L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha fatto il bilancio, giudicato assolutamente positivo, della campagna di vaccinazione in corso contro la #blue tongue.
«La blue tongue in Sardegna è sotto controllo, il rischio di malattia è in costante diminuzione – ha detto l’assessore della Sanità – ed è limitato a qualche area dove non si è ancora vaccinato. La situazione epidemiologica è dunque completamente diversa da quella dello scorso anno ed è sottoposta ad un monitoraggio continuo attraverso la sorveglianza clinica, sierologica ed entomologica.»
«Al 5 settembre 2014 – ha aggiunto Luigi Arru – i focolai di #blue tongue in Sardegna sono 5, di cui 4 in animali sentinella (cioè in animali appositamente non vaccinati per verificare la circolazione del virus) e 1 solo con mortalità (11 ovini). L’anno scorso, al 5 settembre 2013 i focolai furono 2.674, con decine di migliaia di capi ovini ammalati e 6.426 capi morti. Gli sforzi congiunti degli allevatori, dei veterinari delle Asl e dell’assessorato regionale alla sanità si stanno rivelando efficaci per il controllo della #blue tongue.»
«Le vaccinazioni nel 2014 sono state ad oggi oltre due milioni e mezzo e la copertura immunitaria a seguito della vaccinazione interessa già oltre i 2/3 del patrimonio ovino regionale. In alcuni territori, come in Ogliastra e nella Provincia di Sassari la copertura vaccinale supera l’85%. Ricordiamo – ha concluso Luigi Arru, invitando tutti gli allevatori a sottoporre i loro capi alla vaccinazione – che il vaccino utilizzato è un vaccino spento. Cioè un vaccino con virus inattivato, efficace, ma senza effetti collaterali apprezzabili.»
Parità, 1 a 1, tra Atletico Narcao e Siliqua, nell’andata dei 16esimi di finale della #Coppa Italia dilettanti. Dopo il 2 a 2 tra Monteponi e Carbonia, sul sintetico del #Comunale di Sant’Antioco, dunque, altro pari nel secondo derby sulcitano di Coppa. La qualificazione in entrambi i casi si deciderà nella gara di ritorno, a campi invertiti, con le squadre di casa, Carbonia e Siliqua, favoriti dai goal realizzati in trasferta che consentiranno loro di giocare su due risultati su tre. Il Siliqua contro l’Atletico Narcao passerebbe il turno in caso di vittoria o di pari senza goal; il Carbonia contro la Monteponi passerebbe il turno anche in caso di pari per 1 a 1,
Ricordiamo che il calendario del campionato che scatterà domenica 21 settembre metterà subito di fronte Atletico Narcao e Siliqua che si affronteranno così per tre volte in due settimane.
La quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu, organizzata dall’Associazione culturale LAMAS, candida Pattada ad essere pensatoio stabile delle politiche per lo sviluppo della Sardegna. Come creare lavoro? Quale e come? è il titolo scelto. Industria, artigianato, agroalimentare, turismo, economia culturale saranno i focus programmati dal pomeriggio di venerdì 12 e per il sabato 13 settembre all’Hotel La pineta nel Parco La Pineta Salvatore Pala. Lamas, col contributo della #Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del #FAI (Fondo Ambiente Italiano), intende elaborare strumenti di sviluppo immediatamente traducibili in atti concreti dall’iniziativa privata e pubblica isolana. L’evento si strutturerà in cinque incontri attivi e circolari. Gli stessi titoli degli incontri sono in chiave di domanda:
– C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?
– L’accoglienza è il lavoro di una stagione?
– Dalla terra e dal mare quale lavoro?
– C’è ancora spazio per il sapere delle mani?
– Con la cultura si mangia?
La scelta de #S’Ischola de su Trabagliu è dettata dal volere unire alle competenze di studiosi e tecnici la diretta esperienza di artigiani, imprenditori, industriali i quali si faranno interpreti del bisogno di praticità, concretezza, operabilità necessarie per uscire dall’attuale deserto occupazionale. Un esempio concreto lo si avrà venerdì 12, alle ore 20.00, quando l’intreccio di artigianato e di arte darà vita al concerto del #Quartetto Karel che suonerà con gli strumenti ad arco del liutaio pattadese Piero Virdis. Per l’occasione saranno eseguiti brani di tre compositori che seppero, con la loro opera, rendere in musica paesaggi della Sardegna: Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino.
Il Laboratorio pubblico #S’ischola de su trabagliu ha il compito di orientare i decisori specie in un momento in cui si sono rarefatti i luoghi di incontro, di partecipazione, di proposta. Come creare lavoro? Quale e come? Vuol far convergere intelligenze ed esperienze intorno ad un obiettivo il lavoro diventato la prima emergenza dell’isola. La due giorni di comunità intellettuale e sociale nel centro nord della Sardegna con oltre cinquanta contributi
dibatterà per produrre soluzioni;
elaborerà un “piano di rinascita” sociale;
discuterà di industria che non sia solo chimica di base;
creerà una rete di saperi e mondi spesso separati;
svilupperà l’idea che il lavoro non piove sui territori ma dev’essere elaborato dai territori stessi.
PROGRAMMA
Venerdì 12 settembre
Ore 16.00 Inizio lavori
Salvatore Mereu Regista Cagliari
Proiezione Transumanza
Ore 16.15 Lo stato dell’economia e del lavoro
Antonella Crescenzi Economista Ministero dell’Economia e delle Finanze Roma
Giorgio Macciotta CNEL Roma
Ore 17.00 C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?
Introducono e coordinano
Tore Corveddu Lamas
Angelo Sini Lamas
Intervengono
Francesca Ticca Segretario Regionale UIL Sardegna Cagliari
Oriana Putzolu Segretario Regionale CISL Sardegna Cagliari
Michele Carrus Segretario Regionale CGIL Sardegna Cagliari
Tore Cherchi Coordinatore Progetto Sulcis Cagliari
Pietro Ciarlo Costituzionalista Università di Cagliari
Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale Fai Sardegna
Antony Muroni Direttore L’Unione Sarda Cagliari
ORE 20.00 CONCERTO
Quartetto Karel – Strumenti ad arco di Piero Virdis –Pattada
Musiche di Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino
Sabato 13 Settembre
Ore 9.30 L’accoglienza è il lavoro di una stagione?
Introducono e coordinano
Susi Ronchi Giornalista Cagliari
Gianni Manca Lamas
Intervengono
Vittoria Mereu Direzione Commerciale Marketing e Direzione Business – Tirrenia
Italo Meloni Direttore Cirem Università di Cagliari
Roberto Petza Chef Fondazione Accademia Casa Puddu Siddi
Franco Mulas Direttore Starwood Arzachena
Giuseppina Scorrano Esperta Turismo Cagliari
Attilio Mastino Rettore Università di Sassari
Ore 11:00 Dalla terra e dal mare quale lavoro?
Introducono e coordinano
Maria Francesca Chiappe L’Unione Sarda Cagliari
Salvatore Palitta Lamas
Intervengono
Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari
Sergio Vacca Professore Scienza del Suolo Università di Sassari
Giuseppe Delogu Dirigente Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale Regione Sardegna
Francesco Casula Direttore 3 A Arborea
Vito Gulli Direttore ASDOMAR Olbia
Alfonso Orefice Esperto di sviluppo rurale Cagliari
Ersilia di Tullio Responsabile Area Agricoltura Industria alimentare Nomisma Bologna
Nicolò Migheli Sociologo Cagliari
Ore 15.30 C’è spazio per il sapere delle mani?
Introducono e coordinano
Gian Franca Fois Lamas
Antonello Deiosso Lamas
Intervengono
Piero Virdis Liutaio Pattada
Antonio Fogarizzu Designer
Stefano Mameli Confartigianato Imprese Sardegna Cagliari
Anna Maria Sanna già Dirigente scolastica Cagliari
Rosario Musmeci Esperto Formazione e Istruzione Sassari
Ilene Steingut Direttrice Istituto Europeo Designer Cagliari
Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari Cagliari
Ore 17.30 Con la cultura si mangia?
Introducono e coordinano
Salvatore Fenu Lamas
Maria Antonietta Mongiu Lamas
Intervengono
Filippo Martinez Regista Oristano
Giuseppe Giordano Presidente Calagonone Jazz Cagliari
Antioco Floris Direttore CELCAM Università di Cagliari
Franco Masala Storico dell’architettura Cagliari
Costantino Cossu Responsabile Cultura La Nuova Sardegna
Pinuccio Sciola Scultore e musico San Sperate
Romano Cannas già Direttore Sede Rai Cagliari
«Altro che #continuerà territoriale: la cancellazione di 40 voli per lo sciopero dei controllori di volo è un fatto gravissimo: i sardi non hanno la possibilità, come chi vive nella Penisola, di spostarsi con altri mezzi se non con aereo o navi: lo sciopero e la cancellazione dei voli rappresenta un vero e proprio sequestro.» Lo ha detto oggi Michele Cossa, coordinatore regionale dei #Riformatori sardi.
«L’accaduto – ha aggiunto Michele Cossa – significa che il sistema va largamente rivisto. Anche perché, è bene ricordarlo, è la Regione che paga di tasca la continuità territoriale che, dunque, è interamente a carico dei sardi. Non è ammissibile che, per un motivo o per l’altro, la Sardegna possa essere isolata dal resto del mondo. La Regione deve intervenire formalmente sul Garante per impedire che uno sciopero possa arrecare un danno così grave a cittadini sardi e turisti.»
Nei miei quarant’anni di carriera la Sardegna è forse la regione in cui ho tenuto più concerti. Ho avuto l’onore di essere invitato a suonare nelle piazze più importanti come nei più piccoli centri e il piacere di condividere con le popolazioni i momenti intimi in cui le comunità festeggiano se stesse e il proprio retaggio. Ho avuto così occasione di conoscere a fondo la profonda dignità e generosità di questo Popolo fiero e indomito e di apprezzarne la lingua e la millenaria cultura musicale.
Ho perciò assistito con dolore e sgomento al duplice attacco che questa splendida terra sta subendo dalla cosiddetta economia globale: da una parte lo smantellamento di ogni realtà industriale e dall’altra la totale svalorizzazione dell’economia agro-pastorale.
In particolare mi ha colpito la realtà del Sulcis, dove la crisi economica sembra aver spento ogni occasione di gioia collettiva.
In questi anni la Sardegna mi ha dato tanto, amicizia, calore ma anche lavoro, e in questo momento di difficoltà per tutti vorrei restituire un pò di quello che ho ricevuto dai Sardi offrendo alle popolazioni del Sulcis un “Concerto di Fratellanza” per regalare a quelle comunità una giornata di festa e di cultura che unisca le varie realtà che lottano per il loro futuro.
Il mio sogno è che si superino le divisioni che sempre ci sono nei momenti difficili e che si possa trovare un momento di unità e di solidarietà tra le varie realtà sindacali e associative, fra operai, minatori e pastori per regalare alle famiglie dei lavoratori una giornata di serenità e di calore nel segno della millenaria cultura sarda, una giornata in cui la lotta si esprima nel dare gioia. Insieme alla mia band e a tutti i musicisti sardi che parteciperanno vorrei invitarvi tutti a questa festa che si terrà il 15 dicembre 2012 a Carbonia in P.zza Roma, per celebrare il Natale con tutti gli uomini di buona volontà,
Grazie.
Eugenio Finardi, dicembre 2012
Eugenio Finardi ha ricordato l’emozione vissuta allorché uno spettatore si alzò in piedi, rivolgendogli un accorato appello, con il quale urlò la sua disperazione, determinata da una lunga disoccupazione e dalla necessità di mantenere moglie e figli. Finardi ha aggiunto che a fine concerto cercò l’uomo, senza riuscire a trovarlo, in quando aveva già lasciato Piazza Roma.
Quell’esperienza ha lasciato un segno profondo in Eugenio Finardi che nei mesi successivi ha scritto il testo di una canzone in collaborazione con Massimiliano Casacci, “Cadere, sognare”, inserita quest’anno nell’album “Fibrillante”.
Pubblichiamo il testo della canzone (da leggere e rileggere attentamente!), interpretata con straordinaria partecipazione emotiva, come emerge anche da alcune delle fotografie allegate.
CADERE, SOGNARE
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
E cadere, sognare
Cadere giù e non svegliarmi più.
Ero un brav’uomo,
uno come tanti, uno normale.
Ho sempre fatto
tutto quello che dicevano di fare.
Per fare il mio dovere ho studiato,
mi sono anche laureato,
ma poi mi sono accontentato
e ho accettato
un posto fisso da impiegato.
Ho acceso un mutuo
e mi sono sposato,
credevo anche di essere fortunato,
ma poi un giorno m’ha chiamato il capo,
m’ha detto:
«L’azienda ha delocalizzato,
mi dispiace ma sei licenziato».
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
E poi mi son lasciato andare,
ho mollato tutto
e ho cominciato a bere,
perché la sporca verità
è che nessuno vuole
uno della mia età!
Classe dirigente d’imbroglioni,
sfruttatori
senza senso del domani,
senza voglia di sporcarmi mai le mani,
ideologi cresciuti alla Bocconi.
Il vostro liberismo mi ha ammazzato,
di ogni mio sogno derubato,
ormai anche mia moglie mi ha lasciato,
e adesso sono rovinato
e mi son sentito…
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Ma no, io non ci sto,
io non mi arrenderò.
Cadere, sognare.
E grido finché vi vedrò pagare,
maiali senza il minimo pudore,
e spegnere quel ghigno
che fa male,
che offende chi non riesce
a respirare.
Ho chiuso con la società civile,
e con i vostri furbi giochi di parole,
che alla fine resta sempre tutto uguale
e aspetterò seduto in riva al fiume,
fino a che non vi vedrò
cadere giù
e non tornare più!
Eugenio Finardi
Le polemiche per i #tagli al settore della cultura sono arrivate anche sul palco di Terralba, nelle prime battute del concerto di Eugenio Finardi. Alcune decine di rappresentanti delle associazioni culturali locali, si sono presentati ai piedi del palco con un bavaglio bianco sulla bocca ed hanno distribuito un volantino, nel quale hanno spiegato le ragioni della loro silenziosa protesta.
Un volantino è stato consegnato anche a Eugenio Finardi che, dopo un paio di canzoni, si è soffermato sul problema, sottolineando la gravità dei tagli alla cultura, ai quali, con grande superficialità, i nostri amministratori fanno sempre ricorso quando devono far quadrare i conti dei loro bilanci.
Grande festa ieri sera, a Terralba, in occasione della #Sagra delle Nieddittas, un evento imperdibile per tutti gli amanti della qualità delle #Nieddittas e della buona musica, organizzato dalla locale associazione Pro Loco e dall’Amministrazione comunale, in Piazza Caduti sul Lavoro e Via Duca degli Abruzzi.
Il clou della manifestazione, dopo i giochi d’estate con l’animazione di Akunu Makata, e la Zumba fitness, special guest Romina Sanna e Tiziana Charanguera e diversi zin qualificati, sono stati il percorso gastronomico con degustazione di piatti con le cozze e vini delle cantine di Terralba Su Cuppoi, Melis e Cantine del Bovale con vendita delle nieddittas (sono stati serviti oltre 1.00o pasti), che sono state gustate anche in 6 ristoranti con speciali menù a prezzi contenuti, e il concerto del cantautore Eugenio Finardi accompagnato dalla sua band (comprendente Giovanni Maggiore, Paolo Gambino, Claudio Arfinengo e Marco Lamagna).
Eugenio Finardi s’è fatto attendere (l’inizio del concerto era previsto alle 22.30 ma è slittato alle 23.25 per una serie di inconvenienti, da uno sciopero dei controllori di volo dell’aeroporto di Oinate, a Milano, ad un priblema alla strumentazione) ma, quando si è presentato sul palco (l’ingresso alla piazza per assistere al concerto era gratuito) ha promesso, insieme ai suoi musicisti, che si sarebbe fatto perdonare con il miglior concerto possibile, e non ha deluso le attese.
Il cantautore italo-statunitense (figlio di Eloise Degenring, una cantante ed insegnante lirica statunitense, e di Enzo Finardi, bergamasco, tecnico del suono), in apertura di concerto, ha spiegato di aver scelto, all’inizio della carriera, di vivere in Italia, quando i suoi hanno deciso di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti, e di non essersene mai pentito.
Ha presentato un ampio repertorio, mix tra nuovi brani dell’ultimo lavoro “Fibrillante”, scaturito da una difficile esperienza di vita, dopo essersi sottoposto ad una cura speciale per superare problemi di fibrillazione atriale che ne hanno condizionato alcuni anni di vita e di carriera, e alcuni dei più grandi successi, come #Extraterrestre, #Diesel, #La Radio. Ha dedicato ampio spazio ai temi sociali, come quelli del lavoro, con un riferimento ad un’esperienza vissuta a fine 2012 a Carbonia, luogo simbolo della crisi socio-economica di questi anni, sulla quale ci soffermeremo in un altro servizio, e all’amore, che ha caratterizzato alcuni brani della sua lunga carriera, sia in età giovanile sia in questa fase della sua vita che, per l’esperienza vissuta, ha definito molto felice.
A concludere il concerto, durato ben due ore, il suo brano più famoso, quello che gli ha dato notorietà, successo e tranquillità economica, #Musica ribelle, che ha ripreso ad eseguire proprio dopo aver recuperato la piena efficienza fisica, in quanto la fibrillazione atriale, quando pure ha continuato a lavorare, tra tante sofferenze fisiche, glielo ha impedito per alcuni anni.
E’ terminato 2 a 2, al Comunale di Sant’Antioco, tra Monteponi e Carbonia, il derby di andata dei 16esimi di finale della Coppa Italia dilettanti. La squadra ospite si è portata in vantaggio una prima volta al 20′ del primo tempo con Tinti, ed è stata raggiunta in apertura di ripresa, all’8′, da un goal di Piras. Carbonia ancora avanti al 25′ con il suo fantasista Marini, direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo, complice un’indecisione del portiere rossoblù. La Monteponi ha reagito alla ricerca del pareggio e, dopo aver sprecato un calcio di rigore con Sanna, lo ha raggiunto con lo stesso giocatore a 3 minuti dal triplice fischio finale.
Il pareggio è risultato sostanzialmente giusto, tenuto anche conto che le due squadre hanno colpito un legno a testa. La prossima settimana si giocherà il derby di ritorno con il Carbonia favorito, dal momento che si qualificherebbe, oltre che con una vittoria, con un pareggio per 0 a 0 o 1 a 1.
Domani pomeriggio, a Narcao, si giocherà la gara d’andata del derby tra Atletico Narcao e Siliqua.