10 May, 2024
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Sburocratizzazione, procedure più snelle, semplificazione, agevolazioni per una programmazione armonica del territorio. Sono i punti chiave della nuova legge urbanistica concepita dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) che muove i suoi rilievi sul testo presentato dalla Giunta Pigliaru.

«Si tratta di una norma che produrrà un percorso complicato per l’approvazione dei piani urbanistici, sottraendo così il potere di governo del territorio ai Comuni – spiega Edoardo Tocco -. L’impianto della norma sta espropriando la possibilità di decidere la programmazione del territorio. Il risultato sarà un ritardo degli enti locali nell’aggiornamento dei piani edificatori. Ecco perché occorre un coinvolgimento dei sindaci e degli uffici tecnici nell’elaborazione della legge. Sulle edificazioni nei terreni agricoli c’è una confusione senza fine. Occorre un parametro oggettivo – rimarca Edoardo Tocco – non legato all’attività di imprenditore agricolo. Si tenta di evitare il consumo del territorio ma un impiegato che eredita una casa in un’area rurale in realtà potrebbe essere costretto a tornare nel centro urbano in mancanza del presupposto legato alla professione. E’ indubbio che sulla legge si potrebbe aprire una svolta, ridando ossigeno ad un settore ora ingabbiato da tanti vincoli quasi insuperabili. Troppe le insidie tra le pieghe del disegno. Il piano paesaggistico regionale, che va a condizionare la pianificazione degli enti locali, non può essere lasciato alla discrezione della giunta ma deve passare al vaglio del consiglio regionale. Si tratta di un principio cardine nell’impianto di una legge disordinata. Gli  elementi di criticità del disegno – conclude Edoardo Tocco – devono quindi tradursi in un ripensamento delle norme.»

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Giuseppe Pulina.

La commissione “Attività produttive” ha concluso questa mattina il ciclo di audizioni sulla proposta di legge per la valorizzazione della suinicoltura sarda. Il parlamentino guidato da Luigi Lotto ha sentito i docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari Gianni Battacone e Giuseppe Pulina, attuale amministratore unico dell’Agenzia Forestas.

I due docenti universitari hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa. «Finalmente si mette un punto fermo per la regolarizzazione del comparto e per favorire l’emersione dell’allevamento clandestino – ha detto Giuseppe Pulina – la Sardegna è l’unica regione “zootecnica” dell’Italia centro-meridionale. La legge arriva in un momento importante, le norme potranno essere di supporto all’attività di eradicazione della peste suina. La suinicoltura può tornare a svolgere un ruolo importante per l’economia isolana».

Giuseppe Pulina, dopo un excursus storico sulla presenza dell’allevamento dei suini in Sardegna, ha fornito alcuni dati sul mercato mondiale della carne: «Da qui al 2050 si stima un aumento del 70% dei consumi a livello globale. La richiesta riguarda, soprattutto, le produzioni avicole e suinicole. Anche in Italia si prevede una crescita significativa soprattutto nel settore della salumeria. In questo campo possiamo avere uno spazio rilevantissimo per la nostra capacità di trasformazione dei prodotti tipici (salumi e porcetto). La Sardegna può diventare una piattaforma di prodotti di alta qualità. La chiusura delle filiere rappresenterebbe un grande valore aggiunto».

Giuseppe Pulina è poi entrato nel dettaglio del testo normativo: «La proposta di legge poggia su tre punti fondamentali: la distinzione tra allevamenti familiari e aziende economiche, la formazione degli operatori, la capacità di fare impresa – ha affermato Giuseppe Pulina – nella suinicoltura c’è un terreno d’azione illimitato se ben gestito. Una volta debellata la peste suina si potrà tornare, con tecniche aggiornate, a pascolare nelle foreste per l’utilizzo del ghiandatico. Ora però serve discontinuità con il passato».

Giudizio condiviso da Gianni Bataccone che ha rivolto un plauso alla Commissione per aver predisposto un testo normativo che, per la prima volta, riconosce la suinicoltura come settore economico. «In Sardegna sono presenti circa 16mila allevamenti con codice aziendale. Il 65% di questi ha un numero ridottissimo di capi (da 1 a 5) – ha detto Gianni Bataccone – è una cifra straordinaria rispetto al resto d’Italia, significa che l’allevamento del suino è diffuso in tutta la Sardegna. Si tratta di realtà a conduzione familiare o inserite all’interno di aziende dove sono presenti altri animali per integrare il reddito».

Secondo Gianni Bataccone per valorizzare il settore e renderlo produttivo, salvaguardando la tradizione, serve un cambio di rotta: «Nell’Isola ogni 5 o 6 scrofe è presente un verro, un aspetto questo che ha pesato sulla diffusione delle peste suina – ha sottolineato Gianni Battacone – il problema potrebbe essere risolto attraverso il ricorso all’inseminazione artificiale, pratica che consentirebbe anche di abbattere i costi di produzione. Tenere un verro in azienda significa fornirgli 2 kg di mangime al giorno».

Il docente dell’Università di Sassari si è poi soffermato sulla tipologia dei suini allevati in Sardegna: «Mediamente per ogni “marrone” (110-130 kg) si macellano nell’isola due maialetti. La produzione è rivolta fondamentalmente al suinetto da latte. Manca la linea di produzione del suino pesante, ingrassato per il salumificio. Chi lavora carni sarde in realtà sta utilizzando marroni».

Secondo Gianni Bataccone, per gli elevati costi di produzione, sarà difficile che in Sardegna si sviluppino allevamenti di grandi dimensioni: «Questo però può essere un vantaggio. Il numero dei capi presenti in un’azienda è decisivo agli occhi del consumatore che lo associa al benessere animale e all’impatto ambientale. Penso che piccoli allevamenti, possibilmente all’aperto, potrebbero aprire altri spazi anche all’agricoltura con l’utilizzo di aree per la produzione di alimenti per i suini».

Sulla salvaguardia della razza sarda, Gianni Bataccone si è detto d’accordo con le finalità della norma ma con una precisazione: «Non deve essere trascurato il tema degli incroci. In Spagna, nazione leader nella suinicoltura, nel 2016 si sono macellati 49 milioni di suini. Solo il 6% sono di razza iberica o da incroci iberici. L’iberico puro rappresenta meno dell’1% della produzione perché la resa è inferiore».

Gianni Bataccone, dopo aver dato dato alcuni suggerimenti di carattere tecnico per la stesura definitiva della legge, si è soffermato sulle opportunità economiche offerte dal settore: «Un allevamento di 25-30 scrofe basta per assicurare un reddito dignitoso a una persona, lo sviluppo della suinicoltura potrebbe creare centinaia di posti di lavoro».

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Ritorno in Sardegna per la graphic journalist e sceneggiatrice Takoua Ben Mohamed, già tra i protagonisti del festival dei fumetti Nues edizione 2015. La giovane disegnatrice e scrittrice italotunisina sarà al centro di due serate, venerdì 6 aprile a Nuoro e l’indomani, sabato 7 aprile, a Selargius per presentare “Sotto il velo”, la striscia a fumetti da lei creata per raccontare con ironia la sua quotidianità di ragazza che ha liberamente scelto di portare il velo in Italia. 

Il doppio appuntamento fa da preludio all’edizione numero nove di Nues dal titolo Sfide (Stra)ordinarie: un articolato programma di eventi intorno ai fumetti e ai cartoni, con epicentro in autunno a Cagliari nella nuova sede del Centro Internazionale del Fumetto e futura Biblioteca del Fumetto e per l’AMI – Archivio Multimediale dell’Immaginario, ospitata nell’ex scuola elementare in via Falzarego, 35.

La data nel capoluogo barbaricino di venerdì (6 aprile), con l’organizzazione della sezione di Nuoro dell’A.N.P.I. e del Festival Nues, con il patrocinio del comune di Nuoro, è ospitata alle 17.30 nella biblioteca Sebastiano Satta. Qui, con l’autrice, intervengono lo sceneggiatore e regista Bepi Vigna per il Festival Nues e la Presidente sezione A.N.P.I di Nuoro Anna Cacciatori.

L’indomani sera (sabato 7 aprile) Takoua Ben Mohamed sarà invece a Selargius, al Centro culturale ASCE (al km n° 8 della Strada Statale 387), promotore dell’incontro con la cooperativa sociale Il Giardino di Clara – Studio Typos e il Festival Nues. Moderati dal giornalista Roberto Loddo, partecipano alla serata, con inizio alle 18.00, Anna Maria Brancato dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e Bepi Vigna per il Festival Nues.

Nata a Douz, in Tunisia, nel 1991, cresciuta a Roma sin dall’infanzia, graphic journalist e sceneggiatrice, Takoua Ben Mohamed disegna e scrive storie vere a fumetti su tematiche sociali per la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Diplomata all’Accademia di cinema d’animazione Nemo Academy of Digital Arts di Firenze, studia giornalismo a Roma.  

Autrice del catalogo “Woman story”, ha ideato “il fumetto intercultura” all’età di 14 anni, grazie agli studi in giornalismo e all’attivismo in associazioni giovanili, culturali e umanitarie di volontariato. L’autrice ha ricevuto numerosi premi, tra i quali il riconoscimento giornalistico Premio Prato Città Aperta e il Premio Speciale Moneygram Award 2016. Collabora con la redazione Rete Near Antidiscriminatorio dell’Unar, Riccio Capriccio, Ana Lehti (Finlandia) e la produzione Fargo Entertainment.

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Inizia a produrre i primi frutti la lotta al “sacchetto selvaggio” e alle discariche abusive: nei giorni scorsi la Compagnia barracellare di Sant’Antioco ha elevato sette sanzioni (da 50 euro) ad altrettanti cittadini irresponsabili per l’abbandono di rifiuti. «L’avevamo detto: “a fare i furbi si resta fessi” – commenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati a combattere quella che è una vera e propria piaga: l’abbandono indiscriminato di immondizia. È inaccettabile che alcuni incivili si sentano liberi di “fare fuori” la propria spazzatura nei punti più disparati dell’isola o in pieno centro senza alcun riguardo, sia nei confronti dei cittadini virtuosi, sia nei confronti dell’ambiente. Diciamo basta a questo atteggiamento irrispettoso, i cui costi sono a carico di tutta la comunità».

Il comune di Sant’Antioco, per combattere questo fenomeno, sta agendo su due versanti: attraverso azioni di sensibilizzazione ed intensificando i controlli ad opera delle autorità preposte (Compagnia barracellare e Polizia municipale), che quotidianamente battono il territorio. Senza dimenticare il lavoro instancabile dell’Ufficio Ambiente del Municipio. «Gli incivili sappiano che questo è solo l’inizio – aggiunge Ignazio Locci – le forze in campo proseguiranno nella caccia agli irresponsabili senza alcuna tolleranza, avvalendosi anche delle moderne strumentazioni in dotazione (video e foto trappole), che consentono di scovare coloro che deturpano la nostra isola».

«Così come avevamo annunciato tempo fa – commenta il consigliere comunale con delega all’Ambiente Pasquale Renna -, abbiamo intensificato i controlli, consapevoli che, per reprimere questo fenomeno, sia necessario intervenire con fermezza. Interventi di vigilanza che ci hanno permesso di ottenere i primi risultati. Accanto alle operazioni di controllo, si collocano le azioni di sensibilizzazione, come la cartellonistica di educazione ambientale che verrà posizionata a breve, e la seconda edizione dell’Ecobolario, un opuscolo che verrà distribuito gratuitamente, nel quale sono contenute tutte le informazioni sulla raccolta differenziata e, più in generale, sullo smaltimento dei rifiuti.»

Il comune di Sant’Antioco ricorda che esiste un Ecocentro moderno e funzionale, aperto mattina e sera, dove conferire i propri rifiuti, sia che si tratti di cosiddetti ingombranti, sia che si tratti di semplice spazzatura. Gli orari: dal primo ottobre al 31 maggio, dal lunedì alla domenica (eccetto il giovedì, che resta chiuso), dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Mentre dal primo giugno al 30 settembre l’Ecocentro è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

 

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E’ stata inaugurata sabato sera, negli spazi della Mediateca di Carbonia, la mostra collettiva della rassegna “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata”, nei locali dell’Italy Snack & Wine Bar di Carbonia.

Gli artisti presenti con le loro operere, sono: Block, Bessero, Calabrò, Cannella, Cara, Caria, Casula, Demusset, Derita, Dias, Filia, Fontana, Giancola, Lardieri, D. Matta, P. Matta, Masili, Shikanù, Vatcheva e Vigo.

La mostra collettiva, “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata”, visitabile fino al 14 aprile, è stata organizzata dal gruppo culturale dei “Liberi pensatori” con il patrocinio del comune di Carbonia.

All’inaugurazione, presentata da Antonella Secci, con la partecipazione della soprano Ilaria Fioranti, è intervenuta l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu.

Vediamo l’intervento dell’assessore della Cultura.

          

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Giorgio Locci, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, è il nuovo Direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. L’incarico avrà la durata di tre anni, rinnovabili una sola volta.

Giorgio Locci, 61 anni il prossimo 15 maggio, laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Cardiologia e Medicina Interna, originario di Sant’Antioco, risiede a Cagliari. Dal 2009 al 2014 è stato consigliere regionale eletto nelle liste di Forza Italia. A fine legislatura, non s’è ricandidato ed ha ripreso la sua attività di cardiologo a tempo pieno, Direttore della SC Cardiologia – stabilimento Businco di Cagliari.

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Un buon Cagliari è uscito battuto dallo stadio Marassi di Genova per un gran goal realizzato dal portoghese Medeiros all’89’, quando la partita sembrava ormai destinata al risultato di parità, maturato nel primo quarto d’ora della ripresa, prima con il goal (53′) dell’ex milanista Gianluca Lapadula, poi dal calcio di rigore procurato da Paolo Faragò (62′), fermato fallosamente da Ervin Zukanović, e trasformato da Nicolò Barella.

E’ una sconfitta che brucia tanto, perché il Cagliari aveva meritato il pari e anzi nel finale aveva anche cercato di vincere la partita, colpendo un clamoroso palo a portiere battuto su un gran colpo di testa di Leonardo Pavoletti (79′).

Sotto una pioggia battente, le due squadre si sono date battaglia fin dalle battute iniziali ma nella prima mezz’ora non ci sono state vere occasioni da rete. Al 33’ giallo nell’area rossoblu, per un calcio di rigore prima concesso al Genoa per un presunto fallo di Charalampos Lykogiannis e Luca Ceppitelli su Aleandro Rosi servito da Gianluca Lapadula, poi cancellato dall’arbitro Fabio Maresca su segnalazione della VAR.

In avvio di secondo tempo il Cagliari ha iniziato con grande aggressività ma è stato il Genoa a sbloccare il risultato al 53′ con Gianluca Lapadula, abile a deviare di testa un assist di Oscar Hiljemark, spiazzando Alessio Cragno. Il Cagliari ha accusato il colpo ed ha rischiato di subire il raddoppio al 59′ su iniziativa di Oscar Hiljemark, il cui lancio non è stato raggiunto da Aleandro Rosi. Al 62′ il pareggio del Cagliari: incursione di Paolo Faragò, intervento falloso di Ervin Zukanovic, sanzionato dall’arbitro con il calcio di rigore, realizzato da Nicolò Barekka.

Dopo una girandola di sostituzioni, il Cagliari ha saputo costruire la grande occasione per portarsi in vantaggio e vincere la partita al 79′: cross al millimetro di Paolo Faragò, un grande stacco aereo di Leonardo Pavoletti ha spiazzato Mattia Perin ma il pallone è andato a sbattere sul palo.

All’89’ la beffa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Francesco Migliore ha calciato a rete, il pallone è stato respinto da un difensore, è arrivato in corsa il 23enne portoghese Iuri Medeiros che con un gran sinistro ha infilato il pallone angolatissimo, imparabile per Alessio Cragno.

Nei sei minuti di recupero, il Cagliari ha cercato con grande generosità di riagguantare il pareggio, senza riuscirvi. Il Cagliari torna a casa a mani vuote, la classifica resta ferma con i 29 punti e domenica il calendario propone un altro scontro salvezza, sul campo del Verona.

 

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«Questa notte si è perpetrato, nei confronti dell’associazione Albeschida, un atto vile è oltraggioso. Per l’ennesima volta sono stati vittime di attacchi vandalici e furti!»

Lo scrive, in una nota, Fabrizio Cucchiara, presidente della Consulta Handicap del comune di Carbonia.

«Trovo inaccettabile che la Asl, che ospita nei propri locali l’associazione – aggiunge Fabrizio Cucchiara -, non abbia ancora provveduto ad una sistemazione dell’area con le telecamere di video sorveglianza, trovo che questo silenzio e queste inadempienze non solo siano sintomo di poca attenzione ma anche noncuranza dei propri stabili lasciati in balia dei vandali. Auspico che, a fronte di quest’ultimo gesto – conclude Fabrizio Cucchiara -, la Asl metta fine a tutto questo, mettendo in sicurezza la zona.»

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La Giunta regionale ha approvato il Piano annuale dello Sport per il 2018, con un finanziamento pari a circa 8,5 milioni di euro, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena. Le risorse serviranno per interventi di sviluppo dell’attività motoria nel territorio regionale e saranno così ripartite: 5 milioni 500mila euro a sostegno della partecipazione a campionati nazionali e federali a squadre, 60mila euro alla Commissione organizzatrice regionale dei Giochi Studenteschi, 430mila euro a sostegno dell’attività sportiva giovanile, 100mila al Comitato italiano Paralimpico (CIP), 300mila euro per attività istituzionali degli Enti di promozione sportiva e delle Federazioni. Ancora, 1 milione finanzierà i campionati di calcio a 11 per la stagione 2018/2019 e 40mila euro andranno come contributo al comune di Aritzo per il ritiro del Cagliari Calcio. Riceverà 50mila euro Sardinia Sport Event Srl per organizzazione e promozione di attività dilettantistiche e l’insegnamento di discipline sportive. Alla FIGC andranno 500mila euro, 75mila al CESN per il progetto Integrated European Football Cup 2018. Al Coni e alle sue attività sono destinati 407mila euro, e 6mila per premi agli sportivi dilettanti. La Giunta ha anche dato il nulla osta al bilancio di previsione approvato dall’Isre, l’Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro.
Sono state approvate le direttive per gli incentivi alle assunzioni a favore delle Cooperative sociali (previsti all’articolo 19 della legge regionale 16 del 1997), che modificano parzialmente la disciplina introdotta dall’Esecutivo regionale a dicembre del 2016, per migliorarne ulteriormente i già buoni risultati forniti. Come ha spiegato l’assessore Virginia Mura che ha proposto la delibera, in particolare sono stati introdotti criteri premiali per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato rispetto a quelli a tempo determinato, con l’ulteriore premialità a favore dell’assunzione di lavoratori svantaggiati rispetto a quelli privi di svantaggio. Accanto a queste novità, sono previste inoltre disposizioni che porteranno alla semplificazione delle procedure amministrative. Alle nuove direttive si impronterà l’Avviso per la richiesta delle agevolazioni, la cui pubblicazione è prevista per la fine di aprile.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, infine, è stato dato il via libera della Giunta al subentro della Società Manifattura NP Srl nell’autorizzazione del progetto di coltivazione e ripristino di una cava di argilla per laterizi in località Scala Erre, a Sassari.

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La Giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha oggi espresso, condizionato a prescrizioni, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale al progetto di coltivazione e recupero ambientale per il rinnovo della concessione mineraria per la produzione di sale comune, sali potassici e magnesiaci proposto dalla società ing. Luigi Conti Vecchi spa.
«Diamo il via libero al rinnovo di un progetto che rappresenta un modello di sviluppo sostenibile all’interno della zona umida internazionale dello Stagno di Santa Gilla istituita dalla Convenzione di Ramsar – sottolinea l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano -. Quindi, si prosegue l’attività estrattiva di sale marino per scopo industriale e alimentare iniziata negli anni Trenta da Luigi Contivecchi nel contesto di un importante habitat di interesse naturalistico per l’avifauna e in particolare per i fenicotteri.»
L’intervento della concessione mineraria, estesa per circa 2.615 ettari, interessa un territorio di pregio all’interno del Sic, il sito di importanza comunitaria, “Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla” e della Zps, la zona di protezione speciale, “Stagno di Cagliari”. La procedura di Valutazione di impatto ambientale ricomprende anche la Valutazione di incidenza. Il progetto di coltivazione e recupero ambientale, relativo al rinnovo della concessione mineraria “Stagno di Santa Gilla”, il cui costo complessivo è pari a 44 milioni di euro, prevede il proseguo dell’attività estrattiva di sale marino. Rispetto alla perimetrazione storica, il progetto di rinnovo prevede una riperimetrazione dei limiti della concessione, con l’esclusione di alcune aree, in particolare nella parte nord occidentale, non utilizzate ai fini produttivi.