24 December, 2025

Foto dal post di Mauro Pili II di facebook

Foto dal post di Mauro Pili II di facebook - 2

Mauro Pili 06 copia

Nuova denuncia del deputato Mauro Pili (Unidos) sul suo profilo facebook Mauro Pili II: «In gran segreto a Teulada si costruisce la pista per i droni. Sono stati avviati nelle ultime ore i lavori per costruire la mega pista. Nessuna autorizzazione e silenzio assoluto sulle procedure». «Sperimentateli nelle colline toscane di Renzi e compagnia», aggiunge Mauro Pili, che ha annunciato un’interrogazione urgente alla Camera e ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto (che pubblichiamo) di enormi cumuli di inerti dentro la base militare di Teulada e lo schema grafico del progetto che si sta realizzando..

«A bombardare Teulada – ha scritto Mauro Pili sul suo profilo Facebook – non saranno più solo i carri armati, le navi e gli elicotteri. Tra non molto nel poligono decolleranno i droni militari. Aerei sperimentali sofisticatissimi, senza pilota, capaci di guerre aeree efferate senza l’ausilio di piloti ma tutto attraverso lo schermo di un video game. Il ministero della Difesa mostra l’arroganza di chi non ha più nessun argine e non solo non chiude le basi militari ma raddoppia senza pudore. In queste ore dentro il poligono di Teulada è iniziata la costruzione di un vero e proprio aeroporto per il decollo dei droni militari di ultima generazione. Decine di camion da 72 ore scaricano dentro la base migliaia di metri cubi di sterile, accumulati in prossimità dell’area individuata per realizzare una rampa per il decollo e l’atterraggio dei velivoli senza pilota, i droni. Vere e proprie montagne di sterili, non si conosce la provenienza, sono ormai dentro la base e da qualche ora è iniziata la movimentazione del materiale che dovrà servire per realizzare la struttura portante della rampa. La quantità così rilevante di materiale lascia comprendere che i vertici militari abbiano optato per l’utilizzo dell’area di atterraggio degli elicotteri per realizzare una grande rampa di lancio, cioè un sistema cosiddetto “a catapulta” per questi velivoli ormai sempre più utilizzati per le attività militari. Una pista con oltre un ettaro di nuova superficie destinata a base operativa per i droni. Si tratta di un progetto senza alcuna autorizzazione edilizia, urbanistica, paesaggistica, di sicurezza e soprattutto in totale dispregio di quanto sta avvenendo in Sardegna sulle basi militari. Un ministero della Difesa che considera la Regione un suppellettile da ignorare sotto ogni punto di vista. Sia il Ministro della Difesa che i vertici militari hanno detto più volte che avrebbero voluto trattare una nuova intesa. Tutto falso e comunque smentito dai fatti. E’ di una gravità inaudita che nonostante la mancata firma dell’accordo la Difesa decisa di realizzare a Teulada una struttura invasiva non solo l’impatto sull’area ma anche e soprattutto per il tipo di velivolo che si intende sperimentare proprio in Sardegna. Per quale motivo non lo sperimentano nelle colline toscane? O nella val padana? E’ evidente che si vuole ancora una volta pensare alla Sardegna in termini di terra di nessuno dove poter fare di tutto e di più senza alcun tipo di controllo. Tutto questo deve essere impedito.»

«Accettare ulteriori pesantissimi aggravi nel territorio di Teulada – ha aggiunto Mauro Pili – significa mortificare ulteriormente quel territorio ignorando la grande mobilitazione dei sardi e il parere del CoMiPa che aveva più volte negato l’autorizzazione a nuovi insediamenti militari. Un uso sempre più indiscriminato del territorio a questo punto alla mercè anche di mezzi senza ausilio di uomini. Non è dato sapersi quali saranno le nazioni che utilizzeranno quella rampa ma sono diverse quelle che hanno messo a punto i micidiali droni a partire dal prototipo top-secret del drone inglese da guerra senza pilota “Taranis”, che ha recentemente completato la seconda serie di prove di volo in una località segreta. Un progetto anglo-francese noto come Future Combat Air System(FCAS) che potrebbe essere destinato a sperimentazioni in ambito Nato con l’obiettivo di sviluppare un nuovo drone da combattimento. Il drone ha dimostrato la sua capacità di rullare autonomamente verso la pista per il decollo, decollare e volare sino alla zona di destinazione, individuare un bersaglio e ritornare alla base. Tutto questo sulla testa dei sardi e della Sardegna senza che nessuno dica niente e con una regione inesistente che lascia fare il Ministero della Difesa.Una regione succube e incapace di qualsiasi reazione.»

Cristiano Erriu

La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, il “Disegno di legge. Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” con il quale viene cancellato il Piano paesaggistico approvato dalla Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci al termine della scorsa legislatura. La materia urbanistica torna così ad essere regolamentata dal Piano Paesaggistico approvato dalla Giunta Soru.

Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Francesco Pigliaru ha sottolineato come questa delibera vada nella direzione della tutela dell’ambiente dando spazio, nello stesso tempo, al lavoro dell’edilizia. «La nostra scelta è quella di mettere insieme la qualità paesaggistica – ha detto il Presidente Pigliaru – elemento fondamentale per vivere bene, e incentivi per l’edilizia e un lavoro di riqualificazione con la creazione di posti di lavoro di qualità”.

La legge urbanistica modifica e supera il vecchio Piano Casa. Il nuovo quadro normativo garantisce maggiore certezza e semplificazione nel governo del territorio. «Il ddl – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – è un primo passo verso un reale rinnovamento del quadro normativo in materia urbanistico-edilizia e ha tre principali obiettivi». 

L’obiettivo è il riordino normativo e porre un freno alle iniziative straordinarie o contingenti. Inoltre, contrastare il consumo del suolo non compromesso, salvaguardare i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivare la “buona edilizia” grazie ad agevolazioni e riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente. 
Sarà possibile riqualificare e ridurre il fabbisogno energetico degli edifici attraverso premialità con incremento di volumi per la riqualificazione dei servizi turistici, ma non l’aumento dei posti letto: gli ampliamenti volumetrici saranno consentiti solo al miglioramento dell’offerta turistica. 

«Ci sarà il riordino – ha precisato l’assessore Erriu – delle principali norme regionali: utilizzo ottimale e controllato del suolo. Sarà applicata la direttiva per le zone agricole ed eliminate le norme del piano casa per seminterrati e pilotis a fini abitativi, ancora, eleminate norme intruse che derogano a norme contenute nel Ppr, zone rurali e lottizzazioni, insieme alle nuove disposizioni sul golf (LR 19/2011).»

Contestualmente e sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, è stato revocato il Pps del precedente governo regionale guidato dal Presidente Ugo Cappellacci, con la revoca della delibera 45/2 dell’ottobre 2013. «Con questa delibera di adozione – dice l’assessore Erriu – alla quale poi seguì la delibera di approvazione del Pps del 14 febbraio 2014 (delibera 6/18), erano stati ridotti i livelli di tutela rispetto alle norme del Ppr del 2006». La Giunta Pigliaru dunque, con la delibera 10/20 del 28 marzo 2014, aveva già annullato la delibera di approvazione 6/18 della Giunta Cappellacci. 

«Abbiamo deciso di revocare anche la delibera 45/2 d’adozione perché le scelte di questa giunta sul grado di tutela da riconoscere ai centri matrice, alla fascia costiera e agli altri beni è ben più forte di quello della precedente giunta perché vogliamo completare il percorso avviato con il MIBACT». Con la revoca del Pps 2013 si torna alle norme di attuazione del 2006 integrate con l’aggiornamento del repertorio condiviso con il MIBACT. Con la revoca perdono inoltre efficacia il repertorio delle grotte e caverne, alberi monumetali e beni paesaggistici e contesti identitari, ma il repertorio 2014 distingue beni paesaggistici, architettonici, archeologici e identitari. «Vengono eliminati i duplicati e gli impropri e vengono inseriti – prosegue Erriu- a titolo di conoscenza i beni rilevanti in sede di copianificazione da parte dei comuni che hanno adeguato il Puc al Ppr».

Contro il provvedimento adottato dall’Esecutivo, annunciato come primo provvedimento dopo il suo insediamento, insorgono le opposizioni di centrodestra.

«La decisione di tornare al Ppr di Soru – attacca Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – è la certificazione che questa maggioranza ha intenzione di affossare definitivamente la Sardegna.»

«Il Ppr di Soru – aggiunge Michele Cossa – ha creato danni inenarrabili alla Sardegna, ha bloccato l’economia, ci ha fatto precipitare nella crisi più nera ben prima della altre regioni italiane. E l’atteggiamento ideologico e pretestuoso sul piano casa della Giunta ne è la dimostrazione: anziché avere un paracadute e approvare una leggina che lo proroga in attesa delle nuove norme, preferiscono i tempi lunghi di un disegno di legge che difficilmente sarà approvato entro la scadenza dell’attuale piano casa, cioè entro novembre. In Consiglio regionale faremo una grande battaglia perché il piano casa sia prorogato. Se la maggioranza non lo permetterà avranno sulla coscienza migliaia di artigiani e operai e piccoli imprenditori che da un giorno all’altro si troveranno disoccupati, senza nemmeno diritto ad ammortizzatori sociali.»

Anche Edoardo Tocco (Forza Italia) ha parole dure per il disegno di legge in materia urbanistica approvato ieri dalla giunta Pigliaru.

«L’abolizione della possibilità di aumentare le volumetrie dei sottotetti, che ha prodotto un indotto non indifferente, è una pecca davvero grave. La chiusura all’utilizzo abitativo dei piani pilotis è una scelta davvero incomprensibile. Altroché nuovo piano casa». Edoardo Tocco critica anche l’eliminazione della legge sul golf. «Una decisione che certifica la miopia politica dell’esecutivo. Si tratta di un progetto che di fatto porterà ad ingessare il comparto edificatorio, con rigidi vincoli sulla possibilità di nuove costruzioni o ampliamenti di caseggiati già esistenti. Si rischia così di bloccare, ancora una volta – conclude Edoardo Tocco – una voce importante dell’economia isolana, mettendo in ginocchio diverse aziende del settore che si sono sinora dimostrate il vero motore trainante del sistema produttivo sardo·»

San Giovanni Suergiu 2 copia

A San Giovanni Suergiu, il nuovo anno di attività ACLi comincia da dove si era interrotto lo scorso giugno e cioè con una serie di incontri tematici inseriti nel percorso dedicato alla genitorialità. “Essere genitori che mestiere difficile” e “Adolescenza tra crisi e risorse”, sono stati i primi due; i prossimi saranno “Ascoltarsi in famiglia: riflessione sulla comunicazione in famiglia”, in programma il 25 ottobre; “Il conflitto come strumento di crescita”, 15 novembre; “Aiutare la crescita: un genitore che ha fiducia in se”, 29 novembre; e, infine, “Promuovere l’autostima”, 12 dicembre. Si tratta di temi di fondamentale importanza e attuali nella nostra società che presentati e sviscerati da tre esperte psicologhe-psicoterapeute: Ilenia Trullu, Karol Pagini e Silvia Caria di “Krisalide: studio integrato di psicologia e psicoterapia”; insieme a loro, tutti i partecipanti cercheranno di capire ed affrontare questi problemi, cercando di arrivare a possibili soluzione.

Alla fine del percorso, è previsto un incontro “particolare”, dedicato al rapporto col cibo: “Alimentazione : cosa c’è oltre il cibo”. Il 25 settembre, alle ore 17.30, nella sede delle ACLI, in vico Cavour 2, a San Giovanni Suergiu, si svolgerà un incontro incentrato sui problemi legati allo stress e all’ansia: “Stress e ansia cosa sono e come si manifestano”.

Questa serie di incontri sono stati organizzati con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu e della Parrocchia di San Giovanni Battista di San Giovanni Suergiu.

Il 31 ottobre scadono le iscrizioni per la partecipazione alla sesta edizione del concorso fotografico “Obiettivo su San Giovanni Suergiu”, quest’anno incentrato su un unicomtema: “Le feste. Feste popolari, religiose e sagre”.

Sempre nel mese di ottobre, è previsto anche il laboratorio di cucina tipica “Coxinendi a s’antiga“, organizzato in collaborazione con l’agriturismo “Agrifoglio” di San Giovanni Suergiu, «per riappropriarci delle nostre tradizioni culinarie sulcitane».
Per le informazioni riguardanti le varie attività, è possibile contattare il 3339477729.

Ripartono i corsi teatrali annuali (2014 – 2015), diretti da Monica Porcedda, direttore artistico de La Cernita Teatro.

Si parte lunedì 13 ottobre alle ore 19.00 al Teatro di Bacu Abis in Piazza Santa Barbara, dove la compagnia ha la sua sede artistica, con la 6ª edizione del laboratorio permanente di ricerca teatrale, realizzato con il  sostegno del comune di Carbonia.

A Sant’Anna Arresi si partirà, invece, giovedì 16 ottobre, alle ore 19.30, presso il centro di aggregazione sociale con  la 5ª edizione del laboratorio permanente che rientra nel progetto “Festival Sant’Anna Arresi Teatro”, realizzato con il sostegno del Comune di Sant’Anna Arresi.

I gruppi di lavoro saranno impegnati in un percorso formativo finalizzato all’utilizzo delle tecniche del lavoro dell’attore: uso della voce e della parola, linguaggio gestuale e motorio, improvvisazione, scrittura collettiva, messa in scena.

WEB loc. Corsi Teatrali Annuali Cernita

Domenica 12 ottobre 2014, a San Nicolò d’Arcidano, verrà celebrato il 2° anniversario dell’inaugurazione della piazza e della statua dedicata alla “Regina della Pace”. A partire da quell’evento straordinario di fede, la piazza è diventata luogo di preghiera e grazia: nel corso dell’anno, si sono succedute celebrazioni eucaristiche, incontri di preghiera, si è celebrato settimanalmente il Rosario (ogni domenica pomeriggio, qualunque fossero le condizioni meteorologiche). Costante è stato l’afflusso di fedeli, proveniente da diverse parti della Sardegna, per supplicare la Regina della Pace. Per maggior informazioni: 070501756 – 3395606417.

Il primo libro autobiografico del cantautore di ispirazione cristiana Roberto Bignoli!

E’ uscito in tutte le librerie italiane “Il mio cuore canta. “Medjugorje e la musica di Dio”, esordio letterario di Roberto Bignoli con Andrea Pagnini, giovane scrittore di Pesaro, per la Edizioni Piemme.

Roberto Bignoli è un cantautore d’ispirazione cristiana. Dopo un inizio di carriera dedicato al pop blues e al rock, decide di dedicarsi alla christian music, contribuendo alla sua diffusione in Italia. Il primo cd della nuova produzione è del 1987, Canzone per Maria, a cui sono seguiti undici album sette singoli e concerti in tutto il mondo. La canzone Porta Cristo, del 1991, è insieme a Ballata per Maria (sigla mondiale di Radio Maria) fra le creazioni più significative. Nel 1996 pubblica Tempo di Pace, che contiene la famosa Concerto a Sarajevo scritta durante la guerra di Bosnia. Per ben cinque volte – dal 2001 al 2007 – riceve il prestigioso UCMVA Unity Award, il premio USA della musica cristiana internazionale. Nel 2003 riceve il primo Golden Graal, l’Award italiano dedicato all’evangelizzazione.Nel 2006 realizza in collaborazione con il cantautore e produttore Nico Fortarezza la canzone Non temere dedicata a Giovanni Paolo II. In Italia e nel mondo è la colonna sonora di molti eventi religiosi e incontri di preghiera.

Il volume racconta la sua esperienza di vita. All’età di un anno Roberto contrae la poliomielite, che gli provocherà gravi difficoltà motorie obbligandolo a terapie continue e alle stampelle. Dopo un’infanzia difficile e il collegio, comincia a suonare musica rock ancora adolescente. Sono gli anni della Beat Generation, dei “figli dei fiori” e il giovane musicista conduce una vita di mille espedienti. Pur passando per il carcere, l’emarginazione sociale e la devianza nella periferia milanese, non smette mai di comporre e suonare. La sua passione per la musica lo porta a lavorare in ambienti musicali importanti. Conosce Fabrizio De André, Alberto Fortis, Loredana Bertè, viene invitato a fare da spalla a molti big della canzone fra cui Roberto Vecchioni. Nel libro, Roberto racconta anche i suoi 14 anni vissuti a Varese!

Incide i primi dischi e ottiene successi, ma la disabilità entra con prepotenza nella sua carriera e diventa un ostacolo alla sua ascesa. È un tortuoso percorso personale che giunge al 1984, quando Roberto – folgorato dal “mistero Medjugorje” – decide di scommettere su se stesso e di giocare il proprio talento artistico puntando tutto sulla christian music. Ed ecco, finalmente, la svolta: un’ascesa irresistibile. Roberto Bignoli – che in questo libro racconta per la prima volta la sua storia – è oggi un artista di fama internazionale, oltre a essere padre e marito felice. Tiene concerti in tutto il mondo, ha pubblicato dodici album e cinque singoli e la sua Ballata per Maria è la sigla mondiale di Radio Maria diretta da padre Livio Fanzaga. Nell’ormai trentennale carriera, ha vinto cinque Unity Award, il Grammy USA della musica cristiana internazionale. La “scommessa del cuore” è vinta.

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Mercoledì 15 ottobre, alle ore 17.00, presso la Torre Canai di Sant’Antioco, approda la 2ª edizione della rassegna “Pianeta in Vendita”.

L’Osvic, l’Associazione Italia Nostra nelle sezioni Sinis Cabras Oristano, Sassari, Sant’Antioco e Cagliari, il C.S.C. UNLA di Oristano, propongono, per il secondo anno consecutivo, un’analisi dell’argomento TERRA, la tutela dei paesaggi e la resistenza dei territori, attraverso lo strumento del cinema, tema più che mai d’attualità, considerate le numerose emergenze ambientali e sociali che continuano ad interessare il territorio regionale e che hanno avuto nell’alluvione del 18 novembre 2013 il momento forse più drammatico.

Un’iniziativa itinerante dal titolo “Pianeta in Vendita”: Il cinema per raccontare la difesa dei territori e i diritti delle comunità racconterà attraverso le pellicole proposte, le violazioni dei diritti di comunità e popoli e l’attacco indiscriminato al paesaggio, con un focus particolare sul tema del dissesto idrogeologico del territorio. Su questo tema è stato importante il contributo del giornalista Gian Antonio Stella che ha presenziato all’inaugurazione dell’iniziativa, a Oristano, lo scorso 9 ottobre. Dopo la tappa di Sant’Antioco, l’iniziativa proseguirà a Cagliari (sottopiano del Palazzo Civico di Cagliari, ore 17.00) e si concluderà il 21 a Sassari (Biblioteca comunale, ore 17.00).

I documentari, Fango di Emanuele Piccardo e La Conchiglia di Abdulkadir Ahmed Said, racconteranno le violazioni dei diritti di comunità e popoli, ma anche l’impegno prezioso di comitati ed associazioni che in ogni parte del mondo sono accomunati da un sottile “filo rosso”: la volontà di porre i beni comuni fuori da qualsiasi logica di mercato e di speculazione, nel “ritorno alla terra” e ai suoi valori imprescindibili.

La serata di Sant’Antioco sarà introdotta da Paola Gaidano dell’OSVIC e da Graziano Bullegas di Italia Nostra. La proiezione sarà seguita da un dibattito – introdotto da Teresa Dorati e da Salvatore Orrù – sul dissesto idrogeologico con particolare attenzione alla realtà antiochense: si parlerà di opere inutili e dannose per il territorio e per le casse comunali.

Pallone

Nel campionato di Promozione regionale, giunto alla quarta giornata, è la domenica del derby Atletico Narcao-Carbonia (arbitro Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Matteo Seu e Salvatore Podda di Cagliari). Entrambe le squadre cercano la prima vittoria, l’Atletico Narcao addirittura i primi punti, dopo tre sconfitte consecutive, due delle quali interne. Il Carbonia, da parte sua, ha incamerato tre pareggi, l’ultimo dei quali, quello di sei giorni fa con il Progetto Sant’Elia, provoca ancora rabbia al ricordo, considerato che gli ospiti hanno rimontato due goal, dopo un avvio nettamente favorevole ai minerari.

Quella di domani è una giornata in cui la Monteponi cerca conferme contro il San Vito (arbitro Marco Andrea Bognolo di Olbia, assistenti di linea Davide Longo Vaschetti e Pierluigi Corda di Cagliari), dopo un eccellente avvio di stagione da matricola (2 vittorie consecutive 7 punti in 3 partite, mentre il Siliqua difende il primato solitario a punteggio pieno, con l’Arbus (arbitro Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Mauro Lussu e Nicola Leoni di Cagliari).

Completano il programma della quarta giornata le partite: Ferrini Cagliari-Orrolese, Girasole-Serramanna, Guspini-Kosmoto Monastir, Pula-Progetto Sant’Elia e Sant’Elena Quartu-Frassinetti Elmas.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Villacidrese insegue la quarta vittoria consecutiva ospitando il Real Villanovatulo, mentre la prima inseguitrice, il Gonnosfanadiga, giocherà a Sadali.

Il Sant’Antioco, terzo in classifica con 6 punti, frutto di due vittorie interne, affronta il derby di Gonnesa, squadra che ha collezionato 3 punti in 3 partite. Altro derby del Sulcis a Tratalias, tra la squadra di casa e il Carloforte (entrambe le squadre inseguono un riscatto dopo gli ultimi risultati poco brillanti). L’Iglesias gioca sul difficile campo della Libertas, a Barumini, mentre la Fermassenti ha sulla carta il compito più abbordabile, sul campo dell’Halley, ad Assemini.

Completano il programma della quarta giornata del girone d’andata le partite Andromeda-Escalaplano e Seui Arcueri-Senorbì.

Confartigianato Imprese Sardegna condivide l’impostazione generale del Programma regionale di sviluppo, presentato dall’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, ma chiede maggiore dignità per il comparto.«

«E’ un Piano voluminoso, con tanti spunti interessanti, ambizioso per certi versi e le sei strategie sulle quali ruota sono condivisibili – si legge in una nota di Confartigianato Imprese Sardegna anche perché si punta sulle competenze della persona e sulla competitività dell’impresa. Interessanti alcune parti che vedono un’attenzione per le piccole imprese, come i voucher per l’innovazione, o gli interventi sull’internazionalizzazione in riferimento all’agroalimentare”.

Gli artigiani, «seppure, come ha evidenziato l’assessore Paci nella sua presentazione, l’approccio del Programma non sia per singolo settore (ad esclusione dell’agricoltura)», evidenziano una non chiara visione strategica per un mondo, quello delle imprese artigiane, che oggi è in prima linea su tutti i territori della nostra regione per resistere alla crisi.

Nei meandri delle schede allegate al Programma – aggiunge Confartigianato Imprese Sardegna – gli unici riferimenti riguardano l’artigianato artistico che viene visto sempre come corollario del turismo. Sull’artigianato artistico, peraltro, non si fa cenno al marchio Isola e ai relativi disciplinari di qualità che sono già pronti da tempo ma non ancora operativiNel Prs non vengono prese in considerazione le peculiarità dell’impresa artigiana come modalità di esercizio di qualsiasi mestiere che, al di là di un inesistente romanticismo nostalgico, partono dalla consapevolezza che svolgere una attività in forma “artigiana” non è quasi mai una scelta individuale ma frutto delle oggettive e soggettive modalità  con cui si esercita l’attività, che in molti casi implica il coinvolgimento delle stesse famiglie.»

L’Associazione Artigiana chiederà che nel principale documento strategico che la Regione è chiamata ad elaborare nei suoi 5 anni di legislatura, si dia dignità al ruolo dell’impresa artigiana che, si ricorda, ha particolari ed espresse tutele normative, a cominciare dall’art. 45 della Costituzione.

«Probabilmente sarà utile un momento di confronto sui temi dell’artigianato – sottolinea l’associazione artigiana – se l’Amministrazione regionale organizzerà, come pare, una conferenza regionale del settore alla quale sarebbe importante partecipassero tutti gli esponenti dell’esecutivo regionale.»

Gli artigiani chiudono la loro analisi con una osservazione sulla proposta, contenuta nel Prs, attraverso la quale la Regione si impegna a diffondere in modalità open tutte le informazioni e i dati utili a valutare le politiche regionali: «Se, come Confartigianato ha chiesto da tempo, anche attraverso il progetto, “Rating Sardegna”, l’Amministrazione renderà fruibili e valutabili tutti i documenti e gli atti, le imprese saranno in grado di valutare in maniera oggettiva l’impatto delle politiche sulla propria attività e sulle priorità di sviluppo definite da tempo».

Domenica 12 ottobre si svolgerà a Cagliari, Nuoro, Sassari ed Ozieri, la manifestazione FAI Marathon 2014. Faimarathon è una speciale passeggiata alla riscoperta dei luoghi noti e meno noti, ma sempre sorprendentemente belli, dell’Italia intorno a noi. L’evento è organizzato dai volontari FAI e realizzato grazie alla partnership con il gioco del Lotto, a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI “Ricordati di salvare l’Italia”.

Domenica un centinaio di persone si sono messe a disposizione della città di Cagliari e del FAI.

Artisti, attori, intellettuali, a intervalli di mezz’ora si “esibiranno” in contemporanea. L’idea è quella di superare il format del percorso culturale a tappe programmate per dare la libertà ai cittadini di presentarsi, dalle dieci del mattino in poi, in qualsiasi delle dieci piazze coinvolte, iscriversi alla FAI Marathon e avere la certezza di assistere ad un piccolo spettacolo. Per sette minuti i cittadini e le cittadine saranno intrattenuti in ogni piazza da un artista o da un “cicerone“ speciale, in modo da dare la possibilità ai partecipanti di trasferirsi da una piazza all’altra.

Non ci si dovrà quindi stupire di trovare un professore che in cima ad una panchina, in Piazza del Carmine, descrive le caratteristiche architettoniche dei palazzi che fanno corona alla piazza, né dovrà sembrar strano che in Piazza Yenne famosi artisti, all’improvviso, inscenino una pièce teatrale. Potrebbe anche accadere di trovarsi nel mezzo dell’esecuzione di un quartetto d’archi in Piazza san Cosimo.

E‘ suggestivo sentire una magistrata evocare il processo a Sigismondo Arquer o una signora di Cagliari raccontare di Emilio Lussu e nella stessa piazza un gallerista parlare di collezioni d’arte. Improvvisamente un sacerdote racconta il suo Sant’Efisio o lo stilisti una sfiata di Cappucci negli anni Cinquanta. Trame e racconti che fanno la città.

Saranno circa 90 i momenti durante i quali artisti e intellettuali descriveranno la “loro” Cagliari e si esibiranno e senza alcuna presentazione. Gli artisti ed i “ciceroni“ si presenteranno da soli. Li riconoscerete perchè saranno vicini al tavolino del FAI ed avranno una pettorina che li identifica.

Alle 17.00 la giornata di festa avrà in piazza L’Unione Sarda un bel momento di incontro con artisti, attori, attrici, ciceroni per non dimenticarci dell’art. 9 della Costituzione.

La FAI Marathon è un regalo alla città nella sua interezza. Vuole restituire alla città dei bianchi colli, memoria storica ed affetto. Non si dovrà correre, solo scoprire la molteplicità e le possibilità di un paesaggio urbano che la quotidianità e l’incuria spesso svalutano. La cultura è un piccolo gesto quotidiano, un sorriso, un riguardo alle persone ed alle cose.

Piazza Yenne Cagliari copia

Programma Fai Marathon Cagliari

Il consigliere regionale Ignazio Locci, del gruppo di Forza Italia Sardegna, interviene sulla condizione di estremo disagio vissuta dai precari dello spettacolo.

«Né sconcerto, né indignazione – dice Ignazio Locci – bensì massima solidarietà e sostegno per le artiste di Lucido Sottile, che con la performance di ieri mattina, un gesto tanto forte ed esplicito quanto ricco di significato, hanno voluto rappresentare la reale condizione dei precari dello spettacolo e, più in generale, dei precari sardi di ogni categoria. Lavoratori dissanguati da una società sempre meno attenta al futuro delle giovani generazioni e sempre più schiava delle banche e di una certa politica.»

«La performance delle Lucido Sottile – aggiunge Ignazio Locci – arriva dopo la sfilata di precari mercoledì scorso in Commissione Lavoro, a testimonianza, ammesso ce ne fosse ancora bisogno, di quanto stia diventando difficile per i sardi ottenere stabilità lavorativa ed economica. La situazione è sempre più drammatica e occorre che la Giunta regionale concentri tutte le forze per il superamento del precariato e per creare nuova occupazione.»

«Francesco Pigliaru prenda sul serio il gesto delle artiste: non una semplice performance artistica, ancorché cruda, ma il grido d’allarme dei giovani sardi. È arrivato il momento, per l’esecutivo regionale – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – di dare risposte alle migliaia di precari isolani (Lavoratori socialmente utili, dell’Arpas e della Regione Sardegna per citarne alcuni).»