29 April, 2024
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La Regione ha previsto 67 milioni di euro per i risarcimenti dei danni in sanità per il triennio 2012-2014. Le denunce con richiesta risarcitoria sono state 406 nel 2012, 462 nel 2013, 440 nel 2014. Partendo anche da questi dati, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha portato all’approvazione della Giunta la delibera sul rischio clinico, a garanzia della sicurezza dei pazienti e a tutela degli operatori sanitari. Le linee di indirizzo regionali varate dall’Esecutivo sono immediatamente operative e prevedono l’individuazione di professionisti adeguatamente formati, i risk manager, sia a livello aziendale sia negli ospedali e nei singoli reparti; la condivisione di procedure e percorsi con i pazienti riguardo a tutte le prestazioni loro erogate, con un coinvolgimento ancora maggiore rispetto all’attuale. E’ previsto un piano di formazione dei professionisti sanitari, specifica e in equipe, e con momenti di simulazione della situazione di stress e di pressione che può portare all’errore o situazioni che possono creare falle nel sistema organizzativo e causare un danno evitabile.
«Vogliamo aiutare i professionisti della sanità a costruire percorsi di diagnosi e cura più sicuri per i pazienti – ha spiegato l’assessore Arru – cercando di individuare le cause di errore, prevenendole, senza colpevolizzare l’operatore e, al contempo, dando a pazienti e famiglie la garanzia di un sistema che li tutela e li assiste. I dati regionali sulle denunce e sulle richieste risarcitorie fanno emergere una crescita delle cause civili nei confronti del sistema sanitario e dei singoli professionisti, con un effetto dirompente sui costi della medicina difensiva, ma soprattutto sul rapporto di fiducia tra il medico e il suo paziente. Fiducia che noi vogliamo e dobbiamo recuperare.»

 

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Luigi Arru 2

Aumentano i posti letto, si garantiscono i servizi su tutto il territorio, si lavorerà in rete anche con il Mater Olbia. Sono questi i punti principali dell’incontro di oggi a Olbia, tra l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e i 26 amministratori riuniti nella Conferenza dei sindaci della Gallura

L’assessore, parlando della riforma della rete ospedaliera, ha dato rassicurazioni sul futuro di La Maddalena. «Ci sono risorse per la sanità delle isole minori» ha detto e promesso che presto ci sarà un incontro dedicato interamente al futuro di Tempio.

«Qui – ha garantito – non si tolgono servizi: al di là della classificazione amministrativa, siamo pronti a trovare soluzioni organizzative migliorative a tutela dei cittadini». 
I posti letto per la Gallura passano da 350 a 540, il “Giovanni Paolo II” di Olbia, nella riforma assume la valenza di ospedale di primo livello, in un’ottica di integrazione, per garantire una rete efficiente di servizi sanitari. A Tempio il “Dettori” diventa ospedale di base con ospedale di comunità. A La Maddalena, invece, si ipotizza uno stabilimento di sede disagiata, l’attuale ospedale, e un ospedale di comunità.

«Non siamo di fronte ad atti definitivi e non riformabili – ha concluso Arru – né diciamo è così e non si cambia. Abbiamo la capacità di adattarci alle esigenze dei territori, ma cercando la condivisione di un metodo.»

 

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Maria Del Zompo e Giorgio Sorrentino FattoreKeFormazioneLocandina

Fattore K, la staffetta non si ferma. Ora l’ospedale Oncologico cede il testimone all’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e all’Ateneo cagliaritano per far passare il messaggio: la giusta comunicazione è la prima medicina. Venerdì 25 settembre 2015 “Fattore k e formazione. L’importanza della giusta comunicazione” approda al Policlinico e alla Cittadella universitaria di Monserrato, l’appuntamento è a partire dalle 9.00 nell’Aula B. Una mattinata per ascoltare ancora una volta la voce dei pazienti, le loro testimonianze, i loro racconti, ma anche per fare il punto con i protagonisti sullo stato dell’arte, criticità e prospettive future della formazione alla comunicazione per gli operatori sanitari.

L’incontro sarà aperto dal passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell’Oncologico, protagonisti della prima fase del progetto Fattore K, ai pazienti e agli operatori del Policlinico Duilio Casula di Monserrato.

Ai racconti delle esperienze dei malati seguiranno l’intervento di Emilio Lai sull’hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, direttore dell’Oncologia Medica all’Aou di Cagliari, che farà il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell’Aou di Cagliari, parlerà dell’impatto della comunicazione nel percorso di cura e racconterà l’esperienza del Progetto “Informa Cancro”.

Informare ed educare una persona che si ammala di cancro è un aspetto essenziale delle cure. La comunicazione, della prima diagnosi e in tutto il periodo di cura, segna in maniera indelebile il rapporto operatore sanitario-paziente, un’alleanza essenziale per riuscire ad affrontare nella giusta maniera il percorso terapeutico.

Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi negativa è un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica, preparazione che spesso il percorso formativo di medici e infermieri non offre. Sono questi i temi al centro della seconda parte dell’incontro in cui i partecipanti si confronteranno sulla formazione alla comunicazione degli operatori sanitari nel corso di una tavola rotonda moderata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi.

Intorno al tavolo Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, Giorgio Sorrentino, commissario straordinario Aou, Oliviero Rinaldi, direttore sanitario Aou, Paolo Contu, presidente del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paola Fadda, presidente corso di laurea di Infermieristica, Elena Sanna, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia.

L’incontro, nato dall’iniziativa di Sardegna Medicina e Maria Dolores Palmas, infermiera del Businco, è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Azienda ospedaliera universitaria e dell’Università di Cagliari, con il patrocinio di Sipo, Società italiana psiconcologia, Aiom, Associazione italiana oncologia medica, e della Regione Sardegna.

«Fattore K arriva all’università, nella culla della formazione dei professionisti di tutte le professioni sanitarie – spiega Maria Dolores Palmas –. Da questo incontro ci aspettiamo molto perché crediamo che un’adeguata comunicazione di una diagnosi, di una prognosi, sia la prima terapia nel percorso di cura che ogni giorno i malati di tumore devono affrontare.»

La segreteria organizzativa è di Metasardinia. L’evento è stato realizzato con il contributo non condizionato di Celgene.

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Nella seduta tenuta ieri, la Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, i criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario Regionale tra le Aziende sanitarie, dal 2015 al 2017. E’ stata approvata anche la modifica del Collegio arbitrale per la valutazione delle violazioni alla disposizioni dell’Accordo Collettivo Nazionale e degli Accordi integrativi regionali e aziendali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.
Nell’ambito degli interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio da rischio idraulico e idrogeologico, la Giunta ha approvato, su proposta della Presidenza, l’autorizzazione all’utilizzo del personale dell’Ente Foreste della Sardegna fuori dai compendi forestali. In base alle richieste e ai progetti degli Enti locali, l’Ente foreste organizza l’elenco complessivo delle azioni aventi ad oggetto interventi di pulizia dei corsi d’acqua e per la rimozione della vegetazione e dei materiali ingombranti. Al direttore generale del distretto idrografico è inoltre affidato il mandato di convocare il tavolo tecnico per individuare le modalità per la semplificazione delle autorizzazioni necessarie.
Per garantire la sicurezza idrogeologica, riconosciuta la carenza di profili professionali di ingegneri e geologi presso i servizi territoriali dell’assessorato dei Lavori Pubblici, è stato disposto l’avvio di procedure per l’acquisizione di tali figure, procedendo prima per mobilità interna e successivamente per comando, cessione del contratto e infine reclutamento. Sempre su proposta dell’assessore Gianmario Demuro sono stati nominati i componenti dell’Organismo unico di Valutazione Indipendente.
Per agevolare l’accesso delle società sportive ai finanziamenti, sono stati prorogati al 5 ottobre i termini per il rinnovo e/o l’iscrizione all’Albo regionale delle associazioni e società sportive e al 9 ottobre la scadenza per la presentazione di richiesta di contributi in materia di sport. Ripartiti inoltre i finanziamenti in favore dei comuni di Cagliari e di Sassari per l’assegnazione di posti gratuiti di studio per convittori e semiconvittori presso i Convitti Nazionali “Vittorio Emanuele” di Cagliari e “Canopoleno” di Sassari. L’importo è di 221.860,50 euro.
Palazzo della Regione 1 copia

 

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La Giunta regionale ha stanziato quasi due milioni di euro a sostegno dei minori sardi in comunità e dei minori stranieri non accompagnati. L’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha precisato che si tratta del finanziamento che ogni anno la Regione fa a favore delle comunità che ospitano minori sardi, cui si aggiunge, per quest’anno, un intervento per i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano senza genitori a seguito dello straordinario flusso migratorio in Italia e in Sardegna.
«Abbiamo l’esigenza – ha detto l’assessore – di dare risposte rapide e adeguate di fronte a queste situazioni, dando priorità all’ interesse del minore e intervenendo quanto più tempestivamente possibile sulle forme di disagio che possono derivare dal dover lasciare la propria terra, in tenera età e in contesti socio-ambientali precari. Dalla rilevazione fatta con le Prefetture, risultano 158 i minori stranieri non accompagnati presenti nel nostro territorio, ai quali, nonostante alcuni siano in attesa di identificazione e di accertamento dell’età, è necessario garantire assistenza e accoglienza. E’ indispensabile venire incontro alle richieste dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli, che sono in difficoltà nell’accoglienza di profughi minorenni.»
«D’intesa con il Governo e con le altre Regioni – si legge nella delibera – è possibile consentire temporaneamente, alle comunità che accolgono anche minori stranieri non accompagnati, di ricevere un numero di ospiti superiore fino al 25% della capienza autorizzata e consentire altresì ai Comuni, in accordo anche con le Prefetture competenti per territorio, l’attivazione di strutture temporanee che in tali circostanze di straordinarietà non consentirebbero di attendere il complessivo riordino degli standard di accoglienza dei servizi alla persona, il cui iter amministrativo è in corso di definizione.»
Al 9 settembre, i progetti a favore dei minori in comunità che avranno un finanziamento straordinario, sono 24 e riguardano 18 minori e 3 madri come nuovi inserimenti, 26 minori e 2 madri come inserimenti in regime di prosecuzione.
Il contributo regionale per l’inserimento dei minori stranieri non accompagnati terrà conto del contributo statale di 45 euro al giorno, come per i minori inseriti nelle comunità già autorizzate, mentre sarà di 25 euro al giorno per le strutture temporanee autorizzate in via straordinaria all’accoglienza.
Luigi Arru 2

 

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Domani, martedì 15 settembre, alle 10.30, la sala convegni dell’Ordine dei medici di Cagliari – via dei Carroz n. 14 – ospita la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Sui generis 2015 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. I diritti delle donne (maternità, ricerca, cultura e lavoro), la violenza (autori, nell’adolescenza), con particolare attenzione ai rapporti che li legano all’etica, sono al centro dei lavori.

I lavori si aprono giovedì 17 nell’aula “Maria Lai” – facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche – e si chiudono sabato 13 settembre. Il convegno tratta, tra l’altro, di Violenza, diritti, genere e professioni. In scaletta relazioni, interventi, tavole rotonde con la partecipazione di un centinaio di specialisti. Tra questi, il rettore Maria Del Zompo, gli specialisti Monica Toraldo di Francia, Gian Luigi Gessa, Guido Alpa, Fulvio Giardina, Claudia Romanelli, Marisa Marrosu, Roberto Pirastu, Gianni Monni, gli assessori regionali Luigi Arru, Claudia Firino e Virginia Mura. La tre giorni di “Sui Generis” viene trasmessa in streaming.

Alla conferenza di presentazione del convegno alle testate giornalistiche prenderanno parte Francesco Mola, pro rettore vicario Università di Cagliari, il presidente e il consigliere dell’Ordine dei medici di Cagliari, Raimondo Ibba e Anna Rita Ecca, Rita Dedola (presidente Ordine avvocati), Angela Quaquero (Ordine psicologi Sardegna), Susanna Pisano (avvocato, segreteria scientifica Sui Generis), Elisabetta Dettori (presidente Commissione pari opportunità, Comune di Cagliari) e Rosanna Mura (avvocato, Comitato pari opportunità).

Grande partecipazione, a Iglesias, allo sciopero generale organizzato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, contro il progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale lo scorso 28 luglio. Il corteo dei manifestanti, partito dal Parco delle Rimembranze con un migliaio di persone, associazioni, comitati, gruppi vari, studenti e tanti cittadini, è via via cresciuto e quando è arrivato in piazza Municipio ha raggiunto le 1.500 unità.

I manifestanti hanno intonato cori contro la proposta di riforma della rete ospedaliera regionale, contro la Giunta regionale e la Direzione della Asl 7, cantando tra l’altro più volte “Bella Ciao” e “Che sarà” di Josè Feliciano, il cui testo è stato opportunamente modificato e adeguato al tema.
Dopo una breve pausa, la marcia è ripartita in direzione del CTO e quando è giunta sotto l’abitazione del sindaco, c’è stata una breve contestazione. I manifestanti hanno poi percorso la via Cattaneo e si sono radunati davanti al CTO, il presidio ospedaliero visitato due giorni fa dall’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru. Durante la manifestazione molti commercianti ed artigiani hanno chiuso per un paio d’ore le loro attività in segno di solidarietà e di partecipazione alla protesta.

Alla manifestazione non hanno partecipato rappresentanti dell’Amministrazione comunale e del Partito Democratico, partito di maggioranza relativa in Consiglio comunale, che l’altra sera, nel corso degli incontri svoltisi al CTO e al Centro culturale di via Cattaneo, hanno manifestato apprezzamento per l’apertura al confronto manifestata dall’assessore regionale Luigi Arru che ha aperto un “dialogo costruttivo” dopo i forti contrasti emersi nelle scorse settimane, dopo l’approvazione della tanto contestata delibera del 28 luglio che getta le basi della riforma del sistema della rete ospedaliera regionale.

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Riunione con Luigi Arru al CTO 4

«La presenza/passerella ad Iglesias dell’assessore regionale della Sanità non ha risolto i problemi derivanti dalla riorganizzazione della rete ospedaliera da Lui voluta.»

Lo scrive, in una nota, il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente.

«Ad oggi – aggiunge la nota – è confermata la chiusura sia dell’Ospedale Santa Barbara sia dell’Ospedale CTO. Ostetricia resta a Carbonia. Ciò nonostante le vane rassicurazioni del dr. Arru e del dr. Onnis commissario della ASL 7, che con il suo operato ha addirittura anticipato quanto previsto dalla delibera dell’esecutivo regionale. Chi ha organizzato la conferenza quest’oggi ha chiaramente messo in evidenza che si trattava di una riunione programmata dal partito dello stesso assessore regionale, ciò significa pertanto: nessuna disponibilità ad un tavolo di concertazione serio, dovete conformarvi.»

«Se fosse stato possibile – sottolinea ancora il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente – avremmo formulato dei quesiti e confutato quanto è confusamente scritto nella presunta riorganizzazione. Come nel passato, quando venne chiuso l’Ospedale Pediatrico di Iglesias, Flli. Crobu, unico in Sardegna, oggi si vorrebbero chiudere, solo ed esclusivamente nel Sulcis Iglesiente, gli ospedali. Senza dimenticare la cancellazione dei posti letto per acuti e della chirurgia pediatrica. Spariti anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014 che richiedono non meno di 6 posti letto). Insomma un’ecatombe a danno dei cittadini. Tutto ciò mentre a Nuoro crescono il numero dei posti letto, così come nel medio campidano (sarà un caso?), in Ogliastra, ad Oristano e ad Olbia. Non vi è un principio logico che sottende a tale scelte.»

«Chiediamo che vengano individuati due ospedali di primo livello (CTO e SIRAI), che vengano restituiti i posti letto per acuti, chirurgia pediatrica e ostetricia e quanto soppresso dal commissario Onnis. Diamo appuntamento ai cittadini di Iglesias, dell’Iglesiente e del Sulcis a sabato mattina, alle ore 9.00, presso il Parco delle Rimembranze – conclude il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente -, per manifestare contro la chiusura degli ospedali e per il diritto alla salute.»

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico sulla riforma della rete ospedaliera.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente, in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
«La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.»
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
«Siamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera, non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.»
«Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.»
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
«Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.»

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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