21 December, 2025
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Massimiliano Pani è il nuovo allenatore della San Marco Assemini ’80. Subentra a Paolo Ledda, esonerato ieri dalla società dopo la netta sconfitta subita dalla squadra domenica sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia, costata lo scivolamento dal primo al terzo posto in classifica, a due lunghezze dalla nuova coppia di resta formata dall’Arbus e dal La Palma Monte Urpinu. 

Originario di Monserrato, classe 1965, Massimiliano Pani è stato a lungo calciatore a livello professionistico con le maglie di Cagliari, Torres, Montevarchi, Casarano e Novara.

Da tecnico ha condotto il Progetto Sant’Elia alla vittoria del campionato di Eccellenza 2010/11, mentre nell’ultima stagione è subentrato a stagione in corso sulla panchina del Ghilarza, guidando la compagine giallorossa alla salvezza nella massima divisione del calcio regionale. 

Massimiliano Pani dirigerà la sua prima seduta di allenamento con la San Marco nella serata di domani, giovedì 15 marzo. Domenica 18 marzo farà il suo esordio in panchina nella partita casalinga con il Quartu 2000.

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L’associazione ME.T.A. (Mediazione-Tutela-Ascolto) ha organizzato con il patrocinio del comune di Carbonia un convegno intitolato “La mediazione familiare. Un percorso per le unioni affettive”. L’incontro si svolgerà venerdì 16 marzo, dalle ore 17.00 alle 20.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, a Carbonia.

«L’evento è stato accolto con favore dall’Amministrazione comunale, che ritiene fondamentale focalizzare l’attenzione sul tema delle unioni civili e dello strumento della mediazione familiare, un intervento professionale teso a riorganizzare le relazioni familiari in presenza di una volontà di separazione o di divorzio manifestata dai due partner – ha detto l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera -. L’incontro rappresenta un’occasione di riflessione e aggiornamento sull’evoluzione del costume e del diritto di famiglia, soprattutto alla luce dell’applicazione della Legge Cirinnà, n. 76 del 20 maggio 2016, che ha regolamentato le unioni civili tra persone delle stesso sesso e ha disciplinato le convivenze.»

L’avvenuto mutamento della dinamica delle relazioni familiari e coniugali rende quindi indispensabile un approfondimento del tema in un dibattito pubblico, che si aprirà con i saluti istituzionali dell’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera, coadiuvata da alcuni professionisti in materia di mediazione familiare e unioni affettive. In particolare, il dott. Massimiliano Zarri, esperto in affari comunitari, terrà una relazione su “La mediazione in Europa”; il dott. Giuseppe Morganti, deputato della Repubblica di San Marino approfondirà il tema delle unioni affettive nello Stato collocato tra Emilia Romagna e Marche; l’avvocato Stefania Bandinelli, presidente dell’AIAF Sardegna, nel suo intervento, si occuperà di mediazione civile ed unioni affettive; la dottoressa Assunta Pischedda, presidente dell’associazione Me.T.A., tratterà di mediazione familiare e unioni affettive; interessante, infine, anche l’intervento a cura della dottoressa Katia Palmas, psicoterapeuta della Me.T.A., incentrato su mediabilità ed invio.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, chiede chiarezza sulle modalità di nomina del Direttore generale dell’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, con l’ipotesi di spingersi fino all’annullamento del bando.

«Una serie di dubbi e punti controversi che scaturiscono – spiega Gianluigi Rubiu – dalle differenti modalità dei due bandi. Gli avvisi pubblici per la manifestazione d’interesse si differenziano nel contenuto esclusivamente quanto alla platea dei destinatari ed ai requisiti di ammissione.» Il primo, relativo al 2016, rivolto a persone in possesso di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi e politiche attive per il lavoro che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche e private. «La Giunta trasforma completamente l’ultimo bando, non prevedendo più come requisito – aggiunge Gianluigi Rubiu che sulla materia ha presentato un’interrogazione urgente – la competenza in materia di servizi per il lavoro, ma solo la comprovata esperienza, con un arco temporale “personalizzato” di almeno due anni. L’introduzione di queste modifiche potrebbero indurre a ritenere che la procedura ad evidenza pubblica sia stata condotta in funzione dell’individuazione di specifiche figure professionali già preconfezionate. E’, dunque, necessario  – conclude Gianluigi Rubiu – l’annullamento dell’avviso pubblico con la riapertura della procedura.»

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Venerdì 16 marzo, l’assemblea generale eleggerà il nuovo segretario della Camera del Lavoro CGIL di Carbonia Iglesias. Il segretario uscente Roberto Puddu ha completato il secondo mandato quadriennale e, per statuto, deve lasciare la segreteria.

L’elezione del nuovo segretario generale è stata convocata alla scadenza del mandato, nonostante il congresso territoriale sia in programma il prossimo mese di ottobre, in vista del congresso nazionale che si terrà a gennaio 2019.

Roberto Puddu venne eletto la prima volta nel mese di febbraio 2010 in sostituzione di Marco Grecu, attuale segretario regionale dello SPI-CGIL, che a sua volta aveva sostituto nel 2002 Sergio Usai, scomparso tragicamente con l’amico Carlo Cancedda in un incidente stradale verificatosi nel 2006 sulla strada provinciale che collega Villamassargia a Siliqua.

L’assemblea generale per l’elezione del nuovo segretario della Camera del Lavoro CGIL di Carbonia Iglesias è convocata per le ore 9.30 nella sede dell’Auser, in via Liguria, a Carbonia.

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La Giunta regionale ha approvato, su richiesta dell’assessore Raffaele Paci, la programmazione per il 2018 dei 5 milioni della legge 7, definita due settimane fa dalla Consulta per la Ricerca scientifica e l’innovazione in un quadro unitario con i 30 milioni Fsc del Patto per la Sardegna e le risorse europee del Fesr.

«Si tratta di un ulteriore passo in avanti nell’attuazione del Patto per la Sardegna – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru –, che ogni giorno di più dimostra la sua concretezza, dando risposte mirate alle esigenze della Sardegna. E l’investimento sulla ricerca è strategico per lo sviluppo, perché fa crescere tutto il sistema, sia accademico che imprenditoriale, facendo nello stesso tempo crescere i nostri giovani, che sono il nostro futuro.»
Obiettivo condiviso, favorire il collegamento e le sinergie tra imprese, centri di ricerca e Università. «Con la programmazione per il 2018 – sottolinea Raffaele Paci – portiamo avanti il percorso iniziato nelle annualità precedenti, assicurando complementarietà e sinergia con le altre fonti di finanziamento in materia di ricerca scientifica e innovazione tecnologica nella Regione».
Alla mobilità verso gruppi internazionali dei giovani ricercatori sardi sono destinati 500mila euro, altrettanti al programma Visiting Scientist, che permette invece l’arrivo in Sardegna di scienziati da tutto il mondo e 400mila euro alla premialità per i giovani ricercatori. Dunque, un “pacchetto” di misure da 1 milione e 400mila euro che la Giunta investe in programmi di internazionalizzazione con il coinvolgimento delle due Università di Cagliari e Sassari e più in generale del sistema della ricerca. 750mila euro vanno a Università e Cnr per progetti collaborativi; 950mila al potenziamento delle infrastrutture di calcolo del Crs4; 500mila a progetti di ricerca strategici in agricoltura; 100mila al Sardegna Digital Innovation Hub; 900mila euro alla Biblioteca scientifica regionale. Infine, 400mila euro saranno utilizzati per il finanziamento di Sinnova e per la valutazione e gestione dei bandi di ricerca.
Raffaele Paci sottolinea che, per quanto riguarda le attività finanziate con i fondi Fsc, la fase gestionale per l’attuazione del bando di Ricerca di Base è pienamente avviata, così come sono già operative le procedure per il potenziamento delle infrastrutture della ricerca in Sardegna e la realizzazione dei progetti collaborativi con le imprese. «La continuità che stiamo garantendo oggi ad attività trasversali e di servizio per l’intero sistema della ricerca regionale è molto importante, per esempio il supporto alla Biblioteca scientifica, le attività di divulgazione, comunicazione e pubblicazione della ricerca scientifica, il potenziamento delle strutture di calcolo del CRS4. Fondamentali – spiega il vicepresidente della Regione – sono anche il sostegno alla mobilità dei giovani ricercatori e il sistema premiale a loro destinato, anche per aiutare ad alimentare collaborazioni di reciproco interesse, e il supporto al sistema dell’innovazione con il Digital Innovation Hub». 
La Consulta ha il compito di supportare la Regione nell’individuare i fabbisogni principali di ricerca e alta formazione e gli strumenti per attuarli. Ne fanno parte le due Università sarde, Sardegna Ricerche, Infn, sindacati, Fondazione Banco di Sardegna, Enti di ricerca pubblici e privati, Confindustria, Agris e Brotzu.
«Stiamo lavorando tutti insieme – conclude Raffaele Paci – con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica, che favorisce la competitività delle imprese facendole crescere e mettendole così nella condizione di creare nuova occupazione e, dunque, sviluppo del territorio.»

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Mesi di pensiero ed ecco: molto umilmente, con un briciolo di pazzia, un sogno sta per diventare realtà. Stiamo gettando un seme, lo stiamo gettando in avanti (è il significato del termine “progetto”), affinché, porti frutti di bene nella vita personale e comunitaria.

Il progetto “La mia città è Ninive”, promosso dalla Parrocchia “Beata Vergine Addolorata” in Carbonia, in collaborazione con le Suore Orsoline di Somasca, con l’importante sostegno della Fondazione di Sardegna, ha come scopo quello di avvicinare le giovani generazioni alla città, per riscoprirne la vocazione – nel 2018 si celebreranno gli ottanta anni di Fondazione della città di Carbonia -, e per sentirsi parte viva di essa, come cittadini responsabili. Si attiveranno laboratori di formazione, di pensiero, di animazione, di teatro, con la consulenza di formatori e di esperti, al fine di arginare il problema dell’indifferenza sulla Storia e verso l’impegno sociale, verso il mondo del lavoro, verso la cultura, la fede, il divario generazionale. Al posto di fuggire dalla città, il Progetto vuole insegnare a viverla.

Sì, al posto di fuggire dalla città, come, nella Bibbia leggiamo a proposito dell’esperienza di Giona, un profeta “disubbidiente”, paradigma di ciascuno di noi, quando non sappiamo più cosa dire o cosa siamo chiamati a compiere nella comunità alla quale apparteniamo, paradigma di ciascuno di noi, quando smarriamo il senso dei fatti che attraversano la nostra vita personale e sociale. Perciò, ecco lo slogan: “La mia città è Ninive”!

Ninive è la comunità presso la quale Giona, se non avesse abdicato alla propria responsabilità, avrebbe dovuto orientare subito la sua missione, e che, dopo la disubbidienza, comunque visiterà, con l’annuncio di un tempo di speranza.

Il progetto si attuerà a Carbonia, ma non si esclude che possa avere un’eco territoriale.

L’essere cittadini riguarda tutti, perché ognuno è parte della collettività. Giovani e adulti verranno introdotti al tema attraverso incontri specifici di formazione al valore del “custodire” la Storia, al pensiero sociale, alla fede, alla cittadinanza responsabile e al dialogo assertivo. Sarà proposto anche un percorso teorico di tecnica teatrale. È previsto anche un impegno specifico dei giovani, accanto ad un centinaio di ragazzi che, durante l’estate, parteciperanno al centro ricreativo parrocchiale-sovracomunale e saranno coinvolti trasversalmente, attraverso laboratori ludico-creativi, nelle tematiche di riflessione sopraccitate. Chissà che si realizzi pure il sogno di mettere in scena un musical come augurio di “Buon compleanno a Carbonia!” da parte di coloro che hanno contribuito a riflettere sulla vocazione personale d’essere “pietre vive” nella costruzione della città, e che rappresentano il sentimento di tutti.

Ci sarà un primo incontro il 25 marzo 2018, alle 16,30, presso la Scuola Camilla Gritti, in Viale Manzoni a Carbonia, rivolto, soprattutto, agli adolescenti e ai giovani: un pomeriggio di festa, niente di più!

Venire per credere!!!

Sr Barbara e “Quelli di casa BVA”

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E’ stata inaugurata oggi, 13 marzo, a Mosca, la MITT, la grande Fiera del Turismo della capitale russa. Nella fotografia allegata, l’ambasciatore italiano a Mosca, il presidente dell’Enit (Ente nazionale del turismo) ed il proprietario dei Magazzini GUM, visitano il padiglione della Regione Sardegna e lo stand allestito dal Cammino Minerario di Santa Barbara.

La Fiera sarà visitabile fino a giovedì 15 marzo.

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Lunedì 22 gennaio sono riprese le attività dei “Nonni Vigili” all’ingresso e all’uscita dalla scuola primaria di via Lombardia. Dopo circa due mesi il bilancio è positivo, a tal punto che il comune di Carbonia e l’Associazione Terza Età di via Lazio hanno deciso di implementare ulteriormente il servizio, estendendolo anche alle scuole di via Roma e di via Mazzini.

Nel dettaglio, i “Nonni Vigili” svolgeranno le proprie attività secondo il seguente calendario:

• Dal 19 al 24 marzo 2018 nella scuola di via Roma;

• Dal 16 al 21 aprile 2018 nella scuola di via Mazzini.

Il servizio presso la scuola primaria Ciusa di Via Lombardia sarà invece attivo tutti i giorni scolastici, ad eccezione delle date in cui i “Nonni Vigili” saranno presenti in via Roma e via Mazzini.

«La diversificazione delle attività dei Nonni Vigili in più istituti scolastici nasce dall’esigenza di tutelare l’incolumità dei minori negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, assistendo gli studenti, agevolando in particolare l’attraversamento della strada sia ai bambini che ai loro accompagnatori», ha affermato il Sindaco Paola Massidda.

L’estensione del servizio dei “Nonni Vigili” è stata studiata appositamente dall’Associazione Terza Età d’intesa con il maggiore Andrea Usai, comandante della Polizia locale di Carbonia, secondo cui «la diversificazione delle strade presidiate dall’Associazione Terza Età renderà manifesta l’esperienza positiva di una cittadinanza attiva e di servizio verso le fasce più deboli degli utenti della strada: i pedoni e i bambini».

L’Amministrazione comunale provvederà al rimborso delle spese vive sostenute dall’Associazione.

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Sono riaperte eccezionalmente fino a sabato 24 marzo 2018 le iscrizioni per l’indirizzo “servizi per la sanità e l’assistenza sociale” (scuola secondaria di II grado) all’Istituto Scolastico “Mattei” di Decimomannu, inserito nella delibera regionale di dimensionamento scolastico dopo la chiusura ordinaria delle iscrizioni (6 febbraio 2018).

Il modulo da inviare all’Istituto Scolastico è reperibile sul sito internet www.itsmattei.it .

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In una risoluzione non legislativa approvata oggi con 488 voti a favore, 90 contrari e 114 astensioni, il Parlamento europeo ha sottolineato come gli “effetti negativi della crisi economica e finanziaria”, soprattutto nelle regioni a bassa crescita, abbiano ridotto i margini di bilancio, portando a tagli agli investimenti pubblici.

Oltre ai finanziamenti prioritari dell’UE, tali regioni hanno bisogno di strategie su misura per colmare le distanze con le altre ed offrire prospettive dinamiche alle loro popolazioni, afferma il Parlamento. 

I deputati europei chiedono misure per:

  • definire le regioni “in ritardo di sviluppo” a livello NUTS III ed orientare meglio i finanziamenti in tali aree;
  • promuovere l’istruzione e la formazione per ridurre la disoccupazione e aiutare i giovani a rimanere in queste regioni;
  • assicurare un più facile accesso al credito per le imprese;
  • sostenere e migliorare la qualità dell’amministrazione e delle istituzioni regionali, e
  • sostenere le attività produttive delle imprese, compreso il turismo sostenibile, l’economia circolare e l’agricoltura.

La relatrice, Michela Giuffrida (S&D), ha dichiarato: «E’ necessario individuare un nuovo e più bilanciato equilibrio tra politica di Coesione e politica economica europea per evitare che le Regioni in ritardo di sviluppo siano addirittura penalizzate da condizionalità e vincoli che si trasformano in strumenti punitivi proprio per quei territori che dovrebbero essere i primi destinatari del supporto della UE».

«Abbiamo una responsabilità verso queste regioni che deriva dallo stesso spirito di solidarietà e sostegno alla base del progetto europeo. L’ottica punitiva non le aiuterà a crescere, né l’Europa a rafforzare la sua integrazione.»

Circa un residente dell’UE su sei vive in una regione in ritardo di di sviluppo (83 milioni di abitanti), 32 milioni dei quali vivono in regioni a a basso reddito e 51 milioni in regioni a bassa crescita.