23 December, 2025
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«Alla luce delle novità previste dal nuovo contratto abbiamo richiesto ai nostri direttori di presidio una revisione dei fabbisogni, finalizzata a un più equilibrato passaggio che riduca al minimo eventuali ricadute negative sul personale Secur attualmente utilizzato presso l’ospedale. E appena le certificazioni amministrative lo permetteranno, i nostri uffici sono pronti a erogare le competenze residue del 2017.»

Lo ha ribadito il direttore amministrativo dell’Aou di Sassari, Lorenzo Pescini, che nel fine mattinata di oggi, nella sede di viale San Pietro ha ricevuto i rappresentanti sindacali, Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno richiesto un incontro sulla questione Secur.

«Siamo pronti a garantire il pregresso ancora dovuto per le prestazioni di portierato se ci sono le condizioni per farlo, dando anche un’accelerazione ai percorsi di liquidazione», ha detto ancora il direttore amministrativo dell’Aou di Sassari.

Nei giorni scorsi il direttore amministrativo, sempre sulla questione Secur, aveva ricevuto una rappresentanza dei sindacati e dei lavoratori, assicurando loro l’attenzione dell’Azienda ospedaliero universitaria sulla vicenda ed informandoli delle azioni che la stessa avrebbe intrapreso.

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Dopo il cedimento di una parte del controsoffitto verificatosi nei locali del laboratorio analisi del presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias, la direzione della ASSL di Carbonia ha diffuso una nota con la quale comunica che sono in corso gli accertamenti tecnici al fine di definirne le cause e i tempi per il ripristino dei locali. In via temporanea ed eccezionale, sino al completamento dei lavori, al fine di garantire la continuità delle prestazioni, le attività ed il personale del laboratorio di Iglesias, sono trasferiti presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia.

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«Il reparto di terapia del dolore che si ritaglia nell’ospedale Brotzu potrebbe chiudere. Secondo quanto previsto dal piano di riorganizzazione dell’azienda il dipartimento sarebbe a rischio, con il possibile trasferimento ormai ad un passo. Si pensa ad un accorpamento con la struttura dell’Oncologico.»

Lo scrive, in una nota, il vicepresidente della commissione Salute Edoardo Tocco (FI), che si dichiara preoccupato per i possibili riflessi negativi sui pazienti.

«La cancellazione della divisione – spiega Edoardo Tocco – andrebbe ad allungare le liste d’attesa per le patologie, con il possibile incremento della mobilità sanitaria. Sarebbe un colpo devastante per il Brotzu. Si tenga conto che l’unità operativa è dotata di servizi all’avanguardia con un percorso assistenziale legato al dolore, procedure medico chirurgiche moderne e terapie per il dolore non oncologico. E’ quindi opportuno evitare la soppressione del reparto nell’ospedale di via Peretti – conclude Edoardo Tocco, che porterà il caso in commissione –, con la salvaguardia dei servizi essenziali all’interno del dipartimento.»

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Giovedì 12 aprile, a partire dalle 20.30 all’Auditorium Comunale nuovo e conclusivo appuntamento con “Musica tra Le Righe”, rassegna di musica da camera e incontri con il pubblico, organizzata dall’associazione culturale Ponticello con il patrocinio della “Fondazione di Sardegna” e della “Fondazione Giuseppe Siotto”.

Protagonisti della serata finale due affermati artisti: Gianmaria Melis (violino) e Giulio Biddau (pianoforte); il duo eseguirà musiche di  Debussy, Franck e Brahms.

Gianmaria Melis, primo Violino di Spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari dal 2009, comincia lo studio del violino sotto la guida di Paolo Marascia, proseguendo poi con George Mönche, Igor Volochine, Felice Cusano e Sergey Krylov.

Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, premiato alla rassegna nazionale violinisti del “Premio Città di Vittorio Veneto”, perfeziona i suoi studi seguendo diverse masterclass con Nicolas Chumachenco e Thomas Brandis ed entra presto a far parte dei corsi per professori d’orchestra dell’Orchestra Giovanile Italiana, della quale sarà Primo Violino di Spalla per due anni; prosegue la sua carriera vincendo numerosi concorsi internazionali, come primo idoneo per violino di fila, tra cui quelli presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Negli anni successivi viene regolarmente invitato a collaborare con varie orchestre come la Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica Toscanini di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova (primo violino dei secondi, concertino dei primi violini), Galilei di Firenze (Primo Violino di Spalla, per i corsi di direzione d’orchestra di Carlo Maria Giulini), Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Siciliana (Primo Violino dei secondi), Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari (Primo Violino solista), Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Primo Violino di Spalla); con alcune di queste ha partecipato a varie tournée suonando nelle più importanti sale in Europa e negli Stati Uniti. 

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato al Conservatorio cittadino. Ha proseguito i suoi studi a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. Si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e a Parigi con Dominique Merlet.

 Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia. È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan.

All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con famosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu. Le sue esecuzioni di brani contemporane sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.

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«L’insularità è un limite ma può essere anche un vantaggio: la Sardegna può diventare la prima regione italiana carbon free. Al momento il 70 per cento dell’energia per l’Isola è prodotta da combustibili fossili, nella transizione sarà utile il metano, ma in 20-30 anni possiamo arrivare ad avere tutta l’energia da rinnovabili.»

Raffaele Paci, assessore regionale della Programmazione, ha inquadrato in questo obiettivo di medio-lungo termine, la volontà della Regione di finanziare progetti come il “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita” (Ceep), al centro del seminario organizzato dalla Sotacarbo.

L’incontro, che ha visto la partecipazione della popolazione locale e di alcune scuole del Sulcis, ha fatto il punto sui risultati raggiunti da Sotacarbo e sulle prospettive del progetto “Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita” (Ceep), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna con fondi Por-Fesr 2007-2013 per un totale di € 8.356.000.

Il presidente Sotacarbo Alessandro Lanza ha evidenziato come questo progetto sia un modello positivo per tutti gli attori coinvolti: «Il Ceep è nato con una differente giunta regionale, una diversa amministrazione comunale e con un diverso consiglio di amministrazione della nostra azienda. Che si sia riusciti a dare continuità e raggiungere i risultati attesi deve essere motivo di orgoglio e anche uno sprone a continuare».

Scopo originario del progetto, avviato il 1 gennaio 2014 e concluso lo scorso dicembre, era lo sviluppo di una infrastruttura di ricerca di eccellenza – intesa come insieme di apparecchiature d’avanguardia, personale qualificato e rete di collaborazioni – in grado di realizzare studi su tecnologie di conversione dell’energia a basse emissioni di anidride carbonica: gassificazione delle biomasse, separazione, riutilizzo e confinamento della CO2.

Il principale risultato del progetto Ceep sta nella realizzazione di alcune apparecchiature sperimentali avanzate per attività di ricerca sulle tecnologie di conversione dell’energia a basse emissioni di CO2. Tra queste:

  • impianto pilota fi gassificazione in letto fluido da 100 kW elettrici;
  • impianto di separazione della CO2 con sistemi a membrana;
  • impianto pilota per la produzione di combustibili liquidi da carbone, biomasse e soprattutto CO2;
  • laboratorio di elettrochimica;
  • laboratorio di analisi delle rocce.

Grazie al progetto Ceep, Sotacarbo ha potuto entrare a far parte del consorzio europeo Eccsel-Eric (the European Carbon Dioxide Capture and Storage Laboratory Infrastructure – European Research Infrastructure Consortium), rete europea di laboratori di eccellenza sulle tecnologie di separazione, utilizzo e confinamento della CO2 (Ccus, Carbon capture, utilization and storage). Alcune delle apparecchiature sperimentali realizzate nell’ambito del progetto Ceep sono state inserite tra le infrastrutture del consorzio.

Sempre grazie al Ceep, è stato rafforzato il ruolo di riferimento di Sotacarbo nel settore delle tecnologie Ccus, con la nomina (da parte di Miur e Mise) di due ricercatori come referenti italiani del Working Group sulle tecnologie Ccus del Set Plan, organo consultivo dell’Unione Europea sulle tecnologie per l’energia. Inoltre Sotacarbo è potuta entrare a far parte del consorzio europeo no-profit CO2 Value Europe, che si propone di promuovere lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie di riutilizzo della CO2 come soluzione al contenimento dei mutamenti climatici. 

L’infrastruttura di ricerca ha inoltre consentito lo sviluppo di catalizzatori avanzati per la sintesi del metanolo da anidride carbonica e idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, con prestazioni nettamente superiori a quelle riscontrate dai catalizzatori convenzionali.

Nel corso del progetto sono stati prodotti 18 rapporti tecnici finali sui risultati del progetto e 57 pubblicazioni scientifiche (di cui 12 su riviste scientifiche internazionali). Sono state inoltre organizzate quattro edizioni della Sulcis CCUS Summer School, scuola internazionale sulle tecnologie di separazione, utilizzo e confinamento della CO2, che negli anni ha visto una sempre maggiore partecipazione di docenti e studenti internazionali.

Per far ciò sono stati coinvolti 33 dipendenti Sotacarbo (con 15 nuove assunzioni) per circa 80.000 ore di lavoro complessive. Sono stati coinvolti 21 collaboratori esterni (tra enti, università e aziende).

Alberto Pettinau, responsabile del Progetto Ceep per Sotacarbo, ha sottolineato la continuità che lega il primo quadriennio di attività con quelle appena cominciate: «Lo sviluppo diretto del progetto consiste nel finanziamento, da parte della Regione, della seconda fase, avviata nel gennaio di quest’anno, che mira a un ulteriore potenziamento dell’infrastruttura di ricerca con l’integrazione delle apparecchiature sperimentali esistenti e la realizzazione di un nuovo laboratorio di faglia per lo sviluppo di sistemi avanzati di monitoraggio di siti per il confinamento della CO2».

La seconda fase del progetto Ceep prevede, inoltre, il rafforzamento delle collaborazioni internazionali già avviate, con la Heriot-Watt University di Edimburgo (Regno Unito) e il National Energy Technology Laboratory di Morgantown (Stati Uniti). 

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Emanuele Madeddu, 43 anni, originario di Iglesias, è il nuovo segretario generale della FILCTEM CGIL del Sulcis Iglesiente. Subentra a Francesco Garau, eletto recentemente segretario regionale della stessa categoria. Emanuele Madeddu arriva a ricoprire il nuovo incarico dopo un’esperienza maturata nella veste di coordinatore della stessa categoria nel Medio Campidano. E’ stato consigliere del Partito democratico nella provincia di Carbonia Iglesias.

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Il prossimo 14 aprile, grazie all’accordo siglato con il “Consorzio Costa Smeralda”, Mirtò sbarcherà a Porto Cervo con l’”Anteprima del Festival Internazionale del Mirto”. La Costa Smeralda, per l’occasione  accoglierà  alcune delle eccellenze sarde: oltre 50 espositori sardi legati al mondo Mirtò proporranno i loro prodotti e la loro creatività, dalle ore 10.00 alle 21.00: artigiani, chef, piccoli e grandi imprenditori sardi che con tenacia e passione non smettono mai di raccontare la propria terra.

La Cucina e il Mirto saranno i grandi protagonista dell’evento.

La Cucina: dopo quella stellata dei grandi chef di fama mondiale, arriva a Porto Cervo l’arte culinaria figlia della cultura sarda, e che sarà la protagonista del programma televisivo di Rete 4 “Ricette all’Italiana” condotto da Davide Mangacci. Due puntate del programma verranno registrate proprio a Porto Cervo, il 14 aprile, durante l’evento fortemente voluto dal Consorzio Costa Smeralda. Davanti a telecamere e a fornelli, si cimenteranno quattro chef sardi, che proporranno piatti tipici della Sardegna in particolare del territorio gallurese. Sarà poi una apposita giuria a decretarne il migliore.

Il Mirto: l’altro grande protagonista dell’evento, con un’area espositiva interamente dedicata ai produttori sardi che, all’interno dei propri stand, offriranno i prodotti ottenuti dalla lavorazione dei frutti della  pianta simbolo della macchia mediterranea.

Ma non solo Cucina e Mirto: la Costa Smeralda, con l’intento di proporre iniziative per allungare la stagione turistica che non sia solo mare, sarà una vetrina per le aziende del Consorzio del Vermentino DOCG e per i produttori locali di olio. E non mancheranno gli stilisti sardi, capaci di rappresentare in modo unico ed originale la tradizione sartoriale isolana. Tra questi “Isole Faber”, team di stilisti associati molto conosciuti in ambito territoriale al quale va riconosciuto anche il merito di aver saputo trasformare la sartorialità sarda adattandola al contemporaneo mondo della moda.

Così come sarà presente l’artigianato di eccellenza, in questo caso rappresentato dai coltelli di Max Manca Knivers, di Pattada, famoso nel mondo per le sue ineguagliabili Pattadesi.

Da segnalare, inoltre, la presenza di alcuni produttori con il marchio di qualità del Parco di Porto Conte.

Per raccontare l’evento di Porto Cervo sarà presente “Sardegna Immaginare”, magazine semestrale leader di settore nella diffusione in Sardegna e vera eccellenza sarda nell’immenso panorama dell’editoria nazionale, con numeri da far invidia a importanti testate italiane.

Il programma della giornata sostenuta dal Consorzio Costa Smeralda prevede l’alternarsi di esibizioni folkloriche, tra le quali spicca gli antichi giochi della Sardegna, presentato in abiti POVERI del ‘900 dagli alunni della classe 3ª A della Scuola Primaria “Giorgio Asproni” di Gonnesa e guidati dalla docente Ornella Boschetto nell’ambito del progetto “GIOGUS ANTIGUS”, nato per far riscoprire i giochi del passato.

Certa inoltre la partecipazione dei Mamuthones e Issocadores dell’Associazione Atzei di Mamoiada, che arrivano a Porto Cervo reduci da successi e consensi in giro per il mondo anche grazie alla stretta collaborazione con Mirtò. per tale occasione il bar Sole, Il ristorante /bar Prince e il ristorante dell’hotel Luci della Montagna offriranno dei menù a prezzi compresi fra 18 e 25 euro. 

Per l’occasione  il Bar Sole in  Piazzetta, Il ristorante- bar Prince e il ristorante dell’hotel Luci della Montagna  e il ristorente Petronilla offriranno dei menù con i piatti della tradizione  a prezzi compresi fra 18 e 25 euro. 

Alle 18,00, la Piazzetta di Porto Cervo, teatro dell’evento per l’intera giornata, ospiterà la presentazione del Festival Internazionale del Mirto, in programma a Olbia dal 17 al 20 agosto prossimo.  

Al termine della presentazione seguirà un intrattenimento musicale curato da Maria Giovanna Cherchi.

«Sarà una giornata intensa che offrirà agli ospiti una vetrina delle eccellenze della Sardegna in un contesto unico come quello di Porto Cervo. Il Consorzio Costa Smeralda – commenta il Direttore Massimo Marcialis – accompagnerà Mirtò quale veicolo promozionale per proporre prodotti realizzati nell’Isola, confermando che tradizione e semplicità possono non solo convivere con l’esclusività ma anche soddisfare il gusto e le esigenze del Jet Set internazionale, e contemporaneamente dimostrare che possono contribuire a sostenere i mesi di spalla allungando così la stagione turistica.»

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«Questa è una liturgia di festa, perché è una festa quella dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria. Nella vita dell’uomo sperimentare l’annuncio della parola del Signore è l’esperienza più bella.» Con queste parole, ieri sera, l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba ha aperto la celebrazione per la patrona dell’ospedale Santissima Annunziata.

L’alto prelato si è rivolto ai numerosi fedeli, medici, infermieri, personale amministrativo dell’ospedale civile di Sassari e, soprattutto, ai pazienti presenti nella cappella del nosocomio di viale Italia per i festeggiamenti della patrona.

«Quello che chiediamo al Signore per ciascuno di voi – ha detto monsignor Gianfranco Saba – per chi vive l’esperienza del dolore e della malattia, è il dono di parteciparlo in mezzo a noi.»

L’arcivescovo quindi ha esortato i presenti all’esercizio della prossimità verso l’altro e ad essere «noi segno visibile della presenza di Cristo che si fa compagno di strada».

La messa per le celebrazioni della Santissima Annunziata è stata officiata con la partecipazione oltre che del cappellano dell’ospedale, don Bastianino Pirino che a conclusione della liturgia eucaristica ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza, anche del cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti che sostituisce don Mario Tanca, del parroco di San Vincenzo don Salvatore Fois.

La solennità della patrona dell’ospedale di Sassari rappresenta un importante appuntamento, un momento di ritrovo e di raccoglimento per la comunità sassarese, oltre che per gli operatori sanitari dell’ospedale civile di Via De Nicola e per i pazienti.

Alla celebrazione eucaristica infatti erano presenti numerosi medici, infermieri, pazienti, familiari e operatori del mondo del volontariato. E proprio a questi ultimi, in particolare ai volontari della Sorgente, del Vos e dell’Avo, che si è rivolto monsignor Saba ricordando l’impegno quotidiano verso i pazienti.

Sono intervenuti anche il direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini e numerosi primari del Santissima Annunziata.

La celebrazione eucaristica è stata animata dal coro dei bambini di San Pio X, con la partecipazione del musicista Franco Sechi mentre alla fine della messa si è esibita la Corale studentesca di Sassari diretta dal maestro Vittorio Cossu.

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Ferruccio Spinetti è il nuovo direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato alla canzone d’autrice. Una successione – dopo la prematura scomparsa di Fausto Mesolella un anno fa – che appare quasi naturale vista la stretta collaborazione artistica fra i due artisti negli Avion Travel e non solo, oltre che per la fraterna amicizia.

L’annuncio è stato dato ieri sera a Napoli al teatro Piccolo Bellini nella serata finale del “Premio Bianca d’Aponte in tour”, un trittico di serate (le prime due a Milano e Roma) curato da Enrico Deregibus e Daniela Esposito allo scopo di presentare il nuovo bando e illustrare le finalità artistiche del Premio d’Aponte.

Tutto questo in vista della finale del concorso, che si terrà, come sempre ad Aversa, il 26 e il 27 ottobre 2018 e vedrà come madrina di questa edizione Simona Molinari.

Ferruccio Spinetti, contrabbassista e compositore, è negli Avion Travel dal 1990. Ha fatto parte del quintetto di Stefano Bollani “I Visionari” e del “Nada trio” con Nada e Mesolella. Nel 2003 fonda con Petra Magoni un duo per solo contrabbasso e voce che dà vita a “Musica Nuda”, un progetto che ha grandi riscontri di pubblico in Italia e all’estero.

Nel 2010 come produttore artistico e contrabbassista, da vita al cd “InventaRio” (etichetta My Favorite Records) con la partecipazione di artisti italiani e brasiliani quali Pacifico, Dadi Carvalho, Marisa Monte ed Ivan Lins. Il cd è uscito anche in Giappone ed è stato scelto come uno tra i migliori cd di world music prodotti nel 2010.

Il bando e la scheda di partecipazione del Premio Bianca d’Aponte sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it .

La partecipazione è gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 28 aprile 2018. Le dieci finaliste saranno selezionate dal Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica.

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Stamane, in Consiglio regionale Gianni Lampis (FdI) è subentrato al dimissionario Ugo Cappellacci (Forza Italia), neo deputato.

Sull’ordine dei lavori, il consigliere di Art. 1 Mdp Eugenio Lai ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul recente caso di frode scoperto a danno degli agnelli sardi Igp, sollecitando a fine seduta una riunione dei capigruppo e un ordine del giorno dell’Assemblea, sia per verificare i termini della vicenda che per dare mandato alla Giunta di avviare tutte le azioni necessarie per una maggior tutela degli allevatori sardi.

Il presidente Gianfranco Ganau ha accolto la richiesta.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere del Pds Augusto Cherchi ha ricordato una sua mozione del giugno 2017 con cui si lamentava la mancata attuazione nel sistema sanitario regionale degli interventi sulla terapia del dolore e le cure palliative, raccomandando la sollecita discussione del problema.

Il presidente Gianfranco Ganau, anche in questo caso, ha condiviso l’opportunità della segnalazione.

L’Assemblea ha, dunque, iniziato l’esame dell’ordine del giorno con le mozioni nn. 338 e 123, primo firmatario il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, riguardanti la situazione del servizio idrico in Sardegna.

Attilio Dedoni, illustrando il contenuto dei documenti, ha chiesto all’assessore dei Lavori pubblici ed alla maggioranza di intervenire nel dibattito senza posizioni ideologiche, privilegiando gli interessi della Sardegna perché, ha sottolineato, «a nessuno sfugge la gravità della situazione del servizio idrico, con dighe svuotate, collaudi bloccati da anni e problemi di sicurezza degli impianti nonostante lavori durati molti anni, come quello del lago Omodeo dove sembrerebbe che 800 milioni di metri cubi non potranno mai essere invasati». «La Regione – ha aggiunto – in questi anni ha fatto passi in avanti per creare un collegamento fra le dighe del territorio ma non basta perché permangono situazioni molto critiche nel Cagliaritano, in Gallura ed in Ogliastra e complessivamente si registra un forte ritardo rispetto ad un problema, quello dell’acqua, che è il tema del millennio e riguarda una materia prima essenziale per la vita dell’uomo e per le sue attività economiche, ancora di più in un’isola come la Sardegna».

Un’altra mozione sul servizio idrico, la n.238, è stata poi illustrata dal vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde secondo il quale «la mozione è certamente datata e l’acqua è evaporata, anche se tornata di attualità per effetto di una recente sentenza del tribunale di Nuoro sul problema delle fatture Abbanoa del 2012 riferita a conguagli compresi nel periodo fra il da 2005 e 2011». «Si è trattato – ha proseguito Marco Tedde – di una azione condotta senza chiarezza e trasparenza, in pratica una rimodulazione del 2016 con effetti retro attivi e cifre determinate in modo forfettario, al fine di recuperare in modo forzoso somme abbondantemente prescritte, in un quadro normativo caratterizzato da un lato da consistenti penali a carico del gestore da parte dell’Autorità competente e, dall’altro, da una univoca giurisprudenza di diversi tribunali d’Italia su questioni analoghe». Insomma, ha concluso il consigliere di FI, «è evidente che la società ha perseguito scopi di riequilibrio finanziario interno ignorando i diritti dei consumatori, utilizzando alcune furbate e determinando anche danni per imprese che inserendo costi arretrati nei propri bilanci non hanno potuto le relative spese; su questo la Regione, nonostante la nostra mozione, non ha fatto nulla e nei fatti è stata preceduta dal tribunale di Nuoro».

Dopo l’on. Marco Tedde ha preso la parola per la replica l’assessore Edoardo Balzarini, che ha detto: «Condivido l’intervento dell’illustratore della mozione su un tema che è l’asse portate di ogni economia e di ogni sviluppo della Sardegna, che essendo un’isola ha un sistema unico sotto il profilo degli scambi idrici e vive di acque superficiali per quasi l’ottanta per cento». L’assessore ha ricordato che di recente sono stati «stanziati 50 milioni di euro per l’adeguamento strutturale delle dighe sarde nell’ambito del Patto per la Sardegna: porteranno a interventi e collaudi su una cinquantina di dighe. Dal dopoguerra a oggi non abbiamo mai avuto le risorse per le manutenzioni e gli interventi straordinari delle dighe.  Per questo abbiamo incaricato l’Ente acque sarde, anche per la diga di Pattada e di Olai. Realizzeremo anche il collegamento tra il Tirso e il Flumendosa e il lotto da 60 milioni per il Sulcis, attualmente in capo a Enas». Per l’ingegner Edoardo Balzarini «dobbiamo incrementare la capacità di accumulo, a oggi abbiamo 950 milioni di metri cubi invasati e si capisce che si tratta di numeri importanti perché comprendono il fabbisogno agricolo, quello industriale e quello potabile».

In replica ha preso la parola l’on. Attilio Dedoni (Riformatori), che ha ringraziato l’assessore «per i dati forniti che certificano le affermazioni che abbiamo fatto finora. Non ci si lamenti se a febbraio prossimo i pentastellati si ritroveranno in maggioranza perché qui non si ascolta. E non si capisce che il problema non è trovare candidati ma risolvere le questioni  più importanti, che sono i veri tormenti dei sardi».

Per l’on. Marco Tedde «la Giunta non ha avuto quella reazione attesa per alleviare le sofferenze derivanti dalla siccità. L’agricoltura è in ginocchio a causa della siccità ma dove i reflui a fini irrigui sono depurati e riutilizzati i danni della siccità in agricoltura sono stati limitati. Secondo l’on. Zedda «la mozione 338 dimostra che Abbanoa continua a fare acqua da tutte le parti e i problemi denunciato un anno fa sono sempre attuali. Provate a comunicare il vostro consumo idrico attraverso internet ad Abbanoa e mi direte se ci riuscite. Abbanoa va controllata e di tutti gli investimenti nelle reti di cui si parla non c’è ancora un’ombra né una traccia. Vengono iscritti in bilancio crediti che forse non saranno manco esigibili mentre la bollettazione è diventata un problema che viene scaricato sui cittadini senza dilazioni».

Il presidente Gianfranco Ganau ha messo al voto la mozione 338 che è stata respinta. Anche la mozione 238 è stata respinta e così la 123.

Ha preso poi la parola l’on. Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia sul punto 5 all’ordine del giorno, ovvero lo Schema di norma di attuazione per l’istituzione del collegio dei revisori dei conti in attuazione dell’art.14 dello Statuto. L’oratore ha detto: «Il decreto è composto da tre articoli che regolano nel complesso l’istituzione e il funzionamento del collegio dei revisori».

Per l’on. Sabatini, presidente della commissione Bilancio, «è importante che l’ordine del giorno allegato a questa votazione preveda il fatto che il collegio dei revisori concordino con la Corte dei conti sui temi del coordinamento finanziario del Titolo III dello Statuto e non sull’intero bilancio della Regione Sardegna».

L’assessore Raffaele Paci è intervenuto per illustrare l’iter dei provvedimenti, «scaturito dalla commissione paritetica presieduta dall’on. Francesco Sanna. Qualunque modifica introdotta nel testo richiederà un iter di approvazione da parte della commissione paritetica e del ministero. Eviterei di introdurre modifiche unilateralmente visto che la Paritetica ha impiegato due anni a mettersi d’accordo nel merito con il Ministero dell’economia e della finanza». L’assessore Raffaele Paci ha chiesto dunque all’Aula di convocare la commissione Paritetica.

L’on. Francesco Agus ha ripreso la parola e ha detto: «Ogni approfondimento è sempre utile ma data l’urgenza di approvare il testo così come è stato proposto chiedo cinque minuti di sospensione per valutare lo stralcio della clausola sospensiva e l’efficacia della norma così come licenziata dalla commissione paritetica».

Per l’on. Framco Sabatini «non sarebbe la prima volta se un ordine del giorno del Consiglio regionale fosse rappresentato e valutato dal Governo. Non vedo che ostacolo possa essere. Per il resto, una volta che noi scriviamo in una norma d’attuazione che il Consiglio regionale nomina i suoi revisori dei conti, beh, non è un fatto secondario da prendere alla leggera».

Il presidente Gianfranco Ganau ha accolto la richiesta dei presidenti di commissione Francesco Agus e Franco Sabatini e ha sospeso i lavori convocando la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il presidente Gianfranco Ganau ha comunicato all’Aula le decisioni assunte dalla conferenza capigruppo: l’esame dello schema delle norme di attuazione dello Statuto per l’istituzione del collegio dei revisori dei conti è sospeso in attesa di una riunione congiunta delle commissioni consiliari interessate e la commissione paritetica; rinviato invece l’esame del regolamento n. 7 (Pizzuto e più) per la revisione e integrazioni delle norme sulle strutture per l’infanzia e l’istituzione della struttura sociale “gruppo appartamento” e il testo unificato sulla lingua sarda. Il Consiglio è convocato per mercoledì 18 aprile, alle 10.30.