23 December, 2025
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Domani, martedì 27 maggio, riprenderanno i lavori del Consiglio regionale. All’ordine del giorno della seduta, che inizierà alle 16.00, l’esame della proposta di legge 3/A presentata dal gruppo “Sardegna vera” che prevede interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la cosiddetta epidemia della “blue tongue”.

L’Assemblea sarà inoltre impegnata nella discussione di una serie di mozioni. Le prime due riguardano, con contenuti in parte diversi, la metanizzazione della Sardegna. La n°19, che ha come primo firmatario il consigliere Paolo Truzzu (Fdi-Sardegna), sollecita un intervento della Giunta regionale per «procedere rapidamente alla metanizzazione dell’Isola» mentre la seconda, con primo firmatario il consigliere Michele Cossa dei Riformatori sardi, esprime riserve sulla recente decisione dell’esecutivo di «non proseguire nel progetto di realizzazione del metanodotto Galsi fra l’Algeria, la Sardegna e la penisola».

Al centro della mozione n° 22, che vede il consigliere Mario Floris (Uds-Sardegna) come primo firmatario, il problema delle riforme istituzionali, con riferimento allo Statuto della Sardegna ed alla riforma del titolo V° della Costituzione. Sempre nel “perimetro” istituzionale va inquadrata anche la mozione 25, con primo firmatario il consigliere sardista Christian Solinas, in materia di “indipendenza del popolo sardo”.

Riguarda invece il problema dei trasporti, con una sottolineatura sulla continuità territoriale marittima, la mozione n° 26, sottoscritta per primo da Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia.

L’Aula, infine, si occuperà della mozione n° 32, primo firmatario il presidente della Quarta Commissione (governo del territorio) Antonio Solinas (Pd), che intende portare all’attenzione del Consiglio il problema del «ventilato inserimento della Sardegna fra le aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi».

I lavori del Consiglio proseguiranno mercoledì 28 maggio, alle ore 10.00.

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Martedì 27 maggio riprenderanno i lavori del #Consiglio regionale. All’ordine del giorno della seduta, che inizierà alle 16.00, l’esame della proposta di legge 3/A presentata dal gruppo “Sardegna vera” che prevede interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la cosiddetta epidemia della “blue tongue”.

L’Assemblea sarà inoltre impegnata nella discussione di una serie di mozioni. Le prime due riguardano, con contenuti in parte diversi, la metanizzazione della Sardegna. La n° 19, che ha come primo firmatario il consigliere Paolo Truzzu (Fdi-Sardegna), sollecita un intervento della Giunta regionale per «procedere rapidamente alla metanizzazione dell’Isola» mentre la seconda, con primo firmatario il consigliere Michele Cossa dei Riformatori sardi, esprime riserve sulla recente decisione dell’esecutivo di «non proseguire nel progetto di realizzazione del metanodotto Galsi fra l’Algeria, la Sardegna e la penisola».

Al centro della mozione n°22, che vede il consigliere Mario Floris (Uds-Sardegna) come primo firmatario, il problema delle riforme istituzionali, con riferimento allo Statuto della Sardegna ed alla riforma del titolo V della Costituzione. Sempre nel “perimetro” istituzionale va inquadrata anche la mozione 25, con primo firmatario il consigliere sardista Christian Solinas, in materia di “indipendenza del popolo sardo”.

Riguarda invece il problema dei trasporti, con particolare riferimento alla continuità territoriale marittima, la mozione n° 26, sottoscritta per primo dal consigliere di Forza Italia Ugo Cappellacci.

L’Aula, infine, si occuperà della mozione n° 32, primo firmatario il presidente della Quarta Commissione (governo del territorio) Antonio Solinas (Pd), che intende portare all’attenzione del Consiglio il problema del «ventilato inserimento della Sardegna fra le aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi».

I lavori del Consiglio proseguiranno mercoledì 28 maggio alle ore 10.00.

Da sin Antonio Solinas_José Luis Fernández Ausinaga_Pierluigi Pinna

Un accordo di collaborazione tecnologica e commerciale per arricchire l’offerta con nuove soluzioni e veicolare la propria attività nel mercato sudamericano. È quanto stipulato nei giorni scorsi tra Abinsula, l’azienda sarda leader in Italia nella progettazione di sistemi embedded e su Linux, e l’argentina Kinray Group.

La firma dell’accordo tra le due aziende è avvenuta a Cagliari, nella splendida cornice del Poetto. A rappresentare l’azienda sudamericana era presente il Ceo di Kinray Group, José Luis Fernández Ausinaga.

La Kinray Group è un’azienda specializzata in soluzioni digitali ad alto contenuto tecnologico per la brand strategy come chioschi interattivi, realtà aumentata, soluzioni su Large Video Wall LCD e opera nei mercati di  Argentina, Puerto Rico, Italia, Spagna e Israele.

Grazie all’accordo di collaborazione sia tecnologica che commerciale quindi, Abinsula potrà aggiungere alla propria offerta tecnologica le soluzioni di Kinray e potrà commercializzarle in Europa. La Kinray Group dal canto suo potrà veicolerà l’offerta Abinsula nel mercato sudamericano.

«Si tratta di una nuova opportunità per la nostra azienda – hanno detto Pierluigi Pinna e Antonio Solinas in rappresentanza di Abinsula – che, grazie al contributo di Pubblicitas che ha permesso questo incontro, ci consente un confronto con una realtà d’oltre Oceano. L’accordo poi ci permette di inserire un ulteriore tassello per l’internazionalizzazione dell’azienda che, fedele al proprio nome “ab insula”, intende creare innovazione nell’isola da esportare in tutto il mondo.»

 

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L’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ha riferito, nel corso di una audizione davanti alla Quarta Commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) sulle problematiche del settore, concludendo il ciclo delle audizioni dei componenti dell’esecutivo regionale sulle materie di competenza.

L’assessore Spano, in apertura, ha sottolineato la peculiarità del settore, che interagisce in modo profondo con le attività di altri assessorati. Emblematici, sotto questo profilo, i casi del Piano paesaggistico (sul quale interviene in prima battuta l’Urbanistica) e del Piano energetico (dove il ruolo principale è affidato all’Industria).

Soffermandosi in particolare su alcuni aspetti del Piano energetico e dell’utilizzo delle energie rinnovabili, l’Assessore Spano ha messo l’accento sulla necessità di «definire in modo organico l’esatta tipologia degli impianti del cosiddetto micro – eolico, per il quale sono pervenute oltre 100 richieste di autorizzazione. Il criterio della potenza, da solo, non è sufficiente ad una valutazione ambientale corretta ma vanno verificate altre situazioni, come le distanze fra un sito e l’altro, altrimenti si rischia una proliferazione incontrollata degli impianti».

Per quanto riguarda le bonifiche, ha proseguito l’assessore, «abbiamo una situazione piuttosto diversificata: si sta procedendo abbastanza celermente a Porto Torres nei siti inquinati di interesse nazionale, ma in modo meno incisivo per ciò che concerne la caratterizzazione delle falde e le aree costiere. Esistono poi problematiche di forte criticità nel Sulcis e in tutte le zone ex minerarie. Sotto questo profilo, il contesto più delicato è quello dell’Igea, dove però la recente designazione del nuovo commissario dovrebbe consentire la ripresa dell’attività e l’utilizzo di ben 95 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo e coesione. Sempre in tema di bonifiche, entro la metà di giugno presenteremo un piano organico relativo all’amianto. Per questa tipologia di intervento, i fondi erano stati assegnati alle Province che dovevano provvedere sia alla bonifica dei siti pubblici che di quelli privati (in questo caso attraverso il co finanziamento, ma la rendicontazione delle somme effettivamente spese nell’anno precedente è stata molto bassa: solo il 6.9% per il settore pubblico ed il 43% per quello privato».

Nella parte della relazione riservata ai parchi, l’assessore dell’Ambiente ha affermato che il settore, per esprimere appieno le sue potenzialità «avrebbe bisogno di risorse ingenti, che ora provengono per la gran parte da fondi europei. Un contesto complicato, nel quale però emergono iniziative di eccellenza, come quelle dei nuovi parchi di Tepilora e Gutturu Mannu, buoni esempi di programmazione dal basso che però hanno bisogno di un sistema regionale più efficiente in cui vadano riorganizzate le competenze di Enti ed Agenzie come l’Ente Foreste e l’Arpas».”ì

L’assessore, inoltre, ha annunciato che entro la prossima settimana sarà all’attenzione della Giunta il Piano antincendi: «Sono state riviste le prescrizione che sono già a disposizione dei Comuni e dei privati ma, sullo sfondo, resta la necessità di definire in modo organico responsabilità, competenze e catena di comando per potenziare la filiera dell’intervento divisa fra prevenzione, previsione e lotta. Proprio domani si terrà una riunione fra tutti i soggetti interessati ma bisogna riconoscere che la ricerca di un equilibrio fondato su dialogo e collaborazione non è semplice. Da parte nostra, stiamo già lavorando per ridefinire la missione dell’Ente Foreste, da un lato, e dell’Arpas dall’altro, ma è necessario che ciascuno faccia la sua parte».

Nel dibattito che si è sviluppato al termine della relazione dell’assessore sono intervenuti i consiglieri Demontis e Meloni (Pd), Tatti (Udc), Lai (Sel), Peru e Fasolino (FI), Fenu (Sardegna) ed il presidente Solinas, con una serie di richieste, proposte, suggerimenti ed integrazioni.

Successivamente, la Commissione ha approvato all’unanimità il Disegno di legge n° 11 (Misure urgenti in materia di Lavori pubblici) nominando relatore per l’Aula il presidente Antonio Solinas.

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L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha riferito questa mattina davanti alla Quarta Commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), sulle problematiche generali del settore.

Nella sua esposizione, l’assessore Erriu ha dichiarato in apertura che «L’impegno dell’assessorato è concentrato da un lato sulla definizione delle linee-guida in materia di governo del territorio compreso l’aggiornamento del Ppr e, dall’altro, sul riordino del sistema delle autonomie locali. Si tratta di infrastrutture immateriali di grandissima importanza per la Sardegna sulle quali intendiamo sviluppare un confronto serrato sia con la Commissione che con il Consiglio regionale, sia con tutti i portatori di interesse, ai vari livelli».

«Un lavoro molto complesso – ha osservato Erriu – che però è particolarmente urgente e che quindi intendiamo portare a termine in tempi rapidissimi, nell’ordine di settimane e non di mesi, per arrivare ad una nuova legge organica sull’urbanistica di cui la nostra Regione ha molto bisogno. Anche per disciplinare un quadro normativo profondamente cambiato, dai tempi della legge 45/89; occorre temere conto della nuova normativa comunitaria, di quella nazionale a cominciare dal Codice Urbani, del contenuto di alcune leggi regionali impugnate dal governo centrale: c’è insomma la necessità di armonizzare un quadro normativo molto articolato e, in particolare, di semplificarlo.»

L’assessore Erriu ha ricordato la recente delibera della Giunta che ha annullato il provvedimento di adozione definitiva del Ppr emanato nella precedente legislatura, mentre restano in vigore sia il repertorio dei beni paesaggistici e culturali che le norme di salvaguardia. «Sul piano operativo – ha rimarcato Erriu – è stato avviato un tavolo di lavoro con il ministero per la Copianificazione di circa 130 nuovi beni, di concerto con l’Assessorato dell’Ambiente per il necessario coordinamento normativo. Contiamo di concludere in tempi brevi anche questo lavoro, con una nuova adozione del Piano da parte della Giunta e la pubblicazione sul Buras. Cioò consentirà, fra l’altro, anche di sbloccare la situazione di 30 Piani urbanistici in altrettanti comuni del territorio regionale, nonostante alcune criticità nei centri costieri».

L’assessore dell’Urbanistica ha quindi sintetizzato i contenuti della nuova legge urbanistica: armonizzazione delle diverse norme settoriali, regole chiare e semplici, equilibrio fra i valori del paesaggio e della proprietà, coordinamento fra la pianificazione strategica della Regione e quelle delle autonomie locali (dove occorrerà tener conto della scomparsa delle Province e, in prospettiva, della nuova Area metropolitana di Cagliari e delle politiche di Area vasta che interesseranno altre zone dell’Isola come il Sassarese e la Gallura) nell’ambito di una visione comune e condivisa ispirata allo sviluppo sostenibile.

Nel dettaglio, Cristiano Erriu ha spiegato i criteri ispiratori e le finalità della nuova legislazione: risparmio del suolo, nuove politiche abitative per la fasce meno abbienti della società, adeguamento dei servizi e revisione del criterio “numerico” degli standard, tutela degli insediamenti agricoli, sostengo per chi decide di vivere in campagna presidiando il territorio, ricucitura fra zone costiere ed aree interne, risparmio ed efficienza energetica.

L’assessore, inoltre, ha assicurato che rispetto a questi problemi «non c’è un approccio ideologico ma la precisa volontà di definire regole, strumenti e procedure che possano garantire alla Sardegna di oggi e di domani non solo un migliore governo del territorio ma una migliore qualità dell’ambiente e delle sue trasformazioni. Terremo conto di esperienze significative e buone pratiche di altre Regioni, ma puntiamo ad una buona legge fatta su misura per la Sardegna con le sue tante specificità, che potrà generare valore».

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Riprendono martedì 13 maggio i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta da Francesco Agus, si riunirà martedì 13 maggio alle 15,00 per esprimere il parere di merito richiesto dalla IV Commissione sul DL11 (Opere pubbliche) che nel pomeriggio di giovedì 15 marzo sarà discusso dal Consiglio regionale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno della Commissione “Autonomia” anche la predisposizione di un calendario di audizioni sulle riforme istituzionali ed amministrative; l’elaborazione di una risoluzione per fissare obiettivi e percorso delle riforme; l’interpretazione dell’articolo 22 della Legge Statutaria n.1/2013 in materia di incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale; l’esame del Pl 18(comandi personale dirigenziale extra comparto regionale) e del Pl 1(valutazione delle politiche regionali). I lavori proseguiranno per tutta la giornata di mercoledì 14 maggio e nella mattina di giovedì 15 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca, è convocata per mercoledì 14 maggio alle 15,00 per la programmazione dei lavori e le comunicazioni del presidente in materia di CSL/Cesil e informazione.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta da Franco Sabatini, si riunirà martedì 13 maggio alle 18.00. All’ordine del giorno l’esame del DL9 (Disposizioni urgenti per l’edilizia scolastica e la semplificazione amministrativa), del DL 25 (Copertura oneri della continuità territoriale per le isole minori) P/2 (Patto di stabilità interno 2014) e per la formulazione di alcuni pareri finanziari. I lavori potrebbero proseguire mercoledì 14 maggio alle ore 10,00 con il medesimo ordine del giorno. Giovedì 15 maggio, alle 9,30, è invece prevista l’audizione del Direttore del Centro regionale di Programmazione su Por e Fesr.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta da Antonio Solinas, è convocata per mercoledì 14 maggio, alle ore 11,00 per l’audizione dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle ore 16,00, con l’audizione dell’assessore all’Ambiente Donatella Spano.

La Quinta Commissione (Attività Produttive), presieduta da Luigi Lotto si riunirà martedì 13 maggio alle ore 16,30 per l’audizione dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru sullo stato della lotta alla blue tongue e alla peste suina. All’ordine del giorno della Quinta Commissione anche il PL 3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la lingua blu); il PL 14 (Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna); PL 15 (Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per i prodotti agro-alimentari); PL 16 (Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agroalimentari e di qualità); PL 22( (Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro); PL 13( Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti). I lavori della Commissione proseguiranno per tutta la giornata di mercoledì 14 maggio e, all’occorrenza, nella mattinata di giovedì 15 maggio con lo stesso ordine del giorno.

La Sesta Commissione (Salute e politiche sociali) presieduta da Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 14 maggio alle ore 10.30 per l’audizione dell’assessore alla Sanità Luigi Arru e per la programmazione de lavori.

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E’ ripresa questa mattina davanti alla Quarta Commissione, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, che ha riferito sulle problematiche relative ad Anas, Area ed al comparto idroelettrico.

All’inizio della sua esposizione l’assessore Maninchedda ha dichiarato che «quello dell’Anas è un pezzo importante del grande problema infrastrutturale della nostra Regione. La Sardegna è una fra le pochissime regioni d’Italia, probabilmente l’unica, che ha finanziato la realizzazione dei progetti Anas con risorse proprie: su 12000 chilometri complessivi della rete stradale, ben 4000 sono di competenza Anas».

Entrando nel dettaglio, Maninchedda ha affermato che «siamo in presenza di una situazione di grande incompletezza, dai due lotti della 125 alla 131 – Villasanta, dal 5° lotto della Sassari-Olbia, alla 195, per fermarci ai casi più evidenti. Ciò pregiudica, fra l’altro, lo stesso valore degli investimenti. Per questo ci siamo orientati sulla scelta di fondo di dare priorità agli interventi di completamento delle opere già avviate, fermo restando che abbiamo aperto con Anas un duro contenzioso, nell’ambito del quale non abbiamo purtroppo poteri reali, per indurre la società a fare per intero il suo dovere».

E, nel rivendicare alla Regione effettivi poteri di intervento, l’assessore dei Lavori pubblici ha ricordato che, quando la Regione li ha potuti esercitare come nel caso della Sassari-Olbia, lo ha fatto molto bene, con grandi risultati: «Negli anni fra il 2010 ed il 2013 abbiamo mandato in gara ben 11 lotti, un sistema che ha funzionato in modo eccellente. Sarà questo, inoltre, il modello che seguiremo nel predisporre una nuova legge organica sugli appalti, che contiamo di portare all’attenzione del Consiglio regionale entro la metà del mese di giugno».

«Con la nuova – ha proseguito l’assessore – intendiamo raggiungere anche un altro obiettivo, quello di far incontrare domanda ed offerta, riavvicinando la Regione al tessuto delle imprese sarde di settore, ora in grande crisi. Ora, l’indotto reale delle opere per le nostre imprese è molto basso. Nella Sassari-Olbia, ad esempio, che è certamente l’intervento di gran lunga più impegnativo, l’Anas ha pubblicato una selezione pubblica per addetti di cantiere, con procedure discutibili ed una graduatoria che ci è apparsa non chiara; per questo abbiamo trasmesso gli atti alla Procura della repubblica di Sassari.»

Dopo L’esame di alcune situazioni particolarmente delicate (settore settentrionale della 131, svincoli a raso di Macomer, Bonorva e Cossoine, gli ultimi due lotti della 125, la 130, la 554 e viale Marconi a Cagliari) l’assessore Maninchedda ha richiamato l’attenzione della Commissione sul problema delle manutenzioni «destinato a crescere in modo preoccupante nei prossimi anni, estremamente difficile da fronteggiare facendo ricorso esclusivamente alle risorse del bilancio regionale».

Passando ad esaminare la situazione dell’agenzia regionale Area, l’assessore ha ricordato la recente delibera della Giunta regionale con cui è stata chiesta formalmente all’agenzia una serie di chiarimenti, rispetto ai quali dovrà essere fornita una risposta entro 30 giorni.

«La nostra impressione – ha spiegato Maninchedda – è che l’agenzia abbia bisogno di un controllo molto puntuale. Ci sono conti consuntivi non approvati, costi del personale immotivati, una certa confusione progettuale, 192 milioni di fodi regionali dei quali non conosciamo le fasi di programmazione, di impegno e di spesa: una situazione complessiva di forte disordine, con alcune realtà piuttosto critiche come Sassari, Macomer, Bosa e Nuoro, sulle quali intendiamo fare piena luce. Attendiamo le controdeduzioni dell’agenzia ma saremo particolarmente severi, sia perché lo impone la legge, sia per il delicatissimo momento che la Sardegna sta vivendo.»

Infine, il comparto idroelettrico, su quale Maninchedda ha fornito alcune cifre: «Il settore produce per l’Enel 42 milioni di ricavi e la Sardegna riceve appena 2.6 milioni per le concessioni. E’evidente che c’è molto da rivedere».

I lavori della Commissione riprenderanno mercoledì 14 maggio prossimo alle ore 10.00, con l’audizione dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu ed alle 16.00, con l’audizione dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha illustrato, nel corso di una audizione davanti alla Quarta Commissione, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti del Disegno di Legge n° 11, che prevede una serie di interventi in materia di opere pubbliche.

«Si tratta principalmente di una azione di manutenzione legislativa – ha spiegato l’assessore – che si sono resi necessari per semplificare e migliorare l’efficacia di alcune norme regionali». Gli interventi riguardano il rischio idrogeologico, riservando più risorse al potenziamento dei canali e degli argini, l’ampliamento dei cimiteri con l’introduzione di una “riserva” a favore dei piccoli comuni con “posti salma zero”, l’adeguamento della normativa regionale ai regolamenti Ue per la messa in sicurezza dei laghetti montani (circa 500 in Sardegna), l’ampliamento delle deroghe alla legge che vieta gli interventi per il risanamento delle società in perdita, per favorire la ricapitalizzazione di Abbanoa e, infine, l’introduzione di un termine per i pareri della Commissione sulle pratiche di edilizia residenziale pubblica, per assicurare la piena applicazione della legge regionale 13/89. Su tutte queste misure la Commissione ha espresso, all’unanimità, parere positivo, riservando all’Aula la facoltà di definire nel dettaglio la norma riguardante i cimiteri.

Proseguendo la sua relazione, l’assessore Maninchedda ha affrontato il problema di Abbanoa, precisando in apertura che «è errato parlare di 800 milioni di debiti perché in questa cifra sono compresi anche 253 milioni di investimenti. La condizione complessiva della società, inoltre, è migliorata in modo significativo. Dal 2009 al 2013 l’indebitamento con le banche è passato da 144 milioni a 92 milioni ed entro il mese di giugno contiamo di portare a termine una complessa operazione di consolidamento del debito che porterà ad una nuova linea di credito per 60 milioni e ad una ulteriore iniezione di liquità, attraverso la ricapitalizzazione, di altri 100 milioni oltre i 42 già versati».

«Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessore – è quello di tutelare al meglio l’interesse pubblico. Abbiamo sempre sostenuto che Abbanoa non può fallire e dimostreremo che si può fare lavorando da un lato per ottenere la bancabilità della società e dall’altro per attuare un più articolato piano di ristrutturazione che riprende integralmente i contenuti della relazione dell’advisor Deloitte. Dico di più. Il nuovo amministratore, che sarà selezionato entro questo mese da una società specializzata, avrà come mandato proprio la realizzazione del piano tracciato da Deloitte.»

Tutto questo però, ha avvertito l’Assessore dei Lavori Pubblici, «non basterà per rimettere in equilibrio il sistema idrico regionale, che comunque dovrà basarsi sulla tariffa e non sulle iniezioni di danaro pubblico per ripianare le perdite. Dovremo affrontare un periodo di transizione non breve, forse di cinque anni, che servirà per rimettere definitivamente in carreggiata la società».

I lavori della Commissione proseguiranno domattina alle 11.00 con la prosecuzione dell’audizione dell’Assessore Maninchedda, che riferirà in particolare sui problemi di Anas, Area e del settore idroelettrico regionale.

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L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana stamane ha partecipato ai lavori della quarta Commissione presieduta dall’on. Antonello Solinas (Pd), sulle problematiche del settore.

«Non possiamo permetterci ricostruzioni storiche – ha detto Deiana – ma dobbiamo lavorare in una situazione molto complessa principalmente a causa dei limiti del patto di stabilità e dei programmi di revisione della spesa regionale, dalla quale però possono nascere anche nuove opportunità.»

L’assessore Deiana ha dichiarato tra l’altro che, in attesa di poter sbloccare a livello istituzionale la vertenza sul patto di stabilità (sulla quale comunque si è detto fiducioso perché la situazione della Sardegna rappresenta una evidente “anomalia”), il settore potrà contare su 325 milioni “eurocompatibili” (cioè non soggetti ai vincoli del patto) a fronte dei 429 dell’anno precedente, con un taglio secco di 134 milioni, pari a circa il 25%.

«Non saranno tagli lineari – ha però assicurato – ma per quanto possibile misure frutto di un accurato lavoro di razionalizzazione che è già cominciato e che proseguiremo frugando in ogni angolo.»

Massimo Deiana ha poi spiegato che «il sistema del trasporto pubblico locale non è più sostenibile, così come lo abbiamo conosciuto, perché costa circa 180 milioni l’anno fra Arst, municipalizzate, Trenitalia ed operatori privati; ci aspetta dunque un lavoro molto duro. Ogni anno l’Arst percorre 40 milioni di chilometri e trasporta 21 milioni di passeggeri. Con questi numeri si potrebbe dire che pullmann viaggiano mezzo vuoti anche se sappiamo che non è così perché nella nostra Regione ci sono 377 Comuni ed una orografia molto particolare. E’evidente che dobbiamo trovare alternative e, soprattutto, andare a ricercare le duplicazioni inefficienti del sistema, a cominciare da quelle con le Ferrovie e con i privati (56 operatori che percorrono 8.5 milioni di chilometri l’anno, più i 600 operatori Ncc – noleggio con conducente), per eliminarle. Negli uffici dell’assessorato sarà attivata al più pesto una task force con il compito di studiare in modo approfondito il sistema, verificare tutte le diseconomie e mettere a punto nuove soluzioni.»

Per quanto riguarda il settore ferroviario, Deiana ha comunicato che il contratto di servizio con Trenitalia, in cui la Regione è subentrata allo Stato, riconosce alla società 40 milioni l’anno, attualmente compresi nel patto di stabilità.

«Su questo problema – ha aggiunto – proprio la prossima settimana incontreremo con il presidente Pigliaru il ministro delle infrastrutture Lupi, proprio per liberare queste somme dai vincoli di bilancio e prima dell’estate entrerà in servizio almeno uno dei nuovi treni ad assetto variabile, capaci di sviluppare velocità dai 150 ai 180 chilometri all’ora e di abbattere in modo significativo i empi di percorrenza. I collaudi delle 6 vetture acquistate dalla Regione sono attualmente in corso nella Repubblica Ceca e forse, per problemi tecnici e di certificazioni, non potranno entrare in servizio tutti immediatamente fornendo il massimo delle prestazioni, ma daremo un primo segnale importante.»

Dopo aver assicurato soluzioni a breve scadenza per i centri intermodali di Sassari ed Oristano dove, per diversi motivi, la realizzazione delle nuove opere non è ancora partita nonostante la disponibilità delle risorse necessarie, l’assessore dei Trasporti ha affrontato la delicata questione del trasporto marittimo con riferimento alla Tirrenia ed alla società in house della Regione Saremar.

Per la Saremar, ha detto l’assessore, «è stata individuata una soluzione che garantisce continuità del servizio ed occupazione. La società chiederà di essere ammessa al concordato preventivo e ne esistono le condizioni perché, a fronte degli oltre 10 milioni di cui la Ue chiede la restituzione perché considerati aiuti di Stato, può vantare un credito derivante dalla convenzione con la Regione di 8 milioni che potrebbero arrivare a 16, per coprire il secondo semestre di quest’anno non appena il Consiglio regionale approverà lo stanziamento, peraltro già previsto nella finanziaria precedente».

A proposito della Tirrenia, l’assessore dei Trasporti ha ripercorso le recenti vicende del suo azionariato a cominciare dal tentativo di scalata dell’armatore Onorato che riguardano – ha chiarito – normali dinamiche delle società sulle quali non ci sono concreti strumenti di intervento.

«Possiamo e dobbiamo però esprimere preoccupazione – ha ricordato Deiana – come il Consiglio regionale ha fatto recentemente, perché se questa operazione andasse a buon fine ci troveremmo di fronte non solo ad un oligopolio ancora più forte nel trasporto marittimo da e per la Sardegna ma ad un monopolio nel trasporto convenzionato.»

Sugli strumenti a disposizione della Regione per esercitare la sua “influenza” sulla Cin-ex Tirrenia, l’assessore è stato molto chiaro: «Da una parte il ricorso della Regione alla Corte Costituzionale ha stabilito il principio che il contratto di servizio fra Stato e Cin dovrà essere sottoscritto con l’intesa della Sardegna ma questo, ovviamente, vale per il futuro. Nel concreto, la compagnia si sta avvalendo di una clausola prevista dal contratto che le consente di ridurre il servizio di fronte a cali dei ricavi superiori al 3%, taglio compensato dall’incremento di sconti tariffari. Il problema non è solo dalla Sardegna ma è evidente che, a questo punto, le alternative sono tre: trovare nuove risorse, aumentare le tariffe o diminuire il servizio accettando in cambio alcuni sconti mirati. Anche di questo aspetto dei rapporti fra Regione e Cin parleremo col ministro Lupi nell’incontro della prossima settimana, già in agenda.»

Sul trasporto aereo, l’assessore Deiana ha espresso le sue riserve nei confronti di una tendenza dell’Unione europea secondo la quale «la Sardegna non avrebbe bisogno della continuità territoriale per tutto l’anno, ma solo d’estate». L’esperienza della cosiddetta continuità 1 (per Roma e Milano) «va abbastanza bene ma dobbiamo fare di più per governare l’offerta di trasporto su frequenze e tariffe. Stiamo controllando i flussi delle prenotazioni praticamente 24 ore su 24 ed è un monitoraggio che darà i suoi frutti». 

La cosiddetta continuità 2, quella con gli aeroporti “minori”, partirà nel prossimo mese di ottobre. «Qui occorrerà, ha sostenuto l’Assessore, fare un lavoro molto serio perché si prevedono collegamenti con destinazioni libere, dove magari stanno operando altri vettori. Serviranno analisi approfondite sulle diverse realtà, anche tenendo conto del fatto che ci sono risorse aggiuntive per 13 milioni circa, provenienti dai ribassi d’asta della continuità 1, ma potrebbero essere in qualche modo assorbite dai programmi di revisione della spesa.»

Novità in arrivo, infine, dal settore low cost. In passato, ha ricordato Deiana, «il settore è stato sostenuto con modalità diverse ma adesso è necessario individuare una strada nuova, percorribile sul piano giuridico e normativo. A livello europeo, è arrivata una sorta di sanatoria sui contratti in essere ma per il futuro le procedure ad evidenza pubblica diventeranno la regola. Un segnale che le cose sono davvero cambiate è arrivato, ad esempio, anche da Ryanair, che sta cominciando a partecipare alle gare. Significa che, al di fuori di questo perimetro, non ci sarà più spazio».

L’ultimo passaggio della relazione dell’Assessore Deiana è stato dedicato all’aeroporto di Alghero, «dove la società di gestione si trova in difficoltà, al punto di aver rinviato l’esame del bilancio al prossimo giugno, pur vantando crediti nel confronti sia della regione che della compagna Livingston. Dobbiamo assolutamente evitare la crisi della società (di cui la Regione è il maggior azionista) perché questa ipotesi metterebbe a rischio la concessione dello scalo».

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, si riunirà martedì 6 maggio alle 12.00. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore agli Affari generali, Gian Mario Demuro, sul tema delle riforme istituzionali e amministrative. I lavori proseguiranno giovedì 8 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà mercoledì 7 maggio alle 10.00. In programma le audizioni dell’assessore al lavoro, Virginia Mura (sulle principali problematiche di competenza e sul Fondo Sociale Europeo) e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino (sulle materie di competenza). I lavori della commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per martedì 6 maggio alle 16,00 per l’audizione dell’assessore  regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, sullo stato di attuazione del bilancio regionale, sul patto di stabilità interno e sulla programmazione europea. Alle 18.00 è invece in prevista l’audizione dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, sulla programmazione europea. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 7 maggio alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla programmazione europea.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà mercoledì 7 maggio, alle ore 10.00 per la programmazione dei lavori e l’audizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche generali del settore. I lavori della Commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio con l’audizione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda sul D.L. n. 11 (Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie).

La Quinta Commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 7 maggio alle ore 11.00 per l’audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulle azioni di contrasto alla  blue tongue e alla peste suina. Sullo stesso argomento la Commissione sentirà nel pomeriggio, alle 17.00, l’assessore alla Sanità Luigi Arru. Il parlamentino esaminerà, infine, il P.L n.3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la blue tongue).

La Sesta Commissione, presieduta dall’on. Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 7 maggio alle ore 10.30 per la programmazione dei lavori.