28 April, 2024
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Proseguono, nel Conservatorio di Cagliari, gli appuntamenti con “I talenti del Conservatorio”, la rassegna che dà ai migliori studenti dell’istituzione musicale la possibilità di mostrare le capacità acquisite suonando davanti a un pubblico.

Domani, mercoledì 9 maggio, alle 18.00, nell’Auditorium si esibiranno gli studenti della classe di pianoforte, guidata da Maurizio Moretti.

Si parte con Alessia Tudino che si misurerà con “Soiree de Vienne n. 6” di F. Schubert/F. Liszt e con “Scherzo n.1 op. 20 n. 1” di F. Chopin.

Si prosegue con Sebastiano Bussu che suonerà “Ondine” da “Gaspard de la nuit” di M. Ravel e “Ballata n. 2” di F. Liszt. Vitano Palmisano proporrà invece “Jeux d’eau” ancora di M. Ravel.

La serata si chiude con lo stesso Maurizio Moretti che, insieme a Alessandro Mezzorani, proporrà di S. Rachmaninov i movimenti Moderato, Adagio e Sostenuto dal “Concerto per pianoforte n. 2”.

 L’ingresso è libero e gratuito.

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EU Back to School prevede che i funzionari della Commissione europea tornino per un giorno nelle scuole del territorio dove hanno studiato e parlino ai ragazzi della loro scelta professionale, del loro lavoro, delle sfide e delle opportunità che comportano il vivere e il lavorare all’estero. 

L’11 maggio, alle ore 11.15, Federico Esu, originario di Carbonia, dove ha conseguito la maturità scientifica all’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi, funzionario presso la DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, racconterà agli studenti del Liceo Classico Siotto di Cagliari il percorso che lo ha portato a lavorare nella più importante pubblica amministrazione europea.

Un anno fa, esattamente il 19 maggio 2017, Federico Esu ha fatto un’esperienza simile proprio nel “suo” Liceo, durante la quale realizzammo le fotografie e l’intervista allegate.

                         

 

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250 espositori, street food nazionali e internazionali con la partecipazione di oltre 20 cantine di vino, concerto dei Tazenda, raduno di auto d’epoca, sfilata di costumi tradizionali, musica e spettacolo con Giuliano Marongiu e il gruppo Incantos. Sono soltanto alcune delle attrattive della dodicesima edizione de “Il Sulcis Iglesiente Espone”, che si svolgerà a Carbonia sabato 12 e domenica 13 maggio. L’evento è organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano, con il patrocinio ed il contributo economico del Comune di Carbonia.

Questo pomeriggio, alle ore 17.00, nella sala riunioni della Torre Civica, in piazza Roma, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione della Fiera dell’Agroalimentare, dell’Artigianato e del Turismo, in cui gli organizzatori dell’iniziativa illustreranno tutti i dettagli dell’evento.

Alla conferenza stampa parteciperanno anche il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca.

 

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Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri alla stazione CC di Domus de Maria, della compagnia CC di Cagliari, hanno arrestato in flagranza per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale un pregiudicato cagliaritano classe 1970 che, intorno al primo pomeriggio, è stato individuato dai militari presso Chia, senza alcun titolo autorizzativo, nonostante sia sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora.
E’ stato arrestato e tradotto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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Già qualche mese fa avevamo parlato di un nuovo concorso indetto dal comune di Napoli che riguardava oltre 160 assunzioni, ma fu proprio l’amministrazione comunale di Napoli a rimandarne la pubblicazione sul proprio sito con una nota che confermava il concorso ma rinviava la sua pubblicazione a data da destinarsi. Finalmente sulla Gazzetta Ufficiale Concorsi del 27 aprile è stato pubblicato un avviso di selezione pubblica per il reclutamento, a tempo determinato, di 169 assunzioni finanziate nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (PON). I requisiti validi per tutti i partecipanti al concorso sono: età non inferiore ai 18 anni; cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari; idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni relative al profilo professionale per il quale si partecipa. 

I posti sono così suddivisi: … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_napoli.html .

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Ieri sera, alle 22.00, nella via Lanusei di Villacidro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia CC, unitamente a quelli della Stazione CC di Montevecchio, hanno arrestato in flagranza Nicola Pittau, 22enne di Villacidro, per i reati di detenzione e porto illegale di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale.
I militari operanti, intervenuti in via Lanusei a seguito di segnalazione su linea 112 per una lite in famiglia e l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco, hanno trovato Nicola Pittau fuori dalla propria abitazione, in possesso di un tubo-fucile fabbricato artigianalmente e nei pressi dello stesso tre bossoli esplosi, mentre una quarta cartuccia era ancora all’interno del dispositivo.
Il giovane, che versava in evidente stato di agitazione, ha cercato di sottrarsi all’arresto divincolandosi e spintonando i carabinieri, che sono riusciti ad immobilizzarlo e a condurlo presso il comando di Villacidro. L’arrestato è stato trattenuto presso la Camera di sicurezza della Compagnia, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina.

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Con il ritorno del bel tempo, sono ripresi sulle coste del Basso Sulcis, gli sbarchi di extracomunitari. Durante la notte appena trascorsa, alla seconda spiaggia di Porto Pino presso il porto commerciale di Sant’Antioco, sono giunti complessivamente 24 cittadini, verosimilmente di nazionalità algerina, tutti adulti e in buone condizioni di saluti. Terminate le formalità di rito sono stati tradotti dai carabinieri di Narcao, San Giovanni Suergiu e Giba, presso il centro di accoglienza straordinario di Monastir.

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Sono 13 le località della Sardegna che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento della bandiera blu dalla FEE, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale) fondata nel 1981, un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca.

La FEE agisce a livello mondiale attraverso le proprie organizzazioni ed è presente in più di 73 paesi nel mondo (in Europa, Nord e Sud America, Africa, Asia e Oceania).

L’obiettivo principale dei programmi FEE è la diffusione delle buone pratiche ambientali, attraverso molteplici attività di educazione, formazione e informazione per la sostenibilità.

I programmi internazionali FEE hanno il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.

La FEE Italia, costituita nel 1987, gestisce a livello nazionale i programmi: Bandiera Blu, Eco-Schools, Young Reporter for the Environment, Learning about Forests e Green Key.

Le attività della FEE Italia sono certificate secondo la norma ISO 9001-2008.

Tra le 13 località sarde premiate quest’anno, c’è Teulada (Sud Sardegna), con ben tre spiagge: Porto Tramatzu, Sabbie Bianche (dai più conosciute come Le Dune) e Tuerredda.

Le altre località sarde sono:

Badesi: Li Junchi, Li Mindi – Lu Stangioni, Pirrotto Li Frati – Baia delle Mimose.

Trinità d’Agultu e Vignola: La Marinedda, Spiaggia Lunga Isola Rossa.

Santa Teresa Gallura: Rena Ponente (loc. Capo Testa), Rena Bianca, Zia Culumba (loc. Capo Testa, Rena di Levante), La Taltana – Santa Reparata.

La Maddalena: Bassa Trinità, Monti D‘a Rena, Tegge, Spalmatore, Porto Lungo, Caprera Due Mari, Caprera Relitto.

Palau: Palau Vecchio, Fronte Stagno Saline, L’Isolotto, L’Isuledda (Porto Pollo), La Sciumara, Foce Fiume Liscia.

Castelsardo: Madonnina/Stella Maris, Sacro Cuore/Ampurias.

Sorso: Marina di Sorso (IV/V pettine), Spiaggia della Marina.

Sassari: Porto Ferro, Porto Palmas:

Oristano: Oristano – Torregrande.

Nuoro: Tortolì – Lido di Cea, Lido di Orrì (I e II Spiaggia), Muxì (Il Golfetto), Orrì Foxilioni, Ponente (nota “La Capannina”), Porto Frailis.

Bari Sardo: Bucca ‘e Strumpu/ Torre di Barì/ Planargia.

Cagliari: Quartu Sant’Elena – Mare Pintau, Poetto.

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Si è conclusa ieri, ad Escolca, la “Festa de s’ollu et su liori”, evento organizzato dal Comune, dalla Pro Loco e dall’associazione Mariolè con il sostegno della Regione, Fondazione di Sardegna e Laore.

Prima tappa del progetto “Stiddius de Oru”, la partecipata manifestazione è riuscita nell’intento di raggruppare tante personalità che si sono contraddistinte in positivo per la Sardegna, grazie al contributo delle quali si è dato lustro al territorio del Sarcidano e della Barbagia di Seulo, favorendo la promozione della nostra Isola nei settori enogastronomici, turistici ed ambientali.

Il prologo di ieri è stato la firma del Protocollo d’Intesa tra percorso “Stiddius de oru” rappresentato dal sindaco di Escolca Eugenio Lai, ed il Consorzio Costa Smeralda, nella persona del presidente Renzo Persico, finalizzato alla nascita di una collaborazione per la valorizzazione dei prodotti tipici ed enogastronomici locali.

Ad iniziare dalla presentatrice televisiva Licia Colò, amante del territorio sardo tanto da promuoverlo immancabilmente nelle sue trasmissioni, è stata lunga la lista dei premiati, rappresentanti dell’isola in tutte le sue declinazioni: Gilberto Arru – Giornalista, scrittore; Piero Cella – Enologo; Antonello Arrus – Stella Michelin 2014; Don Ettore Cannavera – Comunità La Collina; Laura Accalai – Consorzio Grano Capelli; Francesco Cadoni -Consorzio Olio DOP Sardegna; Giambattista Mureddu – Agriturismo Montiferru; Giuseppe Carboni – Console Onorario Repubblica di Belarus a Cagliari; Luciano Oscar Atzori – RAI, Domenico Bagalà in rappresentanza del Forte Village, Giuseppe Carrus – Gambero Rosso.

Due menzioni d’onore sono state assegnate dall’Amministrazione comunale alle società olivicole escolchesi: Corte Olias e Sa Mola.

Il premio relativo alla rassegna olearia categoria privati è andato invece a Marcello Mulas di Nurri.

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L’identità e la convivenza, le migrazioni, l’Europa e il Mediterraneo come spazio di ricchezza culturale e di confronto, i cambiamenti climatici, il futuro dell’Africa: il mondo e le sue trasformazioni sono al centro della IV edizione della Francia in scena che dal 10 maggio al 26 novembre presenta al pubblico italiano tutta la diversità e la vitalità della scena artistica francese fra musica, danza, teatro, performance, architettura, arti visive, circo, la programmazione speciale pensata per il pubblico più giovane e il progetto speciale Bibliothèques vivantes che ritorna anche quest’anno dopo il successo della scorsa edizione e che nel 2018 vedrà come protagonista il disegnatore François Olislaeger, firma della campagna di questa edizione.

73 proposte artistiche e 5 progetti espositivi per un totale di 220 date in 27 città italiane lungo 6 mesi di una programmazione segnata da 2 importanti eventi internazionali: la Biennale d’Architettura di Venezia e la presenza francese alla 12ª edizione di Manifesta, la Biennale d’Arte Contemporanea che quest’anno si svolge a Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018.

“La Francia in scena”, stagione artistica dell’Institut français Italia, è realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e del ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati.

Una stagione multidisciplinare che si apre il 10 maggio alla Stazione Leopolda di Firenze con Radhouane El Meddeb in occasione della 25ª edizione del Festival Fabbrica Europa. Il grande coreografo franco-tunisino presenterà A mon père, une dernière danse et un premier baiser, la prima di 13 proposte artistiche che rientrano nel Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers, frutto del lavoro in rete di 14 festival di danza che presentano performance e workshop in 14 città italiane con 9 artisti provenienti da Libano, Tunisia, Marocco, Siria e Iran, sostenuti, scoperti o prodotti in Francia. Parole d’ordine: scambio interculturale e mobilità artistica.  L’obiettivo è ancora una volta quello di offrire al pubblico italiano uno sguardo sui fermenti della scena contemporanea di quei paesi, nella convinzione che la vitalità di questa scena testimoni la ricchezza culturale delle società arabe spesso ignorata a causa delle tensioni, dei conflitti geopolitici ed etnico-religiosi che affliggono queste aree del mondo.

La programmazione della danza emergente dei paesi arabi e mediterranei costituisce una parte importante del Festival Fabbrica Europa di Firenze che nei mesi di maggio e giugno, fra la Stazione Leopolda e la Palazzina ex Fabbri presenta le creazioni di coreografi come Leila Ka, Xuan Le, Bassam Abou Diab con Jacopo Jenna, Shira Eviatar con Evyatar Said e Sina Saberi, coreografa iraniana che con il suo Prelude to Persianian Mysteries, riflessione sui 40 anni di oblìo della danza in Iran, sarà in scena l’1 giugno (dopo le 2 date precedenti al Cross Festival di Verbania il 28 maggio e a Interplay a Torino il giorno seguente), prima di fare tappa a La Strada Festival di Brescia, Inequilibrio di Castiglioncello, La Mama di Spoleto e Corpografie di Pescara. Sina Saberi sarà presente con una seconda coreografia, Damnoosh, a Fabbrica Europa, Inequilibrio e a Inteatro di Polverigi.

5 sono invece le date, fra maggio e settembre, in cui il coreografo siriano rifugiato in Francia Mithkal Alzghair presenterà a Torino, Pescara, Bologna, Potenza e Roma il suo Displacement, indagine sulle trasformazioni dell’identità e del corpo in un paese, la Siria, segnato da un conflitto devastante. Data unica l’8 giugno a La Strada Festival di Brescia invece per il coreografo libanese Bassam Abou Diab con As I Remember, performance sui rituali di nascita e morte della comunità drusa.

Radouan Mriziga, Seifeddine Manai, Jadd Tank/Nora Alami, Tommaso Monza, Giovanna Rovedo, Shady Abdelrahman, Ibrahim Abdo sono gli altri coreografi selezionati dal Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers e che presenteranno le loro creazioni nei vari appuntamenti de La Francia in scena.

Il 10 maggio alla Triennale di Milano invece Olivier Dubois, considerato fra i migliori danzatori al mondo, con la sua nuova creazione My body of coming forth by day aprirà la proposta della Rete I. N. Italia, nata dall’esperienza pluriennale di Finestate, network dedito all’internazionalizzazione e alla cooperazione nell’ambito delle arti performative. Dubois tornerà poi a settembre al Teatro Metastasio di Prato. Strategico negli anni è stato il rapporto tra il network e l’Institut français Italia, l’Institut français di Parigi, il ministero della Cultura francese e la Fondazione Nuovi Mecenati per favorire la circolazione e la promozione di tanti artisti francesi. Nel 2018, oltre alla creazione di Dubois, il network presenterà: Gala di Jérôme Bel, spettacolo con danzatori non professionisti al festival romano Short Theatre; Le tour du monde des danses urbaines en 10 villes, il progetto didattico-performativo sulla danza di strada di Ana Pi, Cecilia Bengolea e François Chaignaud in settembre a Roma sempre per Short Theatre e poi a Terni, Prato e Cagliari; l’installazione Les thermes firmata da Amicale de production, il concerto del duo franco-israeliano Winter Family e Faits et Gestes di Noé Soulier, al Teatro Metastasio di Prato per Contemporanea Festival il 26 settembre.

Nel segno della ricerca di un nuovo rapporto con il pubblico e nella costruzione di nuovi formati si iscrive invece la performance del camerunense Zora Snake all’Altofest di Napoli a luglio: preceduta da una residenza presso spazi privati di comuni cittadini napoletani, Au-delà de l’humain tira fuori gli aspetti rituali di un atto artistico facendo dialogare la tradizione Bamilékés con la danza Butoh. Allo stesso modo, per il Festival di Santarcangelo, la coreografa Panagiota Kallimani presenterà il 7 e l’8 luglio Arrêt sur image, frutto di una residenza creativa insieme a studenti fra i 7 e i 14 anni. In prima nazionale a Bolzano Danza il 23 luglio sarà la volta invece del celebre danzatore e coreografo Boris Charmatz con 10000 gestes, spettacolo che coinvolge 24 ballerini attenti a non ripetere mai lo stesso gesto sul palco.

Come ogni anno, si rafforza il prezioso dialogo con Romaeuropa Festival: 11 sono i progetti inseriti nel cartellone artistico della Francia in scena a partire dallo spettacolo inaugurale del REf18: Kirina, viaggio tra Africa e Occidente firmato dal coreografo Serge Aimé Coulibaly, dalla musicista e cantante Rokia Traoré e dallo scrittore e studioso Felwine Sarr, in scena al Teatro Argentina dal 19 al 22 settembre. La collaborazione prosegue il 29 e 30 settembre in Auditorium Parco della Musica con Saigon, spettacolo della giovane regista Caroline Guiela Nguyen che con la sua compagnia les Hommes Approximatifs ricostruisce un vero e proprio ristorante in cui s’incontrano attori francesi, francesi di origine vietnamita e vietnamiti alla ricerca di radici cancellate dalla storia. Sempre in Auditorium, dal 3 al 6 ottobre, lo spericolato duo Tsirihaka Harrivel & Vimala Pons approda per la prima volta a Roma con Grande -, ironico, adrenalinico “music hall” costruito attraverso folli acrobazie, musica dal vivo e poesia. Dall’11 al 20 ottobre al Teatro Vittoria il maestro Peter Brook porta in scena, insieme a Marie Hélène Estienne, The Prisoner affrontando il tema della giustizia e della prigionia. Alla dancehall giamaicana s’ispirano invece l’argentina Cecilia Bengolea e il francese François Chaignaud (già protagonisti del progetto didattico-performativo itinerante) nel loro DFS, inusuale accostamento tra questa danza di “resistenza” e la polifonia dei madrigali, in scena al Teatro Vascello il 23 e 24 novembre.

La collaborazione con Romaeuropa prosegue anche con REf kids + family nell’ambito della Generation Belle Saison, la sezione dedicata ai più piccoli. Per questa occasione, il Mattatoio si trasformerà in uno spazio interamente dedicato al giovanissimo pubblico tra spettacoli, installazioni, talk e playground. Sono protagonisti di questa sezione il duo visionario Clédat & Petitpierre in scena il 10 e 11 novembre con gli spettacoli Ermitologie e Il sogno di Antonio, oltre che con Parade Moderne, parata di personaggi fantastici ispirati alle più grandi opere dell’arte moderna che si articolerà al ritmo coinvolgente di una fanfara all’interno del Mercato di Testaccio; il musicista Jacques Tellitocci con il suo C’est Parti Mon Kiki dal 9 all’11 novembre e Thèâtre des Tarabates con La Brouille, dal 16 al 18 novembre.

Torino Danza sarà invece l’occasione per assistere alla creazione di Salia Sanou, frutto di un lavoro svolto in un campo profughi del Burkina Faso mentre dall’altra parte della Penisola, al Teatro Libero di Palermo arriverà la pioniera dell’hip hop francese Bintou Dembélé con S/T/R/A/T/E/S, in prima italiana. 

A rappresentare la Francia alla 16° Biennale Architettura di Venezia a partire dal 26 maggio ci sarà il progetto espositivo di 400 mq Lieux infinis che fra fotografie, mappe urbanistiche, film, plastici e disegni riunisce 10 luoghi di creazione e partecipazione che svolgono un ruolo da protagonista in zone un tempo abbandonate, dal Centquatre di Parigi al Tri Postal di Avignone. Luoghi dall’esistenza precaria o occupati in modo transitorio in cui l’architetto interviene prescindendo dalla struttura per creare legami, storie e possibili sviluppi. Luoghi non finiti e al tempo stesso senza limiti, come suggerisce il titolo. Il progetto espositivo, curato da Encore Heureux, sarà inaugurato il 26 maggio da una conferenza stampa cui prenderà parte l’archistar Jean Nouvel.

Il 16 giugno si viaggia invece in direzione di Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018, per l’apertura di Manifesta, la Biennale d’Arte Contemporanea itinerante fondata nel 1996 con l’obbiettivo di esplorare i paesaggi culturali di città significative dal punto di vista storico, geografico e artistico. Palermo, città ricchissima di storia e cultura al centro del Mediterraneo, incubatore di condizioni globali diverse, nonché luogo simbolo delle contraddizioni ma soprattutto del dialogo interculturale e delle potenzialità di sviluppo dell’Europa Mediterranea in dialogo con Medio Oriente e Nord Africa, inaugurerà Manifesta 2018 con il progetto Il Giardino Planetario: un progetto di riqualificazione del paesaggista Gilles Clément, teorico del mondo come un giardino in cui le diverse specie coesistono grazie all’egida del giardiniere, cioè l’umanità.

Sempre a Palermo, un evento collaterale di Manifesta, Le Syndrome d’Ulysse, installazione sonora immaginata da The Soundwalk Collective a cura di Massimo Torrigiani farà ascoltare voci venute da tutte le frontiere del Mediterraneo mentre lo scrittore marsigliese François Beaune darà forma, dopo una residenza di tre settimane accompagnato da tre complici – Lina Issa, artista-performer libanese, Hind Meddeb, regista tunisino/marocchino/francese e Gabrio Bevilacqua, musicista palermitano – a delle storie vere di Palermo.

Con l’apertura di Manifesta, il 16 giugno a Palermo si celebra anche 1000 Giovani per la Festa della Musica di Palermo: nella straordinaria cornice di Piazza Magione sul palco salirà Tshegue, duo francese afropunk originario di Kinshasa, pronto a travolgere il pubblico con la sua energia ipnotica e tribale in un concerto unico e imperdibile in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Comune di Palermo, SIAE, Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, Meeting delle Etichette Indipendenti e Manifesta 12 Palermo.

La tournée del Cirque Bidon in Emilia-Romagna, a partire dal festival Artisti in Piazza di Pennabili che ospiterà la storica carovana dall’11 al 17 giugno, apre la “Génération Belle Saison”, sezione della Francia in scena dedicata al pubblico più giovane. Un’iniziativa fortemente voluta dal Ministero della cultura francese che proseguirà in autunno con un network che mette in collegamento la programmazione di New Generations – Segni d’infanzia a Mantova, il REF Kids del Romaeuropa Festival e il Teatro Koreja di Lecce.

Dopo il successo dello scorso anno torna “Bibliothèques vivantes”, il programma che punta a far incontrare lo spettacolo dal vivo e la performance con l’universo del libro. Protagonista di questa edizione sarà il disegnatore, fumettista e artista François Olislaeger (Charlie Hebdo, Libération, Les Inrockuptibles, Internazionale) che insieme al versatile violoncellista Gaspar Claus presenterà Ce qui tremble et brille au fond de la nuit noire, suggestiva live performance multimediale sulla notte, le stelle, il vento, la vita, che cambia continuamente davanti agli occhi dello spettatore in base alle reazioni del pubblico. Il 4 ottobre a Villa Medici a Roma, poi il 9 all’Institut francais di Napoli e l’11 ottobre a Firenze.

L’Institut français Italia accompagna il network di coproduzione in Italia che lega il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, l’Emilia Romagna Teatro Fondazione e la Fondazione Teatro Metastasio – Prato che quest’anno, co-producono La Maladie de la Mort, una produzione del Théâtre des Bouffes du Nord con la regia di Katie Mitchell con Laetitia Dosch e Irène Jacob in tournée con 12 rappresentazioni sul territorio italiano a Torino, Roma, Bologna e Prato. Ispirato a un testo di Marguerite Duras, lo spettacolo è un’esplorazione dell’intimità, del genere, della pornografia e del sesso.

Sul fronte musicale, si rinnova il dialogo con il festival internazionale Spring Attitude a Roma che quest’anno sposta la programmazione in autunno e presenta Tshegue e Jeremy Underground, alfiere della deep house. Sempre in autunno, la 27° edizione del Festival Milano Musica si prepara a ricevere l’Ensemble orchestral contemporain, Le Cris de Paris e due concerti eccezionali di Pierre-Laurent Aimard con l’Orchestra Sinfonica della Rai. Fra luglio e settembre invece il Festival franco-italiano di jazz Una striscia di terra feconda presenta 18 concerti franco-italiani e una residenza.

Nella prospettiva di una sempre più fertile attività di cooperazione bilaterale e di un forte rinnovamento del pubblico, La Francia in Scena è costruita grazie al dialogo serrato con le più importanti istituzioni culturali italiane e con le principale reti artistiche della penisola: Fabbrica Europa, Met Fondazione Metastasio, Contemporanea Festival, Triennale Teatro dell’Arte di Milano, Festival internazionale di Terni, Short Theater, Romaeuropa Festival, Altofest Festival di Napoli, Bolzano Danza, Torino Danza, Spring Attitude, Milano Musica, il Festival di Jazz Una Striscia di Terra feconda ma anche la rete I.N ITALIA, il Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers e Fabulamundi Playwriting Europe.

Quest’ultimo network internazionale di cooperazione coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali provenienti da 10 paesi europei (Italia, Francia, Germania, Spagna, Romania, Austria, Belgio, Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca) con l’obiettivo di creare una rete di sostegno e di promozione alla drammaturgia contemporanea che possa favorire il consolidamento e il potenziamento delle attività e degli artisti operanti nel settore, offrendo ai drammaturghi orizzonti di circuitazione, di dialogo, di scambio internazionale. Tra le attività programmate da Fabulamundi per il 2018, la Francia e i suoi autori spiccano nell’ambito delle nuove produzioni con ben due spettacoli. Si tratta di Les Époux di David Lescot, con la traduzione di Attilio Scarpellini e la regia e l’interpretazione della compagnia romana Frosini/Timpano, un progetto nato anche grazie al sostegno dell’Institut Français e che debutterà il prossimo autunno presso il Teatro di Roma. E Extremophile di Alexandra Badea, con la traduzione di Rossana Jemma e la regia e l’interpretazione della compagnia Nastro di Moebius, uno spettacolo che sancisce l’importante collaborazione con il festival di drammaturgia contemporanea Primavera dei Teatri di Castrovillari e che lì debutterà il prossimo 1° giugno. Infine, Fabulamundi Playwriting Europe presenterà dal 12 al 14 settembre a Roma nell’ambito di Short Theatre Mob Pro, programma internazionale di mobilità che condurrà la selezione degli autori francesi nei paesi partner del network per una serie di incontri con gli operatori di settore.

Si apre il 22 giugno con l’inaugurazione della mostra African Metropolis. Una città immaginaria al MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, curata da Simon Njami e Elena Motisi, la programmazione romana della Francia in scena, la stagione artistica dell’Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e del ministère de la Culture, della Fondazione Nuovi Mecenati, che da maggio a novembre presenta al pubblico italiano tutta la diversità e la vitalità della scena artistica francese.

Al centro di questa edizione, le grandi sfide del contemporaneo: l’identità e la convivenza, la questione della mobilità e delle migrazioni, l’Europa e il Mediterraneo come spazio di ricchezza culturale e di confronto, l’apertura verso l’Africa, i cambiamenti climatici.

Dal 30 luglio al 22 settembre invece si potrà assistere alla programmazione dei 18 concerti del festival jazz Una striscia di terra feconda che segna un importante momento di cooperazione franco italiana. Fra l’Auditorium Parco della Musica, Villa D’Este a Tivoli, il Castello Savelli di Palombara Sabina e la Casa del Jazz (che ospiterà il concerto finale, frutto di una residenza creativa), si alterneranno i migliori nomi del panorama jazz francese e italiano fra cui Médéric Collignon, François Couturier, Vincent Courtois, Danilo Rea e Michele Rabbia.

Parte a settembre la programmazione che riguarda la danza, il teatro e la performance. Il 9 e 10 settembre al Teatro Argentina per il festival Short Theatre arriva Gala di Jérôme Bel, spettacolo con danzatori non professionisti in cui il coreografo francese offre la scena a coloro che generalmente ne sono esclusi. Sempre a Short Theatre, ma questa volta a La Pelanda, il 12 settembre appuntamento con il concerto del duo franco-israeliano Winter Family. Entrambi gli eventi rientrano nella programmazione della Rete I.N. Italia mentre del programma Fabulamundi . Playwriting Europe fa parte la presentazione a Short Theatre di Mob Pro, programma internazionale di mobilità che condurrà la selezione degli autori francesi nei paesi partner del network per una serie di incontri con gli operatori di settore. Ultimo evento della Francia in scena a Short Theatre, il 15 settembre alla Pelanda con il progetto didattico performativo sulla danza di strada di Ana Pi, Cecilia Bengolea e François Chaignaud dal titolo Le tour du monde des danses urbaines en 10 villes.

Come ogni anno, si rafforza il prezioso dialogo con Romaeuropa Festival: 11 sono i progetti inseriti nel cartellone artistico della Francia in scena a partire dallo spettacolo inaugurale del REf18: Kirina, viaggio tra Africa e Occidente firmato dal coreografo Serge Aimé Coulibaly, dalla musicista e cantante Rokia Traoré e dallo scrittore e studioso Felwine Sarr, in scena al Teatro Argentina dal 19 al 22 settembre. La collaborazione prosegue il 29 e 30 settembre in Auditorium Parco della Musica con Saigon, spettacolo della giovane regista Caroline Guiela Nguyen che con la sua compagnia les Hommes Approximatifs ricostruisce un vero e proprio ristorante in cui s’incontrano attori francesi, francesi di origine vietnamita e vietnamiti alla ricerca di radici cancellate dalla storia. Sempre in Auditorium, dal 3 al 6 ottobre, lo spericolato duo Tsirihaka Harrivel & Vimala Pons approda per la prima volta a Roma con Grande –, ironico, adrenalinico “music hall” costruito attraverso folli acrobazie, musica dal vivo e poesia. Dall’11 al 20 ottobre al Teatro Vittoria il maestro Peter Brook porta in scena, insieme a Marie Hélène Estienne, The Prisoner affrontando il tema della giustizia e della prigionia. Alla dancehall giamaicana si ispirano invece l’argentina Cecilia Bengolea e il francese François Chaignaud nel loro DFS, inusuale accostamento tra questa danza di “resistenza” e la polifonia dei madrigali, in scena al Teatro Vascello il 23 e 24 novembre.

La collaborazione con Romaeuropa prosegue anche con REf kids + family nell’ambito della Generation Belle Saison, la sezione dedicata ai più piccoli. Per questa occasione, il Mattatoio si trasformerà in uno spazio interamente dedicato al giovanissimo pubblico tra spettacoli, installazioni, talk e playground. Sono protagonisti di questa sezione il duo visionario Clédat & Petitpierre in scena il 10 e 11 novembre con gli spettacoli Ermitologie e Il sogno di Antonio, oltre che con Parade Moderne, parata di personaggi fantastici ispirati alle più grandi opere dell’arte moderna che si articolerà al ritmo coinvolgente di una fanfara all’interno del Mercato di Testaccio; il musicista Jacques Tellitocci con il suo C’est Parti Mon Kiki dal 9 all’11 novembre e Théâtre des Tarabates con La Brouille, dal 16 al 18 novembre.

Nel dialogo con Romaeuropa, infine, rientra anche il progetto, nato dalla collaborazione tra Lucia Ronchetti e i solisti dell’Ensemble InterContemporain, Le Avventure di Pinocchio, rilettura musicale dedicata a un pubblico di tutte le età della celebre favola, in scena dal 22 al 25 novembre all’Aula Ottagona (ex Planetario) in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma.

Nell’ambito del Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers dedicato alla danza contemporanea emergente dei paesi arabi e del Mediterraneo, il 27 settembre a Teatri di Vetro verrà presentata la creazione di Saifeddine Manai dal titolo Shine my blind way.

Si apre da Roma il 4 ottobre a Villa Medici il progetto speciale “Bibliothèques vivantes”, il programma che punta a far incontrare lo spettacolo dal vivo e la performance con l’universo del libro che nel 2018 vede la collaborazione dell’Accademia di Francia a Roma. Protagonista di questa edizione sarà il disegnatore, fumettista e artista François Olislaeger (Charlie Hebdo, Libération, Les Inrockuptibles, Internazionale) che insieme al versatile violoncellista Gaspar Claus presenterà Ce qui tremble et brille au fond de la nuit noire, suggestiva live performance multimediale sulla notte, le stelle, il vento, la vita, che cambia continuamente davanti agli occhi dello spettatore in base alle reazioni del pubblico. Il 15 novembre invece, sempre a Villa Medici, tornano alle origini la disegnatrice Catherine Meurisse e la coreografa DD Dorvillier con Vois-tu celle-là qui s’enfuit.

A dispetto del nome, quest’anno, Spring Attitude, il festival internazionale di musica elettronica si sposta in autunno e la presenza francese nella line up è, naturalmente, di tutto rispetto: il 5 ottobre l’ex Dogana verrà travolta dall’energia ipnotica e tribale di Tshegue, duo francese originario di Kinshasa che mescola radici afro, punk ed elettronica, e da uno dei maestri europei della deep house, Jeremy Underground.