21 December, 2025
Home2018 (Page 622)

[bing_translator]

Si è tenuto oggi, presso l’Autorità Portuale di Cagliari – Molo Ichnusa – il workshop di presentazione del Progetto Cagliari Port 2020. Vitrociset, capofila di un gruppo di importanti imprese locali, in partnership con l’Autorità Portuale di Cagliari ha presentato, anche attraverso delle dimostrazioni dal vivo, i risultati del progetto Cagliari Port 2020, che è tra i progetti vincitori dell’avviso del MIUR 391/ Ric del 5 luglio 2012: “Smart Cities and Communities and Social Innovation“.

Il progetto è realizzato da Vitrociset, capofila, e da CRS4, dal Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica e quello di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, dal Consorzio Trasporti e Mobilità (CTM) di Cagliari, da Cagliari International Container Terminal (CICT) e da un’associazione temporanea di imprese formata da Click&Find, Flosslab e 4CMultimedia. Il progetto propone lo sviluppo di modelli, tecnologie e strumenti per la gestione integrata dell’ecosistema logistico formato dal porto, sia storico che industriale, e dall’area vasta di Cagliari, affrontando in modo organico sia le tematiche relative ai movimenti interni all’area portuale sia quelle relative ai flussi di passeggeri e merci.

Negli ultimi anni, la città di Cagliari con il suo porto è coinvolta in un processo di trasformazione infrastrutturale e organizzativa, atto a favorire la crescita economica del territorio e ad assicurare la circolarità delle merci, dei passeggeri e lo sviluppo del turismo crocieristico nel Mediterraneo. Il porto di Cagliari recepisce i principi della pianificazione europea delle reti TEN-T, che propone un nuovo modello infrastrutturale basato sulla logica di “Rete”: diventa essenziale, per aumentare la competitività e conservare un ruolo centrale nel Mediterraneo, individuare infrastrutture capaci di accogliere i flussi commerciali che attraversano il territorio europeo, incentivando il trasferimento delle merci dall’opzione strada all’alternativa ferroviaria e marittima. Il porto non può essere visto come un singolo nodo isolato dal contesto produttivo, ma come un sistema complesso che deve interagire con i territori o aree vaste in cui opera. In questo contesto giocano un ruolo importante le infostrutture che permettono di ottimizzare al massimo l’intera filiera della logistica. CagliariPort2020 coglie queste trasformazioni proponendo nuove soluzioni che contribuiscono a migliorare il Sistema Portuale integrando il Sistema dei Trasporti nel contesto urbano ed extraurbano, ottimizzando i nodi logistici distribuiti sul territorio in ottica “Smart Nodes”.

Vitrociset, azienda italiana leader nella fornitura di servizi tecnologici ICT per l’efficienza e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, usufruirà di uffici messi a disposizione dall’Autorità portuale di Cagliari dai quali verranno gestite tutte le attività inerenti il progetto Cagliari Port 2020.

“Vitrociset”, sottolinea Paolo Solferino, Amministratore Delegato di Vitrociset, «dimostra attraverso questo progetto le sue capacità nel realizzare tecnologie complesse ed innovative, non solo in ambito militare, ma anche in quello civile. CagliariPort 2020 ci vede coinvolti insieme ad attori locali, al mondo della ricerca e università e all’Autorità Portuale di Cagliari. Questo testimonia la centralità che il territorio sardo ha per Vitrociset e l’apertura di questi uffici ci darà ancor di più la possibilità di essere vicini ai nostri Clienti e Partner, massimizzando in questo modo le nostre competenze e creando una rete di intelligenze con cui realizzare innovazione aperta, concreta e sostenibile».

Paolo Solferino.

 

[bing_translator]

L’onda antimafia dei giovani sardi ha invaso Alghero per dire no alla criminalità, nel ricordo delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie i cui sono nomi sono riecheggiati oggi dal palco di piazza Sulis, letti da studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni. Neanche la pioggia è riuscita a fermare la manifestazione regionale della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata ad Alghero da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale. Cinquemila ragazzi provenienti da tutta l’isola hanno invaso la cittadina richiamati dallo slogan “Terra, solchi di verità e giustizia”, per una giornata di festa che culminata, in contemporanea con la manifestazione nazionale di Foggia e con altri 4.000 luoghi in tutt’Italia, con la lettura dei nomi delle vittime innocenti. Tra questi, anche quelli di Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio in cui perse la vita anche il giudice Borsellino), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos e ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

«Mia sorella è morta nella strage di via D’Amelio ma il suo sogno era di fare l’insegnante» ha detto Claudia Loi rivolgendosi ai tantissimi bambini delle scuole primarie presenti sotto il palco di piazza Sulis. «Sono passati ventisei anni dalla sua morte ma noi familiari non proviamo un sentimento di odio nei confronti dei mafiosi ma solo un desiderio di giustizia, di pace, di memoria e di legalità. E il valore della legalità deve essere appreso fin da piccoli perché, come disse il giudice Caponnetto, la mafia teme la scuola più della giustizia».

«Se questa Giornata della Memoria cade di 21 marzo è perché quella di oggi è una festa» ha affermato Pino Tilocca, figlio di Bonifacio Tilocca. “Noi sentiamo il vostro affetto e questo ci dà la forza di continuare a incontrare i più giovani nelle scuole di tutta la Sardegna”.

«Non è vero che la questione delle mafie non ci tocca, riguarda invece tutti» ha detto nel suo intervento a nome degli studenti presenti ad Alghero il giovane Emanuele Corongiu. «Purtroppo, la lista delle vittime innocenti ogni anno cresce. Questo non significa che non dobbiamo avere paura delle mafie ma che dobbiamo stare assieme per farci coraggio. Perché alla fine vinceremo noi. Non possiamo più stare in silenzio».

Aperta dalla musica della cantante Chiara Effe e del suo gruppo (recente vincitrice del premio nazionale “Musica contro le mafie”), la mattinata è iniziata con gli interventi istituzionali e di saluto, portati innanzitutto da Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente di Sardegna Solidale. «Il 21 marzo nasce da intuizione di don Ciotti che rimase colpito dal dolore di una madre che chiedeva di ricordare suo figlio ucciso dalla mafia ma di cui mai nessuno parlava. Oggi diamo a tutte le vittime la stessa dignità. Da questa piazza di Alghero parte dunque il coro che si unisce alle altre piazze d’Italia e del mondo. Le mafie hanno più paura delle scuole che delle prigioni, della cultura che delle armi: ecco perché diciamo grazie agli studenti e ai dirigenti scolastici che oggi sono qui, veri testimoni di giustizia, invitandoli a tenere gli occhi aperti perché oggi le nuove mafie hanno cambiato pelle».

Nel suo intervento, il sindaco Mario Bruno ha ringraziato tutti i volontari presenti ad Alghero: «Oggi è una giornata particolare, perché non soltanto si leggono i nomi delle vittime innocenti ma perché siamo qui a dare una risposta contro la criminalità in qualità di cittadini organizzati. Tutti noi dobbiamo impegnarci concretamente perché ci siano sempre più amministrazioni, istituzioni e imprese capaci di farsi risposta ed essere protagoniste del cambiamento».

Si è rivolto ai giovani anche il vescovo di Alghero, monsignor Mauro Maria Morfino: «Noi oggi ricordiamo le vittime delle le mafie che hanno sparso il sangue ma ci sono mafie molto piccole e giornaliere che sono terribili come quelle grandi. Le grandi mafie nascono in un luogo dove la gente non si rende conto di avere atteggiamenti mafiosi. La vostra presenza ci fa dunque sperare che voi possiate essere promotori di un mondo non violento».

Dal palco di Alghero ha portato il saluto e l’adesione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione regionale l’assessore alla sanità Luigi Arru («Vi stiamo accanto nella vostra battaglia e ribadiamo il nostro impegno in prima linea contro la corruzione»), mentre il vicequestore di Sassari Maurizio Terlizzi ha ricordato il sacrificio di tanti rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, e la necessità che la società civile rifiuti «ogni logica di sopraffazione e di violenza».

Sulla stessa line anche il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli («Vogliamo dire un no forte a tutte le mafie») e di Salvatore Serra, vice prefetto vicario Sassari: «Questa è una giornata di grande valore simbolico che serve a mantenere vivo l’esempio di chi è caduto e a ringraziare chi nei territori contrasta la criminalità. Proprio perché la mafia colpisce tutti che tutti devono dare il loro contributo».

La manifestazione si è chiusa con le parole di don Luigi Ciotti (in collegamento da Foggia, sede della manifestazione nazionale della Giornata) e con la musica di Chiara Effe.

[bing_translator]

Doppio appuntamento con Andrea Bruschi, questo fine settimana a Cagliari, per la seconda parte di “Eclissi”, la residenza artistica organizzata dalla cooperativa Vox Day. Cantante e musicista, fondatore del gruppo Marti, progetto musicale fra new wave e post-punk, sperimentazione, cantautorato e pop melodico, nonché attore per la televisione e per il cinema (in una ventina di film ed una dozzina di cortometraggi che gli sono valsi vari premi), l’artista genovese conduce sabato e domenica (24 e 25 marzo, dalle 15.00 alle 19.00), a Palazzo Siotto, il suo workshop sulla presenza scenica “Stay On Stage”: un laboratorio indicato in particolare ai giovani musicisti o a chiunque voglia affinare la propria tecnica e acquisire maggiore sicurezza sul palco nelle esibizioni dal vivo. La partecipazione è a titolo gratuito. 

Intanto, domani sera (giovedì 22), Andrea Bruschi è atteso invece in concerto all’ExMa’ (in via San Lucifero) con il suo gruppo Marti, in trio acustico con il polistrumentista Simone Maggi e Marco Traversone alla chitarra per l’unica tappa in Sardegna del tour primaverile all’insegna dell’ultimo album, “King of the minibar”. Suggello di una trilogia iniziata con “Unmade beds” (2006) e proseguita con “Better mistakes” (2011), “King of the minibar” è un disco dal respiro internazionale, concepito a Berlino, affinato a Vienna e Praga, registrato tra Londra, la capitale tedesca e la Liguria. Pensato come una graphic novel ambientata in un hotel di Berlino con dieci stanze, il loro minibar e un ospite con una storia da raccontare, è un album in cui musica, cinema, letteratura e grafica si fondono e si completano a vicenda: lo dimostra anche la prestigiosa firma di Igort, il disegnatore e autore cagliaritano, su cover, libretto e artwork.

Ad aprire la serata all’ExMa’, con inizio alle 21,30 e ingresso libero, Carlo Addaris, musicista, autore e manipolatore sonoro sardo di San Sperate, con la sua proposta a metà strada tra cantautorato elettronico e sperimentazione: in scaletta alcuni brani del disco “Metamorfosi” in una versione acustica e minimale, con Stefano Corda al basso e Stefano Viccaro alla chitarra.

[bing_translator]

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha approvato una delibera che stabilisce criteri e modalità di partecipazione ai contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi, per l’annualità 2018. Poche le novità stabilite nel provvedimento, visto che la disciplina vigente, già rinnovata nel 2016, ha dato finora miglioramenti rilevanti rispetto al passato nella celerità della spesa, con durata media inferiore all’anno, e nella qualità dei pagamenti, che nel 2017 hanno raggiunto il 99,45% dell’importo stanziato, la percentuale più alta mai raggiunta negli ultimi decenni. Tra i pochi ritocchi inseriti, l’arco temporale per le spese ammissibili ai fini del contributo viene esteso dal 1° gennaio 2016 al giorno prima della data di avvio della presentazione delle domande. Viene inoltre fissato in trenta giorni il termine minimo tra la data di pubblicazione del Bando e la presentazione delle domande e ridotta la percentuale di contributo a fondo perduto dal 60% al 50%.
La Giunta, inoltre, sempre su proposta della titolare del Lavoro, ha disposto il riconoscimento dell’Associazione “Casa di Sardegna” di Saragozza, in Spagna. Nominato anche il direttore dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive per il lavoro: è stato confermato fino alla fine della legislatura Massimo Temussi.
“Un giorno tutto questo” è il titolo scelto per la XXXI edizione del Salone del Libro di Torino, manifestazione che si terrà dal 10 al 14 maggio. Su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria e dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, la Giunta ha dato il nulla osta alla partecipazione della Regione Sardegna. Per la promozione dell’immagine dell’isola al Salone internazionale, con eventi che vadano oltre l’editoria parlando di cultura e futuro in maniera ampia e inclusiva, l’esecutivo ha stanziato 40mila euro. I tre assessorati porteranno allo stand torinese una immagine della Sardegna che, passando in primis dalla promozione dei prodotti editoriali, entri in sinergia con ciò che i libri raccontano: l’ambiente, il territorio, le eccellenze culturali, turistiche ed enogastronomiche, il tutto attraverso eventi dedicati. Sempre su proposta dell’assessore Dessena è stato inoltre approvato dalla Giunta in via preliminare il programma delle iniziative de Sa die de Sa Sardigna 2018, dedicata quest’anno ai settanta anni di Autonomia e allo Statuto Speciale.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha deciso di avviare una collaborazione con il Centro Studi Beccaccia Sardegna e l’Ente nazionale cinofilia italiana (Enci), per lo sviluppo di progetti inerenti gli indirizzi in ordine all’organizzazione dei monitoraggi della beccaccia (Scolopax rusticola) nelle aree di svernamento durante la stagione venatoria (raccolta ali) e mediante cane da ferma da attuarsi nelle aree protette anche al di fuori del periodo venatorio. La Giunta ha espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di La Maddalena sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2020, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di Porto Massimo. Infine, giudizio positivo sulla compatibilità ambientale, condizionato al rispetto di prescrizioni, dell’intervento Parco Eolico “Santu Miali” ubicato nel territorio di Villacidro e Serramanna.

La Giunta, infine, ha nominato, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, il revisore dei conti dell’Agenzia Sarda delle Entrate. Si tratta di Angelo Capula, 68 anni, a lungo dirigente dell’Agenzia delle Entrate. 

[bing_translator]

La Giunta regionale ha approvato le nuove direttive per gli aiuti alle aziende zootecniche stanziati nel fronteggiare i danni causati dalla febbre catarrale degli ovini (blue tongue o lingua blu) nel corso del 2017. Con una disponibilità totale di 4.771.250,11 euro si interverrà sui circa 36mila capi morti e sugli 850mila capi coinvolti nei focolai.
Il provvedimento licenziato oggi dall’Esecutivo, frutto delle interlocuzioni seguite in questi mesi con i diversi portatori di interesse e concluse con l’ultimo tavolo verde dove le associazioni di categoria agricola hanno condiviso, all’unanimità, le modalità di intervento, prevede 50 euro di indennizzo forfettario per ogni capo ovicaprino morto a causa dell’epidemia della blue tongue e 3 euro per ogni capo presente in azienda alla dichiarazione della sede di focolaio, per compensare le misure sanitarie imposte agli imprenditori nel prevenire il propagarsi della malattia.
Ancor prima di approdare in Giunta e sul tavolo dell’Assessorato, le direttive erano già state discusse ed approvate in Commissione attività produttive del Consiglio regionale.
Il calcolo forfettario dei 3 euro a capo presente nelle aziende sede di focolaio è stato previsto, soprattutto, per fronteggiare le maggiori spese che gli imprenditori hanno dovuto sostenere nell’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero in cui sono state detenute le greggi. Il calcolo forfettario a capo tiene inoltre conto del calo delle produzioni e delle restrizioni alla movimentazione degli animali che hanno generato un aggravio nei costi alimentari causati dall’impossibilità di spostare gli animali verso i pascoli. L’integrazione forfettaria dei 50 euro a capo morto ha invece l’obiettivo di contribuire alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a seguito della malattia.
L’aiuto è concesso a condizione che le aziende interessate abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano atteso agli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi presenti, fatte salve le esclusioni e le limitazioni disposte negli allevamenti dall’Autorità sanitaria.
Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto. I Comuni provvederanno all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione ed alla liquidazione delle somme, mentre l’assessorato dell’Agricoltura trasferirà a ogni Comune le risorse necessarie per i pagamenti alle aziende aventi diritto.
Hanno titolo a presentare la domanda di aiuto il proprietario o il detentore degli animali il cui allevamento sia stato dichiarato sede di focolaio di Blue tongue entro il 28 febbraio 2018. La domanda dovrà essere inoltrata al Comune nel quale è censito l’allevamento a partire dalla data che sarà stabilita con un prossimo avviso.

[bing_translator]

La commissione Governo del territorio, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto dell’Egas, che recepisce le modifiche introdotte dalla legge regionale 25/2017 approvata dal Consiglio nello scorso mese di dicembre.

Il documento, come ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini nella sua relazione, sarà ora inviato ai Comuni che dovranno pronunciarsi formalmente ed infine alla Giunta per l’approvazione definitiva.

Il presidente della commissione ha ricordato che il Consiglio regionale, quanto prima, dovrà comunque tornare sulla legge 25/2017 per attribuire ai Sindaci (dei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) che faranno parte dell’organismo di gestione un compenso adeguato ai compiti ed alle responsabilità dell’Ente di governo del servizio idrico.

[bing_translator]

Il comune di Carbonia ha ampliato la propria dotazione di mezzi necessari per fronteggiare i rischi di alluvione e di dissesto idrogeologico. Un investimento importante, sostenuto grazie a un contributo di 40 mila euro concesso dall’Unione dei Comuni del Sulcis sulla base della deliberazione n. 11 del 4 ottobre 2016, approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente sovracomunale. 

«I fondi sono stati impiegati per l’acquisto di attrezzature utili alla prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela dell’incolumità dei cittadini: si tratta di 100 transenne per la chiusura del traffico stradale e di 50 cartelli mobili che prescrivono il divieto di sosta. Una serie di mezzi che possono rivelarsi preziosi in caso di allerta o in fase di emergenza idrica o idraulica», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai.

«L’acquisto di attrezzature finalizzate alle attività di Protezione civile rientra all’interno di un ampio progetto messo in campo dall’Amministrazione comunale di Carbonia, che ha recentemente ricostituito il Centro Operativo Comunale di Protezione civile, una struttura in grado di fronteggiare eventuali emergenze territoriali», ha aggiunto il sindaco Paola Massidda.

Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) mira a fornire supporto alle attività di direzione e coordinamento delle attività del Sindaco in materia di Protezione civile. Il primo cittadino, autorità comunale in quest’ambito, si occupa della verifica delle emergenze, della direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.

Il sindaco Paola Massidda ha individuato come referente del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile il maggiore Andrea Usai, comandante della Polizia locale.

L’Amministrazione comunale prevede di acquistare autoveicoli a supporto della struttura comunale di Protezione civile e di realizzare un sistema tempestivo ed aggiornato per comunicare avvisi e allerte.

È inoltre in fase di ultimazione la redazione del Piano comunale di Protezione civile, ossia lo studio di dettaglio del territorio con l’individuazione delle aree maggiormente a rischio idrogeologico, idraulico e da incendi da interfaccia.

[bing_translator]

«A me piace molto il tessuto, il materiale e il design, ho deciso a un certo punto di dedicarmi al design del tessuto e del tappeto, sono venuta in Sardegna e ho collaborato con diversi artigiani locali e ho creato delle collezioni che reinterpretavano i motivi tradizionali sardi. Da lì mi si è aperto un mondo, mi sono resa conto di quanto qui in Sardegna ci siano moltissime possibilità di collaborazioni con realtà artigianali già esistenti.»

Carolina Melis, designer, illustratrice e art director cagliaritana di fama internazionale i cui lavori sono esposti in contesti prestigiosi e internazionali (Palais de Tokyo a Parigi, V&Z di Londra, Italia Institute of Culture di Londra), è stata ospite sabato mattina dell’Open Day all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, l’appuntamento con la giornata di orientamento dedicato ai futuri designer e occasione per conoscere da vicino tutte le offerte formative dei corsi triennali di Media design, Product Design, Interior Design e Fashion Design. Quindici anni di lavoro a Londra dove si è anche laureata al Central Saint Martin, una delle più prestigiose scuole di arte, moda e design, proviene da una esperienza internazionale nel campo dell’arte e collabora con alcune delle firme più importanti del mondo della moda e della pubblicità, da Cagliari, sua città natale dove attualmente è tornata a vivere. Una testimonianza importante allo IED dal mondo dei professionisti del design per i giovanissimi che sognano di intraprendere la professione del creativo, accorsi numerosi a Villa Satta per ascoltare i preziosi consigli di chi questa professione la svolge da anni e con successo.

Nel corso della sua chiacchierata con gli studenti Carolina Melis ha raccontato e mostrato i suoi progetti e alcuni dei suoi ultimi lavori, tra questi lo spot realizzato per uno dei più grandi centri commerciali del mondo con sede a Dubay, rivolto al mercato delle grandi firme della moda, e poi le tappe in Cina per un progetto pubblicitario di un celebre marchio di automobili, gli USA e tanti altri paesi del mondo. Competenza, creatività, esperienza, ironia e un intreccio ben equilibrato e molto originale tra forme, spazio e colori rendono i suoi lavori accattivanti, dallo stile immediatamente riconoscibile. «Chiediti sempre da dove arrivano le idee, mi diceva sempre il mio insegnante alla scuola d’arte di Londra. Lì capisci se le idee sono davvero genuine, se sono le tue. Anche se la tendenza a volte è quella di trovare ispirazione dalle idee che troviamo intorno a noi, è importante che ognuno cerchi il suo stile, con molta onestà. E le scuole servono proprio a questo, ad aiutare a cercare e a sviluppare questa identità». Dopo tanti anni vissuti fuori casa, ha deciso da diverso tempo di ritornare nella sua terra, in Sardegna. «Il distacco spesso è utile per cercare delle idee migliori e originali, allontanarsi dalle grandi metropoli dove dominano i grandi trand del momento ti fa capire quali siano realmente le tue idee. Tornare a casa, nella mia città, mi ha dato la possibilità di riscoprirmi e tramite Internet, sembra una banalità, si può arrivare ovunque». Il suo rientro nell’isola le ha permesso così di dedicarsi anche a un altro progetto legato al territorio e alla sua passione per il mondo della tessitura: la reinterpretazione del motivo tradizionale del disegno dei tappeti sardi in chiave più fresca e contemporanea realizzata attraverso la collaborazione con alcuni artigiani e aziende tessili locali, che ha dato vita così a diverse collezioni di arazzi, tappeti e tessuti lanciati in breve tempo sul web sotto un suo brand. La sua straordinaria capacità di combinare stili e tecniche attraverso abili intrecci e la sua grande passione per la tradizione hanno portato alla realizzazione di prodotti concreti dall’ottima manifattura e un design nuovo ma con i classici riferimenti alla tradizione sarda. Una serie di collezioni che hanno riscontrato un grande interesse da parte di professionisti di Interior design ed appassionati di tessitura e dato occasione di far scoprire la tessitura sarda fuori dall’isola, in veste contemporanea.

Subito dopo è intervenuto un altro ospite di questa giornata a porte aperte a Villa Satta: Romano Mameli, collaboratore di Gianluca Vassallo, artista e fotografo campano (sardo di adozione) di prodotti di design tra i più richiesti, sostenitore convinto dell’arte come impegno sociale, e autore dell’azione, tra arte e fotografia, di guerrilla art “Vota per me”. Un progetto artistico per far riflettere sul tema del fenomeno dell’immigrazione sbarcato anche nel giardino dello IED Cagliari che vede una serie di manifesti che ritraggono i volti di dieci migranti che vivono in Sardegna affissi – grazie alla concessione di alcuni comuni – negli spazi dedicati ai candidati politici, durante l’ultima campagna elettorale. In un’aula dedicata di Villa Satta si è potuto vedere anche il video in loop con le testimonianze dei protagonisti di #votaperme.

«Il progetto voleva riportare i contenuti del tema dell’immigrazione, i volti e le storie delle persone che sono qui rappresentate, e lo ha fatto appropriandosi degli spazi che sono solitamente della propaganda elettorale. I pannelli, infatti, sono stati presi a un comune che ce li ha gentilmente offerti. Questo perché la narrazione sul problema dell’immigrazione è spesso stata svuotata dei suoi reali contenuti, ovvero il racconto della vita di queste persone, e si sia invece concentrati sul contorno, sul problema in generale o sul fatto che potesse essere una risorsa, ma senza ben capire come trattarla», ha raccontato Romano Mameli a una platea attenta di giovani studenti nel corso dell’Open Day. Un’operazione che doveva essere a dimensione collettiva, come sono tutte le iniziative di guerrilla art che di solito lasciano un alone di mistero intorno all’azione per renderla più compartecipata, ma che ha fatto saltare fuori (consapevolmente) il nome dell’autore, comunicando così ufficialmente la paternità del progetto. «Una scelta ponderata – spiegano i promotori – per garantire un po’ di tranquillità alle persone che sono state ritratte e che si sono prestate a questo progetto, i cui diritti sono già labili e che spesso versano in non poche difficoltà». Una dimensione collettiva restituita comunque nella rete dei contatti collegate alle azioni di guerrilla art che ha permesso a questo progetto partito da Cagliari, San Teodoro e Olbia, di svilupparsi per arrivare poi a Bologna, Rimini e altre città italiane, ottenendo una buona copertura mediatica. Un’idea per dare voce a persone che solitamente non ce l’hanno e che sostituisce i volti dei politici con i volti di chi non è rappresentato, o lo è solo in parte.

E ancora durante la mattinata si è tenuta la presentazione dei corsi triennali a cura dei coordinatori e dei docenti IED, visite guidate in tutte le aule con il supporto degli studenti, esposizioni dei progetti realizzati dagli studenti, installazioni, info point e advisor a disposizione sull’offerta formativa, le strutture e sui servizi proposti, presentazione del bando per le borse di studio e delle agevolazioni sulle iscrizioni, e in chiusura buffet e musica in giardino.

«Studiare allo IED, oggi. È crescere progettando, è essere contemporanei e proiettati nel futuro, è acquisire sin dal primo giorno le competenze per entrare nel mondo del lavoro, è fare parte e essere protagonisti del mondo della creatività e della innovazione. Ed è per docenti e insegnanti competenti e appassionati una rinnovata gioia vedere l’evoluzione e la crescita, culturale, nelle abilità professionalizzanti, ma anche personale, dei nostri studenti», ha spiegato Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.

[bing_translator]

La Terza commissione, presieduta da Franco Sabatini (Pd), ha avviato questa mattina, con gli interventi di Cna, Confartigianato, Confindustria e Confapi, il ciclo di audizioni sullo stato di attuazione degli interventi per il sostegno delle imprese ed in particolare per ciò che attiene i cosiddetti bandi T1, T2, T3 e T4 e gli incentivi della legge nazionale n. 949/1952 (Artigiancassa, operazioni di credito agevolato).

I primi a prendere la parola nel parlamentino del Bilancio sono stati i dirigenti della Cna che, con il segretario regionale, Francesco Porcu, hanno ripercorso le varie fasi del confronto sulle iniziative messe in campo dalla Regione per creare nuove opportunità di lavoro, favorendo la competitività delle imprese. Francesco Porcu ha evidenziato la necessità di azioni specifiche riservate alle piccole e medie imprese dell’Isola scongiurando così le evidenti disparità di condizioni, rispetto alle grandi imprese, in ordine alle capacità amministrative ed ai requisiti eventualmente richiesti. Ma il vero problema – a giudizio della Confederazione nazionale degli artigiani – è rappresentato dalle lungaggini burocratiche e dai ritardi nelle erogazioni dei fondi. «Una piccola impresa nostra associata – ha affermato Francesco Porcu – dopo aver risposto positivamente al bando, il 4 novembre 2016, con un investimento di 144mila euro, soltanto nel marzo del 2018 ha ricevuto comunicazione per il sopralluogo di verifica da parte della Regione e il tutto significa non aver ricevuto un euro a distanza di 18 mesi, né sapere quando lo riceverà». «È un meccanismo infernale – ha concluso il segretario della Cna – da sbaraccare al più presto e per le piccole e medie imprese serve ritornare a ragionare sulle cose che abbiano un senso».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Stefano Mameli (segretario regionale della Confartigianato) che ha lamentato la mancata sperimentazione, da parte della Regione, di un bando riservato alle micro imprese ed ha sottolineato ritardi nelle istruttorie e difficoltà nella rendicontazione per le pratiche del bando “T1” mentre sul bando “T2” ha evidenziato l’incertezza sull’entità dei nuovi stanziamenti, così da dare certezze alle imprese escluse dalla primo bando. Per ciò che attiene le disposizioni della legge 949, Confartigianato ha salutato con favore l’iniziativa, nel frattempo annunciata dal presidente Franco Sabatini, per promuovere nei territori la legge sulle operazioni del credito agevolato.

Il presidente di Confindustria, Alberto Scano, ha ricordato il giudizio positivo a suo tempo formulato sui bandi T1 e T2 ma ha affermato che nelle fasi di attuazione sono emerse difficoltà nei tempi delle istruttorie e delle erogazioni, nonché problematicità nelle varie interlocuzioni. Il presidente degli industriali sardi, sollecitato anche dal presidente della commissione, si è soffermato sul piano nazionale “Industria 4.0” per confermare un giudizio positivo ma Scano ha ribadito anche come tale piano abbia prodotto effetti nelle aree più sviluppate del Paese ed abbia registrato risultati assai più modesti nelle aree del Mezzogiorno. Il leader di Confidustria ha quindi confermato la preferenza per i bandi a sportello ed ha così concluso: «Alle imprese servono semplificazione e un clima di maggiore fiducia».

Mirko Murgia, presidente Confapi, ha elencato nel dettaglio i ritardi nelle istruttorie dei bandi T1 e T2, rispetto ai centoventi giorni preannunciati, ed ha proseguito con le lungaggini del “Piano Sulcis” e con la mancata pubblicazione dell’atteso bando T3. Murgia ha auspicato maggiore responsabilità da parte degli assessorati e degli enti regionali interessati e un continuo monitoraggio della spesa: «Propongo inoltre un tavolo permanente perché siano affrontati e risolti i problemi che abbiamo sinteticamente esposto».

Il lavoro della commissione Programmazione  e Bilancio, prosegue domani alle 10.30  con le audizioni degli assessori della Programmazione, dell’Industria, dell’Artigianato, del direttore del centro regionale di programmazione e del presidente della Sfirs.

A conclusione dei lavori della mattinata, il presidente della commissione, Franco Sabatini, ha inoltre ipotizzato una nuova convocazione per un confronto diretto tra i rappresentanti delle categorie produttive e gli assessori competenti per gli interventi a sostegno delle imprese. 

[bing_translator]

Giovedì 22 marzo si terrà a Cagliari l’incontro d’avvio di “MuseoCagliari.it”, il progetto collaborativo per lo sviluppo di una piattaforma “open data” per visite e itinerari turistico-culturali. L’appuntamento è fissato alle ore 15.30 nell’aula magna di Palazzo Cugia, in via Santa Croce 67.

L’obiettivo del progetto è riunire le conoscenze sviluppate dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura (DICAAR) e dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari, relative al patrimonio artistico e architettonico del ‘900 dell’area metropolitana di Cagliari. Tali conoscenze dovranno confluire all’interno di una piattaforma web dove sarà mappato il patrimonio di arte pubblica e architettura moderna e dove saranno individuati degli itinerari storico-culturali d’interesse turistico. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di “app” per dispositivi mobili che forniscano una narrazione dei luoghi e delle storie, scaricabili liberamente.

L’incontro, aperto al pubblico, metterà a confronto i ricercatori e i tecnici che condurranno il progetto, sotto la responsabilità scientifica di Paolo Sanjust (DICAAR), le nove imprese che già hanno aderito e quelle interessate a partecipare. In particolare sarà illustrato e discusso il programma d’attività per i primi sei mesi e saranno raccolte le proposte e i suggerimenti delle imprese sulla base delle loro necessità e delle problematiche del settore.

“MuseoCagliari.it” è uno dei 35 progetti collaborativi promossi da Sardegna Ricerche attraverso il Programma “Azioni cluster top-down” ed è finanziato grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori.

Come per tutti i progetti cluster, anche in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese del settore interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.