1 May, 2024
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Ieri, a Roma, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno incontrato i gruppi parlamentari sardi, il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, e successivamente, al Mise, il dott. Giampietro Castano, responsabile dell’Unità Gestione Vertenze del ministero dello Sviluppo Economico.

«I gruppi parlamentari presenti – spiegano Massimo Cara. Romeo Ghilleri, Nicola Baire e Rino Barca – hanno assunto l’impegno di forzare in ogni modo la pressione nei confronti del Governo, affinché si chiuda positivamente prima della fine di giugno; da oggi, in Parlamento, ci sarà una presa di posizione unica a sostegno della vertenza Alcoa e in giornata verrà consegnata una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, firmata da tutti i parlamentari sardi.

Il presidente Pigliaru ha confermato alle organizzazioni sindacali gli impegni assunti sulle bonifiche, mentre rimane ancora in attesa di risposta scritta il problema energetico, nonostante ci sia molto ottimismo sulla risoluzione positiva (già nei prossimi giorni sono attese ulteriori conferme). La vertenza Alcoa verrà seguita in questa sua ultima fase direttamente dal ministro Guidi.»

Al Mise i rappresentanti sindacali hanno incontrato Giampietro Castano, che ha confermato tutto quanto già comunicato dal presidente Pigliaru, riepilogando quanto fatto ad oggi, in particolare passi importanti come l’interessamento dell’ambasciatore italiano a Bruxelles e della commissione sulla competitività. Il responsabile dell’Unità Gestione Vertenze del ministero dello Sviluppo Economico ha aggiunto che avrebbe sentito Alcoa e Glencore, per sollecitare l’ingresso della diudiligen in maniera più incisiva.

«Per quanto ci riguarda – concludono Massimo Cara. Romeo Ghilleri, Nicola Baire e Rino Barca -, nei prossimi giorni decideremmo come organizzare la prossima iniziativa.»

Alcoa al Sant'Elia copia

Il consigliere di Area popolare sarda, Gianni Tatti, ha presentato un’ interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, con la quale chiede che l’Ente Foreste sia messo nelle condizioni di «garantire un adeguato schieramento di uomini e mezzi per il controllo degli incendi durante la stagione estiva».

«Con due recenti delibere – sottolinea Tatti – il Commissario dell’Ente Foreste prima e la Giunta regionale dopo hanno effettuato tagli pesantissimi al bilancio dell’Ente Foreste dimezzando la dotazione finanziaria rispetto al 2014 e mettendo a rischio l’attività dell’Ente a cominciare dalla campagna antincendi.»

Gianni Tatti, ricordando sia la determinazione del Commissario dell’Ente Foreste che la successiva delibera della Giunta regionale, ha criticato duramente il fatto che con i due provvedimenti siano state tagliate, in una misura di circa il 55%, «le risorse destinate all’acquisto di carburanti e pneumatici, alla manutenzione straordinaria del parco macchine a disposizione ed all’acquisto di nuovi mezzi ed attrezzature meccaniche».

«Tagli così sproporzionati – ha concluso Tatti – non potranno che avere ripercussioni pesantissime sulla normale attività dell’Ente che, soprattutto, sulla imminente campagna antincendi.»

Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale, riunita questa mattina in viale Trento e presieduta da Francesco Pigliaru, ha deliberato su proposta dell’assessore della Cultura e Pubblica istruzione, Claudia Firino, la riprogrammazione di 1 milione e 600mila euro di fondi Por Fers 2007-2013, inizialmente destinati a completamento e allestimento del Museo dell’identità nell’ex Mulino Guiso di Nuoro: i lavori programmati, infatti, non possono essere conclusi entro dicembre del 2015, termine ultimo previsto per non perdere i finanziamenti. Il milione e 600mila euro di fondi europei sarà dunque utilizzato per consentire la realizzazione di altri interventi immediatamente eseguibili: i lavori al “Museo Tavolara” e il restauro e recupero della collezione ex I.S.O.L.A.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, la Giunta ha approvato l’istituzione della Consulta regionale per la bonifica e il riordino fondiario. La Consulta ha funzioni consultive che non vincolano l’elaborazione del Piano regionale di Bonifica e il riordino fondiario. I due nominati dall’esecutivo all’interno della Consulta sono l’ingegner Andrea Abis e il professore dell’Università di Agraria di Sassari, Pierpaolo Roggero. L’assessore dell’Agricoltura ha chiesto inoltre l’approvazione da parte della Giunta del Piano di collocazione del personale dipendente dei Consorzi agrari della Sardegna in liquidazione coatta amministrativa. Sono stati stanziati 500mila euro nella finanziaria 2015 per la realizzazione del Piano di collocazione degli ex dipendenti del Consorzio Agrario di Sassari. Secondo le esigenze manifestate dall’Agenzia Laore dovranno essere inquadrate 9 persone nella categoria C1 e 2 nella categoria A1. L’Agenzia Laore è libera di assegnare il personale secondo le specifiche esigenze lavorative che si presenteranno. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la Giunta ha riconosciuto la sussistenza di causa di forza maggiore per gli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013. Alle aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di bovini da latte, colpite e danneggiate nei giorni dell’alluvione e che non avessero utilizzato almeno il 70% del proprio quantitativo di riferimento individuale nel periodo di contabilizzazione 2013-2014, verrà riconosciuta la causa di forza maggiore e l’esclusione della decadenza della titolarità della quota, come prevede l’articolo 3 della legge 119/2003 e dell’articolo 4 del decreto ministeriale del 31 luglio 2003 che stabilisce le modalità di attuazione della stesa legge 119/2003.
E’ stato approvato il progetto per l’evoluzione e la razionalizzazione in ottica cloud delle infrastrutture del data center della Regione (s-cloud e h-cloud) e fornitura di prodotti hardware, software e servizi finalizzati alla realizzazione e gestione del governative cloud regionale e del comparto sanitario per un totale di 6 milioni 100 mila euro di fondi Por Fers 2007- 2013.
Via libera alla procedura di impatto ambientale per l’impianto eolico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile da 41,90 MW, ridotta a 28 mw, nell’area industriale del Cacip di Macchiareddu e relative opere dei Comuni di Assemini e Uta. Sempre su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano è stata data l’autorizzazione da parte della Giunta all’utilizzo del personale dell’Ente Foreste fuori dai compendi forestali. Il lavoro richiesto sarà di carattere preventivo, di programmazione, progettazione e direzione dei lavori per tutte le attività di tipo ambientale. Il personale dell’Ente foreste interverrà nel Comune di Alghero per la realizzazione di un intervento selvicolturale urgente nella Pineta di Maria Pia, per la fruizione turistica dell’area. E ancora, per la messa in sicurezza degli accessi al mare e del Viale I maggio relativa all’unità di gestione di Porto Conte. Nel Comune di San Vito, in località “Rio Bau Sa Perda”, è stata approvata la direttiva per la manutenzione degli alvei e della gestione dei sedimenti, mentre nei comuni di Borore e Macomer, in località “Putzu Oes”, è stato dato parere favorevole della Giunta per una procedura di Via per l’impianto eolico di produzione di energia elettrica della potenza di 45.000 kw. E’ stata inoltre rilasciato il nulla osta all’Arpas per l’autorizzazione del Bilancio di previsione dell’esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017 inviato con la relativa documentazione contabile all’assessorato dell’Ambiente. L’Esecutivo si è espresso favorevolmente anche per la procedura di Via del progetto definitivo per la realizzazione di un parco elettroeolico nel territorio dei comuni di Domusnovas e Musei.
In Sardegna saranno istituite una Consulta generale di Cittadinanza e una Consulta locale di cittadinanza presso ciascuna delle Asl. A costo zero per l’amministrazione generale e in carica per tre anni, avranno il compito di esprimere parere obbligatorio ma non vincolante sul Piano Socio-Sanitario. L’ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru. Le Consulte saranno convocate almeno due volte all’anno e sono composte da: due rappresentanti delle amministrazioni comunali che ricadono all’interno dei territori di ciascuna Asl; due rappresentanti delle rispettive Asl designati da direttori generali o commissari; tre rappresentanti delle Associazioni accreditate a livello regionale e che a vario titolo operano nel settore socio-sanitario. La partecipazione alle Consulte è gratuita e non prevede rimborsi, spese né indennità di missione. L’Esecutivo ha poi approvato le direttive per Enti e Aziende Sanitarie finalizzate a: contenimento della spesa in materia di personale – in linea con le numerose disposizioni del legislatore nazionale – piano di superamento del precariato, proroga delle graduatorie concorsuali e attivazione delle procedure di mobilità.
Su proposta dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, la Giunta ha nominato l’Autorità di Gestione del Po Fesr 2014-2020: si tratta di Graziella Pisu, già coordinatrice dei fondi Fesr. Confermate le Autorità di Certificazione (Piero Coccolone) e Audit (Antonella Garippa). L’Esecutivo ha poi preso atto dello stato dell’arte nella formulazione dello stesso Po Fesr: il vicepresidente della Regione ha spiegato che, come sollecitato dall’Unione Europea, è stato ridotto il numero di azioni da 120, della programmazione 2007-2013, a 34 con l’obiettivo di concentrare le risorse e ottimizzare gli interventi. In queste settimane prosegue il negoziato formale con la Commissione Europea e a luglio il Piano operativo del Po Fesr 2014-2020 potrebbe già essere operativo.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, hanno illustrato oggi a Cagliari le strategie per il prossimo settennio. Ammontano a 444 milioni e 800mila euro le risorse del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 destinate alla Sardegna. Si tratta di somme spendibili subito perché il programma della Regione è stato uno dei primi a essere approvati da Bruxelles. Buona parte delle risorse (170 milioni) saranno investite in progetti a favore di lavoratori e imprese. Consistente (155 milioni) anche la somma destinata all’istruzione e alla formazione. Proprio su questi temi si è concentrato l’intervento del presidente Pigliaru.

«Scuola, formazione professionale, lotta alla dispersione scolastica e inclusione sociale: il nostro impegno per migliorare la vita dei cittadini è investire non solo sulle infrastrutture materiali, ma anche su quelle immateriali – ha detto il presidente della Regione -. Per decenni gli investimenti in questi settori sono stati trascurati ci sono Regioni come il Friuli Venezia Giulia e il Trentino che invece sono riuscite a superare questo gap. Dobbiamo riuscirci anche noi, adottando una visione strategica organica, che metta insieme gli interventi dei diversi assessorati coinvolti. Sul fronte del lavoro, il nostro obiettivo è collegare il sostegno al reddito all’impegno attivo dei beneficiari. Inclusione sociale significa intervenire anche sulle famiglie perché investano sull’istruzione dei figli. Ecco perché la lotta alla dispersione scolastica è elemento imprescindibile della nostra azione politica. Il Fondo Sociale Europeo ci offre un’opportunità: queste risorse devono aiutare a guardare il futuro in una prospettiva di miglioramento e di speranza.»

Sulle priorità della Regione si è soffermata anche l’assessore del Lavoro, Virginia Mura. «Occupazione, inclusione sociale e formazione sono assi strategici del POR FSE 2014-2020 – ha detto l’assessore -. La formazione dovrà essere di qualità e scaturire dalla conoscenza dei fabbisogni aziendali; dovrà essere funzionale alle esigenze delle imprese così da creare occupazione stabile. Il rafforzamento del sistema passa attraverso la riforma dei Centri Servizi per il Lavoro, la realizzazione delle politiche attive e di flexicurity, per il reintegro dei disoccupati e dei lavoratori nel ciclo produttivo».

L’evento di oggi è accompagnato da altre iniziative. Al palazzetto dello sport di Cagliari, infatti, si svolge EUROPLAY – Giochi d’Europa 2015, torneo multidisciplinare sportivo che vede la partecipazione di ragazze e ragazzi provenienti da 25 istituti scolastici sardi e altri 3 in rappresentanza di Repubblica Ceca, Germania e Francia. In mattinata, l’assessore Mura si è recata nella zona degli impianti sportivi per portare il saluto istituzionale ai giovani impegnati nelle attività di EUROPLAY. Domani, invece, al Pala Congressi della Fiera di Cagliari, l’attenzione si sposterà sul Fenomeno della dispersione scolastica. La Regione ha avviato una campagna di informazione per promuovere le conoscenze del Fondo Sociale Europeo da parte dei giovani. Dalle 13.00 alle 17.00 sono in programma momenti di confronto istituzionale e tecnico articolati in dibattiti, incontri e spettacoli.

Paci-Pigliaru-Mura 2 copia

Palazzo della Regione 3 copia

«La Regione porti avanti, e non soltanto a parole, il processo di razionalizzazione dei costi della macchina regionale e dia piena attuazione alla delibera di Giunta con la quale si prevede la riduzione del 50% di permessi e distacchi sindacali.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Per dare esecuzione al documento, che garantirebbe un consistente taglio dei costi (a carico del contribuente) – aggiunge Locci – occorre la stipula di un Accordo Quadro tra il Coran (il comitato che rappresenta la Regione nei negoziati sindacali coi propri dipendenti) e le organizzazioni sindacali. Patto che deve necessariamente essere siglato entro il 31 luglio prossimo, così come disposto dalla suddetta delibera, che recepisce una legge emanata dal Parlamento (n. 114 dell’11 agosto 2014). E c’è da scommettere che con i proverbiali tempi dell’Esecutivo di Francesco Pigliaru, la data del 31 luglio non verrà rispettata. A meno che i professori non si diano una bella mossa.

La nuova disciplina varrebbe sia per la Regione che per le Agenzie e gli enti locali, dunque i Comuni. Va considerato, infatti, che nello specifico alcuni municipi della Sardegna pagano la carenza di personale, i cui reintegri in questi anni sono stati ridotti all’osso dalla mannaia nazionale. Se poi si aggiunge che tra gli impiegati alcuni beneficiano di permessi sindacali e altri di forme di distacco che in alcuni casi arrivano addirittura all’80%, si capisce quanto possa essere determinante dare attuazione alla delibera emanata dall’Assessorato regionale agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione.

La Regione, se realmente è intenzionata a ridurre i costi a carico dei sardi così come annuncia da inizio mandato, si impegni per rendere finalmente concreto un progetto di diminuzione della spesa di cui beneficerebbero le casse degli enti e i cittadini, che a questo punto potrebbero contare su uffici efficienti e puntuali nello svolgimento delle mansioni. Gli organismi competenti – conclude Ignazio Locci – si attivino, dunque, per convocare le organizzazioni sindacali e giungere alla firma dell’Accordo Quadro.»

Paci-Pigliaru

Il Consiglio dei Ministri, riunito questa mattina a Palazzo Chigi, ha deciso di non impugnare la legge da 7 miliardi e 800 milioni firmata dall’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, e approvata dal Consiglio regionale il 27 febbraio.
Abolizione del vincolo del patto di stabilità che consentirà di spendere 800 milioni in più nel 2015, programmazione unitaria dei fondi regionali statali ed europei per concentrare risorse e interventi ed evitare dispersioni e forte intervento di tipo keynesiano per aiutare l’economia investendo denaro pubblico grazie al mutuo da 700 milioni di euro sono i tre assi portanti della Manovra. «Bene così, continuiamo a lavorare duro per portare in fretta la Sardegna fuori dalla crisi economica – commenta l’assessore Paci -. Abbiamo avuto una serie di interlocuzioni tecniche a Roma con la Ragioneria, ci siamo confrontati, abbiamo chiarito alcuni aspetti su cui il Governo ci aveva chiesto spiegazioni. Siamo soddisfatti, soprattutto perché è una Finanziaria fortemente innovativa, che fa scelte precise e nette rispetto al passato per riportare ordine in un’economia che abbiamo trovato in condizioni disastrose. La Sardegna può farcela a uscire dalla crisi. E dopo 4 anni di fila di impugnazioni, questa Finanziaria segna l’inizio del ritorno alla normalità.»

Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, visibilmente soddisfatto per la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri della prima manovra finanziaria della giunta presieduta dal presidente Pigliaru e sostenuta con convinzione da tutto il Centrosinistra, in una nota sottolinea che «questa manovra finanziaria è frutto di un serio programma di governo e di un’idea che persegue obiettivi di sviluppo e crescita mediante investimenti di denaro pubblico e presta particolare attenzione alle fasce più deboli della società sarda».

«Una finanziaria innovativa – aggiunge Cocco -, che abolisce i vincoli del patto di stabilità e permette una maggiore manovra di denaro per circa 800 milioni in più nel 2015,  che consentirà di  far ripartire la Sardegna e traghettarla fuori dalla profonda crisi che la attanaglia. Il tutto nell’assoluto rispetto dell’equilibrio dei conti imposti dalla Costituzione e dalle leggi di contabilità al contrario di quanto accadeva negli anni della legislatura Cappellacci, che non avendo un’idea di Sardegna, è stata sempre perdente nei confronti dello Stato.»

Molo Ichnusa Cagliari 1 copia

Si è svolto questa mattina, al Terminal Ichnusa del porto di Cagliari, “Sardinian Job Day”, evento che si articola in due giornate di dibattiti, incontri e seminari. La manifestazione mette insieme la comunicazione delle strategie della Regione nelle politiche per l’occupazione e le attività per promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

«Stiamo vivendo un cambiamento epocale, anche nel modo in cui si affronta il problema del lavoro – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. Quando siamo arrivati al governo regionale, un anno fa, ci siamo trovati davanti a una situazione molto difficile. La Sardegna, all’interno della profonda crisi generale che colpisce soprattutto il sud dell’Europa, vive una crisi tutta sua, legata alla fine del modello della grande industria. In campagna elettorale avevamo detto che la chiave era coniugare flessibilità e sicurezza sociale e in questo ci stiamo impegnando con determinazione. I CSL, non più frammentati ma guidati da una forte regia regionale, devono essere in grado di prendere in carico un disoccupato: capire le sue inclinazioni, le sue caratteristiche individuali, disegnare un percorso insieme. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta. Nella nostra autonomia, siamo ben contenti di essere riusciti a costruire un prototipo di profilazione che sta già dando risposte importanti e che crediamo dovrebbe essere adottato anche a livello nazionale. Non dimentichiamo, però, la grande differenza data dal titolo di studio: una buona istruzione resta comunque la base, e per questo – ha concluso Francesco Pigliaru – il nostro impegno sul fronte della scuola e della lotta alla dispersione scolastica è più forte e concreto ogni giorno.» 

Prima dell’intervento del presidente della Regione, sono intervenuti il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha parlato in collegamento video (avrebbe dovuto essere presente ma è stato bloccato a Roma dall’incendio sviluppatosi all’aeroporto Leonardo Da Vinci) e l’assessore del Lavoro,Virginia Mura. Il ministro Poletti ha sottolineato che il Paese sta vivendo un periodo di scelte politiche importanti e iniziative come il Sardinian Job Day aiutano a capire realmente i bisogni di chi è in cerca e di chi offre un posto di lavoro. Secondo il ministro, eventi simili dovrebbero diventare la prassi a livello nazionale, tenendo conto ovviamente delle peculiarità regionali, cogliendo le buone pratiche e stando attenti a correggere eventuali errori. Soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa anche dall’assessore del Lavoro Virginia Mura. «Stiamo riuscendo nel nostro intento – ha detto l’assessore del Lavoro – cioè, riavvicinare al mondo del lavoro coloro che ne sono stati espulsi e quelli che non ci sono mai entrati. La riforma dei servizi per l’impiego è solo uno degli strumenti per rinnovare le politiche del lavoro. La formazione professionale, per esempio, è un’altra delle leve che dobbiamo utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Stiamo riorganizzando il settore, salvando le buone esperienze maturate sin’ora, perché la formazione deve rispondere soprattutto al fabbisogno delle imprese che assumono. Anche i tirocini sono importanti – ha aggiunto l’assessore Mura – i nostri interventi in questo campo hanno una doppia finalità: dare una retribuzione, seppur minima, al tirocinante e far sì che il rapporto di tirocinio si trasformi in un vero rapporto di lavoro».
L’assessore ha ricordato inoltre gli sforzi fatti dalla Giunta nel campo della Flexicurity, innanzitutto per garantire ad oltre 4.000 lavoratori espulsi dalla mobilità in deroga di rientrare nel mondo del lavoro. «È solo un primo passo – ha concluso Virginia Mura – altre misure saranno approvate nel più breve tempo possibile».

Banda Brigata Sassari 2 copia
Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e l’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, parteciperanno con la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e i rappresentanti dei 71 circoli dei Sardi in Italia, a Trieste, alle celebrazioni previste per il centenario della Grande Guerra,
L’omaggio al sacrificio degli eroici fanti della Brigata Sassari, organizzato su iniziativa della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) a Trieste si aprirà, per i rappresentanti della Regione Sardegna, nella mattina di sabato 9, alle ore 11.00, con la visita a Redipuglia e la deposizione di una corona sull’altare del Sacrario, alla presenza della presidente Serracchiani.
Nel pomeriggio si svolgerà, presso la Sala Convegni del Museo Revoltella, il convegno “Il futuro delle specialità delle Regioni Autonome”, incentrato sulla riscrittura degli Statuti speciali delle Regioni autonome alla luce dei cambiamenti socio-economici avvenuti in Italia e in Europa dal 1948 a oggi, con un’attenta riflessione sul ruolo attuale delle Specialità. Sarà presentato il disegno di riforma costituzionale e le esigenze di rivisitazione dell’ordinamento giuridico. E’ previsto l’intervento dell’assessore Gianmario Demuro. La conclusione dei lavori sarà affidata ai presidenti delle Regioni Sardegna e Friuli, Francesco Pigliaru e Debora Serracchiani. In serata, al Punto Franco Vecchio magazzino, il presidente Pigliaru renderà un saluto al termine della cena per i partecipanti al convegno organizzata dalle Coldiretti di Sassari e Trieste-Gorizia.
Alle ore 10.00 di domenica sarà reso onore ai caduti nel corso di una cerimonia sul Colle di San Giusto. A seguire, per Sa Die de Sa Sardigna dedicata al Centenario della “Brigata Sassari” nella Grande Guerra, interverranno l’assessore Gianmario Demuro e il presidente Circolo Sardi di Trieste Salvatore Dore, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, la presidente FASI Serafina Mascia, il presidente del Comitato sardo per il Centenario della Grande Guerra Aldo Accardo, il comandante della Brigata Sassari Arturo Nitti e l’assessore della Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti. Seguirà il concerto della Banda Brigata Sassari e, nel pomeriggio, l’esibizione di cori e gruppi di ballo sardo.

 

La vicenda degli studenti oristanesi, iscritti al corso attivato dall’Enap Sardegna a Ghilarza tra il 2013 e il 2014, approda in Consiglio regionale.

Il consigliere di Area Popolare Sarda, Ignazio Tatti, ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta Francesco Pigliaru e agli assessori del Lavoro e della Sanità, Virginia Mura e Luigi Arru.

«La situazione è drammatica – afferma Tatti – i dipendenti dell’ente e i docenti non sono stati pagati mentre i corsisti non ricevono gli importi dovuti da dicembre 2014. Chi ha frequentato il corso per ottenere la qualifica di operatore socio-sanitario non può sostenere l’esame di abilitazione pur possedendo i requisiti richiesti. E’ necessario un intervento urgente dell’esecutivo regionale per tutelare i diritti degli studenti.»

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che, al termine di un lungo ed articolato dibattito, di fatto riassume i contenuti della mozione n. 113 presentata da 13 consiglieri, primi firmatari Luca Pizzuto (SEL) e Pietro Cocco (PD), sulle problematiche relative alla privatizzazione della Saremar.

La mozione impegnava il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e la Giunta regionale:

1) a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti atti ad evitare la privatizzazione totale della Saremar e/o a mantenere pubblica la proprietà maggioritaria, in particolare riconoscendo la funzione sociale del trasporto marittimo con le isole minori e la necessaria permanenza del servizio in ambito pubblico o a maggioranza pubblica;

2) ad aprire un tavolo tecnico di confronto e coordinamento per agevolare lo studio della procedura di parziale privatizzazione della Saremar, evidenziando la centralità di una soluzione che tuteli l’utenza e i lavoratori;

3) a comunicare ufficialmente gli atti di cui alla successiva deliberazione regionale al Governo e all’Unione europea, unitamente ad una relazione sulle motivazioni sociali, economiche e giuridiche che sono alla base della sua adozione.

L’ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo, primo firmatario l’onorevole Pizzuto (Sel), impegna la Giunta, tra l’altro:

– a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà;

– a comunicare ufficialmente tutti gli atti della Giunta regionale, relativi al tema, al governo e alla commissione europea;

– ad aprire un tavolo di confronto col governo nazionale insieme a tutti i parlamentari e europarlamentari sardi;

– ad avviare le procedure pubbliche per la ricerca del partner privato;

– a programmare e rendere operativa una soluzione di tutela di tutti i posti di lavoro attualmente attivi;

– a istituire un apposito organismo di controllo in cui siano presenti anche i rappresentanti delle comunità locali interessate.

Il capogruppo del PD, Pietro Cocco e il consigliere di Sel Luca Pizzuto in una nota esprimono grande soddisfazione per il voto unanime espresso dal Consiglio regionale a favore dell’ordine del giorno (49 sì, un solo astenuto).

«Con l’approvazione delle istanze  contenute in questa mozione, sostengono i consiglieri regionali del Centrosinistra, si è raggiunto un grande risultato: aprire un tavolo di discussione col Governo nazionale finalizzato a  trovare soluzioni che garantiscano la funzione sociale del trasporto marittimo con le isole minori di Carloforte e La Maddalena e ad ottenere risorse economiche che consentano di mantenere la gestione e il controllo pubblico del trasporto marittimo e infraregionale anche in forma mista pubblico-privata.»

In questo modo – secondo Cocco e Pizzuto – si potranno evitare i tagli e i licenziamenti e sarà garantito il mantenimento dei posti di lavoro per tutto il personale attualmente impiegato.

«Occorre salvaguardare i posti di lavoro della compagnia di navigazione, garantendo inoltre un servizio indispensabile con le isole minori» ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che sollecita la Regione perché si adoperi ad evitare il fallimento della Saremar. Tocco esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta all’interno del Consiglio regionale, che ha discusso sull’emergenza riguardante il vettore.

Traghetti Arbatax e La Maddalena 2 copia