29 April, 2024
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Stamane i titolari dell’azienda agricola “Corti Castello s.a.s” sita presso la località “Pabarragas”, hanno denunciato il furto che sarebbe avvenuto, secondo quanto hanno riferito i due titolari, tra il 2 e il 3 settembre di questo mese ad opera di soggetti allo stato ignoti ai militari della stazione dei carabinieri che, introdottisi all’interno dello stabilimento durante la notte, si sono impossessati di circa 60 piante di marijuana dell’altezza di 2 metri ciascuna, un totale di circa 3 kg di fogliame essiccato della stessa sostanza stupefacente, nonché di 100 piante ancora in corso di essiccazione sempre della stessa sostanza.

L’impresa agricola si occupa della coltivazione, nel pieno rispetto della normativa vigente, di marijuana con fini terapeutici. Le indagini dei carabinieri alla stazione di Assemini sono in corso.

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Passa dal giacimento di bauxite la richiesta della Ugl per rilanciare il sito minerario di Olmedo, non possono lasciare che continui ad allargarsi, incalza il dirigente sindacale Simone Testoni, ad oggi la Regione Sardegna non ha provveduto ad estrarre neppure un litro d’acqua, è intollerabile.

Accadde oggi. 4 settembre 1904, l’eccidio di Buggerru: l’esercito spara sui minatori uccidendo quattro di loro.

Nel 1871 il deputato e ingegnere Quintino Sella svolse un’approfondita indagine sulle condizioni dell’industria mineraria in Sardegna. Nei diciotto giorni passati sull’isola visitò quindi le miniere e le industrie metallurgiche, e – fra le altre cose – rilevò la disparità di trattamento salariale fra i minatori sardi e quelli del resto d’Italia. Fra le tappe anche Buggerru, grosso borgo minerario nonché quinto centro abitato dell’Isola.

Tutto, nella zona, era allora proprietà della Societé anonime des mines de Malfidano, fondata a Parigi e motivo per cui il centro era anche noto come petite Paris, data appunto l’origine dell’aristocrazia dominante, che aveva ricostruito un certo clima culturale nell’intera Buggerru. Di questa faceva parte anche Achille Georgiades, greco arrivato in Sardegna per dirigere le miniere della Società, avente il proprio centro operativo proprio nel borgo. I minatori, invece, erano uniti nella Lega di resistenza, obbligati a turni disumani, sottopagati e vittime di frequenti incidenti mortali sul lavoro. Fu in risposta a queste condizioni che fin dai primi mesi del 1904 iniziò una tumultuosa serie di scioperi, i quali andarono rinvigorendosi a maggio, quando nell’ennesimo incidente furono in quattro a perdere la vita.

Il momento di massima tensione si raggiunse però soltanto a settembre. Il 2 il direttore diramò, infatti, la decisione che avrebbe scatenato l’inferno: l’orario di riposo per coloro che lavoravano all’esterno della miniera veniva ridotto, e dalle quattro ore previste fino ad allora si passò a tre soltanto. In Sardegna – ritennero i minatori – le temperature non permettevano però di riprendere il lavoro già alle 13.00, e questo indusse li a lasciare sguarnite tutte le posizioni di lavoro fin dal giorno stesso.

La sera giunsero quindi a Buggerru due militanti socialisti, Giuseppe Cavallera ed Alcibiade Battelli, membri della Lega, e la domenica del 4, mentre la delegazione trattava con la dirigenza e gli operai stavano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, arrivarono invece due compagnie del 42esimo reggimento di fanteria, quegli aiuti tanto invocati dalla dirigenza della miniera. Si decise allora di sistemare i soldati nei locali della falegnameria, e a tre minatori fu dato il compito di prepararne i locali. Quando la folla già nervosa iniziò a tirare sassi alle finestre dell’edificio – per obbligare i soldati a rimandare fuori i tre uomini – la tensione raggiunse l’apice, e l’esercito sparò sulla folla. In due rimasero a terra, uccisi sul colpo, mentre un terzo – Giustino Pittau – morì dopo quindici giorni in ospedale. Anche un quarto, in realtà, morì a soli venti giorni di distanza, ma mancano le fonti certe per ricondurne il decesso alla sparatoria di quel tragico 4 settembre.

L’impatto emotivo, sociale e politico fu immediato, non solo sul paese ma sullo Stato intero, e in risposta la Camera del Lavoro di Milano decise di indire il primo sciopero nazionale della storia d’Italia. Già il 14 settembre, a Trapani un nuovo sciopero si concluse con la raffica di proiettili indirizzata dall’esercito ai contadini in corteo.

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E’ ufficiale: il 18 settembre il Palazzetto dello Sport di Carbonia ospiterà il 2° Trofeo Città di Carbonia, tra la Dinamo Banco di Sardegna ed il Fenerbahçe di Gigi Datome e Nicolò Melli.

Per Carbonia, come anticipammo lo scorso 10 luglio, dopo che la società sassarese ufficializzò il calendario degli impegni precampionato, nel quale era presente una casella vuota ancora da completare, per il 18 settembre quando «gli uomini di coach Esposito affronteranno in amichevole Gigi Datome ed il Fenerbahçe di coach Obradovic, reduce dal terzo titolo turco consecutivo, in una location ancora da definire» sarà una seconda giornata di grande basket, dopo quella vissuta il 21 settembre 2015, tra la Dinamo campione d’Italia di Meo Sacchetti ed il Galatasaray, impostosi 76 a 75, in un Palazzetto dello sport gremito.

Questa volta ci sarà anche un elemento di grande interesse in più, determinato dalla presenza nelle fila del Fenerbahçe Spor Kulübü, campione di Turchia, vicecampione d’Europa (e campione d’Europa un anno fa), di due grandi campioni italiani, il sardo Gigi Datome e Nicolò Melli.

Allegato l’album fotografico di Dinamo – Galatasaray del 21 settembre 2015.

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Grande successo di pubblico sabato 1° settembre, a Pula quando, intorno alle 23.30, in piazza del popolo, sono giunti i Mamuthones e is Issohadores, tipiche maschere carnevalesche di Mamoiada.

L’evento è nato da un idea dell’assessore comunale del Turismo, Ombretta Pirisinu, che ha voluto regalare ai tanti turisti presenti nella località marina e ai residenti, uno spaccato dell’entroterra sardo, con tradizioni, gusti e sapori.

I suoni dei pesanti campanacci (circa 40 kg ciascuno) hanno subito catturato l’attenzione dei presenti che, incuriositi, hanno affollato la piazza.

Allo stesso modo, sono state catturate da i Issohadores tante belle donne che, come vuole la tradizione, riceveranno una buona dose di fortuna, soprattutto riferita alla fertilità.

L’appuntamento è per il prossimo anno, quando verrà proposta a turisti e residenti, la seconda edizione di “Mamoiada incontra Pula”.

 

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente sullo stato di abbandono del poliambulatorio di Buggerru, in cui si registra una «carenza di impianti di condizionamento, avarie degli infissi, condizioni igieniche sanitarie intollerabili, umidità sulle pareti interne e sui soffitti, bacinelle nei corridoi per raccogliere le infiltrazioni d’acqua, il pericolo per la caduta degli intonaci in alcune delle sale».

«La struttura che accoglie importanti servizi di emergenza sanitaria, con alcune delle prestazioni per i pazienti del territorio – spiega Gianluigi Rubiu nell’interrogazione – risulta essere ormai abbandonata senza che mai venga effettuata una manutenzione ad impianti e strutture. I vertici dell’Azienda socio sanitaria del Sulcis Iglesiente dovrebbero fronteggiare subito questo stato di degrado con un intervento immediato per evitare rischi per gli utenti. Nelle diverse sale risulta assente un impianto di condizionamento e, con la temperatura che aumenta nel periodo estivo, è forte il rischio di malori all’interno dello stabile – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Gli infissi restano aperti giorno e notte per lo stato di evidente precarietà. Il livello dei servizi igienico sanitari è equiparabile ad una struttura da terzo mondo. Ancora: ci sono infiltrazioni all’interno del caseggiato con le ultime piogge estive.»

«I pazienti del comune di Buggerru vivono una situazione di svantaggio, visto che il paese più vicino è lontano oltre quindici chilometri. Ci sono poi difficoltà smisurate per raggiungere gli altri presidi sanitari, a causa della mancanza di servizi per il trasporto dei pendolari, con sole quattro corse giornaliere. Ecco perché – conclude Gianluigi Rubiu – diventa urgente fronteggiare il degrado del poliambulatorio, con un intervento urgente di riqualificazione dello stabile.»

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Uno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Il 63enne sassofonista e clarinettista di Oakland (California), cresciuto sotto l’influenza di artisti come Albert Ayler e Archie Shepp, ieri sera, assecondato brillantemente dal batterista Nasheet Ways e dal contrabbassista Jaribu Shahid (la formazione, inizialmente un quartetto, è stata costretta ad un trio dalla forzata assenza del pianista Orrin Evans, fermato da un incidente alla vigilia), ha proposto oltre un’ora e mezza di jazz di altissima qualità, strappando applausi in continuazione al competente pubblico presente nell’“anfiteatro” naturale di piazza del Nuraghe.

Il primo set della serata è stato occupato con un’apprezzata esibizione – esclusiva italiana – dal gruppo “The Young Mothers”,  composto da forti battitori che hanno contribuito a dettare la direzione della musica creativa a New York, Chicago, Texas e Scandinavia. Sei elementi che hanno creato una musica nuova e brillante, lasciando spazio e tempo per spostamenti secondari sulla sinistra del campo, che vanno dalle iniezioni di grindcore, attraversando il free-jazz sino all’hip-hop visionario.

Questa sera saliranno sul palco prima l’originale formazione dei Radian, trio austriaco divenuto punto di riferimento per i nuovi filoni di musica elettronica; poi, direttamente da New York, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen che può essere descritta come una sezione ritmica fatta di agilità, velocità, precisione e passione.

Domani la rassegna vedrà il turno di Chad Taylor & James Brandon Lee Duo, rispettivamente percussionista e sassofonista di fama internazionale che, nonostante la giovane età, sono già ampiamente riconosciuti sul piano internazionale per le armonie crude e misurate che non sembrano necessariamente essere vincolate agli attuali valori dell’accademia del jazz. E della Chicago London Underground ensemble di artisti da sempre presenti al festival di Sant’Anna Arresi, primo fra tutti Rob Mazurek, cornettista legato da anni al Festival e che non perde occasione di portare in Sardegna progetti sempre innovativi ed originali, come quello di quest’anno caratterizzato da un groove tinto di elettronica. Sempre Rob Mazurek ma questa volta in duo con Gabriele Mitellisi si esibiranno sulla spiaggia di Is Solinas in un concerto gratuito al tramonto.  

          

                                                                               

                                                             

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217407251881176/

Rimasti senza lavoro alla scadenza dell’appalto, 12 lavoratori dipendenti di un’impresa privata che svolge mansioni di facchinaggio, piccole manutenzioni edili, elettriche e di giardinaggio negli ospedali di Carbonia e Iglesias, stamane hanno occupato la sala riunioni del centro direzionale della ASSL di Carbonia, in via Dalmazia, sostenuti dalla CISL Unione Sindacale Territoriale – Sulcis Iglesiente.

Dieci giorni fa il segretario generale Fabio Enne lanciò un grido d’allarme, per l’imminente scadenza dell’appalto, prevista per il 31 agosto, ma dal 24 agosto ad oggi i lavoratori non hanno ricevuto alcuna garanzia sulla ripresa del lavoro e stamane hanno deciso la clamorosa azione di protesta.

Stamane abbiamo intervistato uno dei lavoratori, che ci ha spiegato le motivazioni dell’occupazione, all’inizio della protesta.

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Questa mattina i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari hanno denunciato (per tentata violenza sessuale aggravata e falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità) un uomo di nazionalità pakistana (regolare sul territorio nazionale), classe 1989, disoccupato e pregiudicato. Lo stesso alle 19.00 circa di ieri sera, presso il lungomare Poetto, nelle vicinanze del chiosco “Malibù”, è entrato in acqua tra i bagnanti dove ha compiuto atti di libidine, addirittura ha tentato di baciare e palpeggiare alcuni minori classe 2005, 2012 e 2011.
E’ stato colto sul fatto dai genitori dei ragazzini che subito hanno allertato il 112. Nonostante fosse stato scoperto, il molestatore ha proseguito con gli atteggiamenti di molestia, denudandosi e masturbandosi pubblicamente anche dinanzi a loro.
Una volta giunti i militari, il pakistano si è reso autore di ulteriore condotta delittuosa, perché all’atto della sua identificazione, ha fornito informazioni false sulla propria identità.
I militari però lo hanno sottoposto ai rilievi dattiloscopici e fotografici, identificandolo con la sua reale identità.

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Al fine di prevenire i comportamenti problematici che i giovani manifestano sul web (social network, videogiochi etc), abbiamo progettato numerosi interventi, rivolti agli studenti, ai docenti, ai genitori, agli educatori e agli operatori dei servizi educativi coordinati dai Servizi Sociali di San Giovanni Suergiu, Giba e Masainas realizzati dall’equipe del dott. Luca Pisano, responsabile della sezione IFOS cyberbullismo.

Sono diverse le attività indirizzate ai genitori e finalizzate ad attivare anche sul nostro territorio una Rete nella Rete: due network di Genitori Digitali e due Comitati Digitali Scolastici (composti da docenti, genitori e studenti) con il compito di osservare sul WEB i comportamenti dei nostri figli e di rilevare precocemente le situazioni di pericolo.

Il progetto verrà presentato in due incontri che si terranno venerdì 28 settembre, ai quali sono invitati anche docenti, educatori ed operatori dei servizi educativi.

Dalle 15.00 alle 17.00, nell’aula consiliare del comune di Giba, per genitori residenti a Giba, Masainas, Piscinas, San Giovanni Suergiu e Tratalias,

Dalle 17.30 alle 19.30, nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, per genitori di San Giovanni Suergiu e Tratalias.

Un giovane su tre, soprattutto nella fascia di età compresa tra i dodici e i quindici anni è coinvolto nel sexting (invio di fotografie e messaggi di testo sessualmente espliciti) e che la percentuale di ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo è sempre più in aumento.

Per questo motivo è molto importante aggiornarsi e conoscere le caratteristiche e proprietà (oltre che i rischi) dei principali social network adoperati dai giovani. Al fine di auto-valutare le tue conoscenze in tema di social media, prova a rispondere alle seguenti domande:

  • Sai usare Instagram, ThisCrush, Telegram, Snapchat, Musical.ly o Holla?
  • Sai che tuo figlio e tua figlia possono chattare con sconosciuti?
  • Hai valutato che anche su Musical.ly tua figlia può essere adescata da maggiorenni?
  • Sai che su Instagram e Telegram ci sono numerosi profili/canali e bot che sollecitano i giovani ad usare droghe o ad assumere comportamenti autolesionistici come non mangiare o tagliarsi?
  • Conosci i profili che tuo figlio e tua figlia seguono sui diversi social network?
  • Sai se tra i contatti o follower di tuo figlio/a ci sono anche maggiorenni?

Per un uso corretto delle nuove tecnologie, sono stati organizzati dei corsi di formazione.

C O R S O  D I  F O R M A Z I O N E  P E R  G E N I T O R I  D I G I T A L I (Genitori bambini/ragazzi 9-14 anni)

il Corso di formazione fornisce utili strumenti per educare i figli ad un uso corretto delle nuove tecnologie. Si svolgerà in due sedi e al termine del percorso formativo potrai valutare la possibilità di entrare nella rete dei Genitori Digitali.

AULA CONSILIARE COMUNE SAN GIOVANNI SUERGIU

Per genitori residenti a San Giovanni Suergiu, Tratalias

2 incontri

di 3 ore ciascuno

Mercoledì 10 e 24 Ottobre 2018

dalle ore 15.00 alle ore 18.00

AULA CONSILIARE COMUNE GIBA

Per genitori residenti a Giba, Masainas, Piscinas

2 incontri

di 3 ore ciascuno

Mercoledì 07 e 21 Novembre 2018

dalle ore 15.00 alle ore 18.00

C O R S O  D I  F O R M A Z I O N E  P E R  G E N I T O R I  D I  B A M B I N I  2 – 8 anni

Il Corso di formazione fornisce indicazione per educare correttamente i bambini al rapporto con le nuove tecnologie: Ipad, smartphone, videogiochi. Il corso si svolgerà in due sedi con la seguente articolazione.

AULA CONSILIARE COMUNE SAN GIOVANNI SUERGIU

Per genitori residenti a San Giovanni Suergiu, Tratalias

3 ore

Mercoledì 30 Gennaio 2019

dalle ore 15.00 alle ore 18.00

AULA CONSILIARE COMUNE GIBA

Per genitori residenti a Giba, Masainas, Piscinas

3 ore

Mercoledì 06 Febbraio 2019

dalle ore 15.00 alle ore 18.00

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Sono approdati nell’isola di Sant’Antioco sabato primo settembre, pronti per una settimana intensa di allenamenti negli impianti sportivi di Calasetta. Si tratta della schiera dei giovani sciabolatori della prestigiosa “Sala scherma Società del Giardino” di Milano, impegnati in un camp estivo nato dalla collaborazione con l’Amministrazione comunale.

«Gli atleti svolgeranno la preparazione agonistica nel palazzetto di Calasetta – spiega l’assessore dello Sport Cristiano Mercenaro – e per una settimana soggiorneranno in una struttura alberghiera del paese: ne siamo estremamente entusiasti».

Accanto al piacere di aprire le porte della struttura sportiva alle giovani promesse di una società di scherma rinomata (la “Società del Giardino” è nata nel 1783), si pongono considerazioni sulla possibilità di fare di Calasetta meta di preparazioni sportive anche nel futuro: «Favorire l’arrivo in paese di società e squadre per ritiri ed allenamenti può portare benefici molteplici – commenta ancora Cristiano Mercenaro – basti pensare che il gruppo appena arrivato, formato da 30 persone tra allievi e preparatori, alloggerà a sue spese in un hotel locale».

In quest’ottica, si colloca il progetto di ospitalità alle formazioni sportive per consolidare, quindi, la fama di Calasetta come sede di camp e allenamenti agonistici, nonché per favorire un circuito di “turismo sportivo” che coinvolga le attività ricettive non solo nel periodo estivo.

«La destagionalizzazione in chiave sportiva è una prospettiva sulla quale stiamo lavorando – conclude l’assessore dello Sport – per questo stiamo prendendo contatti con società, non solo di scherma, italiane e straniere: vorremmo averle a Calasetta nei vari periodi dell’anno».

Calasetta non è nuova ai rapporti con la scherma: nel maggio del 2016 il palazzetto aveva ospitato la nazionale femminile e maschile, nell’ambito di un raduno in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.