2 May, 2024
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Scontro sempre più duro tra comune di Carbonia e Poste Italiane sulla chiusura dell’ufficio di Cortoghiana. Dopo la nuova assemblea svoltasi nell’ex circoscrizione di Cortoghiana, il sindaco di Carbonia ha diffuso un durissimo comunicato.

«La posizione assunta da Posteitaliane nei confronti dei cittadini di Carbonia e di Cortoghiana in particolare è sempre più inaccettabile – si legge nella nota -. Anche davanti alle ragioni presentate dal sindaco Giuseppe Casti e dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, Poste Italiane non haritirato la decisione di chiudere l’ufficio postale di Cortoghiana a partire dal prossimo 7 settembre.

La scelta presa è priva di qualsiasi fondamento di razionalità e non tiene minimamente in conto le esigenze dei cittadini. Tale decisione, infatti, priverebbe gli abitanti della frazione di Cortoghiana, che conta un numero di residenti molto più alto di tanti Comuni della Sardegna, di un servizio importante e insostituibile. Servizio di cui usufruiscono anche gli abitanti di Nuraxi Figus, importante frazione di Gonnesa, che con le sue attività produttive utilizza il più vicino Ufficio di Cortoghiana.»

«Nonostante la scellerata presa di posizione di Poste Italiane – dice Giuseppe Casti – l’Amministrazione ha scelto di non indietreggiare nella sua battaglia per non far perdere ai cittadini un servizio essenziale. Nella seduta del 3 settembre 2015 la Giunta comunale ha conferito all’avvocato Carlo Castelli, l’incarico di presentare un ricorso al TAR contro il provvedimento di chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana.

Nelle prossime ore l’Amministrazione valuterà le altre decisioni da prendere come ad esempio la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica contro Poste Italiane per interruzione di Pubblico Servizio e l’interruzione di tutti i rapporti tra Poste Italiane e comune di Carbonia.»

«L’Amministrazione sosterrà le iniziative intraprese dai cittadini di Cortoghiana – conclude Giuseppe Casti – e si schiererà al loro fianco in questa vertenza che ha una solo soluzione possibile: la riapertura dell’ufficio postale.»

Assemblea per le Poste a Cortoghiana 2 copia Assemblea x le Poste a Cortoighiana copia

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Tore Cherchi 34 copia

«Il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, convochi gli Stati generali del Sulcis Iglesiente, così come fece quando era la guida della Provincia di Carbonia Iglesias, oggi commissariata. Obiettivo: imprimere una scossa all’immobilismo che ormai contraddistingue la Giunta regionale e procedere con la cantierizzazione delle opere. L’ultimo report sullo stato di attuazione del Piano risale al 14 aprile scorso: sono ormai trascorsi cinque mesi da quella data e tutto sembra restare immobile. Nessuna novità all’orizzonte, nessun nuovo cantiere, mentre il tempo scorre e le scadenze (31/12/2015) per la messa a bando di alcuni importanti progetti, si avvicinano inesorabili.»

Lo ascrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Questi termini non possono essere elusi – aggiunge Ignazio Locci -, pena la perdita dei fondi disponibili. Ecco perché è arrivato il momento di fare chiarezza sulla situazione, inaugurando una nuova attività di sensibilizzazione verso l’Esecutivo di Francesco Pigliaru. Tutti, dai sindacati ai sindaci, dai parlamentari ai consiglieri regionali, uniti verso un unico irrinunciabile obiettivo: la ripartenza del Sulcis-Iglesiente. I fondi ci sono, i progetti idem: non si capisce per quale ragione la burocrazia debba bloccare fino alla cancrena il programma di rilancio del territorio.»

«Recentemente anche il sindacato ha chiesto delucidazioni e, quantomeno ufficialmente, non sono arrivate spiegazioni in merito. Quanto tempo ancora dovrà passare? La situazione si fa sempre più preoccupante: dalla sottoscrizione del Protocollo (novembre 2012) a oggi, sono passati cinque anni. E gli obiettivi più importanti, dalle bonifiche (tristemente in stallo causa la situazione di Igea, così come recita anche l’ultimo report), alla realizzazione di alcune importanti opere (portualità, infrastrutture, collegamento della diga di Monte Pranu con il sistema idrico regionale, per citare alcuni esempi), non sono stati centrati. Per non parlare, poi, di agroalimentare e turismo. E meno male che il 2015 sarebbe dovuto essere l’anno della svolta. Insomma, Salvatore Cherchi deve richiamare gli Stati generali all’unità di intenti – conclude Ignazio Locci -, diversamente vedremo sfumare il sogno di rinascita del Sulcis Iglesiente.»

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì  8 settembre, alle ore 16.00. L’ha deciso la Conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina sotto la presidenza del presidente del  Consiglio, Gianfranco Ganau. Il primo punto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio sarà la surroga dei nuovi consiglieri dopo le sentenze del Consiglio di Stato. Alla riunione di questa mattina ha partecipato anche il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. Gli obiettivi di giunta, maggioranza e opposizione sono gli stessi: accelerare i lavori dell’Esecutivo, delle commissioni e dell’Assemblea per approvare al più presto i provvedimenti in materia di lotta al precariato, riforma degli enti locali, sul riordino della rete ospedaliera.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Cresce la protesta contro la chiusura dell’Ufficio Postale di Cortoghiana. Questo pomeriggio si è svolta un’affollatissima assemblea nella sede dell’ex Circoscrizione, nel corso della quale è stata ribadita la contrarietà alla chiusura dell’Amministrazione comunale di Carbonia e dei cittadini.

All’Assemblea hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti, diversi consiglieri comunali, rappresentanti sindacali e politici e tantissimi cittadini.

Nel suo intervento, Giuseppe Casti ha ribadito per l’ennesima volta la totale opposizione dell’Amministrazione comunale contro l’ingiustificabile scelta di Poste Italiane, che ha disposto la chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana a partire dal prossimo 7 settembre. Il sindaco ha poi annunciato le scelte fatte dall’Amministrazione per opporsi alla chiusura. È stato dato mandato ad un legale per la presentazione di un ricorso al TAR contro la chiusura dell’ufficio di Cortoghiana. Il sindaco ha affermato, inoltre, che proporrà alla Giunta comunale, una delibera che autorizzi la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica contro Poste Italiane per interruzione di pubblico servizio. Il primo cittadino si è impegnato a valutare con i dirigenti comunali l’immediata interruzione di tutti i rapporti (rescissione dei contratti) che intercorrono tra comune di Carbonia e Poste Italiane.

Accogliendo in pieno la richiesta dei cittadini, il sindaco si è impegnato inoltre a contattare il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per una riunione urgente da tenersi prima del 7 settembre. Sindaco e cittadini hanno rivolto un appello al presidente della Regione affinché si schieri in maniera diretta e forte contro la scelta di Poste Italiane.

I cittadini hanno poi deciso, all’unanimità, di incontrarsi tutti i giorni, a partire dalle ore 10.30, davanti all’ufficio postale di Cortoghiana, dove verranno definiti i dettagli di alcune azioni già approvate: l’occupazione dell’ufficio postale e l’organizzazione di alcune manifestazioni da tenersi a Carbonia e a Cagliari prima della data della paventata chiusura. L’Assemblea, si è conclusa davanti all’ufficio postale per manifestare solidarietà nei confronti di un cittadino che dalla mattina di lunedì ha iniziato l’occupazione sul tetto dell’edificio.

Poste Cortoghiana A

È durato circa un’ora l’incontro tenutosi questa mattina presso la sede dell’ex provincia di Olbia Tempio tra il presidente Francesco Pigliaru, i sindaci di Olbia e Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, e il Ceo della Qatar Investment Authority, Abdulla bin Mohammed Bin Saud Al Thani e Mohammed Al Sowaidi, responsabile Real Estate.
L’incontro, cui hanno partecipato anche gli assessori regionali degli Enti locali, Cristiano Erriu, e del Turismo, Francesco Morandi, è stato proposto dal vertice del Fondo sovrano del Qatar (QFE) per un primo scambio di conoscenza e discussione del contesto generale.
«È stato un incontro utile a confrontare i reciproci punti di vista – ha detto Francesco Pigliaru al termine della riunione -. Abbiamo condiviso che il principale problema del turismo è allungare la stagione il più possibile nel pieno rispetto della qualità ambientale. La Regione favorisce lo sviluppo sostenibile, che dia lavoro e sia strumento di crescita. Per questo seguiamo con grande attenzione ogni investimento che condivida con noi questa prospettiva. Come con tutti gli imprenditori seri, intenzionati a investire nella nostra regione, siamo pronti a fare la nostra parte, ovvero creare un contesto favorevole, dando risposte in tempi certi e garantendo chiarezza normativa. Una cosa è certa: il turismo in Sardegna si basa sulla qualità. La qualità dell’ambiente è il primo fattore competitivo di cui tener conto e dunque da preservare con cura.»
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente Pigliaru ha detto che durante l’incontro è stata citata Meridiana, «che per noi riveste grande importanza anche dal punto di vista turistico, di cui favorisce l’estensione». Alla richiesta se si fosse trattato l’argomento metano, infine, il presidente Pigliaru ha risposto che «non era tra i temi previsti e infatti non se ne è parlato durante la riunione».
Pigliaru-Qatar

 

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Francesco Pigliaru 1

I segretari di CGIL, CISL e UIL, Roberto Puddu, Fabio Enne e Daniela Piras, hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru e al coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis.

«Lo scorso 28 gennaio – scrivono i tre rappresentanti sindacali – si è svolta una riunione da voi convocata per una valutazione sullo Stato di Attuazione del Piano Sulcis. Nell’occasione, in attesa di altri sviluppi dipendenti da altri livelli decisionali (che pure tardano ancora ad arrivare e sui quali occorrerebbe un’azione sinergica), si decise di attivare dei tavoli tematici sul Progetto Biofuel e sul Piano di Investimenti turistici. Riunioni poi tenutesi rispettivamente il 20 febbraio e il 9 marzo, nelle quali state espresse posizioni e percorsi fortemente condivisi ma dei quali, a tutt’oggi, non ne conosciamo gli esiti.»

«Considerato il continuo aggravarsi della situazione economica ed occupazionale, riportati alla ribalta dalla stampa nazionale e locale e certificati dai Centri per i Servizi del Lavoro, chiediamo la convocazione di un incontro, possibilmente con la presenza degli assessori competenti, nel quale fare il punto dello stato di attuazione del Piano Sulcis e delle intese sopracitate, e possibilmente – concludono Roberto Puddu, Fabio Enne e Daniela Piras – convenire sui temi e sul metodo per dare corso ad una stagione di iniziative concrete, realmente esigibili, utili ad invertire tale tendenza e a dare un concreto input di prospettiva in tempi urgentissimi.»

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«La caratura di un uomo che siede in cima alle istituzioni si misura in ogni istante dell’agire politico e, soprattutto, in corrispondenza di momenti critici. È quindi doveroso che il presidente della Regione Francesco Pigliaru, nel pieno dell’emergenza migranti (politica, umanitaria, etica) abbia un sussulto di dignità e si imponga nei confronti di un governo centrale che intende trasformare la Sardegna in una nuova terra di sbarco per le migliaia di disperati che fuggono da guerre, miseria, fame e disperazione.»

Lo scrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Della stucchevole retorica di facciata, condita di lessico della fratellanza con quella dose di pietas da parabola evangelica che non manca mai – aggiunge Locci -, non sappiamo che farcene. E i sardi, tutti i sardi, non sanno che farsene. Questo non è il tempo delle teorie dell’astratta dialettica, quanto semmai dell’azione, della prassi, della concretezza. Delle risposte a quelle domande che il direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni ha posto a Governatore e Prefetto e che noi sottoscriviamo in toto, traducendole in un’interpellanza rivolta al presidente Pigliaru.»

»Nessuno si azzardi a scambiare (astutamente) la richiesta di delucidazioni con lacuna di sensibilità verso l’emergenza che imperversa oltre il Mediterraneo – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco -, nessuno osi colorare di cinismo (da parte nostra) il bisogno impellente di essere messi al corrente delle intenzioni di coloro che ci governano.»

Ignazio Locci 1 copia

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Nuova denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili, contro la Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru, sulla vertenza della scuola.

Nel tardo pomeriggio, l’ex governatore della Sardegna ha pubblicato un post nel suo profilo facebook, nel quale ha raccontato l’esito di una visita effettuata al ministero della Pubblica istruzione, per rendersi conto dello stato delle cose.

Questo il testo integrale del post.

«Ho appena lasciato il ministero della Pubblica istruzione:

1) la regione Sardegna non si è mai presentata a discutere della legge di Riforma e mai ha chiesto il rispetto delle prerogative statutarie;
2) mai si è presentata al ministero per discutere dell’attuazione della legge;
3) se Feliziani, responsabile dell’ufficio regionale scolastico, avesse chiesto insegnanti aggiuntivi glieli avremmo concessi, come è successo per tutte le regioni italiane;
4) ci sono margini di recupero con le assegnazioni delle supplenze, ma si tratta di estrema ratio;
5) se si chiedono insegnanti aggiuntivi, si può riaprire la partita, proprio in virtù della condizione insulare e, soprattutto, in relazione della dispersione scolastica;
6) sono sparite numerose cattedre in fase di prima assegnazione, il ministero non se lo sa spiegare e chiederà conto all’ufficio regionale scolastico;
7) ci sono margini per una deroga per la Sardegna, al fine di limitare o eliminare il rischio di emigrazione;
8) la via Politica istituzionale deve porre con chiarezza queste richieste anche con una delibera della Giunta regionale;

Per il momento questo è tutto dagli incontri di questo pomeriggio. Bisogna mobilitarsi con durezza, perché la Regione si conferma latitante non essendo mai passata al ministero. Una vergogna assoluta!»

Mauro Pili al ministero della Pubblica istruzione

Mauro Pili copia

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Si è conclusa nella tarda mattinata la “missione” a Cagliari di una delegazione di rappresentanti politici, sindacali e cittadini di Iglesias, “a difesa del CTO e della sanità iglesiente”. All’origine della protesta, come è noto, vi è un’aperta contestazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario straordinario Antonio Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias, il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

La delegazione ha consegnato due documenti, contenenti le rivendicazioni. Nel primo, indirizzato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru; all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta; e al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, si legge che «gli impegni presi dal commissario Onnis in Consiglio comunale a Iglesias, non sono stati rispettati. Chiediamo, ancora una volta, che non venga cancellato alcun servizio o trasferito alcun reparto, in attesa della conclusione dei lavori del CTO e della riorganizzazione sanitaria locale».

«Chiediamo inoltre il rientro immediato del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Santa Barbara di Iglesias e il ripristino degli altri servizi drasticamente ridimensionati secondo il Piano estivo predisposto dal dott. Onnis – si legge ancora nel documento -. Qualora le suddette istanze non venissero accolte, chiediamo la proclamazione dello sciopero generale dell’intera città di Iglesias.»

Con il secondo documento, inviato al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru; all’assessore della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; e, infine, al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, viene chiesto un incontro.

«A seguito della riorganizzazione sanitaria che viene attuata nel territorio del Sulcis Iglesiente da parte del commissario straordinario dottor Antonio Onnis e che attualmente penalizza la città di Iglesias e gran parte del territorio di pertinenza della Asl n° 7 di Carbonia Iglesias – si legge nel documento – si richiede un incontro con il sindaco di Iglesias, i capigruppo del Consiglio comunale di Iglesias, i Sindacati confederali e le associazioni, al fine di ascoltare le problematiche che tali scelte stanno provocando alla sanità territoriale, già troppe volte depauperata di servizi e prestazioni alla popolazione.»

La richiesta di incontro è firmata dal sindaco, Emilio Gariazzo; dai capigruppo di “Il Tuo segno per Gariazzo”, Pietro Serio; di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis; di Forza Italia, Luigi Biggio; del Partito Democratico, Francesco Melis; di Sinistra Ecologia Libertà, Franco Tocco; del PDCI, Alberto Cacciarru; e, infine, dal segretario cittadino del Partito Democratico, Ubaldo Scanu.

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Ospedale Santa Barbara

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La Giunta regionale, riunita oggi in viale Trento, ha nominato i direttori generali delle Agenzie agricole Laore e Argea, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, riconfermando Maria Ibba e Gianni Ibba, sino all’approvazione della legge di riforma delle stesse agenzie, e comunque per un periodo non superiore alla durata della legislatura.

L’Esecutivo ha approvato il programma operativo della Commissione regionale di Parità tra uomini e donne relativo all’anno in corso, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, per una spesa complessiva di 40mila euro. Le attività dell’organismo prevedono tra l’altro la realizzazione di seminari di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, di primo e secondo grado, finalizzati all’introduzione nella programmazione didattica dei temi sulla parità, per contrastare gli stereotipi e per sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere.
L’Esecutivo ha avviato le procedure di liquidazione della tranche 2015 del processo di capitalizzazione della Società Abbanoa, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda. Inoltre è stato dato il nulla osta all’immediata esecutività per la variazione e lo storno del bilancio di previsione 2015 dell’Enas, Ente acque della Sardegna. Assicurato il personale necessario per garantire il servizio di piena e di pronto intervento idraulico attraverso il rinnovo degli accordi di programma con i Consorzi di bonifica. Gli interventi si configurano indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza sui tronchi idraulici di seconda categoria di competenza della Regione.
Non sarà sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’incremento dei quantitativi di rifiuti, stoccati in un deposito preliminare, proposto dalla società Longoni nella zona industriale di Cagliari-Elmas. La delibera sulla non assoggettabilità a Via, fatte salve le prescrizioni, è stata proposta dall’assessore Donatella Spano.
È stata approvata, infine, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la prosecuzione dei lavori di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di “Genna tres Montis” (Comuni di Silius e San Basilio) e delle relative pertinenze da parte della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione.

Palazzo della Regione 1 copia