15 December, 2025

L’associazione Ottovolante Sulcis APS cerca quattro partecipanti di età compresa tra i 18 e i 25 anni interessati a prendere parte allo scambio giovanile Erasmus+ “Territori Resilienti”, che si terrà a Sant’Antioco dal 14 al 22 ottobre 2025.

Il progetto è aperto alle giovani e ai giovani residenti in Italia, di preferenza nel Sulcis-Iglesiente. Potranno essere prese in considerazione candidature di partecipanti fino a 30 anni e di 17 anni compiuti su richiesta. Tutti i costi di vitto e alloggio saranno coperti dall’organizzazione.

Se sei interessata/o compila in tutte le sue parti il modulo di candidatura/registrazione al link: https://forms.gle/AfSmbcQoM8siX1G48
Trovi il bando completo al link: http://urly.it/31bah4
Per maggiori informazioni potete scrivere alla mail 8volantesulcis@gmail.com

Scadenza candidature: 21 settembre 2025, ore 23.59

“Territori Resilienti” nasce per offrire ai giovani uno spazio di apprendimento e confronto sulle grandi sfide ambientali e climatiche che interessano i nostri territori. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la gestione non sostenibile delle risorse naturali hanno impatti sempre più evidenti, il progetto propone un percorso per sviluppare consapevolezza ambientale, capacità di lettura del territorio e strumenti per contribuire alla resilienza locale. Giovani provenienti da Italia, Francia, Lituania, Portogallo e Spagna prenderanno parte a un’esperienza collettiva basata sull’educazione non formale e sull’apprendimento esperienziale, esplorando temi come consapevolezza ambientale, cambiamento climatico, turismo sostenibile e gestione responsabile delle risorse naturali. Attraverso il dialogo interculturale, l’osservazione diretta dell’ambiente e attività condivise il progetto mira a stimolare comportamenti sostenibili, spirito di iniziativa e responsabilità verso il territorio, rafforzando il ruolo dei giovani come promotori di cambiamento nelle proprie comunità.

“Territori Resilienti” è un progetto di Ottovolante Sulcis APS finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+. Sono partner del progetto: MITRA (Francia), Fundacion SPLORA (Spagna), CASA do POVO (Portogallo), Youth on the Move (Lituania), Boja (Slovenia).

Il DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari e il Consorzio AUSI, presentano la IX edizione del Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio ”Paesaggi Minerari”, un incontro annuale che in questa edizione accoglierà studenti provenienti da 8 scuole di architettura delle università italiane di Napoli, Bari, Palermo, Milano, Bologna, Torino e Cagliari. Il Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, in programma dal 15 al 20 settembre presso la sede del Consorzio AUSI di Palazzo Bellavista (Monteponi – Iglesias), rappresenta un momento di studio, ricerca e progettazione sul tema dei territori minerari e industriali abbandonati. Questa edizione si sofferma in particolare sullo spessore del tempo, sulla lunga durata e sul temporaneo, tutti aspetti che i paesaggi del Sulcis Iglesiente contengono come matrice della loro storia. Il territorio, infatti, è stato sede di uno tra i più importanti distretti minero-metallurgici d’Europa, ed è caratterizzato da un paesaggio archeologico che chiamare “industriale” risulta riduttivo rispetto al suo carattere di testimonianza unica della modernità. Forme, tecniche e materie, si sono depositate nel tempo secondo principi sempre funzionali, e costituiscono un patrimonio aperto ad un suo utilizzo e ad una sua trasformazione. Come alcuni grandi monumenti del passato si sono trasformati in “depositi” di materiali, forme e idee, così questi luoghi oggi sembrano poter assumere nuovi ruoli, lavorando con il tempo, con la lunga durata e con l’accadimento temporaneo, condizioni effettivamente presenti, anche storicamente, nella costruzione di questi paesaggi. Il Laboratorio sarà strutturato in gruppi di progettazione seguiti da uno o più docenti e tutors. Questi “atelier” costituiranno i luoghi nei quali sviluppare la conoscenza del contesto e dei temi di progetto, sino all’approfondimento degli aspetti teorici e tecnici. “Visiting Critics” discuteranno i lavori degli “atelier”, che si concluderanno con l’esposizione degli elaborati e la presentazione dei risultati al pubblico.

I lavori prenderanno il via lunedì 15 settembre, alle ore 16.00, presso la sala conferenze di Palazzo Bellavista, con l’incontro di presentazione al quale parteciperanno il direttore del laboratorio Giorgio Peghin; il condirettore Adriano Dessì; Mauro Usai, presidente del Consorzio AUSI e sindaco di Iglesias; Debora Porrà, vicepresidente di AUSI e sindaca di Villamassargia; Pietro Morittu, sindaco di Carbonia; Laura Cappelli, sindaca di Buggerru; Paolo Sanna, sindaco di Fluminimaggiore; Annalisa Uccella, rappresentante legale Vill. Min. As.; Marco Piras, direttore di AUSI e Ivan Blecic, direttore del DICAAR.

Venerdì 12 settembre, la sala convegni del circolo Soci EuralCoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, ospiterà la presentazione del libro di Alberto Vacca: “IL FUSTIGATORE DI CARBONIA” – L’azione repressiva del Commissario Pirrone, nella Stalingrado Sarda (1948/1949)
L’autore, con il suo libro, dà un ulteriore contributo alla conoscenza della storia della città di Carbonia e dei suoi cittadini. Le fasi dello scontro sindacale e sociale con la Carbosarda, nel 1948, rese aspre e drammatiche dal commissario di polizia Antonio Pirrone, con arresti, interruzione e divieto di comizi politici, scontri di piazza, perquisizioni domiciliari. Il tutto con il più smaccato metodo fascista di cui era esperto.

Nella giornata di lunedì, 8 settembre 2025, presso la sede di Confindustria, Eurallumina ha comunicato ufficialmente alle organizzazioni sindacali una decisione dirompente: la proprietà UC RUSAL, con nota inviata lo scorso 4 settembre, ha stabilito di interrompere il trasferimento delle risorse finanziarie – pari a 24 milioni di euro annui – che da anni garantivano la sopravvivenza della controllata italiana. Questi fondi erano indispensabili non solo per il pagamento degli stipendi e delle forniture, ma anche per portare avanti le bonifiche ambientali e coprire i costi energetici e operativi dello stabilimento. La scelta è stata definita irrevocabile finché rimarranno in vigore il congelamento patrimoniale imposto dal CSF, la gestione vincolata all’approvazione periodica da parte dell’Agenzia del Demanio e, soprattutto, la mancata emanazione del DPCM Energia. Quest’ultimo, da settimane fermo sui tavoli della Presidenza del Consiglio, non viene firmato a causa di scontri politici del Governo centrale nei confronti della Regione Sardegna, mentre la fabbrica e i lavoratori attendono risposte concrete. Eurallumina ha dichiarato di disporre oggi di risorse sufficienti a garantire la continuità operativa per non più di due o tre mesi. Già da metà settembre la presenza media giornaliera in stabilimento sarà ridotta drasticamente da novanta a trentotto unità, un ridimensionamento che anticipa il rischio di licenziamento collettivo.

Se la situazione non verrà sbloccata, da qui a pochi mesi saranno a rischio millecinquecento posti di lavoro (potenziali al riavvio) e, con essi, l’acuirsi ulteriore della prospettiva di un futuro industriale e sociale del Sulcis. Questa vicenda assume contorni ancora più gravi se si guarda al resto d’Europa. Le altre controllate UC RUSAL nel resto dell’Europa quali Aughinish Alumina in Irlanda, Kubal in Svezia e Aluminium Rheinfelden in Germania, non sono state oggetto di alcun congelamento patrimoniale. I rispettivi governi hanno riconosciuto la strategicità delle produzioni e il valore sociale dell’occupazione, giustificando così la deroga alle sanzioni. In Italia, al contrario, si è scelto l’accanimento, confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato del 30 aprile scorso che ha ribaltato la decisione favorevole del TAR del Lazio. Una disparità di trattamento intollerabile che penalizza esclusivamente i lavoratori italiani. Durante l’assemblea generale, le lavoratrici e i lavoratori hanno preso atto della gravità della situazione e hanno annunciato la ripresa della mobilitazione permanente.

Giovedì 11 settembre si terrà un sit-in davanti alla Prefettura di Cagliari per illustrare la vertenza e sollecitare il Governo a intervenire. Il 16 settembre, al MIMIT, si svolgerà un incontro decisivo: a quella data le istituzioni dovranno presentarsi con soluzioni concrete, a partire dalla firma del DPCM Energia e da un percorso politico e tecnico per lo sblocco del patrimonio aziendale. Dopo sedici anni di sacrifici e lotta, i lavoratori non possono accettare che sia lo Stato italiano a decretare la fine di Eurallumina, mentre altri Paesi europei hanno tutelato le stesse produzioni. Se non si interverrà Segreterie Territoriali – R.S.A. EURALLUMINA immediatamente, non solo sarà compromesso il rinnovo degli ammortizzatori sociali per il 2026, ma si consumerà una tragedia industriale e sociale che avrebbe potuto e dovuto essere evitata.

Le organizzazioni sindacali e le RSA di fabbrica chiedono pari trattamento rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea e ribadiscono che il tempo è scaduto: servono decisioni immediate e assunzione di responsabilità. Non con promesse, ma con fatti. Saranno messe in campo tutte le iniziative utili e indispensabili nel cercare di evitare un epilogo nefasto rispetto a questa lunghissima e annosa vertenza.

Segreterie Territoriali Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL

R.S.A. EURALLUMINA Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL

La chiusura, dal 1°luglio2025  al 31 dicembre 2026, della linea ferroviaria che collega il Sulcis Iglesiente a Cagliari desta forti preoccupazioni per la CGIL della Sardegna Sud Occidentale. Il servizio di Trenitalia è, infatti, un punto di riferimento fondamentale per i cittadini del territorio che sono, a livello regionale, per motivi di lavoro, studio, salute ma anche di svago e turistici, tra gli utilizzatori più assidui di questo sistema di trasporto. La Confederazione sindacale è consapevole della necessità ed urgenza dell’intervento programmato con i fondi del PNRR per mettere in sicurezza ed efficientare il servizio, ma ritiene che sia indispensabile conoscere in modo più approfondito il sistema alternativo di trasporto organizzato dal mese di luglio e verificare gli effetti ottenuti sinora. In particolare, visto il numero considerevole di persone che in alcune fasce orarie usufruisce del treno per spostarsi, è urgente valutare se il numero degli autobus organizzati in sostituzione e i percorsi individuati abbiano soddisfatto i bisogni dei pendolari.

E’ necessario capire quali siano gli accorgimenti e quali le risposte predisposte da questo mese di settembre, che vedrà la piena ripresa nei posti di lavoro dopo il periodo delle ferie estive. E’ urgente inoltre conoscere l’organizzazione dei trasporti che interesseranno gli studenti pendolari alla ripresa delle lezioni da qui a dieci giorni. Pensiamo che per garantire il diritto allo studio ai giovani sia stato organizzato al meglio il servizio di trasposto scolastico visto che i dati degli studenti del nuovo anno scolastico sono nella disponibilità delle scuole da mesi. Purtroppo le esperienze del passato non sono state soddisfacenti e la sospensione anche del trasporto ferroviario è preoccupante e ad oggi non si conoscono assolutamente le misure adottate. Creare un ulteriore disagio per i giovani del territorio pregiudica fortemente la buona riuscita del percorso scolastico e concorre ad accrescere fenomeni di abbandono già diffusi in modo allarmante e per noi inaccettabile.

La chiusura della linea ferroviaria per diciotto mesi comporterà un grande disagio per i nostri concittadini e i pendolari che da altre parti raggiungono il Sulcis iglesiente e ritarderà ulteriormente i benefici che da decenni il territorio rivendica per rendere le nostre ferrovie più moderne ed efficienti. Il progetto in corso, infatti, non prevede la realizzazione del doppio binario su tutta la linea, ma solo per sei chilometri da Siliqua a Uta, né prevede l’elettrificazione che avrebbe ricadute positive anche sulla sostenibilità ambientale. Si tratterà come sempre di imporre tanti disagi e disservizi ai cittadini che non risolveranno l’inadeguatezza e la sicurezza della linea. La CGIL SSO ritiene che questo disagio invece debba essere l’occasione per ammodernare definitivamente la tratta ferroviaria nel Sulcis Iglesiente ed è necessario che la Regione Sardegna si attivi per il finanziamento del progetto di raddoppio del binario e per la sua elettrificazione, portando finalmente il servizio di trasporto su rotaia nel terzo millennio.

Per affrontare questi importanti argomenti la CGIL della Sardegna Sud Occidentale chiederà all’assessora regionale dei Trasporti un tavolo urgente di confronto per la verifica del servizio di trasporto alternativo organizzato, incluso quello per il trasposto degli studenti pendolari, e di avviare la discussione, non più rinviabile, sulla realizzazione di una vera moderna rete ferroviaria a supporto della vita e dello sviluppo del territorio.

Francesco Bardi

Segretario generale CGIL Sardegna Sud Occidentale

«La Regione Sardegna chiede al Governo che sulle grandi vertenze ci sia un cambio di passo e risposte immediate con interventi concreti, in primis sul fronte dei costi energetici, che rappresentano per il rilancio delle aziende fortemente energivore un punto di partenza assolutamente prioritario.»

Lo ha ribadito l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel corso del tavolo istituzionale sulle vertenze Sulcis convocato oggi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui ha preso parte anche il ministro Adolfo Urso.

E proprio dal numero uno del Mimit è giunto uno spiraglio sul Dpcm energia, con l’impegno a sollecitare l’approvazione da parte di Palazzo Chigi già nei prossimi giorni. «Il ministro ci ha dato buone speranze e ora attendiamo risposte imminenti, perché il Dpcm è necessario per tutta la Sardegna oltre che per il Sulcis, ma in particolare è determinante per la ripresa produttiva di Eurallumina», ha sottolineato Emanuele Cani.

L’assessore, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità di lavorare non solo per la risoluzione delle vertenze ataviche, che riguardano in particolare le aziende Sider Alloys, Eurallumina e Portovesme Srl, ma anche per creare nuove opportunità dal punto di vista industriale, con la definizione di un vero e proprio programma di reindustrializzazione della Sardegna. «Risolvere le crisi esistenti è fondamentale, ma dobbiamo nel contempo valutare nuove ipotesi di lavoro su altre filiere che oggi hanno grandi potenzialità, tra cui la nautica, le materie prime critiche e progetti innovativi come i data center, senza trascurare la grande prospettiva rappresentata dall’Einstein Telescope. Definire insomma una nuova idea di industria in Sardegna», ha spiegato Emanuele Cani.

Nei prossimi giorni sono attesi al Mimit i tavoli specifici dedicati alle singole vertenze Sulcis. Si parte martedì 16 settembre con l’incontro incentrato su Eurallumina, seguito mercoledì 17 da quello su Sider Alloys, mentre la questione Portovesme Srl sarà al centro del confronto giovedì 2 ottobre.

Archiviata la Coppa Italia con l’eliminazione ad opera dell’Iglesias, il Carbonia indirizza il suo obiettivo sul campionato e a quattro giorni dal debutto sul campo del Tortolì, ufficializza un nuovo ingresso nell’organico a disposizione del tecnico Graziano Mannu. Si tratta di Leonardo Boi, esterno d’attacco classe 2006, lo scorso anno alla Costa Orientale Sarda in serie D, dove era arrivato dal Cagliari Under 18 (è cresciuto nel settore giovanile della squadra rossoblù). A Carbonia raggiunge Rosario Gurzeni, con il quale ha giocato lo scorso campionato in serie D, e il direttore sportivo Sebastian Puddu che lo aveva portato a Tertenia un anno fa. Con Leonardo Boi, Graziano Mannu ha a disposizione un tassello in più in un organico che aveva bisogno di essere allargato e potrebbe ricevere un ulteriore innesto nei prossimi giorni.

Leonardo Boi farà il suo esordio a Tortolì, dove Graziano Mannu non potrà disporre dell’infortunato Ayrton Hundt e dell’esterno d’attacco Lorenzo Melis che deve scontare una giornata di squalifica ricevuta nella passata stagione, con la maglia dell’Atletico Uri, in serie D. Potrebbe recuperare Fabio Mastino.

 

 

La passione rossoblù ha una nuova casa. A Vallermosa è nata ufficialmente la sezione n. 37 dei Cagliari Fan Club. La notizia della nascita è stata ufficializzata sui social, dove l’annuncio ha raccolto subito entusiasmo e messaggi di sostegno da parte di tanti tifosi.
La sede scelta non è casuale: il Bar Su Tempiesu di via Vittorio Veneto, che già nel lontano 1989, con un’altra gestione e sotto un altro nome, aveva ospitato la nascita del primo “Cagliari Club Vallermosa”. Un ritorno alle origini che rende ancora più significativo questo nuovo percorso.
La proposta della costituzione di un club di tifosi è arrivata da “VallermosAttiva”, progetto di cittadinanza attiva ideato dal giornalista cagliaritano Alberto Garau, di casa a Vallermosa dal 2021. A guidare la sezione sarà Stefano Secci, affiancato da Andrea Vincis, Elisabetta Melis, Grazia Chessa e dallo stesso Garau.
Con Vallermosa, le sezioni dei Cagliari Fan Club raggiungono quota 37 sezioni ufficiali, presenti non solo in Sardegna e in Italia, ma anche all’estero: dalla Tanzania al Benin, fino all’Inghilterra e all’Irlanda. Un ponte globale che conferma come il Cagliari sappia unire cuori e comunità oltre ogni confine.
Il bar tornerà dunque a essere un luogo di incontro e condivisione: partite in tv, esposizioni di cimeli, serate a tema, ma anche trasferte organizzate per seguire la squadra dal vivo. Non mancheranno attività culturali e sociali, pensate per trasformare il tifo in una risorsa a beneficio di tutto il territorio.
Il club punterà molto anche su giovani e famiglie. L’obiettivo è unire le generazioni, facendo dialogare la memoria storica di chi ha vissuto l’epopea di Gigi Riva con l’entusiasmo delle nuove leve.
Le adesioni al Cagliari Fan Club Vallermosa si raccolgono direttamente presso il Bar Su Tempiesu di via Vittorio Veneto.

Tre liste di candidati alla carica di consigliere e un solo candidato alla carica di presidente per le elezioni della provincia del Sulcis Iglesiente in programma il prossimo 29 settembre. Sono scaduti alle 12.00 i termini per la presentazione delle liste, senza sorprese.

Per la carica di presidente c’è in campo solo il sindaco di Iglesias Mauro Usai, alla testa di una “lista unitaria” scaturita dall’accordo sottoscritto dai sindaci di 22 dei 24 Comuni del Sulcis Iglesiente, denominata “Mauro Usai Presidente”. Al suo fianco 10 candidati alla carica di consigliere comunale, tra i quali ci sono 6 sindaci guidati (sorpresa della vigilia) dal sindaco di Carbonia Pietro Morittu, e 4 consiglieri comunali.

Le altre due liste presentate, “Contro Vento” e “Noi per il Sulcis Iglesiente”, non sono collegate ad un candidato alla carica di presidente. La prima è espressione di sindaci e consiglieri comunali di area centro destra (9), con capolista la sindaca del comune di Villamassargia Debora Porrà. La seconda è stata presentata da quattro partiti del cosiddetto “Campo largo” creato in occasione delle elezioni regionali, ed è composta da 7 consiglieri comunali di diversi Comuni.

Lista “Mauro Usai Presidente”
Pietro Morittu, sindaco del comune di Carbonia
Gianluigi Loru, sindaco del comune di Perdaxius
Isangela Mascia, sindaca del comune di Domusnovas
Elvira Usai, sindaca del comune di San Giovanni Suergiu
Sasha Sais, sindaco del comune di Musei
Romeo Ghilleri, sindaco del comune di Nuxis
Betti Collu, consigliera comunale di Gonnesa
Daniela Massa, consigliera comunale di Sant’Antioco
Luigi Bacchis, consigliere comunale di Domusnovas
Pierangelo Rombi, consigliere comunale di Carloforte
Lista “Noi per il Sulcis Iglesiente”
Eleonora Atzei, consigliera comunale di Piscinas
Mario Cocco, consigliere comunale di San Giovanni Suergiu
Alberto Fois, consigliere comunale di Sant’Antioco
Gianluca Lai, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio comunale di Carbonia
Sandro Mereu, capogruppo di Sinistra Futura nel Consiglio comunale di Carbonia
Alice Pisano, consigliera comunale di Masainas
Barbara Pischedda, consigliera comunale di Carbonia
Lista “Contro Vento”
Debora Porrà, sindaca del comune di Villamassargia
Giacomo Bachis, consigliere comunale di Piscinas
Daniela Garau, consigliera comunale di Carbonia
Federico Fantinel, presidente del Consiglio comunale di Carbonia
Alessia Cadoni, consigliera comunale di Carbonia
Valerio Lecca, consigliere comunale di Sant’Anna Arresi
Arianna Porcu, consigliera comunale di Villamassargia
Doriano Pisano, consigliere comunale di Musei
Armando Linzas, consigliere comunale di Sant’Anna Arresi

 

Dopo il comunicato nazionale dei metalmeccanici, è chiaro che non ci sono più margini per ulteriori perdite di tempo. Come categorie dei metalmeccanici territoriali, chiediamo che anche le istituzioni creditrici, escano allo scoperto e diano il loro contribuito nei confronti di SiderAlloys, in una situazione insostenibile. A chi ci riferiamo? Ci riferiamo alla regione Sardegna firmataria dell’accordo di programma che ha portato 8 milioni a fondo perduto nelle casse della SiderAlloys. Al comune di Portoscuso, che non percepisce l’IMU per una cifra considerevole (si parla di qualche milione di euro). Ci riferiamo al Consorzio industriale di Portoscuso che non riceve i pagamenti dell’acqua (e forse altro) di cui si fornisce SiderAlloys. Ci riferiamo a Confindustria come rappresentante delle tante aziende che rischiano di essere messe in ginocchio, in conseguenza dei lavori in appalto effettuati e non pagati. È il momento di dire BASTA! Chiediamo un incontro con carattere di urgenza, prima dell’incontro al MIMIT, alla Presidente Todde, al sindaco di Portoscuso, al Presidente del Consorzio Industriale e a Confindustria, affinché nel momento in cui si sta definendo il futuro dello smelter di alluminio primario, emerga con chiarezza l’incapacità gestionale ed il danno sociale ed economico che la scelta di “regalare” l’ex Alcoa alla SiderAlloys ha provocato. Debiti e gestione che pesano sull’economia di un territorio, che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di una riflessione approfondita sulla richiesta di finanziamento di ulteriori 300 milioni di euro, avanzata dall’attuale proprietà, che non può essere assolutamente assecondata. Per fare dare un futuro credibile alle lavoratrici e ai lavoratori in forza e ai tanti in mobilità, che ancora auspicano nella ripresa produttiva e invece quotidianamente si sentono privati di un futuro sereno. Deve essere chiaro che dall’incontro al MIMIT del 15/09/2025, ci aspettiamo delle novità in merito al futuro dello stabilimento che non può più essere legato all’attuale proprietà.

Segreterie Territoriali FIOM CGIL – FSM CISL – UILM UIL