13 May, 2024
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Il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, ha espresso soddisfazione per il superamento dell’ultimo ostacolo tecnico ambientale alla realizzazione del tratto nord della dorsale che porterà il metano in Sardegna.

«Con il parere favorevole di compatibilità ambientale della Commissione tecnica nazionale sul progetto della rete metano della Sardegna nord si compie un altro passo fondamentale per la realizzazione in tempi brevi di un’opera strategica per lo sviluppo dell’Isola.»

Il decreto di valutazione di impatto ambientale per il tratto sud della rete, che ha già superato tutte le verifiche tecniche, è già pronto per la firma al ministero dell’Ambiente, mentre quello del tratto nord sarà preparato nei prossimi giorni.

«Con questo esame sul progetto della rete si conclude la fase tecnica e si compongono tutti i tasselli per arrivare alle decisive firme dei Ministri competenti – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -. In pochi mesi, da quando l’attuale Giunta regionale ha preso in carico il progetto metano, sono stati superati tutti i problemi tecnici, recuperando il tempo perso. Terminato l’iter procedurale, con la realizzazione delle infrastrutture, si potrà programmare il futuro energetico della Sardegna.»

Resta de definire il nodo relativo al prezzo che i Sardi dovranno sostenere per le forniture: «Su questo tema – aggiunge il Presidente -, continueremo la nostra battaglia in ogni sede per vedere riconosciuto un regime favorevole a chi vive e lavora nella nostra regione, tale da mettere i Sardi nelle medesime condizioni delle famiglie e delle imprese del resto d’Italia, e per colmare il divario del prezzo dell’energia fino ad ora subito, e che ha rappresentato una forte penalità per il nostro tessuto produttivo».

«La valutazione positiva della Commissione tecnica rappresenta il naturale apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, che ha riservato assoluta priorità all’istruttoria tecnico-amministrativa – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. In questi primi mesi di legislatura abbiamo dimostrato come le prospettive di crescita e di sviluppo della Sardegna siano conciliabili con le esigenze di tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’infrastruttura energivora verrà realizzata con le dovute prescrizioni chieste dalla Regione e non ci sarà alcun impatto negativo. Si tratta di opere prevalentemente interrate, perciò tutte le piante saranno preservate e rimesse a dimora, e i siti di interesse comunitario e quelli archeologici coinvolti non saranno in alcun modo alterati.»

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«Nel corso della seduta odierna abbiamo posto all’attenzione della Commissione Ambiente e Trasporti le gravi problematiche che si stanno manifestando nel trasporto aereo isolano. L’impossibilità di prenotare biglietti aerei nei voli in continuità territoriale in partenza dal 17 aprile 2020 è la prima grave conseguenza causata dalle incertezze sul futuro del sistema dei trasporti in Sardegna.»

A dirlo sono Maria Laura Orrù ed Antonio Piu, componenti dei Progressisti in Commissione IV del Consiglio regionale.

«Riteniamo sia necessaria un’ azione rapida per impedire che il sistema di continuità territoriale isolano imploda fra poche settimane con la scadenza dell’attuale regime di oneri di servizio pubblico. La situazione è delicata, ma speriamo ancora non troppo compromessa – aggiungono Maria Laura Orrù ed Antonio Piu -. La richiesta di audizione dell’assessore dei Trasporti, che abbiamo richiesto e ottenuto oggi insieme agli altri colleghi di opposizione, punta a portare in Consiglio un tema non più procrastinabile. Sia per quanto riguarda la proroga del sistema attuale di continuità territoriale, sia per avere contezza di quali siano i dettagli della nuova proposta presentata dalla Giunta regionale alla Commissione europea di cui, sino ad ora, il Consiglio è stato informato solo dalla stampa.»

«Nel frattempo – concludono Maria Laura Orrù ed Antonio Piu – auspichiamo che la conferenza dei Capigruppo convocata domani mattina recepisca la gravità del problema e calendarizzi la discussione in Aula dell’interpellanza presentata dal centrosinistra al Presidente della Regione su questi temi.»

 

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Nuovo duro attacco dell’on. Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità, all’assessore della Salute Mario Nieddu, sulla mancata razionalizzazione delle risorse umane dell’Azienda Ospedaliera Brotzu e sulla mancanza di un’assistenza sanitaria di alto livello, come dovrebbe prevedere la riforma sanitaria regionale.
«Nessuna risposta ai numerosi atti finora presentati in Consiglio regionale – spiega Carla Cuccu – ulteriore conferma di quanto si continui a procedere prescindendo dalle reali esigenze dei territori. In questi mesi, in cui ho lavorato in maniera continuativa portando avanti le esigenze dei cittadini sardi, ho personalmente denunciato le problematiche in cui versa anche l’ospedale oncologico Businco. Tanti i pazienti costretti a un calvario, soprattutto nei giorni in cui devono sottoporsi alla chemioterapia: carenza di personale e sovraffollamento sono le maggiori criticità che costringono ad interminabili ore di attesa, ulteriormente incrementate in questi giorni, al termine delle festività natalizie.»
«E’ scandaloso e non più accettabile che si ritardi l’erogazione di prestazioni sanitarie salva vita a pazienti già tanto defedati – conclude Carla Cuccu -. Noi non resteremo in silenzio, non abbandoneremo nessun cittadino sardo, tantomeno un malato in attesa di cure, che soffre e che andrebbe accudito con attenzione e rispetto.»

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Sabato 15 febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso il salone della Cooperativa L’Albero Amico – Via Umbria, 22, a Carbonia, si terrà una nuova edizione del: Corso di Primo Soccorso Pediatrico“. Il corso verrà replicato dalle ore 14.00 alle ore 18.00 per coloro che sono impossibilitati a seguire la mattina.

La mancata conoscenza del Primo Soccorso costituisce un grosso svantaggio in caso di evento acuto che mette in pericola la vita di vostro/a figlio/a, alunno/a, nipote, etc. Imparerai a gestire il problema se il bambino o il lattante mentre mangia o gioca manifesta una ostruzione completa della via aerea e non riesce a respirare o tossire. Saprai intervenire se si ferisce e se sanguina vistosamente da un’arteria di un arto; conoscerai il C-A-T che potrebbe salvargli la vita. Saprai come comportarti se viene folgorato, se si ustiona, se una medusa inocula la sua tossina urticante, se si tratta di uno scorpione, o una tracina o una vipera mentre è in vacanza, se morsicato da un ragno, se ha assunto dei farmaci o un prodotto per la pulizia della casa, se manifesta una crisi convulsiva, se punto da un’ape e manifesta uno shock anafilattico, se riporta un trauma, se perde coscienza e non respira. Questi ed altri argomenti verranno illustrati durante il corso perché se sei un genitore, un nonno, o un operatore del settore infantile e pediatrico, se sei un sanitario, se fai la baby-sitter, o un insegnante della scuola primaria sicuramente è importante, per tutti, sapere come intervenire in caso di emergenza-urgenza. E’ prevista inoltre una parte pratica e tra i ventidue manichini “lattante” e “bambino” saranno disponibili i più recenti ed innovativi manichini dotati di monitor che indicano la correttezza delle manovre.

Al termine del corso viene rilasciato l’attestato di partecipazione numerato. L’Università degli Studi di Sassari ha valutato come importante l’evento formativo riconoscendo per gli studenti del corso di Laurea di Infermieristica n. 0,5 CFU per corso seguito, per gli studenti del corso di Laurea di Medicina n. 0,4 CFU, per gli studenti del corso di Laurea in Fisioterapia 0,5 CFU.

Il docente del corso è il dottor Sergio Rassu, un’esperienza di oltre quaranta anni, in particolare nel settore dell’emergenza, avendo lavorato presso il Pronto Soccorso di Sassari per venti anni, quindi è stato chiamato nel 2000 a dirigere il Pronto Soccorso e l’Osservazione Breve Intensiva del Presidio Ospedaliero di Ozieri e nel 2010 è stato richiamato per dirigere il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza del Presidio Ospedaliero di Sassari che ha diretto sino al 2015. E’ stato più volte invitato per tenere dei corsi di aggiornamento ai medici ed infermieri di un importante ospedale, nella provincia dello Yunnan in Cina ed è Consulente Tecnico del Giudice istruttore del Tribunale di Sassari.

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Quattro consiglieri del M5S hanno presentato una proposta di legge in Consiglio regionale, per la concessione di “contributi per l’acquisto dei prodotti senza glutine in favore dei soggetti affetti da malattia celiaca”.

La Sardegna è la regione italiana con la percentuale di celiachia maggiore rispetto alla sua popolazione (0,44%). È questo il dato che emerge dalla più recente Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia (dati del 2017). Nel 2017 nell’Isola sono stati stimati, infatti, 7.290 celiaci, di cui 1.834 maschi e 5.456 femmine. Bambini, adulti, anziani, per i quali l’unica cura attualmente disponibile è l’esclusione dalla propria dieta di tutti gli alimenti contenenti glutine, o la sostituzione con prodotti alimentari appositamente formulati per celiaci, dai costi non proprio popolari.

Dal 2017, con la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la celiachia e la sua variante clinica, la dermatite erpetiforme, sono state inserite nell’elenco delle malattie croniche invalidanti, per le quali è previsto il regime di esenzione, sia per tutte le prestazioni sanitarie, sia per l’acquisto degli alimenti senza glutine.

Tuttavia, il sistema regionale sardo di erogazione dei buoni per i celiaci risulta di gran lunga superato se paragonato a modelli tecnologicamente all’avanguardia come quelli adottati da altre Regioni, in particolare la Lombardia.

Nasce così, dall’esigenza di portare la Sardegna al passo con i tempi, la prima proposta di legge presentata in Consiglio regionale dal Gruppo Movimento 5 Stelle sardo. Promossa dalla capogruppo Desirè Manca (prima firmataria), ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita dei tanti sardi affetti da celiachia e allo stesso tempo punta a consentire un effettivo risparmio agli assistiti dal SSN che ancora oggi hanno a che fare con gli scomodi buoni acquisto cartacei, da spendere in un’unica soluzione nelle farmacie o nei negozi specializzati convenzionati, in cui i prezzi sono decisamente più alti rispetto a quelli proposti dalla grande distribuzione organizzata.

Cosa cambia? Gli assistiti dal sistema sanitario nazionale potranno finalmente utilizzare la tessera sanitaria per la loro spesa (che funzionerebbe come una sorta di carta di credito in cui verrebbe caricato un budget mensile) e gli alimenti per celiaci potranno essere comodamente comprati anche nei supermercati a costi notevolmente più bassi.

Attualmente, infatti, in Sardegna il buono spesa è ancora cartaceo e non frazionabile, quindi deve essere utilizzato in un unico punto vendita e in un’unica soluzione. Ciascun assistito in tutta Italia ha oggi diritto a un contributo che va da un minimo di 56 euro al mese a un massimo di 124, e varia a seconda del sesso e dell’età.

Con questa proposta di legge il Gruppo M5S intende raggiungere un duplice obiettivo: il miglioramento della qualità di vita degli assistiti e la razionalizzazione della spesa sanitaria regionale. Grazie alla dematerializzazione del buono spesa e alla gestione informatizzata dell’intero processo si potrà infatti consentire a Regione e ATS un più efficiente monitoraggio dell’andamento del costo dei prodotti senza glutine e una migliore tracciabilità delle operazioni connesse all’utilizzo dei buoni.

Per quanto concerne i costi invece: la proposta di legge prevede una spesa di 1.000.000 di euro per il 2019 e di 250.000 per ciascuno degli anni successivi (2020 e 2021). Spese alle quali si potrebbe far fronte mediante corrispondente quota delle risorse europee disponibili.

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E’ stata siglata ufficialmente, attraverso la firma di un’apposita convenzione, l’alleanza tra i comuni di Carbonia, Fluminimaggiore, Siliqua e Villaperuccio per la gestione dei siti archeologici, “4 siti 1 solo percorso”.

Dal Neolitico al Medioevo, alla scoperta di quattro siti archeologici in un solo percorso. I siti di Carbonia, Fluminimaggiore, Siliqua e Villaperuccio danno vita ad una convenzione per agevolare le visite alle proprie bellezze storiche. La promozione “4 siti 1 solo percorso” è valida fino al 31 dicembre 2020: presentando il biglietto di uno dei quattro siti, il visitatore ha diritto alla riduzione negli altri tre.

Dal Neolitico al Medioevo, per un viaggio lungo 6.000 anni. I siti di Carbonia, Fluminimaggiore, Siliqua e Villaperuccio aprono il 2020 con una bella novità per i visitatori. Le Società di gestione hanno stipulato tra loro una convenzione turistica per collegare i rispettivi siti archeologici di epoche storiche differenti.
Il Parco Archeologico di Monte Sirai a Carbonia, Il Parco Archeologico di Montessu a Villaperuccio, il tempio di Antas a Fluminimaggiore e il Castello di Acquafredda a Siliqua entrano in rete ed offrono un’eccezionale opportunità di riscoprire il territorio con un unico percorso. Acquistando il biglietto in uno di questi siti, si ha diritto ad una riduzione per la visita degli altri tre spazi.

La promozione “4 siti 1 solo percorso” è valida fino al 31 dicembre 2020. Presentando il biglietto di uno dei quattro siti, il visitatore ha diritto alla riduzione negli altri tre.

L’ampio Parco Archeologico di Monte Sirai, a Carbonia, domina lo straordinario paesaggio del Sulcis dal suo altopiano. È un’istantanea unica del periodo fenicio e punico, con l’abitato alto, le necropoli, i templi, il tofet.
Situato in un contesto naturalistico unico, il Parco archeologico di Montessu, a Villaperuccio, comprende una necropoli a domus de janas (grotticelle artificiali) formata da 35 tombe scavate in un anfiteatro naturale, un’allée couverte (corridoio megalitico funerario) e i resti di due nuraghi. La necropoli costituisce uno dei più grandi e importanti complessi sepolcrali di Età preistorica della Sardegna e del bacino del Mediterraneo occidentale.

Le maestose colonne del Tempio romano di Antas, a Fluminimaggiore, rendono unica ed affascinante la splendida valle omonima, individuata come luogo di abitazione e di culto fin dal lontano periodo nuragico. Il Tempio era dedicato al Dio Sardus Pater Babai e datato al III secolo a.C., per quanto riguarda la fase di restauro sotto il dominio dell’Imperatore Caracalla.
Il percorso si chiude cronologicamente con Castello di Acquafredda a Siliqua, importante testimonianza di struttura fortificata di epoca medioevale. Costruito probabilmente nella prima metà del Duecento con funzione difensiva, il castello si erge solitario in posizione scenografica e dominante sulla valle del Cixerri

La convenzione è stata stipulata tra le Cooperative che gestiscono i siti archeologici: Sistema Museo per Carbonia e Villaperuccio, Antarias per Siliqua e StartUno per Fluminimaggiore.

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Si è tenuto ieri pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30, nella sala congressi dell’Hotel Catalunya ad Alghero il dibattito pubblico organizzato dal coordinamento provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna sul tema “Posidonia spiaggiata – prospettive di gestione”.

Il dibattito ha visto la partecipazione di un centinaio di cittadini e “portatori di interesse” che hanno contribuito alla discussione sia portando avanti le istanze delle loro categorie sia suggerendo soluzioni complementari alla risoluzione del problema.

Il tema è di stretta attualità perché nei prossimi giorni verrà discussa, in seno alla commissione Ambiente del Consiglio regionale, una proposta di legge in materia.

Al tavolo dei relatori, guidato da Ferdinando Manconi, legislatori, giuristi, scienziati e funzionari  hanno sviluppato il tema sotto tutti gli aspetti confrontandosi con i lavoratori del settore affinché la nuova legge sulla gestione della posidonia non sia un “libro dei sogni” ma possa essere applicata concretamente e con successo.

Le relazioni sono state tenute da Michele Pais, coordinatore provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna; Michele Ennas, componente della commissione Ambiente del Consiglio regionale della Sardegna; Paola Madau, funzionario del settore sviluppo sostenibile del comune di Alghero; Mario Tocci, DISSUF, Università di Sassari; Sergio Ginesu, Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari.

«Bellissimo e partecipatissimo dibattito quello organizzato ieri sulla posidonia spiaggiata, un problema che finalmente ci si augura possa trovare soluzione trasformandosi anche in una grande opportunità economica – ha detto Michele Pais, coordinatore provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna –. Ottimi gli interventi dei relatori e del pubblico che hanno coinvolto e mai annoiato. Non era facile data la specificità del tema. Da ieri si inaugura un modello di coinvolgimento della cittadinanza della formazione delle leggi.
Questo il mio impegno nei confronti di chi ci ha dato fiducia, questa la concretezza e “popolarità” della Lega!»

«La legge parte dal presupposto che la posidonia sia una risorsa contro l’erosione del litorale ed un indice della salute dell’ecosistema – ha spiegato Michele Ennas, componente della commissione ambiente del Consiglio regionale della Sardegna –. Noi però dobbiamo confrontarci con l’esigenza di rendere fruibile l’arenile, quindi proponiamo una serie di interventi che vanno dal mantenimento in loco, laddove possibile, che è la soluzione preferibile, oppure allo spostamento ed eventualmente all’utilizzo di questa matrice organica. Il nostro obbiettivo è di arrivare ad una legge che risponda concretamente a tutte le sensibilità in campo.»

«La natura abbandonata a se stessa, senza una presenza corretta dell’uomo, è destinata al degrado – ha rimarcato Sergio Ginesu, componente del dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari –. Ne è un esempio l’attuale situazione in Australia dove bruciano i parchi naturali, dove la vegetazione è libera di crescere, mentre una gestione costante del territorio avrebbe impedito danni così estesi. Questo vale anche per le spiagge. La presenza dell’uomo è garanzia di un sano equilibrio nell’ambiente. Ovviamente ci possono essere degli abusi, ma spetta alla società sapersi comportare e conoscere gli aspetti naturali al meglio.»

 

 

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La notte scorsa i carabinieri della stazione di Carbonia, in via Asproni, hanno arrestato un pregiudicato di Carbonia, M.G., classe  1972, ivi residente, disoccupato, già sottoposto gli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, perché colto nella flagranza del reato di evasione. L’operazione rientra nell’ambito della lotta ai reati che destano particolare allarme sociale, quali i reati predatori, i carabinieri della Compagnia di Carbonia rafforzano sempre di più, a tutela della legalità, i dispositivi di vigilanza e prevenzione nelle aree urbane più sensibili attraverso una costante e ravvicinata presenza dell’Istituzione alla cittadinanza, per garantire, oltre che un più efficace controllo del territorio, anche un minor senso di insicurezza percepita.

L’uomo si trovava da qualche tempo agli arresti domiciliari, arrestato per furto aggravato in abitazione. In quella circostanza, in un pomeriggio di ottobre 2019, intorno alle ore 16.00, attraverso il numero 112, i carabinieri dell’aliquota radiomobile erano stati allertati dal vicinato di un furto in atto in un’abitazione di va Liguria. I militari, giunti sul posto, dopo aver notato un foro nella recinzione del cortile, si sono precipitati all’interno dell’appartamento, sorprendendo il M.G. che stava rovistando all’interno di mobili e cassetti, asportando monili in oro e bigiotteria varia. Immediatamente bloccato, il malvivente, oltre alla refurtiva che è stata poi riconsegnata all’avente diritto, era in possesso di due chiavi alterate ed un paio di tenaglie utilizzate come strumenti per lo scasso e l’effrazione. Arrestato e giudicato con rito direttissimo, era stato posto agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.     

Nella serata di ieri, intorno alle 20.15 circa, proprio i carabinieri dell’aliquota radiomobile che lo avevano arrestato, durante un servizio di controllo del territorio, si sono recati a casa sua e lo hanno trovato regolarmente all’interno del domicilio in compagnia della propria mamma convivente. Tuttavia, terminato il previsto controllo di polizia, il M.G., una volta che i carabinieri si sono allontanati, è uscito di casa di casa ed i militari della stazione di Carbonia, nel frattempo impegnati in un concomitante servizio di vigilanza della città, alle successive ore 20.30, sono andati di nuovo a casa sua per verificarne la presenza. In casa, stavolta, i carabinieri hanno trovato solo la mamma, mentre il M.G. è stato atteso fino al rientro, alle ore 21.40 circa, momento in cui i militari lo hanno arrestato per evasione. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, dopo aver passato la notte nelle camere di sicurezza del comando compagnia, questa mattina all’alba è stato tradotto al Tribunale di Cagliari, per essere nuovamente giudicato con rito direttissimo disposto dalla magistratura.

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Nei giorni 17 e 18 gennaio, nello spazio espositivo della Ottovolante Home Gallery a Sant’Antioco, si terrà il quinto appuntamento della rassegna “Fragile”, dal titolo “Anatomie di un amore”.

L’evento ospiterà la mostra dell’artista cagliaritana Amirah Suboh, le cui opere nascono da una riflessione sul proprio io, sul dissidio tra la propria immagine specchiante e quella che non si vede. Nella seconda giornata della mostra si svolgerà un laboratorio aperto al pubblico a cura dell’artista.

A trent’anni dalla scomparsa di Bruno Munari, la rassegna FRAGILE rende omaggio alla sua ricerca attraverso una rassegna di mostre-laboratorio, concepite come contributo al tentativo di rispondere alla domanda “È possibile cercare di capire come «nasce» un’idea?”. Ogni esposizione analizzerà il processo creativo mettendo in evidenza la fragilità e la forza di un’idea.

Amirah Suboh, figlia di madre sarda e padre palestinese, ha conseguito il diploma di scuola superiore a Cagliari, sua città natale, presso il liceo statale di derivazione classica Giovanni Siotto Pintor. Successivamente intraprende il proprio percorso artistico iscrivendosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove consegue la laurea in indirizzo pittorico.

La sua arte trae linfa vitale dall’interesse per la lettura psicanalitica delle opere. Il suo medium privilegiato è la carta, la cui essenza fragile e delicata le permette di divenire tavolozza immediata di pulsioni, umori e stati d’animo che trovano espressione per mezzo della mano; questa prende e getta su di essa china, acrilico, pastelli, matite, pennarelli, collage, che tra di loro hanno differenti forme di comunicazione e non sempre si bilanciano, ma punto di forza può essere anche l’errore, la ricerca della traccia tipica dell’infanzia.

Altri ambiti di interesse del suo lavoro sono quelli della fotografia e dell’illustrazione.

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La situazione di grande incertezza in cui si trova la vertenza Sider Alloys per il rilancio produttivo dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, è stata al centro dell’assemblea dei lavoratori aderenti al sindacato autonomo Confsafi, svoltasi questa mattina nel saloncino dell’oratorio San Giovanni Bosco della parrocchia di San Ponziano, a Carbonia, alla presenza del segretario regionale Fabio Enne.

Dagli interventi è emerso grande preoccupazione per lo stato in cui si trovano i lavoratori che usufruiscono della mobilità in deroga, un assegno minimo che non consente loro di assicurare il sostentamento delle famiglie, e chiedono di poter tornare quanto prima al lavoro. Nell’attesa, rivendicano l’assunzione da parte della Sider Alloys, strada obbligata, unitamente alla presentazione di un concreto piano industriale, per poter usufruire della cassa integrazione.

Al termine dell’assemblea, abbiano intervistato il segretario regionale Confsafi, Fabio Enne.

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