23 December, 2025

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Sono iniziati i lavori di ristrutturazione completa della scuola materna di Giba. Il progetto prevede la rimozione e la bonifica delle lastre di amianto e la sistemazione della nuova copertura.

Un’ordinanza del sindaco, Learco Fois, ha disposto la chiusura anticipata della scuola, per avviare i lavori ed ultimarli prima della ripresa delle lezioni, nel prossimo mese di settembre.

L’imposto dei lavori è di 160.000 euro.

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Franco Meloni e Emilio Gariazzo

Si è svolto da venerdì 27 a sabato 28 giugno ad Iglesias, presso l’Aula Magna del Consorzio #AUSI nel Palazzo Bellavista della miniera di Monteponi, il simposio internazionale “#Attività minerarie nel bacino del Mediterraneo: stato dell’arte”.

Il simposio si è tenuto sotto il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Iglesias ed hanno concesso il loro patrocinio anche l’Associazione Nazionale Tecnici Liberi Professionisti (ANTEC), l’Associazione Periti Minerari e Minerari Geotecnici, l’Assomineraria, il Consorzio AUSI, l’E.Bi.Pro., l’Ordine dei Chimici di Cagliari, Nuoro e Oristano, le società Portovesme srl e SGS. Inoltre, l’evento è stato condiviso con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, che ha riservato sei crediti formativi ai propri iscritti regolarmente partecipanti.

L’evento è stato organizzato dall’#Associazione Mineraria Sarda per fare il punto sullo stato dell’attività mineraria e metallurgica nell’area del Mediterraneo, in ciò comprendendo le nuove attività esplorative (Arabia Saudita), la gestione degli scarti di processo (Turchia), la coltivazione mineraria, il trattamento mineralurgico, il riprocessamento e la innocuizzazione dei materiali costituenti le strutture di deposito (Sardegna), con particolare riguardo sia alla compatibilità dei processi che al recupero ambientale delle aree minerarie dismesse, seppur nel contesto complessivo della disciplina normativa europea e implicazioni economiche legate alla sostenibilità dell’industria estrattiva.

Alle tre sessioni di lavori – due nella giornata di venerdì ed al mattino in quella di sabato – hanno partecipato numerosi professionisti ed addetti ai lavori, così affollando l’aula magna del Palazzo Bellavista.

La prima giornata si è aperta con i saluti di Enrico Contini, presidente dell’Associazione Mineraria Sarda, e di Angelo Loggia, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, seguiti dal Sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, dal Direttore Generale del Consorzio AUSI Franco Meloni, dal Commissario straordinario del Parco Geominerario Gianluigi Pillola, dal Presidente per la Sardegna dell’Associazione Nazionale Tecnici Liberi Professionisti Paolo Deidda e da Gabriella Zonnedda, per l’Ordine dei Chimici di Cagliari, Nuoro e Oristano.

È poi intervenuto, aprendo così la serie delle relazioni, Nicola Giulini (Servizio Attività Estrattive e Recupero Ambientale della Regione Sardegna) sui contributi regionali per gli interventi di recupero ambientale delle aree interessate da attività estrattive dismesse. Dopo di lui, Sandro Tocco (Università di Cagliari, DICAAR) ha presentato un’attesa seguita analisi del deposito di Fanghi Rossi di Monteponi, facendo il punto sui rischi ambientali ed ecologici da essi rappresentati e come queste discariche possano ancora rappresentare una risorsa da sfruttare. Ha infine chiuso la prima mattina il contributo di Pier Paolo Manca, (Università di Cagliari, DICAAR) che ha presentato i fenomeni di subsidenza nelle miniere dell’anello metallifero dell’Iglesiente, in previsione del reimpiego in sotterraneo degli scarti mineralurgici.

Nel primo pomeriggio, Roberto Dessì (ARPA Sardegna) ha ripreso i lavori con una comunicazione sulla normativa applicativa sulle gestione delle terre e rocce da scavo, seguito da Mario Ragona (Centro Ricerche Ecotec Gestione Impianti srl), intervenuto sul trattamento dei residui industriali minerari ed il recupero delle materie utili mediante l’applicazione del Plasma termico. Ha poi preso la parola, in lingua inglese, Hans Zijlstra (Geo Chem Tec), appositamente giunto ad Iglesias dall’Olanda per presentare gli aspetti tecnici e legali del recupero e bonifica delle miniere e discariche abbandonate in Turchia, dove l’attiva estrattiva è tuttora intensamente attiva. La prima giornata si è successivamente chiusa con la relazione di Angelo Bosu, Pierpaolo Pinna e Federico Fiorelli (Maffei Sarda Silicati S.p.A) sulla flottazione del feldspato sodico di Orani per la produzione di materie prime a basso tenore in ossidi di ferro e titanio e la testimonianza di Fabio Granitzio (Exploration Manager Kefi Minerals) sulle attività esplorative per preziosi e metalli di base in corso in Arabia Saudita, dove operano numerosi tecnici italiani.

Sabato mattina, il simposio è ripreso con il contributo di Elisabetta Fois (Carbosulcis) e Antonio Lallai (Università di Cagliari, DIMCM) sulla ottimizzazione dei nuovi impianti e la ricerca applicata nel bacino carbonifero del Sulcis, ricordando il grande patrimonio di competenze e tecnologie ancora operante nel nostro bacino industriale. Immediatamente dopo è intervenuto Tore Cherchi, stavolta nella veste di ingegnere/tecnico più che di uomo politico, presentando il progetto del Centro di Ricerca Tecnologica per la bonifica di acque e terreni che dovrà nascere a Monteponi con il Piano Sulcis. Cherchi ha ricordato l’impegno storico dell’Associazione Mineraria Sarda per la promozione della cultura mineraria e delle competenze e delle professionalità ad esse legate, formulando i personali auguri per questa rinnovata fase operativa dell’associazione ed auspicando che il futuro Centro di Ricerca riesca a mettere insieme le migliori risorse del territorio, a partire da Igea.

Hanno completato l’ampio programma del simposio, gli interventi della seconda parte della mattina: Alessandro Carbini (Baueddu s.r.l.) ha presentato il progetto di coltivazione sotterranea finalizzato alla valorizzazione del giacimento baritico di Bruncu Molentinu nel comune di San Vito; Fabio Canziani (SGS Minerals Services Manager) ha illustrato il supporto ambientale, commerciale e tecnico offerto dalla società SGS per le attività estrattive; Francesco Manca (Progemisa S.p.A. in liquidazione) ha parlato della sperimentazione in sotterraneo propedeutica allo stoccaggio nei vuoti minerari di materiali di scarto provenienti da processi di arricchimento dei grezzi fluoritici. A questi oltre il programma previsto, si è aggiunta la testimonianza di Sandro Putzolu.

Il simposio, dopo tre intense sessioni, si è concluso verso le 13 con i saluti finali ed i ringraziamenti del presidente Contini: l’appuntamento è per il prossimo anno, nella tradizione dei simposi dell’Associazione Mineraria Sarda, punto di incontro e confronto sullo stato dell’industria estrattiva e metallurgica nel contesto internazionale. Come ha ricordato Contini, lo sforzo è di presentare e promuovere la realtà di un panorama aziendale e professionale vivo ed operante, oltre l’immagine di una miniera sovente ricordata solo in termini nostalgici e di memoria passata e da conservare. Al contrario, con le competenze di questo territorio – su tutte quelle espresse dall’Istituto Minerario, come ricordato dal commissario del Parco Geominerario – si può e si deve ancora lavorare, come testimonia anche l’ottimo riscontro avuto con la collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri ed altre associazioni/enti di categoria.

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Lunedì 30 giugno, alle 17.30, verrà presentato a Carbonia, nella biblioteca comunale di viale Arsia, il libro “La voce della verità”, di Vindice Lecis, edizioni Nutrimenti, 2014. Si tratta della storia di Luigi Polano, il comunista che beffò #Benito Mussolini.

La presentazione verrà introdotta da Ignazio Cuccu. Seguirà il dibattito, con la partecipazione dell’autore, Vindice Lecis. Interventi finali di Tore Cherchi e Loriana Pitzalis.

Nel 1941 l’Italia fascista è in guerra al fianco della Germania di Hitler. La sera del 6 ottobre succede qualcosa che mina  la baldanza del regime: alle fatidiche venti e venti, orario di messa in onda del commento ai fatti del giorno, una voce esterna interrompe il principe della propaganda radiofonica fascista, Mario Appelius. La voce polemizza, accusa, pianta stoccate vincenti. Continuerà così per tre anni, destando l’odio di Mussolini e la tacita simpatia di molti italiani. Soltanto dodici anni dopo la fine della guerra, si verrà a sapere che dietro quello“spettro” si nascondeva il comunista Luigi Polano. Muovendosi tra realtà e finzione, con un’originale trama narrativa che condensa la scrupolosa ricostruzione storica, questo libro racconta l’incredibile parabola di Luigi Polano, comunista venuto dalla Sardegna, spina nel fianco del regime di Benito Mussolini.

Vindice Lecis è nato a Sassari nel 1957. Giornalista, da più di trent’anni lavora per il gruppo editoriale l’Espresso. È autore di numerosi romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna.

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#Carloforte festeggia domani, 29 giugno, il suo patrono #San Pietro. I festeggiamenti prevedono alle 19.00 una Messa solenne nella chiesa di San Pietro Apostolo e alle 20.00 la processione con il seguente itinerario: Piazza San Pietro, Piazza Galanzieri, Via Cavallera, Via Corvetto, Via Roma e Lungomare (con imbarco per corteo a mare) e conclusione a San Carlo. Lunedì 30 giugno è previsto il rientro del simulacro di San Pietro in Parrocchia.

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Parte l’operazione Sos4zampe, promossa dal gruppo #Giovani dei Riformatori sardi, dall’Associazione #Angeli del Soccorso e dalla #Casa di Bingo. Un’iniziativa non solo di sensibilizzazione ma  di reale soccorso per gli animali in difficoltà, grazie – soprattutto – al grande impegno dell’Associazione di volontariato che ha messo in piedi il progetto “Angeli a 4 zampe”, dedicato agli animali, piccoli e grandi, che possono trovarsi in difficoltà. Un problema soprattutto dei periodi estivi (ma non solo), quando si registra il maggior numero di casi e di necessità di un pronto interventi veterinario. All’iniziativa, presentata oggi a Cagliari in piazza Giovanni XXIII, ha aderito anche la Casa di Bingo, un’associazione onlus che si occupa del ricovero dei cani abbandonati e in difficoltà.

«Si tratta di un’operazione importante – spiega Danilo Pillitu, dei Giovani Riformatori – che parte nel periodo più caldo e non solo per questioni climatiche. Due gli aspetti: il soccorso degli animali, che fa l’Associazione Angeli del soccorso, e il ricovero a volte necessario a cura di tante associazioni tra cui anche la Casa di Bingo. Nel 2013, secondo i dati diffusi dal telefono amico #Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente), l’abbandono dei cani è aumentato del 40 per cento rispetto al 2012, una media giornaliera – in tutta Italia – di 128 abbandoni al giorno. In Sardegna, anche se la situazione sembra leggermente migliorata, l’emergenza resta sempre alta.»

Insomma, una piaga sociale. Andrea Melis, responsabile degli “Angeli del soccorso” spiega il ruolo importante della sua associazione. «La nostra missione è metterci al servizio degli altri – spiega – lo facciamo con le persone con l’Associazione Angeli del Soccorso e lo facciamo con gli animali con il progetto “Angeli a 4 zampe”. Ci siamo dotati di un’ambulanza veterinaria e di personale specializzato, attrezzato anche per intervenire nei casi più complessi e difficili». L’Associazione si occupa del primo soccorso degli animali in caso di incidente domestico o stradale, è di supporto alle unità cinofile di soccorso e agli animali in caso di calamità naturali. I volontari si occupano, tra le altre cose, di formazione continua del primo soccorso veterinario e sensibilizzazione nelle scuole.

Nel periodo estivo il gruppo Giovani Riformatori e l’Associazione Angeli del Soccorso saranno attivissimi. A disposizione c’è un numero di telefono (366 1158734) a cui chiamare in caso di necessità per il soccorso degli animali in difficoltà.

«E’ bene ricordare – dice ancora Pillitu – che l’abbandono è un reato dal 2004 ed è punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro. Ma è anche una pratica incivile e crudele: chiunque assista a un caso di abbandono è invitato a chiamarci e ad avvertire le forze dell’ordine.»

E’ stato firmato ieri, nella sala Giunta del Consiglio regionale, l’accordo di programma finalizzato alla realizzazione del #Campus universitario di Cagliari, nell’area ex Sem di viale la Playa. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda hanno sottoscritto il documento insieme al Direttore generale dell’Università di Cagliari Aldo Urru, delegato del Rettore, e il presidente dell’ERSU di Cagliari, Antonio Funedda. Alla firma era presente anche l’assessore della Cultura e Pubblica istruzione Claudia Firino. L’intervento, come spiega il testo dell’accordo, è finalizzato a potenziare e qualificare l’offerta di servizi a favore degli studenti e nello stesso tempo «contribuisce ad accrescere la capacità attrattiva della città e dell’università». Il campus che conterà un totale di 505 posti letto, si comporrà di tre blocchi, avrà una mensa universitaria, campi e servizi sportivi, servizi culturali e parcheggi. Il costo complessivo è pari a poco più di 100 milioni di euro, di cui 74 circa a valere sui fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate)2000-2006 APQ Istruzione e università e il resto su FSC (Fondo Sviluppo Coesione) 2007-2013 APQ Conoscenza.
I lavori per il primo lotto inizieranno a febbraio 2015 e la conclusione è prevista per aprile 2017, mentre i tempi per il secondo lotto vanno da ottobre 2015 a luglio 2018.
«Il nostro impegno massimo è sbloccare più cantieri possibile, puntando soprattutto su quanto possa esserci più utile per il futuro – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la firma dell’accordo -. Questo di oggi, che riguarda l’istruzione delle nuove generazioni, lo è in modo particolare. Come mi trovo a dire spesso, il nostro compito è lavorare per rendere il contesto favorevole. In questo caso significa offrire opportunità ai nostri cervelli, non rischiandone la fuga.»
Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha illustrato l’iter seguito in questi anni dal progetto, sottolineandone la complessità. «L’ottima collaborazione con questa Giunta regionale ha dato una significativa accelerata – ha detto Massimo Zedda -. Il campus, con la sua struttura, i suoi servizi e la considerevole dotazione di parcheggi si inserisce in un discorso di riqualificazione della città molto importante».
Secondo il Direttore generale dell’Università di Cagliari Aldo Urru, la firma di oggi è «un ulteriore passo per colmare il gap che esiste rispetto ad altre realtà universitarie. Ma è un corpo cui dare gambe, dobbiamo continuare l’impegno e proseguire rispettando i tempi che ci siamo dati».
Il presidente dell’ERSU, Antonio Funedda, ha sottolineato «il cambio di passo evidente per chi conosce la situazione del diritto allo studio in Sardegna. È il segno di un nuovo inizio – ha detto Funedda – ma abbiamo l’onere che ne conseguano atti concreti».
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Claudia Firino: «E’ un risultato importante, coerente con la nostra linea e il nostro impegno nell’ambito dell’edilizia scolastica. Sono certa che è solo il primo dei tanti progetti che prenderanno la giusta velocità e la giusta direzione».

 

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Ultimo appuntamento con #Teatro Popolare 2014, la rassegna di spettacolo in lingua sarda organizzata dai #Figli d’Arte Medas e dedicata quest’anno alla Lingua Madre. Domenica 29 giugno, al Teatro Fratelli Medas di Guasila, la compagnia Teatro Olata porta in scena Gratzia Celesti di Salvatore Vargiu, commedia bilingue in sardo campidanese e italiano. Sul palco gli attori Giorgio Pinna, Rita Pau, Marta Proietti, Anna Brotzu e Daniela Musiu. Apertura del sipario prevista alle ore 20. Il biglietto d’ingresso è 5 euro. Riduzione a 3 euro per i residenti del comune di Guasila.

Si conclude così la prima parte del programma annuale di spettacoli dell’associazione Figli d’Arte Medas nel teatro guasilese. Le attività riprenderanno a ottobre con la rassegna Famiglie d’Arte.

Mondu, impresario edile di mezza età, è un uomo arrogante e senza scrupoli, con tanto di amante al seguito. La moglie, Macollata, donna devota e timorata, riesce a convincerlo ad andare con lei a Lourdes, sperando in cuor suo che, di ritorno dal viaggio di preghiera, il marito perda il “vizio”. Al ritorno da Lourdes Mondu sembra davvero cambiato, ma in modo così bizzarro che a Macollata non sembra per niente opera di un Miracolo.

La Compagnia, costituita nel 1983 come Cooperativa Teatro Olata, nasce nel 1976 come “Grupu de Cultura Populari”. Nel 1978, dopo una prima fase legata strettamente alla tradizione e all’autore Antonio Garau, sente la necessità di indirizzarsi a forme teatrali più attuali, mettendo in scena “M’anti promitiu unu postu” di Salvatore Vargiu, diventato intanto il regista della Compagnia. Grazie al grande successo ottenuto, inizia così il cammino attraverso le opere di Salvatore Vargiu, tutte impostate su temi attuali, problematiche sociali e contraddizioni d’oggi.

I Giardini della Biblioteca comunale di via Diana, a Iglesias, dal 5 all’8 luglio ospiteranno il #Festival internazionale dell’Arpa, organizzato dall’#Ente Concerti Città di Iglesias.

Il programma:

Sabato 5 – Duo Flauto e Arpa • Arpa Cristina Geco – Flauto Vincenzo Francesco Lai

Domenica 6 – Arpa Solista • Arpa Anna Livia Walker Stati Uniti

Lunedì 7 – Duo Violino e Arpa • Arpa Silvia Vicario – Violino Veronica Sirocchi

Martedì 8 – Duo di Arpe • Arpa Anna-Livia Walker – Arpa Silvia Vicario

L’ingresso sarà gratuito. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 20.30.

L’Ente Concerti Città di Iglesias offrirà al pubblico un piccolo rinfresco al termine degli spettacoli.

L’assessorato regionale del Lavoro ha approvato gli elenchi dei progetti integrati di sviluppo locale (#Pisl) e dei progetti operativi per l’imprenditorialità comunale (#Poic) ammessi ai finanziamenti del relativo fondo. 
Entrambe le tipologie di progetto sono finalizzate a promuovere la creazione d’impresa, lo sviluppo dell’imprenditorialità e le opportunità lavorative per disoccupati ed inoccupati, con priorità per giovani e donne. I Pisl sono proposti da piccoli comuni con popolazione uguale o inferiore a 3mila abitanti e dalle unioni di comuni contigui; i Poic sono, invece, proposti da comuni con popolazione superiore ai 3 ìmila abitanti. 

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«Anche in politica, la fretta fa i gattini ciechi. Applicando in maniera pedissequa la riforma Renzi-Del Rio sugli Enti Locali, la Giunta Pigliaru soffoca la base dell’autonomismo comunale – denuncia l’ex presidente della Regione Mario Floris. E’ un brutto segnale anche per l’Autonomia regionale, per la nostra “specialità autonomistica”.»

Dopo aver letto in un dispaccio dell’ANSA la dichiarazione da Bruxelles, dove era in missione, dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il leader dell’Uds Mario Floris chiede al presidente Francesco Pigliaru di «far conoscere anche a noi le linee guida che la Giunta regionale ha elaborato e le sedi nelle quali è in corso il dibattito – come ha dichiarato l’assessore Erriu – sulla strutturazione del nuovo sistema degli Enti Locali in Sardegna, secondo i principi della riforma Renzi-Del Rio.  Anche noi abbiamo diritto di partecipare».

«Sono certo che l’assessore Erriu ben conosce lo #Statuto Sardo, che è legge costituzionale, esattamente la legge n. 3 del 1948 con la quale i “Padri Costituenti” hanno fissato i principi fondamentali della nostra Autonomia, tra i quali – precisa Mario Floris – la competenza legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali, che la Giunta Pigliaru, applicando subito la legge Renzi-Del Rio, approvata nei giorni scorsi, vorrebbe affossare.»

«E’ un obiettivo dichiarato e ciò preoccupa per gli effetti devastanti che può avere nel sistema istituzionale, culturale e sociale complessivo della Sardegna e del sistema autonomistico.»

«Con la scusa dell’utilizzo dei fondi europei – incalza il leader dell’Uds Mario Floris – a Bruxelles l’assessore Erriu ha sottolineato – si legge nella nota ANSA del 19 giugno scorso – che la Sardegna è tra le Regioni d’Italia col più alto numero di piccoli Comuni e che il varo di un nuovo sistema di poteri locali fondato sulle unioni e sui processi di fusione tra Comuni, rappresenta un obbligo imposto dalla legge Renzi.»

«E’ una strada pericolosa, questa – sottolinea ancora Mario Floris – e la fretta che la Giunta regionale vuole imporre non può passare sulla testa del nostro Statuto e dei nostri poteri autonomistici, i cui principi sono inalienabili, fondati su ragioni storiche, culturali, economiche, sociali e territoriali nelle quali i piccoli Comuni sono il tessuto connettivo della nostra identità.»

«Non possiamo essere succubi o sottomessi ai poteri romani e non verremmo che le nostre comunità un domani prossimo finissero in mano ad una podestà. Un film già visto e purtroppo tragico, di un modello di libertà fondato solo sul dio denaro e sulla volontà di una parte, se non di un singolo.».