L’assessorato dell’Agricoltura ha aggiornato l’elenco dei degustatori dei vini a Dop.
Gli iscritti potranno esercitare la propria attività per tutti i vini Docg e Doc della Sardegna.
L’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ha prorogato al 15 luglio 2015 i termini per la conclusione e la rendicontazione conclusiva delle operazioni previste dal bando per il cofinanziamento di impianti solari integrati nelle strutture e nelle componenti edilizie – Ospedali sostenibili.
La proroga è concessa alle operazioni che alla data del 30 giugno 2014 abbiano affidato, con specifico atto giuridicamente vincolante, i lavori per la realizzazione degli impianti.
La Seconda commissione del Consiglio regionale è convocata giovedì 26 giugno, alle 10.00, con all’ordine del giorno le audizioni delle rappresentanze dei lavoratori della formazione professionale e dei lavoratori socialmente utili. In calendario anche la situazione del personale Csl e Cesil.
I lavori potrebbero proseguire anche nel pomeriggio con il medesimo ordine del giorno.
Puntare sul turismo per sviluppare nuove professionalità e offrire opportunità di lavoro ai giovani sardi. E’ l’obiettivo della proposta di legge, presentata dal consigliere regionale del Pd Daniela Forma, che modifica la legge regionale n. 20/2006 sul “Riordino delle #professioni turistiche di accompagnamento e dei servizi”.
La modifica è finalizzata a riconoscere e tutelare l’attività professionale di “accompagnatore turistico” in aggiunta a quelle di guida turistica, guida ambientale-escursionistica e guida turistica sportiva già regolamentate dalla legge regionale n. 20/2006.
Nello specifico, l’accompagnatore turistico è colui che «per professione accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi sul territorio nazionale o all’estero, cura l’attuazione del programma turistico predisposto dagli organizzatori, dà completa assistenza ai singoli o ai gruppi accompagnati, fornisce elementi significativi o notizie di interesse turistico sulle zone di transito al di fuori dell’ambito di competenze delle guide turistiche».
Si differenzia pertanto dalla figura professionale della guida turistica che opera in specifici luoghi all’interno del contesto regionale.
«In questo modo – dichiara Daniela Forma – si intende riqualificare l’offerta professionale turistica, allargando la gamma delle opportunità di offerta di un servizio turistico di qualità e garantendo una nuova occasione occupazionale a tanti giovani, diplomati e laureati. Fino a questo momento, infatti, i giovani sardi che desideravano qualificarsi come “accompagnatori turistici” e spendere questa professionalità anche al di fuori del territorio regionale, erano costretti a recarsi in altre Regioni Italiane, affrontare l’esame e farsi iscrivere nei relativi Registri o Elenchi. Ora, potranno farlo anche in Sardegna.»
Un’interrogazione con richiesta di risposta scritta «sui problemi di mobilità temporanee al Presidio Ospedaliero di Muravera» dall’ospedale di Isili, è stata presentata ieri mattina dal vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai (Sel). L’esponente della maggioranza ha evidenziato nel testo le criticità che si potrebbero venire a creare nel periodo estivo nell’ospedale di Isili, che aveva appena completato l’organico dei tecnici di radiologia e che si è visto sottrarre, per compensare le carenze di organico dell’ospedale di Muravera, una delle due figure appena acquisite.
Nel testo Lai ha chiesto all’assessore regionale della Sanità «come intenda risolvere il problema relativo al rischio di esubero di reperibilità, previste dalla normativa, a cui i TSRM (tecnico sanitario di radiologia medica) di Isili sarebbero costretti a seguito delle mobilità temporanee disposte dall’Azienda Sanitaria Locale; come intenda fronteggiare la carenza di personale presso il servizio di Radiologia di Isili che le mobilità temporanee potrebbero causare anche alla luce del neopredisposto piano ferie; come si intende procedere con la formazione del personale che, inviato in un nuovo servizio, si troverebbe ad operare con apparecchiature complesse e con protocolli non noti, considerato che il lavoro dei TSRM è strettamente connesso alla profonda conoscenza delle apparecchiature che, erogando radiazioni ionizzanti, potrebbero causare gravi danni al paziente». Lai, infine, ha chiesto all’esponente della Giunta «come si intende far fronte all’esubero di ferie e ore lavorative accumulate dai TSRM del presidio di Isili costretti a lavorare per la cronica carenza di personale considerato che le ferie in questione sono relative all’anno 2013 ed hanno scadenza nel giugno 2014».
La battaglia sulle accise e per il taglio del costo della benzina continua. Oltre 300 militanti si sono ritrovati ieri al Poetto di Cagliari per la manifestazione promossa dai #Riformatori sardi per fare il punto sul ricorso alla #Corte Costituzionale contro la decisione del governo di opporsi alla legge Finanziaria che di fatto assegna alla Sardegna le accise dei prodotti petroliferi lavorati in Sardegna.
«Non ci fermeremo andremo avanti in questa battaglia sacrosanta», hanno annunciato il coordinatore regionale del partito, Michele Cossa, e il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, firmatari dell’atto di opposizione al ricorso del governo nazionale. «Sappiamo che questa è una lotta giusta per i diritti dei sardi – hanno detto gli esponenti dei Riformatori sardi – e visto che la Giunta si rifiuta di farlo siamo noi a tutelare anche davanti alla Corte costituzionale i sardi e la Sardegna.»
Il ricorso sulle accise, presentato alla Corte costituzionale dagli avvocati Andrea Panzarola e Massimo Proto, affronta due aspetti: la legittimità della costituzione in giudizio dei consiglieri al posto del presidente della Regione e la legittimità della norma.
«La costituzione in giudizio dei consiglieri regionali – spiegano i Riformatori sardi – è certamente un fatto eccezionale, così come è eccezionale che la Giunta abbia rifiutato di difendere una legge della Regione approvata da tutti i gruppi e le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Del resto, in punta di diritto, a nostra parare è un dovere dei consiglieri regionali – depositari del potere di iniziativa legislativa – fare di tutto per resistere a un attacco del governo alla sovranità del popolo sardo.»
«La scelta regionale di non costituirsi – proseguono i Riformatori sardi – rappresenta il preludio di una decisione di accoglimento della questione di costituzionalità prospettata dal presidente del Consiglio. Il fatto è talmente risaputo che non ha bisogno di essere dimostrato. Si intuisce pertanto che la decisione della Regione di rimanere “contumace” nel giudizio introdotto dal presidente del Consiglio, favorendo un esito di accoglimento del ricorso statale e di annullamento della legge regionale, pregiudica fatalmente gli interessi regionali alla cui tutela la medesima legge era preordinata. Ne riceve senz’altro un danno la comunità sarda nella sua globalità. Per questa ragione i Riformatori sardi hanno deciso di agire in modo concreto costituendosi nel giudizio davanti alla Corte costituzionale. Lo hanno fatto con convinzione e, soprattutto, legittimamente.»
Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, in una lettera inviata questo pomeriggio a tutti i capigruppo, ha spiegato che la seduta del Consiglio regionale del 27 giugno è stata convocata a seguito della richiesta di convocazione straordinaria ex articolo 54 del Regolamento avanzata dai consiglieri presentatori delle mozioni inserite nell’ordine del giorno.
«In questo caso – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale – non è prevista quindi la consultazione della conferenza dei capigruppo poiché la convocazione ex articolo 54 esula dalla programmazione ordinaria e la presidenza del Consiglio ha l’obbligo di dare seguito a una iniziativa di soggetti terzi.»
«L’articolo 54 – si legge nella lettera inviata dal presidente Ganau – impone al presidente del Consiglio, di fronte alla richiesta sottoscritta da un quarto dei componenti l’Assemblea, di provvedere immediatamente alla convocazione e la seduta deve tenersi nel rispetto dei termini regolamentari. Nessuna prevaricazione della minoranza, dunque, ma pieno rispetto del regolamento.»
È stata inoltre integrata la graduatoria dei progetti non ammessi con l’inserimento dei progetti presentati dai Comuni di Loculi, Gavoi, Perfugas, Berchidda, Fordongianus, Portoscuso, Monserrato, Aglientu, Orune, Domus de Maria, Alà dei Sardi, Muros, Bolotana, Giba e Nuxis.
Gli interventi proposti potranno essere finanziati fino all’80% dell’importo massimo ammissibile, la parte restante sarà a carico dell’Amministrazione che richiede il finanziamento regionale, quale quota di compartecipazione.