15 May, 2024
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Il Parlamento europeo ha confermato l’accordo provvisorio raggiunto in giugno con i Ministri UE (Consiglio) sul Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (EECC) con 584 voti in favore, 42 voti contrari e 50 astensioni e sull’Organismo dei Regolatori europei delle Comunicazioni Elettroniche (BEREC) con 590 voti in favore, 63 voti contrari e 23 astensioni.

Le nuove norme offriranno ai cittadini la connettività ad alta velocità e renderanno le chiamate sicure e accessibili all’interno dell’UE, garantendo al contempo la necessaria prevedibilità per gli operatori di telecomunicazioni per stimolare gli investimenti nella rete internet ad alta velocità.

La politica del “Roam Like at Home” ha posto fine alle tariffe di roaming nel 2017. La nuova legislazione limiterà il costo delle chiamate intra-UE a 19 centesimi al minuto e a 6 centesimi per gli SMS a partire dal 15 maggio 2019.

La normativa, inoltre, protegge meglio gli utenti di smartphone, compresi gli utenti di servizi basati sul web (Skype, WhatsApp, ecc.) e rafforza i requisiti di sicurezza, inclusa la crittografia. Introduce il diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto e il diritto al rimborso del credito prepagato non utilizzato al momento della risoluzione del contratto, nonché un indennizzo in caso di ritardo o abuso nel passaggio a un altro operatore.

Gli Stati membri, infine, dovranno facilitare l’introduzione del 5G, mettendo a disposizione uno spettro adeguato entro il 2020, al fine di raggiungere l’obiettivo della “Roadmap UE 5G” di avere una rete 5G in almeno una delle principali città di ogni Paese dell’UE entro il 2020.

In caso di grave emergenza o catastrofe, i cittadini colpiti potranno essere avvisati tramite SMS o applicazioni mobili. Gli Stati membri avranno 3 anni e mezzo di tempo per mettere in funzione il sistema dopo l’entrata in vigore della direttiva.

Per raggiungere il livello di investimenti nelle infrastrutture e nelle reti 5G necessario a soddisfare le esigenze di connettività, la nuova legislazione offre una maggiore prevedibilità degli investimenti e promuove la condivisione dei rischi e dei costi tra gli operatori di telecomunicazioni. 

Dopo l’approvazione formale del Consiglio, gli Stati membri avranno due anni di tempo per adottare la legislazione nazionale di attuazione della direttiva. I massimali tariffari entreranno in vigore il 15 maggio 2019.

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Dopo la UILM-UIL, anche la CISL del Sulcis Iglesiente, con il segretario generale Fabio Enne ed il responsabile Industria del Sulcis Iglesiente Massimo Cara, sullo stato del progetto di rilancio dello stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys, di Portovesme, «ancora esiti inconcludenti sulla ripresa produttiva».

«Non intendiamo assolutamente scoraggiare i più convinti assertori della ripresa produttiva dello stabilimento ex ALCOA, ora di proprietà SIDER ALLOYS, ma è nostra responsabilità, soprattutto nei confronti delle maestranze, dirette e indirette, ribadire un concetto espresso più volte con la finalità di rendere più fluido, e perché no, più veritiero, il processo di ripartenza degli impianti – sostengono Fabio Enne e Massimo Cara -. Considerati i tempi morti che stanno costituendo una caratteristica della nuova Azienda SIDER ALLOYS, criteri adottati per la ricollocazione dei lavoratori, il permanere di una estrema insicurezza circa un PIANO INDUSTRIALE e, soprattutto, la realizzazione di un percorso di inizio e di prospettiva sulla produzione di alluminio, vogliamo riprovare a consigliare una strada che, con l’ausilio di una spiccata e realistica volontà Politica e Industriale, può certamente costituire elemento che riaffermi assoluta certezza verso la ripresa produttiva e quindi lavorativa.»

«Siamo convinti che la sola BONTA’ da parte della SIDER rispetto alla reale volontà industriale e produttiva dello stabilimento, potrebbe bastare per annullare tutti gli artifizi che ostacolano la ricollocazione delle maestranze, così da eliminare ogni dubbio legittimo che nel tempo assume un contorno sempre più preoccupante, alimentato dai continui rinvii, da incontri a circuito chiuso che hanno poco riscontro sui risultati – aggiungono Fabio Enne e Massimo Cara –. Chiediamo alla SIDER ALLOYS l’assunzione immediata di tutti i lavoratori interessati, che in un progetto condiviso riteniamo debbano far parte del percorso di ripresa produttiva e nelle more della gradualità necessaria al raggiungimento produttivo, possano essere destinatari di un ammortizzatore sociale finalizzato alla ripresa produttiva, quindi idoneo come Ia cassa integrazione guadagni, che permetterebbe loro di essere annoverati come dipendenti e non come disoccupati, inoltre, consentirebbe a tutti coloro che sono attenti alle sorti economiche del Territorio, di avere sufficienti speranze sulla ripartenza dello stabilimento.»

«Siamo consapevoli che questa soluzione non sia priva di ostacoli di diverso genere, compresi quelli economici che l’Azienda dovrebbe sostenere, tuttavia sarebbe più che opportuno spalmare fra tutti, Azienda in primis, gli oneri del rilancio produttivo, che fino ad oggi sono tutti a carico dei soli lavoratori. In conclusione, la CISL del Sulcis, nel rilevare il non gradimento sulle relazioni industriali messe in atto – concludono Fabio Enne e Massimo Cara -, conferma Ia sua linea su un percorso trasparente, realistico e meritevole di atti concreti da parte della SIDER ALLOYS, respingendo ogni tipo di alchimia viziata e ritardevole al raggiungimento degli obiettivi.»

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha annunciato oggi a Strasburgo che la co-produzione di Islanda/Francia/Ucraina ha vinto il 12° Premio LUX.

Il presidente Antonio Tajani si è congratulato con i tre finalisti e ha dichiarato: «Sono particolarmente orgoglioso di questa nostra competizione cinematografica che dal 2007 è dedicata a film di produzione europea e incentrati su temi fondamentali per la nostra Unione: universalità dei valori europei, integrazione e tolleranza, difesa della diversità culturale. Assegnare il Premio LUX non è mai stato difficile come quest’anno. Le proposte in gara sono risultate davvero straordinarie, sia in termini di originalità che di attualità delle tematiche trattate. I film finalisti affrontano tre tematiche chiave per il futuro dell’Europa: i rischi legati ai nazionalismi estremi, l’urgenza di agire per preservare l’ambiente e la necessità di trovare risposte coerenti e coese alla questione migratoria. Diversi per genere e argomento, questi film hanno però un importante punto in comune: mostrano storie di donne forti e determinate a cambiare le cose. Vorrei ringraziare in nome del Parlamento europeo i registi e gli autori presenti, così come tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei film e al successo di questa edizione del Premio LUX. Mostrandoci nuovi e personali punti di vista su questa nostra Europa – ha concluso Antonio Tajani -, portate un contributo importante al dibattito politico che quotidianamente si svolge in questa istituzione.»

“Woman at war” (Kona fer í stríð) del regista islandese Benedikt Erlingsson è allo stesso tempo un film politico, una saga femminista e una favola, che narra la storia di una donna, insegnante di musica, che vive una doppia vita da appassionata attivista ambientale. La protagonista vede le sue convinzioni politiche messe in discussione quando i suoi progetti di adozione di un bambino diventano realtà. 

Gli altri due film finalisti per il Premio LUX 2018 sono “L’altro lato di ogni cosa” di Mila Turajlic e Styx di Wolfgang Fischer (Germania/Austria) 

Mercoledì 14 novembre alle 15.00, a Strasburgo, si terrà una conferenza stampa con la vicepresidente del Parlamento europeo Evelyne Gebhardt (S&D, DE), la presidente della commissione per la cultura Petra Kammerevert (S&D, DE) e i registi dei tre film.

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E’ stato presentato stamane, a Cagliari, all’assessorato regionale della Cultura, il programma della residenza artistica tecnologica A.R.T.E. – Augmented Reality Theater Experience.

A.R.T.E – Augmented Reality Theater Experience: è la denominazione della residenza artistica tecnologica curata dalla compagnia KyberTeatro, spin off dell’Aquilone di Viviana, diretta da Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, che si sta realizzando in Sardegna attraverso la mobilità degli artisti e delle loro opere provenienti da paesi europei (Francia) ed extraeuropei (Libano). Il progetto, transdisciplinare, partito nel dicembre del 2017, intende favorire la sperimentazione creativa digitale e prevede un mutuo  scambio con gli artisti sardi, collaborazioni stabili e continuative per nuove produzioni di spettacoli che vengono realizzati durante la residenza e che saranno rappresentati, ultimato il progetto, oltre che nell’Isola anche nei paesi degli artisti ospitati e nei principali festival internazionali di ambito creativo digitale. A.R.T.E. si è aggiudicata il secondo posto nella graduatoria ufficiale del bando ScrabbleLAB – Residenze artistico-creative in Sardegna – POR FESR 2014-2020, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna.

La residenza, finalizzata anche alla ricerca di attori, attrici e performer under 35, e non, da inserire nelle produzioni finali del progetto, ha come focus il concetto di ubiquità reale e virtuale: la conquista del diritto all’ubiquità, quasi necessario in questi tempi spesso segnati da confini fisici e umani invalicabili. Come espresso da Paul Valery nel testo “La conquista dell’ubiquità”, le opere d’arte acquisteranno una sorta di ubiquità, “saremo alimentati da immagini visive o auditive che appariranno e spariranno al minimo gesto, quasi a un cenno”. Il concetto aristotelico dell’hic et nunc, et ubique, alla base dell’arte performativa, ha oggi la possibilità di essere ampliato attraverso la realtà aumentata in teatro, nel qui, ora e ovunque.

Tra gli artisti ospitati, i francesi Matthieu Tercieux ed Edouard Souillot della compagnia V.E.I.A. di Lione ed i libanesi Roaa Bzeih e Jad Hakawati della compagnia Minwal Theatre di Sidone, che stanno collaborando con gli artisti sardi under 35 e non, i padroni di casa di KyberTeatro/Aquilone di Viviana e – importante sottolinearlo – con la filiera formativa culturale locale (scuole e università). La compagnia cagliaritana fin dal 2014 ha avviato all’interno del Festival Le Meraviglie del Possibile (che quest’anno giungerà alla quinta edizione) la creazione di una rete internazionale, all’interno della quale ha avuto modo di conoscere, apprezzare e collaborare con gli artisti francesi e libanesi.

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Un progetto europeo per valorizzare la rotta del tonno rosso rafforzando le sinergie tra questa tradizionale industria della pesca e altri settori importanti come il turismo, la gastronomia e gli sport marittimi, con l’obiettivo finale di promuovere, anche dal punto di vista turistico, i territori toccati dalle rotte del “corridore dei mari”. Si chiama Tuna Route il progetto, co-finanziato dal Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi, che coinvolge 10 partner provenienti da 4 paesi (Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda) e riunisce gli enti pubblici di: Algarve in Portogallo, Cadice e isole Baleari in Spagna, Carloforte (Sardegna) e Favignana (Sicilia) in Italia avvalendosi del supporto tecnico di Feedback, agenzia palermitana di comunicazione, Oritek per lo sviluppo di una piattaforma web legata al tonno rosso e My Week Charter, società di charter nautici che promuove un turismo sostenibile e rispettoso degli ecosistemi marini. Il progetto è stato presentato a Palermo, all’assessorato regionale al turismo, alla presenza di tutti i partner del progetto. Coordinatore del progetto è l’Iedt, l’Istituto per l’impiego e lo sviluppo tecnologico e socioeconomico del governo regionale di Cadice, coadiuvato da Dalula Marine, agenzia specializzata in progetti europei che hanno a che fare col turismo marittimo e con la pesca sostenibile.

Tuna Route promuoverà varie iniziative e strumenti per coinvolgere i soggetti che fanno parte della filiera del tonno (compagnie di charter, ecoturismo, pesca sportiva, ristoranti, musei); sono previsti diversi workshop regionali rivolti alle piccole e medie imprese locali, itinerari per charter a vela, un piano di comunicazione integrata e la realizzazione di un portale web, attraverso il quale gli stakeholder del tonno potranno vendere i loro servizi. Tuna Route si concluderà nel dicembre 2019.

«Sin dall’epoca punica e romana – ha detto Federico Cardona, project manager di Dalula – il tonno ha fatto parte della cultura della regione di Cadice e rappresenta una delle principali fonti di occupazione e di reddito per le comunità costiere. Oggi, il nostro mare ospita le ultime quattro trappole da pesca tradizionali in Spagna e ad esse è legata un’industria molto attiva. Sia a Cadice che a Carloforte ogni anno a maggio si svolgono eventi internazionali che mirano alla valorizzazione del tonno rosso, la Ruta del Atún e il Girotonno attirando turismo di qualità e innovazione in periodi in cui l’affluenza turistica è solitamente più bassa. Con il progetto Tuna Route ci aspettiamo anche di promuovere un turismo nautico sostenibile in queste regioni in cui il tonno rosso è (come Carloforte e Cadice) o era (come Favignana), molto rilevante dal punto di vista socioeconomico.»

L’incontro di Palermo segue il primo meeting tra i partner che si è svolto a Palma di Maiorca. Nei prossimi mesi saranno organizzati dei workshop per coinvolgere nuovi stakeholders interessati al progetto.

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Nuovo duro attacco del segretario cittadino del Partito democratico di Carbonia Fabio Desogus alla Giunta Massidda, dopo il rinvio delle elezioni dei comitati di quartiere.

«Ancora una volta dobbiamo intervenire per denunciare l’ennesimo fallimento della Giunta comunale di Carbonia a 5 Stelle e l’ennesimo fallimento della sindaco Paola Massidda – attacca Fabio Desogus -. Anche quando le idee sono buone, non riescono proprio a realizzarle. Le tanto sbandierate (ma pochissimo pubblicizzate) elezioni dei Comitati di Quartiere non si faranno. L’Amministrazione, infatti, non ha trovato abbastanza VOLONTARI per svolgere i ruoli di scrutinatore e segretario degli otto seggi in cui è suddivisa la città. Ora i più di 70 aspiranti candidati che giustamente si sono proposti come rappresentanti per i propri quartieri, cosa dovranno fare? E’ possibile che questa Amministrazione non sia in grado di gestire niente, neanche delle semplicissime elezioni? E’ possibile che tutto sia demandato alla gratuita buona volontà dei cittadini? E’ possibile che non sia stato previsto un fondo per dare anche un minimo rimborso alle 24 persone che dovrebbero svolgere il ruolo di scrutinatori e segretari?»

«L’incapacità è ormai manifesta, ma questa situazione è anche la dimostrazione di come l’Amministrazione a 5 stelle non abbia più il contatto con la città e non riesca a mobilitare neanche 24 persone per realizzare delle semplicissime elezioni di quartiere – aggiunge Fabio Desogus -. Che fine hanno fatto i militanti che dovevano cambiare il volto alla città? Che fine hanno fatto gli eserciti di fotografi e commentatori seriali che in campagna elettorale si animavano intorno ai 5 stelle di Carbonia? E’ possibile che il partito politico (perché di questo si tratta) che (mal) amministra da due anni e mezzo la città e che ha avuto il maggior numero di consensi alle elezioni politiche dello scorso anno, non riesca a coinvolgere 24 persone in un loro progetto? Soprattutto se un’Amministrazione crede in un progetto, investe dei soldi e lo finanzia. Con i 5 stelle di Carbonia – sottolinea ancora Fabio Desogus – il discorso è sempre lo stesso: il cittadino deve lavorare gratis e Sindaco e Assessori mettono la faccia per i selfie quando le cose vanno bene. Se invece qualcosa va male, è sempre colpa di qualcun altro, stavolta dei cittadini che non sono accorsi in massa a proporsi come scrutinatori o segretari (a gratis). Si modifichi al più presto il regolamento, si inserisca la possibilità di retribuire segretari e scrutinatori (anche con 50 euro, moltiplicato per 24 persone viene fuori la ridicola cifra di 1.200 euro), si mettano i soldi a bilancio e si peschino scrutinatori e segretari dall’Albo Scrutatori (che già esiste in Comune) – conclude il segretario cittadino del Partito democratico -. Non ci vuole molto. Fatelo.»

 

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Dopo la proposta di legge per il riconoscimento del principio di Insularità in Costituzione presentata lo scorso 5 ottobre in Senato, con il deposito delle firme certificate raccolte nei sei mesi previsti dalla legge, il testo riportante la modifica della Costituzione è stato assegnato alla Prima Commissione permanente (Affari costituzionali) in sede referente il 6 novembre 2018.

«Un primo traguardo che ci fa ben sperare – dice il presidente del Comitato promotore Roberto Frongia – conferma come l’iniziativa abbia riscosso notevole successo sopratutto per il suo carattere totalmente trasversale.»

Dello stesso avviso Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico, che sottolinea come un ulteriore passo nel difficile cammino di pedagogia sociale, da tempo avviato, sia stato raggiunto. Soddisfazione anche da parte della nuova classe dirigente, come rappresentato dell’ing. Matteo Rocca, coordinatore dei Giovani del Comitato promotore, il quale sottolinea quanto siano stati importanti i giovani nella riuscita dell’iniziativa, un terzo delle firme raccolte infatti sono di persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Ora la parola passa alla Commissione Affari costituzionali del Senato, con la speranza che si arrivi in tempi rapidi alla discussione della proposta di modifica dell’art. 119 della Costituzione affinché venga finalmente «riconosciuto il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità, disponendo le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili». 

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La Giunta guidata dal sindaco Antonio Vigo ha approvato il progetto waterfront che cambierà volto al porticciolo di Calasetta.

Nell’ambito delle opere pubbliche, è tra gli interventi più imponenti promossi dall’amministrazione guidata da Antonio Vigo. E grazie all’approvazione in Giunta comunale, risalente a giovedì scorso, il progetto di potenziamento del porticciolo turistico calasettano compie un significativo balzo in avanti, preparandosi a cambiare in maniera netta e definitiva la fisionomia del lungomare.

«È la vera e propria opera omnia di questo esecutivo – spiega il sindaco Antonio Vigo – capace di mutare sostanzialmente l’aspetto del porticciolo e di profilarsi come biglietto da visita del paese, alla luce della sua vocazione marittima e turistica.»

Il progetto, denominato “Lavori di completamento dei banchinamenti di riva, escavi, piazzali, arredi e servizi turistici”, interverrà su molteplici versanti dell’attuale approdo su cui attualmente pesano criticità di varia natura: oggi la viabilità è compromessa da asfalti fortemente degradati e la fruibilità è condizionata dall’assenza di aree destinate al transito di pedoni e da spazi verdi ridotti a sporadici punti.

Con il nuovo disegno, finanziato da un milione di euro erogati nel 2012 dalla Regione Sardegna nell’ambito di un piano di potenziamento della portualità dell’Isola, si procederà dunque alla risoluzione di tutti gli aspetti problematici: «Anzitutto una nuova viabilità con un piano di parcheggi razionalizzato – specifica il primo cittadino – poi la realizzazione di un’ampia passeggiata sul mare, la creazione di oltre 6000 metri quadrati di aree verdi ed il completamento di servizi nei punti di attracco».

Dal punto in cui sorge l’edificio “Ex Sicapi” (dove sorgerà una nuova rotatoria) alla “Punta Paese” – estremità portuali dell’approdo – il nuovo waterfront manterrà, dunque, il tipico andamento semicircolare e, a lavori finiti, avrà una strada a due corsie lunga circa 500 metri (che collega le estremità suddette) e larga 7,50 metri (con corsie da 3 metri ciascuna e gli spazi restanti per l’accesso ai parcheggi); l’intervento richiederà la pavimentazione di 6.400 metri quadrati di strade, oggi caratterizzate da avvallamenti e squarci di dimensioni notevoli, nonché dalla presenza di “New Jersey” in cemento come indicatori veicolari di traffico. Sul versante parcheggi, il progetto prevede 100 stalli, numero inferiore a quello attuale, allo scopo di favorire lo standard ambientale.

Tra gli aspetti più innovativi, concepiti a misura di cittadino, la creazione di una fascia ciclopedonale: realizzata sulla banchina che costeggia il mare, risulterà riservata al transito di pedoni e ciclisti, in un’area rigorosamente separata dal traffico veicolare.

«Altro punto forte del progetto, la creazione di vaste aree verdi nell’ottica del potenziamento degli arredi urbani», aggiunge Antonio Vigo. Il piano approvato include la realizzazione di numerose aree verdi (oltre 6.000 metri quadrati), all’interno delle quali saranno collocate tre piazzole destinate all’installazione di strutture di servizio (come attività commerciali, di somministrazione di cibi e bevande).

Contestualmente ai lavori del waterfront, il Comune attiverà le opere per la realizzazione di un impianto di sollevamento fognario volto a evitare i disservizi causati d’abitudine dal flusso delle acque: «I fondi ci sono: si tratta di 250mila euro di un vecchio fondo del ministero delle Infrastrutture», precisa ancora Antonio Vigo.

Incassata l’approvazione della Giunta, presto si partirà con la procedura per l’assegnazione dei lavori: stando alle previsioni degli esperti che hanno stilato il progetto definitivo (i professionisti dello studio Ritossa), i lavori richiederanno circa 240 giorni.

«Questo è un progetto al quale teniamo fortemente da sempre – conclude Antonio Vigo – i tempi di elaborazione sono stati lunghi e le procedure hanno talvolta subito dei rallentamenti: nel 2016, per esempio, un nuovo codice degli appalti ha compromesso i ritmi di sviluppo del piano programmatico; adesso, tuttavia, si può andare avanti speditamente.»

 

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Alle 18.00 la Dinamo scenderà in campo in Ungheria, contro lo Szolnoki Olaj, per la 5ª giornata del girone eliminatorio di Fiba Europe Cup.

La squadra di Vincenzo Esposito è arrivata ieri a Szolnoki dove con la squadra di casa si giocherà la vetta della classifica del gruppo H, che comanda a punteggio pieno, con un punto di vantaggio. La differenza tra le due squadre, finora, l’ha fatta il risultato della gara d’andata, disputata al PalaSerradimigni, vinta con ampio margine della Dinamo per 98 a 94. Per gli uomini di coach Esposito l’obiettivo è blindare la prima posizione e chiudere la stagione regolare imbattuti.

La Dinamo, nonostante la qualificazione già acquisita, vuole vincere, per continuare la striscia positiva in campo europeo e per riscattare subito il ko subito domenica scorsa a Cremona, a quattro giorni dal prossimo match casalingo con l’Oriora Pistoia.

Jack Cooley.

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Il presidente del Parlamento europeo ha inaugurato oggi un nuovo sito web che mostra in modo innovativo l’impatto positivo dell’UE sui suoi cittadini.

L’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, pubblicato il mese scorso, ha rilevato che il 68% degli intervistati concorda sul fatto che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’UE. Tuttavia, finora sono stati pochissimi i tentativi di elencare i vantaggi concreti dell’adesione all’UE per la gente comune. In vista delle elezioni europee del prossimo maggio, si spera che questo sito web riesca ad illustrare in che misura l’UE ha un impatto sulla nostra vita quotidiana.

l sito web interattivo e multilingue “Cosa fa l’Europa per me”, realizzato dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo, contiene centinaia di articoli di una pagina e di facile lettura che forniscono esempi dell’impatto positivo che l’UE ha sulla vita dei cittadini. Gli utenti possono facilmente trovare informazioni specifiche su ciò che l’Europa fa per la loro regione, la loro professione o il loro passatempo preferito.

Inaugurando il sito oggi a Strasburgo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato: «Gli europei si chiedono cosa abbia fatto l’UE per loro: questo nuovo sito del Parlamento europeo fornisce risposte chiare e comprensibili. Sarà uno strumento prezioso per avvicinare l’Europa ai cittadini».

Il sito mette a disposizione circa 1.800 articoli di una pagina per una lettura semplice, la condivisione o il riutilizzo come pagine web, o come file PDF. Gli articoli sono suddivisi in due sezioni principali. La prima, “Nella mia regione”, consente agli utenti e alle loro famiglie di selezionare il luogo in cui vivono o lavorano. Come è presente l’Europa nelle nostre città e regioni? Tale sezione comprende oltre 1.400 località in ogni parte dell’Unione europea.

Tra gli esempi troviamo il progetto Giovanisì, realizzato in Toscana con l’aiuto dell’UE, che ha sostenuto oltre 230.000 giovani a diventare autonomi, promuovendo opportunità legate allo studio e alla formazione, il sostegno al loro inserimento nel mondo del lavoro e l’aiuto all’avvio di startup.

Si parla anche delle iniziative dell’UE in favore delle piccole e medie imprese: nelle Marche, ad esempio, il prestito d’onore, ha contribuito a creare 1.355 nuove imprese e 3.300 nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni, anche grazie a fondi europei per un importo di quasi 8 milioni di euro.

In Puglia, il mercato interno dell’UE, con circa 500 milioni di consumatori, offre alle produzioni regionali la possibilità di ampliare il mercato. L’UE rappresenta il mercato di sbocco per oltre il 60% dei prodotti manifatturieri e per ben il 70% dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca pugliesi.

La seconda sezione del sito, “Nella mia vita”, permette a ogni utente di scegliere tra 400 articoli che toccano gli aspetti importanti per i cittadini europei. Ad esempio, in che modo l’UE ha un impatto su famiglie, assistenza sanitaria, hobby, viaggi, sicurezza, scelte dei consumatori e diritti sociali? In che modo l’UE sostiene le persone nella loro vita professionale in decine di lavori, dagli apicoltori, agli autisti di autobus e ai produttori di birra? Che cosa fa l’UE per coloro che amano hobby come lo sport, la musica o la tv? Per questa sezione è disponibile anche una serie di podcast in un numero crescente di lingue.

Gli articoli forniscono un’istantanea dell’operato dell’UE per i suoi cittadini – basata su esempi interessanti, con link a informazioni ulteriori – piuttosto che cercare di elencare tutto ciò che l’UE ha fatto negli anni.

Tali articoli saranno integrati, in una terza sezione del sito, nello specifico da documenti informativi più esaustivi sulle politiche dell’UE. Questa sezione illustrerà alcuni dei risultati dell’attuale legislatura e le prospettive per il futuro, con particolare attenzione alle preoccupazioni e alle aspettative dell’opinione pubblica e dei cittadini in merito all’azione dell’UE.