28 April, 2024
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Nessuno ne parla ancora ufficialmente, ma i toni dello scontro tra i consiglieri del gruppo Cas@ Iglesias e il Partito Democratico, prima forza consiliare che esprime anche il sindaco, Emilio Gariazzo, hanno aperto di fatto la crisi nella maggioranza di centrosinistra al comune di Iglesias, a poco più di un anno e mezzo dall’elezione del sindaco (26 maggio 2013) e dall’insediamento del Consiglio comunale (28 giugno 2013).

Per capire meglio quanto oggi siano distanti le due posizioni politiche, pubblichiamo l’intervento integrale fatto da Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, durante l’ultima riunione del Consiglio comunale, dedicata al dibattito sullo stato di attuazione del Piano Sulcis, in presenza del coordinatore dello stesso, Tore Cherchi, ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

«Grazie.
Grazie di cuore a tutte le donne e gli uomini che questa sera hanno deciso, con consapevolezza, di partecipare a questo Consiglio comunale.
Queste persone sono la dimostrazione che il ragionamento e l’approfondimento dei temi, anche scomodi, paga sempre.
Non lasciatevi intorpidire, non aspettate che gli altri prendano decisioni al posto vostro.
Il dialogo e il confronto sono necessari in politica come nella vita quotidiana.
Vedendovi, qui, questa sera non posso che farmi contagiare dalla vostra determinazione.
E’ arrivato il momento di dire la verità, tutta la verità in merito al Piano Sulcis e a tutto ciò che vi ruota intorno.
Non possiamo più tacere. Non vogliamo più tacere.
Occorre fare chiarezza.
Occorre dire che i fondi del Piano Sulcis, sono praticamente inesistenti, così come le opere da realizzare.
L’Alcoa è chiusa, per l’Eurallumina e per l’Ila, sinceramente, non si intravede alcuna ripartenza, arriverà il turno della Carbosulcis e della Centrale Enel. Insomma un’ecatombe di industrie.
A cui, la politica regionale e nazionale, risponde con un Piano, vuoto e inconsistente.
Il Piano Sulcis finora non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro.
Le procedure appaiono inesistenti, all’orizzonte solo ed esclusivamente ghiotte speculazioni ministeriali e non solo.
Speculazioni approvate e certificate da una parte della politica isolana.
Il progetto speculativo del biofuel dei signori Mossi & Ghisolfi è la prova di ciò che sto affermando.
Quel progetto è inaccettabile. Più tardi spiegherò perché.
Non credo che favorendo l’insediamento dei produttori di canne si possa rilanciare il nostro territorio.
Finora niente è stato fatto per risolvere il problema del costo dell’energia, della ripresa produttiva, ancor meno, ahimé, si è fatto per le bonifiche ambientali.
Il gruppo che rappresento, Cas@ Iglesias, lo grida ad alta voce quotidianamente.
La questione ambientale non è più rinviabile.
Non possiamo continuare a traccheggiare sulla salute della popolazione. E mi dispiace contraddirla, ing. Cherchi. Lei ha appena affermato che prima di tutto viene il lavoro, io dico con assoluta determinazione che prima di tutto viene la salute. Senza la salute non può esserci lavoro.
Il report del ministero dell’Economia sul Piano Sulcis, redatto dall’Uver Unità di verifica degli investimenti pubblici, per usare un eufemismo, fa paura.
Certifica sostanzialmente che il Piano Sulcis è un imbroglio di stato.
Procedure inesistenti, progetti irrealizzabili, in molti casi non è stata indicata nessuna tempistica; opere iniziate anni fa e addirittura opere dichiarate concluse, tutte inserite nel piano fantastico del Sulcis.
Fondi stanziati da delibere di Giunta regionale del 2009, 2010, 2011, delibere Cipe del 2011, fondi Fesr 2007-2013. Insomma, fondi vecchi, già stanziati in passato, che non hanno nulla a che fare con il fantomatico Piano Sulcis.
A certificare ciò che sto affermando sono i funzionari del ministero che hanno effettuato i sopralluoghi.
Nel report si evince con chiarezza che in numerosissimi casi, non esiste alcuna procedura in essere.
Alcuni esempi.
Sulla portualità i fondi sono ridicoli, la progettazione è pressoché tutta preliminare o studi di fattibilità da eseguire.
Al progetto dell’impianto fognario di Sant’Antioco manca persino la localizzazione, la variante urbanistica e la stima dei costi. Per non parlare del collegamento all’isola di Sant’Antioco, pare non abbiamo ancora scelto se costruire un ponte o un tunnel… una cosetta da poco conto…
Il progetto che riguarda il tratto di strada Carbonia-Giba è stato definito con un laconico “bassa affidabilità”.
Per non parlare della scelta di abbandonare il progetto GALSI, ossia il progetto relativo al Gasdotto che avrebbe dovuto collegare l’Algeria alla Sardegna e all’Italia. Cancellato.
Insomma, più che un piano di rilancio, mi pare un libro dei sogni. Anzi, oserei dire, un libro che procura i incubi.
Altro esempio su tutti, miniera di Orbai, inizio lavori 2006, oggi siamo all’analisi del rischio, manca il dimensionamento economico. In sostanza, la procedura è indefinita, siamo in alto mare.
Risultano iscritti progetti iniziati del 2006, alcuni addirittura conclusi; progetti del 2007 conclusi nel 2012 inseriti nel piano.
Per quale motivo mi chiedo?
Come fanno a far parte di questo piano?
Per la maggior parte dei progetti la fine lavori indicata nel report è il 2014. Ossia, l’anno appena concluso. Nessuna traccia di inizio e fine cantiere. Senza contare tutti quelli che si sarebbero dovuti concludere nel 2013 e non sono nemmeno iniziati.
Insomma, una vergogna inaudita, l’ennesimo inganno in danno ai sulcitani.
Ma veniamo alla chimica verde e alla coltivazione della canna per la produzione di bioetanolo a Portovesme.
L’impatto ambientale è fortissimo, devastante.
Numeri da capogiro.
300 milioni di euro di investimento.
80mila tonnellate di carburante prodotto all’anno.
Il progetto, del gruppo Mossi & Ghisolfi, (colosso da 3 miliardi di dollari di fatturato all’anno), ha bisogno di un’area industriale attrezzata, di un porto (già esistenti a Portovesme) e di 5.000 ettari di terreno da coltivare a canne, nel raggio di 70 chilometri.
Ha inoltre bisogno di un sostegno finanziario dello Stato, della Regione elevatissimo, non ultimi i 900 milioni chiesti all’Unione europea per finanziarie le bioraffinerie, a tal proposito, vi invito a prendere visione del Piano Juncher.
Insomma Mossi & Ghisolfi oltre ad essere sponsor delle campagne elettorali del premier Renzi e quindi suoi “grandi elettori” evidentemente sono pure simpatici ai governatori regionali che non battono ciglio in merito allo scellerato progetto.
Ricordo che le canne sono una specie infestante che muta il regime ecologico del territorio, rendendolo più arido e soggetto agli incendi.
E’ una specie altamente infiammabile e questo le consente, essendo una specie pirofila, di imporsi a discapito delle altre piante.
Modifica l’ecologia della zona, sottrae acqua in grandi quantità e elementi nutritivi al terreno.
Insomma, all’inquinamento devastante prodotto dall’attività mineraria e dalle industrie, viene associato il rischio di una probabile desertificazione.
E’ chiaro che in Sardegna abbiamo bisogno di tutto fuorchè di piante che favoriscano incendi e aridità dei suoli.
Non possiamo rischiare di lasciare spazio al fenomeno c.d. di “land grabbing”, tipico dei paesi poveri del terzo mondo.
Le multinazionali, come quelle di Mossi & Ghisolfi, acquistano i terreni dai coltivatori, ormai stremati dalle innumerevoli tasse statali, non ultima, l’IMU sui terreni agricoli, per trasformare i nostri terreni nell’ennesima monocoltura di canne o cardi, come sta accadendo dall’altra parte dell’isola.
Non ultimi altri due punti oscuri, ossia l’impianto a biomasse nella zona industriale di Iglesias, a pochi passi dal centro abitato e la centrale termoelettrica per realizzare carbone Sulcis “pulito” dotata di una sezione di cattura e stoccaggio nel sottosuolo di CO2.
Sulla questione energia, dobbiamo necessariamente cambiare marcia, registro. L’andazzo è chiaro, vogliono rendere la Sardegna sempre più dipendente dal resto d’Italia. Visto anche la scelta relativa al piano di dismissione della centrale Enel. Ad oggi non esiste un solo contratto bilaterale per salvare le industrie e la responsabilità è politica, non certamente dell’Enel.
Siamo qui, non per valutare le chiacchiere, siamo qui per leggere la realtà.
E la realtà è sotto gli occhi di tutti, le fabbriche sono chiuse e le bonifiche completamente assentiper chiare incapacità politiche di ieri e di oggi.
Sembra quasi che la nostra isola, la nostra agricoltura sia impossibilitata a puntare ad un futuro basato su uno sviluppo sostenibile, moderno, sui prodotti dell’agroalimentare di qualità.
Alla faccia di Milano e del tema dell’Expo 2015…
Alle condizioni ambientali e sanitarie nelle aree industriali e minerarie, già così precarie, occorre opporre un sistema produttivo innovativo sostenibile; occorre puntare sull’immediata bonifica dei siti contaminati.
Occorre opporre una politica virtuosa, di qualità, tesa alla sovranità alimentare, funzionale alle esigenze di coloro i quali abitano i territori. Una politica che favorisca la riappropriazione da parte delle comunità locali della gestione dei luoghi.
Anche per questo motivo, in questa sede, il gruppo che rappresento, vuole proporre una bozza di piano alternativo al Piano Sulcis, basato su quattro direttive.
Bonifiche ambientali e piano straordinario di recupero produttivo delle discariche.
Come già anticipato le bonifiche ambientali non possono più aspettare, ne va della salute di queste e delle future generazioni.
Le discariche minerarie abbandonate del Sulcis Iglesiente sono innumerevoli, contengono ancora quantità elevate di Piombo e Zinco. Quantitativi che consentirebbero di progettare un piano economico per rilanciare l’intero territorio. Tutto ciò coinvolgendo l’università di Cagliari e facendo ripartire i corsi di Scienze dei materiali di Monteponi. Rilanciando l’IGEA e il Parco Geo Minerario, prima che sia troppo tardi.
Pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica.
Predisposizione di un Piano strategico, vero, di sviluppo territoriale che possa essere recepito immediatamente, offrendo riequilibrio territoriale e nuove opportunità per il turismo e la ricettività, tenendo sempre ben presente la tutela ambientale e paesaggistica.
Interventi infrastrutturali e collegamenti – Questione energetica/definizione di accordi bilaterali:
– strada ss. 126 a quattro corsie;
– interventi sui porti;
– intervento di connessione dei bacini idrografici del Sulcis con i sistemi del Tirso e del Flumendosa al fine di garantire l’approvvigionamento idrico e irriguo costante dell’intero territorio.

Poli produttivi di eccellenza agricola.
Individuazione di filiere produttive di eccellenze agricole che possano valorizzare al meglio le caratteristiche dei terreni del Sulcis Iglesiente. Ricordo che, solo nel Sulcis si possono trovare quei vitigni europei originari, derivanti da una antichissima e storica tradizione vitivinicola.
Pensiamoci,
pensiamoci bene, prima di trasformare la nostra isola in un campo sterminato di canne.
Le canne utilizziamole solo ed esclusivamente per costruire launeddas. Che è meglio.
Pensiamo al patrimonio di archeologia mineraria che ci resta. Pensiamo all’ambiente sconfinato e paradisiaco tipico della nostra isola. Proviamo seriamente a valorizzarlo, prima che cada definitivamente in rovina.»

 

Il gruppo Cas@ Iglesias conta su due consiglieri, Valentina Pistis e Giorgio Carta, in una maggioranza composta da 15 consiglieri.

PD 8 consiglieri: Mauro Usai, presidente; Franca Maria Fara, vicepresidente; Francesco Melis, capogruppo; Carla Cicilloni; Daniele Reginali, segretario provinciale; Ubaldo Scanu, segretario cittadino; Claudia Caschili; Marco Loddo.

Cas@ Iglesias 2 consiglieri: Valentina Pistis, capogruppo; Giorgio Carta.

Il Tuo segno per Gariazzo 2 consiglieri: Pietro Serio, capogruppo; Pierina Chessa.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Simone Pinna, capogruppo; Franco Tocco.

Uniti per Iglesias 1 consigliere: Alberto Cacciarru, capogruppo.

La minoranza di centrodestra conta su 9 consiglieri.

Piazza Sella 7 consiglieri: Gian Marco Eltrudis, capogruppo; Gianluigi Rubiu; Pietro Carta; Vito Didaci; Angela Scarpa; Andrea Pilurzu; Giuseppe Pes.

P.D.L. dal 5/02/2014 ForzaItalia 2 consiglieri: Luigi Biggio, capogruppo; Gianfranca Mannu.

Adri e Antonio

Domenica 16 novembre 2014, alle ore 19.00, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, Cagliari, per la stagione di Musica da camera de Il Crogiuolo, si terrà il concerto Experiment 2, con Adriano Orrù al contrabbasso e Antonio Pinna alle percussioni.

Adriano Orrù e Antonio Pinna collaborano dal 2011 quando insieme a Mario Faticoni e Clara Murtas diedero vita a “Isola di Pietra” sonorizzando le poesie di alcuni dei più significativi poeti sardi. In seguito hanno collaborato al progetto “Geometrie Variabili” insieme a Silvia Corda ed Elia Casu. Questo quartetto ha prodotto nel 2013 il CD “The Breath”. Experiment 2, che viene presentato per la prima volta all’Arco Studio, è un duo atipico (contrabbasso e percussioni) in cui l’essenza del progetto è il dialogo tra due strumenti emancipati finalmente dal ruolo subalterno di “accompagnatori” per assumere, a turno o insieme, quello di solisti.

Adriano Orrù è un contrabbassista che si occupa di jazz, di improvvisazione radicale, di musica da camera e progetti multimediali. Ha collaborato in varie formazioni con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Tony Oxley, Lenka Zupkova, AN MOKU, Ettore Fioravanti, Roberto Cipelli, Marco Tamburini, Tino Tracanna, Andy Gravish, Tim Hodkinson, Paulo Chagas, Joao Pedro Viegas, Mauro Sambo, Marcello Magliocchi, Victor Nubla, White Noise Generator, Moex, Simon Balestrazzi, Silvia Corda, Takatsuna Mukai, Henning Frimann, Renato Ciunfrini, Guro Skumsnes Moe, Håvard Skaset, Angelo Contini, G.P. Campus, Corrado Altieri, Monica Serra, Mauro Cossu, Clara Murtas, Stella Veloce, Sebastiano Meloni, Alessandro Garau, Alessandro Olla, Paolo Angeli, Manuel Attanasio, Elia Casu, Mauro Usai, Paolo Sanna, Roberto Pellegrini, Carla Onni, Giacomo Calabrese, Enrica Spada, Sara Marasso, Mario Faticoni, Rita Atzeri.

Antonio Pinna dal 2002 inizia ad avvicinarsi al mondo del Teatro collaborando come percussionista a diversi reading musicali e spettacoli teatrali. Nel 2006 frequenta i seminari estivi di Nuoro jazz con Ettore Fioravanti, e nel 2007 frequenta i seminari di Sant’Anna Arresi con Roberto Dani, Butch Morris, Umberto Petrin. Partecipa ai seminari di canto difonico dei maestro vietnamita Tran Quang Hai, e alle masterclass di tecnica per Zarb di Francois Bedel e Mohsen Kasirossafar. Attualmente prosegue il lavoro di ricerca del suono, sonorizzazione di reading e di improvvisazione radicale.

 Genna Luas 10Valentina Pistis copiaGenna Luas 1 Genna Luas 6 Genna Luas 7 Genna Luas 8

Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai; al sindaco, Emilio Gariazzo e all’assessore dell’Ambiente, Melania Meo, sul progetto di ampliamento della discarica di Genna Luas.

«Nell’aprile 2013 – scrive Valentina Pistis – è stato presentato il progetto di ampliamento della discarica di Genna Luas; due mesi dopo si è tenuta la Conferenza Istruttoria a cui ha partecipato anche il comune di Iglesias. Un anno esatto dopo, ossia, nel giugno 2014 si è tenuta la Conferenza di Servizi a cui sono stati invitati ben dodici soggetti, pubblici e privati. Nonostante l’invito, hanno partecipato solamente la Provincia, la Direzione Generale del Corpo Forestale e la Portovesme S.r.l.. Il comune di Iglesias risulta, dagli atti, assente.»

«E’ bene far presente – aggiunge Valentina Pistis – che l’area oggetto del cantiere ricade interamente all’interno del vincolo idrogeologico di cui al Regio Decreto 3267/1923 e pertanto nelle fasi successive la società (Portovesme S.r.l.) dovrà attuare le procedure previste in merito. Inoltre, ricordiamo che l’amministrazione Provinciale non dispone di un Piano Territoriale di Coordinamento vigente, ciò crea, non poche difficoltà, visto che proprio la provincia, insieme all’ARPAS (RAS), dovrebbe occuparsi dei controlli ambientali. Dalla lettura della deliberazione n. 17/29 del 15 maggio 2014 della Giunta regionale si evince che il progetto di ampliamento “prevede l’inserimento di nuovi codici CER, cinque dei quali pericolosi. … Miscele bituminose contenenti catrame di carbone – Fanghi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda contenenti sostanze pericolose – Fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali – Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali provenienti da attività di demolizione nei due siti produttivi della Società (Portovesme e San Gavino) e dalla depurazione delle acque di falda”.» 

«Lo scorso 15 ottobre – sottolinea ancora Valentina Pistis – sono iniziati lavori di costruzione dell’VIII argine della discarica di Genna Luas,secondo quanto previsto dall’ex art. 11 Det. N. 198 del 14.07.2014. Il nuovo argine presenta un andamento ad anello, ha lunghezza complessiva di circa 894 metri e altezza 5 metri, si appoggerà sulle scorie abbancate nel settimo anello; pertanto, con la nostra interrogazione, chiediamo al sindaco e all’assessore competente se siano a conoscenza del progetto di ampliamento della discarica di Genna Luas e le ragioni per le quali il comune di Iglesias non ha prodotto alcun contributo o parere in Conferenza di servizi. Ed inoltre vorremmo avere delucidazioni in merito:

a. alla tipologia dei rifiuti conferiti nella discarica di Genna Luas,

b. alle modalità di monitoraggio delle acque sotterranee e ad eventuali scostamenti dei livelli qualitativi delle stesse.»

 

Il Pan di Zucchero 1.

Il Pan di Zucchero 1.

Il Pan di Zucchero 2.

Il Pan di Zucchero 2.

Valentina Pistis.

Valentina Pistis.

Il consigliere comunale di Iglesias Valentina Pistis, del gruppo #Cas@ Iglesias, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai, al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e all’assessore dell’Ambiente, Melania Meo, in merito a presunte perforazioni marine che sarebbero in corso davanti allo monumento naturale del #Pan di Zucchero, nel mare di #Masua.

«Da giorni una nave battente bandiera italiana, denominata “Grecale Primo” – scrive Valentina Pistis – pare stia trivellando i fondali marini davanti a #Porto Flavia; il sito in questione è di interesse comunitario e l’area marino-costiera in questione è prospiciente il sito di interesse nazionale denominato #Sulcis Iglesiente Guspinese; la zona è stata studiata ripetutamente in passato e l’attività estrattiva mineraria è cessata da decenni.»

«Preso atto che c’è un’ordinanza che prevede una campagna di carotaggi e che a disporre queste nuove caratterizzazioni sarebbe l’#Ispra, l’Istituto per la Protezione ambientale – aggiunge Valentina Pistis – e tenuto conto che il ministero dell’Ambiente ha disposto questo tipo di costose attività e non ha stanziato nemmeno un euro per la bonifica di quelle aree minerarie, chiedo di interrogare il sindaco e l’assessore competente per sapere se siano a conoscenza di questa situazione; in caso positivo, se e come intendano intervenire; e, infine, per chiedere delucidazioni al ministero competente rispetto a questo tipo di costose attività, il motivo che ha spinto ad autorizzarle e chi utilizzerà i risultati di queste eventuali caratterizzazioni e a cosa saranno funzionali.»

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Nuovo appuntamento con la scuola civica di politica, martedì 27 agosto, nel Chiostro di San Francesco di Iglesias, spazio esterno di via Roma, con inizio alle 19.30.

Il programma prevede l’introduzione della Scuola civica di politica, sul tema: “Il cibo e il territorio: beni comuni in mano alle nuove generazioni”.

Sono previsti gli interventi di Cristiano Erriu, sindaco di Santadi e presidente dell’Anci Sardegna, sul tema “L’agricoltura eìè la priorità della Sardegna”, e di Teresa Piras, rappresentante del Centro Sperimentazione Autosviluppo, sul tema “Progettiamo la transizione nella produzione del cibo: produzioni locali, biodiversità, agricoltura sostenibile, equità sociale”.

Si parlerà poi di sovranità alimentare, “coltiviamoci il cibo in una terra viva e sana con il lavoro dei giovani” e verranno visionati il “Decalogo sulle buone pratiche della sovranità alimentare per i cittadini” e il “Decalogo sulle buone pratiche della sovranità alimentare per amministrazioni locali”.

Verranno quindi presentate due esperienze, quella di Cristiano Floris, agricoltore dell’Associazione Arca di Noè, e quella dell’Azienda agricola Aru.

Concluderanno la serata il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; l’assessore all’ambiente e alle attività produttive del Comune di Iglesias, Melania Meo; e, infine, Mauro Usai, presidente del Consiglio comunale di Iglesias.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Iglesias.

Il Consiglio comunale di Iglesias.

Il Consiglio comunale di Iglesias.

Torna a riunirsi questo pomeriggio, alle 17.00, il Consiglio comunale di Iglesias, convocato dal presidente, Mauro Usai.

All’ordine del giorno sono inseriti i seguenti punti:

– interrogazione orale urgente presentata dal consigliere comunale Andrea Pilurzu (Udc), in merito alla sede del Centro antiviolenza sulle donne;

– interpellanza a carattere d’urgenza, sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, e in particolare sui centri di raccolta;

1. Proposta n° 6 del 19 luglio 2013 su “individuazione competenze delle Commissioni consiliari permanenti”;

2. Proposta n° 5 del 2 luglio 2013 su “approvazione termini per il versamento del tributo comunale sui rifiuti e i servizi (Tares) relativi all’anno 2013”;

3. Proposta n. 7 del 22 luglio 2013 su “approvazione definitiva della variante al Piano particolareggiato denominato Fragata Nord”;

– ordine del giorno sull’attivazione degli sportelli antiviolenza nel territorio nazionale;

– mozione presentata dai capigruppo consiliari Gian Marco Eltrudis (Udc) e Luigi Biggio (Pdl) in merito alla riduzione delle indennità;

– mozione presentata dal gruppo consiliare Piazza Sella in merito al Parco Geominerario Unesco.

 

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Layout 1Mauro Usai x Facebook copia

Si è insediato il 28 giugno il nuovo Consiglio comunale di Iglesias. Dopo il giuramento del sindaco, Emilio Gariazzo, sono stati eletti il presidente ed il vicepresidente del Consiglio comunale, Mauro Usai (24 anni, il consigliere più votato nelle liste dei partiti della coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni) e Franca Fara, entrambi eletti nella lista del Partito Democratico. Il sindaco ha poi presentato la sua Giunta, composta finora da quattro assessori. Nei prossimi giorni verrà nominato l’assessore dei lavori pubblici mentre Emilio Gariazzo ha detto che terrà ad interim la delega all’urbanistica.
Gli assessori presentati in Aula sono:
Simone Franceschi, 37 anni, vice sindaco ed assessore con deleghe alla Cultura, al Turismo, allo Spettacolo e Grandi eventi, alla Pubblica istruzione, allo Sport, alla Comunicazione istituzionale, all’Informatizzazione;
Alessandra Ferrara, 44 anni, assessore alle Politiche sociali, giovanili e dell’integrazione;
Melania Meo, 41 anni, assessore alle Politiche ambientali e di valorizzazione delle aree minerarie dismesse, alle Attività produttive ed alla Progettazione integrata;
G
ianfranco Montis, 42 anni, assessore al Bilancio, alla Programmazione, al Patrimonio e al Personale.