25 December, 2025
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Nonostante gli impegni assunti dall’ATS Sardegna, la situazione dei tempi di attesa per la Specialistica Ambulatoriale alla ASSL di Carbonia resta critica e, in qualche caso, non solo i tempi non si accorciano, ma si allungano sensibilmente.

E’ quanto emerge dal caso segnalatoci stamane da un cittadino, Onofrio Lampis, che il 26 aprile scorso ha prenotato un elettrocardiogramma ed una visita cardiologica per la moglie, Sandra Melargo, al Poliambulatorio di San Ponziano, in piazza San Ponziano, a Carbonia, ricevendo un’impegnativa a presentarsi per le visite e gli esami alle ore 10.00 di lunedì 10 giugno 2019!!! 410 giorni dopo!!!

L’attesa è molto più lunga di quella, già di per sé lunghissima, riportata nell’ultima rilevazione dei tempi di attesa mesi per Sede Strutture Pubbliche e Private Autorizzate, effettuata il 5 febbraio 2018, che per una visita cardiologica al poliambulatorio San Ponziano, a Carbonia, riportava una media di 303 giorni. Da 303 a 410 giorni, l’incremento è di oltre un terzo!!!

La situazione riportata nella rilevazione effettuata dalla ASSL di Carbonia nel presidio ospedaliero Sirai (337 giorni di attesa) e negli altri poliambulatori della ASSL di Carbonia, non era certamente migliore, tranne che al poliambulatorio di Iglesias (239 giorni): poliambulatorio di Giba 343 giorni, poliambulatorio di Sant’Antioco addirittura 513 giorni. Unica eccezione lo studio cardiologico Sassu, dove i giorni medi di attesa stimati sono 81.

La situazione non è rosea neanche per molte delle altre visite specialistiche ambulatoriali (vedi elenco della ASSL di Carbonia con la rilevazione del 5/02/2018 pubblicato nel sito internet aziendale Specialistica Ambulatoriale – Tempi di attesa ATS Sardegna – ASSL Carbonia).

Stamane abbiamo intervistato Onofrio Lampis.

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La pioggia, questa mattina, non ha fermato il sit-in promosso dal circolo cittadino dei Riformatori sardi, d’intesa col coordinamento territoriale, davanti alla sede INPS, in via Trieste a Carbonia, per richiamare l’attenzione sul rischio di smantellamento della sede, dopo che non sono stati sostituiti i lavoratori cessati o spostati e dopo che non si effettua più da tempo il servizio per le imprese e i giorni di apertura sono stati ridotti da cinque a tre la settimana. Al sit-in, oltre ai dirigenti dei Riformatori sardi Peppino La Rosa e Roberto Gibillini, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda, il capogruppo del Patto Civico in Consiglio comunale Daniela Garau, i presidenti del Movimento Partite Iva e del Comitato Artigiani e Commercianti Elio Cancedda ed Ivan Garau.

Durante il sit-in, abbiamo intervistato Roberto Gibillini, coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi; il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Sasso Deidda e Peppino La Rosa, dirigente regionale dei Riformatori sardi.

 

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Crescono i disagi in tutto il Sulcis Iglesiente e i carabinieri sono impegnati nei luoghi dove sono presenti le maggiori criticità. I carabinieri della Stazione di Fluminimaggiore sono impegnati nelle operazioni di chiusura dei collegamenti interrotti da allagamento sulla strada statale 126, all’altezza di Sant’Angelo. Il collegamento è stato riaperto poco fa.

I carabinieri della Compagnia di Villacidro sono impegnati ad Arbus, in località Piscinas, dove 3 camper sono isolati tra i due corsi d’acqua (fiume rosso ed un altro torrente) notevolmente ingrossati dalle piogge.

Nel Basso Sulcis, la strada provinciale n° 78, nel tratto che attraversa il centro abitato di Perdaxius, è stata chiusa precauzionalmente con ordinanza del sindaco, Gianfranco Trullu, per il rischio di esondazione del rio Monte Sorcu.

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Nel corso della notte, intorno alle 4.00, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia CC di Cagliari sono intervenuti nei pressi di viale Sant’Avendrace dove un pregiudicato cagliaritano, dietro l’uscio di casa, armato di coltello, minacciava di farsi esplodere mediante due bombole di gas poste appena dietro la porta, il motivo era la sua incessante richiesta di voler parlare in quel preciso momento con il sindaco di Cagliari, senza però precisare ulteriormente le motivazioni della richiesta. I militari sono riusciti a gestire la situazione e, approfittando di un momento di sua distrazione, hanno spinto il portoncino d’ingresso bloccando l’uomo, disarmandolo e mettendo in sicurezza le bombole di gas che sono state poco dopo recuperate dai vigili del fuoco, chiamati in ausilio.

Inoltre, un’ambulanza del 118, ha trasportato l’uomo presso l’ospedale Santissima Trinità, dove è stato condotto nel reparto di psichiatria.

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“Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, inizialmente in programma venerdì 4 maggio alle 19.00 presso la sede dell’Associazione Terza Età in via XX Settembre a Sant’Antioco, è stato rinviato di una settimana. La rappresentazione teatrale andrà dunque in scena venerdì 11 maggio, alle 19.00, sempre nella sede della Terza Età (ex Mercato Civico). La decisione è stata assunta alla luce delle insistenti piogge che hanno creato infiltrazioni d’acqua, e del protrarsi del maltempo.

Promosso dal comune di Sant’Antioco, lo spettacolo è a cura dell’associazione culturale teatrale di Iglesias “Quinte Emotive”. Regia di Paolo Angioni. L’ingresso è gratuito.

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, viste le condizioni meteorologiche avverse e le previsioni per i prossimi giorni, ha deciso di rinviare la manifestazione Monumenti Aperti, inizialmente in programma il 5 e il 6 maggio 2018. L’evento è rimandato di una settimana: gli stessi siti storici ed archeologici e le medesime attività, infatti, saranno disponibili ai visitatori il 12 ed il 13 maggio prossimi. Restano invariati anche gli orari: dalle 16.00 alle 20.00 di sabato 12 maggio; dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 di domenica 13 maggio. Anche l’iniziativa “InvadiAmo Sant’Antioco” avrà luogo domenica 13 maggio, a partire dalle 9.00. 

«Il comune di Sant’Antioco – spiega l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – ha assunto questa decisione, dopo aver consultato gli organizzatori e tutti i volontari che aderiscono all’iniziativa.»

Il fine settimana all’insegna della cultura sarà aperto la mattina di sabato 12 maggio al MAB, Museo archeologico Ferruccio Barreca, dagli studenti della 5A di via Bologna che, dalle 10.00, ci accompagneranno con lo storytelling in un coinvolgente viaggio nell’antica Isola di Sant’Antioco.

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Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione tesa a garantire la sicurezza dei giornalisti, il pluralismo e la libertà dei media.

La risoluzione non legislativa presentata da Barbara Spinelli (GUE/NGL, IT) è stata approvata con 488 voti in favore, 43 contrari e 114 astensioni.

I deputati chiedono alla Commissione europea uno stanziamento adeguato e permanente all’interno del bilancio UE per sostenere il Centro per il pluralismo e la libertà dei media e per creare un meccanismo di supervisione indipendente che valuti i rischi per il pluralismo e la libertà dei media in Europa.

Invitano i Paesi UE a rafforzare il sostegno finanziario ai fornitori di servizio pubblico e ai giornalisti investigativi, astenendosi dal prendere parte alle decisioni editoriali. Tutti i finanziamenti pubblici erogati ai proprietari dei media dovrebbero essere regolarmente monitorati, aggiunge il testo. I deputati ribadiscono la loro richiesta di un trattamento IVA neutrale per tutti i media (ad esempio non discriminando tra testate cartacee e quelle online), come raccomandato già nella risoluzione del 2011.

Per proteggere i giornalisti dalla violenza, dovrebbe essere istituito un organismo di regolamentazione indipendente e imparziale che cooperi con le organizzazioni dei giornalisti e incaricato di monitorare e riferire in merito alle minacce subite. I giornalisti la cui libertà è messa a rischio hanno bisogno di procedure giuridiche efficaci per evitare l’auto censura. 

I deputati sono preoccupati per l’aumento del cyberbullismo, del ‘revenge porn’ e degli abusi sessuali sui minori e ribadiscono che i media devono rispettare in pieno gli interessi e i diritti dei minori. Chiedono una legislazione che comprenda norme sull’individuazione, segnalazione e rimozione dai social media dei contenuti dannosi per la dignità umana.

Il testo osserva che l’uso del termine ‘fake news’ non dovrebbe «mai mirare a minare la fiducia dei cittadini nei media e a screditare e criminalizzare le voci critiche».

 Per promuovere e proteggere le informazioni obiettive, i deputati incoraggiano le società di social media e le piattaforme online a sviluppare strumenti che consentano agli utenti di segnalare potenziali notizie false, facilitare le rettifiche e consentire revisioni da parte di organizzazioni certificate, indipendenti e imparziali di controllo dei fatti.

I deputati, infine, chiedono alla Commissione europea di proporre una direttiva anti-SLAPP (azioni legali tese a bloccare la partecipazione pubblica) che protegga i media indipendenti da azioni legali volte semplicemente a farli tacere o a intimidirli.

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Sabato 5 maggio, dalle 18,30, nel museo Magmma di Villacidro, si svolgerà la finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare Dino Marchionni, incisore sopraffino ed insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro. dove rimase fino alla fine della sua vita.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso ed il sostegno della Fondazione di Sardegna, vuole così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

Dei 900 lavori arrivati in questi mesi da tutto il mondo, sabato saranno esposti i 50 finalisti: 20 per la sezione grafica, 20 per la pittura e 10 per il Premio Rossopassione, concorso multidisciplinare (pittura, grafica, fotografia, scultura) concomitante al Marchionni.

La giuria composta da sei esperti (Umberto Palestini, direttore Accademia belle arti di Urbino, Alessandra Redaelli, giornaliasta e curatrice d’arte, Adriano Corsi, direttore Archivio Lazzaro di Milano, Vittorio Spampinato, direttore museo Museale Cà La Ghironda di Bologna, Giorgio Sorrentino, galleria Artesanterasmo Milano, Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati) nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, la Grafica e la Pittura, a cui andrà un premio a scelta tra 2.500 euro o 1.500 euro più la possibilità   di esporre la propria opera nell’Archivio Lazzaro di Milano e di avere con la prestigiosa istituzione artistica una collaorazione.

I primi dieci classificati di ogni sezione potranno inoltre esporre il proprio lavoro in una mostra itinerante che da settembre toccherà il Museo Ca’ la Ghironda di Bologna, il Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino e l’hotel Le Palme di Porto Cervo.

Al vincitore del Premio Rossopassione sarà invece offerta la possibilità di vedere una sua mostra personale esposta nell’hotel Le Palme di Porto Cervo.

Sino al 31 luglio le 50 opere finaliste dei due premi resteranno al museo Magmma dove sarà possibile visitarle dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00.

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Il prossimo 17 maggio si terrà a Cagliari, a partire dalle ore 9.00, nei locali dell’ex Manifattura Tabacchi in viale Regina Margherita n. 33, l’evento regionale dal titolo “Gestione e tutela delle coste.

L’iniziativa è organizzata dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna nell’ambito del progetto MAREGOT “MAnagement dei Rischi derivanti dall’Erosione costiera e azioni di GOvernance Transfrontaliera”, Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, con l’obiettivo di promuovere l’approfondimento e la discussione sui temi della prevenzione e gestione del rischio di erosione costiera.

L’evento prevede la partecipazione di rappresentanti di istituzioni ed enti locali, mondo imprenditoriale, ricercatori ed associazioni ambientaliste con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la cooperazione tra i diversi portatori di interesse.

Nei prossimi giorni sarà diffuso il programma dei lavori, attualmente in fase di definizione.

 

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Cancellare la Asl unica in Sardegna e istituire tre aziende sanitarie (Nord, Centro e Sud): così Fratelli d’Italia e Forza Italia rilanciano la proposta di legge presentata nel novembre del 2017 (proposta di legge n. 463, Truzzu e più), mentre sul piano prettamente politico lanciano la sfida ai consiglieri del centrosinistra che, nelle ultime settimane, hanno marcato la distanza dall’istituzione dell’Ats e dalla gestione del manager Fulvio Moirano.

«Notiamo una certa effervescenza tra le fila della maggioranza – ha affermato Paolo Truzzu (FdI) – e sul tema vogliamo capire se le prese di distanza, di singoli consiglieri e di gruppi del centrosinistra, dalla Asl unica sono solo una  tattica pre-elettorale o se davvero si sono ricreduti su quella che da sempre le opposizioni hanno definito una soluzione inadeguata per risolvere i problemi della sanità in Sardegna.»

A giudizio dei quattro consiglieri FdI (Paolo Truzzu, Marcello Orrù, Gennaro Fuoco, Gianni Lampis) e dei tre consiglieri di Fi (Alessandra Zedda, Stefano Tunis, Edoardo Tocco), presenti all’incontro con gli organi di informazione, l’azienda per la tutela della salute ha fallito nella sua missione perché i costi non sono stati ridotti, le liste d’attesa non si sono accorciate e nel complesso, sono peggiorati i servizi per i cittadini.

«Le criticità denunciate dai gruppi della minoranza consiliare al momento dell’approvazione della legge istitutiva dell’azienda unica – ha incalzato la capogruppo Fi, Alessandra Zedda – trovano oggi riscontro nel disagio denunciato dagli operatori della sanità e dai cittadini sardi ed anche per queste ragioni  domandiamo alle forze politiche della maggioranza, ed in particolare al partito dei sardi che oggi contesta apertamente l’Ats e la sua gestione, dove erano quando in Consiglio si è votato per l’Ats.»

«L’assessore Luigi Arru ed il manager Fulvio Moirano, visti i risultati ottenuti, dovrebbero fare entrambi un passo indietro – ha dichiarato Edoardo Tocco (FI) – e la cancellazione dell’azienda unica porterebbe risparmi e più efficienza nella sanità sarda.»

«L’Ats – ha aggiunto Gennaro Fuoco (FdI) – è servita solo a ridistribuire potere non a riorganizzare i servizi della salute.»

Stefano Tunis (Fi) ha rimarcato l’assenza di “basi scientifiche” a supporto della scelta per l’azienda unica in Sardegna ed ha affermato che con l’Ats «si è sostituito il ruolo politico svolto dall’assessorato della Sanità con una struttura amministrativa che fa sì che la sanità resti lontana dai territori e dai bisogni di salute ma vicina agli interessi del potere».

«L’assessore Luigi Arru conta meno di Fulvio Moirano – ha insistito Gianni Lampis (FdI) – ed il centrosinistra deve fare i conti con due riforme fallite, enti locali e sanità, ed una riforma destinata a fallire: l’urbanistica.»

«Serve un cambio di passo – ha concluso Marcello Orrù (FdI) – e, dopo i tagli ragionieristici del centrosinistra, è necessario restituire servizi ai cittadini sardi e voce ai territori, anche nella sanità.»