21 December, 2025

Insistere nel dire e scrivere di voler andare (e rientrare…) su Marte non è diverso dal dire e scrivere che si vuole una FSRU dentro il Porto Civile e Commerciale a Portovesme. Per tutti, nessuno escluso, parlare sapendo di cosa si sta parlando è una delle condizioni fondamentali del confronto. Ovviamente oltre agli altri temi che sono da tenere nella dovuta considerazione a partire dalle disponibilità e indisponibilità delle comunità locali, fino alle logiche che non possono vedere un territorio del nostro Paese essere trattato diversamente in funzione della sua collocazione geografica, disperazione, e o pretese, come l’andare su Marte, di singoli, per quanto importantissimi, rispetto alla collettività. Infine, il tutto aggravato, sul merito materiale, dalla questione della lunga e non facile tempistica, insieme a tutti gli aspetti di sostenibilità e sicurezza, per la quale risulta utile l’esperienza toscana. Cosa che in quel di Portovesme ha una decisiva aggravante nella questione materiale, logistica e, infine, la decretazione di Area Ad Alto Rischio di Crisi Ambientale.

Il tempo non è decisamente una variabile indipendente (e qui si tratta di lustri), per quanto riguarda i processi autorizzativi quanto quelli materiali per un “lavoretto” non da poco da effettuarsi nel porto definibile “urbano”. La si può narrare come si vuole, con voce più o meno grossa, ma su Marte non ci si arriva e in ogni caso non impedirebbe l’ulteriore ecatombe occupazionale. Aspetto, quest’ultimo sul quale non c’è una voce una che sia discordante! E allora non sarebbe bene guardare in faccia la realtà, avanzando proposte concretamente percorribili, peraltro non inventando niente di nuovo ma anzi chiedendo di rendere esigibili accordi già ampiamente “lavorati”, condivisi, stabiliti, finanziati e sottoscritti dalla stragrande rappresentanza istituzionale, datoriale e sociale? Accordi magari da integrare con proposte e rivendicazioni altrettanto serie, sostenibili e concrete di investimenti per creare produzioni utili, anzi di più, necessarie e richieste in questo tempo. Cioè sostenibili ambientalmente, economicamente e socialmente! Perché delle due l’una: o si è davvero convinti di arrivare in “porto” in barba a tutto e tutti (il che denota una spudorata convinzione di prepotente supponenza); oppure siamo alla solita, semplice e conosciuta ricerca del “capro espiatorio” sul quale scaricare la responsabilità di non poter partire per il pianeta rosso. Sapendo che entrambe non fanno parte della storia del nostro territorio e che oggi sono fuori da ogni contesto internazionale.

Roberto Puddu

Ex segretario Camera del Lavoro CGIL Sulcis Iglesiente

E’ in corso la terza annualità della Missione archeologica dell’Università di Tübingen al santuario-tofet di Sant’Antioco. Direttori scientifici: Thomas Schäfer e Valentina Melchiorri. Coordinatore scientifico: Paolo Xella. Responsabili scientifici: Matthias Lang ed Ilaria Montis.

Il progetto di scavo si basa su concessione di ricerche rilasciata dall’ex Ministero dei Beni Culturali, oggi Ministero della Cultura (MiC), con supervisione – per la conservazione e tutela – della Soprintendenza archeologica ABAP di Cagliari.

Funzionario responsabile per la Soprintendenza è Giovanna Pietra.

Il team è internazionale, con componente maggioritaria di studiosi e ricercatori italiani, attivi in Italia e Germania, e collaborazioni qualificate con Università di Cagliari e altre università ed enti di ricerca all’estero (Università di Bonn, di Siviglia, Palermo, Catania, Institut National du Patrimoine di Tunisi)

Il progetto di scavo è in diretta continuità con le ricerche svolte al tofet da Paolo Bernardini (negli anni 1990-2000), per conto della Soprintendenza archeologica di Cagliari. 

Foto di copertina di Gianni Uda,

 

Ieri sera i carabinieri di Iglesias hanno arrestato per il reato di danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale un commerciante 44enne del luogo. L’uomo è stato rintracciato e bloccato dai militari immediatamente dopo aver incendiato per futili motivi un veicolo Fiat 600 di proprietà di un operaio 57enne incensurato, anch’egli di Iglesias. L’arrestato, condotto in caserma per le formalità di rito e la redazione degli atti relativi a quanto compiuto, prima di essere ristretto presso le camere di sicurezza della Compagnia ove avrebbe atteso il processo con rito direttissimo, in preda alla rabbia, ha sferrato un calcio nei confronti di uno dei militari colpendolo di striscio, senza procurargli alcuna lesione. Verranno compiuti degli accertamenti per poter comprendere se l’uomo avesse motivi di risentimento nei confronti della propria vittima o abbia agito per mero diletto.

Ieri i carabinieri di Santadi hanno denunciato a piede libero per guida sotto l’influenza di stupefacenti un trentanovenne di Tratalias, disoccupato con precedenti denunce a carico. Il 20 settembre scorso a Tratalias sulla strada statale 71 al km 2 + 150 in località Coremò, l’uomo aveva causato un sinistro stradale che aveva coinvolto un Fiat Iveco 35 di proprietà e condotto da un operaio cinquantenne di Carbonia. Entrambi i protagonisti di quell’incidente erano stati sottoposti nell’immediatezza dell’evento ad accertamenti alcolemici e tossicologici presso l’ospedale Sirai di Carbonia e soltanto uno era risultato essere positivo al test per sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Naturalmente gli è stata ritirata la patente di guida ed il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca. Per quanto attiene al destino della patente di guida, questo è in mano alla Prefettura di Cagliari che deciderà con proprio provvedimento i periodi di sospensione e la possibilità per l’uomo di recuperare il permesso di condurre automezzi.

«Il suo segno distintivo, nei suoi servizi giornalistici e nelle foto era il pollice alzato, finché è stato possibile.»

Giada, la figlia di Renato Scanu, malato di SLA, ha avviato su GoFundMe una raccolta fondi per rendere la sua vita più semplice.

«Mio padrescrive Giadaha inseguito la sua passione per il calcio in giro per l’Europa, trasformandola nel lavoro di giornalista sportivo principalmente per emittenti radio locali.Dalla diagnosi di SLA, a Maggio 2020 papà si vede costretto su una sedia a rotelle, immobile ed impossibilitato a svolgere qualsiasi azione quotidiana quale alimentarsi, lavarsi e andare in bagno autonomamente poiché non muove più braccia, mani e arti inferiori.»

«Anche uscire da casa per le visite di controllo aggiunge Giadaè diventato complicato e faticoso per mia madre che lo assiste in tutto, in quanto mio padre ha una sedia a rotelle su misura e necessita di un auto per disabili con pedana che al momento è finanziariamente inaccessibile. Ho aperto questa raccolta fondi per ricevere supporto nell’acquisto dell’auto e anticipare la spesa di adeguamento delle barriere architettoniche del bagno e, se possibile, aiutare i miei genitori a sostenere i costi delle attrezzature medico-sanitarie e assistenza domiciliare.»

La raccolta #inviatospecialecontrolasla ha avuto più di mille condivisioni e raggiunto i tremila euro. Si può raggiungere al link https://gf.me/v/c/4srp/renato-scanu-linviato-speciale-contro-la-sla 

Sono 12 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 2.633 test eseguiti (2.107 molecolari, 526 antigenici), lo 0,45%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (2 in meno rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 49 (1 in più rispetto a ieri).

Sono 1.427 le persone in isolamento domiciliare (59 in meno rispetto a ieri).

Si registra 1 decesso: una donna di 91 anni residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

5mila vaccini sono stati somministrati ieri negli hub della Sardegna, che continuano a lavorare a pieno regime, mentre si è triplicato, rispetto a lunedì, il numero delle persone che si sono recate nei centri di vaccinazione per ricevere la prima dose.
Una risposta molto incoraggiante, secondo il presidente della Regione Christian Solinas.
«Molto significativa – dice il presidente della Regione – è la risposta dei giovani: siamo la prima Regione in Italia per dosi somministrate nella fascia 12-19 anni: un dato che testimonia la grande attenzione dei nostri giovani e giovanissimi, protagonisti in questa delicata e determinante fase dell’immunizzazione. La Sardegna, pur piangendo ancora delle vittime, ha fatto passi da gigante. E’ immunizzato il 90% degli over 70, l’88% della fascia 60-69 anni, l’82% della fascia 50-59, l’80% di quella 20-29, mentre dobbiamo ancora recuperare terreno sulla fascia 30-49 anni, dove la nostra popolazione segna il 76% di copertura.»
«Sono dati comunque molto incoraggianti – aggiunge il presidente Christian Solinas -, che ci pongono tra le prime regioni in Italia anche nell’efficacia della campagna vaccinale, mentre siamo confortati anche da un indice rt tra i più bassi in Italia
«Il nostro impegno sul territorio è totale – conclude il presidente della Regione -, e proseguiremo non solo con la piena attività degli hub, ma anche con gli open day, in mezzo alla gente, per avvicinarci sempre più rapidamente all’immunizzazione completa.»

Proseguono le operazioni di Anas per la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati da ignoti lungo la strada statale 130 “Iglesiente”. I lavori hanno fino ad ora riguardato un tratto di 30 km di tracciato tra Cagliari e Iglesias, dove complessivamente sono stati rimossi circa 43 tonnellate di rifiuti indifferenziati, compresi rifiuti speciali, presenti a bordo strada e lungo le piazzole di sosta.

Anas è da sempre orientata al mantenimento del decoro lungo le strade di propria competenza e svolge di frequente interventi di pulizia con mezzi e fondi propri. L’incessante nonché illegale abbandono di rifiuti solidi urbani lungo le strade rende però questa attività sempre più difficoltosa e dispendiosa, assumendo particolare rilevanza durante il periodo estivo.

Diversi interventi sono stati attivati, infatti, anche grazie alla segnalazione delle Forze dell’Ordine, sulle strade statali della Sardegna interessate dal fenomeno al fine di prevenire pericoli per la viabilità, l’ambiente e la salute pubblica e contrastare situazioni di degrado. 


Il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente vive una crisi crescente, cresciuta nell’ultimo anno e mezzo a causa della pandemia, come emerge dalla cronache quotidiane. Il centrosinistra ha perso le ultime elezioni regionali, soprattutto, sui temi legati alle varie emergenze sanitarie ed i sardi si aspettavano molto dalla nuova maggioranza di centrodestra ma oggi, superata la boa di metà legislatura, il bilancio non è certamente positivo.

La critiche all’operato della maggioranza che sostiene la Giunta Solinas in campo sanitario, non arriva soltanto – com’è nel gioco delle parti – dalle opposizioni di centrosinistra, come emerge dall’interrogazione presentata oggi da Fabio Usai, consigliere regionale di maggioranza, del gruppo sardista, all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

«La sanità del Sulcis Iglesiente è allo stremo: mancano medici, infermieri e tecnici; impossibile garantire la funzionalità in molti reparti salvavita e tempo-dipendenti quali, ad esempio, Nefrologia-Dialisi, Medicina interna, Emodinamica e Pronto Soccorso, ma anche di altri come la chirurgia la cui operatività è messa in forte discussione», denuncia nell’interrogazione Fabio Usai.

Fabio Usai pone l’accento sulla condizione sempre più drammatica delle strutture ospedaliere del Sulcis Iglesiente: «L’annosa carenza negli organici del personale medico-tecnico-infermieristico dei presidi ospedalieri Sirai e CTO, generatasi a partire dalla scorsa legislatura regionale in conseguenza di un’inadeguata programmazione, della riforma dei servizi ospedalieri, del blocco del turn over e successivamente all’introduzione in ambito nazionale della cosiddetta “quota 100”, ed aggravatasi ulteriormente nell’attuale periodo pandemico, sta sortendo, l’effetto di mettere a serio rischio la funzionalità di importanti reparti salvavita e tempo-dipendenti».
«La ridotta, ridimensionata o mancata funzionalità di questi servizi – aggiunge il consigliere regionale sardista -, rappresenta un gravissimo pericolo per la salute dei pazienti e in generale per quella “pubblica” degli abitanti del territorio, sempre più spesso costretti a rinunciare alle cure (emblematico in tal senso il caso dei pazienti dializzati dell’ospedale Sirai di Carbonia obbligati a rinunciare al proprio trattamento nelle settimane scorse), con drammatici contraccolpi in termini di qualità e speranza di vita, o obbligati a recarsi altrove con indicibili disagi di carattere economico e personale, per vedersi riconosciuto il diritto alla salute.»
«Una situazione drammatica, ha sottolineato l’esponente politico, caratterizzata dall’assenza di almeno 100 unità lavorative, tra medici, infermieri e tecnici, che è stata più volte rappresentata dai rappresentanti istituzionali del Sulcis Iglesiente in occasione delle ripetute conferenze socio-sanitarie organizzate sull’argomento; nonché denunciata a mezzo stampa e in diverse altre modalità dagli ordini professionali, dalle associazioni dei pazienti e dalle associazioni sindacali di categoria e confederali. Ma sempre senza ottenere adeguate risposte. Più volte, infatti, la dirigenza ATS così come l’assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, interrogati sul temasottolinea ancora Fabio Usai -, hanno preso impegni per individuare soluzioni onde evitare che il personale reclutato dalle graduatorie negli ultimi anni fosse arruolato prevalentemente nelle strutture sanitarie dei grandi centri di Sassari e Cagliari, a grave nocumento di quelle del Sulcis Iglesiente. E in diverse occasioni avevano assicurato interventi celeri per la ricerca di soluzioni tampone allo scopo di garantire, anche con l’ausilio di personale reclutato tramite le agenzie di lavoro somministrato – e la mobilità di altro già adeguatamente formato per i suddetti scopi, la funzionalità dei reparti e il proseguimento dei servizi. Ma a oggi, nessuno di questi impegni è stato mantenuto.»
«Se non si interverrà presto, la situazione non solo non migliorerà ma si prevede peggiorerà ancora nel 2022 con la collocazione in quiescenza di ulteriore personale oggi occupato. Pertanto conclude nell’interrogazione Fabio Usai -, illustri quali siano le azioni messe (e da mettere) in campo dal suo Assessorato e in generale dalla Giunta regionale per affrontare e risolvere nell’immediato le problematiche sopracitate e garantire alle strutture ospedaliere del Sulcis Iglesiente un’adeguata pianta organica per il proseguimento dei servizi e la preservazione della funzionalità dei reparti. Altrimenti la mobilitazione politica e sociale ad ogni livello sarà inevitabile.»

Ufficializzata la composizione del nuovo Consiglio comunale, il neo sindaco di Carbonia Pietro Morittu ha fatto gli auguri ai 24 consiglieri eletti.
«A seguito delle operazioni di verifica inerenti i risultati delle elezioni da parte degli uffici competenti, è stata ufficializzata la composizione del Consiglio comunale di Carbonia, dopo la proclamazione a Sindaco di Pietro Morittu, avvenuta mercoledì scorso con il relativo passaggio di consegne.»
«Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli elettiha dichiarato il primo cittadinoa partire da Luca Pizzuto e Daniela Garau che hanno dato, e sono certo daranno, il loro contributo. I miei auguri si estendono a tutti coloro che siederanno nei banchi del Consiglio e che hanno manifestato tutto il loro impegno nel corso di questi mesi. Sono convinto che porteranno buone idee, osservazioni e input facendosi interpreti delle istanze dei cittadini. Auspico la massima collaborazione per lavorare insieme per la comunità.»
«Oraha aggiunto il sindacolavoreremo alla composizione della Giunta, attraverso un confronto con la coalizione Carbonia 2021 ed i rispettivi referenti, per individuare le migliori risorse che compongano la squadra di governo al servizio della città.»
Il Consiglio comunale di insediamento verrà convocato nei prossimi giorni e si riunirà ai primi di novembre, entro i 20 giorni dalla proclamazione degli eletti, come prevede il Testo Unico sull’ordinamento degli Enti locali, riunione che sarà presieduta dal consigliere anziano Federico Fantinel, incaricato di guidare l’Assemblea in attesa dell’elezione dell’effettivo presidente del Consiglio.

La composizione del Consiglio comunale di Carbonia è la seguente.
Per la lista “Carbonia Avanti”: Federico Fantinel, Gianluca Arru, Giacomo Floris, Alessia Cadoni e Giovanni Spanu.
Per il Pd: Alberto Pili, Giorgia Meli, Giacomo Guadagnini.
Per la lista “Pietro Morittu Sindaco”: Diego Fronterrè, Luca Grussu, Manuela Caria.
Per la lista “Sviluppo & Ambiente”: Michele Stivaletta, Valentina Diaferia.
Per la lista “Ora x Carbonia”: Giuseppe Vella, Giuseppe Giganti.
Per la lista “Uniti per rinascere”: Pierangelo Porcu, Rita Vincis.
Per il gruppo di liste PCI, Movimento 5 Stelle, Articolo 1 e Psi: Luca Pizzuto (candidato alla carica di Sindaco).
Per Articolo 1: Matteo Sestu, Sandro Mereu.
Per il Movimento 5 Stelle: Gian Luca Lai.
Per il gruppo di liste Lega, Patto civico Daniela Garau, Noi con voi FI-FDI-Riformatori: Daniela Garau (candidata alla carica di Sindaco).
Per la lista “Lega Salvini Carbonia”: Monica Atzori.
Per la lista “Patto Civico Daniela Garau Sindaco”: Daniele Mele.