi Civili in Sardegna grazie a una costante e proficua collaborazione fra Asl e Inps, per snellire le procedure riducendo la burocrazia a favore dei cittadini più bisognosi.» Sono gli obiettivi fissati in un incontro fra l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il Direttore Generale della Sanità Giuseppe Sechi, e il Direttore regionale INPS per la Sardegna, Maurizio Emanuele Pizzicaroli. Nel corso dell’incontro, sono state analizzate dettagliatamente le principali criticità relative ai procedimenti di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità in Sardegna e sono state delineate le strategie per razionalizzare e migliorare l’efficienza e la qualità di un servizio che incide su una fascia particolarmente debole della popolazione. Si è concordato di avviare un percorso per incrociare le procedure informatiche e i dati fra Regione e Inps e definire apposite linee guida, con specifiche indicazioni che la Regione fornirà alle Asl della Sardegna sul funzionamento delle Commissioni Invalidi Civili. Gli obiettivi sono: ottimizzare le attività, ridurre i tempi di attesa, e favorire un’omogenea applicazione della metodologia medico legale. Il percorso di collaborazione fra Asl e INPS sarà costantemente monitorato per verificarne l’efficacia. 

E’ un giudizio agrodolce quello che Confartigianato Imprese Sardegna da al Programma Regionale di Sviluppo, presentato dall’Assessore Regionale alla Programmazione, Raffaele Paci.

«E’ un Piano voluminoso, con tanti spunti interessanti, ambizioso per certi versi e le sei strategie sulle quali ruota sono condivisibili – afferma Confartigianato Imprese Sardegna – anche perché si punta sulle competenze della persona e sulla competitività dell’impresa. Interessanti alcune parti che vedono un’attenzione per le piccole imprese, come i voucher per l’innovazione, o gli interventi sull’internazionalizzazione in riferimento all’agroalimentare.»

Confartigianato, «seppure, come ha evidenziato l’assessore Paci nella sua presentazione, l’approccio del Programma non sia per singolo settore (ad esclusione dell’agricoltura)» evidenzia una non chiara visione strategica per un mondo, quello delle imprese artigiane, che oggi è in prima linea su tutti i territori della nostra regione per resistere alla crisi.

«Nei meandri delle schede allegate al Programma – precisa Confartigianato Sardegna – gli unici riferimenti riguardano l’artigianato artistico che viene visto sempre come corollario del turismo. Sull’artigianato artistico, peraltro, non si fa cenno al marchio Isola e ai relativi disciplinari di qualità che sono già pronti da tempo ma non ancora operativi.»

E ancora: «Nel Prs non vengono prese in considerazione le peculiarità dell’impresa artigiana come modalità di esercizio di qualsiasi mestiere che, al di là di un inesistente romanticismo nostalgico, partono dalla consapevolezza che svolgere una attività in forma “artigiana” non è quasi mai una scelta individuale ma frutto delle oggettive e soggettive modalità  con cui si esercita l’attività, che in molti casi implica il coinvolgimento delle stesse famiglie.«

Per questo, alla luce di quanto analizzato, l’associazione artigiana chiederà che nel principale documento strategico che la Regione è chiamata ad elaborare nei suoi 5 anni di legislatura, si dia dignità al ruolo dell’impresa artigiana che, si ricorda, ha particolari ed espresse tutele normative, a cominciare dall’art. 45 della Costituzione.

«Probabilmente sarà utile un momento di confronto sui temi dell’artigianato – sottolineano Confartigianato – se l’Amministrazione regionale organizzerà, come pare, una conferenza regionale del settore alla quale sarebbe importante partecipassero tutti gli esponenti dell’esecutivo regionale.»

Confartigianato chiude la sua analisi con una osservazione sulla proposta, contenuta nel Prs, attraverso la quale la Regione si impegna a diffondere in modalità open tutte le informazioni e i dati utili a valutare le politiche regionali: «Se, come Confartigianato ha chiesto da tempo, anche attraverso il progetto, “Rating Sardegna”, l’Amministrazione renderà fruibili e valutabili tutti i documenti e gli atti, le imprese saranno in grado di valutare in maniera oggettiva l’impatto delle politiche sulla propria attività e sulle priorità di sviluppo definite da tempo».

«Mentre la politica è distratta lo Stato si riprende Buoncammino. Lo fa con pretesti futili ma con destrezza: in un colpo solo toglie alla città uno degli edifici più ricchi di potenzialità di generare economia e chiude una struttura importante per la Sardegna come la scuola di polizia penitenziaria di Monastir». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, in merito al possibile trasferimento a Buoncammino del carcere minorile di Quartucciu.

«Uno scandalo che non può restare sotto silenzio. Eppure lascia allibiti – prosegue Michele Cossa – il silenzio del sindaco di Cagliari Massimo Zedda: davanti a questo vero e proprio atto di arroganza del Governo, è il caso di farsi sentire e valere in tutte le sedi. Anche con la Regione di Francesco Pigliaru, che si sta facendo soffiare da sotto il naso tutti i gioielli della Sardegna.»

«Regione e Comune – prosegue Cossa – hanno decine di immobili che si possono utilizzare come CPA/CARA: manca la buona volontà del Governo di confrontarsi con le istituzioni sarde. Le quali, dal canto loro, incredibilmente non hanno nulla da dire. L’unica cosa che sanno fare è inchinarsi e piegare la schiena, sudditi del Governo nazionale.»

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Pallone

La Monteponi di Vittorio Corsini batte il San Vito (1 a 0) e, dopo quattro giornate, si conferma al secondo posto in classifica alle spalle del Siliqua di Titti Podda (a punteggio pieno con l’eclatante 5 a 2 rifilato all’Arbus) nel girone A del campionato di Promozione regionale, insieme al Sant’Elena che ha superato di misura la Frassinetti Elmas con il punteggio di 3 a 2. Alle spalle del terzetto di testa, c’e’ il Girasole, impostosi per 2 a 1 sul Serramanna.
E” finito in parità, con un pirotecnico 3 a 3, il derby tra Atletico Narcao e Carbonia. Per la squadra di casa si tratta del primo punto stagionale, dopo tre sconfitte consecutive iniziali, per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, viceversa, e’ il quarto pareggio.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, impresa del Real Villanovatulo sul campo della capolista Villacidrese, 3 a 2, e aggancio al vertice per il Senorbi’, passato con un netto 4 a 2 sul campo del Seui Arcueri. Con il punto strappato nel derby di Gonnesa (2 a 2 ), il Sant’Antioco e’ ora al quinto posto, a 2 punti dalla vetta, mentre il Tratalias ha travolto (3 a 0) e scavalcato in classifica il Carloforte.
Sconfitta di misura sia per la Fermassenti (1 a 0 con l’Halley, ad Assemini) sia per l’Iglesias (3 a 2 con la Libertas Barumini). E’ stata una giornata ricca di goal – 37 – oltre 4,6 di media a partita.

Flo, al secolo Floriana Cangiano, con “Olor a lluna“, in catalano, ha vinto la settima edizione del Premio Andrea Parodi, la cui serata conclusiva si è svolta ieri all’Auditorium comunale di Cagliari, in Piazza Dettori, pieno in ogni ordine di posti. E’ stata una serata di grande festa, nel ricordo di un grandissimo indimenticabile artista, presentata, come le prime due, da Gianmaurizio Foderaro, giornalista di RadioRai, e da Ottavio Nieddu.

Napoletana, Flo è stata anche premiata per la musica e l’arrangiamento. I siciliani Tamuna si sono aggiudicati il premio della critica e quello per la miglior interpretazione, il veneto Leo Miglioranza quello per il testo. Due riconoscimenti peculiari del Parodi, quello dei bambini e quello dei concorrenti, sono andati rispettivamente a Serena Finatti e ex aequo a Amemanera, Serena Finatti e Flo. Alessio Bondì si è invece aggiudicato la Targa SIAE e il Premio “Tre giorni in studio” (con Marty Jane Robertson, Michele Palmas e Antonio Ferraro).

Il Premio Andrea Parodi è organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi, sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Provincia di Sassari. La manifestazione è realizzata in stretta collaborazione con Rockhaus Blustudio e SCS di Ottavio Nieddu e grazie al patrocinio e al contributo del Comune di Cagliari, dei partecipanti aderenti e degli sponsor. Si avvale inoltre del patrocinio della SIAE, i media partner sono Videolina, Sardegna 1, Roxy Bar Tv, Radiolina, Radio Popolare, Unica Radio.

Dieci i finalisti del concorso, tutti di alto livello, a conferma della sua continua crescita qualitativa: Amemanera (con il brano brano Sensa la luna, piemontese), Alessio Bondì (Rimmilu ru’ voti, siciliano), Flo (Olor a lluna, catalano), Lou di Franco (Bentu, sardo), Serena Finatti (Bes di Diu, friulano), Leo Miglioranza (Ndemo xente, veneto), Tamuna (Ciuscia, siciliano), Tramas (Scida!, sardo), Elisabetta Usai & Ergot Project (Le miel de vie, sardo-francese), Lino Volpe (So’ stat’ io, napoletano). I concorrenti si sono esibiti davanti a una giuria tecnica, composta da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori; e a una giuria critica, composta interamente da giornalisti, italiani e stranieri.

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Un ulteriore premio è la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2015 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” di Cagliari, di Folkest del Friuli e del Negro Festival di Pertosa (SA), che sono partner della manifestazione, insieme a Premio Bianca d’Aponte e Federazione degli Autori.

Oltre al premio principale ne sono stati attribuiti altri, andati ai diversi finalisti, dall’ottimo gruppo siciliano Tamuna che ha trascinato all’entusiasmo il pubblico dell’Auditorium, al veneto Leo Miglioranza, dal piemontese Amamanera al siciliano Alessio Bondì e alla friulana Serena Finatti.

Dopo l’esibizione dei dieci finalisti, è stato assegnato il Premio Albo d’oro 2014 al Cuncordu ‘e su Rosariu (coro della Confraternita del Rosario) di Santu Lussurgiu, un quadro di Mariano Chelo, consegnato, come il premio alla vincitrice del Premio, da Valentina Casalena, moglie di Andrea Parodi, in entrambi i casi visibilmente emozionata. Tutti gli ospiti, così come tutti i concorrenti, nelle prime due serate hanno interpretato anche un brano di Andrea Parodi.

La manifestazione si è tenuta in prossimità dell’8° anniversario della scomparsa di Andrea Parodi (17 ottobre 2006), un grande artista passato dal pop d’autore con i Tazenda, a un percorso solistico di grande valore e rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Il Museo multimediale a lui dedicato è aperto a Villanova Monteleone (SS) tutti i giorni tranne il lunedì, a Sa Domo Manna.

Gli ospiti, come sempre, erano di altissimo livello, a partire dalla cantante libanese Abeer Nehme, una delle protagoniste della world music contemporanea, una sorta di diva nel mondo arabo, anche come attrice, che ha interpretato diversi brani, tra i quali la straordinaria “No potho reposare” che ha contribuito a far conoscere ed apprezzare Andrea Parodi in tutto il mondo. Dal Piemonte è arrivato il giovanissimo Duo Bottasso, composto dai fratelli Nicolò al violino e Simone all’organetto, che in un brano hanno accompagnato la stessa Abeer Nehme.

La serata finale è stata conclusa da una jam session, sollecitata dai due presentatori, nella quale quasi tutti i concorrenti, Abeer Nehme, il Duo Bottasso ed Elena Ledda, hanno intrerpretato la splendida Sienda, canzone d’amore portata al successo da Andrea Parodi, e dall’esibizione della vincitrice Flo, con un brano di Andrea Parodi.

 

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